SLIDES Edizione I pubblicato il 26 ottobre 2012 Maurizio Pesenti BUDGET E COSTO DEL LAVORO DI COSA PARLIAMO 1. GLI ADEMPIMENTI DEL DATORE DI LAVORO: ELEMENTI ESSENZIALI 2. GLI ELEMENTI BASE DELLA RETRIBUZIONE PREVISTI DALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NAZIONALE 3. GLI ELEMENTI ACCESSORI DELLA RETRIBUZIONE E LA CONTRATTAZIONE INDIVIDUALE 4. IL TRATTAMENTO ECONOMICO DELLE ASSENZE: MALATTIA, MATERNITÀ, INFORTUNIO 5. IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 6. IL BUDGET DEL PERSONALE 7. IL COSTO CONSUNTIVO busta paga, costo e budget del personale pagina 3 FACCIAMOCI QUALCHE DOMANDA … (1) LIVELLI RETRIBUTIVI E PARTE VARIABILE Le retribuzioni sono mediamente in linea con quelle di mercato, o sono superiori/inferiori? Qual è la percentuale media del superminimo rispetto alla RAL? L’azienda ha sottoscritto accordi aziendali? Su quali temi (premi, incentivi, maggiorazioni di straordinario, indennità specifiche legate alle mansioni ecc.)? Vi sono usi e/o prassi aziendali? Mensilità aggiuntive, maggiorazioni straordinario migliorative rispetto al contrattuale, gestione permessi per riduzione orario. Esistono incentivi e qual è il loro peso sulla RAL? Quali sono i lavoratori interessati? Sono discrezionali o sono legati a indicatori di risultato? L’azienda applica la c.d. detassazione dei premi e straordinari? Quali sono i benefit aziendali concessi ai lavoratori? GESTIONE STRAORDINARI, ASSENZE, SMALTIMENTO FERIE E PERMESSI I fenomeni sono misurati e monitorati? Lo straordinario è giustificato dal carico di lavoro oppure è dovuto alla disorganizzazione? O è una prassi diffusa per poter guadagnare di più? Come viene gestito il pagamento dello straordinario? Ore effettivamente svolte o forfetizzato? Viene pagato lo straordinario effettuato anche ai lavoratori con funzioni direttive? Qual è la percentuale di smaltimento delle ferie e dei permessi residui? Qual è il tasso di assenteismo aziendale, generale e suddiviso per reparti/funzioni e categorie? busta paga, costo e budget del personale pagina 4 FACCIAMOCI QUALCHE DOMANDA … (2) INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE L’azienda fa utilizzo di incentivi all’assunzione? Quali e in che misura? • Assunzione dalle liste di mobilità. • Assunzione di disoccupati di lunga durata. • Assunzione di giovani e donne. • Assunzione di lavoratori cassaintegrati. • Assunzione di apprendisti. • Assunzione di lavoratori con contratto di inserimento. ALTRI ELEMENTI DI COSTO DEL PERSONALE Qual è il trattamento della trasferta (rimborso spese, indennità, misto) e delle ore viaggio? Vi sono diversi trattamenti per categorie di lavoratori (operai, impiegati, commerciali)? Qual è l’inquadramento contributivo aziendale (i.n.p.s.), è corretto rispetto all’attività che facciamo? Qual è l’inquadramento assicurativo aziendale (i.n.a.i.l.). Stiamo pagando per dei rischi che oggi non ci sono più? Quali sono le statistiche di infortunio degli ultimi 5 anni? L’azienda versa i contributi alle casse assistenziali contrattuali e/o all’ente bilaterale di settore ove presenti? Quanto ci costano? Che benefici ci danno? busta paga, costo e budget del personale pagina 5 … E IPOTIZZIAMO DELLE RISPOSTE (1) LIVELLI RETRIBUTIVI E PARTE VARIABILE Verificare se ci sono retribuzioni fuori mercato. Rendere più variabile il costo del lavoro: ridurre, anche solo temporaneamente, il superminimo o i premi erogati individualmente ai lavoratori. Necessario l’accordo con il dipendente. Ridurre o rimodulare i premi aziendali. Necessario l’accordo con i sindacati. Gestire i premi in modo strutturato e non discrezionale, legandoli ad indicatori di risultato. Applicare la detassazione dei premi e degli straordinari. Incidere sui benefit concessi (es. cambiare la tipologia di autovettura concessa la dipendente) e sulla loro gestione (es. riaddebito dell’utilizzo personale del benefit). GESTIONE STRAORDINARI E ASSENZE Verificare se lo straordinario è effettivamente necessario o se dobbiamo agire sull’organizzazione del lavoro, o sulle prassi in uso. Valutare l’opportunità di ricorrere allo straordinario forfetizzato: analisi costi/rischi e benefici. Monitorare lo smaltimento delle ferie e dei permessi attraverso una pianificazione annuale e mensile; il ruolo dei responsabili di funzione; eventuali sistemi di premio. Verificare se l’assenteismo è su livelli fisiologici. In caso contrario, ipotizzarne le cause, responsabilizzare i capi, valutare sistemi di premio legati alla riduzione delle assenze. busta paga, costo e budget del personale pagina 6 … E IPOTIZZIAMO DELLE RISPOSTE (2) INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE L’utilizzo delle assunzioni agevolate comporta un notevole risparmio in termini di costo del lavoro (es. l’assunzione dalle liste di mobilità, anche a termine, riduce di circa il 15% del costo del lavoro a parità di livello e mansione rispetto ad un’assunzione standard). ALTRI ELEMENTI DI COSTO DEL LAVORO Verificare se siamo in linea con la normativa contrattuale o se invece stiamo dando più del dovuto ai lavoratori. si può ridefinire il trattamento di trasferta garantendo al lavoratore lo stesso importo ma riducendo il costo. Inquadramento assicurativo: esame dei rischi assicurati rispetto a quelli effettivi. Possibile richiesta di riduzione dei tassi di premio assicurativo. busta paga, costo e budget del personale pagina 7 COSTO DEL PERSONALE: PUNTI DI INTERESSE GESTIONE STRAORDINARI, ASSENZE, SMALTIMENTO FERIE E PERMESSI LIVELLI RETRIBUTIVI E PARTE VARIABILE INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE ALTRI ELEMENTI DI COSTO DEL PERSONALE busta paga, costo e budget del personale pagina 8 LA RETRIBUZIONE DIRETTA (1) Minimo tabellare Il minimo tabellare o contrattuale, detto anche paga base, rappresenta il compenso minimo dovuto dal lavoratore in relazione alla sua qualifica professionale (livello contrattuale) L'entità della paga base è fissata dai contratti di categoria Indennità di contingenza Fino al 31 dicembre 1991, la contingenza aveva la funzione di adeguare le retribuzioni agli aumenti del costo della vita e consisteva in una somma base uguale per tutti i lavoratori dipendenti e un'altra