JAZZ GIGI CIFARELLI La stampa francese definisce il nostro vivace talento musicale "super guitariste". Conosciuto dal grande pubblico per aver collaborato con Renato Zero, Tullio De Piscopo, Carlo Marrale (Matia Bazar) e soprattutto, con Mina e Massimiliano Pani e per aver partecipato a diverse trasmissioni televisive accompagnando artisti come Joe Cocker, Paul Young, Sam Moore, ed altri. Noto agli appassionati per i suoi dischi, per le sue collaborazioni e jam-sessions con grandi jazzisti come: Chick Corea, Sam Rivers, Jack De Johnette, Mark Murphy, Delmar Brown, Cameron Brown, Billy Hart, Charles Tolliver, Jimmy Owens, Ursula Kukjack, Tony Scott, Enrico Rava e Franco Ambrosetti, ambedue presenti nel suo album del 1992 "Kitcken Blues" realizzato con la partecipazione di altri importanti musicisti italiani come Alfredo Golino, Patrizio Fariselli (Area), Antonio Faraò, Christian Meyer, Demo Morselli, Massimo Colombo e Paolino Dalla Porta. nel 1986 decide di intraprendere definitivamente la carriera musicale e si mostra in tournèe a fianco di Tullio De Piscopo, con cui alterna esperienze di musica leggera e jazz. Nel 1987, con Brian Auger, grandissimo organista inglese, e con Julius Farmer al basso e Alfredo Golino alla batteria, effettua una serie di concerti in Italia e all'estero. Nello stesso anno suona con i "Bush Rock", formazione di Delmar Brown, insieme a Jossy Fine al basso e Kenwood Dennard alla batteria. Nel 1989 incontra Angela Baggi e fa nascere un gruppo dando spazio al talento di Angela in cui Gigi crede molto; ciò risveglia in lui la passione per il canto. "Kitchen Blues", l'album che vende più di 10 mila copie (un successo inatteso, considerata la scarsa attenzione che in Italia si dedica a determinati generi musicali). lo vede esordire anche come cantante, compositore ed arrangiatore. Pur possedendo uno stile ed un tocco assolutamente personale, in Gigi Cifarelli sono evidenti le influenze, peraltro non nascoste, di due grandi maestri: Wes Montgomery, al quale dedica in Kitchen Blues un brano dal titolo "Letter to Wes" e George Benson con cui ha avuto diverse frequentazioni e a cui ha dedicato il brano "Ben...sonata", inciso in "Coca & Rhum". Nel 1994, durante un concerto a Torino viene ascoltato da Marcel Dadi, chitarrista di fama internazionale, che, assieme alla delegazione francese presente al festival, si innamora del suo stile e della sua classe.. Dal 1995 viene regolarmente invitato a Patrimonio, in Corsica, e successivamente anche al Festival Jazz di Sete sur la Mer (Francia) dove ogni anno si tiene uno dei più importanti festival per chitarristi. Affiancherà musicisti come Robben Ford, Mike Stern, John Scofield, Philipe Caterine e Toots Thielemans, Larry Carlton ,Taj Mahal e Bireli Lagrene , Jack De Johnette, Christian Escoudè, Dedè Ceccarelli, Sylvan Luc raggiungendo, come meritava da tempo, un rilievo ed una dimensione internazionale. Nel 2001 e finchè è vissuto ha collaborato e suonato sul nostro palco con l‟ indimenticato Carl Anderson, lo splendido Giuda di Jesus Christ Superstar. PATRIZIA CONTE Patrizia CONTE è naturalmente dotata di splendide risorse vocali nelle quali trova espressione la ricchezza della sua personalità. Nel corso di lunghi anni di carriera la sua ricerca introspettiva e musicale non ha conosciuto soste e il lavoro profuso in questa direzione di continua ricerca vocale le consente oggi di regalarci un grande tributo all‟universo musicale jazz con le "sue singer", interpretate con uno stile inconfondibile pregno di tensione vitale. Con Fabrizio BERNASCONI al pianoforte, Roberto PICCOLO al contrabbasso e Roberto PAGLIERI alla batteria GIORGIO CONTE Con il fratello Paolo condivide in gioventù la passione per il jazz, la musica popolare e la canzone francese, trasmessa loro dai genitori. Il loro sodalizio artistico passa attraverso i primi gruppi