presentazione Management rischio archeologico

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Master in
“Archeologia preventiva & Management del rischio
archeologico”
Luiss Business School Roma, ottobre 2011
Mercato e scenario di riferimento (1/2)
La figura dell’archeologo ha subito negli ultimi vent’anni un profondo mutamento che si è
ulteriormente accelerato in tempi più recenti con l’istituzione delle procedure di Valutazione di
Impatto Archeologico (VIArch) nella progettazione di opere pubbliche.
Sebbene il quadro normativo sia ancora in fase di definizione, appare chiaro l'emergere di un
rapporto sempre più stretto tra la professione dell'archeologo e l'attività di pianificazione
territoriale, in cui la gestione del rischio archeologico assume un ruolo di primo piano.
Il “Rischio archeologico” è un concetto articolato la cui definizione ruota attorno a due elementi.
Esso è:
“rischio per il patrimonio archeologico” di essere danneggiato in occasione di interventi
di trasformazione del paesaggio
•
depauperamento del patrimonio storico-archeologico;
“rischio per progettisti ed imprese” di veder compromesso il ruolino di marcia del
progetto originale da rinvenimenti archeologici inattesi
•
aumento dei costi di realizzazione delle opere.
La figura di archeologo maggiormente richiesta sul mercato, sia come dipendente di grandi
aziende sia come libero professionista, è dunque ormai una figura altamente specializzata, che sa
muoversi con disinvoltura nel campo delle tecnologie moderne, e che deve essere capace di
confrontarsi con gli altri professionisti del settore (architetti, ingegneri, geometri, geologi, etc.),
ma soprattutto essere in grado di suggerire soluzioni tecniche, tanto in fase di progettazione
quanto in fase esecutiva.
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Mercato e scenario di riferimento (2/2)
Il mutamento di scenario offre tuttavia una soluzione adeguata a questo problema: l'archeologo infatti, non più chiuso nel
suo ruolo di accademico o funzionario ministeriale, si è sempre più professionalizzato e oggi è in grado di rispondere alle
necessità:
della pianificazione territoriale,
della progettazione,
della programmazione,
della gestione razionale delle risorse economiche
Con l'obbligo per le stazioni appaltanti di procedere alla “Verifica preventiva dell'interesse archeologico” nelle opere
pubbliche (c.d. Archeologia preventiva), introdotto dal Codice degli Appalti Pubblici, la figura dell'archeologo diventa
centrale in quanto è il solo professionista abilitato a firmare una “VIArch”. Per tale scopo la legge prescrive che esso
abbia un diploma di Specializzazione in archeologia o un Dottorato di ricerca in discipline attinenti.
La sola preparazione accademica oggi non garantisce che a questi titoli corrispondano competenze adeguate.
Allo stesso tempo le imprese e gli studi professionali che operano nel settore si trovano ad avere necessità per la prima
volta su vasta scala di coinvolgere i professionisti archeologi nella filiera progettuale di opere pubbliche e private, al fine
di
inserire correttamente l'opera nella realtà storico-territoriale;
migliorare la qualità complessiva del progetto;
ottimizzare tempi e costi dell'opera
minimizzare il rischio archeologico in fase esecutiva
assicurare una valorizzazione delle emergenze storico-archeologiche
garantire un maggior beneficio per il territorio.
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I partner del Master
LUISS BUSINESS SCHOOL
Luiss Business School, divisione dell'Università Luiss Guido Carli, è conosciuta come centro di alta
formazione rivolta a coloro che, dopo la laurea o durante il proprio percorso professionale, intendono
intraprendere un processo di approfondimento e di qualificazione delle proprie competenze e del proprio
talento.
Il forte legame con Confindustria e con le più importanti aziende e istituzioni italiane, abilita Luiss Business
School ad avvalersi del contributo dei docenti dell'Ateneo e del know-how e dell'esperienza di personaggi di
spicco del mondo delle imprese, della consulenza, della finanza, delle libere professioni, oltre alla
collaborazione di rappresentanti di università e scuole nazionali e internazionali di formazione
ANA – ASSOCIAZIONE NAZIONALE ARCHEOLOGI
ANA è la principale associazione di categoria con radicamento nazionale che si occupa di promuovere lo
sviluppo professionale degli archeologi nei diversi settori di competenza tra i quali spicca senz'altro la
fornitura di servizi sul territorio.
