Rappresentazione di Menecmi (Menaechmi): una recensione Far apprezzare a un pubblico una commedia scritta nel II secolo a.C potrebbe essere, per alcuni, un compito oneroso; ma non è così per la compagnia teatrale “Teatro Europeo Plautino” di Sarsina che è riuscita, in chiave moderna, a riportare in scena la maestria del compaesano Tito Maccio Plauto. La commedia rappresentata è “Menaechmi”: in essa si racconta la storia di due fratelli gemelli. Il primo Menecmo è stato perduto da bambino a Taranto, così l’altro gemello viene ribattezzato a sua volta Menecmo. Crescendo, il Menecmo originale, che vive ad Epidamno, si sposa e prende anche un’amante. La sua vita continua indisturbata fino all’arrivo in città di Menecmo II, l’altro fratello, assieme al servo. L’uguaglianza fisica e l’omonimia dei gemelli dà inizio a una catena di divertenti colpi di scena i cui significati sono conosciuti solo dal pubblico, ma non dai personaggi. I qui pro quo portano infine all’incontro fra i gemelli, al ricongiungimento e allo scioglimento degli equivoci. Sebbene nella commedia compaiano molti personaggi, cinque soli attori li interpretano e sono capaci di trasmettere il genio di Plauto, rivisitandolo ma al tempo stesso rimanendo fedeli al testo originario. La compagnia infatti riprende i topoi plautini quale il prologo (nel quale ci si rivolge al pubblico per introdurlo all’azione) e la presenza nella palliata di parti cantate; tutto ciò in chiave moderna e con una comicità frizzante e per niente scontata. Un elogio va anche all’utilizzo magistrale della lingua: un italiano del ventunesimo secolo che rispetta, per quanto possa sembrare un ossimoro, la lingua latina. Inoltre la compagnia è riuscita a mantenere l’arguzia plautina , moderando il linguaggio talvolta un po’ licenzioso del Nostro, permettendo la visione della commedia anche ad un pubblico più giovane. In un periodo in cui si è sempre più noncuranti del mondo latino, il Teatro Europeo Plautino è stato abile a “resuscitare” l’interesse per la letteratura latina e a rendere attuale un millenario Plauto. Samuele Fratini, Aurora Marconi, Riccardo Zangarelli (Per la classe IV A Classico, Liceo Statale Plinio il Giovane)