Comunicato
Varese, 4 giugno 2010
TRA SACRO E SACRO MONTE: IL PROGETTO
Si è aperta ieri con lo spettacolo Il miracolo del corporale la stagione teatrale dal titolo TRA
SACRO E SACROMONTE. IL TEATRO COME CONTEMPLAZIONE DELLA BELLEZZA.
Primo festival varesino di teatro sacro, nato da un progetto della Fondazione Paolo VI per il Sacro
Monte con l’obiettivo di rilanciare un sito artistico e culturale di straordinaria bellezza, il Sacro
Monte di Varese, e di amplificare e dare nuova vitalità all’esperienza ormai decennale vissuta
grazie al Presepe realizzato nel periodo natalizio nel centro cittadino.
La concretizzazione di questo desiderio è stata possibile sul piano scenico e culturale grazie
all’impegno del direttore artistico Andrea Chiodi, insieme al sostegno e alla collaborazione del
Comune di Varese, di Regione Lombardia, di Varese Convention e di Visitor Bureau.
Intento sotteso quello di ricreare lo spirito delle antiche rappresentazioni medievali all’aperto,
momento centrale per la comunità cittadina, tempo di riflessione e di partecipazione comune.
La tematica di fondo di tutta la stagione sarà il rapporto tra il mistero e la bellezza: una bellezza che
apre al mistero e si manifesta tramite l’arte scenica. Quale scenario, dunque, se non il Sacro Monte:
luogo evocativo e straordinario, non solo per la storia e l’arte che lo caratterizzano, ma per
l’apertura all’infinito che dalla sua cima si percepisce. Sarà, infatti, l’anfiteatro presso la terrazza
sopra il Mosè il palcoscenico dei vari appuntamenti di luglio e dell’ultimo particolare spettacolo di
Settembre.
Tanti gli artisti e le personalità coinvolte. Rinomate e di fama nazionale le attrici sulla scena:
Lucilla Morlacchi, Pamela Villoresi e Franca Nuti. Opere note e meno note, insieme a testi scritti
per l’occasione. Si assisterà, in particolare, all’anteprima di una rappresentazione in danza della
figura della Maddalena con la ballerina Marta Ciappina, alla presentazione di un’antologia di inediti
di Paul Claudel letti dall’attrice varesina Luisa Oneto e, in chiusura, alla messa in scena di un testo
su Domenichino Zamberletti scritto per questa stagione teatrale da Angela Dematté, attrice e
vincitrice del cinquantesimo premio Riccione.
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Il programma dell’intera stagione sarà presto disponibile sul sito www.stagioteteatrosacromonte.it,
mentre per documenti, comunicati o contatti è possibile fin da ora scrivere all’indirizzo di posta
elettronica [email protected] (riferimento Elisabetta Micale).
TRA SACRO E SACRO MONTE: SPETTACOLI E ARTISTI
La stagione teatrale presentata dall’Associazione Paolo VI per il Sacro Monte appare tanto
innovativa quanto ricca per la profondità delle opere scelte e per la caratura degli artisti e delle
attrici che saliranno sul palcoscenico.
Segue il programma con i dettagli degli spettacoli, approfondimenti sui testi e sugli artisti.
ANDREA CHIODI: direttore artistico della stagione
Regista teatrale. É stato allievo di Piera Degli Esposti e ha curato alcuni importanti allestimenti
teatrali riscontrando un buon successo di pubblico e di critica.
Proprio con Piera Degli Esposti realizza un importante studio sulla Divina Commedia di Dante
Alighieri, che porterà all'allestimento dello spettacolo Da che verso prender la commedia.
Diventa ormai da qualche anno sempre più importante la sua carriera registica e dirige vari
allestimenti come La solita storia interpretato da Leda Celani, Mela di Dacia Maraini, con cui vince
il primo premio dell'Accademia dei Filodrammatici di Milano, e La bottega dell'orefice di Giovanni
Paolo II.