Ha consolidato in questo ambito attraverso la sua articolata penetrazione territoriale profonde competenze
di pratiche operative, anche dove la formazione accademica non arriva, raccogliendo un patrimonio di
esperienza probabilmente unico in Italia.
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Obiettivi del Master
Il corso mira a formare figure professionali in grado di
partecipare alla progettazione delle trasformazioni del territorio ottimizzando
l'interazione tra patrimonio archeologico e sviluppo infrastrutturale;
favorire la competitività dei committenti, contribuendo ad una migliore qualità
dei progetti, una maggiore sostenibilità ambientale delle opere, una corretta
gestione del rischio archeologico, un'ottimizzazione dei costi attraverso;
fornire le necessarie competenze di integrazione “trasversale” sul piano
economico-aziendalistico, tecnico e normativo, per una ottimale gestione del
rischio nelle situazioni più complesse;
mettere a disposizione le loro specifiche competenze “verticali” coerenti con il
percorso accademico di provenienza per una gestione integrata dell'archeologia
nel ciclo di progetto
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Destinatari e Placement
Il Master è rivolto preferibilmente a Specializzati e specializzandi in archeologia o dottori di ricerca
o dottorandi in materie archeologiche, con esperienza lavorativa anche breve, che abbiano uno
specifico orientamento ad inserirsi in un settore altamente competitivo.
Il corso sarà orientato prevalentemente a formare uno specialista orientato alla gestione del
rischio archeologico in relazione alla progettazione ed esecuzione delle opere.
Il tipo di formazione è compatibile con l'iscrizione ad un corso universitario quindi il corso può
essere frequentato anche da iscritti alla Scuola di specializzazione.
L’ammissione è valutata sulla base del curriculum vitae e del colloquio individuale con lo staff
della scuola e il Coordinatore del Master. Gli sponsor individuano i profili dei candidati per le
posizioni da ricoprire nel breve e medio termine. Tali elementi costituiscono i requisiti del
processo di selezione per accedere al Master.
LBS promuove l’inserimento in stage per i partecipanti al master, all’interno di aziende sponsor e
operatori del settore; Il processo di placement inizia dalla fase di selezione in cui vengono rilevate
attitudini, competenze, aspettative ed interessi da valorizzare durante il percorso di
specializzazione, anche in funzione delle specifiche esigenze espresse dagli Sponsor.
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Articolazione del Master
Il Master complessivamente ha una durata di 45 giornate per un totale di 280
ore di formazione così articolate:
Elementi di
Management
aziendale
Normativa sulle
opere pubbliche e sulla
tutela del patrimonio
archeologico
Metodologie di
valutazione
dell’impatto
archeologico
Pianificazione,
sviluppo e
valorizzazione
del territorio
I contenuti trattati sono caratterizzati dal parallelismo tra competenze
contestualizzate al settore archeologico ed elementi di management.
L’innovazione del progetto risiede proprio nel passaggio della figura
dell’archeologo da un ruolo marginale e per così dire di “secondo tempo”,
in un incaricato attivamente inserito nella catena progettuale delle
programmazioni territoriali. Il processo formativo è infatti orientato alla
trattazione di casi concreti, grazie anche al coinvolgimento di esperti del
settore provenienti dal mondo delle opere Pubbliche e Private e
dell’archeologia e da Esercitazioni e laboratori, che hanno l’obiettivo di
preparare il partecipante ad un allargamento delle mansioni a lui
destinate: dal coordinamento, all’organizzazione del lavoro in squadra,
alla comunicazione con il territorio e con le aziende e gli enti che a vario
titolo impattano con la gestione del rischio Archeologico
Al termine del percorso è prevista una sessione di verifica.
