L’accelerazione Normalmente la velocità, durante un moto, non resta sempre costante ma può aumentare o diminuire. Per comprendere in che modo la velocità cambia al trascorrere del tempo è utile introdurre un’altra grandezza fisica: l’accelerazione media. Consideriamo il seguente moto e calcoliamo la variazione di velocità Δv =v2 – v1 in ogni intervallo Punti tempo (sec) Velocità Δv = v2 – v1 O 0 A 1 B 5 C 10 D 15 E 20 0 3 6 15 15 3 3-0=3 6-3=3 15-6=9 15-15=0 3-15=-12 Adesso calcoliamo il rapporto tra la variazione di velocità e il tempo in cui avviene ogni variazione di velocità Per capire meglio facciamo riportiamo i punti di coordinate (tempo ; velocità) sul piano velocità-tempo v-t dove t è la variabile indipendente (ascissa) e la velocità è la variabile dipendente (ordinata) Osserviamo che il p.m. Nel primo 1 secondo aumenta la sua velocità di . Nei successivi 4 secondi aumenta la velocità di Nei successivi 5 secondi aumenta la velocità di . . Nei successivi 5 secondi la velocità è costante, cioè non c’è variazione di velocità o meglio è nulla. Nei successivi 5 secondi la velocità diminuisce di Chiamiamo accelerazione media il rapporto tra la variazione di velocità e l’intervallo di tempo nella quale essa è avvenuta La sua unità di misura nel S.I. è il . 1 Prof. Antonello Tinti Quindi l’accelerazione, analogamente a quanto affermato per la velocità, è il coefficiente angolare (cioè la pendenza) del segmento di retta. Dire che un corpo ha una accelerazione di significa dire la sua velocità cambia di ogni secondo. L’accelerazione può essere positiva, negativa o nulla; infatti poiche Δt = t2 – t1 >0 sempre, allora il segno dell’accelerazione sarà determinato dal segno del numeratore Δv: a>0 a<0 a=0 Δv>0 Δv<0 Δv=0 La velocità aumenta (moto accelerato) La velocità diminuisce (moto ritardato) cioè il corpo rallenta La velocità è costante (moto uniforme) Analogamente a quanto fatto per la velocità, possiamo anche in questo caso definire l’accelerazione istantanea, cioè l’accelerazione posseduta da un corpo in un certo istante. Essa matematicamente è il limite a cui tende l’acclerazione media in un certo intervallo di tempo quando l’intervallo stesso tende a zero. Il moto rettilineo uniformemente accelerato (m.r.u.a.) Definizione: un punto materiale si muove di m.r.u.a. quando la sua traiettoria è una linea retta e la sua accelerazione è costante. Consideriamo il seguente moto con parenza da fermo e riportiamo punti di coordinate (t;v) sul grafico velocità-tempo Punti tempo (sec) Velocità O 0 A 1 B 3 C 5 D 7 E 9 0 2 6 10 14 18 Osserviamo che la pendenza della retta, cioè il rapporto tra la variazione di velocità Δv (ordinata) e la variazione di tempo Δt (ascissa), è sempre costante. Siamo in presenza di un m.r.u.a. L’accelerazione media coincide con l’accelerazione istantanea am = ai e quindi possiamo semplificare la notazione scrivendo . L’equazione oraria di questa retta sarà data da v = 2t In generale v = at 2 Prof. Antonello Tinti Consideriamo il seguente moto con velocità iniziale non nulla Punti tempo (sec) Velocità O 0 A 1 B 2 C 3 D 4 E 5 2 5 8 11 14 17 Anche in questo caso siamo in presenza di un m.r.u.a. con velocità iniziale non nulla. L’equazione di questa retta sarà data da v = 3t + 2 In generale v = v0 + at 3 Prof. Antonello Tinti La posizione nel m.r.u.a. Consideriamo i primi 5 secondi in un moto rettilineo uniforme (v=costante) con velocità Sul piano velocità-tempo otteniamo una retta parallela all’asse dei tempi. Ci chiediamo quale sarà lo spazio percorso. Dalla equazione oraria s = 9t otteniamo s=45m Osserviamo che tale valore corrisponde all’area del rettangolo sotteso dal segmento di retta per t=5. Attraverso il calcolo integrale si può dimostrare che l’area sottesa da un retta nel grafico velocità-tempo rappresenta la misura dello spazio percorso in un m.r.u.a. Si prenda il m.r.u.a. v = 3t + 2 già studiato in precedenza; ci chiediamo quale sarà lo spazio percorso dopo 4 secondi. Consideriamo il suo grafico velocità-tempo Evidenziamo l’area sottesa dal grafico per t=4 secondi, essa è un trapezio rettangolo. Calcoliamo l’area di tale trapezio tale valore sarà lo spazio percorso in 4 secondi. 4 Prof. Antonello Tinti In generale spazio percorso Δs = s – s0 sarà dato da Se il m.r.u.a. avviene con partenza da fermo v0 = 0 se t=0 e con posizione iniziale nulla s0 = 0 allora la precedente diventa Calcolo del tempo Dalla ricaviamoci il tempo t Dalla per ricavare il tempo dobbiamo risolvere l’equazione di II grado nell’incognita t 5 Prof. Antonello Tinti