Elettronica applicata e misure
Prefazione
Appunti del corso di Elettronica
applicata e misure.
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Prefazione degli studenti
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Questo documento vuole rappresentare un insieme di appunti di supporto del corso di Elettronica
applicata e misure.!
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Il seguente documento è un insieme di appunti del corso di Elettronica applicata e misure. Si vuol
ricordare che tali appunti possono essere affetti da errori e imprecisioni e per questo motivo si
richiede di comunicare ai sottoscritti, alle email: [email protected] e
[email protected], con eventuali correzioni e/o suggerimenti nella stesura, indicando
chiaramente il documento a cui si riferisce.!
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In quanto si tratta di un documento di appunti di libera pubblicazione gli autori non si assumono
alcuna responsabilità del contenuto.!
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Il testo è stato redatto attraverso l’applicativo Pages® for Mac; alcuni grafici sono realizzati
attraverso il software di calcolo numerico Grapher®, alcuni sono stati disegnati a mano tramite il
software di disegno a mano libera Penultimate® altri ancora sono stati presi direttamente dalle
slide disponibili sul portale; per la rappresentazione di alcuni circuiti è stato usato iCircuit®.!
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Come usare gli appunti.!
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Tali appunti sono stati concepiti in modo tale da essere utilizzati con il supporto delle slide del
professore, infatti viene seguita la stessa suddivisione delle lezioni. Il titolo in rosso all’inizio di
ciascuna lezione rappresenta il titolo della lezione stessa, mentre i vari sottotitoli in rosso nel
documento sono associati al numero della pagina della slide di riferimento.!
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Gli appunti sono divisi in base a ciascuna lezione:!
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Misure !
A. Parte I!
1. Oscilloscopio digitale (scritti a mano)!
2. Generalità misure (scritti a mano)!
3. Stima Incertezze (scritti a mano)!
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F. Parte II!
1. Voltmetri digitali !
2. Voltmetri AC !
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I
Elettronica applicata e misure
Prefazione
Elettronica applicata!
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B. GRUPPO B - Circuiti digitali (scritti a mano)!
1. Richiami su circuiti logici (scritti a mano)!
2. Parametri dinamici dei Flip Flop (scritti a mano)!
3. Circuiti sequenziali (scritti a mano)!
4. Logiche programmabili (scritti a mano)!
5. Esercitazione 1 (scritti a mano)!
6. Comparatori di soglia (scritti a mano)!
7. Generatore onda quadra !
8. Esercitazione 2!
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C. Bus e interconnessioni!
1. Interconnessioni !
2. Modelli a linea di trasmissione!
3. Connessioni con linee!
4. Cicli di trasferimento base!
5. Protocolli di bus!
6. Collegamenti seriali !
7. Collegamenti seriali sincroni!
8. Integrità di segnale!
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D. Sistemi di acquisizione dati (mancante)!
1. Integrità di segnale!
2. Convertitori D/A!
3. Conversione A/D!
4. Convertitori pipeline e differenziali!
5. Condizionamento del segnale!
6. Filtri !
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E. Alimentatori e regolatori !
1. Circuiti di potenza !
2. Sistemi di alimentazione !
3. Regolatori a commutazione!
4. Altri sistemi di alimentazione!
5. Esercizi 5: regolatori lin e SW.
A. A. 2013 / 2014
II
Elettronica applicata e misure
Lezione B7
Gruppo lezioni B7
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1, 2. Generatori di onda quadra
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In questa lezione vedremo generatori di impulsi (monostabili), generatori di onda quadra e altri
generatori di segnali. I generatori di onde sinusoidali li vedremo nel gruppo di lezioni F.!
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Le principali sezioni di questa lezione saranno:!
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• generatori di impulsi!
• generatori di onda quadra!
1. circuito con Schimitt-trigger!
2. generatore di onda quadra e triangolare!
• altri generatori di segnale!
1. porte e reti RC!
2. generatori al quarzo.!
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3. Oscillatori e generatori di segnale
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Gli oscillatori sono dei generatori di segnale continuo e si differenziano dai generatori di impulsi
perché i primi presentano delle onde di tipo simmetrico mentre gli impulsi no.!
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Generatori di impulsi:!
