Elettronica applicata e misure Prefazione Appunti del corso di Elettronica applicata e misure. ! Prefazione degli studenti ! ! Questo documento vuole rappresentare un insieme di appunti di supporto del corso di Elettronica applicata e misure.! ! Il seguente documento è un insieme di appunti del corso di Elettronica applicata e misure. Si vuol ricordare che tali appunti possono essere affetti da errori e imprecisioni e per questo motivo si richiede di comunicare ai sottoscritti, alle email: [email protected] e [email protected], con eventuali correzioni e/o suggerimenti nella stesura, indicando chiaramente il documento a cui si riferisce.! ! In quanto si tratta di un documento di appunti di libera pubblicazione gli autori non si assumono alcuna responsabilità del contenuto.! ! Il testo è stato redatto attraverso l’applicativo Pages® for Mac; alcuni grafici sono realizzati attraverso il software di calcolo numerico Grapher®, alcuni sono stati disegnati a mano tramite il software di disegno a mano libera Penultimate® altri ancora sono stati presi direttamente dalle slide disponibili sul portale; per la rappresentazione di alcuni circuiti è stato usato iCircuit®.! ! Come usare gli appunti.! ! Tali appunti sono stati concepiti in modo tale da essere utilizzati con il supporto delle slide del professore, infatti viene seguita la stessa suddivisione delle lezioni. Il titolo in rosso all’inizio di ciascuna lezione rappresenta il titolo della lezione stessa, mentre i vari sottotitoli in rosso nel documento sono associati al numero della pagina della slide di riferimento.! ! Gli appunti sono divisi in base a ciascuna lezione:! ! Misure ! A. Parte I! 1. Oscilloscopio digitale (scritti a mano)! 2. Generalità misure (scritti a mano)! 3. Stima Incertezze (scritti a mano)! ! F. Parte II! 1. Voltmetri digitali ! 2. Voltmetri AC ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! A. A. 2013 / 2014 I Elettronica applicata e misure Prefazione Elettronica applicata! ! B. GRUPPO B - Circuiti digitali (scritti a mano)! 1. Richiami su circuiti logici (scritti a mano)! 2. Parametri dinamici dei Flip Flop (scritti a mano)! 3. Circuiti sequenziali (scritti a mano)! 4. Logiche programmabili (scritti a mano)! 5. Esercitazione 1 (scritti a mano)! 6. Comparatori di soglia (scritti a mano)! 7. Generatore onda quadra ! 8. Esercitazione 2! ! C. Bus e interconnessioni! 1. Interconnessioni ! 2. Modelli a linea di trasmissione! 3. Connessioni con linee! 4. Cicli di trasferimento base! 5. Protocolli di bus! 6. Collegamenti seriali ! 7. Collegamenti seriali sincroni! 8. Integrità di segnale! ! D. Sistemi di acquisizione dati (mancante)! 1. Integrità di segnale! 2. Convertitori D/A! 3. Conversione A/D! 4. Convertitori pipeline e differenziali! 5. Condizionamento del segnale! 6. Filtri ! ! E. Alimentatori e regolatori ! 1. Circuiti di potenza ! 2. Sistemi di alimentazione ! 3. Regolatori a commutazione! 4. Altri sistemi di alimentazione! 5. Esercizi 5: regolatori lin e SW. A. A. 2013 / 2014 II Elettronica applicata e misure Lezione B7 Gruppo lezioni B7 ! ! 1, 2. Generatori di onda quadra ! In questa lezione vedremo generatori di impulsi (monostabili), generatori di onda quadra e altri generatori di segnali. I generatori di onde sinusoidali li vedremo nel gruppo di lezioni F.! ! Le principali sezioni di questa lezione saranno:! ! • generatori di impulsi! • generatori di onda quadra! 1. circuito con Schimitt-trigger! 2. generatore di onda quadra e triangolare! • altri generatori di segnale! 1. porte e reti RC! 2. generatori al quarzo.! ! 3. Oscillatori e generatori di segnale ! Gli oscillatori sono dei generatori di segnale continuo e si differenziano dai generatori di impulsi perché i primi presentano delle onde di tipo simmetrico mentre gli impulsi no.! ! Generatori di impulsi:! I generatori di impulsi sono di tipo monostabili e sono caratterizzati da una frequenza, dalla durata dell’impulso e dal duty-cycle. Un classico esempio segnale a impulsi è:! ! Generatori di segnale continuo:! Questi invece sono caratterizzati da una ben precisa forma d’onda, dall’ampiezza dell’onda, da una frequenza e dal periodo. Alcuni esempi classici sono:! ! ! ! ! ! ! A. A. 2013 / 2014 1 di 13 Elettronica applicata e misure Lezione B7 4. Parametri di segnali ad onda quadra ! In figura è rappresentato un segnale ad onda quadra. I parametri sono quattro:! 