Master in “Archeologia preventiva & Management del rischio archeologico” Luiss Business School Roma, ottobre 2011 Mercato e scenario di riferimento (1/2) La figura dell’archeologo ha subito negli ultimi vent’anni un profondo mutamento che si è ulteriormente accelerato in tempi più recenti con l’istituzione delle procedure di Valutazione di Impatto Archeologico (VIArch) nella progettazione di opere pubbliche. Sebbene il quadro normativo sia ancora in fase di definizione, appare chiaro l'emergere di un rapporto sempre più stretto tra la professione dell'archeologo e l'attività di pianificazione territoriale, in cui la gestione del rischio archeologico assume un ruolo di primo piano. Il “Rischio archeologico” è un concetto articolato la cui definizione ruota attorno a due elementi. Esso è: “rischio per il patrimonio archeologico” di essere danneggiato in occasione di interventi di trasformazione del paesaggio • depauperamento del patrimonio storico-archeologico; “rischio per progettisti ed imprese” di veder compromesso il ruolino di marcia del progetto originale da rinvenimenti archeologici inattesi • aumento dei costi di realizzazione delle opere. La figura di archeologo maggiormente richiesta sul mercato, sia come dipendente di grandi aziende sia come libero professionista, è dunque ormai una figura altamente specializzata, che sa muoversi con disinvoltura nel campo delle tecnologie moderne, e che deve essere capace di confrontarsi con gli altri professionisti del settore (architetti, ingegneri, geometri, geologi, etc.), ma soprattutto essere in grado di suggerire soluzioni tecniche, tanto in fase di progettazione quanto in fase esecutiva. 2 Mercato e scenario di riferimento (2/2) Il mutamento di scenario offre tuttavia una soluzione adeguata a questo problema: l'archeologo infatti, non più chiuso nel suo ruolo di accademico o funzionario ministeriale, si è sempre più professionalizzato e oggi è in grado di rispondere alle necessità: della pianificazione territoriale, della progettazione, della programmazione, della gestione razionale delle risorse economiche Con l'obbligo per le stazioni appaltanti di procedere alla “Verifica preventiva dell'interesse archeologico” nelle opere pubbliche (c.d. Archeologia preventiva), introdotto dal Codice degli Appalti Pubblici, la figura dell'archeologo diventa centrale in quanto è il solo professionista abilitato a firmare una “VIArch”. Per tale scopo la legge prescrive che esso abbia un diploma di Specializzazione in archeologia o un Dottorato di ricerca in discipline attinenti. La sola preparazione accademica oggi non garantisce che a questi titoli corrispondano competenze adeguate. Allo stesso tempo le imprese e gli studi professionali che operano nel settore si trovano ad avere necessità per la prima volta su vasta scala di coinvolgere i professionisti archeologi nella filiera progettuale di opere pubbliche e private, al fine di inserire correttamente l'opera nella realtà storico-territoriale; migliorare la qualità complessiva del progetto; ottimizzare tempi e costi dell'opera minimizzare il rischio archeologico in fase esecutiva assicurare una valorizzazione delle emergenze storico-archeologiche garantire un maggior beneficio per il territorio. 3 I partner del Master LUISS BUSINESS SCHOOL Luiss Business School, divisione dell'Università Luiss Guido Carli, è conosciuta come centro di alta formazione rivolta a coloro che, dopo la laurea o durante il proprio percorso professionale, intendono intraprendere un processo di approfondimento e di qualificazione delle proprie competenze e del proprio talento. Il forte legame con Confindustria e con le più importanti aziende e istituzioni italiane, abilita Luiss Business School ad avvalersi del contributo dei docenti dell'Ateneo e del know-how e dell'esperienza di personaggi di spicco del mondo delle imprese, della consulenza, della finanza, delle libere professioni, oltre alla collaborazione di rappresentanti di università e scuole nazionali e internazionali di formazione ANA – ASSOCIAZIONE NAZIONALE ARCHEOLOGI ANA è la principale associazione di categoria con radicamento nazionale che si occupa di promuovere lo sviluppo professionale degli archeologi nei diversi settori di competenza tra i quali spicca senz'altro la fornitura di servizi sul territorio. Ha consolidato in questo ambito attraverso la sua articolata penetrazione territoriale profonde competenze di pratiche operative, anche dove la formazione accademica non arriva, raccogliendo un patrimonio di esperienza probabilmente unico in Italia. 