BARI Premio Maggio

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Sesta edizione per il Premio Maggio, il festival gratuito di CGIL Bari
Grande festa e conclusione prevista, come sempre, il 30 aprile all'Arena della Pace.
Ad oggi confermati Shantel, Zen Circus, Giorgio Poi, Canova e Inude.
Iscrizioni al concorso per progetti musicali inediti attive fino al 1°Aprile
Torna l'appuntamento con Premio Maggio, kermesse dedicata alla musica e ai diritti degli artisti,
che nasce a Bari come frutto delle iniziative della CGIL Bari nell’ambito dei festeggiamenti legati
alla Festa del Lavoro, giunta ora alla sesta edizione: un concorso, che finora ha incoronato cinque
progetti che hanno confermato le attese (Carolina Da Siena, Mai Personal Mood, The Pier,
Giuseppe Liuzzi, Rumori di scena), dibattiti, tavole rotonde, spazio expo e, su tutti, il concertone
gratuito del 30 aprile.
Una formula che ha da subito coniugato impegno politico e sociale con una proposta artistica
sempre attenta alle nuove tendenze e ai migliori esponenti del panorama indipendente nazionale e
internazionale.
Un percorso che ad oggi conta una media di 60 band emergenti iscritte ogni anno e una presenza
media di 5000 persone negli spazi allestiti per quella grande festa che coniuga musica, diritti e
lavoro. Le foto della piazza dell’Arena della Pace (lo spazio presso l’Ipercoop di Japigia che è la
sede del Premio Maggio dal primo anno di attività) all’indomani della manifestazione sono uno dei
più intensi spaccati della socialità mista all’impegno politico.
Già dalla prima edizione il Premio Maggio è soprattutto un concorso che valorizza i talenti
emergenti della scena emergente della provincia di Bari, riservando l'apertura sul palco del concerto
del 30 aprile al gruppo vincitore. Le iscrizioni sono attive online fino al 1° Aprile sul sito ufficiale
della manifestazione, all'indirizzo http://www.premiomaggio.it/iscrizione.
In un percorso affinato nel corso degli anni, dalla scorsa edizione il concorso ha anche una sua
“sede fisica”: il Quadrato Rosso, spazio della Cgil di Bari dedicato al co-working e alle politiche di
aggregazione e socializzazione fortemente voluto proprio nel quartiere Japigia e in Piazza della
Pace, che ospitato l’intero percorso di avvicinamento al tradizionale grande evento.
L'edizione del 2017 si condensa ell'hashtag #abbattiamomuri, che vuole rappresentare quanto di
bello la musica sa offrire nell'attuale momento storico: uno spazio comune in un mondo che
continua ad alzare barriere.
Ad oggi sono 5 gli ospiti confermati per il concerto del 30 aprile: in esclusiva per il Premio Maggio
ci sarà Shantel – il musicista e produttore tedesco Stefan Hantel – sul palco con la Bucovina Sud
Orkestar per il tour “Shantology: 30 years of club guerilla!”. Shantel ha portato le sonorità
selvagge dell’Est europeo nel mondo dei club, cominciando la sua rivoluzione stilistica dopo un
viaggio in Bucovina, regione sul confine tra la Romania e l’Ucraina luogo d’origine della famiglia
di sua madre. La sua ricerca ha dato origine ad una nuova scena musicale, un nuovo sound fatto di
storie fantastiche, passione, fuoco ed anarchia che ha reso Shantel & Bucovina Club un marchio di
fama internazionale abituato a incendiare le platee di tutto mondo. Il suo è un concerto di pura
euforia che ha portato sul palco una rivoluzione degna di quelle house e techno, unendo la magia
della musica dell’Est con il battito hi-tech.