Elementi di
sicurezza sul lavoro
con specifico
riferimento ai cantieri
archeologici
Project Management
Laboratorio: analisi
di casi di studio e di
esercitazione su
un caso reale
Esiste la possibilità di frequentare anche i
seguenti Moduli singoli:
Project Management 5 giornate/35 ore
Elementi di sicurezza sul lavoro
5 giornate/35 ore
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Articolazione del Programma
Strategia
Elementi di Management Aziendale
Contabilità e
Bilancio
Finanza
Marketing e
Comunicazione
Diritto Societario
Organizzazione
aziendale
(1/6)
Il concetto di strategia e decisione strategica; Strategie di crescita, diversificazione,
integrazione verticale; Visione e mission di un’impresa; Modelli di analisi strategica (SWOT, Porter,
Catena del valore, RBT;
Elementi di contabilità; Lettura e interpretazione del bilancio di esercizio; Indici di
bilancio; Elementi di cost accounting (costi fissi e variabili, diretti ed indiretti); Il processo di
budgeting e reporting; Sistemi di pianificazione e controllo;
Le tecniche di valutazione finanziaria degli investimenti; I sistemi finanziari; Gli strumenti finanziari e
i mercati; La struttura finanziare dell’impresa e le conseguenze sul costo del capitale; Elementi di
business Planning;
Il mercato e il sistema delle scelte di mercato; l’approccio orientato al mercato il comportamento dei
clienti; marketing strategico: posizionamento, segmentazione e marketing mix; Il piano di marketing;
La scelta dei canali distributivi; targetizzazione dei destinatari e tecniche di direct marketing; Elementi
di comunicazione aziendale; Tecniche di comunicazione pubblicitaria; Media Planning; Social Media,
WEB 2.0;
Tema necessario all’inquadramento della disciplina delle società di capitali e delle cooperative
Le strutture organizzative e l’organizzazione per processi; Rapporto strategia – struttura; Elementi di
base della progettazione organizzativa Dalla macro alla micro-struttura; progettazione organizzativa;
Modelli organizzativi; il comportamento organizzativo.
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Articolazione del Programma
(2/6)
Normativa su opere pubbliche e tutela dei beni archeologici
Normative
in materia
Il modulo prevede l’approfondimento dei
problemi sollevati dalle normative nazionali e
locali e si occuperà di analizzare le principali
strategie di ottimizzazione del rapporto tra
sviluppo territoriale e protezione dei beni
culturali
Le opere pubbliche e la relativa
normativa;
Il Codice degli appalti pubblici e le
procedure amministrative connesse;
Il “Codice Urbani” e le leggi di tutela
dei beni archeologici in Italia;
La legge sull'archeologia preventiva e
le procedure attuative;
La tutela in Europa e le normative
degli altri Paesi dell'Unione Europea;
La struttura degli organi di tutela in
Italia;
Le procedure amministrative nelle
Soprintendenze;
I soggetti economici e giuridici nel
mercato del lavoro dell'archeologia
italiana;
Bandi di gara, forme di affidamento e
modalità di presentazione delle
offerte;
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Articolazione del Programma
(3/6)
La procedura di valutazione;
Le fonti per l'analisi del territorio:
•
Metodologie di valutazione dell’impatto archeologico
•
•
•
•
La Gestione
del rischio
archeologico
Il modulo ha lo scopo di approfondire
lo studio delle questioni connesse con la
tutela
delle
testimonianze
archeologiche
in
relazione
alla
realizzazione di opere e di informare
sulle modalità possibili per orientare la
progettazione in funzione di una
riduzione dell'impatto archeologico
Ricerca storico-archeologica bibliografica e
d'archivio;
Cartografia tecnica (PTPR, PIT, CTR, IGM,
etc.);
Cartografia archeologica;
Cartografia storica e documenti d'archivio;
Gli archivi delle Soprintendenze;
Gli strumenti GIS;
Le linee guida per la redazione di cartografia
tecnica;
La valutazione tecnica degli interventi da
eseguire (carotaggi, ricognizioni, prospezioni, scavi
etc.);
Aspetti di gestione di cantieri archeologici
complessi (struttura, ruoli, competenze);
Elementi per il computo metrico, la definizione
della tempistica degli interventi e l'elaborazione dei
cronoprogrammi;
La gestione dei rapporti tra Soprintendenze e
committenti;
La conservazione in situ e la conservazione ex
situ;
Valorizzazione, musealizzazione e fruizione delle
evidenze archeologiche;
La comunicazione delle evidenze nel ciclo
archeologico integrato;
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Articolazione del Programma
Pianificazione, sviluppo e valorizzazione del territorio
Pianificazione
e valorizzazione
del territorio
La pianificazione territoriale è uno
degli elementi chiave delle nuove
competenze richieste all’archeologo per
operare secondo il sistema previsto con
la VIArch. L’obiettivo del modulo è
proprio quello di fornire la conoscenza
degli attori, delle sfere di competenza,
degli strumenti normativi che regolano i
piani urbanistici e paesistici.
