La fauna
Camoscio appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata)
Carta d’identità/Identification
Lunghezza/Length
cm 110/130
Altezza al garrese/Shoulder height
cm 70/75
Peso/Weight
Kg 25/50
Segni di presenza/Tracks
Escrementi/excrements
Il Camoscio appenninico è uno degli animali più importanti della fauna d’Abruzzo.
Occorre fare attenzione a non confondere questo splendido animale con il più
diffuso Camoscio alpino. Si tratta di due specie diverse. Il Camoscio appenninico
è una sottospecie del Camoscio dei Pirenei, che in epoche passate ha avuto
una diffusione molto più ampia di quella attuale. La sottospecie appenninica
è considerata dagli studiosi di camosci la più bella del mondo. La differenza più
vistosa tra il Camoscio alpino (Rupicapra rupicapra rupicapra) e il Camoscio
appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata) è la colorazione del mantello invernale.
Mentre infatti in estate il mantello in entrambe le specie è marrone chiaro (solo un
poco più rossiccio nel camoscio appenninico) con zampe, maschera facciale e
linea vertebrale scura, in inverno emergono le maggiori differenze, che rendono il
Camoscio appenninico unico. Il mantello invernale del Camoscio alpino si presenta
uniformemente molto scuro con zone bianche in corrispondenza della fronte, della
gola e del sottocoda, mentre nel Camoscio appenninico si presenta di colore
marrone scuro con ampie zone color crema sulla gola, dai lati del collo giù sino
alla spalla e sui quarti posteriori. Il camoscio è un bovide di medie dimensioni. Un
camoscio adulto raggiunge un’altezza al garrese di 70-75 cm ed una lunghezza
di 110-130 cm. I maschi, che pesano 35-50 kg, sono leggermente più grandi delle
femmine, che pesano mediamente 25-35 kg. Sia i maschi che le femmine hanno le
corna ricurve ad uncino; le corna del maschio tuttavia sono più massicce ed hanno
una curvatura più pronunciata.
Il Camoscio appenninico, attualmente presente solo in Abruzzo, ma in passato
certamente presente anche in altre zone montuose appenniniche, predilige i prati
alpini ricchi di zone rocciose. Questa specie durante i mesi più caldi dell’anno
rimane generalmente al di sopra dei 1.600 metri di quota. Questi animali compiono
migrazioni stagionali dalle zone rocciose poste nelle valli a quote più basse sino alle
praterie alpine più aperte, frequentate durante l’estate. Nel tardo autunno ed in
inverno i camosci appenninici possono scendere anche al di sotto dei 1000 metri,
scegliendo quasi sempre i pendii più ripidi e rocciosi e, solo se non possono farne a
La fauna
meno, abitano le aree boschive, dove sono esposti a maggior rischio di predazione
da parte del Lupo.
Nonostante la strettissima protezione accordatagli, il Camoscio appenninico rimane
una sottospecie molto rara. Il numero di camosci in Abruzzo è verosimilmente
stato sempre esiguo negli ultimi secoli. La popolazione ha iniziato una lenta fase di
crescita numerica a partire dall’istituzione del Parco Nazionale d’Abruzzo. Il numero
di camosci è sceso drammaticamente durante la seconda guerra mondiale. Dal
secondo dopoguerra la popolazione ha ripeso a crescere e sono state effettuate,
a partire dagli anni 90, numerose azioni di conservazione tra cui la reintroduzione
in aree da cui era scomparso e la creazione di nuove popolazioni. Attualmente la
popolazione di Camoscio appenninico è stimata intorno ai 2500 capi divisi in tre
sottopopolazioni distinte (nei parchi nazionali d’Abruzzo, Gran Sasso e Majella).
Il Camoscio appenninico è tuttora una sottospecie vulnerabile a causa del numero
totale di individui ancora relativamente esiguo e soprattutto a causa di una
variabilità genetica molto bassa. Negli ultimi anni si è riscontrato che in alcune aree
(Parco Nazionale d’Abruzzo) la competizione alimentare tra il camoscio e il cervo
sembra essere uno dei principali fattori limitanti per i camosci. In altre aree d’Abruzzo
(Majella e del Gran Sasso) il numero di camosci sta aumentando velocemente. Il
Camoscio appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata) è rigorosamente protetto ai
sensi della legislazione nazionale e internazionale. Nel Parco Nazionale della Majella
il numero di camosci presenti è di circa 900 esemplari, concentrati nei settori rocciosi
della Majella settentrionale ed orientale.
Southern Chamois (Rupicapra pyrenaica ornata)
Southern chamois is one of the most important wild animal in Abruzzo.
This subspecies of chamois is a mid-sized bovid. A fully grown chamois reaches a
height of 70–75 cm and measures 110–130 cm in length. Males, which weigh 30–50
kg, are slightly larger than females, which weigh 25–35 kg. Both male and female
have short horns, quite straight which are hooked backwards near the tip, the horn
of the male being thicker. In summer, the coat has a rich brown colour which turns
to a dark brown in winter. Distinct characteristics of southern chamois are beige
contrasting marks on the sides of the head and the neck, with pronounced black
stripes, a white rump and a black stripe along the back.
The Southern Chamois is found in alpine meadows, rocky areas in mountainous
regions of Central Italy (Abruzzo). This species generally stays above 1,600 meters
in alpine meadows. Chamois make altitudinal migrations from the open alpine
meadows to the lower rocky areas in the valleys. In late autumn and winter they
have been known to descend onto lower land below 1,100 meters, while usually
staying on steep slopes, and rarely if ever inhabit forested areas.
The Italian subspecies ornata still remains very rare. Numbers of ornata have probably
been low for the last few centuries, only starting to increase in the 1920s as a result
of increased protection in the Abruzzo National Park. Numbers plummeted again
La fauna
to just several tens of individuals in a single population in the Abruzzo National Park
during World War II. As a result of conservation action, including the re-introduction
and the establishment of new populations, numbers have increased and the
population is currently estimated at about 2500 individuals in three subpopulations
in the (Abruzzo, Gran Sasso and Majella national parks). Southern chamois may be
vulnerable to many factors because the total number is small and genetic variability
is very low. Space and food competition with red deer seems to be the main limiting
factors for southern chamois in the Abruzzo National Park. In Majella and Gran Sasso
the wild chamois population is quickly increasing . In the Majella N.P. the population
in the summer of 2014 was approximately 900 chamois common mostly on the north
and east rocky side of Majella mount.
In Italy the subspecies “ornata” is strictly protected under national and international
legislation.
23