IGIENE E SICUREZZA DEL LAVORO Corso di base sulla sicurezza e salute dei lavoratori ai sensi del D.Lgs.81/2008 (Modulo specifico) A cura di Guido TRAVERS Matteo ENRICO Roberto CONI Obbiettivi OBIETTIVI DEL CORSO: • Definizioni • Rassegna dei principali rischi presenti in azienda • Individuazione delle misure di prevenzione e protezione connesse alla presenza dei rischi specifici ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 2 Igiene e Sicurezza del Lavoro Definizioni 1. 2. 3. 4. INFORTUNIO: TUTTI I CASI DI INFORTUNIO AVVENUTI PER CAUSA VIOLENTA IN OCCASIONE DI LAVORO, DA CUI SIA DERIVATA LA MORTE O UN’INABILITÀ PERMANENTE AL LAVORO, ASSOLUTA O PARZIALE, OVVERO UN’INABILITÀ TEMPORANEA. MALATTIA PROFESSIONALE: PATOLOGIA CHE HA COME CAUSA (O CONCAUSA) L'ESERCIZIO DI UNA ATTIVITÀ LAVORATIVA ED È DETERMINATA DALL'ESPOSIZIONE PROLUNGATA AD UN AGENTE NOCIVO (ORGANIZZATIVO, ECC.). PERICOLO: PROPRIETÀ O QUALITÀ INTRINSECA DI UN DETERMINATO FATTORE AVENTE IL POTENZIALE DI CAUSARE DANNI; RISCHIO: PROBABILITÀ DI RAGGIUNGIMENTO DEL LIVELLO POTENZIALE DI DANNO NELLE CONDIZIONI DI IMPIEGO O DI ESPOSIZIONE AD UN DETERMINATO FATTORE O AGENTE OPPURE ALLA LORO COMBINAZIONE; ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 3 Page 1 Igiene e Sicurezza del Lavoro Definizioni 5. VALUTAZIONE DEI RISCHI: VALUTAZIONE GLOBALE E DOCUMENTATA DI TUTTI I RISCHI PER LA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI PRESENTI NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE IN CUI ESSI PRESTANO LA PROPRIA ATTIVITÀ, FINALIZZATA AD INDIVIDUARE LE ADEGUATE MISURE DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE E AD ELABORARE IL PROGRAMMA DELLE MISURE ATTE A GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO NEL TEMPO DEI LIVELLI DI SALUTE E SICUREZZA ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 4 Igiene e Sicurezza del Lavoro Pericolo - rischio LAVORO PERICOLO RISCHIO NESSUN EVENTO EVENTO SFAVOREVOLE NESSUN DANNO DANNO ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 5 Page 2 Igiene e Sicurezza del Lavoro Elenco fattori di rischio LUOGHI DI LAVORO; ATTREZZATURE DI LAVORO; RISCHIO ELETTRICO; CADUTA DALL’ALTO; MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI; VIDEOTERMINALI; AGENTI FISICI (RUMORE, VIBRAZIONI, RISCHIO RADIAZIONI OTTICHE E CAMPI ELETTROMAGNETICI); RUMORE, AGENTI CHIMICI; RISCHIO CANCEROGENO E MUTAGENO; RISCHIO BIOLOGICO; RISCHIO INCENDIO / ATMOSFERE ESPLOSIVE; ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 6 Igiene e Sicurezza del Lavoro I luoghi di lavoro ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 7 Page 3 Igiene e Sicurezza del Lavoro Attrezzature di lavoro Misure generali: • Divieto di lavorare con le macchine sprovviste dei dispositivi di sicurezza e dei ripari previsti; • Divieto di rimuovere dalla linea i dispositivi di sicurezza ed i ripari; • Divieto di effettuare operazioni di manutenzione e pulizia con organi in movimento; • Divieto di operare sulla macchina in più di una persona, qualora ciò porti dei rischi; • Obbligo di non indossare indumenti che possano impigliarsi (braccialetti o altro); • Obbligo di tenere legati i capelli se portati lunghi. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 8 Igiene e Sicurezza del Lavoro Attrezzature di lavoro Prima dell’inizio dei lavori: • Verificare le condizioni delle attrezzature utilizzate, se necessario provvedere alla manutenzione o alla sostituzione; • Verificare l’idoneità dell’attrezzo scelto in funzione della tipologia di lavoro da svolgere; • Durante le lavorazioni attenersi a quanto contenuto nel libretto di uso e manutenzione; • Verificare il funzionamento delle protezioni (fotocellule, micro, pulsanti di arresto, ecc); • Verificare presenza di tutti i ripari; • In caso di anomalie avvertire immediatamente il Preposto e il Datore di Lavoro. