OPERA LIQUIDA Opera Liquida associazione e compagnia teatrale, lavora dal 2009 nella Casa di Reclusione Milano Opera con i detenuti ‘’comuni’’. Nella sua evidente citazione alla vita liquida, alla società liquida del sociologo Baumann, ha la pretesa di trasformare la “liquidità” da dato negativo o comunque da caratteristica “faticosa” della vita contemporanea, a valore importante. All’interno di un’istituzione totale come il carcere, dove le mura e i cancelli delineano perfettamente i confini e le barriere, la liquidità di un’opera assume una caratteristica assoluta di libertà. Perché la creatività è duttile, non conosce frontiere né barriere, non si ferma davanti a serrature. Il liquido le attraversa. Attiva dal 2008 nella Casa di Reclusione e fondata nel 2009, sotto la direzione di Ivana Trettel ha prodotto diversi spettacoli originali in collaborazione con Naba, Nuova Accademia di Belle Arti, per la realizzazione di costumi e scenografie. Memorabili le uscite della compagnia di attori reclusi, nel 2009 “I luoghi dell’altro” sul Naviglio grande a chiusura della manifestazione “Estate sui Navigli” e nel 2012 “Le meccaniche dell’anima” al Carroponte di Sesto San Giovanni davanti a un pubblico di 1200 persone. Grazie al sostegno di Fondazione Cariplo l’associazione inaugura lo Stabile in Opera, il teatro della Casa di Reclusione La maturazione e l’evoluzione degli attori ex detenuti (Roger Mazzaro, Alfonso Carlino, Mone Karilla, Vittorio Mantovani) pone le basi per la costituzione di una compagnia esterna e vede l’Associazione impegnata anche in produzioni al di fuori del carcere come “Ma i sogni li ho presi?” di Roger Mazzaro che chiude il Festival “Prova a sollevarti dal suolo” . TEATRO STABILE IN OPERA Opera Liquida, vede nella realizzazione dello Stabile In Opera, nella creazione di un ponte saldo tra il dentro e il fuori, la naturale evoluzione della sua attività, nonché l’unica strada percorribile perché il suo lavoro all’interno dell’Istituzione totale possa affrancarsi sul territorio. E’ previsto un altro Festival a novembre di compagnie di Teatro carcere provenienti da altri Istituti. Il carcere, è un luogo rimosso dalla coscienza collettiva. Viene vissuto esclusivamente come luogo di pena. Senza considerare che il detenuto è un costo sociale e il recidivo ancora di più. Crediamo che le azioni volte al reinserimento di persone che hanno scontato la propria pena non possano essere viste come atti di buonismo ma come prese in carico reali della società, per l’abbattimento di costi e il contenimento di piaghe sociali impattanti per tutti. STAI ALL’OCCHIO! Il progetto agisce per la prevenzione di comportamenti a rischio e la diffusione del concetto di legalità tra i giovani. A partire dall’esperienza di Opera Liquida, l’intervento porta a diretto contatto con i giovani le problematiche e l’esperienza di attori ex detenuti e detenuti in permesso, in questo caso parte attiva del processo, veri e propri tutor, che grazie alla rielaborazione emotiva svolta nel laboratorio teatrale in carcere, portano la loro testimonianza di presa di coscienza del valore intrinseco della vita propria e altrui e pertanto dell’innesco di un cambiamento che li attraversa, nel tentativo di reinserirsi, confrontandosi su temi riguardanti la complessità umana ed emotiva. L’incontro può avvenire in carcere o nelle scuole e prevede performance e monologhi. Opera Liquida è stata ed è sostenuta da: Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Comune di Milano, Sistema Bibliotecario Milano Est. Ha collaborato in questi anni con Naba Fashion Design, Naba Design, Televisione, Teatro della Luna, Frigoriferi Milanesi. Milano Scuola di Cinema e