somma variabile che dipendeva dal settore e dalla qualifica del lavoratore Con il protocollo del 31 luglio 1992 le parti sociali hanno preso atto della definitiva cessazione del sistema della contingenza Il meccanismo che regolava questa indennità si chiamava scala mobile. A partire dal 1992 l’indennità di contingenza non costituisce più una voce retributiva variabile automaticamente e rimane congelata in cifra negli importi in atto al 1° novembre 1991 In molti contratti l'indennità è ora conglobata nella paga base busta paga, costo e budget del personale pagina 9 LA RETRIBUZIONE DIRETTA (2) E.D.R. A seguito della cessazione del meccanismo dell’indennità di contingenza, a partire dal primo gennaio 1993, per tutti i lavoratori del settore privato (con l'esclusione dei dirigenti), indipendentemente dal contratto applicato e dalla loro qualifica, è stata prevista l’erogazione di una somma forfettaria a titolo di “elemento distinto della retribuzione” nella misura di € 10,33 mensili, per 13 mensilità Salvo diverse indicazioni dei c.c.n.l., questo elemento va escluso dal computo di calcolo di alcuni istituti, quali: 14^ mensilità, premi di produzione, cottimi, trattamento per malattia o infortunio, gravidanza, lavoro straordinario, festivo, notturno, lavoro a turni ed altre indennità previste dalla contrattazione collettiva In molti contratti l’EDR è ora conglobata nella paga base Scatti di anzianità Consistono in aumenti retributivi stabiliti dalla contrattazione collettiva che maturano periodicamente in funzione dell'anzianità di servizio del lavoratore presso la stessa azienda La disciplina degli aumenti periodici di anzianità è dettata dai c.c.n.l., i quali ne prevedono le cadenze di maturazione (biennali, triennali), la maturazione in cifra fissa o in percentuale ai minimi di retribuzione, il numero massimo di erogazioni nel corso della vita lavorativa busta paga, costo e budget del personale pagina 10 LA RETRIBUZIONE DIRETTA (3) TERZO ELEMENTO E’ l'importo della retribuzione frutto della contrattazione territoriale (regionale e/o provinciale), ed è di valore diverso per ogni singola Provincia o Regione IVC L’IVC, è un elemento provvisorio della busta paga che viene erogato dall'azienda nel periodo intercorrente tra la data di scadenza di un c.c.n.l. e il suo rinnovo (VACANZA CONTRATTUALE), cioè nel periodo in cui il Contratto Collettivo è scaduto ma non è ancora stato rinnovato Deriva dall'Accordo Interconfederale del 23 Luglio 1993 Dopo un periodo di vacanza contrattuale pari a 3 mesi dalla data di scadenza del c.c.n.l., ai lavoratori dipendenti ai quali si applica il contratto medesimo non ancora rinnovato, è corrisposto a partire dal mese successivo ovvero dalla data di presentazione delle piattaforme ove succeda, un elemento provvisorio della retribuzione. L'importo di tale elemento è pari al 30% del tasso di inflazione programmato applicato ai minimi contrattuali vigenti, inclusa la ex indennità di contingenza Dopo 6 mesi di vacanza contrattuale, detto importo è pari al 50% dell'inflazione programmata busta paga, costo e budget del personale pagina 11 LA RETRIBUZIONE INDIRETTA Si tratta della retribuzione dovuta al lavoratore, al verificarsi di determinati eventi, indipendentemente dall’effettiva esecuzione della prestazione lavorativa, ad esempio: MALATTIA INFORTUNIO SUL LAVORO FESTIVITA’ INFRASETTIMANALI FERIE (E INDENNITA’ SOSTITUTIVA) MATERNITA’ OBBLIGATORIA E FACOLTATIVA PERMESSI PER ALLATTAMENTO busta paga, costo e budget del personale pagina 12 LA RETRIBUZIONE DIFFERITA CHE COSA E’ Si tratta di elementi generalmente previsti dalla contrattazione collettiva ed erogati con periodicità annuale MATURAZIONE DEL DIRITTO Il diritto alla corresponsione di tale retribuzione va commisurato al servizio prestato nel periodo; - 13° mensilità: 1° gennaio – 31 dicembre - 14° mensilità (o premio feriale): 1° luglio – 30 giugno (dell’anno successivo) PERIODO DI SERVIZIO UTILE Ai fini della determinazione degli elementi ultramensili sono utili il periodo di effettivo servizio e quelli espressamente equiparati dalla legge o dai contratti collettivi (ad es. il congedo di maternità, l’infortunio, la malattia, le ferie, …) ELEMENTI DA COMPUTARE Occorre fare riferimento alle previsioni dei c.c.n.l. e della contrattazione individuale, fermo restando che, in linea generale, devono essere inclusi nella base di computo tutti gli elementi retributivi che vengono corrisposti al lavoratore con carattere di continuità busta paga, costo e budget del personale pagina 13 LA RETRIBUZIONE VARIABILE CONDIZIONI Situazioni di pericolo e rischio per la salute del lavoratore ( lavorazioni nocive) INDENNITÀ • per lavori in galleria • di sottosuolo • per lavorazioni nocive Attività svolte al di fuori dell’orario contrattuale di • compenso per lavoro straordinario lavoro oppure in orari che compromettono la • compenso per lavoro festivo e domenicale normale vita privata e sociale (lavorazioni legate • indennità per turni all’orario di lavoro) Lavorazioni legate alle mansioni o alla categoria • • • • Maneggio di denaro con responsabilità per ammanchi a seguito di errori • di reperibilità Attività svolte presso località disagiate o che richiedono trasferimenti presso una sede diversa • • • • • di funzione (tipica del quadro) per centralinisti ciechi (art. 4 l. 397/71) per videoterminalisti di reperibilità di disagio per disagiata sede e di trasporto di alloggio di trasferta estero Mancato rinnovo del contratto alla data di scadenza • indennità di vacanza contrattuale busta paga, costo e budget del personale pagina 14 LAVORO STRAORDINARIO E NOTTURNO LAVORO STRAORDINARIO Il lavoro straordinario deve essere calcolato a parte rispetto alla normale retribuzione e compensato con le maggiorazioni retributive previste dai contratti di categoria, i quali possono anche prevedere dei riposi compensativi in aggiunta alle maggiorazioni In mancanza della disciplina contrattuale, il ricorso al lavoro straordinario è demandato all’accordo tra il lavoratore e il datore di lavoro per un periodo che non superi le 250 ore annuali Il compenso per lavoro straordinario, se corrisposto in modo fisso e continuativo deve essere