I generatori di impulsi sono di tipo monostabili e sono caratterizzati da una frequenza, dalla durata
dell’impulso e dal duty-cycle. Un classico esempio segnale a impulsi è:!
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Generatori di segnale continuo:!
Questi invece sono caratterizzati da una ben precisa forma d’onda, dall’ampiezza dell’onda, da
una frequenza e dal periodo. Alcuni esempi classici sono:!
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Lezione B7
4. Parametri di segnali ad onda quadra
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In figura è rappresentato un segnale ad onda quadra. I parametri sono quattro:!
1. i livelli di tensione (VH e VL) che rappresentano i moduli di tensione!
2. il periodo (T = TH + TL) che è rappresentato in figura!
3. la frequenza, il reciproco del periodo f= 1 / T!
4. il duty-cycle (DC = TH / T) che rappresenta il rapporto tra la durata del segnale alto e la durata
del segnale basso, spesso rappresentato in forma percentuale. Quando il duty-cycle è del 50%
significa che la durata della tensione VH è uguale alla durata delle tensione VL.!
Nell’onda quadra in figura il duty cycle è del 50%, poiché TH = TL!
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In questa figura invece è rappresentato un segnale impulsivo, dove TL ≠ TH e l’onda è rettangolare
(il DC è qualsiasi ma diverso da 50%) si parla di serie di impulsi.!
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5. Parametri di segnale impulsivo
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I parametri di un segnale impulsivo sono tre:!
1. Ampiezza: A, indica il livello di tensione dal livello basso a quello alto!
2. Larghezza: W equivale alla durata del livello alto, cioè la durata dell’impulso!
3. Periodo: T, il tempo intercorso tra l’inizio di un impulso e l’inizio dell’impulso successivo!
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Le definizioni di frequenza e duty-cycle comunque sono ancora valide.!
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6. Generatore di impulso
Un circuito monostabile è un circuito che mantiene stabile uno stato (solitamente L) e quando il
circuito viene sollecitato a cambiare lo stato in H, esso manterrà lo stato H per un ben definito
intervallo di tempo dopodiché ritorna automaticamente allo stato L in attesa di un nuovo stimolo.
Quindi con uno stimolo si copie un ciclo completo [L->H]+[H per un delta di tempo]+[H->l].!
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Il blocchetto in figura rioccupa di generare un singolo impulso di larghezza W in corrispondenza di
una transizione (stimolo) all’ingresso. Nota: lo stimolo potrebbe essere un clock in salita, un clock
in discesa o anche entrambe le cose. In figura è
rappresentato un generatore di impulsi che si attiva in
corrispondenza di un fronte di salita di Vi producendo
un impulso positivo all’uscita Vo.!
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Elettronica applicata e misure
Lezione B7
7. Come generare impulsi/ritardi
Per poter generare impulsi/ritardi, necessito di elementi che hanno le seguenti caratteristiche:!
- elementi di ritardo!
- rete combinatoria (analogica o digitale).!
Si devono distinguere le due tipologie di circuiti: analogico e digitale, perché i generatori di impulsi
per le due tipologie sono costruiti in modo differente.!
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Generatore di impulsi di tipo analogico.!
Per il generatore di impulsi di tipo analogico si utilizzano:!
- celle passa alto/basso (RC, LRC, moduli integrativi e derivativi, …) che causano una variazione
lenta del segnale e transizioni multiple.!
- porte logiche (il ritardo di tali porte è definito dalla tecnologica cui sono realizzate).!
E queste sono le basi per costruire generatori di impulsi di tipo analogico.!
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Generatore di impulsi di tipo digitale.!
Per i circuiti digitali invece la costrizione di un generatore di impulsi è relativamente più semplice,
in quanto, per esempio, è sufficiente utilizzare un contatore e una porta AND, il contatore ogni TOT
di clock si attiva e la porta AND produce un impulso H, al clock successivo si disattiva riportando
all’uscita il segnale L. In ogni caso le basi per costruire generatori di impulsi digitali sono
semplicemente:!
- circuiti sequenziali (FSM)!
- contatori (dalla durata precisa).!
Questo schema rappresenta la soluzione adatta per i sistemi integrati.!
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In alternativa si può sfruttare una soluzione di tipo Software.!
