Quarta settimana - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

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A.
Dipendenza delle forme culturali dalle
strutture sociali (es. classi, genere,
generazioni, ecc.) realtà sociale come
costruzione mediata dalla cultura
B.
Dipendenza dell’azione sociale dagli
orientamenti culturali (es. preferenze, gusti,
percezioni, spirito capitalista, ecc.)  effetti
sociali della mediazione culturale
C.
Processi di conservazione, trasmissione e
cambiamento delle forme culturali
(naturalizzazione, incorporazione, ecc.) 
meccanismi di funzionamento della cultura
LA SOCIETÀ INFLUENZA LA CULTURA
SÌ
NO
SÌ
LA
CULTURA
INFLUENZA
LA SOCIETÀ
NO
INFLUENZA
RECIPROCA
DETERMINISMO
CULTURALE
DETERMINISMO
SOCIALE
AUTONOMIA
LA CULTURA EMERGE PER
ASSOCIAZIONE
ATTIVO
L’ATTORE
SOCIALE È
INTESO
COME:
PASSIVO
COMPOSIZIONE
INTERAZIONISTA
(negoziazione/rituali)
STRUMENTALE/
UTILITARISTA
(interesse/razionalità)
FUNZIONALISTA
(latenti/manifeste)
CAUSALISTA
(sociologia della
scienza/produzione di
cultura/oggetti culturali)

Interazionismo simbolico (cfr. Goffman)
◦ Rituali dell’interazione e approccio drammaturgico

Neo-istituzionalismo e «produzione di
cultura» (cfr. Peterson)
◦ Aspetti istituzionali e organizzativi della produzione
e consumo culturale

Post-strutturalismo (cfr. Foucault)
◦ Discontinuità storiche e relazioni di potere

Religione  sistema di credenze e istituzioni

Esperienza del limite
che definisce la distinzione e i rapporti tra
sacro e profano
◦ Necessità/Assenza del limite  risposte ultime a
domande esistenziali

Esperienza del caso
◦ Necessità/Superamento del caso risposte ultime a
domande sulla natura

Ordine morale
◦ Codici morali derivati dalle dottrine («10
comandamenti») norme e valori
 VIDEO
Amore e Guerra.

Sistema culturale rituale
◦ Struttura di significati narrativamente coerente e
identificabile in credenze sull’uomo e la natura e
relativisimboli condivisi, legati a precise norme e
valori di riferimento (dottrine, dogmi, precetti,
divieti, ecc.)
◦ Definizione del confine tra universo del sacro e
profano e struttura di relazioni tra i due mondi
◦ Carattere pubblico acquisito tramite particolari
processi di incorporazione di pratiche,
rappresentazioni e percezioni
◦ Dimensione rituale dei processi di incorporazione

Criteri di rappresentazione
◦ Immagine del mondo (teocentrica/trascendenza vs
cosmocentrica/immanenza)
◦ Immagini e percorsi verso la salvezza
(ascetismo/uomo-strumento vs misticismo/uomocontenitore)
◦ Caratteri e confini della divinità (personalità vs
autocomprensione)

Aspetti rituali e organizzativo-istituzionali
◦ Divisione e specializzazione del lavoro
(professionalizzazione)
◦ Movimenti religiosi (Chiesa/Setta)
 A. genesi delle forme culturali

Analisi culturale della religione come
fenomeno sociale (spiegazioni causali vs
funzionali)
◦ Drammatizzazione estetica della collettività che
celebra se stessa attraverso cerimonie e rituali
(totem) oppure Espressione dei rapporti di
sfruttamento economico
◦ Rinforzare il legame tra membri di un gruppo
oppure Riduzione della complessità sociale
 B. Effetti delle forme culturali sull’azione
sociale

Divisione del lavoro, disincatamento del
mondo, secolarizzazione (dei significati)
◦ Separazione istituzionale (Stato e Chiesa) e apertura
al pluralismo religioso
◦ Individualizzazione delle credenze e indebolimento
della religione come sistema culturale che produce
appartenenza (cfr. identità)
◦ Nuove forme organizzative, nuovi sistemi di
credenze  nuove identità religiose («New age»,
ecc.)