1. i livelli di tensione (VH e VL) che rappresentano i moduli di tensione! 2. il periodo (T = TH + TL) che è rappresentato in figura! 3. la frequenza, il reciproco del periodo f= 1 / T! 4. il duty-cycle (DC = TH / T) che rappresenta il rapporto tra la durata del segnale alto e la durata del segnale basso, spesso rappresentato in forma percentuale. Quando il duty-cycle è del 50% significa che la durata della tensione VH è uguale alla durata delle tensione VL.! Nell’onda quadra in figura il duty cycle è del 50%, poiché TH = TL! ! ! In questa figura invece è rappresentato un segnale impulsivo, dove TL ≠ TH e l’onda è rettangolare (il DC è qualsiasi ma diverso da 50%) si parla di serie di impulsi.! ! 5. Parametri di segnale impulsivo ! ! I parametri di un segnale impulsivo sono tre:! 1. Ampiezza: A, indica il livello di tensione dal livello basso a quello alto! 2. Larghezza: W equivale alla durata del livello alto, cioè la durata dell’impulso! 3. Periodo: T, il tempo intercorso tra l’inizio di un impulso e l’inizio dell’impulso successivo! ! Le definizioni di frequenza e duty-cycle comunque sono ancora valide.! ! 6. Generatore di impulso Un circuito monostabile è un circuito che mantiene stabile uno stato (solitamente L) e quando il circuito viene sollecitato a cambiare lo stato in H, esso manterrà lo stato H per un ben definito intervallo di tempo dopodiché ritorna automaticamente allo stato L in attesa di un nuovo stimolo. Quindi con uno stimolo si copie un ciclo completo [L->H]+[H per un delta di tempo]+[H->l].! ! Il blocchetto in figura rioccupa di generare un singolo impulso di larghezza W in corrispondenza di una transizione (stimolo) all’ingresso. Nota: lo stimolo potrebbe essere un clock in salita, un clock in discesa o anche entrambe le cose. In figura è rappresentato un generatore di impulsi che si attiva in corrispondenza di un fronte di salita di Vi producendo un impulso positivo all’uscita Vo.! ! ! A. A. 2013 / 2014 ! 2 di 13 Elettronica applicata e misure Lezione B7 7. Come generare impulsi/ritardi Per poter generare impulsi/ritardi, necessito di elementi che hanno le seguenti caratteristiche:! - elementi di ritardo! - rete combinatoria (analogica o digitale).! Si devono distinguere le due tipologie di circuiti: analogico e digitale, perché i generatori di impulsi per le due tipologie sono costruiti in modo differente.! ! Generatore di impulsi di tipo analogico.! Per il generatore di impulsi di tipo analogico si utilizzano:! - celle passa alto/basso (RC, LRC, moduli integrativi e derivativi, …) che causano una variazione lenta del segnale e transizioni multiple.! - porte logiche (il ritardo di tali porte è definito dalla tecnologica cui sono realizzate).! E queste sono le basi per costruire generatori di impulsi di tipo analogico.! ! Generatore di impulsi di tipo digitale.! Per i circuiti digitali invece la costrizione di un generatore di impulsi è relativamente più semplice, in quanto, per esempio, è sufficiente utilizzare un contatore e una porta AND, il contatore ogni TOT di clock si attiva e la porta AND produce un impulso H, al clock successivo si disattiva riportando all’uscita il segnale L. In ogni caso le basi per costruire generatori di impulsi digitali sono semplicemente:! - circuiti sequenziali (FSM)! - contatori (dalla durata precisa).! Questo schema rappresenta la soluzione adatta per i sistemi integrati.! ! In alternativa si può sfruttare una soluzione di tipo Software.! ! 