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8. Impulso su fronte di salita
Quando si dice che un generatore di impulsi che si attiva da un segnale di ingresso si dice ben
poco, perché bisogna essere più precisi e specificare in quale momento (o zona) del segnale viene
attivato l’impulso. Solitamente si attivano ai fronti di salita del segnale di ingresso. Quindi si parla
più correttamente di generatori di impulsi su fronte di salita.!
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La figura soprastante rappresenta il circuito del generatore di impulsi su fronte di salita. !
SigA rappresenta il segnale di ingresso (quello che stimola il circuito). !
SigB rappresenta il segnale del ritardatore (il modulino T è il ritardatore).!
SigC rappresenta l’impulso finale.!
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La figura soprastante invece rappresenta il diagramma temporale del circuito. Analizzandolo si
vede che il ritardatore T “comanda” l’impulso (cioè lo attiva) quando è basso (c’è un inverter
all’ingresso della porta AND) e blocca l’impulso quando è alto. Il ritardo di T è proprio la durata
dell’impulso. Per ottenere questo ritardo ci sono diverse strategie, ma la più usata è quello di
mettere in cascata tante coppie di inverter quante ne sono richieste per ottenere il ritardo voluto. !
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Lezione B7
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Le alternative possono essere rappresentate da celle RC, ma creano qualche problema, oppure
usare induttanza, ma che nei circuiti digitali sono fortemente sconsigliate.!
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Nota: il ritardatore è realizzato con una porta AND. L’allungatore invece è realizzato con una porta
OR.!
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9. Allungatore (Strechter) di impulso
Lo strechter è una tecnica analoga al generatore di impulsi nella quale è possibile ottenere diverse
combinazioni di salita e discesa.!
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Questo è diverso dal modulo ritardatore, perché è realizzato con una porta OR. L’effetto è quello di
avere un impulso più lungo a parità di caratteristiche con una porta AND, infatti basta confrontare il
seguente diagramma temporale con quello precedente:!
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10, 11, 12, 13. Ritardo con cella RC
Se utilizziamo una cella RC per ottenere un ritardo, sappiamo che esistono due tipi di celle RC:
integratore e derivatore. Osserviamo la seguente figura.!
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Tale figura ci mostra che un integratore è preferibile a un derivatore, in quanto “smussa” le
eventuali interferenze, questo perché ha una variazione più lenta e ciò comporta lo svantaggio di
avere i fronti meno ripidi, il derivatore ha gli effetti opposti.!
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Lezione B7
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Integratore:!
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Derivatore:!
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Monostabile rigenerativo: questa rappresenta un altro circuito generatore di impulsi nel quale si
usa un integratore, ma lo si “velocizza” mediante una reazione attraverso la porta OR.!
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13. Esercizio B7.1
Generare un impulso positivo (010) di durata 1 microsecondo in corrispondenza della transizione
H->L di un segnale digitale. In particolare:!
1. Tracciare un circuito che utilizza porte logiche e ritardo (C, R)!
2. Indicare da quali parametri dipende la durata dell’impulso!
3. Tracciare un circuito (digitale) in cui la durata dell’impulso è controllata da un Clock esterno!
4. Proporre altre soluzioni!
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Lezione B7
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Risoluzione dell’esercizio.!
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L’esercizio non è difficile: bisogna considerare un segnale in ingresso A regolare, del tipo 010. E si
vuole che l’impulso si attivi durante il fronte di discesa del segnale A (transizione H->L). Per fare
ciò è sufficiente porre un ritardo di tale segnale di 1 microsecondo in modo tale che si trasli il
segnale A attivandolo quando tale segnale è sul fronte di discesa. Osserviamo il seguenti
diagramma per capire meglio (nota: B è il segnale che passa dal ritardatore T fino alla porta
logica):!
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Dalla figura si vede che il segnale OUT (cioè l’impulso) non è altro che il processamento attraverso
la porta AND del segnale ritardato A. Il modulo ritardatore T è tale per cui introduce un ritardo di un
microsecondo sul segnale A. Si può usare una cella RC sia una cascata di inverter.!
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Questa rappresenta la soluzione del circuito digitale in cui la durata dell’impulso è controllata da un
clock esterno.!
