Centro Storico Culturale Valle Brembana “Felice Riceputi ” 4a edizione anno 2013-2014 POESIE ADULTI LA CINQUINA DEI POETI FINALISTI ADULTI Barbara Cannetti Corlo (Fe) Maria Carolina Brignoli Pradalunga (Bg) Gian Luca Laghi Forlì Gina Margadonna Zogno (Bg) Miriam Cattaneo Serina (Bg) VINCITRICE Gina Margadonna Zogno (Bg) La strana storia del pulcino blu Da cento uova, un dì, sono nati novantanove pulcini dorati, ma l’ultimo uovo, non ci credereste, diede alla luce un pulcino celeste. Certo era strano, in tutto il paese, non si era mai visto un pulcino turchese! Qualcosa di unico, insolito e nuovo era sbucato da dentro quell’uovo, che, senza volerlo, faceva tremare l’idea che mai nulla dovesse cambiare. “Un pulcino diverso: è un pulcino sbagliato” questo, a ogni pollo, era stato insegnato, perciò, senza averci pensato su, misero al bando il pulcino blu. Lui , senza perdere la pazienza, rispose al torto con intelligenza, armato di tempere e di pennelli, volle insegnare qualcosa ai fratelli, far loro capire, per certi versi, cosa si prova a sentirsi diversi. Agì di notte, poi il mattino …. che grande sorpresa per ogni pulcino! Alcuni eran viola, altri marroni, due erano verdi, oppure arancioni, righe, pallini, color cioccolato, c’era perfino un pulcino zebrato. “Quel bel giallino, quasi dorato, è solo il colore con cui sei nato, non è certo un merito, né una virtù” spiegò, ad ognuno, il pulcino blu. “Essere giallo non ti rende migliore di chi ha le piume di un altro colore, verdi, celesti o marroncini siamo comunque tutti pulcini”. L’intero pollaio ora ha imparato, che escludere gli altri è sempre sbagliato, saper accogliere chi è differente arricchisce il cuore e apre la mente. L’ippofarfalla Volteggiava di rosa in rosa, di calla in calla, l’ippopotamo che si credeva una farfalla. Non avendo ali variopinte, di carta crespa, se le metteva finte e provava, provava, provava a volare facendo tutti quanti sghignazzare. In fondo, in fondo il suo bisogno, era soltanto credere in un sogno. Finché una notte di polvere di stelle, spiccò il volo, ridendo a crepapelle e volò via, verso la luna piena, mostrando a tutti quanti il fondoschiena. LE POESIE DEGLI ALTRI FINALISTI (in ordine di presentazione delle poesie) Cannetti Barbara Corlo (Fe) Ninananna per la libertà Ninnananna agli orsetti della luna, ai cagnolini chiusi nel canile, ai colombi sfrattati dalle piazze, alle farfalle convolate a nozze. Ninnannanna alle zebre dello zoo, alle Belle di notte ed alle stelle, palchi di luce per voci di grilli... uno degli spettacoli più belli! Mentre la menta e i peperoni gialli fanno da culla al sonno di lumaca, coi fili d’erba il ragno cuce scialli, trine di timo gli fanno da amaca. Ninnananna di picchio canta l’albero e sopra al tetto tace una civetta, con gli occhi gialli e tondi come un faro intercetta le rotte degli insetti. Ninnananna di notti senza tempo, dai libri delle favole esce il vento che spazza via gli orchi e i lupi cattivi per riportare pace tra gli ulivi. Arcobaleno di sogni è la notte: oltre al gatto e alla rondine sul tetto, oltre al vino che dorme nella botte, c’è anche un ghiro che russa nel suo letto. Ninnananna per giochi d’animali in circhi senza fruste e domatori, ninnananna d’un mondo senza mali senza fughe di lepri e cacciatori.... Ninnananna di chioccia senza donnole... canta la mamma in pigiama e pantofole d’un mondo d’animali senza gabbia, liberi di giocare sulla sabbia. *** Maria Carolina Brignoli Pradalunga (Bg) Nella notte Durante il dì fan lunghi sonnecchi, ma al sopraggiungere dell’oscurità prendono vita. Sono loro, i gatti di nessuno, che s’aggirano per le vie in cerca di qualche avanzo per placare la loro fame. Sono misteriosi come la notte, eleganti come fiere, morbidi come lana calda. Sono loro: i gatti di nessuno. I padroni del cielo Sono grigi, bianchi, marroni e neri. Nei paesi più lontani hanno colori più vivaci, ma loro ci sono. Ci sono nelle nostre passeggiate solitarie, librano sopra di noi felici della loro libertà. Sì, a volte li invidiamo, perché loro hanno la fortuna di esplorare nuovi confini lassù, possono volare senza timori nella vasta distesa celeste, sono loro i padroni del cielo. Troppo piccolo Troppo piccolo per essere strappato dal calore della mia mamma. Troppo piccolo per compiere quel lungo viaggio senza cibo, acqua e spazio. Troppo piccolo per non ricevere cure da un veterinario. Mi dispiace, ti ho deluso trafficante di animali. Con me non riceverai nessun