incluso nella retribuzione da prendere a calcolo per il TFR LAVORO NOTTURNO È considerato lavoro notturno la prestazione effettuata per un periodo di almeno sette ore consecutive che comprende l’intervallo di tempo tra la mezzanotte e le cinque del mattino (tra le ore 22 e le ore 5, tra le ore 23 e le ore 6 o tra le ore 24 e le ore 7) I contratti di categoria possono stabilire le fasce orarie in cui ha inizio il lavoro notturno nonché le percentuali maggiorazioni retributive a compensazione di questa particolare prestazione STRAORDINARIO FORFETIZZATO La giurisprudenza ha dichiarato illecita e quindi nulla una clausola contrattuale che stabiliva che il lavoro straordinario avrebbe dovuto essere retribuito in una determinata misura massima, indipendentemente dall’eventuale prestazione in misura maggiore, perché ciò avrebbe implicato una rinuncia preventiva da parte del lavoratore al compenso per il lavoro eventualmente prestato oltre tale limite prestabilito busta paga, costo e budget del personale pagina 15 LA RETRIBUZIONE IN NATURA Autovettura Alloggio Mensa aziendale Corso di formazione extraprofessionale Telefono cellulare Personal computer Bene e/o servizio offerto dall’azienda Polizza assicurativa Previdenza e assistenza integrativa Prestito agevolato busta paga, costo e budget del personale pagina 16 I FRINGE BENEFIT I fringe benefit sono considerati tali solo se creano un’effettiva utilità personale in capo al dipendente, diversamente rimangono solo “mezzi di lavoro” e come tali non tassabili. I PIU’ COMUNI TRATTAMENTO FISCALE Automobile a uso promiscuo Imponibile pari al 30% dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 km calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle ACI Beni o servizi ceduti gratis o a prezzo agevolato ai dipendenti Se beni prodotti dall’azienda è imponibile il prezzo mediamente praticato al grossista dalla stessa azienda, altrimenti il valore normale (in entrambi i casi nulla è imponibile se di valore inferiore a 258,23 euro nel periodi di imposta, altrimenti è completamente imponibile) Concessione prestiti di durata superiore a 12 mesi E’ imponibile il 50% della differenza tra l’interesse calcolato con il TUR alla fine di ciascun anno e l’interesse praticato Fabbricati concessi in locazione, in uso o in comodato Differenza tra la rendita catastale del fabbricato aumentata di tutte le spese inerenti il fabbricato stesso, comprese le utenze non a carico dell’utilizzatore e quanto corrisposto per il godimento del fabbricato stesso Utilizzo promiscuo del telefono cellulare È imponibile il valore normale busta paga, costo e budget del personale pagina 17 TRASFERTE IN ITALIA E ALL’ESTERO Il compenso per la trasferta è generalmente stabilito dalla contrattazione collettiva ed assume carattere di indennità (oltre ovviamente alle ulteriori competenze eventualmente maturate quali straordinari, rimborsi spese, ecc). RIMBORSO TRASFERTA ITALIA TASFERTA ESTERO Analitico Sono esenti le spese documentate e riferite a vitto, alloggio, viaggio o trasporto. Ulteriori spese non documentate (purché analiticamente attestate dal dipendente) sono esenti fino a un importo giornaliero di € 15,49 Sono esenti le spese documentate e riferite a vitto, alloggio, viaggio o trasporto. Ulteriori spese non documentate (purché analiticamente attestate dal dipendente) sono esenti fino a un importo giornaliero di € 25,82 Forfettario Esente fino a € 46,48 giornalieri al netto delle spese di viaggio e trasporto Esente fino a € 77,47 giornalieri al netto delle spese di viaggio e trasporto Misto - - - Con rimborso analitico e fornitura gratuita del vitto o dell’alloggio è esente fino a € 30,99 giornalieri Con rimborso analitico del vitto e dell’alloggio è esente fino a € 15,49 giornalieri - Con rimborso analitico e fornitura gratuita del vitto o dell’alloggio è esente fino a € 51,65 giornalieri Con rimborso analitico del vitto e dell’alloggio è esente fino a € 25,82 giornalieri busta paga, costo e budget del personale pagina 18 L'INDENNITA’ DI MALATTIA (1) L’indennità di malattia non spetta ai collaboratori familiari (COLF e Badanti) e ai lavoratori autonomi. Gli operai del settore industria, operai e impiegati del settore terziario e servizio hanno diritto: • Se assunti a tempo indeterminato: l’indennità di malattia spetta per tutti i giorni coperti da idonea certificazione e comunque per un massimo di 180 giorni nell’anno solare. • Se assunti a tempo determinato: l’indennità di malattia spetta, per tutti i giorni coperti da idonea certificazione, per un numero massimo di giorni pari a quelli lavorati nei 12 mesi immediatamente precedenti l'inizio della malattia da un minimo di 30 giorni ad un massimo di 180 giorni nell’anno solare. Il diritto cessa in concomitanza con la cessazione del rapporto di lavoro. Gli apprendisti hanno diritto a un’indennità di malattia per tutti i giorni coperti da idonea certificazione e per un massimo di 180 giorni nell’anno solare. Ai lavoratori sospesi l’indennità di malattia spetta per tutti i giorni coperti da idonea certificazione e per un massimo di 180 giorni nell’anno solare, purché la malattia inizi entro 60 giorni o 2 mesi dall’inizio della sospensione. busta paga, costo e budget del personale pagina 19 L’INDENNITA’ DI MALATTIA (2) Il diritto all’indennità di malattia parte (inizio malattia) dal 4° giorno (i primi 3 giorni sono di “carenza” e se previsto dal contratto di lavoro sono indennizzati a totale carico dell’azienda) e cessa con la scadenza della prognosi (fine malattia). La malattia può essere attestata con uno o più certificati. Si considera rientrante nel periodo di malattia anche l’eventuale ricovero in regime ordinario o in regime di day hospital. Ai lavoratori dipendenti spetta una indennità dal 4° al 20° giorno il 50% della retribuzione media giornaliera dal 21° al 180° giorno il 66,66% della retribuzione media giornaliera Ai disoccupati e sospesi dal lavoro: l'indennità spetta in misura ridotta pari ai 2/3 della percentuale prevista. Le fasce di reperibilità alla visita medica di controllo domiciliare sono, per tutti i giorni (compresi sabato, domenica e festività) ricompresi nella certificazione di malattia: • dalle ore 10,00 alle ore 12,00; • dalle ore 17,00 alle ore 19,00. busta paga, costo e budget del personale pagina 20 L’INDENNITA’ TEMPORANEA PER INFORTUNIO • Il giorno dell’infortunio è considerato come giorno lavorato e deve essere interamente retribuito. • I successivi tre giorni (carenza) sono retribuiti dal datore di lavoro al 60% della retribuzione giornaliera salvo migliori condizioni previste dai contratti di lavoro. • Dal quarto al novantesimo giorno spetta l’indennità dell’INAIL pari al 60% della retribuzione giornaliera. • Dal 91° giorno in poi tale indennità è elevata al 75% della stessa retribuzione. In genere i contratti di lavoro prevedono una integrazione salariale a carico del datore di lavoro fino alla copertura del 100% della retribuzione, per periodi variabili in ragione dell’anzianità lavorativa Non esistono limiti alla durata della temporanea erogata dall’INAIL, che viene chiusa quando le condizioni cliniche sono stabilizzate e il lavoratore è in grado di riprendere il lavoro Occorre fare attenzioni alle limitazioni circa il diritto alla conservazione del posto di lavoro (comporto) che possono essere stabilite dai vari contratti di lavoro Le aziende possono anticipare l’indennità temporanea al lavoratore per conto INAIL o avvalersi della facoltà affinché l’Istituto eroghi direttamente l’indennità al lavoratore busta paga, costo e budget del personale pagina 21 MINIMALE CONTRIBUTIVO Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno stabilito che, ai sensi dell’art. 1 d.l. 338/1989 l’importo da assumere come base di calcolo dei contributi previdenziali non può essere inferiore all’importo della retribuzione che sarebbe dovuta in applicazione dei contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali più rappresentative su base nazionale, senza le limitazioni derivanti dall’applicazione del criterio del c.d. minimo retributivo costituzionale ex art. 36 Cost., che, invece, sarebbero rilevanti solo quando si ricorre alla contrattazione collettiva ai fini della determinazione della giusta retribuzione. La retribuzione imponibile da assumere come base per il calcolo dei contributi non può essere inferiore all'importo delle retribuzioni stabilito: • da leggi, regolamenti, contratti collettivi, stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative su base nazionale; • da accordi collettivi o contratti individuali, qualora ne derivi una retribuzione di importo superiore a quello previsto dal contratto collettivo. Sul piano previdenziale i contributi si calcolano, anche nel caso di azienda non iscritta, sulla base del c.d. MINIMALE CONTRIBUTIVO, stabilito con riguardo ai trattamenti economici previsti dal contratto collettivo nazionale di settore L’imponibile previdenziale si calcola sulla retribuzione riconosciuta per il livello di inquadramento dalla contrattazione collettiva di settore, senza le limitazioni derivanti dall’applicazione del criterio del c.d. minimo retributivo costituzionale ex art. 36 Cost. busta paga, costo e budget del personale pagina 22 GLI ONERI PREVIDENZIALI CONTRIBUZIONE INPS! La quantificazione della contribuzione dovuta è determinata dalla retribuzione imponibile e dalla aliquote previdenziali" La base imponibile su cui applicare le aliquote è dato dall’imponibile previdenziale che è dato da tutte le somme e i valori (intendendosi la quantificazione dei beni e servizi ossia dei fringe benfit) che il lavoratore percepisce nel periodo di riferimento, a qualunque titolo, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro" l datore di lavoro è l’unico soggetto tenuto al versamento della contribuzione dovuta. Il datore di lavoro (che è tenuto a versare i contributi sia per la parte a suo carico che per quella a carico del lavoratore) recupera la quota del lavoratore in sede di calcolo delle retribuzioni mensili prelevandola direttamente dalla busta paga (rivalsa). Il datore di lavoro può esercitare il diritto di rivalsa della quota a carico del lavoratore esclusivamente al termine del periodo di paga corrente. Non è ammessa la rivalsa per contributi arretrati, salvo che si tratti di arretrati dovuti per contratto o per legge." busta paga, costo e budget del personale pagina 23 LA POSIZIONE ASSICURATIVA L’INAIL tutela il lavoratore contro i danni fisici ed economici derivanti da infortuni e malattie causati dall’attività lavorativa ed esonera il datore di lavoro dalla responsabilità civile conseguente all’evento lesivo subito dai propri dipendenti, salvo i casi in cui, in sede penale o, se occorre, in sede civile, sia riconosciuta la sua responsabilità per reato commesso con violazione delle norme di prevenzione e igiene sul lavoro. All’assicurazione sono tenuti tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti e lavoratori parasubordinati nelle attività che la legge individua come rischiose. Gli artigiani ed i lavoratori autonomi dell’agricoltura sono tenuti ad assicurare anche se stessi. Sono ritenute rischiose le attività svolte con macchine non mosse direttamente dal lavoratore, con apparecchi a pressione e con impianti elettrici o termici, le attività svolte in ambienti organizzati per opere e servizi in cui si fa uso di tali macchine e le attività complementari o sussidiarie alle attività rischiose. La legge indica specificamente un elenco di lavorazioni per le quali c’è una presunzione assoluta di rischio, ad esempio: lavori edili e stradali, esercizio di magazzini e depositi, nettezza urbana, vigilanza privata, trasporti, allestimento, prova o esecuzione di pubblici spettacoli, ecc. busta paga, costo e budget del personale pagina 24 GLI ONERI ASSICURATIVI I CONTRIBUTI INAIL! Il meccanismo per la quantificazione dei premi dovuti dai datori di lavoro in favore dell’Inail si fonda sulla tariffa; in pratica l’importo che si deve pagare il datore di lavoro è pari, per ciascuna lavorazione, al tasso previsto dalla tariffa applicato alla retribuzione imponibile dei lavoratori che svolgono la suddetta lavorazione" Il tasso di tariffa varia a seconda della pericolosità della mansione svolta e del rischio professionale che il lavoratore corre" Il premio si ottiene applicando il tasso determinato dall’Inail alla