8. Impulso su fronte di salita Quando si dice che un generatore di impulsi che si attiva da un segnale di ingresso si dice ben poco, perché bisogna essere più precisi e specificare in quale momento (o zona) del segnale viene attivato l’impulso. Solitamente si attivano ai fronti di salita del segnale di ingresso. Quindi si parla più correttamente di generatori di impulsi su fronte di salita.! ! La figura soprastante rappresenta il circuito del generatore di impulsi su fronte di salita. ! SigA rappresenta il segnale di ingresso (quello che stimola il circuito). ! SigB rappresenta il segnale del ritardatore (il modulino T è il ritardatore).! SigC rappresenta l’impulso finale.! ! La figura soprastante invece rappresenta il diagramma temporale del circuito. Analizzandolo si vede che il ritardatore T “comanda” l’impulso (cioè lo attiva) quando è basso (c’è un inverter all’ingresso della porta AND) e blocca l’impulso quando è alto. Il ritardo di T è proprio la durata dell’impulso. Per ottenere questo ritardo ci sono diverse strategie, ma la più usata è quello di mettere in cascata tante coppie di inverter quante ne sono richieste per ottenere il ritardo voluto. ! A. A. 2013 / 2014 3 di 13 Elettronica applicata e misure Lezione B7 ! Le alternative possono essere rappresentate da celle RC, ma creano qualche problema, oppure usare induttanza, ma che nei circuiti digitali sono fortemente sconsigliate.! ! Nota: il ritardatore è realizzato con una porta AND. L’allungatore invece è realizzato con una porta OR.! ! 9. Allungatore (Strechter) di impulso Lo strechter è una tecnica analoga al generatore di impulsi nella quale è possibile ottenere diverse combinazioni di salita e discesa.! ! ! Questo è diverso dal modulo ritardatore, perché è realizzato con una porta OR. L’effetto è quello di avere un impulso più lungo a parità di caratteristiche con una porta AND, infatti basta confrontare il seguente diagramma temporale con quello precedente:! ! ! 10, 11, 12, 13. Ritardo con cella RC Se utilizziamo una cella RC per ottenere un ritardo, sappiamo che esistono due tipi di celle RC: integratore e derivatore. Osserviamo la seguente figura.! ! Tale figura ci mostra che un integratore è preferibile a un derivatore, in quanto “smussa” le eventuali interferenze, questo perché ha una variazione più lenta e ciò comporta lo svantaggio di avere i fronti meno ripidi, il derivatore ha gli effetti opposti.! A. A. 2013 / 2014 4 di 13 Elettronica applicata e misure Lezione B7 ! Integratore:! ! Derivatore:! ! ! ! Monostabile rigenerativo: questa rappresenta un altro circuito generatore di impulsi nel quale si usa un integratore, ma lo si “velocizza” mediante una reazione attraverso la porta OR.! ! ! ! 13. Esercizio B7.1 Generare un impulso positivo (010) di durata 1 microsecondo in corrispondenza della transizione H->L di un segnale digitale. In particolare:! 1. Tracciare un circuito che utilizza porte logiche e ritardo (C, R)! 2. Indicare da quali parametri dipende la durata dell’impulso! 3. Tracciare un circuito (digitale) in cui la durata dell’impulso è controllata da un Clock esterno! 4. Proporre altre soluzioni! ! A. A. 2013 / 2014 5 di 13 Elettronica applicata e misure Lezione B7 ! Risoluzione dell’esercizio.! ! L’esercizio non è difficile: bisogna considerare un segnale in ingresso A regolare, del tipo 010. E si vuole che l’impulso si attivi durante il fronte di discesa del segnale A (transizione H->L). Per fare ciò è sufficiente porre un ritardo di tale segnale di 1 microsecondo in modo tale che si trasli il segnale A attivandolo quando tale segnale è sul fronte di discesa. Osserviamo il seguenti diagramma per capire meglio (nota: B è il segnale che passa dal ritardatore T fino alla porta logica):! ! ! ! Dalla figura si vede che il segnale OUT (cioè l’impulso) non è altro che il processamento attraverso la porta AND del segnale ritardato A. Il modulo ritardatore T è tale per cui introduce un ritardo di un microsecondo sul segnale A. Si può usare una cella RC sia una cascata di inverter.! ! Questa rappresenta la soluzione del circuito digitale in cui la durata dell’impulso è controllata da un clock esterno.! ! ! 15. Generatore di onda quadra Da adesso in poi si fanno le descrizioni di circuiti con Schmitt frigger e si parlerà di generatori di onda quadra e triangolare.! A. A. 2013 / 2014 6 di 13 Elettronica applicata e misure Lezione B7 ! 