È anche assistente di Gabriele Lavia per l'allestimento di Misura per misura di William
Shakespeare e Dirige Angela Demattè in Etty Hillesum cercando un tetto a Dio di Marina Corradi.
Dirige attori come Rosalina Neri, Ottavia Piccolo, Piera Degli Esposti, Eros Pagni, Paolo Poli,
Giuliana Lojodice, Maria Paiato, Luca Lazzareschi e Leo Gullotta nel video Cara Beltà. Cura
l’allestimento di Sogno di una Notte di mezza estate di W.Shakespeare per i giardini Estensi di
Varese con un cast di 15 attori e 50 camparse.
Caratteristica principale degli ultimi anni di lavoro è l’allestimento di grandi spettacoli teatrali con
la partecipazione fino a 400 comparse in vari luoghi come il duomo di Orvieto o le catacombe di
San Callisto a Roma. Lavora per la TV curando la regia dei sessant'anni della Costituzione Italiana
per Raiuno, speciale condotto da Gianni Riotta. Cura e dirige l’evento Il teatro della bellezza in
collaborazione con il teatro Eliseo con Morgan e Isabella Ferrari.
Ha curato l’ ideazione e la regia del Davide Van Des Froos Show.
Per la prossima stagione sta lavorando a Stabat mater di Tiziano Scarpa, testo vincitore dell’ultimo
premio Strega, con l’attrice Stefania Pepe.
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1 luglio Terrazza del Mosè, Sacro Monte ore 21.00
LUCILLA MORLACCHI
IL VANGELO SECONDO MATTEO
Lettura integrale del vangelo secondo Matteo
Musiche: La Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach
L’attrice Lucilla Morlacchi leggerà integralmente il Vangelo secondo Matteo, uno dei quattro
vangeli canonici del Nuovo Testamento. Verranno così ripercorsi, grazie alle parole di Matteo, la
genealogia, la nascita virginale e l’infanzia, il battesimo e la tentazione, il ministero di guaritore e
predicatore in Galilea, il viaggio a Gerusalemme, segnato dalla cacciata dei venditori dal Tempio e,
infine, la crocifissione e risurrezione di Gesù di Nazareth. La lettura sarà accompagnata dalle note
della Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach.
LUCILLA MORLACCHI
Si diploma all’Accademia Filodrammatici nel 1956 e inizia la sua carriera di
attrice recitando con Ernesto Calindri.
Diretta da Luchino Visconti ha recitato in Arialda di Giovanni Testori e nel
Giardino dei Ciliegi di Cechov. Durante il suo lungo sodalizio con Luigi
Squarzina al teatro stabile di Genova, ha messo in scena testi di Euripide,
Shakespeare, Goldoni, Pirandello. Ha lavorato inoltre con Luca Ronconi,
Massimo Castri e, per dieci anni, con Franco Parenti. Tra i film, Il Gattopardo,
regia di Luchino Visconti, Un Amore, regia Gianni Vernuccio, Una storia
milanese, regia di Eriprando Visconti.
In teatro ha inoltre interpretato Majakovskij e La Monaca di Monza di Testori,
oltre alle sue letture de Il Vangelo Secondo Matteo, la Divina Commedia, i Giorni Felici di Beckett.
Nella sua lunga carriera ha vinto molti premi tra cui il Premio Duse, il Premio Ruggeri, il Premio
IDI, il San Genesio, il Flaiano.
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8 luglio Terrazza del Mosè, Sacro Monte ore 21.00
MARTA CIAPPINA
MADDALENA, ANTEPRIMA NAZIONALE
Ideazione e danza Marta Ciàppina
Musiche J.S. Bach, Variazioni Goldberg
Pianoforte Ferdinando Baroffio
Set e costumi Noemi Barresi
Disegno luci Marco Grisa
La danzatrice Marta Ciappina metterà in scena la figura di Maddalena, smarrita ai piedi della croce,
che accetta le sue difficoltà ma ricerca la verità nell’uomo di fronte a sé. Una donna che tende a
sottrarsi alla vista, che non osa alzare gli occhi verso un volto, che sospira e non parla, piange senza
attese di consolazione, appagata dall’avvicinarsi ai piedi e dall’afferrarli perché l’altro non possa
sfuggire, consapevole della fragilità di un legame che trova risposta e soluzione in se stesso, in un
quadro di amore incondizionato. Figura rarefatta nei suoi contorni, che appare e scompare,
liberandosi dai vincoli terrestri per raggiungere quel volto.