musicali, che vedono Giorgio alla batteria e Paolo al vibrafono, li porta a firmare insieme brani celebri come "Una giornata al mare" e "La topolino amaranto". Più tardi le loro strade si separano, ma Giorgio continua a firmare canzoni di successo come "Non sono Maddalena" e "Deborah"..ecc. Si dedica al teatro in tournée con Bruno Gambarotta e collabora a diversi programmi radiofonici, in particolare "Quelli che la radio..." su RadioDue Rai con Giorgio Comaschi. Realizza spettacoli in Germania, Svizzera, Austria, Francia, Belgio, Olanda, Spagna, Canada e Italia con grande successo di critica e di pubblico. Il pubblico scopre la sua sottile vena ironica e la delicatezza dei suoi temi musicali. Gli appassionati della canzone d'autore italiana cominciano a scoprire Giorgio Conte, anche per l'originalità delle melodie, l'umorismo delicato e sornione che ne delinea una sorta di "sostenibile leggerezza dell'essere", l'ironia sottile e la poesia dei testi, l'universo sonoro che sa condensare sapientemente influenze popolari e swing, echi di "rive gauche" e canzone d'autore. Nel 1999,tra i molti concerti,Conte sale sul palcoscenico della prestigiosa rassegna del Club Tenco, ottenendo un grandissimo successo.Nel 2000 è ancora al Tenco, poi in tournèe italiana e alla fine di novembre esce l'album, "L'Ambasciatore dei sogni". Nel 2003 pubblica "Il contestorie". Il CD esce insieme al libro omonimo in cui Giorgio ha raccolto brevi racconti, poesie ed aforismi, dove svela, con ironia ed eleganza, l'universo che da sempre ispira le sue canzoni. Nel 2004 presenta il CD "La belle vie" (produzione italo-francese) a Parigi, dove registra il tutto esaurito nei suoi due concerti al China Club. E' del novembre dello stesso anno la tournée in Canada, che lo porta ad esibirsi in festivals e teatri di tutto il Quebec con grande successo di critica e di pubblico. NANDO de LUCA Nando de Luca, pianoforte Musicista di fama internazionale, ricercato arrangiatore, dimostra una tecnica pianistica originale e versatile. Valorizza ogni esecuzione con raffinata e sapiente armonizzazione, con un tocco nel contempo delicato e aggressivo, che avvince per la colorita ed incessante creatività. Ha avuto l‟opportunità di esprimersi, con molte soddisfazioni in vari settori della musica. Dopo gli studi, compiuti al Conservatorio G. Verdi di Milano suona con formazioni swing in tutta Europa. Si è dedicato agli arrangiamenti, il suo primo lavoro fu “Azzurro”!... Ha composto molti brani di musica leggera che sono ormai gli evergreen della musica italiana: “Carezza in un pugno”, “Viola”, “Storia d‟Amore” “Straordinariamente” ecc. I Suoi interessi si spostarono poi sulla colonna sonora per il grande schermo, ne compose una quindicina tra cui Romanzo Popolare di M. Monicelli, Pasqualino Sette Bellezze, e Fatto di Sangue a Causa di una Vedova, di L.Wertmuller. Nelle sue jazz performances ha accompagnato: Joe Venuti, Stephane Grappelli, Toots Thielemans, Astor Piazzolla(con il quale ha registrato una trasmissione per la Televisione della Svizzera Italiana), Lee Konitz, Tony Scott, Caterina Valente ecc.Tiene concerti con il suo Trio con cui partecipa a Rassegne, Festival ecc. Ha accompagnato in diverse Tournée Enzo Jannacci per il quale ha lavorato anche come arrangiatore. Ha accompagnato Mina nei suoi ultimi concerti tenuti alla Bussola dove è stato registrato il disco “Mina Live”. Come Direttore d‟Orchestra, ha rappresentato l‟Italia ad una importante rassegna in Venezuela, accanto a Frank Pourcel, Burt Bacharach, Leonard Bernstein. Attualmente oltre al jazz si dedica alla composizione classica. Ha pubblicato per la BMG Ricordi un metodo in due volumi. “ Il Pianoforte Moderno”.Nando de Luca in Ott. 2004 ha diretto l‟Orchestra Sinfonica “SIMON BOLIVAR” di Caracas in occasione del premio “Aldemara Romero”, Ha poi tenuto tre concerti in Trio