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15. Generatore di onda quadra
Da adesso in poi si fanno le descrizioni di circuiti con Schmitt frigger e si parlerà di generatori di
onda quadra e triangolare.!
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16, 17. Generatori di onda quadra
I generatori di onda quadra hanno come elementi basi reti RC passa basso pilotate da un segnale
binario e confrontando la tensione su C con livello min e max (tramite un comparatore con isteresi)
si ottiene in uscita del comparatore sia il segnale di uscita sia il segnale di reazione per ripilotare il
comparatore stesso.!
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Cella RC passa basso pilotata da un segnale binario (che genera un segnale a onda di sega
modulato):!
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Questo è il comparatore di soglia con isteresi:!
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Questo è il generatore di onda quadra nel suo complesso:!
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Il condensatore si carica e si scarica mantenendo la propria tensione V
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C
entro le soglie VS1 e VS2:!
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La forma di tale segnale (in viola) è data dal comparatore di soglia. Mentre la forma del segnale a
onda di sega è data dal continuo caricarsi e scaricarsi del condensatore che non può superare i
miti delle soglie del comparatore con isteresi. Notare che quando il segnale del condensatore è
crescente si ha in uscita la parte alta dell’onda quadra e viceversa: quando il segnale del
condensatore è decrescente si ha il picco basso dell’onda quadra.!
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18. Semiperiodo
Questo grafico rappresenta la cella RC del circuito considerato prima e la curva blu rappresenta la
scarica del condensatore ed ha la stessa lunghezza della carica del condensatore. La tensione VUL
rappresenta l’impulso basso e il semiperiodo (il segmento indicato da T’).!
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19. Periodo complessivo
Questo rappresenta il periodo complessivo, nella sezione 18 è raffigurato l’andamento della
scarica del condensatore ignorando la soglia VS1 qui invece si considerano gli effetti di entrambe le
soglie e quindi il condensatore non ha la possibilità di caricarsi e scaricarsi del tutto, perché i valori
delle soglie fanno si che il condensatore inverta il senso prima di raggiungere l’azione completa, è
come se rimbalzasse tra due muri.!
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20. Generatore di onda quadra: limiti operativi
I generatori di onda quadra non possono generare qualsiasi segnale, cioè hanno dei limiti operativi
e sono dovuti in particolare alla presenza della resistenza di reazione R e del condensatore C nel
circuito. Inoltre ci sono dei limiti di frequenza.!
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La resistenza di reazione R.!
La resistenza di reazione ha un limite massimo e un limite minimo. Non può essere una resistenza
molto alta, perché se no la corrente non riesce più a passare e la reazione non riesce più a
rifornire il modulino e il condensatore bloccando il funzionamento dell’intero sistema. Non può
nemmeno essere troppo bassa, perché tale resistenza è vista coma carico all’uscita e valori troppo
bassi limitano la dinamica di uscita obbligando a cambiare le formule per il calcolo della frequenza
inoltre impedisce all’intero sistema di poter pilotare correttamente altri circuiti logici (passerebbe
troppa corrente attraverso la reazione e poca in uscita).!
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Il condensatore C.!
Il condensatore non deve essere troppo grande e nemmeno troppo piccolo. Bisogna confrontare la
corrente di perdita con le correnti di ingresso. Un condensatore troppo grande rallenta il sistema, o
più precisamente, ci mette molto a caricarsi e scaricarsi e quindi l’onda quadra risulta molto ampia,
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al contrario: un condensatore piccolo produce onde quadre molto piccole. Quindi bisogna scegliere
la giusta via di mezzo che soddisfa i criteri cercati. Nel comparatore con isteresi inoltre è presente
un condensatore, quindi il nostro condensatore (quello esterno) deve essere tale da compensare
quello molto piccolo del comparatore.!
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I limiti di frequenza.!
Tale sistema presenta un limite massimo e un limite minimo di frequenza. La frequenza massima è
definita dallo slow rate dell’uscita (Tr, Tf) mentre la frequenza minima è definita dalla massima
capacità di C e dalla massima resistenza R.!
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21. Generatore di onda quadra, parametri principali
Cosa determina la frequenza dell’onda quadra? Per capire cosa determina la frequenza si devono
considerare i parametri di tale circuito:!
1. VS1!
2. VS2!
3. VUH!
4. VUL!
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Gli attori principali sono:!