16, 17. Generatori di onda quadra I generatori di onda quadra hanno come elementi basi reti RC passa basso pilotate da un segnale binario e confrontando la tensione su C con livello min e max (tramite un comparatore con isteresi) si ottiene in uscita del comparatore sia il segnale di uscita sia il segnale di reazione per ripilotare il comparatore stesso.! ! Cella RC passa basso pilotata da un segnale binario (che genera un segnale a onda di sega modulato):! ! ! Questo è il comparatore di soglia con isteresi:! ! ! Questo è il generatore di onda quadra nel suo complesso:! ! ! ! Il condensatore si carica e si scarica mantenendo la propria tensione V ! C entro le soglie VS1 e VS2:! ! La forma di tale segnale (in viola) è data dal comparatore di soglia. Mentre la forma del segnale a onda di sega è data dal continuo caricarsi e scaricarsi del condensatore che non può superare i miti delle soglie del comparatore con isteresi. Notare che quando il segnale del condensatore è crescente si ha in uscita la parte alta dell’onda quadra e viceversa: quando il segnale del condensatore è decrescente si ha il picco basso dell’onda quadra.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! A. A. 2013 / 2014 7 di 13 Elettronica applicata e misure Lezione B7 18. Semiperiodo Questo grafico rappresenta la cella RC del circuito considerato prima e la curva blu rappresenta la scarica del condensatore ed ha la stessa lunghezza della carica del condensatore. La tensione VUL rappresenta l’impulso basso e il semiperiodo (il segmento indicato da T’).! ! ! 19. Periodo complessivo Questo rappresenta il periodo complessivo, nella sezione 18 è raffigurato l’andamento della scarica del condensatore ignorando la soglia VS1 qui invece si considerano gli effetti di entrambe le soglie e quindi il condensatore non ha la possibilità di caricarsi e scaricarsi del tutto, perché i valori delle soglie fanno si che il condensatore inverta il senso prima di raggiungere l’azione completa, è come se rimbalzasse tra due muri.! ! ! 20. Generatore di onda quadra: limiti operativi I generatori di onda quadra non possono generare qualsiasi segnale, cioè hanno dei limiti operativi e sono dovuti in particolare alla presenza della resistenza di reazione R e del condensatore C nel circuito. Inoltre ci sono dei limiti di frequenza.! ! La resistenza di reazione R.! La resistenza di reazione ha un limite massimo e un limite minimo. Non può essere una resistenza molto alta, perché se no la corrente non riesce più a passare e la reazione non riesce più a rifornire il modulino e il condensatore bloccando il funzionamento dell’intero sistema. Non può nemmeno essere troppo bassa, perché tale resistenza è vista coma carico all’uscita e valori troppo bassi limitano la dinamica di uscita obbligando a cambiare le formule per il calcolo della frequenza inoltre impedisce all’intero sistema di poter pilotare correttamente altri circuiti logici (passerebbe troppa corrente attraverso la reazione e poca in uscita).! ! Il condensatore C.! Il condensatore non deve essere troppo grande e nemmeno troppo piccolo. Bisogna confrontare la corrente di perdita con le correnti di ingresso. Un condensatore troppo grande rallenta il sistema, o più precisamente, ci mette molto a caricarsi e scaricarsi e quindi l’onda quadra risulta molto ampia, A. A. 2013 / 2014 8 di 13 Elettronica applicata e misure Lezione B7 al contrario: un condensatore piccolo produce onde quadre molto piccole. Quindi bisogna scegliere la giusta via di mezzo che soddisfa i criteri cercati. Nel comparatore con isteresi inoltre è presente un condensatore, quindi il nostro condensatore (quello esterno) deve essere tale da compensare quello molto piccolo del comparatore.! ! I limiti di frequenza.! Tale sistema presenta un limite massimo e un limite minimo di frequenza. La frequenza massima è definita dallo slow rate dell’uscita (Tr, Tf) mentre la frequenza minima è definita dalla massima capacità di C e dalla massima resistenza R.! ! 21. Generatore di onda quadra, parametri principali Cosa determina la frequenza dell’onda quadra? Per capire cosa determina la frequenza si devono considerare i parametri di tale circuito:! 1. VS1! 2. VS2! 3. VUH! 4. VUL! ! Gli attori principali sono:! 1. La resistenza di reazione R! 2. Il condensatore esterno C.