LO SVILUPPO COGNITIVO LËV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934) Teoria storico-culturale dello sviluppo psichico lo sviluppo mentale come processo di interiorizzazione di forme culturali LO SVILUPPO COGNITIVO La storia dell’umanità è il prodotto di 3 linee evolutive 1. maturazione biologica: animali specie umana responsabile dell’evoluzione 2. sviluppo storico-culturale: responsabile dell’evoluzione dell’umanità 3. sviluppo ontogenetico: appropriazione dei significati della cultura da parte dell’individuo LO SVILUPPO COGNITIVO FORMAZIONE DELL’INTELLIGENZA ruolo essenziale del contesto sociale • la cultura specifica in cui il bambino è inserito • le interazioni con persone più competenti il cambiamento intellettivo può esser spiegato in funzione • del gruppo sociale • dei processi interpersonali LO SVILUPPO COGNITIVO Come le funzioni cognitive superiori emergono dalle esperienze sociali del bambino? analisi dello sviluppo umano su 3 livelli 1. culturale 2. interpersonale 3. individuale l’integrazione tra questi livelli determina il percorso di sviluppo individuale LO SVILUPPO COGNITIVO 1. ASPETTI CULTURALI Per comprendere lo sviluppo del bambino è necessario porsi da una prospettiva storico-culturale ogni generazione si poggia su quella precedente, ne riprende la cultura specifica, la sviluppa e la trasmette alla generazione successiva Nell’uomo, in virtù della natura particolare dell’adattamento, lo sviluppo dell’uso di strumenti (organi artificiali) prende il posto dello sviluppo degli organi naturali LO SVILUPPO COGNITIVO L’interazione dell’uomo con l’ambiente fisico e sociale (attività di mediazione) si realizza tramite strumenti culturali Strumenti MATERIALI Amplificazione delle abilità manuali naturali LO SVILUPPO COGNITIVO Mezzi di trasporto LO SVILUPPO COGNITIVO Strumenti PSICOLOGICI processo di “significazione” creazione e uso di segni, cioè di segnali artificiali mediatori simbolici lingua scritta e parlata, calcolo, disegno… consentono agli individui di entrare in relazione tra loro all’interno della stessa cultura e tra culture diverse LO SVILUPPO COGNITIVO Esiste una analogia fra l’uso di strumenti e di segni che è data dalla funzione di mediazione che svolgono quindi entrambi possono essere considerati come subordinati all’attività di mediazione LO SVILUPPO COGNITIVO Gli strumenti psicologici e le interazioni con i propri simili fanno sì che dalle attività psichiche inferiori che l’uomo condivide con gli animali si formino le funzioni psichiche superiori NO risultato dell’evoluzione biologica condizione necessaria ma non sufficiente) (cervello come MA prodotto dello sviluppo storico delle società umane (effetti dei vari strumenti sul funzionamento mentale) LO SVILUPPO COGNITIVO 2. ASPETTI INTERPERSONALI Lo sviluppo ontogenetico consiste nell’appropriarsi dei significati della cultura da parte dell’individuo Può essere descritto come un processo di interiorizzazione di attività che hanno favorito la vita sociale e la mediazione fra le persone il linguaggio è la più importante principale strumento mediante il quale si trasferisce l’esperienza a livello sociale consente al bambino di regolare la propria attività viene interiorizzato e si trasforma in pensiero LO SVILUPPO COGNITIVO L’acquisizione degli strumenti culturali da parte del bambino avviene sempre nel contesto di interazioni sociali secondo modalità definite dalla legge di sviluppo delle funzioni psichiche superiori ognuna di esse appare due volte nel corso dello sviluppo funzione interpsichica vs. intrapsichica progresso dall’intermentale all’intramentale dalla regolazione condivisa all’autoregolazione LO SVILUPPO COGNITIVO Rapporti tra pensiero e linguaggio emblematici del processo di interiorizzazione delle forme culturali del comportamento Il linguaggio assolve inizialmente ad una funzione solo sociale attività interpersonali o interpsichiche Progressivamente si sviluppa una funzione intrapersonale o intrapsichica Da un’originaria funzione sociale si sviluppano due forme: un linguaggio esteriore, per comunicare con gli altri 2. un linguaggio interiore, per se stessi 1. LO SVILUPPO COGNITIVO Prima di diventare interiore il linguaggio attraversa una fase egocentrica, la cui funzione e struttura sono quelle del linguaggio interiore anche se conserva una veste esteriore nel corso delle attività il bambino commenta linguisticamente le proprie azioni … successivamente questo linguaggio perde la sua forma esteriore e diventa completamente interiorizzato LO SVILUPPO COGNITIVO Il linguaggio egocentrico, al pari di quello interiore, è uno strumento del pensiero, una componente fondamentale dell’attività razionale: guida l’elaborazione di piani favorisce la presa di coscienza della situazione sottomette l’azione ad una intenzione e ad un progetto È riconoscibile perché strutturalmente diverso da quello sociale: è ellittico è ricco di omissioni aumenta in situazioni cognitivamente più difficili LO SVILUPPO COGNITIVO Il linguaggio interiore è una forma di pensiero che si struttura utilizzando le regole della lingua, le parole e i loro significati è un pensiero verbale Nel processo di interiorizzazione il linguaggio diventa sempre meno dipendente dall’azione in corso perde il carattere di commento dell’attività pratica acquisisce la funzione di guida e di anticipazione di un comportamento precede l’azione, il piano che deve ancora essere realizzato guida il comportamento e il pensiero LO SVILUPPO COGNITIVO Forme di pensiero e di linguaggio da cui si origina il linguaggio