ARLECCHINO DOMANI
un laboratorio internazionale di commedia dell’arte
I Edizione
seminari, incontri, dimostrazioni di lavoro dal 7 al 18 luglio 2008
La Commedia dell’Arte torna a casa, alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. E’ qui che molti decenni fa - sotto la guida di
Giorgio Strehler e Jacques Lecoq - lo studio della maschera visse un momento magico. Fu qui che Arlecchino fece una delle ultime
tappe del suo viaggio affascinante. Un viaggio senza fine in cui ha attraversato i secoli e l’Europa, in cui emigrando come tutti gli
italiani ha cambiato tante volte i connotati, strapazzando tutte le lingue che incontrava con la sua arguta ignoranza. Sapiente solo
nell’arte della sopravvivenza, ha conquistato le platee di tutto il mondo. Ci piaccia o no, la sua è diventata nei secoli l’immagine
stessa dell’italianità.
L’attore del mondo globale si muove come lui alla ricerca di un nuovo pubblico di stranieri: stranieri alla propria cultura nazionale,
ma anche ai vecchi canoni della prosa. Siamo di nuovo tutti nella condizione di essere “les italiens”, alla ricerca di forme efficaci per
raccontare le storie che accomunano tutte le culture. Quelle storie necessarie, da cui emergono da tempi immemori i caratteri
archetipi della società: i servi ed i padroni, gli innamorati e gli intellettuali, i furbi e gli arroganti, i deboli e gli sciocchi. La maschera,
potente elemento primario del teatro, diventa così più potente in un momento in cui il mondo simultaneo in cui viviamo richiede
l’uso di forme espressive che non possono più confidare nel consueto uso delle lingue nazionali. Lei che rappresenta quanto di più
tradizionale ci sia nella valigia dell’attore può tornare ad essere un elemento di innovazione del linguaggio.
Ci guardiamo indietro e proviamo tenerezza se pensiamo ai buffoni rinascimentali che riuscivano con le loro smorfie ed insolenze a
galvanizzare piazze e corti. Pensiamo ai comici impegnati per le strade nel “travestimento popolare” della commedia erudita in voga
nelle corti e da quello sberleffo immaginiamo nascere uno spettacolo popolare irresistibile.
E poi saltando i secoli, continuando sul filo di un ricordo più vicino a noi, proviamo amore e riconoscenza per l’Arlecchino di
Strehler che litiga tuttora con il suo budino davanti alle platee di mezzo mondo. Ricordiamo immediatamente l’altro grande nostro
Arlecchino, Dario Fo, insignito niente meno che del Nobel. E torna a mente ancora l’intelligenza divertita e critica dell’Arlecchino
della Mnouchkine che, emigrato algerino nel porto di Marsiglia, dormiva a testa in giù sull’unica mattonella libera nel dormitorio
pubblico affollato. E poi l’Arlecchino di Polivka che dandosi ordini da solo diceva tronfio “I am the boss of myself!”. E poi
l’Arlecchino nero delle Albe, l’Arlecchino di Leo…abbiamo visto e amato tante altre volte le nostre care maschere. Ci hanno sempre
parlato dell’essenza del Teatro.
Ma domani Arlecchino ci sarà? Chi sarà? Cosa sta oggi a quel budino e a quella mattonella? Quali nuove storie racconteranno i
canovacci del mondo digitale, cibernetico, globale? Quali nuovi tipi scenici richiede il nuovo pubblico, così smaliziato? Le strutture
della Commedia sono tramontate o sono ancora capaci di interpretare la contemporaneità?
Per rispondere a queste domande tanti maestri ed allievi tornano ad incontrarsi e a montare ancora una volta il palchetto di
Commedia. Negli spazi e nel parco della scuola si alterneranno seminari, incontri teorici, lezioni-spettacolo esemplificative delle
tante vie che Arlecchino ha percorso cambiando ogni volta la sua pelle ed i suoi sensi.
“Nato nelle valli bergamasche, professione servo, residente a Venezia”: questo direbbe il suo passaporto di comico dell’arte. Così
maestri ed allievi percorrono le sue cinque strade: la via di Milano (la via maestra del Piccolo Teatro), la via di Parigi (la via di Lecoq
e del Theatre du Soleil), la via di Napoli (con le innumerevoli metamorfosi di Arlecchino/Pulcinella), la via di Venezia (la più
cospicua, grazie all’attenzione della Fondazione di Venezia) che testimonierà la ricchezza storica di saperi sulla maschera propri
della scena lagunare. La quinta via sarà la più complessa: è la via del Mediterraneo e contiene tutte le altre rotte e gli altri suoi
“naufragi”nel tempo e nello spazio.
Questo laboratorio costituisce un’ulteriore tappa del viaggio di Arlecchino attraverso il mondo e si concluderà in una grande festa in
cui maestri ed allievi si cimenteranno sul tema del futuro: ARLECCHINO nel mondo di DOMANI. Una serata che permetterà agli
spettatori milanesi di riappropriarsi di quel senso di appartenenza, di verità e di gioia che è proprio del mondo delle maschere.