4 Obiettivi del Master Il corso mira a formare figure professionali in grado di partecipare alla progettazione delle trasformazioni del territorio ottimizzando l'interazione tra patrimonio archeologico e sviluppo infrastrutturale; favorire la competitività dei committenti, contribuendo ad una migliore qualità dei progetti, una maggiore sostenibilità ambientale delle opere, una corretta gestione del rischio archeologico, un'ottimizzazione dei costi attraverso; fornire le necessarie competenze di integrazione “trasversale” sul piano economico-aziendalistico, tecnico e normativo, per una ottimale gestione del rischio nelle situazioni più complesse; mettere a disposizione le loro specifiche competenze “verticali” coerenti con il percorso accademico di provenienza per una gestione integrata dell'archeologia nel ciclo di progetto 5 Destinatari e Placement Il Master è rivolto preferibilmente a Specializzati e specializzandi in archeologia o dottori di ricerca o dottorandi in materie archeologiche, con esperienza lavorativa anche breve, che abbiano uno specifico orientamento ad inserirsi in un settore altamente competitivo. Il corso sarà orientato prevalentemente a formare uno specialista orientato alla gestione del rischio archeologico in relazione alla progettazione ed esecuzione delle opere. Il tipo di formazione è compatibile con l'iscrizione ad un corso universitario quindi il corso può essere frequentato anche da iscritti alla Scuola di specializzazione. L’ammissione è valutata sulla base del curriculum vitae e del colloquio individuale con lo staff della scuola e il Coordinatore del Master. Gli sponsor individuano i profili dei candidati per le posizioni da ricoprire nel breve e medio termine. Tali elementi costituiscono i requisiti del processo di selezione per accedere al Master. LBS promuove l’inserimento in stage per i partecipanti al master, all’interno di aziende sponsor e operatori del settore; Il processo di placement inizia dalla fase di selezione in cui vengono rilevate attitudini, competenze, aspettative ed interessi da valorizzare durante il percorso di specializzazione, anche in funzione delle specifiche esigenze espresse dagli Sponsor. 6 Articolazione del Master Il Master complessivamente ha una durata di 45 giornate per un totale di 280 ore di formazione così articolate: Elementi di Management aziendale Normativa sulle opere pubbliche e sulla tutela del patrimonio archeologico Metodologie di valutazione dell’impatto archeologico Pianificazione, sviluppo e valorizzazione del territorio I contenuti trattati sono caratterizzati dal parallelismo tra competenze contestualizzate al settore archeologico ed elementi di management. L’innovazione del progetto risiede proprio nel passaggio della figura dell’archeologo da un ruolo marginale e per così dire di “secondo tempo”, in un incaricato attivamente inserito nella catena progettuale delle programmazioni territoriali. Il processo formativo è infatti orientato alla trattazione di casi concreti, grazie anche al coinvolgimento di esperti del settore provenienti dal mondo delle opere Pubbliche e Private e dell’archeologia e da Esercitazioni e laboratori, che hanno l’obiettivo di preparare il partecipante ad un allargamento delle mansioni a lui destinate: dal coordinamento, all’organizzazione del lavoro in squadra, alla comunicazione con il territorio e con le aziende e gli enti che a vario titolo impattano con la gestione del rischio Archeologico Al termine del percorso è prevista una sessione di verifica. Elementi di sicurezza sul lavoro con specifico riferimento ai cantieri archeologici Project Management Laboratorio: analisi di casi di studio e di esercitazione su un caso reale Esiste la possibilità di frequentare anche i seguenti Moduli singoli: Project Management 5 giornate/35 ore Elementi di sicurezza sul lavoro 5 giornate/35 ore 7 Articolazione del Programma Strategia Elementi di Management