1. La resistenza di reazione R!
2. Il condensatore esterno C.!
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22. Altri parametri
D: Cosa limita la massima frequenza del generatore di onda quadra?!
R: La frequenza massima del generatore è limitata dalla capacità del condensatore e dalla
tensione di alimentazione, più la tensione è alta e più il condensatore è piccolo, più alta sarà la
frequenza.!
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D: Cosa limita la frequenza minima?!
R: Stesso discorso, più grande è la capacità del condensatore e più è bassa la tensione di
alimentazione più bassa sarà la frequenza.!
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D: Quali sono i valori limite per R e per C?!
R: Se R è troppo elevato la corrente in uscita non riesce più a passare attraverso la reazione e non
riesce più ad alimentare il sistema. Se R è troppo bassa rischio di introdurre parametri troppo
elevati di corrente all’interno del comparatore compromettendone il corretto funzionamento. Se C è
troppo grande, avrò la curva esponenziale che descrive la carica e scarica di tale condensatore
molto lenta, al contrario, se C è piccola allora la curva di tale esponenziale sarà molto veloce.!
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D: Come si modifica la frequenza al variare della tensione di alimentazione?!
R: Non lo so. Variando magari i parametri della resistenza di reazione?!
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D: Per misurare la frequenza, è preferibile collegare la sonda dell’oscilloscopio su C o all’uscita?!
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R: Per misurare la frequenza è meglio mettere la sonda dell’oscilloscopio all’uscita, poiché se
mettessi la sonda tra il condensatore e il comparatore (cioè su C) andrei ad influire sull’intero
funzionamento di tale sistema.!
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24, 25, 26. Ottenere un’onda quadra tramite un oscillatore
quadro-triangolare
Questo modulo è un integratore invertente, se riceve un segnale periodico
crescente/decrescente mi produce un segnale diverso in forma, ma con lo
stesso periodo. In particolare, se riceve in ingresso un’onda quadra, lo
trasforma in onda triangolare (il concetto è molto simile a quello di
convoluzione).!
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Quest’altro modulo, invece, è un comparatore di soglia con isteresi, se
riceve in ingresso un onda triangolare questo mi produce un’onda
quadra. !
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Quindi, posso mettere insieme i due moduli appena visti per costruire un generatore di onta
quadra, questo sistema si chiama oscillatorie quadro triangolare. Nel suo complesso è così
rappresentabile.!
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Il funzionamento di questo modulo non è difficile: il comparatore di soglia riceve un’onda triangola
e la trasforma in un’onda quadra, quindi la porta in output, tuttavia, l’output è anche “reazionato”,
nel senso che l’onda quadra viene ritrasmessa come input all’integratore invertente che trasforma
un’onda quadra in una triangolare e così il ciclo continua. In fase iniziale (quando accendo il
dispositivo) questo prima di stabilizzarsi oscilla un po’ e quando raggiunge la stabilità produrrà una
bellissima onda quadra.!
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27. Il funzionamento dell’oscillatore quadro-triangolo
Il condensatore viene caricato a corrente costante (circuito integratore con amplificatore
operazionale). La tensione sul condensatore è un segnare triangolare a tratti lineari. Osservare la
seguente figura:!
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Il senso delle frecce colorate indica il funzionamento del sistema: quando l’onda quadra è nello
stato alto si segue la freccia blu, e si vede che CARICA il condensatore C permettendo
all’integratore di produrre una retta decrescente (l’integratore è invertente) e quando l’onda quadra
in ingresso all’integratore è allo stato basso (freccia rossa) il condensatore va a SCARICARSI e
così facendo l’integratore produce una retta crescente e ripetendo questo ciclo viene così a crearsi
un’onda triangolare che permette al comparatore di soglia di produrre un’onda quadra perfetta, la
quale ritorna sull’integratore ripetendo così il ciclo in modo stabile.!
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28. Il calcolo del periodo
Per calcolare il periodo si possono
usare le seguenti formule,
appoggiandosi alla figura non deve
essere tanto difficile:!
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Dalla seguente figura si può vedere
come l’onda triangolare “pilota”
quella quadra.!
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In breve, il periodo finale T è dato
dalla somma del periodo di salita T2
(non raffigurato) e dal periodo di
discesa T1 e cioè: T = T1 + T2.!
