News Tecnica Texim
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NOTIZIE E INFORMAZIONI TECNICHE PER GLI OPERATORI DI AUDIO PROFESSIONALE
PARTE SECONDA
PL: CARATTERISTICHE ED IMPRESSIONI D’USO
Ispirati ai leggendari microfoni PL introdotti sul mercato oltre trent’anni fa, perfezionati nel tempo e scelti
da fonici e cantanti in tutto il mondo, i nuovi PL comprendono sette microfoni vocali e tre per strumenti,
per rispondere alle svariate esigenze del live.
Caratteristiche principali comuni a tutta la linea PL sono i diagrammi polari eccezionalmente uniformi, le
capsule ad alta sensibilità (dinamiche con magnete al neodimio e a condensatore) e il basso rumore di
maneggiamento garantito dal montaggio shock-mounted del diaframma.
PL24
Supercardioide dinamico per voce
Estrema chiarezza e reiezione dei feedback, contenuto timbrico dettagliato.
Sensibilità 2,2mV/Pa, Impedenza 600ohm.
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SPECIALE MICROFONI
Impressioni d’uso: pur essendo un economico modello entry-level, si nota una ripresa particolarmente
pulita delle frequenze medie, non alterata da alcuna colorazione, di per sé eccellente per un microfono di
questa fascia. Comparato con un noto microfono vocale, “il PL24 ha dimostrato maggiore intelligibilità e
un posizionamento eccellente nel mix”, come scrive Andreas Ederhof in Soundcheck 10/2008.
PL44
Supercardioide dinamico per voce
Colorazione timbrica ideale per il posizionamento della voce in un
mix.
Sensibilità 2,2mV/Pa, Impedenza 500ohm.
Impressioni d’uso: è evidente un boost nella risposta in frequenza centrato intorno ai 5kHz, caratteristica
che lo rende ideale per esaltare la voce in un mix, portandola in primo piano pur mantenendone la
trasparenza e senza necessità di equalizzazione. Analizzando lo spettro del parlato troveremo infatti in
questo range le consonanti, la cui articolazione è tipicamente indice di intelligibilità.
PL80
Supercardioide dinamico per voce, anche in versione “Classic”
Suono forte e dettagliato, privo di colorazioni, ispirato
al leggendario PL80.
Sensibilità 2,2mV/Pa, Impedenza 600ohm.
Impressioni d’uso: per gli amanti del PL80 il suono è immediatamente riconoscibile, aperto e dettagliato,
con un effetto di prossimità molto marcato che tende a favorire voci femminili. Sotto i 1.000Hz si trovano
infatti gran parte delle frequenze fondamentali del canto, che creano l’impressione della potenza in una
performance.
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SPECIALE MICROFONI
PL84
Cardioide a condensatore per voce
Dettaglio e presenza eccezionali grazie ad un circuito avanzato.
Sensibilità 3,5mV/Pa, Impedenza 200ohm.
Impressioni d’uso: come prevedibile con una capsula a condensatore è possibile apprezzare tutta la
dinamica, il dettaglio e la presenza di una performance vocale. I bassi sono ripresi con grande precisione e
nel complesso il suono è chiaro e brillante, risultante in una scena sonora assolutamente naturale. L’enfasi
tra i 5kHz e i 10kHz rende questo microfono una buona scelta anche nella ripresa dei fiati (in paricolare sax
e clarinetto) e degli archi in tutto il loro contenuto armonico, con un posizionamento più o meno vicino
alla tavola armonica a seconda che si voglia ottenere un suono più rotondo o più stridente.
PL37
Cardioide a condensatore per overhead
Ideale per catturare tutte le sfumature di percussioni e piatti.
Sensibilità 6,0mV/Pa, Impedenza 200ohm.
Impressioni d’uso: il diagramma polare estremamente uniforme fornisce un’eccellente separazione dei
canali di una coppia stereo, realizzando un’immagine sonora con una buona localizzazione delle sorgenti in
utilizzi overhead. Il charleston è riprodotto con uno spettro d’alte frequenze esteso e definito; è infatti tra
i 7,5kHz e i 12kHz che i piatti riproducono un suono scintillante e meno metallico. Anche sul rullante è
possibile utilizzare il PL37 al posto dei classici microfoni dinamici, per ottenere un suono con più attacco e
presenza vista la veloce risposta ai transienti. Lo stesso risultato si può ottenere con xilofoni, vibrafoni,
marimbe, congas, bongos e timbales.
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SPECIALE MICROFONI
PL33
Supercardioide dinamico per cassa
Riposta estesa sulle basse frequenze e alta reiezione fuori asse.
Sensibilità 0,63mV/Pa, Impedenza 150ohm.
