PON C-4-FSE-2011-259 FILOSOFIA, CHE PASSIONE! Argomento: Filosofia ecologica Esperto: Saverio Di Liso Lanzellotto Ilaria, Legrottaglie Anthony, Monteleone Maria Alessia, Pagone Sara, Sicolo Alessandra, Tricarico Giovanni, Vacca Vittoria Ecosofia ● L'espressione ecologia profonda [deep ecology] è stata coniata dal filosofo norvegese Arne Næss nel 1972, che rigettò l'idea che gli esseri potessero essere classificati secondo il loro valore relativo. Næss afferma che "il diritto di vivere di tutte le forme (di vita) è un diritto universale che non può essere quantificato". Nessuna specie vivente può beneficiare maggiormente del particolare diritto di vivere e riprodursi più di qualsiasi altre specie". Quest' idea metafisica è esposta nella dichiarazione di Warwick Fox ove noi e tutti gli altri esseri siamo "sfaccettature di una singola realtà in svolgimento". L'Ecologia profonda offre una base filosofica per la legislazione ambientale, insieme all' ambientalismo sostiene che la scienza dell'ecologia spiega come gli ecosistemi possano sopportare solo in piccola parte l'impatto degli umani o di altre influenze esterne. Inoltre, entrambi sostengono che gli effetti della moderna civilizzazione minacciano il benessere ecologico globale. Gli ambientalisti affermano che la massiccia attività umana ha allontanato la biosfera dal suo equilibrio naturale attraverso la riduzione della biodiversità, il cambiamento climatico ed altre influenze. Di conseguenza, la civilizzazione sta causando un'estinzione di massa. Gli ecologisti profondi sperano di influenzare il cambiamento sociale e politico attraverso la loro filosofia. Aspetti principali L'ecologia profonda trova i suoi fondamenti scientifici nell'ecologia e nella dinamica dei sistemi. Næss e Fox non usano la logica o l'induzione per dimostrare direttamente questa filosofia dall'ecologia scientifica, ma piuttosto sostengono che l'ecologia implica direttamente la metafisica dell'ecologia profonda, inclusa le relative affermazioni sul sé. Nel suo libro Deep Ecology del 1985[2], Devall e Sessions descrivono una serie di precursori dell'ecologia profonda. Includono la stessa scienza dell'ecologia, e considerano il suo maggior contributo la riscoperta nel contesto moderno che "tutto è collegato a ogni altra cosa". Precisano inoltre che alcuni ecologisti e naturalisti, in aggiunta al loro punto di vista scientifico, hanno sviluppato una profonda coscienza ecologica, comprensiva di una prospettiva oltre un punto di vista strettamente umano. Fra gli scienziati a cui fanno particolarmente riferimento troviamo Rachel Carson, Aldo Leopold, John Livingston, Paul_R._Ehrliche Barry Commoner, insieme a Frank Fraser Darling, Charles Sutherland Elton, Eugene Odum e Paul Sears. Næss e Sessions stesero otto punti fondamentali e avanzarono una serie di considerazioni ulteriori su di essi esprimendosi nel modo più generale e astratto possibile, utilizzando un linguaggio retorico-propagandistico e avvalendosi di parole di senso comune. Furono così stesi i principi che costituiscono la cosiddetta «proposta di una piattaforma dell’ecologia profonda», pubblicata da allora in svariati testi e ancora oggi irrinunciabile base di partenza di ogni ecosofia. La piattaforma è suddivisa in otto principi basilari: Gli otto punti teorici della filosofia ecologica ● ● ● ● ● ● ● ● 1) Il fiorire della vita umana e non umana sulla terra ha un valore intrinseco. Il valore delle forme di vita non umane è indipendente dall'utilità che queste possono avere per i limitati scopi umani. 2) La ricchezza e la diversità delle forme di vita sono valori in sé e contribuiscono alla properità della vita umana e non umana sulla terra. 3) Gli esseri umani non hanno il diritto di ridurre questa ricchezza e queste diversità, se non per soddisfare bisogni vitali. 4) L'attuale interferenza umana nel mondo non umano è eccessiva, e la situazione sta peggiorando rapidamente. 