( 4/6)
Pianificazione territoriale: attori e
sfere di competenza;
Gli enti di gestione del territorio:
organizzazione e competenze;
Strumenti normativi: piani urbanistici,
piani regolatori, piani paesistici;
Il ruolo dell'archeologia nella
pianificazione territoriale;
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Articolazione del Programma
Elementi di
Sicurezza sul
lavoro
La gestione dei rischi in luoghi come i
cantieri archeologici, richiede la conoscenza
dei principali strumenti normativi e di
valutazione della sicurezza e della gestione
delle emergenze nei luoghi di lavoro
Competenze Trasversali
Project
Management
La crescente presenza di progetti complessi
evidenzia la necessità di conoscere i segreti
della pianificazione e della gestione
attraverso modalità e strumenti sempre più
comuni e standardizzati.
(5/6)
Il D. Lgs. 81/2008: i soggetti del sistema
di sicurezza: requisiti, nomina, obblighi,
deleghe
La valutazione dei rischi
Luoghi di lavoro e attrezzature di lavoro
La gestione delle emergenze
Criticità peculiari dei cantieri
archeologici;
Ruoli e responsabilità
Progetti, Programmi e Project Management;
Gestione dei tempi di progetto;
Gestione dei costi di progetto;
Gestione della qualità di progetto;
Gestione dei rischi e opportunità di progetto;
Procurement di progetto;
Monitoring e review di progetto;
Reporting e gestione della comunicazione di
progetto;
Gestione del gruppo di progetto;
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Articolazione del Programma
Laboratorio di analisi di casi di
studio e di esercitazione su un
caso reale
Il laboratorio è uno degli strumenti
didattici più utili al processo di
apprendimento. Durante il corso ha lo
scopo di stimolare il partecipante allo
studio dei materiali e all’approfondimento
dei temi trattati. Al termine della fase
d’aula, ha l’intento di rendere operative
le conoscenze acquisite.
(6/6)
Presentazione di esempi legati
a buone pratiche e confronto con
casi che hanno evidenziato delle
criticità;
Project work.
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Strumenti
Per l’approfondimento ed il supporto nello studio individuale dei partecipanti al Master:
• Testi
• Dispense utilizzate nel corso delle lezioni, sintesi degli argomenti trattati in aula
• Accesso alla biblioteca LUISS, per consultazione libri, periodici e banche dati elettroniche
• Dispense sui casi portati in aula dai manager delle principali aziende appartenenti alla catena
del valore
• Articoli dei principali quotidiani, per approfondimenti ad hoc
• Piattaforme on-line per la consultazione e condivisione del materiale didattico
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Le competenze in uscita
Di seguito le principali competenze in uscita del profilo:
Conoscenza delle normative nazionali e locali in materia di protezione del patrimonio culturale
Formulazione di piani di prevenzione e gestione del rischio
Conoscenza degli aspetti tecnico-economici della realizzazione di lavori di scavo archeologico
Capacità relazionale di fungere da collegamento tra gli enti pubblici di tutela e le stazioni appaltanti
Capacità di interagire con la “cabina di regia” progettuale per suggerire soluzioni tecniche atte a minimizzare
l'impatto archeologico
Capacità di coniugare la protezione del patrimonio archeologico con le necessità dei committenti
Convergenza tra strumenti tecnologici e protezione o indagine dei resti archeologici
Capacità di assicurare l'intero ciclo progettuale dalla valutazione preventiva fino alla comunicazione e diffusione
dei risultati
Capacità di valorizzare adeguatamente l'investimento del committente anche in termini di immagine
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Certificazioni rilasciate
Il corso è strutturato in conformità agli standard del PMI - Project Management Institute (Guida al PMBOK® quarta
edizione) e come tale consente l’accesso alle certificazioni:
•
CAPM®-Certified Associate in Project Management (per cui è necessario frequentare almeno 23 ore di
formazione)
•
PMP®-Project Management Professional (per cui è necessario frequentare almeno 35 ore di formazione)
La frequenza al modulo consente di accedere alla prova di esame per la "Certificazione Base di Project Management"
rilasciata da ISIPM. L’ Istituto Italiano di Project Management® è un’associazione culturale, senza scopi di lucro,
per la diffusione in Italia della disciplina del Project Management, che vuole essere un centro di riferimento e di
eccellenza per tutti coloro che si occupano di gestione progetti, promuovendo varie iniziative con particolare
riferimento ai progetti ICT, al mondo Universitario, alla Pubblica Amministrazione ed ai nuovi approcci “Agili” di
PM. ISIPM è R.E.P. - Registered Education Provider per conto del Project Management Institute (PMI® www.pmi.org) che è riconosciuto, a livello internazionale, come l’ente più autorevole nel campo del PM, essendo
responsabile di diversi programmi di certificazione riconosciuti ed affermati.