Impressioni d’uso: grazie al notevole effetto di prossimità è facile enfatizzare i bassi avvicinando il
microfono alla pelle battente della cassa; in questo range, tipicamente tra i 60Hz e gli 80Hz, è infatti
udibile tutta la profondità della cassa. Allo stesso modo la risposta tra i 2,5kHz e i 5kHz è utile per
esaltarne la “punta” senza intervenire drasticamente sull’equalizzatore del canale. Non per ultima la
leggera attenuazione tra i 200Hz e i 600Hz tende a rendere il suono meno “cartonato”, effetto tipico di
molte riprese. I transienti sono riprodotti fedelmente, con un attacco veloce che crea “quello che
possiamo definire un classico suono di cassa nell’accezione migliore” (Soundcheck 11/2008). L’insolito
abbinamento di questo microfono con un boundary come l’RE90B, posizionato all’interno della cassa,
permette di ottenere svariati bilanciamenti timbrici sia live che in studio.
PL35
Supercardioide dinamico per percussioni
Progettato per la ripresa ravvicinata di tom e rullanti.
Sensibilità 2,2mV/Pa, Impedenza 600ohm.
Impressioni d’uso: per la ripresa dei tom, a seconda del suono desiderato, il microfono si può orientare
verso il centro della pelle o l’anello; visto il particolare design del corpo, questa operazione avviene senza
il classico problema del connettore XLR che va ad impattare i piatti. Inoltre l’attacco di tom e timpani e la
brillantezza del rullante sono entrambi evidenziati dalla risposta in frequenza intorno ai 5kHz, mentre
l’effetto di prossimità dà maggiore corpo al suono. I tom sospesi sono ripresi con un suono aperto e
rotondo che non esagera le risonanze tipiche nei mediobassi. Nel rullante è di particolare utilità l’utilizzo
combinato del PL35 e di un PL37 (quest’ultimo invertito di fase sulla pelle posteriore, a riprendere le
sfumature della cordiera).
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SPECIALE MICROFONI
APPROFONDIMENTO: TECNICHE DI RIPRESA MICROFONICA STEREO
L’obiettivo di queste tecniche è quello di riprodurre un campo sonoro stereo grazie all’opportuno
posizionamento di una coppia microfonica. Ne riassumiamo di seguito alcune tra le più comuni.
Microfoni coincidenti
Operano una stereofonia per differenza di intensità, ovvero sussiste una corrispondenza biunivoca tra la
differenza dei livelli nei due microfoni e l’angolo formato tra la direzione della sorgente e quella dell’asse
di ripresa.
•
Blumlein (stereosonica): 2 bidirezionali a 90°; il risultato è una ripresa omnidirezionale con un’alta
percentuale del suono riverberato.
•
XY: 2 cardioidi o ipercardioidi con un angolo che può variare tra 90° e 135°; è fondamentale
verificare la regolarità dei diagrammi polari dei microfoni utilizzati, altrimenti le sorgenti in asse
con la ripresa presenteranno un rolloff alle alte frequenze.
•
MS: 1 cardioide frontale (M) e 1 bidirezionale a 90° (S); questa tecnica, tra le preferite nel
broadcast e nel cinema, offre maggiore presenza del segnale in asse rispetto all’ambiente. In fase
di postproduzione i due segnali devono essere opportunatamente mixati per ottenere un segnale
stereo.
L=M+S
R=M–S
Microfoni distanziati
I microfoni vengono posti anche a grande distanza gli uni dagli altri, a seconda della dimensione della
sorgente sonora. Queste tecniche impediscono di avere una vera compatibilità mono e sono quindi
utilizzate solo in determinati contesti. Alcune varianti sono utilizzate nella ripresa multicanale (Decca Tree
e derivati) specie per orchestre e colonne sonore, mentre l’utilizzo stereo è definito AB e non presenta
vincoli particolari di distanza né di diagramma polare utilizzato.
Microfoni quasi coincidenti
Operano una stereofonia per differenza di intensità e ritardi; generalmente l’immagine sonora risulta più
ampia e dettagliata, coerente e precisa rispetto alle tecniche con microfoni coincidenti.
•
ORTF: 2 cardioidi a 110° e 17cm di distanza tra le capsule; SRA 100°.
•
NOS: 2 cardioidi a 90° e 30cm di distanza; SRA 80°.
•
DIN: 2 cardioidi a 90° e 20cm di distanza.
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SPECIALE MICROFONI
•
SRA (Stereo Recording Angle): questo valore indica l’angolo di ripresa di ogni tecnica microfonica
all’interno del quale si distribuisce tutta la scena sonora, con conseguente compressione o
espansione angolare.
⇒ Nella compressione angolare la scena sonora (es. un SRA 140° richiesto per la ripresa di
un’orchestra) è compressa ai 60° tipici dell’ascolto stereo.
⇒ Nell’espansione angolare la scena sonora (es. uno strumento solista) viene al contrario
espansa.
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SPECIALE MICROFONI
•
Distorsione angolare: dipendentemente dalla tecnica di ripresa utilizzata, i segnali intermedi tra il
centro e gli estremi vengono in prospettiva avvicinati agli estremi, “affollando” percettivamente i
lati dell’ascolto.
Continua….
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