retribuzione imponibile" La retribuzione imponibile è determinata secondo il medesimo criterio Inps e pertanto la base di calcolo del contributo Inail è la medesima di quella Inps (imponibile previdenziale)" busta paga, costo e budget del personale pagina 25 Il TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Il trattamento di fine rapporto - che la L. n. 297/1982 ha sostituito, dal 1° giugno 1982, all'indennità di anzianità - è un elemento della retribuzione la cui erogazione è differita al momento della cessazione del rapporto di lavoro Ai sensi dell'art. 2120, comma 1, cod. civ. in ogni caso di cessazione del rapporto, il lavoratore ha diritto ad un trattamento di fine rapporto Spetta a tutti i lavoratori subordinati e non assume alcun rilievo preclusivo né il tipo di rapporto instaurato, né la causa di estinzione dello stesso Il trattamento di fine rapporto è dovuto per tutti i rapporti di lavoro subordinato (ivi compresi i contratti a termine, a tempo parziale, di apprendistato e di inserimento) e matura anche durante il periodo di prova Il trattamento di fine rapporto si calcola con riferimento ad una quota della retribuzione dovuta per ciascun anno (la quota di competenza calcolata applicando un divisore convenzionale pari a 13,5) da assoggettare a rivalutazione annuale secondo un tasso collegato all'andamento dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati Per i lavoratori già in forza al 31 maggio 1982, l'indennità di anzianità che sarebbe spettata a quella data viene calcolata sulla base della normativa allora in vigore e si cumula a tutti gli effetti con il trattamento di fine rapporto busta paga, costo e budget del personale pagina 26 RETRIBUZIONE UTILE AL TFR L'art. 2120 c.c. precisa che la retribuzione annua da prendere in considerazione ai fini del t.f.r. comprende tutte le somme, compreso l'equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo non occasionale e con l'esclusione di quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese. I contratti collettivi di lavoro stipulati sia a livello nazionale che aziendale possono derogare all'indicato criterio posto dal legislatore, anche in senso meno favorevole per il lavoratore, indicando gli elementi della retribuzione da assumere come base di calcolo del t.f.r. LA RETRIBUZIONE UTILE AI FINI DEL CALCOLO Retribuzione di fatto Scatti di anzianità Elemento economico territoriale Indennità di funzioni Straordinario continuativo Superminimi Indennità di maneggio denaro Indennità sostitutiva del preavviso Mensilità aggiuntive Premio di fedeltà e provvigioni Ferie e permessi non goduti, festivià Maggiorazion e per turno notturno busta paga, costo e budget del personale pagina 27 RIVALUTAZIONE DEL FONDO ACCANTONATO L'accantonamento, con esclusione della quota maturata nell'anno, è incrementato, su base composta, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5% in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, accertato dall'ISTAT, rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente. Per i rapporti che si risolvono nel corso dell'anno il tasso fisso dell'1,50% viene riproporzionato in ragione dei mesi lavorati (0,125% per ciascun mese). L'incremento dell'indice ISTAT è quello risultante nel mese di cessazione del rapporto di lavoro rispetto a quello di dicembre dell'anno precedente. Se il rapporto di lavoro si risolve entro il giorno 14 viene utilizzato il coefficiente di rivalutazione relativo al mese precedente; se la risoluzione del rapporto interviene invece dopo il giorno 14 dovrà essere utilizzato il tasso di rivalutazione relativo al mese di cessazione. CALCOLO DEL T.F.R. MATURATO L'ammontare del t.f.r. maturato al 31 dicembre di ogni anno deve essere contabilizzato a quella data e comunicato al lavoratore. L'ammontare del t.f.r. maturato è dato: • dall'importo maturato al 31 dicembre dell'anno precedente; • dalla rivalutazione netta di tale importo e delle rivalutazioni nette a partire dal 1/1/2001; • dalla quota di competenza maturata nell'anno appena concluso. busta paga, costo e budget del personale pagina 28 FACCIAMOCI QUALCHE DOMANDA … Si fa il budget del costo del personale e, quindi, il costo del personale è oggetto di controllo? Ci sono dei reparti/funzioni che sembrano sovradimensionati e quindi poco produttivi? Oppure, al contrario, reparti/funzioni dove il carico di lavoro sembra eccessivo? Come sono gestite le punte di intensità lavorativa? Quali strumenti sono utilizzati per rendere più flessibile l’impiego di personale? Qual è il tasso di turnover aziendale, anche con riferimento ai singoli reparti/funzioni e alle diverse categorie di lavoratori? E DIAMOCI DELLE RISPOSTE … Possiamo fare interventi mirati su singoli reparti o ruoli, anche definendo meglio l’organizzazione del lavoro e i processi. Possiamo intervenire temporaneamente facendo ricorso ad ammortizzatori sociali quali la cigs, la cigo e i contratti di solidarietà. Possiamo gestire le problematiche sulla solidarietà in materia di retribuzioni, contributi, premi Inail e oggi anche dell’Iva. Possiamo ad esempio gestire i dati del magazzino o la gestione amministrativa del personale: confronto tra i costi fissi del personale e gli altri costi di funzionamento (es. software, licenze, macchinari) rispetto ai costi variabili della terziarizzazione (costo per collo movimentato; costo per cedolino). La valutazione dei livelli di servizio nelle varie ipotesi. Possiamo valutare soluzioni organizzative e contrattuali quali flessibilità dell’orario di lavoro, contratti a termine, contratti di somministrazione, assunzioni a termine dalla mobilità, voucher. busta paga, costo e budget del personale pagina 29 PROCEDURA PER IL CALCOLO DEL COSTO (1) imponibile previdenziale Retribuzione complessiva Importo lordo mensile 3.000 x n. mensilità 14 = lordo annuo costo del lavoro 42.000 42.000 Premi 2.000 2.000 Quota imponibile delle indennità di trasferta 3.000 3.000 Quota non imponibile delle indennità di trasferta Fringe benefit Festività non godute 2.000 3.120 (?) 