all‟”Università Centrale” e al Teatro Rosalia De Castro con Tullio De Piscopo alla batteria e Paolo Palella c.basso. La formazione proposta attualmente , che sta riscuotendo grande successo vede accanto a Nando de Luca al piano, Lenny de Luca alle tastiere e armonica, Luca Scansani al basso e Francesco Corvino alla batteria. BRAIDO JAZZ trio Braido (detto "Big Boy") è considerato uno dei principali e talentuosi chitarristi dell'area rock e fusion/rock italiana, pluripremiato da riviste specializzate. Nasce come batterista, ed è anche pianista e bassista. Sebbene abbia mantenuto un rapporto continuo con gli altri strumenti (in particolare le percussioni), la chitarra è il suo strumento principale.Oltre ad essere stato turnista di Patty Pravo ed avere stretto un sodalizio artistico con Francesco Baccini e Mina è chitarrista di Vasco Rossi (dal 1989 al 1993). In seguito è in tournée con Adriano Celentano, Antonella Ruggiero, Enzo Jannacci, Angelo Branduardi, Frank Gambale e nei tour mondiali di Laura Pausini, Zucchero ed Eros Ramazzotti. Dopo le esperienze con Raf e Paola Turci, si dedica ad un proprio progetto artistico, pubblicando tra il 1991 e il 2009 undici dischi a proprio nome.Lo accompagnano Francesco Corvino alla batteria e Luca Scansani al basso. ACO BOCINA E‟considerato tra i migliori mandolinisti al mondo, nel suo repertorio Rock, classica, jazz e country generi da lui frequentati con un'incredibile disinvoltura. Già vincitore del premio internazionale della cultura "San Valentino d'Oro" per la musica, Aco ha collaborato con personaggi del calibro di Paco de Lucia e con il grande gruppo irlandese dei Chieftains. Lui, il mandolino, lo suona rovesciandolo e appoggiandone le corde sui jeans. Le struscia sopra la coscia della gamba destra e le fa mormorare, supplicare, piangere, gemere, vibrare, parlare, emozionare. Fa musica (e che musica) anche così, oltre che suonare in modo "classico" con lo strumento impugnato secondo scuola e tradizione. Fa impazzire i giovani ma conquista anche il pubblico maturo. Stasera un repertorio per mandolino e chitarra acustica in Duo per creare atmosfere «crossover», con arrangiamenti che uniscono i suoni del Mediterraneo ai ritmi dell‟Est europeo. Riccardo FIORAVANTI Giovanni FALZONE Fioravanti si dedica al Jazz, e inizia a lavorare in registrazioni e concerti con Enrico Rava, Paolo Fresu, Franco Ambrosetti, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Marco Tamburini, Marco e Paolo Brioschi, Roberto Rossi, Gabriele Mirabassi, Mauro Negri, Emanuele Cisi, Pietro Tonolo, Michael Rosen, Piero Odorici, Dado Moroni, Andrea Pozza, Ramberto Ciammarughi, Stefano Bollani, Riccardo Zegna, Antonio Faraò, Paolo Birro, Bebo Ferra, Alessio Menconi, Sandro Gibellini , Andrea Dulbecco e molti altri. Egli ha portato avanti, e lo fa ancora così, una intensa attività didattica, presso il CPM di Milano prima, e poi con la Nuova Musica di Milano, il Civico di Castellanza School of Music, l'ADAM di Milano e il CDPM di Bergamo. Adesso è l'insegnamento basso elettrico e acustico jazz al Conservatorio di Como, Consevatory di Cuneo e all'Accademia del Suono di Milano. Il suo suono preciso e le sue grandi doti interpretative lo hanno reso, nel tempo, un valido partner - sia in seminari e spettacoli - per le drum-giocatori come Giampiero Prina, Stefano Bagnoli, Adam Nussbaum, Alvin Queen, Billy Cobham, Paul Wertico, Enzo Todesco, Danny Gottlieb, Roberto Gatto, Christian Meyer, Ellade Bandini, Massimo Manzi, Tullio De Piscopo, Alfredo Golino, Max Furian e molti, molti altri ... THRUST Quando la musica è sinonimo di libertà, di gioia, voglia di ricerca e contaminazione possono nascere band come THE THRUST. Il gruppo si forma dall‟incontro tra Pepe Ragonese (tromba), Giovanni Giorgi (batteria) e Pancho Ragonese (piano).I tre crescono musicalmente frequentando la scena del jazz milanese, ma