Aziendale Contabilità e Bilancio Finanza Marketing e Comunicazione Diritto Societario Organizzazione aziendale (1/6) Il concetto di strategia e decisione strategica; Strategie di crescita, diversificazione, integrazione verticale; Visione e mission di un’impresa; Modelli di analisi strategica (SWOT, Porter, Catena del valore, RBT; Elementi di contabilità; Lettura e interpretazione del bilancio di esercizio; Indici di bilancio; Elementi di cost accounting (costi fissi e variabili, diretti ed indiretti); Il processo di budgeting e reporting; Sistemi di pianificazione e controllo; Le tecniche di valutazione finanziaria degli investimenti; I sistemi finanziari; Gli strumenti finanziari e i mercati; La struttura finanziare dell’impresa e le conseguenze sul costo del capitale; Elementi di business Planning; Il mercato e il sistema delle scelte di mercato; l’approccio orientato al mercato il comportamento dei clienti; marketing strategico: posizionamento, segmentazione e marketing mix; Il piano di marketing; La scelta dei canali distributivi; targetizzazione dei destinatari e tecniche di direct marketing; Elementi di comunicazione aziendale; Tecniche di comunicazione pubblicitaria; Media Planning; Social Media, WEB 2.0; Tema necessario all’inquadramento della disciplina delle società di capitali e delle cooperative Le strutture organizzative e l’organizzazione per processi; Rapporto strategia – struttura; Elementi di base della progettazione organizzativa Dalla macro alla micro-struttura; progettazione organizzativa; Modelli organizzativi; il comportamento organizzativo. 8 Articolazione del Programma (2/6) Normativa su opere pubbliche e tutela dei beni archeologici Normative in materia Il modulo prevede l’approfondimento dei problemi sollevati dalle normative nazionali e locali e si occuperà di analizzare le principali strategie di ottimizzazione del rapporto tra sviluppo territoriale e protezione dei beni culturali Le opere pubbliche e la relativa normativa; Il Codice degli appalti pubblici e le procedure amministrative connesse; Il “Codice Urbani” e le leggi di tutela dei beni archeologici in Italia; La legge sull'archeologia preventiva e le procedure attuative; La tutela in Europa e le normative degli altri Paesi dell'Unione Europea; La struttura degli organi di tutela in Italia; Le procedure amministrative nelle Soprintendenze; I soggetti economici e giuridici nel mercato del lavoro dell'archeologia italiana; Bandi di gara, forme di affidamento e modalità di presentazione delle offerte; 9 Articolazione del Programma (3/6) La procedura di valutazione; Le fonti per l'analisi del territorio: • Metodologie di valutazione dell’impatto archeologico • • • • La Gestione del rischio archeologico Il modulo ha lo scopo di approfondire lo studio delle questioni connesse con la tutela delle testimonianze archeologiche in relazione alla realizzazione di opere e di informare sulle modalità possibili per orientare la progettazione in funzione di una riduzione dell'impatto archeologico Ricerca storico-archeologica bibliografica e d'archivio; Cartografia tecnica (PTPR, PIT, CTR, IGM, etc.); Cartografia archeologica; Cartografia storica e documenti d'archivio; Gli archivi delle Soprintendenze; Gli strumenti GIS; Le linee guida per la redazione di cartografia tecnica; La valutazione tecnica degli interventi da eseguire (carotaggi, ricognizioni, prospezioni, scavi etc.); Aspetti di gestione di cantieri archeologici complessi (struttura, ruoli, competenze); Elementi per il computo metrico, la definizione della tempistica degli interventi e l'elaborazione dei cronoprogrammi; La gestione dei rapporti tra Soprintendenze e committenti; La conservazione in situ e la conservazione ex situ; Valorizzazione, musealizzazione e fruizione delle evidenze archeologiche; La comunicazione delle evidenze nel ciclo archeologico integrato; 10 Articolazione del Programma Pianificazione, sviluppo e valorizzazione del territorio Pianificazione e valorizzazione del territorio La pianificazione territoriale è uno degli elementi chiave delle nuove competenze richieste all’archeologo per operare secondo il sistema previsto con la VIArch. L’obiettivo del modulo è proprio quello di fornire la conoscenza degli attori, delle