Maurizio Schmidt
Direttore della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano
con il sostegno di
e con il patrocinio di
www.la220.it
Programma
Seminari
Incontri
Dimostrazioni di lavoro
(suscettibile di variazioni e integrazioni)
ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA
ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO
ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI
ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI
LE ROTTE E I NAUFRAGI DI ARLECCHINO
Accademia Internazionale della Musica
lunedì 7 luglio dalle ore 21
FESTA E CONCERTO DI APERTURA
ARIE DALL’OPERA BUFFA
SEMINARI
Marcello Bartoli
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
da martedì 8 a mercoledì 16 luglio ore 9,30 – 13,30
DALLA MASCHERA TRADIZIONALE ALLA SCOPERTA DELLA PROPRIA MASCHERA
Marcello Bartoli condivide con gli allievi la sua lunga frequentazione dei territori più estremi dell’espressività. Partendo da un breve approfondimento
teorico sulla Commedia dell’Arte, verrà sviluppato un percorso inizialmente incentrato su movimento e tecniche dell’uso della maschera. In seguito
su individuazione e creazione di una propria maschera, sganciata da tipologie prefissate, per arrivare ad uno studio della tecnica d’improvvisazione e
creazione di canovacci.
Carlo Boso
da martedì 8 a domenica 13 luglio ore 9,30 – 13,30
SULLE TRACCE DELLA COMMEDIA DELL’ARTE
ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA
Animatore di avventure storiche quale quella del TAG di Venezia (e da qui approdato a Parigi) e grande maestro di commedia, Carlo Boso propone
un percorso teorico-pratico: dal gesto alla parola, dalla parola alla maschera, dalla maschera all’improvvisazione, dall’improvvisazione alla retorica
teatrale, dalla retorica teatrale alla realizzazione di uno scenario di Commedia dell’Arte. Ogni scenario inteso quale contributo drammaturgico
indispensabile allo sviluppo democratico della nostra società.
Eleonora Fuser
da lunedì 14 a venerdì 18 luglio ore 9,30 - 13,30
I PERSONAGGI DELLA COMMEDIA
ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA
Prosecuzione del seminario di Carlo Boso. Eleonora Fuser, attrice. Training d’attore sugli stilemi base delle Maschere da Commedia. (camminate,
attitudini,caratteri,voci, dinamiche,invenzione e ricerca della propria maschera,il fisico di ruolo). Il corpo extraquotidiano sotto maschera. Personaggi
maschili e femminili. L’improvvisazione(a tema, a soggetto storico-politico, l’attore-autore, la drammaturgia della maschera, la tirata/ il monologo
d’attore, la satira, il comico, il grottesco.). L’idea del canovaccio. Costruzione, su ruolo di uno scenario di commedia per la festa finale.
Mario Gonzalez
da martedì 8 a venerdì 18 luglio ore 14,30 - 18,30
DALLA MASCHERA NEUTRA ALLA MASCHERA ESPRESSIVA
ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI
L’indimenticabile Pantalone de L’Age d’Or di Ariane Mnouckine, torna a Milano per condividere il suo viaggio dalla maschera neutra alla maschera
espressiva. “La maschera neutra, dal mio punto di vista, è la base di tutto il lavoro dell'attore. E' la preparazione indispensabile per la maschera
espressiva, ed è l'equivalente teatrale della gamma in musica. E' la fase neutra, bianco e nero, senza sentimento nè passioni, che pratico con l'esercizio
del coro: la disciplina, lo spazio, la memoria, la confidenza in sè e negli altri. La maschera espressiva è, invece, un lavoro d'interpretazione, con
colori, vestiti, volumi, parole, canto, sentimenti e passione. Per questa occasione lavorerò solo con la maschera di Arlecchino, realizzata da diversi
creatori”.
Claudio De Maglio
da martedì 8 a giovedì 10 luglio ore 14,30 - 18,30
IL CANOVACCIO: PERSONAGGI, INTRECCI, CONFLITTI
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
Claudio De Maglio, direttore dell’Accademia Teatrale Nico Pepe di Udine propone un breve seminario preparatorio al seminario di Jean-Claude
Penchenat. Il tema è quello delle regole costitutive della Commedia e del continuo necessario rapporto tra livello “micro” e livello “macro”
dell’intreccio. Il personaggio nasce infatti da una regola di appartenenza all’attore ed immesso in una concreta situazione deve interagire coi temi più
ampi. Le sue reazioni peculiari agli altri sulla scena daranno vita al sistema di “destini incrociati” necessario a far vivere la Commedia evidenziandone
i suoi tempi comici.
Jean-Claude Penchenat
ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI
da sabato 12 a venerdì 18 luglio ore 14,30 - 18,30
COSTRUIRE UN CANOVACCIO A PARTIRE DALLA REALTA’ DI OGGI
L’attore e regista cofondatore del Theatre du Soleil e poi del Theatre du Campagnol (con il quale ha creato il famosissimo” Le Bal” da cui Scola
ha tratto il film “Ballando ballando”), riprendendo l’esperienza di L’Age d’or, propone la costruzione di canovacci moderni a partire da fatti
di cronaca recenti o da avvenimenti attinti dal vissuto dei commedianti. La finalità: ricollocare la maschera di Arlecchino nella nostra società.