350 350 Trattamento di fine rapporto 3.137 (1/13,5 di tutte le somme erogate con continuità salvo che non vengano espressamente escluse) totale imponibile previdenziale (lordo) 50.470 52.487 totale retribuzione complessiva busta paga, costo e budget del personale pagina 30 PROCEDURA PER IL CALCOLO DEL COSTO (2) ONERI A CARICO DEL DATORE DI LAVORO Totale imponibile previdenziale 50.470 Aliquota previdenziale (es. industria operai > 50 dip.) 31,28% CONTRIBUTI PREVIDENZIALI A CARICO DITTA comprensivo dello 0,5% sull’imponibile previdenziale da recuperare in sede di liquidazione del TFR 15.787 Aliquota Inail (es. metalmeccanica stampaggio lamiere) 73 per mille + 1% addizionale PREMIO ASSICURATIVO A CARICO DITTA 3.721 Aliquota Irap 3,9% INCIDENZA IRAP • • • • • deduzione dei premi Inail dovuti dall’impresa relativi ai lavoratori dipendenti, collaboratori familiari, soci e amministratori; deduzione forfettaria nella misura pari a euro 4.600 su base annua per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato (la detrazione ammonta ad euro 9.600 ragguagliata su base annua per le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia; deduzione dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato (anche part time); deduzione spese per apprendisti, disabili, contratti di formazione e lavoro, addetti alla ricerca e sviluppo ; deduzione di euro 1.850 fino a un massimo di 5 dipendenti (la deduzione compete quando i componenti positivi che concorrono alla formazione della base imponibile Irap non superano l’importo di euro 400.000). 1.968 busta paga, costo e budget del personale pagina 31 ESEMPIO: COSTO ANNUO busta paga, costo e budget del personale pagina 32 ASSUNZIONI AGEVOLATE Riduzione in percentuale Contratto! Retribuzione! Inps! Inail! Tfr! Costo! Nessuna agevolazione" 50.470" 15.787 (31,28%)" 3.721" 3.739" 73.717! Mobilità" 50.470" 5.047 (10,00%)" 3.721" 3.739" 62.977! -14,57! Apprendistat o con + 9 dip." 50.470" 5.047 (10,00%)" 0" 3.739" 59.256! -19,62! Apprendistat o con – 9 dip. (1° anno)" 50.470" 757 (1,5%)" 0" 3.739" 54.966! -25,44! Apprendistat o con – 9 dip. (2° anno)" 50.470" 1.514 (3%)" 0" 3.739" 55.723! -24,41! Contratto inserimento" 50.470" 11.840 (-25%)" 2.791 (-25%)" 3.739" 68.840 -6,62 Sostituzione maternità" 50.470" 7.894 (-50%)" 1.861 (-50%)" 3.739" 63.963! -13,23! busta paga, costo e budget del personale pagina 33 NUOVE AGEVOLAZIONI (1) L’art. 4, commi 8-10, l. 92/2012 prevede che in relazione alle assunzioni effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2013, con contratto di lavoro dipendente, a tempo determinato, o in somministrazione che riguardano LAVORATORI DI ETÀ NON INFERIORE A 50 ANNI, DISOCCUPATI DA OLTRE DODICI MESI, sia riconosciuta la riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro, per una durata di 12 mesi. Nell’ipotesi in cui l’iniziale contratto di assunzione sia trasformato a tempo indeterminato, la riduzione si prolunga fino a 18 mesi successivi la data di assunzione. Nel caso invece che l’assunzione sia sin da subito a tempo indeterminato la durata dello sgravio è di 18 mesi. Le agevolazioni in questione trovano applicazione anche in relazione alle assunzioni di DONNE DI QUALSIASI ETÀ, PRIVE DI UN IMPIEGO REGOLARMENTE RETRIBUITO DA ALMENO SEI MESI RESIDENTI IN REGIONI AMMISSIBILI AI FINANZIAMENTI NELL’AMBITO DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI e nelle aree di cui all’art. 2, punto 18), lett. e) del regolamento CE 800/2008, annualmente individuate con decreto del Ministro del lavoro, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, nonché in relazione alle assunzioni di donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti (art. 4, comma 11, l. 92/2012). L’agevolazione è concessa per un massimo di 12 mesi in caso di assunzione a termine, elevati a 18 mesi in caso di trasformazione del contratto, da tempo determinato a tempo indeterminato, o di assunzione a tempo indeterminato. busta paga, costo e budget del personale pagina 34 NUOVE AGEVOLAZIONI (2) Il Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 243 del 17 ottobre 2012, il decreto interministeriale 5 ottobre 2012, che istituisce il FONDO per il finanziamento di interventi a favore dell’incremento, in termini quantitativi e qualitativi, dell’occupazione giovanile (lavoratori con meno di 30 anni) e delle donne. In particolare, viene riconosciuto un importo pari a 12.000 euro in caso di trasformazione di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato, ovvero per ogni stabilizzazione di rapporti di lavoro nella forma di collaborazioni coordinate e continuative anche nella modalità di progetto o delle associazioni in partecipazione con apporto di lavoro. Tali forme di stabilizzazione dovranno riferirsi a contratti di lavoro in essere ovvero cessati da non più di sei mesi e mediante la stipula di contratti a tempo indeterminato, anche a tempo parziale. Sono previsti, inoltre, incentivi per le assunzioni di giovani e donne a tempo determinato, la cui misura varia in relazione alla durata del rapporto di lavoro. In particolare il valore del contributo è stabilito: • nella misura di 3.000 euro per contratti di lavoro di durata non inferiore a 12 mesi; • nella misura di 4.000 euro se la durata del contratto supera i 18 mesi; • nella misura di 6.000 euro per i contratti aventi durata superiore a 24 mesi. Il decreto riguarda le trasformazioni o le stabilizzazioni avvenute a partire dalla data di pubblicazione (17 ottobre 2012) e sino al 31 marzo 2013, e l’incentivo è riconosciuto per i contratti stipulati con giovani di età fino a 29 anni, con donne indipendentemente dall’età anagrafica, nel limite massimo di 10 contratti per ciascun datore di lavoro. busta paga, costo e budget del personale pagina 35 NUOVE AGEVOLAZIONI (3) L’Inps, cui è affidata la gestione della misura, corrisponderà gli incentivi in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande entro il limite delle risorse disponibili, attraverso specifiche modalità telematiche. I CHIARIMENTI DELL’INPS L’Inps, con circolare 122/2012, ha precisato che l’incentivo non spetta: • se l’assunzione o la trasformazione sono effettuate in violazione del diritto di precedenza alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine; • se presso la stessa unità produttiva sono in atto sospensioni dal lavoro connesse a