Sette religiose
◦ Dall’appartenenza per nascita alla scelta individuale
◦ Carisma del leader e problemi di
conservazione/trasmissione dell’ordine sacro
◦ Sacralizzazione del legame settario e bassa
istituzionalizzazione

Fondamentalismi religiosi
◦ Religione e struttura sociale (disuguaglianze sociali
 differenza culturale nell’esperienza religiosa)
◦ Guerre di religione (uso strumentale delle
narrazioni religiose con obiettivi politici/economici)
 C. meccanismi di funzionamento delle forme
culturali
Conservazione, trasmissione e
trasformazione del confine tra sacro e
profano

◦
◦
Partecipazione collettiva rituale alla gestione dei
momenti di crisi
Costruzione di un sistema culturale tramite
l’opposizione sacro/profano  cosa rende
«qualcosa» sacro?
 VIDEO
Il piccolo Buddha.
Insegnare una
differenza..

Rappresentazioni collettive del (confine tra)
sacro (e profano)
◦ Intermediari materiali come simboli
dell’opposizione sacro/profano
◦ La religione civile («centro sacro» nei valori della
libertà/indipendenza/democrazia)

Dalla religione all’ordine morale
nell’interazione
◦ Obbligazione e desiderabilità (morale≡sacro)
◦ Analisi «religiosa» delle pratiche quotidiane

Forme organizzative e differenziazione
istituzionali
◦ Potere istituzionale e guerre di religione

Narrazioni religiose e loro effetti sociali
◦ Potere dei sistemi di credenze/simboli
◦ Dimensione rituale e opposizione sacro/profano

POTERE  capacità dei soggetti sociali
(individuali o collettivi) di produrre effetti
rilevanti che vadano a loro vantaggio
◦ Concetto disposizionale  non fare qualcosa, ma
essere capace di farla fare (avere potere ≠
esercitare potere)



PROPRIETÀ
BASI E COMPONENTI (avere potere)
FORME DI ESERCIZIO (esercitare potere)

Simmetria e asimmetria delle relazioni di
potere (potere di vs potere su )
◦ Produzione sociale del potere vs distribuzione
all’interno della struttura sociale
◦ Prodotto di un sistema cooperativo che valorizza e
mobilita risorse

Intenzionalità e determinismi strutturali
◦ Azione individuale deliberata vs azione
istituzionalizzata

Decisioni e non decisioni
◦ Singola decisione tra gruppi in conflitto vs Temi o
istanze escluse dal processo decisionale
 Risorse principali per condizionare stabilmente e
sistematicamente il comportamento altrui

Potere economico
◦ Possesso di risorse materiali (mezzi di produzione
 CLASSI)

Potere ideologico
◦ Possesso di risorse simboliche (chiesa, religioni,
scienza  CETI)

Potere politico
◦ Possesso degli strumenti di controllo della violenza
fisica (armi e organizzazione militare  PARTITI)
VIDEO
Il cavaliere oscuro
E questo ti dà
potere?

Forza
◦ Immediato, diretto e costante
◦ Precario, costoso e limitato nel raggio d’azione

Manipolazione
◦ Influenzare il comportamento senza esplicitarlo
◦ Occulta, pervasiva, totalitaria

Coercizione (minaccia dell’uso della forza)
◦ Assicurarsi conformità mediante la minaccia di
sanzioni negative (o positive)
◦ Limita ma non abolisce la scelta; economica;
precaria

Autorità e dominio

Forma di esercizio del potere legata alla
sospensione del giudizio del soggetto su cui
viene impiegata
◦ Nella forza, manipolazione e coercizione questo
viene annullato, condizionato o sfruttato

Forma di esercizio del potere non legata al
contenuto del comando ma alla fonte che lo
emette
◦ Criteri di identificazione dell’autorità (essere una o
avere autorità) e basi che la giustificano (
LEGITTIMAZIONE)
◦ DOMINIO  forma di esercizio del potere legato
all’autorità


IDEOLOGIA (potere ideologico)  sistemi di
credenze e valori secolari che entrano in
conflitto con i sistemi di credenze religiosi
nell’esercizio del potere ideologico
Dall’autorità divina/trascendente all’autorità
della scienza moderna
◦ Nazionalismo
◦ Individualismo liberale
◦ Comunismo/Nazismo/Fascismo
1.
2.
3.
4.
Visione del mondo (narrazione) ad alta
coerenza interna
Prodotta esplicitamente da gruppi di
intellettuali e successivamente diffuso a
strati sempre più ampi della popolazione
In quanto potere ideologico svolge la
funzione di legittimare determinati rapporti
di potere tra classi, ceti, generazioni,
genere, ecc.
Basata sull’autorità scientifica (scienza,
mercato, tecnologia, ecc.)