Gli studenti dovranno presentarsi con materiali per un breve canovaccio (una “courte situation” )a partire dalla propria regione di origine.
Marco Sgrosso
da martedì 8 a sabato 12 luglio ore 9,30 – 13,30
da domenica 13 a venerdì 18 luglio ore 14,30 - 18,30
ARLECCHINO CAPOVOLTO: NUOVI PERCORSI DELLA MASCHERA
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
Marco Sgrosso, già interprete nel teatro di Leo De Berardinis di una variazione della maschera di Arlecchino chiamata “Vongola”, percorre con gli
allievi un personalissimo itinerario dai principi canonici della maschera all’inversione del suo carattere e all’invenzione di nuove maschere. Un
percorso che parte dalla tradizione e poi si volge in altre direzioni stimolate da una immaginazione legata all’oggi. La sua ricerca di nuovi territori di
creatività utilizza le infinite possibilità della maschera neutra, lo stimolo di nuove personalità prestate alle maschere tradizionali, così come l’uso di
nuove maschere per creare nuovi personaggi.
Elena Bucci
da martedì 8 a sabato 12 luglio ore 14,30 - 18,30
LA MASCHERA E’ UNA CHIAVE
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
Lavorando verso l’invenzione di maschere al presente, Elena Bucci affronta in modo personale il tema della maschera. Nel lungo percorso che porta
all’arte maestra dell’uso delle maschere interiori, è utile chiedere aiuto alla potenza evocativa di un oggetto usato da molti altri prima di noi. Ma una
maschera è solo una chiave che apre la porta alla moltitudine di io che tutti siamo e alla follia rigenerante che si sprigiona nell’azione teatrale. E se
molte donne furono famose nel teatro di Commedia pur senza portare maschere, ciò conferma il fatto che la porta verso la libertà che ci apre la
maschera non dipende dalla magìa di un oggetto, ma dal consapevole uso della nostra interiorità e degli infiniti veli che possiamo mettere all’anima,
quietando la paura.
Eleonora Fuser
da martedì 8 a sabato 12 luglio ore 9,30 – 13,30
LA MASCHERA AL FEMMINILE
ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA
Eleonora Fuser, cofondatrice del TAG di Venezia ed attrice che ha lungamente sviluppato il rapporto tra la maschera, le culture popolari ed il teatro
occidentale ed orientale propone un training d’attore sugli stilemi base delle Maschere da Commedia e sulla maschera al femminile (Streghe Ruffiane
Cortigiane,Serve, Attrice Giovane, Prima Attrice, Vecchie da Commedia e Donne Contemporanee). Si approfondisce il tema del corpo femminile
sotto maschera: ruoli maschili, su corpi femminili per poi giungere alle regole dell’improvvisazione e all’idea del canovaccio.
Michele Bottini
da martedì 8 a sabato 12 luglio ore 9,30 – 13,30
COME ARLECCHINO DIVENNE UN GIGANTE
ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO
Michele Bottini è attualmente docente di maschera della Scuola Paolo Grassi. La finalità del seminario è legata alla costruzione di un immaginario
della Commedia. Indossare una maschera è trasformare se stessi ed il proprio corpo in qualcos’altro… o quantomeno sognare di farlo. Lavorare sul
sogno delle maschere per capirle, per farle vivere, amare, odiare, patire la fame, sudare come ogni essere umano. Partendo da materiale tradizionale e
dalla fantasia dei partecipanti si struttureranno tracce di canovaccio che permettano di scoprire quanto di noi si cela dietro quello che apparentemente
potrebbe essere solo un pezzo di cuoio.
Cengiz Ozek
da martedì 8 a giovedì 10 luglio ore 14,30 - 18,30
KARAGOZ E IL TEATRO DELLE OMBRE TURCO
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
Arlecchino e gli altri suoi fratelli medirerranei. Un laboratorio pratico di tecniche di teatro di figura (dalla costruzione, all’animazione, all’analisi dei
canovacci), con il riconosciuto maestro del teatro delle ombre turco, la forma di spettacolo più popolare in Turchia. L'impianto scenico è
caratterizzato da uno schermo sottile e trasparente, dietro cui l’animatore muove le sagome piatte, costruite in pelle di cammello, illuminandole da
dietro con effetti di colore che ricordano una vetrata. Intrecci e intrighi affini a quelli della Commedia dell’Arte, fanno capo a Karagoz e alla sua
spalla Hacivat.
Marco Manchisi
da domenica 13 a venerdì 18 luglio ore 9,30 – 13,30
I SENSI DELLA MASCHERA
ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI
Il Pulcinella degli spettacoli di Leo De Berardinis accompagna gli allievi verso la rilettura delle regole del palchetto della Commedia intendendo la
maschera come elemento disvelatore di un linguaggio nuovo, letteralmente inventato attraverso l’energia del corpo e la creatività di una libera parola.