una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l’assunzione o la trasformazione sono finalizzate all’acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori sospesi. La fruizione degli incentivi è subordinata alla regolarità contributiva, al rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro e all’osservanza dei contratti collettivi. Gli incentivi sono cumulabili con eventuali altri incentivi previsti dalla normativa vigente, nel rispetto del regolamento CE 1998/2006 in materia di aiuti di stato d’importanza minore (“de minimis”). busta paga, costo e budget del personale pagina 36 LA DETERMINAZIONE DEL COSTO STANDARD (1) Il costo standard «tipo» - determinazione STD – costo medio annuo – esempio OPERAI busta paga, costo e budget del personale pagina 37 LA DETERMINAZIONE DEL COSTO STANDARD (2) Il costo standard «evoluto»: assenteismo • Periodi nei quali manca la prestazione del Lavoratore, giustificata da eventi o cause tutelate o meno dalla Legge, dalla Contrattazione Collettiva o da accordi individuali. • Riduce la disponibilità verso la produzione pur incidendo nei costi orari. Assenteismo: le assenze dal posto di lavoro • Ferie • Permessi Ex-festività • Festività infrasettimanali • Permessi per riduzione orario di lavoro • Permessi sindacali • Permessi per motivi di studio • Malattie, Maternità, Infortuni, ecc. Il costo standard «evoluto»: le ore ‘produttive’ Le Ore contrattuali cd ‘Lavorabili’, al netto delle Ore di Assenteismo determinano le ORE EFFETTIVE sulle quali calcolare il C.M.O. (Costo Medio Orario) busta paga, costo e budget del personale pagina 38 LA DETERMINAZIONE DEL COSTO STANDARD (3) Le ore ‘produttive’: esempio Contrattazione collettiva – Settore imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi (Fonte: Min.Lavoro Div. IV) busta paga, costo e budget del personale pagina 39 LA DETERMINAZIONE DEL COSTO STANDARD (4) Costo del lavoro STD: esempio di calcolo CMO (costo medio orario) busta paga, costo e budget del personale pagina 40 COSTIFICAZIONE DEL BUDGET MAPPA DEL COSTO DEL LAVORO busta paga, costo e budget del personale pagina 41 ELEMENTI DI COSTO ELEMENTI DI COSTO DIRETTO ISTITUTI RETRIBUTIVI FISSI DI BASE PERIODICI Istituti retributivi fissi di base periodici Minimo Tabellare Istituti retributivi variabili Indennità Contingenza Istituti retributivi plurimensili Scatti Anzianità Elementi retributivi differiti Terzi Elementi Contrattuali Fringe Benefits Terzi Elementi Individuali Oneri sociali E.D.R. 7/92 ELEMENTI DI COSTO INDIRETTO oneri di utilità sociale servizi logisitici e generali struttura aziendale - Trasporti - Contabilità / bilancio - Direzione generale - Servizi mensa - Pulizie - Pianificazione e controllo - Spaccio aziendale - Manutenzione - Finanza - Sportello bancario - Altri servizi logistici - Ufficio legale - Assistenza sociale - Sistemi informatici - Servizi sanitati - Formazione / addestramento - Direzione del personale e organizzazione busta paga, costo e budget del personale pagina 42 PROCESSO DI COSTIFICAZIONE a) Proiettare sul periodo: • le retribuzioni correnti; • gli incrementi retributivi (dal momento dell’effettiva decorrenza) per minimi, scatti di anzianità, premi produzione, superminimi e passaggi di livello; • le rettifiche da apportare per assenteismo (stimato su base storica); • i contributi da conteggiare e le agevolazioni contributive sugli elementi retributivi. b) Valorizzare incrementi o decrementi dei contributi e relative agevolazioni. c) Determinare il TFR da accantonare o da trasferire. d) Introdurre i costi di incremento organici (INCREMENTO). e) Dedurre le quote dei costi di periodo non lavorato per i dipendenti che risolveranno il rapporto di lavoro (DECREMENTO). f) Valorizzare costi per eventuali interventi di CIG/mobilità (MANTENIMENTO/AMMORTIZZATORI SOCIALI). g) Ripartizione del costo del personale a seconda delle esigenze aziendali e del controllo di gestione: • costo del singolo dipendente (c. matricolare); • costo per qualifica o mansione; • costo per unità operativa (c. CdC); • costo per direzione, reparto, ecc. (c. CdR); • costo per “commessa”, per cantiere o presidio di capitolato busta paga, costo e budget del personale pagina 43 BUDGET DEL PERSONALE BDG fabbisogno MDO indiretti BDG disponibilità INDIRETTI Serie ripetitive Commesse BDG quantità da produrre nell’anno BDG avanzamento lavori nell’anno (per ore/uomo/cicli ) (per fasi) + + BDG fabbisogno MDO diretta • x cdc • x qualifica • x matricola • x anno/mese (stagionalità) Piano Gestione • CIG • Nuove assunzioni • Licenziamenti BDG disponibilità MDO DIRETTI Tournover + incrementi - decrementi = BDG ORGANICO busta paga, costo e budget del personale pagina 44 CALENDARIO AZIENDALE (1) pagina 45 CALENDARIO AZIENDALE (2) È la programmazione dell’attività delle risorse presenti all’interno dell’Azienda che consente di definire, in un anno, il numero di giornate e di ore lavorabili. Può essere pianificato avendo riguardo tutta l’Azienda o anche per settori o qualifiche Cosa contiene pagina 46 Giorni lavorabili da calendario (GC) Sono le giornate teoricamente lavorabili in ciascun mese a seconda dell’orario di lavoro (su 5 o 6 giorni a settimana) Festività cadenti durante la settimana (FS) Si tratta delle giornate di festività che cadono durante la settimana lavorativa (es. giovedì 2 giugno 2011) Giorni di ferie (FE) Sono le giornate di ferie stabilite dall’Azienda Giorni di permesso (PR) È la stima dei giorni di permesso che si ipotizza verranno richiesti Totale ore lavorabili (GL) GL = GC – FS – FE – PR Assenteismo È la percentuale di assenteismo in Azienda , che può variare a seconda della qualifica dei lavoratori Totale giorni/ore effettivamente lavorabili Si tratta delle ore lavorabili, decurtate dell’assenteismo aziendale SCHEMA BUDGET (1) DATI ANAGRAFICI E CONTRATTUALI Si tratta dei dati anagrafici/contrattuali riferiti al personale (cognome e nome, c.d.c., qualifica e livello, data di assunzione), che consentono di visualizzare/rielaborare il budget avendo a riferimento: • il centro di costo • la qualifica professionale • il livello di inquadramento • la data di assunzione pagina 47 SCHEMA BUDGET (2) ORARIO DI LAVORO Divisore contrattuale