sfere di competenza, degli strumenti normativi che regolano i piani urbanistici e paesistici. ( 4/6) Pianificazione territoriale: attori e sfere di competenza; Gli enti di gestione del territorio: organizzazione e competenze; Strumenti normativi: piani urbanistici, piani regolatori, piani paesistici; Il ruolo dell'archeologia nella pianificazione territoriale; 11 Articolazione del Programma Elementi di Sicurezza sul lavoro La gestione dei rischi in luoghi come i cantieri archeologici, richiede la conoscenza dei principali strumenti normativi e di valutazione della sicurezza e della gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro Competenze Trasversali Project Management La crescente presenza di progetti complessi evidenzia la necessità di conoscere i segreti della pianificazione e della gestione attraverso modalità e strumenti sempre più comuni e standardizzati. (5/6) Il D. Lgs. 81/2008: i soggetti del sistema di sicurezza: requisiti, nomina, obblighi, deleghe La valutazione dei rischi Luoghi di lavoro e attrezzature di lavoro La gestione delle emergenze Criticità peculiari dei cantieri archeologici; Ruoli e responsabilità Progetti, Programmi e Project Management; Gestione dei tempi di progetto; Gestione dei costi di progetto; Gestione della qualità di progetto; Gestione dei rischi e opportunità di progetto; Procurement di progetto; Monitoring e review di progetto; Reporting e gestione della comunicazione di progetto; Gestione del gruppo di progetto; 12 Articolazione del Programma Laboratorio di analisi di casi di studio e di esercitazione su un caso reale Il laboratorio è uno degli strumenti didattici più utili al processo di apprendimento. Durante il corso ha lo scopo di stimolare il partecipante allo studio dei materiali e all’approfondimento dei temi trattati. Al termine della fase d’aula, ha l’intento di rendere operative le conoscenze acquisite. (6/6) Presentazione di esempi legati a buone pratiche e confronto con casi che hanno evidenziato delle criticità; Project work. 13 Strumenti Per l’approfondimento ed il supporto nello studio individuale dei partecipanti al Master: • Testi • Dispense utilizzate nel corso delle lezioni, sintesi degli argomenti trattati in aula • Accesso alla biblioteca LUISS, per consultazione libri, periodici e banche dati elettroniche • Dispense sui casi portati in aula dai manager delle principali aziende appartenenti alla catena del valore • Articoli dei principali quotidiani, per approfondimenti ad hoc • Piattaforme on-line per la consultazione e condivisione del materiale didattico 14 Le competenze in uscita Di seguito le principali competenze in uscita del profilo: Conoscenza delle normative nazionali e locali in materia di protezione del patrimonio culturale Formulazione di piani di prevenzione e gestione del rischio Conoscenza degli aspetti tecnico-economici della realizzazione di lavori di scavo archeologico Capacità relazionale di fungere da collegamento tra gli enti pubblici di tutela e le stazioni appaltanti Capacità di interagire con la “cabina di regia” progettuale per suggerire soluzioni tecniche atte a minimizzare l'impatto archeologico Capacità di coniugare la protezione del patrimonio archeologico con le necessità dei committenti Convergenza tra strumenti tecnologici e protezione o indagine dei resti archeologici Capacità di assicurare l'intero ciclo progettuale dalla valutazione preventiva fino alla comunicazione e diffusione dei risultati Capacità di valorizzare adeguatamente l'investimento del committente anche in termini di immagine 15 Certificazioni rilasciate Il corso è strutturato in conformità agli standard del PMI - Project Management Institute (Guida al PMBOK® quarta edizione) e come tale consente l’accesso alle certificazioni: • CAPM®-Certified Associate in Project Management (per cui è necessario frequentare almeno 23 ore di formazione) • PMP®-Project Management Professional (per cui è necessario frequentare almeno 35 ore di formazione) La frequenza al modulo consente di accedere alla prova di esame per la "Certificazione Base di Project Management" rilasciata da ISIPM. L’ Istituto Italiano di Project Management® è un’associazione culturale, senza scopi di lucro, per la diffusione in Italia