interiore (o pensiero verbale) In origine pensiero e linguaggio hanno radici diverse: nello sviluppo del pensiero possiamo stabilire una fase pre-linguistica attività pratica il b. inventa e usa strumenti per adattarsi all’ambiente (vedi Köhler; Piaget) nello sviluppo del linguaggio esiste una fase preintellettuale (vocalizzi e parole utilizzati per esprimere emozioni e affetti) Nel secondo anno di vita queste due linee indipendenti si integrano linguaggio dotato di significato LO SVILUPPO COGNITIVO Un altro caso di interiorizzazione di mediatori simbolici: lo sviluppo della memoria logica In corrispondenza dei livelli evolutivi inferiori, fra l’evento da ricordare ed il suo successivo ricordo non interviene alcuna attività strutturante del soggetto In seguito, il processo di memorizzazione viene messo sotto il controllo di strumenti ausiliari, cioè di mediatori che servono da supporto a strategie simboliche LO SVILUPPO COGNITIVO Compito I bambini dovevano partecipare ad un gioco con regole. Lo sperimentatore poneva delle domande la cui risposta corretta era il nome di un colore. I bambini avevano il divieto di pronunciare il nome di alcuni colori, non dovevano rispondere per più di due volte nominando lo stesso colore. Ad un gruppo di soggetti venivano distribuiti dei cartoncini colorati come mediatori. LO SVILUPPO COGNITIVO Compito Andamento evolutivo I bambini di 5 anni non usavano i cartoncini per ricordare, poiché non ne comprendevano la funzione A 8-9 anni i bambini miglioravano le loro prestazioni nella situazione con mediatori; iniziavano ad utilizzare i cartoncini come strumento esterno per la memorizzazione Gli adolescenti utilizzavano la reiterazione come mnemotecnica; l’utilizzo di un mediatore interno rendeva superfluo il ricorso al mediatore esterno LO SVILUPPO COGNITIVO Lo sviluppo del bambino dipende in ampia misura dal contesto storico e socio-culturale in cui vive e da come viene messo in grado di padroneggiare gli strumenti della propria cultura Vygotskij è interessato non tanto alla capacità intraindividuale (quello che il bambino sa fare attualmente) quanto al processo interindividuale (quello che sarà capace di fare in seguito a nuove esperienze sociali) LO SVILUPPO COGNITIVO Caratteristiche fondamentali della natura umana: l’abilità del bambino di sfruttare l’aiuto e l’istruzione la capacità dell’adulto di offrire aiuto e istruzione il contributo di un tutor più competente è la chiave del progresso cognitivo interiorizzazione di abilità che vengono sperimentate congiuntamente con partner più competenti LO SVILUPPO COGNITIVO Il bambino raggiunge il massimo livello (modalità di pensiero più avanzate) solo quando lavora congiuntamente con un partner più esperto Zona di Sviluppo Prossimale Definisce la distanza tra il livello di sviluppo effettivo (che corrisponde ai comportamenti che ha già interiorizzato) e il livello di sviluppo potenziale (costituito da abilità latenti, in formazione) Consente di valutare la differenza tra ciò che il bambino è in grado di fare da solo e quello che può fare con l’aiuto e il sostegno di un individuo più competente (adulto o coetaneo) LO SVILUPPO COGNITIVO Zona di Sviluppo Prossimale Sensibilità all’apprendimento dislivello tra comprensione e produzione la nuova abilità deve essere comprensibile al bambino, benché non la padroneggi autonomamente l’adulto fornisce il supporto necessario affinché il bambino divenga capace di produrre abilità che già è in grado di comprendere LO SVILUPPO COGNITIVO Zona di Sviluppo Prossimale “Se conosco l’aritmetica, ma incontro difficoltà nella soluzione di qualche problema complesso, il mostrarmene la soluzione deve istantaneamente portarmi ad una soluzione autonoma, ma se non conosco la matematica superiore, allora il farmi vedere la soluzione di un’equazione differenziale non farà avanzare di un solo passo il mio pensiero. Per imitare bisogna possedere qualche possibilità di passare da ciò di cui sono capace a ciò di cui non sono capace” Vygotskij (1934). Pensiero e linguaggio. LO SVILUPPO COGNITIVO Zona di Sviluppo Prossimale Progressione secondo 3 stadi: la prestazione è controllata da persone più esperte la prestazione è controllata dal bambino (verbalizzazioni ad alta voce) la prestazione è automatizzata (la procedura di svolgimento del compito è stata interiorizzata; dal livello sociale -intermentale- al livello psicologico -intramentale-) LO SVILUPPO COGNITIVO Zona di Sviluppo Prossimale SCAFFOLDING (Wood, Bruner e Ross; 1976) Processo contingente, collaborativo e interattivo, attraverso cui un partner più esperto offre il proprio aiuto al bambino per la risoluzione di un “compito”, adeguando il tipo e la quantità di aiuto al livello di prestazione del bambino L’“impalcatura” fornita dall’adulto serve a compensare il dislivello tra le abilità richieste da una certa attività e le capacità del bambino, consentendogli di realizzare l’attività e facendolo progredire verso livelli più avanzati di partecipazione LO SVILUPPO COGNITIVO Zona di Sviluppo Prossimale L’efficacia dell’aiuto da parte di un adulto dipende: dalla sensibilità dell’adulto (capacità di individuare correttamente le parti del compito che il bambino può affrontare da solo, quelle che può comprendere solo con l’aiuto di un adulto e quelle che superano le attuali abilità del bambino) dal limite entro il quale i bambini riescono a sfruttare l’aiuto che viene loro offerto dalla relazione adulto-bambino (tipologia attaccamento) LO SVILUPPO COGNITIVO Zona di Sviluppo Prossimale LO SVILUPPO COGNITIVO