soldo, perché sono morto... Ero troppo piccolo. Piccole gioie Con quegli occhietti dolci sempre in cerca di un gentil gesto, con quella codina sempre agitata mi rallegri e mi rimetti in sesto. Per dar gioia ad un giorno nero pesto, a volte bastano pochi minuti con te e il malumore non fa più testo. *** Laghi Gian Luca Forlì Il verde del giardino Le cicale si riposano all'ombra di un bonsai le zanzare si profumano d'insetticida spray le lucertole si spalmano di protezione 6 mentre sotto il sole sognano di essere alle Hawaii. Le caprette s'impellicciano di cachemire e mohair con Agnelli in elicottero che vanno a Courmayeur e gli insetti intanto sgobbano da poveri operai per le ferie resteranno chiusi dentro ai formicai. E il verde del giardino: ma che colore ha? È arancio il ciclamino, è malva il mio lillà. E i fiori dell’aiuola non riconosco più perché la fucsia è viola e la viola è tutta blu? I rondoni che ora ballano su note di rondò quei ragnetti che scopiazzano le tele di Mirò. I mosconi che ora sognano di fare i pedalò e le talpe che s'illudono di essere il metrò. Le civette che ti ammiccano con l'occhio «Yes, all right» ed i gufi che rispondono con «Strangers in the night». Ora i grilli ti sviolinano i notturni di Chopin e la gazza ladra sogna le rapine alla Lupin. E il verde del giardino: ma che colore ha? È arancio il ciclamino, è malva il mio lillà. La rosa è rossa o gialla? Io non capisco più perché la fucsia è viola e la viola è tutta blu? *** Cattaneo Miriam Serina (Bg) Lupi tra fantasia e realtà Buongiorno bambini, non abbiate timore, non sono qui per seminare il terrore. Voglio solo raccontarvi una storia, senza date da studiare a memoria. Io nelle fiabe son quasi sempre cattivo, niente di buono porta il mio arrivo. Sì, sono il lupo, avete indovinato, ma state tranquilli, ho già mangiato. Finalmente posso anch’io dire la mia, perché la realtà non è come la fantasia. Non mi diverto a mangiare i bambini e nemmeno a inseguire tre bei porcellini. Sono semplicemente un lontano cugino del vostro amatissimo cagnolino. Come lui amo correre nei prati, come lui amo i pranzetti prelibati. Sono altri i lupi che dovete temere e nei loro tranelli cercar di non cadere. Non hanno grosse zampe e nemmeno lunghi denti È per questo che dovete stare ben attenti. Riconoscerli non è cosa da niente perché sanno ingannare molta gente. Un po’ come me con i sette capretti, vi ricordate come ho beffato quei poveretti? Se non era per quel piccolino, sfuggito per miracolo al suo destino, una fine diversa avrebbe avuto la storia, con me felice a cantare vittoria. Siate quindi prudenti, cari bambini, a volte i lupi sembrano agnellini e se ne incontrate uno per caso non fatevi prendere per il naso. Non credete a quel che racconta, le bugie son la sua impronta e se per voi è un po’ troppo astuto, non vergognatevi di chiedere aiuto. Cappuccetto fu salvata dal cacciatore, Timmy e Tommy da fratello maggiore. Insieme si diventa tutti più forti, anche dei lupi con i denti corti. A te A te, che sai dare senza avere e non lo fai solo per farti vedere. A te, che sai a tutti star vicino e non t’importa se son grande o piccino. A te, che mi tieni compagnia sia nella tristezza che nell’allegria. A te, che sei un po’ come tutti i bambini capace d’amare senza aver secondi fini. A te, che per qualcuno sei solo un animale, io dico grazie, perché sei un amico speciale. POESIE PRESENTATE DAL POETA Pietro Formentini ospite speciale del Festival Quei Felici Miei Mici Amici! Gatto Micio Fufi Miao Gatto col pelo folto Gatto mi piaci molto Gatto che m’assomiglia Gatto con lunghe ciglia Gatto che s’acciambella Gatto con macchia a stella Gatto candido nevoso Gatto buio silenzioso Gatto fiocco nevicato Gatto ombra miagolato Gatto bianco Gatto nero Gatto dolce Gatto cuore fa le fusa, non fa rumore. Miciogatto e Tivucolor (1) Micio panciuto tranquillo sdraiato sul televisore osserva curioso due esseri umani seduti immobili da più di 2 ore a guardare fissando tutti i programmi - ma proprio tutti! del televisore. Canzonetta dei Motori Mi piacciono i motori appena spenti ai bordi delle strade dentro le pance delle automobili, sono molto utili perché ci vanno a sedere sopra i gatti per restare a lungo immobili. Miciogatto e Tivucolor (2) Il mio bel gatto ron ron ron ron seduto tranquillo sul TVcolor occhioni gialli i baffi folti mi guarda fisso mentre io guardo un leone feroce mi salta addosso nel televisore si fa coccolare… Che emozione Gatto e Leone!