della disciplina del Project Management, che vuole essere un centro di riferimento e di eccellenza per tutti coloro che si occupano di gestione progetti, promuovendo varie iniziative con particolare riferimento ai progetti ICT, al mondo Universitario, alla Pubblica Amministrazione ed ai nuovi approcci “Agili” di PM. ISIPM è R.E.P. - Registered Education Provider per conto del Project Management Institute (PMI® www.pmi.org) che è riconosciuto, a livello internazionale, come l’ente più autorevole nel campo del PM, essendo responsabile di diversi programmi di certificazione riconosciuti ed affermati. • Attestato di frequenza al Modulo A dell’esercizio per la professione di Responsabile o Addetto ai SPPR sulla base del D.Lgs. 81/2008, modificato ed integrato dal D.Lgs. 106/2009 16 La Faculty Il comitato Scientifico Tsao Cevoli , Presidente dell’Associazione Nazionale Archeologi;Corrispondente da Atene della rivista Archeo; Consulente del Consolato Generale di Grecia in Napoli per le iniziative culturali; Direttore della rivista "Archeomafie"; Direttore dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie; Membro del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico della Libera Associazione per gli Studi Etruscologici e Topografici, Viterbo. Franco Fontana, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese Facoltà di Economia LUISS Guido Carli; Direttore LUISS Business School Paolo Gull, Docente di Metodologia della ricerca archeologica presso l'Università del Salento ha sviluppato la sua attività intorno al rapporto fra principi teorici ed articolazione operativa della disciplina. La Faculty La formazione d’aula è svolta da una faculty qualificata, composta da: • docenti universitari • Archeologi con significativa esperienza • Testimoni del mondo aziendale che apportano esperienze dal campo. Il loro ruolo acquista particolare importanza per l’acquisizione di approcci, modelli e strumenti di gestione dei processi operativi nel settore di riferimento. Eugenio Rambaldi, Fondatore e attuale Presidente dell’Istituto Italiano di Project Management. Ha ricoperto incarichi direttivi in diversi chapter del Project Management Institute. È Responsabile di vari progetti formativi per la certificazione PMP – Project Management Professional Remo Zucchetti, Già Capo sezione vigilanza prevenzione infortuni dell’Ispettorato del lavoro di Roma in qualità di ispettore superiore del lavoro, con particolare riguardo al settore cantieristico(autostrade, acquedotti, gallerie autostradali e ferroviarie, viadotti, ecc..). Pubblicista e articolista del quotidiano “IL SOLE 24 ORE” e di riviste specialistiche sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori; è membro della Commissione nazionale permanente per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro e della Commissione di studio presso l’ISPESL sui rischi chimici. 17 I docenti (1/2) Irene Berlingò, Attualmente alla Direzione Generale Beni archeologici del MiBAC, ha prestato servizio in numerose sedi, oltre ad aver ricoperto il ruolo di direttrice del Museo Archeologico di Viterbo Autrice di varie pubblicazioni scientifiche, è vice presidente del comitato tecnico-scientifico beni archeologici e membro del Consiglio Superiore per i beni culturali e paesaggistici. Si occupa di tematiche legate all'archeologia in campo internazionale, in particolare in collaborazione componente esterno specializzacon l'École Française de Rome e l'INRAP. Nicola Grasso, Docente di Diritto costituzionale presso l’Università del Salento, è Avvocato Cassazionista, esperto in diritto amministrativo e diritto costituzionale. Componente del Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione Puglia, in qualità di Componente esterno specializzato in Diritto Amministrativo con specifico riferimento alla governance della Pubblica Amministrazione a supporto dello sviluppo economico, si occupa principalmente del rapporto tra Costituzione e cultura, dei mutamenti costituzionali, e del diritto dei beni culturali e del paesaggio. Alberto Frau, Docente di discipline economico aziendali presso: l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, la Luiss Business School e la facoltà di Economia dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno. Giuseppina