Lo studio per quest’opera è nato dalla lettura di L’amour de Madeleine, sermone di un anonimo
francese del XVII secolo, scoperto a Parigi da Rainer Maria Rilke nel 1911.
MARTA CIAPPINA
Inizia a studiare danza moderna presso il teatro Carcano di Milano e si diploma
presso l’Accademia di Danza Contemporanea di Milano, sotto la direzione di
AriellaVidach.
Trasferitasi a New York, studia al Movement Research, al Trisha Brown Studio e
con i coreografi newyorkesi John Jasperse e Stephen Petronio. Realizza alcune
coreografie presentate poi in diverse rassegne europee. Dal 2004 conduce corsi e
seminari di danza contemporanea, proseguendo la sua attività di insegnamento.
Da alcuni mesi collabora con il gruppo di ricerca teatrale Compagnia Cantiere
Centrale, in qualità di assistente per i movimenti scenici.
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15 luglio Terrazza del Mosè, Sacro Monte ore 21.00
PAMELA VILLORESI
DIO MATERNAMENTE
adattamento di Michele Di Martino
Diretto e interpretato da Pamela Villoresi
Musiche composte ed eseguite dal Maestro Luciano Vavolo
per trio strumentale: chitarra, viola, violino e flauto
E’ uno spettacolo che vuole trattare approfonditamente la tematica di Dio Padre Misericordioso,
Dio che ama, che comprende, Dio luce, amore, libertà. Dio maternamente, però, sottolinea l'aspetto
"materno" di Dio. L'intento della rappresentazione è quello di creare una relazione tra l’evento
teatrale e l’evento sacro, due mondi che incontrandosi contribuiscono alla creazione e diffusione
della poesia e del messaggio religioso. Un percorso nella gioia dell'amore spirituale attraverso le
testimonianze di Mario Luzi, Leonardo Sciascia, Francesco d'Assisi, Jacopone da Todi, Caterina da
Siena, Michelangelo, Vittoria Colonna, Alda Merini, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo,
Padre Turoldo, Madre Teresa di calcutta, Gibran Khalil Gibran, Papa karol Wojtyla e altri.
PAMELA VILLORESI
Nasce a Prato il primo gennaio 1957 da padre italiano e madre tedesca. Studia
presso il Teatro Studio del Metastasio di Prato. Ha una buona conoscenza delle
lingue (inglese, tedesco, francese e spagnolo). Ha ricevuto numerosi premi tra
cui nel 1976 e nel '77 la Targa Grolle d'Oro a Saint Vincent e la Targa d’Oro
per Nina ne Il gabbiano. Negli anni '82 e '83 ha vinto il Premio UBU come
migliore attrice teatrale per Franziska in Minna von Barnheim per la regia di
Strehler.
Nel 1986 il Premio Navicella come miglior attrice televisiva. Nel 1987 Premio
UBU come miglior attrice teatrale per la performance in Didone regina di
Cartagine. Nel 1988 ha vinto il Biglietto d'Oro Taormina, nel 1989 i Premi IDI Maschera d'Oro e
Eleonora Duse come migliore attrice dell’anno per Ninì in La storia di Ninì.. Nel '90 ha vinto il
premio Asti alla carriera, nel '91 il Premio Agrigento per il cinema come migliore attrice. Nel 1992
il Premio IDI Maschera d’Oro nella novità italiana Marina e l’altro. Nel 1993 il Premio alla
carriera ricevuto al Quirinale alla presenza del Capo dello Stato.