•
Attestato di frequenza al Modulo A dell’esercizio per la professione di Responsabile o Addetto ai SPPR sulla base
del D.Lgs. 81/2008, modificato ed integrato dal D.Lgs. 106/2009
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La Faculty
Il comitato Scientifico
Tsao Cevoli , Presidente dell’Associazione Nazionale
Archeologi;Corrispondente da Atene della rivista Archeo; Consulente
del Consolato Generale di Grecia in Napoli per le iniziative culturali;
Direttore della rivista "Archeomafie"; Direttore dell’Osservatorio
Internazionale Archeomafie;
Membro del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico della Libera
Associazione per gli Studi Etruscologici e Topografici, Viterbo.
Franco Fontana, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese
Facoltà di Economia LUISS Guido Carli;
Direttore LUISS Business School
Paolo Gull, Docente di Metodologia della ricerca archeologica presso
l'Università del Salento ha sviluppato la sua attività intorno al
rapporto fra principi teorici ed articolazione operativa della
disciplina.
La Faculty
La formazione d’aula è svolta da una faculty
qualificata, composta da:
• docenti universitari
• Archeologi con significativa esperienza
• Testimoni del mondo aziendale che
apportano esperienze dal campo.
Il loro ruolo acquista particolare
importanza per l’acquisizione di
approcci, modelli e strumenti di gestione
dei processi operativi nel settore di
riferimento.
Eugenio Rambaldi, Fondatore e attuale Presidente dell’Istituto
Italiano di Project Management. Ha ricoperto incarichi direttivi in
diversi chapter del Project Management Institute. È Responsabile di
vari progetti formativi per la certificazione PMP – Project
Management Professional
Remo Zucchetti, Già Capo sezione vigilanza prevenzione infortuni
dell’Ispettorato del lavoro di Roma in qualità di ispettore superiore
del lavoro, con particolare riguardo al settore
cantieristico(autostrade, acquedotti, gallerie autostradali e
ferroviarie, viadotti, ecc..). Pubblicista e articolista del quotidiano
“IL SOLE 24 ORE” e di riviste specialistiche sulla tutela della salute e
sicurezza dei lavoratori; è membro della Commissione nazionale
permanente per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro e
della Commissione di studio presso l’ISPESL sui rischi chimici.
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I docenti
(1/2)
Irene Berlingò, Attualmente alla Direzione Generale Beni
archeologici del MiBAC, ha prestato servizio in numerose sedi,
oltre ad aver ricoperto il ruolo di direttrice del Museo
Archeologico di Viterbo Autrice di varie pubblicazioni
scientifiche, è vice presidente del comitato tecnico-scientifico
beni archeologici e membro del Consiglio Superiore per i beni
culturali e paesaggistici. Si occupa di tematiche legate
all'archeologia in campo internazionale, in particolare in
collaborazione componente esterno specializzacon l'École
Française de Rome e l'INRAP.
Nicola Grasso, Docente di Diritto costituzionale presso
l’Università del Salento, è Avvocato Cassazionista, esperto in
diritto amministrativo e diritto costituzionale. Componente del
Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della
Regione Puglia, in qualità di Componente esterno specializzato
in Diritto Amministrativo con specifico riferimento alla
governance della Pubblica Amministrazione a supporto dello
sviluppo economico, si occupa principalmente del rapporto tra
Costituzione e cultura, dei mutamenti costituzionali, e del diritto
dei beni culturali e del paesaggio.
Alberto Frau, Docente di discipline economico aziendali presso:
l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, la Luiss Business
School e la facoltà di Economia dell’Università Telematica
Internazionale Uninettuno.
