Pinguicula agnata
Ultimo aggiornamento Domenica 07 Febbraio 2010 00:52
Pinguicula agnata
Famiglia: Lentibulariaceae
Pubblicazione: Casper, in Feddes Repertorium Specierum Novarum Regni Vegetabilis 67(1-3):
14. 1963.
Provenienza: Messico, Stato di Hidalgo, distretto di Zimapan, altitudine: 1524 m. s.l.m.
Habitat: Zone montuose
foto: E. Partrat (a world of pinguicula)
Pinguicula agnata è una delle varie specie provenienti dalle zone montuose del Messico.
Queste hanno la particolare caratteristica di essere eterofille, cioè presentano un marcato
dimorfismo fra la rosetta estiva carnivora e quella invernale (molto simile nell' aspetto ad una
pianta succulenta). L' eterofillia rappresenta quindi un adattamento in risposta alle locali
condizioni climatiche (estati umide e inverni secchi). La coltivazione è semplice: il composto va
tenuto umido dalla primavera inoltrata fino al tardo autunno, mentre nel periodo invernale è
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necessario tenerlo asciutto.
Note di coltivazione
Vasi: vanno bene anche vasi bassi, in quanto l'apparato radicale non è particolarmente
sviluppato.
Substrato: in genere si utilizza un composto calcareo molto poroso e ricco di minerali, ad
esempio unendo una piccola quantità di torba e un'alta percentuale di ghiaia, sabbia e/o
materiali espansi. Molti appassionati le coltivano con successo direttamente su rocce come tufo
o calcare poroso.
Temperatura: estive max 28°C; invernali min 5°C.
Acqua: va bene anche l'acqua del rubinetto (essendo abituate a vivere su rocce calcaree);
naturalmente dopo averla fatta decantare per far evaporare il cloro.
Luce: media. Possono essere tenute anche in pieno sole (in questo caso si favorisce la
colorazione delle foglie) ma attenzione a non cuocere le piante d’estate. Un giusto
compromesso è la collocazione a mezz’ombra, dove magari le piante possono ricevere un po’
di sole al mattino o alla sera.
Umidità: medio-alta d’estate; io utilizzo vasi di coccio alti circa dieci centimetri, immersi in due
dita di acqua. In inverno il composto fa fatto disidratare quasi completamente.
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Note sulla semina
Il metodo migliore per seminare questa specie e' di preparare un substrato composto da 40%
perlite, 20% vermiculite, 20% sabbia silicea, 20% sepiolite (comunemente venduta come lettiera
per gatti, fare attenzione che non contenga ammendanti o profumi) in cui l'ultimo centimetro
sara' composto da sola vermiculite fine.
Per chi fosse in possesso di vermiculite a scaglie grosse si consiglia di tritarla in modo che
rimangano dei cubetti di circa 2 millimetri di lato.
Il vaso deve avere dimensioni adeguate al numero di semi, per evitare che le piccole piantine
nascano troppo vicine andando quindi ad ostacolarsi reciprocamente nella crescita. Solitamente
un vaso 9x9x10 e' sufficiente.
Per garantire la germinazione i semi vanno tenuti ad una temperatura prossima ai 20 °C e con
un'alta umidita'. Il metodo piu' semplice e' quello di inserire il vaso in un sacchetto di plastica
trasparente messo in una posizione luminosa ma evitando la luce diretta del sole. Bisognera'
anche assicurare sempre una buona quantita' d'acqua nel sottovaso.
Proprio per il fatto d'utilizzare un substrato totalmente minerale, queste piante non necessitano
obbligatoriamente di acqua demineralizzata. E' possibile utilizzare la normale acqua del
rubinetto dopo averla lasciata decantare per qualche ora (in modo da permettere l'evaporazione
del cloro).
Se decidete di seminare nella stagione fredda potete porre il contenitore (senza sacchetto) in
terrario.
3/3