Va indicato il divisore orario stabilito dal c.c.n.l. e che consente di determinare l’ammontare della retribuzione oraria (retribuzione lorda mensile / divisore contrattuale = retribuzione lorda oraria). Percentuale orario di lavoro Va indicata la percentuale dell’orario di lavoro (100% in caso di tempo pieno, …% in caso di part time) al fine di riproporzionare gli istituti contrattuali e retributivi all’eventuale minor orario di lavoro. Maggiorazione lavoro straordinario Vanno indicate le maggiorazioni previste dal c.c.n.l. per il lavoro straordinario (es. 25% - 40%). Ore di lavoro straordinario Vanno indicate le ore di straordinario che si presumono verranno svolte nell’anno n + 1, avendo a riguardo lo storico aziendale e l’andamento aziendale. pagina 48 SCHEMA BUDGET (3) FERIE E PERMESSI ANNO ……. Si tratta dei ratei che consentono di valorizzare, al fine del costo, gli oneri finali per ferie e permessi maturati e non goduti dal lavoratore. Vanno indicati: • il residuo delle ferie e dei permessi al 1° gennaio …. • le ore di ferie e di permesso che verranno maturate nel corso dell’anno secondo il c.c.n.l. • le ore di ferie e di permesso, stimate nel calendario aziendale, che si presume verranno utilizzate pagina 49 SCHEMA BUDGET (4) ELEMENTI RETRIBUTIVI CONTRATTUALI E INDIVIDUALI Vanno inseriti gli elementi retributivi contrattuali mensili (paga base, contingenza, edr, scatti di anzianità, ….), individuali (superminimo individuale, assegno ad personam, straordinari forfetizzati) e gli eventuali fringe benefit (auto, alloggio) e il numero delle mensilità contrattuali stabilite dal c.c.n.l. La somma di tutti gli elementi retributivi percepiti, moltiplicata per il numero di mensilità contrattuali, determina il totale degli elementi retributivi contrattuali e individuali. pagina 50 SCHEMA BUDGET (5) ELEMENTI RETRIBUTIVI VARIABILI Vanno inseriti i valori degli eventuali elementi retributivi variabili annui quali, ad esempio, il premio preferiale collettivo o gli una tantum individuali o collettivi. La quantificazione del lavoro straordinario viene determinata con la seguente formula: • retribuzione mensile lorda / divisore contrattuale = paga oraria • paga oraria + maggiorazione lavoro straordinaria = paga oraria lavoro straordinario • paga oraria lavoro straordinario x numero di ore annue presunte = quantificazione lavoro straordinario pagina 51 SCHEMA BUDGET (6) CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI CONTRATTUALI (1) Base imponibile Inps e Inail è data dalla somma di tutti i valori percepiti dal lavoratore a titolo di retribuzione (elementi retributivi contrattuali e individuali + elementi retributivi variabili) e dall’eventuale differenza delle somme riconosciute a titolo di trasferta che eccedono i limiti di esenzione previsti dalla normativa. Percentuale di contributi Inps e tasso Inail Si tratta delle aliquote poste a carico del datore di lavoro e che variano a seconda della qualifica (dirigenti, impiegati, operai) e dell’esposizione al rischio nell’esecuzione della prestazione lavorativa (Inail). pagina 52 SCHEMA BUDGET (7) CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI CONTRATTUALI (2)! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Contributo azienda previdenza integrativa! è data dalla somma di tutti gli elementi retributivi contrattuali mensili, moltiplicata per 12 mensilità e per la percentuale a carico azienda prevista dal c.c.n.l. " ! Contributo Previndai per dirigenti! Si tratta della previdenza integrativa prevista per i dirigenti. La base imponibile sulla quale applicare le aliquote è la stessa per il calcolo della contribuzione Inps e Inail." ! Contributo FASI per dirigenti! È il contributo a carico azienda per ciascun dirigente in servizio stabilito in misura fissa e che viene versato con cadenza trimestrale." pagina 53 SCHEMA BUDGET (8) TFR (1) • La retribuzione utile per il calcolo del TFR è quella erogata a titolo non occasionale • È calcolato applicando un divisore convenzionale (13,5) ad una quota della retribuzione dovuta per ciascun anno (quota di competenza) • Il fondo accantonato in Azienda è da assoggettare a rivalutazione annuale secondo un tasso collegato all’andamento dell’indice ISTAT (stima 3%) pagina 54 SCHEMA BUDGET (10) VALORIZZAZIONE ONERI Ai fini del calcolo del costo azienda è necessario operare la seguente operazione: A) Valorizzazione del costo azienda delle ferie e permessi non goduti al 31.12 (controvalore economico + contributi Inps + contributi Inail) -! B) Valorizzazione del costo azienda delle ferie e permessi non goduti al 01.01 (controvalore economico + contributi Inps + contributi Inail)! =! COSTO AZIENDA = A – B! pagina 55 SCHEMA BUDGET (11) SPESE GESTIONE Vanno inseriti i dati relativi alle spese di gestione del personale. Mensa Vanno indicati i giorni lavorabili nel corso dell’anno (ricavabili dal calendario aziendale) e l’importo del contributo giornaliero mensa a carico dell’Azienda. Trasferte Vanno inserite le giornate di trasferta presunte (Italia e estero) con l’importo della relativa indennità giornaliera prevista in Azienda (attenzione ai limiti di esenzione contributiva). pagina 56 SCHEMA BUDGET (12) SVILUPPO COSTO (1) È l’elaborazione finale del budget, ossia la definizione del costo che l’Azienda presumibilmente sosterrà per l’anno n + 1. Costo annuo È dato dalla somma di tutti gli elementi che compongono il costo del lavoro e quindi: retribuzione contrattuale e individuale + elementi retributivi variabili + contributi previdenziali e contrattuali + Tfr + valorizzazione oneri + spese di gestione. Costo mensile È il costo medio mensile ottenuto dividendo il costo annuo per 12 mensilità. pagina 57 SCHEMA BUDGET (13) SVILUPPO COSTO (2) Costo giornaliero È la stima del costo azienda di una giornata di lavoro effettivamente lavorata. Si ottiene dividendo il costo annuo per il numero di giornate lavorabili nell’anno determinato dal calendario aziendale. Costo orario È la stima del costo azienda di un ora di lavoro effettivamente lavorata. Si ottiene dividendo il costo annuo per il numero di ore lavorabili nell’anno determinato dalla pianificazione del calendario aziendale. " pagina 58