Giuseppina Manca di Mores, Titolare dal 1994 di uno Studio di
consulenza e progettazione sui beni culturali coordina da oltre 10
anni Valutazioni di Impatto Archeologico complesse per grandi
impianti a rete. È docente di Teoria e pratica di catalogazione
ICCD presso la Scuola Alta formazione del Conservatorio L. Canepa
di Sassari e di Informatica applicata ai beni culturali presso il
Corso di laurea in Archeologia Subacquea dell'Università di Sassari.
Luca Giustiniano, Professore Associato di Economia e Gestione
delle Imprese (Secs P/08) – Facoltà di Economia, Dipartimento
di Scienze Economiche e Aziendali – Università Luiss Guido Carli
– Roma.
Incarichi di docenza: Strategie d’Impresa, Economia e Gestione
delle Imprese Internazionali Evolution of International Business
(con J. Mathews)
Alberto Mattiacci Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese
all’Università Sapienza di Roma, presso il Dipartimento di
Sociologia e Comunicazione (Disc) Referente Scientifico del Master
in Marketing & Communication di LBS Membro del Consiglio
Direttivo della Società Italiana Marketing; membro del Collegio
Docenti del Dottorato di Ricerca in “Economia e finanza nel
governo dell’Impresa” e del Comitato Scientifico del Premio
Marketing della Società Italiana di Marketing (già Premio Philip
Morris per il Marketing)
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I docenti
Marco Milanese, Docente di Archeologia Urbana presso
l’Università di Sassari e di Archeologia medievale presso
l'Università di Pisa, ha ricoperto incarichi di insegnamento in
molti Atenei italiani. È stato Ispettore Archeologo nella
Soprintendenza Archeologica della Toscana (Firenze) e dal
1973, ha partecipato e diretto oltre 200 campagne di scavo e
di ricerca in Europa e Nordafrica. Autore di circa 450
pubblicazioni, è membro di Comitati Scientifici di numerosi
periodici internazionali.
Maria Elena Nenni, Ricercatore confermato di Impianti
Industriali Meccanici presso la Facoltà di Ingegneria
dell’Università degli Studi di Napoli Federico II; Membro del
Knoledge Center della LUISS Business School. e attuale
Presidente dell’Istituto Italiano di Project Management. Ha
ricoperto incarichi direttivi in diversi chapter del Project
Management Institute. È Responsabile di vari progetti
formativi per la certificazione PMP – Project Management
Professional
(2/2)
Eugenio Rambaldi, Fondatore e attuale Presidente dell’Istituto
Italiano di Project Management. Ha ricoperto incarichi direttivi in
diversi chapter del Project Management Institute. È Responsabile
di vari progetti formativi per la certificazione PMP – Project
Management Professional
Remo Zucchetti, Già Capo sezione vigilanza prevenzione
infortuni dell’Ispettorato del lavoro di Roma in qualità di ispettore
superiore del lavoro, con particolare riguardo al settore
cantieristico(autostrade, acquedotti, gallerie autostradali e
ferroviarie, viadotti, ecc..). Pubblicista e articolista del
quotidiano “IL SOLE 24 ORE” e di riviste specialistiche sulla tutela
della salute e sicurezza dei lavoratori; è membro della
Commissione nazionale permanente per la prevenzione degli
infortuni e l’igiene del lavoro e della Commissione di studio presso
l’ISPESL sui rischi chimici.
Enzo Peruffo, Research Associate in Management presso la
Facoltà di Economia della LUISS Guido Carli dove ha
conseguito il dottorato in Finanza di Progetto Visiting Scholar
presso l’INSEAD; Coordinatore del Master in Real Estate
Finance della LUISS Business School
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Collaborare con il Master
•
Gli sponsor (aziende o enti) possono contribuire prima dell’inizio del Master alla definizione dei profili
dei candidati da inserire nella propria organizzazione (laurea, attitudini, caratteristiche personali).
•
Il loro coinvolgimento nel Master può essere realizzato attraverso 6 principali strumenti di
sponsorizzazione:
Visibilità del logo
aziendale
Partner Day
(presentazione azienda durante
svolgimento Master)
Programma Working
Experience
Testimonianze in
aula/visite aziendali
(inserimento in stage del
partecipante selezionato)
Accesso al Master di
propri dipendenti
Laboratori didattici,
project work di
interesse
(programma di sviluppo
talenti interni)
ELEMENTI DI INTERESSE PER LA SPONSORIZZAZIONE DEL MASTER O PER L’EROGAZIONE DI BORSE DI STUDIO
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