9.4.2 w Il problema dei progetti alternativi Un primo problema è relativo alla scelta tra progetti alternativi. Due progetti A e B si dicono alternativi se non possono essere accettati insieme. Le risorse a disposizione dell’impresa per l’attività di capital budgeting non consentono di effettuare entrambi i progetti, anche nel caso in cui il VAN di entrambi fosse positivo. In tale caso, l’impresa può trovarsi di fronte a un razionamento di capitale, se le risorse finanziarie non sono sufficienti per intraprendere entrambi i progetti. Un razionamento però potrebbe riguardare anche le risorse tecnologiche: ad esempio, nel caso in cui la scelta tra A e B sia relativa alla preferenza per una data linea produttiva, per un nuovo macchinario da installare nel processo produttivo, oppure a una scelta di tipo “make or buy” oppure “lease or buy”. Di fronte alla scelta tra due progetti alternativi A e B, l’analista ha sostanzialmente 3 opzioni: - accettare il progetto A, se VAN ( A) > VAN ( B ) ≥ 0 - accettare il progetto B, se VAN ( B ) > VAN ( A) ≥ 0 - respingere entrambi i progetti se VAN ( A) < 0 e VAN ( B ) < 0 Il criterio decisionale corretto si fonda su un approccio cd. differenziale. Si calcola il VAN del progetto differenziale, ottenuto sottraendo dal progetto più “costoso” (quello con l’investimento iniziale più elevato) il progetto più “economico”. Se il VAN di tale “progetto differenza” risulta positivo, allora si può accettare il progetto più “costoso”; in altri termini, vale la pena spendere di più. Caso aziendale Il Vigneto: Un’applicazione dei progetti alternativi “Il Vigneto” sta valutando la possibilità di installare un impianto di pannelli fotovoltaici per l’utilizzo dell’energia solare per una parte del suo fabbisogno energetico, quello relativo al casolare adibito all’attività agrituristica. In questo modo, pur a fronte di un costo aziendale importante, l’azienda potrà diminuire sensibilmente il proprio costo energetico. Andrea è stato molto sensibile ed attento alla descrizione della proposta del suo consulente. Si trova ora di fronte alla scelta tra due impianti alternativi, uno più potente dell’altro. Entrambe le soluzioni hanno una vita media attesa di 20 anni. I costi iniziali, comprensivi di progettazione, installazione e al netto dei contributi regionali, sono riportati nella successiva tabella (valori in migl. di €), insieme al risparmio sui costi energetici (che possiamo equiparare ad un flusso di cassa positivo). In entrambi i casi, il contratto stipulato con il fornitore consentirebbe di beneficiare di assistenza e manutenzione gratuite per tutta la durata dell’investimento. Il tasso di attualizzazione è pari al 6% annuo. 1 Andrea è molto attratto dalla soluzione “High Line” che, sebbene più costosa, consente un maggior risparmio annuo. Daniele però gli fa correttamente osservare che non è possibile decidere adeguatamente senza ragionare in termini di cash flow differenziali. Anna Maria Arcari, Programmazione e controllo, McGraw-Hill, 2010, ISBN 6169-3 Sun Energy (50 kWp) 0 1 2 … 8 9 … 20 – 170 + 18 + 18 + 18 + 18 + 15 + 15 + 15 costo iniziale – 245 High Line (80 kWp) N = 8 quote annue di risparmio energetico (anni da 1 a 8) + 25 costo iniziale + 25 + 25 N = 12 quote annue di risparmio energetico (anni da 9 a 20) + 25 N = 8 quote annue di risparmio energetico (anni da 1 a 8) + 21,5 + 21,5 + 21,5 N = 12 quote annue di risparmio energetico (anni da 9 a 20) Si osservi che entrambi gli impianti consentono risparmi maggiori nella prima metà della loro vita utile (fino all’ottavo anno). I due progetti sono evidentemente indipendenti e Daniele si propone di mostrare ad Andrea se risulta conveniente spendere di più per investire nell’impianto più costoso. A tal fine egli prepara un prospetto in cui riassume i cash flow del progetto incrementale o differenziale. La distribuzione dei flussi di cassa è la seguente: Progetto differenziale 0 1 2 … 8 9 … 20 – 75 +7 +7 +7 +7 + 6,5 + 6,5 + 6,5 costo iniziale differenz. N = 8 quote annue di risparmio energetico differenziale (anni da 1 a 8) N = 12 quote annue di risparmio energetico differenziale (anni da 9 a 20) Il VAN di tale progetto può essere agevolmente determinato grazie agli algoritmi di calcolo delle rendite. In particolare il valore attuale dei cash flow futuri (l’ammontare dei risparmi energetici annui) si determina come attualizzazione di due rendite temporanee: - 2 R1, composta da 8 rate posticipate dall’anno 1 all’anno 8; R2, composta da 12 rate posticipate dall’anno 9 all’anno 20. Anna Maria Arcari, Programmazione e controllo, McGraw-Hill, 2010, ISBN 6169-3 Nella tabella sottostante si riporta il dettaglio dei calcoli (dati in migl. di €). Progetto incrementale 7× VA(R1 ) 1 − 1,06 −8 0,06 43,469 1 − 1,06 −12 6,5 × 0,06 VA(R2 ) all’epoca 8 6,5 × VA(R2 ) all’epoca 0 1 − 1,06 −12 × 1,06 −8 0,06 34,191 costo iniziale differenziale – 75 VAN del progetto incrementale 2,66 Il VAN del progetto differenziale è positivo e quindi “Il Vigneto” dovrebbe investire nell’impianto fotovoltaico più costoso. Esempio aziendale 9.2 SonicTV La SonicTV sta valutando la produzione di un nuovo decoder per la ricezione della TV tramite il segnale del digitale terreste. Due prodotti possono essere realizzati. Il decoder Sprint (S) potrà essere prodotto e venduto su larga scala, mentre il modello Premium (P) è più costoso, in quanto offre una maggiore interattività e potrà essere prodotto in quantità limitate, visto che i costi di produzione sono maggiori e i tempi di produzione più lunghi. La vita utile dei decoder è stimata in 3 anni. I costi iniziali e i ricavi attesi in migliaia di € sono riportati nella tabella sottostante (per comodità i ricavi si considerano incassati alla fine dell’esercizio). I due progetti non possono essere accettati insieme e gli analisti della SonicTV hanno stimato che il corretto tasso di attualizzazione è pari al 10% annuo. Epoche 0 1 2 3 Modello S – 1200 750 700 400 Modello P – 2000 950 800 500 Determiniamo la distribuzione dei flussi di cassa del progetto incrementale, sottraendo dal progetto “Modello Premium” (il più costoso) i cash flow del progetto con il budget più contenuto. Attenzione ai segni. Epoche 0 1 2 3 P–S – 800 200 100 100 Cash flow attualizzati – 800 181,82 82,64 75,13 Il VAN del progetto incrementale è pari a – 460,41 migl. di €. Il progetto più costoso non dovrebbe essere intrapreso. Il VAN del progetto “Modello Sprint” è pari a 360,86 3 Anna Maria Arcari, Programmazione e controllo, McGraw-Hill, 2010, ISBN 6169-3 migl. di €, crea ricchezza e quindi può essere intrapreso. Si osservi come saremmo giunti al medesimo risultato se avessimo calcolato il VAN del progetto differenziale come differenza dei VAN dei due progetti: VAN ( P − S ) = VAN ( P ) − VAN ( S ) . 4 Anna Maria Arcari, Programmazione e controllo, McGraw-Hill, 2010, ISBN 6169-3