La fotografia del pianeta mai nato A metà tra asteroide e pianeta, Lutetia è stato definito come uno dei “dinosauri” del Sistema Solare, essendo uno dei suoi più antichi abitanti. Da oggi conosciamo maggiori informazione sulle sue caratteristiche fisiche e chimiche grazie alla sonda Rosetta dell’Esa, che l’ha osservato a circa 3.000 chilometri di distanza nel suo viaggio verso la cometa ChuryumovGerasimenko, che raggiungerà nel 2014. L’osservazione è stata realizzata nel luglio del 2010 e ai risultati raggiunti la rivista Science dedica la copertina e tre articoli, di cui uno a partecipazione italiana con gli esperti dell’Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica) e gli altri due coordinati dalla Germania con il Max Planck Institut e l’Istituto Renano per la Ricerca Ambientale, Dipartimento di Ricerca Planetaria a Colonia. Le misure di Lutetia sono state raccolte dalla camera Osiris, il cui co-responsabile scientifico è Cesare Barbieri dell’Università di Padova e associato Inaf, e dallo spettrometro italiano Virtis, ideato dall’Inaf e realizzato grazie a un finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana. Dai dati emerge che il “pianeta mai nato”, definito tecnicamente planetesimale, è una sorta di “dinosauro” del Sistema Solare, un vero e proprio fossile, un oggetto antichissimo e unico che somiglia più a un precursore di un pianeta che agli altri asteroidi. Secondo gli esperti, alcune regioni della superficie dell’asteroide sono databili a circa 3,6 miliardi di anni, mentre per altre zone si ricavano età di 50-80 milioni di anni. Osiris ha permesso di stabilire la densità di Lutetia, pari a 3,4 grammi per centimetro cubo, e i dati di Virtis dimostrano come la sua superficie sia estremamente uniforme dal punto di vista della sua composizione, non è stata modellata dall’acqua e presenta temperature medie comprese tra i 210 e i 28 gradi sotto zero. Non solo. Le osservazioni rivelano che il pianeta-asteroide ha mantenuto le caratteristiche di una crosta primordiale, formata da materiali come condriti carbonacee ed enstatiti. Lutetia, infine, appare ricoperto di uno strato di polvere molto fine e omogeneo, simile alla regolite che osserviamo sulla Luna. O.O. {GALLERY} Copyright © - Riproduzione riservata