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 9 Page 4 Igiene e Sicurezza del Lavoro Attrezzature di lavoro Esecuzione dei lavori: • In caso di malfunzionamenti legati all’utilizzo o difetti legati alle protezioni, avvisare subito il Preposto e il Datore di Lavoro; • Non manomettere dispositivi di sicurezza; • Manutenzione: rispettare rigorosamente le indicazioni del costruttore (libretto d’uso e manutenzione); • Manutenzione: non effettuare operazioni di manutenzione e/o pulizia con organi in movimento; • Manutenzione: utilizzo di idonee attrezzature per la pulizia. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 10 Igiene e Sicurezza del Lavoro Attrezzature di lavoro Dopo l’uso: • Lasciare l’attrezzatura di lavoro in condizioni di sicurezza; • Lasciare la propria postazione di lavoro in un adeguato stato di ordine e pulizia; • Verificare il funzionamento delle protezioni (fotocellule, micro, pulsanti di arresto, ecc); • Verificare presenza di tutti i ripari; • In caso di anomalie avvertire immediatamente il Preposto e il Datore di Lavoro. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 11 Page 5 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rischio elettrico PRINCIPALI EFFETTI DELL’ELETTROCUZIONE: • TETANIZZAZIONE; • BLOCCO RESPIRATORIO; • FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE; • USTIONI. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 12 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rischio elettrico Tipologie di contatti: • Diretti: esempi: 1. Toccare un filo scoperto; 2. Toccare la morsettiera di un motore elettrico; 3. Toccare la ghiera metallica di un portalampade; 4. Toccare la vite di un morsetto. • Indiretti: esempi: 1. Toccare custodie o carcasse metalliche di apparecchi elettrici che sono in tensione a causa di un guasto interno. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 13 Page 6 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rischio elettrico • Protezione dei contatti diretti: 1. Isolamento delle parti attive; 2. Separazione delle parti pericolose; 3. Distanziamento; 4. Interruttore differenziale (Misura di protezione addizionale) • ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it Protezione dei contatti indiretti: 1. Impianto di messa a terra; 2. Apparecchi a doppio isolamento; 3. Sistemi a bassissima tensione; 4. Separazione elettrica; 5. Interruttore differenziale. Igiene e Sicurezza del Lavoro 14 Movimentazione merci Quali fattori di rischio: Ribaltamento; (Completare) ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 15 Page 7 Igiene e Sicurezza del Lavoro Movimentazione merci Il carrello è paragonabile a una bilancia ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 16 Igiene e Sicurezza del Lavoro Movimentazione merci Alcune condizioni che possono far variare la posizione del baricentro del carrello elevatore Potrebbero essercene delle altre? …………………………… ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 17 Page 8 Igiene e Sicurezza del Lavoro Movimentazione merci Le misure conesse alla presenza dei carrelli elevatori: ................................................ ................................................ ................................................ ................................................ ................................................ ................................................ ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 18 Igiene e Sicurezza del Lavoro Caduta dall’alto LAVORO IN QUOTA: ATTIVITÀ LAVORATIVA CHE ESPONE IL LAVORATORE AL RISCHIO DI CADUTA DA UNA QUOTA POSTA AD ALTEZZA SUPERIORE A 2 M RISPETTO AD UN PIANO STABILE. Nei lavori che sono eseguiti ad un’altezza superiore a m. 2, devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 19 Page 9 Igiene e Sicurezza del Lavoro Caduta dall’alto ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 20 Igiene e Sicurezza del Lavoro Movimentazione manuale dei carichi Possibili attività che possono comportare movimentazione manuale dei carichi • Sollevamento / abbassamento di carichi; • Trasporto di carichi; • Traino / spinta di carichi; • Movimenti ripetuti. Fattori di rischio che possono influire: • Peso del carico; • Presa; • Posizione del carico; • Rotazioni del busto; • Frequenza e durata dei movimenti; • Posture. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 21 Page 10 Igiene e Sicurezza del Lavoro Movimentazione manuale dei carichi ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 22 Igiene e Sicurezza del Lavoro Movimentazione manuale dei carichi Prima dello spostamento: • Esaminare preventivamente il carico per verificarne le caratteristiche; • controllare le caretteristiche del carico; • assicurarsi che il corpo sia in posizione stabile in modo da rendere più sicuro il sollevamento; • utilizzare i dispositivi di protezione eventualmente forniti dal datore di lavoro, quali, ad esempio, guanti, scarpe di sicurezza, elmetto, ecc.; • indossare indumenti e calzature adeguati ed evitare qualsiasi effetto personale (collane, bracciali, ecc.) inadeguato e poco compatibile con l’attività di movimentazione. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 23 Page 11 Igiene e Sicurezza del Lavoro Movimentazione manuale dei carichi Durante lo spostamento • Utilizzare la muscolatura della gambe, flettendole, anziché caricare i muscoli della schiena; • mantenere la schiena in posizione eretta; • tenere il carico vicino al busto mantenendo le braccia piegate; • evitare le torsioni del busto e le inclinazioni del tronco; • evitare movimenti bruschi; • evitare, per quanto possibile, di prelevare o depositare carichi a terra o sopra l’altezza della propria testa. Dopo lo spostamento • Verificare che il carico movimentato sia in posizione stabile e sicura. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 24 Igiene e Sicurezza del Lavoro Videoterminale Quali i possibili disturbi: • Disturbi oculo-visivi; • Dolori al collo, spalle, schiena; • Dolori alle braccia, ai polsi ed alle mani. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 25 Page 12 Igiene e Sicurezza del Lavoro Videoterminale Misure da adottare per il videoterminale: • Idonea illuminazione naturale ed artificiale (evitare riflessi ed abbagliamenti); • Sedia ergonomica regolabile (5 razze, regolabile in altezza, imbottita, con schienale regolabile in altezza ed inclinazione); • Scrivania avente idonee caratteristiche ergonomiche; • Microclima adeguato; • Software idoneo; • Attrezzature (PC, monitor) adeguate; • Adottare una postura rilassata; • Variare spesso la posizione del corpo; • Variare le attività nel corso della giornata (interruzione dell’attività al videoterminale: 15 minuti ogni 2 ore) ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 26 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rumore Quali i possibili effetti: • ACUTI: lesioni provocate da forti rumori impulsivi e/o da rumori continui (dolore acuto all’orecchio, stordimento e vertigini, indebolimento variabile dell’udito); • CRONICI: lesioni che si manifestano spesso a lungo termine caratterizzate dall’innalzamento del livello sonoro percepibile dall’orecchio. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 27 Page 13 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rumore I LIMITI E LE RELATIVE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PER QUANTO RIGUARDA L’ESPOSIZIONE A RUMORE LEX < 80 dB(A) Rischio trascurabile Picco < 135 dB(C) 80 dB(A) LEX < 85 dB(A) 135 dB(C) Picco < 137 dB(C) 85 dB(A) LEX < 87 dB(A) 137 dB(C) Picco < 140 dB(C) LEX ≥ 87 dB(A) Picco ≥ 140 dB(C) ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it Informazione e formazione dei lavoratori; Fornitura di DPI uditivi; Sorveglianza sanitaria su richiesta lavoratore. del Informazione e formazione dei lavoratori; Fornitura di DPI uditivi e obbligo di utilizzo; Sorveglianza sanitaria obbligatoria; Segnaletica e delimitazione delle aree. Obbligo di dell’esposizione 28 immediata riduzione Igiene e Sicurezza del Lavoro Vibrazioni Mano-Braccio (HAV): vibrazioni meccaniche che comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari Corpo-Intero (WBV): vibrazioni meccaniche che comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi del rachide ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 29 Page 14 Igiene e Sicurezza del Lavoro Vibrazioni I LIMITI E LE RELATIVE PROTEZIONE PER QUANTO VIBRAZIONI MANO BRACCIO - < 2.5 m/s2 2.5 - 5 m/s2 ≥ 5 m/s2 20 m/s2 (sul breve periodo) MISURE DI PREVENZIONE RIGUARDA L’ESPOSIZIONE E A Valutare l’esistenza di attrezzature alternative che permettano di ridurre l’esposizione dei lavoratori a vibrazione Rischio trascurabile Programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre al minimo l’esposizione a vibrazione dei lavoratori; Formazione ed informazione; Sorveglianza sanitaria. Obbligo di immediata riduzione dell’esposizione ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 30 Igiene e Sicurezza del Lavoro Vibrazioni I LIMITI E LE RELATIVE PROTEZIONE PER QUANTO VIBRAZIONI CORPO INTERO - < 0.5 m/s2 0.5 - 1 m/s2 ≥ 1 m/s2 1.5 m/s2 (sul breve periodo) ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it MISURE DI PREVENZIONE RIGUARDA L’ESPOSIZIONE E A Valutare l’esistenza di attrezzature alternative che permettano di ridurre l’esposizione dei lavoratori a vibrazione Rischio trascurabile Programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre al minimo l’esposizione a vibrazione dei lavoratori; Formazione ed informazione; Sorveglianza sanitaria. Obbligo di immediata riduzione dell’esposizione 31 Page 15 Igiene e Sicurezza del Lavoro Radiazioni ottiche I TIPI DI RADIAZIONE: COERENTE: RADIAZIONE OTTICA PRODOTTA DA UN LASER NON COERENTE: QUALSIASI RADIAZIONE OTTICA DIVERSA DALLA RADIAZIONE LASER ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 32 Igiene e Sicurezza del Lavoro Radiazioni ottiche RADIAZIONI NON COERENTI: • Contenimento della sorgente mediante involucri. • Schermatura della sorgente mediante schermi ciechi o inattinici; • Separazione fisica dei luoghi di lavoro di utilizzo delle sorgenti radianti dai restanti luoghi di lavoro; • Utilizzo di interblocchi utili a disattivare la sorgente radiante in caso di accesso al luogo di lavoro o apertura degli involucri; •Definizione di zone ad accesso limitato con apposizione di adeguata segnaletica avvertimento, divieto e obblighi; • Protezione degli addetti esposti mediante utilizzo di adeguati DPI. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 33 Page 16 Igiene e Sicurezza del Lavoro Radiazioni ottiche RADIAZIONI COERENTI: • Schermatura del fascio luminoso; • Utilizzo di schermi o protezioni equivalenti per proteggere le eventuali superfici riflettenti; • Utilizzo di interblocchi utili a disattivare la sorgente laser in caso di apertura degli involucri; • Utilizzo di attenuatori di fascio; •Segnalazione del pericolo sugli involucri; • Definizione di zone ad accesso limitato con apposizione di adeguata segnaletica avvertimento, divieto e obblighi; • Protezione degli addetti esposti mediante utilizzo di adeguati DPI. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 34 Igiene e Sicurezza del Lavoro Sostanze chimiche Tutti i contenitori (barattoli, bottiglie, ecc.) devono essere etichettati: 1. Nominativo e indirizzo del produttore o importatore; 2. Denominazione commerciale della sostanza o del preparato ; 3. Nome chimico delle sostanze contenute; 4. Simboli e indicazioni di pericolo; 5. Frasi di rischio (R); 6. Consigli di prudenza (S); ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 35 Page 17 Igiene e Sicurezza del Lavoro Etichettatura ETICHETTATURA ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it Igiene e Sicurezza del Lavoro 36 Sostanze chimiche Tutte le sostanze ed i preparati pericolosi devono essere accompagnati dalla “Scheda di Sicurezza” redatta in 16 PUNTI e in ITALIANO 1) Identificazione sostanza e/o preparato e società e/o impresa 8) Protezione personale/controllo dell’esposizione 2) Composizione e informazioni sugli ingredienti 9) Proprietà fisiche e chimiche 3) Identificazione dei pericoli 4) Misure di primo soccorso 5) Misure antincendio 6) Provvedimenti in caso di dispersione accidentale 7) Manipolazione ed