Sul palco, in una formula in costante dialogo con i migliori prodotti del circuito indipendente
italiano, ci saranno anche i Canova, forti di un folgorante esordio (“Avete Ragione Tutti”, uscito
per Maciste Dischi) che sta raccogliendo consensi di critica e pubblico per un tour che registra
continui sold out. La formula del gruppo milanese è semplice: la migliore tradizione della musica
pop italiana coniugata con chitarre inglesi e ritornelli cantati all'unisono col pubblico.
Arrivano da Pisa invece gli Zen Circus. Dopo otto dischi, un EP e diciotto anni di carriera, Il Circo
Zen festeggia la maggiore età con "La terza guerra mondiale" (La Tempesta Dischi), album con un
titolo che è pura provocazione: rapiti dal bisogno di esistere, che il mondo digitale non sa
soddisfare, non sappiamo più accorgerci di quello che ci sta attorno. Dopo gli esordi da buskers e
senza perderne la stessa attitudine, oggi gli Zen si confermano una certezza del rock indipendente
Italiano, portabandiera indiscutibili della musica libera da vincoli e collaborazioni con tre mostri
sacri dell’alternative americano come Violent Femmes, Pixies e Talking Heads in
curriculum. Premiati nel tempo da un pubblico affezionato e sempre più trans generazionale, i loro
inni faranno vibrare l'Arena della Pace.
Romano di adozione, Giorgio Poi nasce a Novara e trascorre parte dell’infanzia a Lucca. Appena
ventenne si trasferisce a Londra, dove si diploma in chitarra jazz alla “Guildhall School Of Music
And Drama”. Nel frattempo dà vita ai “Vadoinmessico”, con i quali pubblica il fortunatissimo
album “Archaeology Of The Future” che li lancia in un tour che toccherà tutta l’Europa e anche gli
States. Il progetto assumerà in seguito una nuova forma sotto il nome “Cairobi”. Dal 2013 vive tra
Londra e Berlino, guardando all’Italia da lontano, e subendo il fascino di cui la distanza la
impreziosisce. Così inizia a scrivere alcuni brani in italiano. Ne viene fuori un disco di canzoni
d’amore personali, malinconiche e psichedeliche, “Fa Niente”, uscito per Bomba Dischi a Febbraio
2017.
Arrivano dalla Puglia invece gli Inude, giovane duo elettronico leccese che, con l'esordio “Love is
in the eyes of the Animals” (Panorama Musique Records), è stato subito indicato tra i migliori
interpreti di una scena italiana sempre più apprezzata all'estero. New soul, elettronica raffinata,
chitarre dilatate, archi, tappeti sonori e romanticismo che confermano un trend ormai consolidato
dove la musica pugliese è capace di creare attenzione e spazio fuori dai confini nazionali.
Mancano pochi dettagli per il cartellone definitivo, ma la festa del 30 aprile si vede già all'orizzonte:
anche quest'anno a inaugurarla, come da tradizione, la Creative Zone allestita nella Piazza della
Pace. la “cittadella culturale” del Premio Maggio dove trovano spazio realtà tra progetti innovativi,
artisti, artigiani, associazioni, attività solidali e di impegno sociale e giovani idee di imprenditoria.
L’edizione 2017 è anche quella del passaggio di testimone tra Pino Gesmundo, in questi anni
Segretario Generale della Cgil di Bari, e Gigia Bucci, attualmente alla guida della Camera del
Lavoro della città metropolitana di Bari, sempre a sostegno di una manifestazione che si può
definire una scommessa vinta: «Sarà, come di consuetudine, una bellissima festa – dichiara Bucci –
ma soprattutto un’occasione di confronto attivo sul contesto in cui quotidianamente operano i
tantissimi lavoratori dello spettacolo nel nostro territorio». Bucci ha evidenziato come «la musica
non viene ancora considerata un lavoro, noi crediamo invece nell’occupazione che è in grado di
generare». Per questo nella piazza intorno all’arena che ospita i musicisti ci saranno artigiani e
associazioni mentre continuerà la campagna referendaria contro i voucher e per la responsabilità
sociale negli appalti.
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