Analisi Artistica della pubblicità. Al Kitsch, al Kitsch!!!

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ECLETTICA di Melegari Chiara
UFFICIO VENDITE
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0521/798024
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www.ecletticastudio.it
A grande richiesta
dei nostri lettori che
continuano con grande affetto a
segnalarci il copia-incolla delle
nostre pubblicità, ripubblichiamo,
dedicandoglielo, l’editoriale “Al
Kitsch, al Kitsch!!!”
Analisi Artistica della pubblicità. Al Kitsch, al Kitsch!!!
Il termine kitsch è tedesco, ha fatto la sua comparsa a Monaco di Baviera verso il 1860 ed
era inizialmente usato per descrivere oggetti di cattivo gusto. Il kitsch è spesso associato a
tipi di arte sentimentali, svenevoli e patetici; il termine può comunque essere utilizzato per
descrivere un oggetto artistico che presenta una qualsiasi mancanza: una delle caratteristiche
di questo tipo di arte consiste, infatti, nel tendere ad essere una imitazione sentimentale
superficiale e teatrale. Si sottolinea spesso la mancanza, negli oggetti chiamati kitsch, del
senso di creatività ed originalità propri dell’autentica arte. Il kitsch è un processo sociale
di inflazione dell’attività estetica nella società dei consumi di massa: esso comporta una
degradazione dell’opera d’arte attraverso la ripetizione multipla e dà luogo a forme artistiche
secondarie, prive di autenticità, ma che soddisfano tuttavia un bisogno umano. Bibliografia:
A. Moles, Psichologie du kitsch, l’art du bonheur. Paris, 1971
Applicando lo “stile kitsch” alla pubblicità risulta chiaro che “copiare” il profilo di un
immobile (per esempio i nostri) con il “copia-incolla” addebitandolo ad un altro, si ottiene
una scheda kitsch priva di autenticità e attendibilità commerciale. Questo danneggia il cliente
prima e i colleghi poi. Le bugie hanno le gambe corte e una volta persa la fiducia del cliente il
gioco è fatto e l’affare fritto. Solo l’uso responsabile di parole e aggettivi può salvaguardare
categoria e mercato, l’eccesso di sentimentalismo e di superlativi inflaziona la veridicità di
quanto descritto, degradando le emozioni e la fiducia di chi legge, annoiando e demotivando
il cliente, di cui abbiamo spesso raccolto le lamentele e
la rabbia. Proprio da queste riflessioni è partito il nostro
progetto di rivoluzionare il marketing commerciale (vedi
Attico del 25/06, 23/07, 30/07 2009). In fondo la casa è
uno dei prodotti più costosi del mercato e mantiene uno
stile pubblicitario obsoleto e superato… Sono molto più
audaci e innovative le pubblicità dei pannoloni per bambini
(“Dormi tranquillo e asciutto, Linus notte assorbe tutto…
Dormi tutto bagnato, Linus notte ti ha fregato” Libera
interpretazione).
Chiara Melegari e “I Ragazzacci” della Pubblicità
11 Novembre 2009
Via Repubblica, appartamento di circa 135 mq, trattativa riservata. ESM10.A1003.
Descrizioni dettagliate, foto e planimetrie su www.ecletticastudio.it
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