5) Il fiorire della vita umana e delle diverse culture è compatibile con una sostanziale diminuzione della popolazione umana. L'esistenza stessa delle forme di vita non umane esige tale diminuzione. 6) Un miglioramento significativo delle condizioni di vita richiede un cambiamento nelle politiche attuali. Queste politiche influiscono sulle strutture economiche, tecnologiche e ideologiche fondamentali. 7) Il primo cambiamento ideologico dovrebbe consistere nell'apprezzare la qualità della vita invece di promuovere un alto tenore di vita. Ci deve essere una profonda consapevolezza della differenza tra ciò che è grande dal punto di vista quantitativo, e ciò che è grande dal punto di vista qualitativo. 8)Coloro che sottoscrivono questi punti si impegnano a partecipare direttamente o indirettamente, allo sforzo di realizzare le trasformazioni necessarie. L'ecologia secondo Guido Dalla Casa „Lineamenti per una nuova visione del mondo“ ● Che cos’è l’ecologia profonda e come si differenzia da quella di superficie? "L’ecologia profonda è un movimento filosofico e di pensiero, una visione del mondo a sfondo panteista che richiede un profondo rispetto per tutti gli esseri senzienti (e quindi anche gli ecosistemi) e per tutte le relazioni che li collegano fra loro e al mondo cosiddetto “inanimato”. Non assegna alla nostra specie un valore particolare, ma la considera completamente parte della Natura. Vede la Terra come l’Organismo cui apparteniamo. L’ecologia di superficie, resta completamente antropocentrica e quindi non modifica il sottofondo di pensiero della cultura occidentale: richiede soltanto di diminuire il più possibile gli inquinamenti e salvare alcune aree intatte per il beneficio dell’uomo. Considera la Terra come la casa dell’uomo. In sostanza, tutto può andare avanti come prima, con qualche accorgimento tecnico e qualche depuratore". Diagnosi della attuale situazione Cerca di far prendere coscienza che: ● ● ● ● Lo sviluppo economico è una grave patologia della Terra; La situazione stazionaria è il modo di vivere del Pianeta. Tutti i processi devono essere ciclici e quindi non comportare il rilascio di “rifiuti”; L’incremento indefinito dei beni materiali non è un desiderio naturale dell’uomo: ha portato anche malessere e gravi infelicità; Lo sviluppo economico è un’anomalia nata solo in una cultura umana in un determinato momento della sua storia. Possibile cura: Un modello per l'agricoltura ● Rimediare all’ipersfruttamento Agricoltura Sinergica si è sviluppata a partire dal lavoro di Fukuoka -agricoltoremicrobiologo giapponese precursore della Permacultura - e si tratta di una agricoltura che permette al suolo di mantenersi selvaggio anche essendo coltivato, anche con alcuni adattamenti come può essere l'uso delle macchine. Quest’agricoltura ha una sua tecnica e non si può definire come del “Non Fare” come il metodo di Fukuoka, giacché mantiene una dinamica selvaggia in un suolo coltivato fertile e sano, il che richiede molto calcolo e organizzazione nel lavoro. La Riforma Agronomica che prevede il lavoro di Fukuoka permetterà di alimentare la popolazione umana in espansione quando il trasporto, il petrolio e i tanti elementi necessari all'agricoltura convenzionale verranno a mancare. Questa agricoltura autofertile tarderà ad essere adottata, però sta qui per correre in aiuto alla gente del pianeta. COS'E L'AGRICOLTURA SINERGICA? La Sinergia implica il funzionamento dinamico e concertato di vari organi per realizzare una funzione. Così come nel nostro organismo tutto il sistema e i suoi elementi funzionano interrelazionandosi e con coerenza, questa sinergia è presente tra la terra ed i microrganismi che la abitano - arricchendola - o tra i legumi e i batteri fissatori di azoto atmosferico o nell’associazione tra piante che si danno mutuo beneficio. Questo sistema di agricoltura naturale, che affonda le sue radici negli insegnamenti di Fukuoka, protegge l'ecosistema del suolo permettendo alla terra di mantenere i suoi propri strati, senza agitarla né rivoltarla, comprendendo che la terra ha capacità di autofertilizzarsi.