immagazzinamento ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 10) Stabilità e reattività 11) Informazioni tossicologiche 12) Informazioni ecologiche 13) Osservazioni sullo smaltimento 14) Informazioni sul trasporto 15) Informazioni sulla normativa 16) Altre informazioni 37 Page 18 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rischio derivante dall’esposizione da agenti canceogeni e mutageni DEFINIZIONI AGENTE CANCEROGENO: sostanza che risponde ai criteri relativi alla classificazione quali categorie cancerogene 1 o 2, stabiliti ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e successive modificazioni; AGENTE MUTAGENO: sostanza che risponde ai criteri relativi alla classificazione nelle categorie mutagene 1 o 2, stabiliti dal decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e successive modificazioni. NOTA: anche un preparato può essere cancerogeno o mutageno se contiene una o più sostanze cancerogene in concentrazioni sufficienti (criteri stabiliti dai decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52, e 14 marzo 2003, n. 65 e successive modificazioni). . ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 38 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rischio derivante dall’esposizione da agenti canceogeni e mutageni VALUTAZIONE DEI RISCHI: o CARATTERISTICHE, DURATA E FREQUENZA DELLE LAVORAZIONI; o QUANTITATIVI AGENTI; o N° LAVORATORI ESPOSTI; o ESPOSIZIONE LAVORATORI; o MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE; o DPI; o INDAGINI PER SOSTITUZIONE. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 39 Page 19 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rischio derivante dall’esposizione da agenti canceogeni e mutageni STRATEGIA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE • SOSTITUZIONE; • IMPIEGO DI UNA SISTEMA CHIUSO; • RIDUZIONE DELL’ESPOSIZIONE. MISURE PER IL CONTROLLO DEL RISCHIO • LIMITAZIONE DEI QUANTITATIVI E DEL NUMERO DEI LAVORATORI; • CONTROLLO DELLE EMISSIONI; • ADEGUATO SISTEMA DI VENTILAZIONE; • PULIZIA; • PROCEDURE PER I CASI DI EMERGENZA • CONSERVAZIONE, MANIPOLAZIONE, TRASPORTO IN CONDIZIONI DI SICUREZZA; • GESTIONE DEI RESIDUI PERICOLOSI IN CONDIZIONI DI SICUREZZA. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 40 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rischio derivante dall’esposizione da agenti canceogeni e mutageni LAVORATORI PER I QUALI LA VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE HA EVIDENZIATO UN RISCHIO PER LA SALUTE DEVONO ESSERE SOTTOPOSTI A SORVEGLIANZA SANITARIA ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 41 Page 20 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rischio biologico DEFINIZIONI: AGENTE BIOLOGICO: QUALSIASI MICRORGANISMO ANCHE SE GENETICAMENTE MODIFICATO, COLTURA CELLULARE ED ENDOPARASSITA UMANO CHE POTREBBE PROVOCARE INFEZIONI, ALLERGIE O INTOSSICAZIONI GLI AGENTI BIOLOGICI SONO RIPARTITI NEI SEGUENTI QUATTRO GRUPPI A SECONDA DEL RISCHIO DI INFEZIONE: a) AGENTE BIOLOGICO DEL GRUPPO 1; b) AGENTE BIOLOGICO DEL GRUPPO 2; c) AGENTE BIOLOGICO DEL GRUPPO 3; d) AGENTE BIOLOGICO DEL GRUPPO 4. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 42 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rischio biologico IL DATORE DI LAVORO NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI DERIVANTE DALL’ESPOSIZIONE ALL’AGENTE BIOLOGICO TIENE CONTO: a) DELLA CLASSIFICAZIONE; ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it b) DELLE MALATTIE CHE POSSONO ESSERE CONTRATTE; c) DEGLI EFFETTI ALLERGICI E TOSSICI; d) DI EVENTUALI SINERGISMI TRA AGENTI BIOLOGICI DIVERSI; e) DI ULTERIORI SITUAZIONI RESE NOTE DALL’AUTORITA’ SANITARIA COMPETENTE; f) DELLE MALATTIE DI CUI E’ AFFETTO UN LAVORATORE, CORRELABILI DIRETTAMENTE CON L’ATTIVITA’ SVOLTA. 