La finalità è quella di restituire all’attore il suo potere originario di essere anche autore, in un processo teatrale che lo vede assoluto protagonista, così
come fu ai tempi della Commedia. Sulla base di questa spinta, lavorare quindi per restituire il giusto valore all’improvvisazione attraversata non come
condizione di libertà assoluta, ma di piena consapevolezza delle regole della scena per avere il massimo della padronanza e insieme della spontaneità.
Claudio De Maglio
da domenica 13 a venerdì 18 luglio ore 9,30 – 13,30
IL CORPO: LA MASCHERA TRASPARENTE
I PERSONAGGI: INTRECCI E CONFLITTI
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
Claudio De Maglio, direttore dell’Accademia Teatrale Nico Pepe di Udine invita innanzitutto l’attore nel processo della scoperta della maschera: una
pratica attraverso la quale sarà la maschera stessa a rivelare all’attore il suo corpo, risvegliandone potenzialità e carica espressiva. Viene poi il tempo
di Commedia. Gli incontri-scontri, i rapporti sociali, la coscienza dello spazio di ogni personaggio in relazione agli altri sostengono la stesura di un
canovaccio di base. Sarà il personaggio stesso e le sue reazioni peculiari agli altri sulla scena a dare vita al sistema di “destini incrociati” della
Commedia.
Bruno Leone e Irene Vecchia
ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI
da lunedì 14 a mercoledì 16 luglio
RACCONTO DI UNA TRADIZIONE: IL PULCINELLA DELLE GUARATTELLE
Arlecchino e gli altri: Arlecchino si specchia in Pulcinella. Nella tradizione delle guarattelle una stretta parentela lega la maschera e le marionette.
Bruno Leone e Irene Vecchia: un “maestro” Pulcinella e una giovane e originale Pulcinella al femminile. Il seminario verrà suddiviso in tre sezioni
principali:1) ipotesi sulle origini di Pulcinella: antichi rituali, carnevali, divertimenti e follia; 2) il guarattellaro: il senso del lavoro dei burattinai
nell’arco di due generazioni; 3) lo spettacolo: come nasce e si sviluppa uno spettacolo di guarattelle e prova pratica degli allievi del laboratorio.
Siro Ferrone
da lunedì 14 a mercoledì 16 luglio ore 14,30 - 18,3
DON GIOVANNI NELLA COMMEDIA DELL’ARTE
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
(un laboratorio di drammaturgia)
Drammaturgo e fra i nostri massimi studiosi dei percorsi dei Comici dell’Arte e dei loro canovacci, Siro Ferrone propone un accostamento inedito fra
Arlecchino e Don Giovanni. Il laboratorio verterà su una lettura ed un’elaborazione drammaturgica dei seguenti testi: L’ateista fulminato di anonimo
del sec. XVII; Il convitato di pietra di G. A. Cicognini (da alcuni attribuito ad autore anonimo); Le festin de pierre di D. Biancolelli (Arlecchino).
Tutti questi testi si trovano in appendice del volume di Giovanni Macchia, Vita avventure e morte di Don Giovanni, Adelphi, 2000.
ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA
ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO
ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI
ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI
LE ROTTE E I NAUFRAGI DI ARLECCHINO
INCONTRI
Marco Martinelli e Mandiaye N'Diaye
lunedì 7 luglio ore 18,00
ARLECCHINO NERO
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
Si può insegnare la Tradizione? O la si può solo "sognare"? E può questo"sogno" farsi pratica scenica? Marco Martinelli e Mandiaye N'Diaye
raccontano la Commedia dell'Arte reinventata dalle Albe, tra Arlecchino e Padre Ubu. Un’esperienza unica, un incontro Romagna-Africa che, alla
ricerca delle lingue madri (fra il dialetto romagnolo, il wolof senegalese) e in uno scambio inedito di saperi e di energie approda all’essenza del teatro,
come creazione e alchimia di linguaggi.
Paolo Bosisio
martedì 8 luglio ore 18,45
MASCHERE E VOLTI: LA NASCITA DEL PROFESSIONISMO TEATRALE
ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO
Paolo Bosisio, professore ordinario di Storia del teatro e dello spettacolo presso l’Università degli studi di Milano disegna un affresco generale della
storia della Commedia dell’Arte fino ad una introduzione alla grande avventura teatrale milanese dell’”Arlecchino servitore di due padroni “del
Piccolo Teatro per la regia di Giorgio Strehler.
Remo Melloni
mercoledì 9 luglio
ARLECCHINO E GLI ALTRI TRA BURATTINI E MARIONETTE
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
Tutti i percorsi minori e meno noti di Arlecchino, le sue metamorfosi in altri personaggi, le sue trasformazioni nei differenti generi della cultura
teatrale popolare e colta. Il filo che collega la maschera alla marionetta. Uno sguardo sulla ricchezza degli scenari e dei canovacci.