Potere ideologico
◦ Religioni politiche e ri-sacralizzazione della politica
(cfr. sistemi totalitari)
◦ Es. Teoria «scientifica» della superiorità della razza

Narrazioni e strutture mitiche (cfr. religione)
◦ Prestigio delle origini (narrazione sul passato)
◦ Prospettiva escatologica (narrazione sul futuro)

Rituali e cerimoniali
◦ Feste commemorative e anniversari

Ideologia come difetto della ragione
◦ Distorsione del pensiero dalla «vera» conoscenza
◦ Es. teoria degli «idola» come «pregiudizi» da
smascherare

Ideologia come falsa coscienza
◦ Falsa rappresentazione imposta come unica
possibile da svelare

Ideologia come razionalizzazione
◦ Razionalizzazione inconscia a
posteriori/pseudoragionamento da analizzare

Ideologia come visione del mondo
◦ Dalla concezione particolare a totale  visione del
mondo ( sistema di credenze)


Cultura  prodotto sociale che incide sulla
struttura sociale
Conservazione, trasmissione, trasformazione
in un contesto di pluralismo culturale
◦
◦
◦
◦
◦
Socializzazione/incorporazione
Naturalizzazione dei confini
Ritualizzazione
Legittimazione
Istituzionalizzazione

Processo di giustificazione delle basi del
potere per garantire una particolare forma del
suo esercizio  dominio
◦ Oggettivazione di secondo grado del significato che
giustifica le oggettivazioni di primo grado che sono
state istituzionalizzate
◦ Valenza verticale (biografia individuale  identità) e
orizzontale (contesto istituzionale  integrazione)
◦ Aspetto cognitivo (spiega l’ordine istituzionale) e
valutativo (giustifica e valorizza costruisce i
valori)
◦ Conserva e stabilizza un ordine culturale
 VIDEO
300
«Questa è
Sparta».


«All’origine della legge non vi è nient’altro
che l’arbitrario (nel dobbio senso del
termine)» (P. Bourdieu)
Ogni confine è arbitrario ma le strutture che
sono costruite su quel confine operano
continuamente (ritualmente) per la rimozione
di quell’arbitrio
◦ Da un lato attraverso la naturalizzazione
◦ Dall’altro tramite la legittimazione

Principio di legittimità (cfr. sistemi di
credenze)
◦ Giustificazione narrativa della relazione di autorità

Apparato organizzativo (cfr. forme
organizzative e istituzionali)
◦ Mezzi organizzativi di esercizio del potere

Tipi ideali del dominio
◦ Carismatico (qualità leader–gruppo di discepoli)
◦ Tradizionale (prestigio delle origini-famigliare)
◦ Legale-razionale (regole razionali-burocrazia)


Tutte le relazioni di dominio sono (secondo
diversi gradi) legittime  Legittimità come
caratteristica costitutiva del dominio (≠ forza)
Cicli di legittimazione e delegittimazione 
stabilità/conservazione e instabilità/
trasformazione delle forme culturali
◦ Proprietà latente delle relazioni di dominio 
diventa visibile quando viene a mancare
◦ Costruzione della legittimità  gruppi elitari vs
consenso democratico

Senso comune  «Quello che tutti sanno» 
«Quello che ciascuno crede che tutti gli altri
credono»  sistema di credenze
◦ Credenze ordinarie
◦ Credenze condivise intersoggettivamente
◦ Credenze implicite (≠ religione o ideologia)

Sapere «incorporato» che può e viene
mobilitato senza rendersene conto
172x431=?

Rappresentazioni e schemi di percezione
descrittivi e normativi
◦ Ogni descrizione/percezione prevede una struttura
di aspettative (cfr. esposizione/disposizione)
◦ Schemi di percezione ≡ schemi di valutazione (es.
stereotipi)

Regole pragmatiche e microrituali di
interazione (cfr. etnometodologia)
◦ Spessore dell’ordine morale entro cui ci muoviamo
◦ «Esperimenti di rottura»

Origine sociale della conoscenza
1. Pensare (fare, vedere, sentire, ecc.) è classificare
2. Principi di visione del mondo dipendono dai
principi di divisione del gruppo sociale di
appartenenza
3. Gli schemi di classificazione sono schemi di
valutazione (strumenti di conoscenza ≡ strumenti
di dominio)
4. Il processo di valutazione avviene a livello
implicito
5. SENSO COMUNE è un sistema culturale che
permette di conservare una strutturazione del
mondo i cui criteri di divisione/organizzazione
non vengono messi in discussione (cfr. dominio)
 VIDEO
Siamo noi che dobbiamo
avere paura, qui..