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Quindi la frequenza f è ottenuta come il reciproco del periodo: f = 1/T. Inoltre, la frequenza è
influenzata dai seguenti parametri: f(R, C, VS1, VS2, VU).!
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Nota: in questa tipologia di circuito triangolo-quadro tutto è più facilmente controllabile, invece nel
circuito che usa la cella RC per disegnare un’onda quadra era più complesso regolare i vari
parametri.!
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Nota: differenza tra generatore di onda triangolare con RC e generatore di onda triangolare con
sistema quadro-triangolo.!
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Il primo, quello con la cella RC, produce un’onda un po’ smussata:!
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Invece il secondo no, è migliore: !
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29. Variazione delle frequenza
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Questa figura mostra come
sia possibile modificare la
frequenza dell’onda quadra
in OUT. Ci sono quattro
modi:!
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1. Modificare la resistenza
R!
2. Modificare il
condensatore C!
3. Modificare le due
tensioni di soglia
dell’isteresi!
4. modificare la resistenza
del partitore di tensione
che si trova in uscita del
comparatore di soglia
con isteresi.!
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Le prime tre opzioni sono
sconsigliate in quanto modificare la resistenza R comporta una distorsione difficile da controllare
della corrente IC. Modificare i valori delle due soglie è un’operazione complessa e sconsigliata.
Modificare la capacità del condensatore può creare problemi al corretto funzionamento
dell’integratore invertente. Quindi, l’opzione migliore è quella di modificare la resistenza cerchiata
in blu, la quale, variandola (è un reostato) varia anche la tensione V(R) in figura e di conseguenza
regolo la frequenza. Tale reostato, inoltre, si trova in un luogo comodo e quindi facile da usare.!
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Questa figura rappresenta l’onda quadra il cui periodo è lo stesso dell’onda triangolare. Se vario il
condensatore, vado a modificare la pendenza dell’onda
triangolare, riducendone così il periodo e in tal modo
influisce anche sul periodo dell’onda quadra. Questo per
far capire come il periodo dell’onda triangolare è correlato
a quello dell’onda quadra.!
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Quest’altra figura invece rappresenta il comparatore di soglia
con isteresi, modificando i valori delle due resistenze posso
variare la frequenza, ma è complicato.!
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30. Variazione del duty cycle
La variazione delle frequenza comporta una variazione del periodo T in modo “simmetrico ed
eguale”, vale a dire, ricordando il significato di T = T1 + T2 (cioè, T = periodo VH + periodo VL) che
non modifico il duty cycle. Mentre la variazione del duty cycle è qualcosa di diverso e più
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complesso, in quanto il periodo T viene modificato in maniera “asimmetrica ed ineguale” rispetto a
T1 e T2. Per variare il duty cycle bisogna variare i parametri che intercorrono tra i due semiperiodi:!
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Si ha quindi un’asimmetria di VUH rispetto a VUL.
È possibile ottenere una variazione del duty
cycle facendo uno sdoppiamento della
resistenza mediante l’uso di due diodi e
variando il valore del reostato (in figura) posso
variare il duty cycle. Notare come le pendenze
della salita e discesa dell’onda triangolare
variano in modo ineguale.!
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Più precisamente, i diodi fanno in modo di
regolare i “flussi di tensione” quando sono allo
stato H e L. In particolare, quando il reostato in figura è regolato in modo tale da aumentare la
resistenza che sta sopra e diminuire quella che sta sotto succede questo: quando l’onda quadra è
nello stato H si ha un flusso molto debole verso l’integratore e quindi il condensatore si carica
lentamente disegnanti una discesa molto lenta (di conseguenza l’onda quadra avrà un L più lungo
e H più corto. Quando l’onda quadra in ingresso al sistema di diodi è nello stato H, ha una via
libera e riesce a scaricare il condensatore molto velocemente, producendo un’onda quadra con
uno stato H più breve. Variando il reostato si hanno tutti i termini derivativi variabili dal max al min
in tutte le sfumature.!
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31. Circuito con trigger
I contenuto di questa slide non viene spiegato qui, poiché si tratta di un argomento che vedremo
meglio durante i gruppi di lezione successivi.
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