Carmelo Alberti
giovedì 10 luglio ore 18,45
I COMICI DELL’ARTE A VENEZIA
ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA
Carmelo Alberti, docente dell’Università Cà Foscari di Venezia, mette in risalto le tracce artistiche permanenti nella “maniera” di Venezia dal
Cinquecento fino alla contemporaneità. Fin dal Cinquecento, nella città lagunare i commedianti si confrontano con la dimensione «pubblica» del
teatro: si agisce nelle «stanze» teatrali dinanzi ad un pubblico pagante e variegato, un’azione che comporta un’assunzione del rischio commerciale e
una sfida sul piano del consenso artistico. La «maniera» di Venezia influisce sulla qualità interpretativa e sulla articolazione delle abilità tecniche ieri
come oggi.
venerdì 11 luglio ore 18,45
UN SOLE A KABUL O FORSE DUE (Un soleil a Kaboul ou plutot deux)
un film prodotto dal Theatre du Soleil
ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI
Invitati in Afghanistan, Ariane Mnouchkine ed il suo gruppo teatrale partono per fare uno stage teatrale a Kabul. Questa piccola missione umilmente
civilizzatrice fa nascere in mezzo alle rovine e alle rose di un giardino un gruppo teatrale afghano totalmente composto di giovani: un gruppo misto e
coraggioso., il teatro Aftab, un piccolo Theatre du Soleil in Asia Centrale.
sabato 12 luglio ore 18,45
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
L’ISOLA DI ARLECCHINO (A ilha de Arlequin)
un film del Teatro de Ghiz di Faial (Azzorre-Portogallo), prodotto dalla Televisione portoghese
L’incredibile racconto del “naufragio” di Arlecchino. Di ritorno dalla tournée negli Stati Uniti il cargo contenente le scene, i costumi, l’attrezzeria di
Arlecchino servitore di due padroni del Piccolo Teatro di Milano naufraga davanti alle Azzorre. Gli attori di una compagnia locale corrono sulla
spiaggia, recuperano i primi costumi, qualche oggetto, salvano la maschera di Arlecchino dalle acque. La storia è costruita attraverso un montaggio
parallelo: tutto questo avviene mentre Strehler sta provando il suo ultimo spettacolo L’Isola degli Schiavi di Marivaux che parla proprio di un
naufragio da cui ha origine un inedito scambio di ruoli fra servi e padroni. A Ihla de Arlequin interpreta così una incredibile metafora ma è soprattutto
un bel film sul teatro.
Gerardo Guccini, Elena Bucci, Marco Manchisi, Marco Sgrosso
lunedì 14 luglio ore 18,45
LA COMMEDIA DELL’ARTE DI LEO DE BERARDINIS
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
Una serata dedicata al racconto di un percorso di incrocio tra Commedia dell’Arte e contemporaneità più unico che raro; un’esperienza teatrale che si
è troppo presto interrotta. A parlare gli attori della Compagnia di Leo, protagonisti di quel percorso e prosecutori a loro volta di un viaggio teatrale
che è sempre profondamente legato alle radici linguistiche e immaginative della cultura popolare italiana.
Siro Ferrone
martedì 15 luglio ore 18,45
IL VIAGGIO DI ARLECCHINO DA MANTOVA A PARIGI
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
Un bellissimo libro di recente pubblicazione “Arlecchino. Vita e avventure di Tristano Martinelli attore” restituisce una biografia al primo Arlecchino
della storia, un attore del XVI secolo. L’autore del libro, Siro Ferrone, ricostruisce la nascita della maschera ed i suoi viaggi attraverso l’Europa
segnati da un crescente successo. Acrobata e funambolo, Martinelli simulava in scena viaggi all’inferno e scatenava il riso giocando con il sesso e gli
escrementi. Circondato da un alone di magia, era amato dai Valois, dai Savoia, dai Medici, dai Gonzaga e divenne ricco e famoso. Una vita
cominciata sulla scena e mai finita.
Mario Gonzalez, Jean-Claude Penchenat, Erhard Stiefel
martedì 15 luglio ore 21,30
L’AGE D’OR A MILANO: TRENTA ANNI DOPO
ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI
Una serata particolare. L’Age d’Or del Theatre du Soleil con la regia di Ariane Mnouchkine segnò l’irrompere di una nuova commedia dell’arte.
L’arrivo di Arlecchino a Venezia si trasformò nell’arrivo di Abdallah immigrato nord-africano alla scoperta del mondo occidentale nel porto di
Marsiglia. Il passaggio dell’Age d’Or da Milano nel 1976 – grazie all’ospitalità del Piccolo Teatro sotto un tendone da circo - segnò profondamente
una generazione di teatranti, influenzandone i destini, gli immaginari e i linguaggi teatrali. I giovani spettatori di allora riincontrano i protagonisti di
quel portentoso ed indimenticabile evento teatrale.