Nel 1999 è stata premiata con il Patriarca di Gerusalemme e Rugova per l’impegno per la pace e la
formazione dei giovani (Pistoia, Premio Donati). Nel marzo 2007 al Teatro dell’Opera di Roma è
stata la protagonista del melodramma di André Gide Perséphone con musica di Igor Stravinskij,
con Carla Fracci.
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22 luglio Terrazza del Mosè, Sacro Monte ore 21.00
LUISA ONETO
PAUL CLAUDEL, QUELL'ABBANDONO SENZA PAURA
Questo spettacolo nasce dalla raccolta di testi di Paul Clodel Opere poetiche. Antologia di testi
religiosi, portata a compimento grazie al lavoro di traduzione compiuto da monsignor Alessandro
Maggiolini e pubblicato in Italia dall’editore Cantagalli. Negli ultimi tempi della sua vita,
monsignor Maggiolini, si è dedicato a un’opera che permette di accostarsi in lingua italiana a una
parte dei testi lirici di un autore noto soprattutto per l’opera teatrale L’annuncio a Maria.
LUISA ONETO
Debutta con Giovanni Testori e dopo essersi diplomata alla Scuola Filodrammatici
di Milano, lavora in teatro diretta da Guido de Monticelli e Fabio Battistini e
conduce la trasmissione televisiva RAI L’Albero azzurro. Si dedica al teatro per
ragazzi e alla regia di musical che vede interpreti anche disabili gravi (Turandot,
Notre Dame de Paris, West Side Story, Le Avventure di Gianburrasca).
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22 luglio Terrazza del Mosè, Sacro Monte ore 21.00
FRANCA NUTI
IL MISTERO DEI SANTI INNOCENTI
di Charles Péguy
traduzione di Mimmi Cassola
drammaturgia e regia di Fabio Battistini
CORO DELLA CATTEDRALE DI LUGANO
diretto dal maestro Vincenzo Giudici
Il Mistero dei Santi Innocenti, scritto per la domenica delle Palme e la domenica di Pasqua del
1912, è il terzo dei Misteri di Péguy, dopo il “Mistero della Carità di Giovanna d’Arco” e “Il
portico del Mistero della seconda virtù”. Charles Péguy si è sempre professato cattolico: “Sono un
peccatore, ma un peccatore che ha tesori di grazia e un angelo custode stupefacente. Della gloria me
ne infischio, ora mi abbandono: non ci si salva da soli”. Probabilmente dopo Dostoevskij non c’è
stato un uomo che sia così chiaramente uomo di Dio”. Nel Mistero dei Santi Innocenti, la poesia si
alimenta dal simbolismo sacro della liturgia cristiana: l’acqua del battesimo sgorga e purifica, la
notte pasquale è più luminosa del giorno. Il protagonista è indiscutibilmente il più inatteso: Dio
stesso. Con incredibile audacia, Péguy lo fa parlare in modo semplice, con la familiarità che nasce
dall’amore, attraverso il personaggio di Madame Gervaise che dopo la Carità e la Fede introduce la
piccola Jeannette alla Speranza.