43 Page 21 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rischio biologico MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE • EVITARE L'UTILIZZAZIONE DI AGENTI BIOLOGICI NOCIVI; • PROGETTARE ADEGUATAMENTE I PROCESSI LAVORATIVI, ANCHE ATTRAVERSO L’USO DI DISPOSITIVI DI SICUREZZA ATTI A PROTEGGERE DALL’ESPOSIZIONE ACCIDENTALE AD AGENTI BIOLOGICI; • LIMITARE AL MINIMO IL NUMERO DI LAVORATORI ESPOSTI; • UTILIZZO DI DISPOSITIVI DI SICUREZZA; • SORVEGLIANZA SANITARIA (GRUPPI 3 E 4); • FORMAZIONE ED INFORMAZIONE; • PROCEDURE DI SICUREZZA; • MISURE IGIENICHE; • SEGNALETICA E CARTELLONISTICA DI SICUREZZA. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 44 Igiene e Sicurezza del Lavoro Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) DEFINIZIONE: qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro MARCATURA: tutti i DPI devono essere muniti della marcatura CE CATEGORIE: i DPI sono suddivisi in 3 categorie: I - DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità II - DPI che non rientrano nelle altre due categorie III - DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 45 Page 22 Igiene e Sicurezza del Lavoro Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) Protezione degli occhi Protezione del capo Protezione delle vie Protezione dell’udito respiratorie Protezione delle mani Protezione dei piedi ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 46 Igiene e Sicurezza del Lavoro La segnaletica di sicurezza SEGNALETICA DI SICUREZZA ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 47 Page 23 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rischio incendio - esplosione Sostanza che consente e favorisce la combustione (es.: ossigeno) Qualsiasi sostanza in grado di bruciare Innesco (Energia di Attivazione) costituito da una fiamma, una scintilla o dal calore ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it Igiene e Sicurezza del Lavoro 48 Esplosioni Esplosioni Se la velocità di una combustione è elevata tanto da provocare considerevoli effetti meccanici dovuti all’aumento di pressione, questa può definirsi una esplosione In genere una combustione che avviene in uno spazio limitato, dove il calore prodotto non può essere dissipato rapidamente, determina un aumento della temperatura, della pressione e un conseguente aumento della velocità di reazione che continua a produrre calore determinando l’esplosione ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 49 Page 24 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rischio incendio - esplosione Misure generali: • Impianti elettrici a norma; • Manutenzione impianti elettrici; • Idoneo immagazzinamento materiali e sostanze; • Presenza di un numero adeguato di estintori; • Manutenzione estintori; • Non eseguire operazioni che comportano la proiezione di materiale incandescente (es: saldatura, smerigliatura, ecc.) in prossimità di materiale combustibile, se necessario predisporre idonee barriere di protezione. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 50 Igiene e Sicurezza del Lavoro Rischio incendio - esplosione In caso di incendio: • Allertare gli addetti alla gestione dell’emergenza. • Qualora necessario, su indicazione degli addetti alle emergenze, procedere alla evacuazione dei locali. • In caso di evacuazione usare esclusivamente le scale e non usare gli ascensori. • Usciti dall’edificio raggiungere il “Punto di raccolta” esterno. • Successivamente attendere la verifica numerica dei presenti. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 51 Page 25 Igiene e Sicurezza del Lavoro Piano di emergenza In caso di infortunio il personale deve : • Allertare gli addetti alla gestione delle emergenze. • Su segnalazione cooperare al fine di agevolare l’operato degli Addetti / Incaricati alla gestione dell’emergenza del pronto soccorso. • In caso di infortunio rilevante gli addetti alla gestione dell’emergenza valuterà la possibilità di far intervenire gli Enti di Soccorso. • In caso di infortunio rilevante, non spostare la vittima dalla posizione in cui la si è rinvenuta (in quanto si possono avere ulteriori fratture), a meno che non si trovi esposta a rischi gravi o in pericolo di vita. ECOSICUREZZA srl www.ecosicurezzaonline.it 52 Page 26 Igiene e Sicurezza del Lavoro