Donato Sartori, Pierre Byland, Erhard Stiefel, Mario Gonzalez, Stefano Perocco di Meduna, Marco Sgrosso
mercoledì 16 luglio ore 18,45
TUTTI I VOLTI DI ARLECCHINO
DIETRO E OLTRE LA MASCHERA
Il gran finale di tutti gli incontri di riflessione teorica è dedicato ai costruttori di quei volti di Arlecchino cui poi gli attori danno irripetibile vita
scenica. Generazioni di artisti a confronto testimoniano di un lungo cammino di collaborazione creativa tra artisti costruttori ed attori.. Il padre della
maschera moderna Donato Sartori protagonista della grande avventura strehleriana e fondatore del Centro Maschere e Strutture Gestuali incontra
Erhard Stiefel autore di una grande pagina della storia della Commedia dell’Arte, l’avventura del Theatre du Soleil verso la maschera orientale con
due grandi attori che a queste maschere hanno dato vita scenica: Pierre Byland e Mario Gonzalez. Stefano Perocco di Meduna rappresenta una
generazione più giovane e testimonia del suo percorso con Leo De Berardinis e con svariati gruppi di commedia dell’arte contemporanei insieme a
Marco Sgrosso. Un’occasione per fare un bilancio e guardare avanti verso il futuro della maschera e oltre la maschera.
ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA
ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO
ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI
ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI
LE ROTTE E I NAUFRAGI DI ARLECCHINO
DIMOSTRAZIONI DI LAVORO
Ferruccio Soleri e il Piccolo Teatro di Milano
martedì 8 luglio ore 21,30
L’ARLECCHINO DI GIORGIO STREHLER
ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO
Questa lezione-spettacolo che inaugura il laboratorio indica anche il riconoscimento del debito di gratitudine verso l’esperienza di scoperta e
approfondimento del lavoro sulla maschera portata avanti dal Piccolo Teatro. Ferruccio Soleri e gli attori dell’”Arlecchino servitore di due padroni” uno spettacolo che è nella storia del teatro di tutti i tempi - incontrano gli studenti ed il pubblico milanese nel parco della Scuola mostrando alcune
scene dellospettacolo di Giorgio Strehler in un incontro aperto alla riflessione sulla maschera con la partecipazione del prof. Paolo Bosisio.
Cengiz Ozek
mercoledì 9 luglio ore 20,30
L’ALBERO MAGICO
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
L’albero Magico è basato su canovacci del 18° e 19° secolo e presenta un intreccio classico, che rimanda alle caratteristiche “magiche” di questo
genere. Il ritmo della storia, la fantasia e anche il tema che tratta (la difesa della natura), contribuiscono a costruire una comunicazione forte con il
pubblico a livello internazionale. “L’albero magico” è nel suo repertori da 10 anni ed è stato rappresentato in tutto il mondo, per quasi 500 volte:
Cengiz Ozek mostra i segreti di un canovaccio intramontabile e del suo protagonista Karagoz.
Elena Bucci e Marco Sgrosso
mercoledì 9 luglio ore 21,30
LA PAZZIA DI ISABELLA
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
Le Belle Bandiere rievocano due personaggi mitici nella storia del teatro come Isabella e Francesco Andreini. Un’occasione importante e addirittura
necessaria per riflettere sulle radici stesse dell’arte dell’attore, sul senso più profondo della nostra professione, sul fascino e sulla forza misteriosi di
un ‘mestiere’ che riesce a tramandarsi nei secoli nonostante il suo carattere effimero.
ICAI Padova (Istituto della Commedia dell'Arte Internazionale)
giovedì 10 luglio ore 20,30
L’ATTORE E’ SPETTATORE?
ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA
Un percorso didattico con dieci allievi guidati dal maestro Gianni De Luigi nel tempo di Arlecchino. Una anatomia dell’origine della commedia e
della scelta interpretativa da parte dell’attore alla ricerca del proprio personaggio. Danza e acrobazia tra oriente e occidente: un confronto tra
tradizione e contemporaneità.
Pantakin Venezia
giovedì 10 luglio ore 21,30
ARLECCHINO/DON GIOVANNI: DAL CANOVACCIO ALLO SPETTACOLO
ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA
Una dimostrazione di lavoro da parte di uno dei gruppi più rappresentativi della commedia dell’arte contemporanea: una rielaborazione
drammaturgica del testo di Domenico Biancolelli “Le festin de Pierre”, arricchito da canti e danze.
Eleonora Fuser
venerdì 11 luglio ore 21,30
IL RACCONTO DEI RACCONTI
ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA
Eleonora Fuser, fin dalla sua partecipazione nel 1981 al lavoro di Eugenio Barba, elabora tecniche a confronto tra oriente ed occidente, attuando un
percorso di ricerca sul teatro popolare e producendo nel 1989 lo spettacolo “Il Racconto dei Racconti”, tratto da “Lo Cunto de li Cunti” di G.B.
Basile, sintesi del suo percorso di attrice. Lo spettacolo la vede sola in scena nelle narrazione di favole originarie “Le tre corone”, “I tre cedri”,
“L’Orsa” e della storia cornice di Zoza, la principessa che non rideva mai, con l’utilizzo di maschere di ispirazione orientale e di Commedia. Di
questo antico “cavallo di battaglia” verranno presentate alcune parti.