Manca di Mores, Titolare dal 1994 di uno Studio di consulenza e progettazione sui beni culturali coordina da oltre 10 anni Valutazioni di Impatto Archeologico complesse per grandi impianti a rete. È docente di Teoria e pratica di catalogazione ICCD presso la Scuola Alta formazione del Conservatorio L. Canepa di Sassari e di Informatica applicata ai beni culturali presso il Corso di laurea in Archeologia Subacquea dell'Università di Sassari. Luca Giustiniano, Professore Associato di Economia e Gestione delle Imprese (Secs P/08) – Facoltà di Economia, Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali – Università Luiss Guido Carli – Roma. Incarichi di docenza: Strategie d’Impresa, Economia e Gestione delle Imprese Internazionali Evolution of International Business (con J. Mathews) Alberto Mattiacci Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università Sapienza di Roma, presso il Dipartimento di Sociologia e Comunicazione (Disc) Referente Scientifico del Master in Marketing & Communication di LBS Membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana Marketing; membro del Collegio Docenti del Dottorato di Ricerca in “Economia e finanza nel governo dell’Impresa” e del Comitato Scientifico del Premio Marketing della Società Italiana di Marketing (già Premio Philip Morris per il Marketing) 18 I docenti Marco Milanese, Docente di Archeologia Urbana presso l’Università di Sassari e di Archeologia medievale presso l'Università di Pisa, ha ricoperto incarichi di insegnamento in molti Atenei italiani. È stato Ispettore Archeologo nella Soprintendenza Archeologica della Toscana (Firenze) e dal 1973, ha partecipato e diretto oltre 200 campagne di scavo e di ricerca in Europa e Nordafrica. Autore di circa 450 pubblicazioni, è membro di Comitati Scientifici di numerosi periodici internazionali. Maria Elena Nenni, Ricercatore confermato di Impianti Industriali Meccanici presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II; Membro del Knoledge Center della LUISS Business School. e attuale Presidente dell’Istituto Italiano di Project Management. Ha ricoperto incarichi direttivi in diversi chapter del Project Management Institute. È Responsabile di vari progetti formativi per la certificazione PMP – Project Management Professional (2/2) Eugenio Rambaldi, Fondatore e attuale Presidente dell’Istituto Italiano di Project Management. Ha ricoperto incarichi direttivi in diversi chapter del Project Management Institute. È Responsabile di vari progetti formativi per la certificazione PMP – Project Management Professional Remo Zucchetti, Già Capo sezione vigilanza prevenzione infortuni dell’Ispettorato del lavoro di Roma in qualità di ispettore superiore del lavoro, con particolare riguardo al settore cantieristico(autostrade, acquedotti, gallerie autostradali e ferroviarie, viadotti, ecc..). Pubblicista e articolista del quotidiano “IL SOLE 24 ORE” e di riviste specialistiche sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori; è membro della Commissione nazionale permanente per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro e della Commissione di studio presso l’ISPESL sui rischi chimici. Enzo Peruffo, Research Associate in Management presso la Facoltà di Economia della LUISS Guido Carli dove ha conseguito il dottorato in Finanza di Progetto Visiting Scholar presso l’INSEAD; Coordinatore del Master in Real Estate Finance della LUISS Business School 19 Collaborare con il Master • Gli sponsor (aziende o enti) possono contribuire prima dell’inizio del Master alla definizione dei profili dei candidati da inserire nella propria organizzazione (laurea, attitudini, caratteristiche personali). • Il loro coinvolgimento nel Master può essere realizzato attraverso 6 principali strumenti di sponsorizzazione: Visibilità del logo aziendale Partner Day (presentazione azienda durante svolgimento Master) Programma Working Experience Testimonianze in aula/visite aziendali (inserimento in stage del partecipante selezionato) Accesso al Master di propri dipendenti Laboratori didattici, project work di interesse (programma di sviluppo talenti interni) ELEMENTI DI INTERESSE PER LA SPONSORIZZAZIONE DEL MASTER O PER L’EROGAZIONE DI BORSE DI STUDIO 20