non solo.Si arricchiscono di diverse esperienze e si trovano, sia come singoli che come band, a lavorare in ambiti che spaziano dai jazz-blues festival internazionali, a contesti teatrali, pubblicitari, televisivi, ed eventi legati a Dj-set e nuove tendenze.THE THRUST trovano nella parola jazz, e nella corrente artistica che essa rappresenta, la possibilità di racchiudere il proprio approccio libero e creativo che comprende svariate influenze quali il funk, rock, soul, R&B, musica etnica afro e brasiliana, e inserti hip-hop e jungle. MARCO BRIOSCHI Marco Brioschi: tromba Dal 1987 è professionista e collabora con alcuni tra i più validi jazzisti italiani. Dal 91 inizia a suonare anche il flicorno e forma un gruppo con il fratello Paolo, con Fioravanti e con il compianto grande batterista Gianpiero Prina . Marco Brioschi , dotato di uno stile istintivo e personale, pur dichiarando di non ispirarsi a Chat Baker , ma piuttosto a Miles davis, Freddy Hubbard ed Wayne Shorter, ricorda il grande trombettista bianco per il tipo di estensione e per la timbrica che utilizza. Le sue limpide sonorità, espressive e suggestive non solo sulla tromba, ma anche sul flicorno, ne fanno un interprete poetico. Da non dimenticare il CD con Bob Mintzer e i concerti con Jimm Hall, uno dei tre più grandi chitarristi del jazz moderno. ANTONIO FARAO’ Considerato dalla critica internazionale uno dei più interessanti pianisti jazz dell‟ultima generazione. Insignito di prestigiosi dei riconoscimenti, su tutti il premio Four Roses (1991) e il primo premio al concorso Internazionale Piano Jazz Martial Solal” (1998), che lo hanno lanciato ancora più intensamente nei circuiti europei della musica jazz contemporanea, e lo ha portato ad incidere, dopo alcuni dischi prodotti in Italia, vari album da leader per etichette internazionali. TRIO BOBO Alessio Menconi – chitarra Faso – basso elettrico Christian Meyer – batteria Tre musicisti incredibili, tre artisti poliedrici e brillanti che non hanno certo bisogno di presentazioni. Ormai insieme da cinque anni, i tre si uniscono per dare vita ad un trio ricco di energia in una collaborazione che fonde le loro esperienze e i loro stil in un'unico mix che, per formalità, è d‟uso definire jazz-rock o funky-jazz. Il concerto prevede l‟esecuzione brani originali e „covers‟, tra le più ricercate di questo genere musicale, rielaborate in modo assolutamente personale. Una grande occasione per riunire tre tra i più richiesti ed apprezzati musicisti della penisola. Il Trio Bobo ha registrato il primo cd di inediti nel 2005 vantando fra l‟altro la partecipazione di un ospite d‟eccezione: Elio. LUCA DI MOON Nato a Milano nel 1982, figlio di un pittore Siciliano (ex-musicista jazz)Luca, inizia la sua relazione con la musica, respirando la collezione musicale del padre caratterizzata da dischi Jazz e Soul,All‟età di otto anni entra a far parte del coro della chiesa locale.Nonostante la sua sensibilità musicale sia già dimostrata, l‟interesse per l‟arte figurativa si manifesta più esplicitamente,Per questo intraprende il Liceo Artistico al fine di sviluppare le sue premature abilità come giovane pittore e scultore.“La musica era più una passione privata, cantare era un mezzo sincero per esprimere i miei sentimenti istintivi,le arti figurative erano per me, il modo naturale per esprimere i concetti delle filosofie che iniziavo ad esplorare”É dopo essersi trasferito a Londra che la musica rapisce il suo spirito completamente, diventando l‟assoluta priorità.La sua decisione è quella di concentrare completamente l‟energia artistica evolvendola attraverso lo studio del pianoforte, della chitarra e del basso, più tardi si avvicinerà anche alla tromba. Le prime due canzoni che Luca registra nella capitale inglese, attraggono subito alcune importanti offerte da diverse etichette discografiche,che però