Carlo Boso
sabato 12 luglio ore 21,30
ALL’IMPROVVISO
ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA
Elogio della commedia “all’improvviso”. Una lezione spettacolo sull’importanza di una tecnica di improvvisazione come arte determinante del
successo dello spettacolo, ma anche della sua indipendenza intellettuale, che è strettamente legata alla capacità degli attori di vedere i temi “alti”
dietro ogni momento dell’intreccio.
Marcello Bartoli
domenica 13 luglio ore 21,30
MOSCHE VOLANTI
ROTTE E NAUFRAGI DI ARLECCHINO
Riproponendo un percorso costruito con Siro Ferrone e che è stato all’origine di uno spettacolo di grande successo e diffusione (con elementi scenici
di Lele Luzzati), Bartoli ripercorre la storia della maschera e il suo personale rapporto con essa: dalle origini, attraverso la tradizione classica della
commedia dell’arte e l’incontro con Ruzante, fino alla maschera contemporanea, rivissuta alla scuola di Mejerhold e del grande cinema, protagonista
di innumerevoli sue interpretazioni.
Bruno Leone e Irene Vecchia
da lunedì 14 luglio ore 20,30
L’OPERA DELLE GUARATTELLE
ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI
L’arte di Pulcinella dalla tradizione all’innovazione. Bruno leone e la sua allieva Irene Vecchia si alterneranno in baracca alla maniera dei vecchi
maestri guarattellari, per conoscere la multiforme arte di Pulcinella dalla tradizione all’innovazione.
Marco Manchisi
lunedì 14 luglio ore 21,30
I’ NO PULCINELLA
ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI
… che in partenopeo potrebbe stare per: io non sono Pulcinella. Nessuno vorrebbe sentirsi dare del Pulcinella, poiché i suoi luoghi comuni di pigrizia,
atavica fame, indolenza, si sprecano e Pulcinella si sa, in quei luoghi comuni ci sguazza. La sua maschera è diventata oggetto di studi. Ma quel che
resta, è il lungo elenco d’attori, a partire dal ‘600, che hanno indossato, molti per un’intera carriera, quella maschera nido di vizi, sortilegi e
privazioni. E’ la storia di questi uomini a rendere ancora viva la maschera del cetrulo, che non ha altre caratteristiche se non quelle di chi la indossa,
ogni volta uno stile diverso. Marco Manchisi riattraversa così in questa scena, la questione esistenziale di Pulcinella, secondo Antonio Petito, Raffaele
Viviani ed Eduardo De Filippo, evitando imbarazzanti paragoni, anche perché… I’ no Pulcinella.
Mario Gonzalez
martedì 15 luglio ore 22
LA CONFERENZA DI PANTALONE
ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI
Mario Gonzales tornerà ad indossare la maschera di Pantalone, con la quale, per anni, ha accompagnato il lavoro di Ariane Mnouchkine, per
ripercorrere l’esperienza della propria vita professionale in piena libertà. Con la collaborazione di Eric Tinot.
Pierre Byland – Mareike Schnitker
mercoledì 16 luglio ore 21,30
CONFUSION di Pierre Byland e Laques Lecoq
ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI
Due attori, un uomo e una donna, osservano la vita quotidiana ed il comportamento della gente. L’analizzano. Il gioco scenico finisce per catturarli e
lo spettacolo finisce… in confusione. Una dimostrazione che costituisce un omaggio a Jaques Lecoq, che la ideò insieme a Byland.
Di lui il grande maestro francese scrisse: “Byland è stato all’apogeo della nostra ricerca sul Clown. La sua opersonalità, il suo talento e le sue doti
acrobatiche hanno contribuito alla rinascita dell’immagine del clown teatrale che ricercavamo a scuola. Ha portato il piccolo naso rosso nel teatro di
oggi, rendendolo popolare attraverso i suoi spettacoli e le sue tournée. La ricerca del proprio clown, ha fatto il giro del mondo”.
Compagnia Dionisi
giovedì 17 luglio ore 21,30
COMMEDIA! ALL’IMPROVVISO
ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO
Arlecchino precario servitore di due amori di Renata Ciaravino
La Compagnia Dionisi, diretta da Valeria Talenti e composta principalmente di allievi diplomati dalla Scuola Paolo Grassi, presenta in anteprima
assoluta per gli studenti del laboratorio una prova aperta dello spettacolo che sta per debuttare: una variazione generazionale sulla Commedia
dell’Arte ad opera di Renata Ciaravino, allieva diplomata del corso di drammaturgia della scuola.
ARLECCHINO SULLA VIA DI PARIGI
ARLECCHINO SULLA VIA DI NAPOLI
ARLECCHINO SULLA VIA DI VENEZIA
ARLECCHINO SULLA VIA DI MILANO
LE ROTTE E I NAUFRAGI DI ARLECCHINO
ARLECCHINO DOMANI!
venerdì 18 luglio dalle ore 21,30
grande festa conclusiva con tutti i maestri e i partecipanti del laboratorio
Le metamorfosi di Arlecchino nel mondo di domani. E’ questo il canovaccio proposto e che verrà sviluppato come in tutti gli scenari antichi che
prevedevano Arlecchino in situazioni difficili: sulla luna, tra i mori, alla guerra, innamorato, furioso… Questa volta Arlecchino si cimenterà con il
futuro… dell’ attore che sta dietro alla sua maschera
Tutti i giorni, a partire dalle ore 18, Demetria Caffè apre un servizio bar all’interno della Scuola
Presso la Biblioteca della scuola è possibile visionare video da una ricca selezione dedicata alla Commedia dell’Arte.