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 22. Altri parametri D: Cosa limita la massima frequenza del generatore di onda quadra?! R: La frequenza massima del generatore è limitata dalla capacità del condensatore e dalla tensione di alimentazione, più la tensione è alta e più il condensatore è piccolo, più alta sarà la frequenza.! ! D: Cosa limita la frequenza minima?! R: Stesso discorso, più grande è la capacità del condensatore e più è bassa la tensione di alimentazione più bassa sarà la frequenza.! ! D: Quali sono i valori limite per R e per C?! R: Se R è troppo elevato la corrente in uscita non riesce più a passare attraverso la reazione e non riesce più ad alimentare il sistema. Se R è troppo bassa rischio di introdurre parametri troppo elevati di corrente all’interno del comparatore compromettendone il corretto funzionamento. Se C è troppo grande, avrò la curva esponenziale che descrive la carica e scarica di tale condensatore molto lenta, al contrario, se C è piccola allora la curva di tale esponenziale sarà molto veloce.! ! D: Come si modifica la frequenza al variare della tensione di alimentazione?! R: Non lo so. Variando magari i parametri della resistenza di reazione?! ! D: Per misurare la frequenza, è preferibile collegare la sonda dell’oscilloscopio su C o all’uscita?! A. A. 2013 / 2014 9 di 13 Elettronica applicata e misure Lezione B7 R: Per misurare la frequenza è meglio mettere la sonda dell’oscilloscopio all’uscita, poiché se mettessi la sonda tra il condensatore e il comparatore (cioè su C) andrei ad influire sull’intero funzionamento di tale sistema.! ! 24, 25, 26. Ottenere un’onda quadra tramite un oscillatore quadro-triangolare Questo modulo è un integratore invertente, se riceve un segnale periodico crescente/decrescente mi produce un segnale diverso in forma, ma con lo stesso periodo. In particolare, se riceve in ingresso un’onda quadra, lo trasforma in onda triangolare (il concetto è molto simile a quello di convoluzione).! ! ! ! Quest’altro modulo, invece, è un comparatore di soglia con isteresi, se riceve in ingresso un onda triangolare questo mi produce un’onda quadra. ! ! ! ! ! Quindi, posso mettere insieme i due moduli appena visti per costruire un generatore di onta quadra, questo sistema si chiama oscillatorie quadro triangolare. Nel suo complesso è così rappresentabile.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Il funzionamento di questo modulo non è difficile: il comparatore di soglia riceve un’onda triangola e la trasforma in un’onda quadra, quindi la porta in output, tuttavia, l’output è anche “reazionato”, nel senso che l’onda quadra viene ritrasmessa come input all’integratore invertente che trasforma un’onda quadra in una triangolare e così il ciclo continua. In fase iniziale (quando accendo il dispositivo) questo prima di stabilizzarsi oscilla un po’ e quando raggiunge la stabilità produrrà una bellissima onda quadra.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! A. A. 2013 / 2014 10 di 13 Elettronica applicata e misure Lezione B7 27. Il funzionamento dell’oscillatore quadro-triangolo Il condensatore viene caricato a corrente costante (circuito integratore con amplificatore operazionale). La tensione sul condensatore è un segnare triangolare a tratti lineari. Osservare la seguente figura:! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Il senso delle frecce colorate indica il funzionamento del sistema: quando l’onda quadra è nello stato alto si segue la freccia blu, e si vede che CARICA il condensatore C permettendo all’integratore di produrre una retta decrescente (l’integratore è invertente) e quando l’onda quadra in ingresso all’integratore è allo stato basso (freccia rossa) il condensatore va a SCARICARSI e così facendo l’integratore produce una retta crescente e ripetendo questo ciclo viene così a crearsi un’onda triangolare che permette al comparatore di soglia di produrre un’onda quadra perfetta, la quale ritorna sull’integratore ripetendo così il ciclo in modo stabile.! ! 