Oggettività
◦ percezione della realtà come già ordinata e
oggettivata

Intersoggettività
◦ condivisione e accordo intersoggettivo sui
significati

Naturalità
◦ Atteggiamento naturale, non riflessivo e
sospensione del dubbio sulle definizioni della realtà

Tipizzazioni e routine
◦ Origine pragmatica del senso comune

Origine sociale (pragmatica) della conoscenza
◦ Incorporazione di saperi e conscenze date per
scontate attraverso una particolare forma di
interazione  RITUALE
◦ Dal ragionamento razionale legato al calcolo alla
ripetizione sistematica e stabilizzata di soluzioni ai
problemi delle pratiche quotidiane

Tipizzazioni e routine
◦ Regolarità della vita quotidiana si traducono in
schemi di tipizzazione  schemi di aspettative (cfr.
Crash)

Processo sociale attraverso il quale i
significati di alcune relazioni e azioni
vengono «oggettivati» e dati per scontati dai
menri di un gruppo sociale
◦ Consuetudine schemi fissi di azione (tipizzazione)
istituzioni percepite come oggettive ed esteriori
 Oggettive: ripetibili da altri senza alterazione della
comprensione
 Esteriori: significato ricostruibile intersoggettivamente

Istituzioni  regolari attualizzazioni di un
sapere incorporato
◦ (es. sappiamo come fare qualcosa senza sapere
spiegare le regole che lo permettono)
Interiorizz
Legittimaz
Istituzionalizz
Esteriorizzaz
Oggettivaz



Situazioni strutturare (es. contesti
organizzativi)  ALTO GRADO DI ISTITUZ.
Situazioni estemporanee (es. incontro per
strada)  BASSO GRADO DI ISTITUZ.
Esteriorità e oggettivazione garantiscono la
conservazione e la trasmissione delle forme
culturali
◦ Cosa accade quando la consuetudine non basta? 
LEGITTIMAZIONE

Universi simbolici
◦ Strumenti di conoscenza equivalgono a strumenti di
dominio  senso comune come sistema culturale
(costruito su relazioni di dominio) si autolegittima
attraverso il suo funzionamento quotidiano
◦ Legittimazione più fragile dell’istituzionalizzazione
quando si scontra con altri universi simbolici che
rendono problematico (esplicito) il senso comune

Situazioni di crisi
◦ Terapia ritorno alla normalità
◦ Annichilimento negazione e riduzione della
devianza

Rituale  atto o insieme di atti eseguito
secondo una precisa struttura di norme
codificate e orientato a realizzare l’esperienza
comunitaria
◦ Rituali e cerimonie religiose
◦ Forme organizzative di ripetizione del confine
sacro/profano
◦ Ripetitività e codificazione delle pratiche
◦ Partecipazione collettiva ed effetti sociali

Potere di strutturazione del rituale
 VIDEO
The prestige.
Ogni magia si compone
di tre parti o atti.

Riti di passaggio (struttura processuale)
◦ Separazione
◦ Transizione (limen - soglia)
◦ Incorporazione

Riti di istituzione (effetti sociali strutturali)
◦ Cambiamento di status
◦ Caratteristiche performative esplicite

Secolarizzazione del rituale
◦ Micro-rituali di saluto, di contegno, di riparazione,
di degradazione, ecc.  individualizzazione della
definizione sacro/profano
 VIDEO
Ghost Dog.
«Non siamo un’antica
cultura..»
«Qualche volta sì».
MANUALI
Invito allo studio della società, (a cura) di P.P.
Giglioli
MONOGRAFIE
La realtà come costruzione sociale, P. Berger e
T. Luckmann
Interpretazioni di culture, C.Geertz
Don Chisciotte e il problema della realtà, A.
Schutz
Dal rito al teatro, V. Turner
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