INFORMAZIONI
Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi Via Salasco, 4 - 20136 Milano
Tel 02/58302813 Fax 02/58315627 [email protected]
www.scuolecivichemilano.it
ARLECCHINO DOMANI
seminari, dimostrazioni-spettacolo e incontri
COSTI E MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
a) Full immersion
Prevede la partecipazione a 2 laboratori al giorno (mattina e pomeriggio) per tutta la
durata del festival.
Consente di assistere alle conferenze e alle dimostrazioni-spettacolo serali e di prender
parte alla Notte Arlecchino.
COSTO: € 400,00
€ 350,00 per i primi 15 allievi o ex-allievi Scuola d’Arte Drammatica Paolo
Grassi che si iscriveranno
b) Half Time
Prevede la partecipazione a 1 laboratorio al giorno (mattina o pomeriggio) per tutta la
durata della manifestazione, oppure a 2 laboratori al giorno (mattina e pomeriggio) per
metà del periodo.
Consente di assistere alle conferenze e alle dimostrazioni-spettacolo serali e di prender
parte alla Notte Arlecchino, nonché di seguire altri laboratori come uditori (su prenotazione
e compatibilmente con la disponibilità dei maestri).
COSTO: € 250,00
c) Laboratorio singolo
Prevede la partecipazione a 1 laboratorio di 5 o 6 giorni (mattina o pomeriggio).
La quota NON consente di partecipare alle altre attività. Per assistere alle conferenze e
alle dimostrazioni-spettacolo serali, prender parte alla Notte Arlecchino e seguire altri
laboratori come uditori (su prenotazione e compatibilmente con la disponibilità dei
maestri), si suggerisce l’abbinamento del Percorso Teorico.
COSTO: € 150,00
d) Laboratorio specialistico (“Karagoz e il Teatro delle ombre turco”, “Racconto di una
tradizione: il Pulcinella della Guarattelle”, “Don Giovanni nella Commedia dell’Arte”)
Prevede la partecipazione a 1 laboratorio specialistico di 3 giorni.
La quota NON consente di partecipare alle altre attività. Per assistere alle conferenze e
alle dimostrazioni-spettacolo serali, prender parte alla Notte Arlecchino e seguire altri
laboratori come uditori (su prenotazione e compatibilmente con la disponibilità dei
maestri), si suggerisce l’abbinamento del Percorso Teorico.
COSTO: € 80,00
N.B: Proposta speciale rivolta agli Istituti d’arte: al laboratorio di Cengiz Ozek
“Karagoz e il Teatro delle ombre turco” si abbina – senza costi aggiuntivi l’incontro sulle maschere “La maschera di ieri, la maschera di domani: oltre la
maschera” e la conferenza del prof. Remo Melloni “Arlecchino e gli altri tra burattini
e marionette”.
e) Percorso Teorico
Prevede la partecipazione a tutte le conferenze, incontri, dimostrazioni-spettacolo e la
possibilità di seguire come uditore i laboratori d’attore (su prenotazione e
compatibilmente con la disponibilità dei maestri).
COSTO: € 115,00
f) Adesione serale
Dà diritto a partecipare agli incontri e alle dimostrazioni-spettacolo di ogni singola giornata.
COSTO: € 12,00
NB: ogni singolo laboratorio prevede 4 ore di lavoro al giorno.
I laboratori a), b), c) e d) sono rivolti a (giovani) professionisti o a studenti di livello
avanzato. Alcuni laboratori saranno aperti anche a studenti di livello intermedio.
Per informazioni rivolgersi alla segreteria.
MODALITA’ DI ISCRIZIONE
Per iscriversi è necessario consegnare, entro e non oltre il 4 luglio 2008:
- scheda di iscrizione compilata (vedi allegato)
- breve curriculum vitae o profilo personale (max una cartella)
La documentazione può essere consegnata a mano presso la segreteria della Scuola (via Salasco
n. 4 – Milano, orario: 9.00-13.00 e 14.00-16.00), oppure inviata tramite mail all’indirizzo di posta
elettronica [email protected] o via fax al numero 02/58315627.
L’AMMISSIONE AI LABORATORI È SUBORDINATA ALLA DISPONIBILITÀ DEI POSTI.
LA DIREZIONE SI RISERVA DI SUGGERIRE (TRAMITE LA SEGRETERIA E SULLA BASE DEI
CURRICOLA PRESENTATI) EVENTUALI PERCORSI E LABORATORI DIVERSI DA QUELLI
INDICATI NELLA SCHEDA DI ISCRIZIONE ALLEGATA.
INFORMAZIONI
Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi
Via Salasco, 4 - 20136 Milano
Tel 02/58302813
Fax 02/58315627
[email protected]
www.scuolecivichemilano.it