28. Il calcolo del periodo Per calcolare il periodo si possono usare le seguenti formule, appoggiandosi alla figura non deve essere tanto difficile:! ! ! ! Dalla seguente figura si può vedere come l’onda triangolare “pilota” quella quadra.! ! In breve, il periodo finale T è dato dalla somma del periodo di salita T2 (non raffigurato) e dal periodo di discesa T1 e cioè: T = T1 + T2.! ! Quindi la frequenza f è ottenuta come il reciproco del periodo: f = 1/T. Inoltre, la frequenza è influenzata dai seguenti parametri: f(R, C, VS1, VS2, VU).! ! Nota: in questa tipologia di circuito triangolo-quadro tutto è più facilmente controllabile, invece nel circuito che usa la cella RC per disegnare un’onda quadra era più complesso regolare i vari parametri.! ! Nota: differenza tra generatore di onda triangolare con RC e generatore di onda triangolare con sistema quadro-triangolo.! ! Il primo, quello con la cella RC, produce un’onda un po’ smussata:! ! ! ! A. A. 2013 / 2014 11 di 13 Elettronica applicata e misure Lezione B7 Invece il secondo no, è migliore: ! ! ! ! ! ! 29. Variazione delle frequenza ! Questa figura mostra come sia possibile modificare la frequenza dell’onda quadra in OUT. Ci sono quattro modi:! ! 1. Modificare la resistenza R! 2. Modificare il condensatore C! 3. Modificare le due tensioni di soglia dell’isteresi! 4. modificare la resistenza del partitore di tensione che si trova in uscita del comparatore di soglia con isteresi.! ! Le prime tre opzioni sono sconsigliate in quanto modificare la resistenza R comporta una distorsione difficile da controllare della corrente IC. Modificare i valori delle due soglie è un’operazione complessa e sconsigliata. Modificare la capacità del condensatore può creare problemi al corretto funzionamento dell’integratore invertente. Quindi, l’opzione migliore è quella di modificare la resistenza cerchiata in blu, la quale, variandola (è un reostato) varia anche la tensione V(R) in figura e di conseguenza regolo la frequenza. Tale reostato, inoltre, si trova in un luogo comodo e quindi facile da usare.! ! Questa figura rappresenta l’onda quadra il cui periodo è lo stesso dell’onda triangolare. Se vario il condensatore, vado a modificare la pendenza dell’onda triangolare, riducendone così il periodo e in tal modo influisce anche sul periodo dell’onda quadra. Questo per far capire come il periodo dell’onda triangolare è correlato a quello dell’onda quadra.! ! ! ! ! ! Quest’altra figura invece rappresenta il comparatore di soglia con isteresi, modificando i valori delle due resistenze posso variare la frequenza, ma è complicato.! ! ! 30. Variazione del duty cycle La variazione delle frequenza comporta una variazione del periodo T in modo “simmetrico ed eguale”, vale a dire, ricordando il significato di T = T1 + T2 (cioè, T = periodo VH + periodo VL) che non modifico il duty cycle. Mentre la variazione del duty cycle è qualcosa di diverso e più A. A. 2013 / 2014 12 di 13 Elettronica applicata e misure Lezione B7 complesso, in quanto il periodo T viene modificato in maniera “asimmetrica ed ineguale” rispetto a T1 e T2. Per variare il duty cycle bisogna variare i parametri che intercorrono tra i due semiperiodi:! ! Si ha quindi un’asimmetria di VUH rispetto a VUL. È possibile ottenere una variazione del duty cycle facendo uno sdoppiamento della resistenza mediante l’uso di due diodi e variando il valore del reostato (in figura) posso variare il duty cycle. Notare come le pendenze della salita e discesa dell’onda triangolare variano in modo ineguale.! ! Più precisamente, i diodi fanno in modo di regolare i “flussi di tensione” quando sono allo stato H e L. In particolare, quando il reostato in figura è regolato in modo tale da aumentare la resistenza che sta sopra e diminuire quella che sta sotto succede questo: quando l’onda quadra è nello stato H si ha un flusso molto debole verso l’integratore e quindi il condensatore si carica lentamente disegnanti una discesa molto lenta (di conseguenza l’onda quadra avrà un L più lungo e H più corto. Quando l’onda quadra in ingresso al sistema di diodi è nello stato H, ha una via libera e riesce a scaricare il condensatore molto velocemente, producendo un’onda quadra con uno stato H più breve. Variando il reostato si hanno tutti i termini derivativi variabili dal max al min in tutte le sfumature.! ! ! 31. Circuito con trigger I contenuto di questa slide non viene spiegato qui, poiché si tratta di un argomento che vedremo meglio durante i gruppi di lezione successivi. A. A. 2013 / 2014 13 di 13