FRANCA NUTI
Nata a Torino nel 1929, dopo la maturità si iscrive all'Accademia dei
Filodrammatici di Milano, diplomandosi nel 1953-54. Debutta ne
L'Allodola di Anhouil, con la compagnia Benassi-Brignone-Santuccio;
successivamente recita con la Proclemer e Albertazzi, rivelandosi ne I
sequestrati di Altona, di Sartre. Chiamata a Genova, Trieste, Torino, dai
rispettivi teatri Stabili, si forma con registi di rilievo come Costa, Zeffirelli,
Bolchi, Buazzelli, recitando nel corso degli anni come protagonista in circa
duecento commedie. Al suo attivo ha anche una lunga carriera radiofonica,
televisiva e cinematografica. Negli anni '80 insegna recitazione sia all'Accademia d'arte drammatica
"Silvio D'Amico", sia alla Scuola civica "Paolo Grassi" di Milano. Sempre in quegli anni incontra
Luca Ronconi e lega il suo nome a cinque spettacoli di rilievo: John Gabriel Borkmann di Ibsen,
Ignorabimus di Holz (per cui riceve il Premio Ubu 1986), Dialoghi delle carmelitane di Bernanos
(premio Ubu e premio Curcio 1988), Le tre sorelle di Cechov (premio Flaiano 1989), Donna di
dolori di Patrizia Valduga (premio Eleonora Duse 1992 e premio Randone 1995). Dal 1992 insegna
alla scuola di Teatro diretta da Luca Ronconi a Torino. Fa parte del cast del "Progetto Ronconi" per
la radiofonia 1997-1998. Nel 1996 ha ricevuto il premio Renato Simoni alla carriera "Una vita per il
teatro". Attualmente insegna alla Scuola del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler.
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9 settembre, Sacro Monte ore 21.00
“TRANSITE AD ME…” DOMENICHINO ZAMBERLETTI, ANTEPRIMA NAZIONALE
di ANGELA DEMATTè
Regia di Andrea Chiodi
Spettacolo evento che mira alla riscoperta di un’interessante figura di bambino del Sacro Monte:
Domenico Zamberletti, detto Domenichino, esempio per tanti bambini anche se oggi un po’
dimenticato, protagonista della storia Varesina e in particolare del Sacro Monte.
Si è scelto di raccontarlo così: un bambino come tanti altri, ma capace di vedere al cuore delle cose,
di stupirsi e di pregare con la coscienza di un Santo, ma con la semplicità di un bambino.
Sei attori e più di venti bambini insieme a una corale intera: questi i personaggi che faranno rivivere
la straordinaria e breve avventura umana del bimbo del Sacro Monte.
ANGELA DEMATTè
Nasce a Trento. Trasferitasi a Milano dopo il liceo, lavora con Silvio Castiglioni
e con Mimmo Cuticchio mentre si laurea in Lettere Moderne con una tesi
sull´attrice Lucilla Morlacchi, che diventa per lei fondamentale maestra. Si
diploma nell’ottobre 2005 presso l´Accademia dei Filodrammatici di Milano.
Dal 2005 lavora con vari registi tra cui: Peter Clough ( “Esperimento con pompa
pneumatica” di Shelagh Stephenson), Walter Pagliaro (“Fedra” di Racine),
Pietro Carriglio (“Orestiade” di Pier Paolo Pasolini). Per la regia di Mario Gas è
Andromaca nelle “Troiane” di Euripide presso il Teatro Greco di Siracusa e per
questa interpretazione è finalista al Premio Siracusa Stampa Teatro come miglior attrice. E’ attrice e
cantante per la regia di Bruno Fornasari nei musical: “Cuore di cane”, “Gian Burrasca” e “Fame”.
Con lo stesso regista affronta testi contemporanei come “La festa” di Spiro Scimone (presso
l’Ensatt di Lione) “Animali notturni” di Juan Mayorga e “Love and Money” di Dennis Kelly. Dal
2007, con la Compagnia Cantiere Centrale, è diretta da Andrea Chiodi in “Mela” di Dacia Maraini,
“La bottega dell’orefice” di K. Wojtyla, “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare e nel
monologo “Etty Hillesum, cercando un tetto a Dio” di Marina Corradi. Frequenta stages con
Nicolaj Karpov, Danny McGrath, Christian Burgess, Marcello Magni, Andreas Wirth, Pierre
Byland. Al cinema è coprotagonista nei film “L’ultimo giorno d’inverno” di Sergio Fabio Ferrari e
in “Et mondana ordinare” di Daniela Persico. Nel 2009 vince il 50esimo Premio Riccione per la
drammaturgia con il suo primo testo “Avevo un bel pallone rosso” e il Premio Golden Graal Astro
Nascente per il Teatro per Etty Hillesum.
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