FONDAZIONE RICERCA BIOMEDICA AVANZATA
Il futuro nasce qui
La Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata Onlus, presieduta dal prof. Gilberto Muraro, è
nata a Padova nel 1996 con lo scopo di promuovere e realizzare progetti e attività di
ricerca scientifica nel contesto universitario e sanitario del Nord Est.
La Fondazione oggi rappresenta uno dei poli d’eccellenza a livello nazionale ed
internazionale per le ricerche svolte nel campo della biologia cellulare e molecolare.
Inoltre, grazie ad un’attenta attività di partnership con l’Università di Padova, l’Azienda
Ospedaliera e con le eccellenze private locali, la Fondazione si propone di essere un
motore di crescita scientifica, culturale, economica e sociale per il territorio.
Per l’esecuzione dei suoi progetti di ricerca, la Fondazione si avvale, come braccio
operativo, dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM). All’interno del VIMM,
presieduto dal Prof. Francesco Pagano, operano più di 150 ricercatori, suddivisi in 14
gruppi coordinati dal direttore scientifico Prof. Luca Scorrano, con la supervisione di un
Consiglio Scientifico Internazionale di cui fanno parte anche i premi Nobel Aaron
Ciechanover, Hartmut Michel, Erwin Neher e Bert Sakmann.
Il filo conduttore dei progetti di ricerca è lo studio dei segnali cellulari (signalling).
Comprendere i meccanismi attraverso i quali le cellule comunicano tra loro è di primaria
importanza per conoscere le cause di molte malattie oggi incurabili e mettere quindi a
punto nuove strategie terapeutiche. I ricercatori hanno il compito di coniugare la ricerca di
base (in biologia cellulare, molecolare e strutturale) con quella clinica, secondo il binomio
comunemente definito come ricerca traslazionale. Lo stretto legame di questi due ambiti di
ricerca è strategico per poter trasferire rapidamente sui pazienti i risultati delle ricerche.
Ad oggi i progetti di ricerca interessano alcune tematiche che riguardano malattie di
grande impatto sociale quali:
- Tumori, con particolare interesse al cancro della prostata, del fegato e alle leucemie ed
alla relazione dieta-tumori
- Malattie del cuore e muscolari
- Malattie neurodegenerative, tipo Alzheimer e Huntington
- Malattie genetiche dell’occhio e dell’orecchio
Tra le ultime scoperte:
La proteina che mantiene giovane il cuore
E' stato individuato l'Atrogin-1, lo "spazzino" che aiuta a smaltire le sostanze di scarto della
cellula.
Tale scoperta apre le porte a studi legati all'invecchiamento cellulare.
Fegato e cuore umani riprodotti in un chip
E' stato scoperto come sviluppare tessuti umani miniaturizzati "on chip" di fegato e cuore,
gli organi umani di maggiore interesse per lo studio della tossicità indotta da farmaci.
L'idea che sta alla base di questa tecnologia innovativa é la possibilità di produrre organi
umani da utilizzare come strumento di screening al fine di poter testare nuovi farmaci e
quindi sviluppare nuove terapie.
Muscoli in provetta per curare la distrofia muscolare e altre malattie genetiche
del muscolo.
Il progetto prevede di trasformare cellule della pelle o del sangue di un paziente in cellule
staminali, poi trasformare queste cellule in muscolo, aprendo straordinarie possibilità per
la cura delle malattie genetiche del muscolo, anche quelle rare.
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