Comunicato stampa Nuove prospettive per i malati di Parkinson: da

Comunicato stampa
Nuove prospettive per i malati di Parkinson: da oggi più facili e meno rischiose le
sostituzioni dei neurostimolatori cerebrali (DBS)
Una recente innovazione terapeutica, adottata per la prima volta in Italia dall’Azienda Ospedaliero
Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine, offre nuove prospettive ai malati di Parkinson
cui è stato impiantato un dispositivo di stimolazione cerebrale profonda (DBS).
I dispositivi DBS, è bene ricordarlo, non risolvono le cause di questa patologia, tuttora incurabile, ma
controllano con grande efficacia i sintomi più evidenti, quali movimenti involontari e instabilità motoria.
I dispositivi impiantabili più evoluti sono costituiti da un generatore di impulsi collegato a sottili
elettrocateteri che trasmettono lievi stimolazioni al cervello. Questo viene così sollecitato a impartire ai
muscoli comandi specifici che favoriscono il coordinamento dell’attività motoria, la riduzione dei tremori,
la diminuzione della rigidità muscolare.
A questi dispositivi vengono riconosciute elevate prestazioni tecnologiche fra cui la estrema precisione e
accuratezza nella individuazione del campo di stimolazione e la batteria brevettata ricaricabile, che
garantisce al sistema una longevità di ben 25 anni.
Questo consente di collegare a elettrocateteri precedenti e già impiantati nel paziente, i neurostimolatori di
ultimissima generazione, effettuando la sostituzione dei vecchi dispositivi senza alcun trauma per il
paziente che potrà in questo modo beneficiare delle prestazioni più efficaci e più evolute dei nuovi
neurostimolatori.
La procedura, conclusa con successo su un paziente parkinsoniano, è stata attuata per la prima volta in
Italia, presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della
Misericordia” diretto dal Dottor Roberto Eleopra, responsabile anche della Struttura Operativa Complessa
di Neurologia.
L’adattatore utilizzato dall’équipe medica (dr. Stanislao d’Auria e dr. Massimo Mondani della Struttura
Operativa Complessa di Neurochirurgia diretta dal dr. Miran Skrap), permette di convertire altri
dispositivi DBS al sistema di ultima generazione DBS rendendo così disponibili a un numero sempre più
elevato di pazienti le prestazioni particolarmente evolute di questo dispositivo.
L’adattatore ha dimensioni estremamente ridotte e un contorno sagomato che favorisce il perfetto
adattamento alle “tasche” sottocutanee già esistenti, senza impatti negativi per i pazienti. Come rilevato
dalla équipe medica, la nuova tecnologia riduce al minimo i rischi normalmente associati alle sostituzioni
come, per esempio, le infezioni.
A questo contribuisce anche una particolare tecnologia che protegge la batteria in caso di scaricamento
completo derivante dal prolungato non-utilizzo, contrariamente a quanto avviene con gli stimolatori
convenzionali nei quali la funzionalità della batteria risulta compromessa in caso di mancata ricarica.
Il primo impianto mondiale per il sistema DBS in un paziente affetto da Parkinson è stato effettuato in
Germania, dal Prof Wolfgang Hamel dell’Ospedale Universitario di Amburgo Eppendorf .
dott. Luigino Saccavini
Tel 320 4205399
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