tentano di trascinarlo nel ruolo del cantante Pop/R&B. Inevitabilmente, la profonda integrità artistica di Luca, lo porta a rifiutare tali offerte.La situazione si fà complessa, fino a quando decide di firmare un breve contratto con un etichetta indipendentea quale lo inserisce in una Compilation di successo che arriva al primo posto delle classifiche, e vende più di 700.000 copie. Un intensa ricerca musicale estende le sue esibizioni fino a New York City, dove inizia a concepire e realizzare il suo primo album scritto, composto, prodotto e interpretato da se stesso.Negli ultimi anni, dopo aver fatto parte di svariati gruppi come il coro gospel di Harlem (Harlem Messengers), il quartetto Jazz “The conjectures”, e la band Funk “Funky Mutiny”, Luca partecipa a diversi festival musicali, eviene scelto per cantare in una colonna sonora di un film di Hollywood.Ultimamente compone e arrangia brani anche per altri artisti, ma al momento, oltre ad esibirsi dal vivo in giro per il mondo, Luca stà lavorando ai suoi nuovi progetti in studio. Se ascolti intimamente le sue canzoni, il messaggio trascende l‟emozione provocata, “Dipingo le parole con i suoni, per amplificarne il significato” L'unico vero artista NeoSoul (di origini italiane) riconosciuto nel panorama internazionale. ENRICO PIERANUNZI piano Pianista e compositore dal linguaggio personale, fatto dalle sue radici europee ed arricchito dalla grande conoscenza dell'universo musicale contemporaneo, che lo colloca in una posizione di grande rilievo nel panorama jazzistico mondiale. Un percorso denso di grandi collaborazioni tra le quali ricordiamo quelle con: Frank Rosolino, Bruno Biriaco, Sal Nistico, Irio De Paula, Kenny Clarke, Oscar Valdambrini, Dino Piana, Eddy Palermo, Ronny Cuber e successivamente Johnny Griffin, Chet Baker, Art Farmer, Jim Hall, Lee Konitz, Phil Woods, Marc Johnson, Joey Baron, Charlie Haden, Billy Higgins, Paul Motian.Prende parte, alla testa di propri gruppi, ai principali festival jazzistici italiani (Umbria Jazz, Ravenna, Milano Ciak, ecc.) ed europei (Berlino, Madrid, Copenhagen tra gli altri).Nel '82, '85, '90 si esibisce negli Stati Uniti con musicisti di quella nazione.Ha inciso a New York, al fianco di Marc Johnson e Paul Motian, il CD "The night gone by" per l'etichetta giapponese AlfaJazz.Nell'annuale referendum indetto dalla rivista "Musica Jazz" è stato votato miglior musicista italiano del 1989.L' "Academie du jazz" francese lo ha segnalato nel '93 fra i primi tre musicisti europei.Infine bisogna ricordare l'inclusione di due suoi brani nella "bibbia" del jazz, il New Real Book vol.2; tale onore non era stato concesso in precedenza a nessun altro musicista europeo. Di lui il famoso scrittore e giornalista nordamericano Nat Hentoff ha scritto: "Pieranunzi è un pianista di intenso lirismo, capace di tirar fuori un'idea dietro l'altra e di disegnare linee caratterizzate da una grande chiarezza e logica interna; egli è in grado di swingare con energia e freschezza e, nello stesso tempo, di non perdere mai la sua capacità poetica. La sua musica canta".Ray Spencer su "Jazz Journal" ha scritto dal canto suo che "Enrico Pieranunzi immette nuova linfa nel jazz contemporaneo". Diverse sue composizioni sono diventate, in ambito internazionale, veri e propri "standards" e tre di queste - due nel 1991, una nel 2001 - sono state incluse nei prestigiosi "New Real Book" pubblicati negli Stati Uniti dalla "Sher Music". Ha scritto per la casa editrice "Stampa Alternativa" una biografia-saggio su Bill Evans dal titolo "Bill Evans – Ritratto d'artista con pianoforte". Nel recensirla sulla nota rivista inglese "The Wire" Andy Hamilton ha osservato che "anche nello scrivere Pieranunzi mostra di sapersi esprimere con la stessa eleganza e profondità con cui suona il pianoforte". PAOLO JANNACCI è un pianista, compositore e arrangiatore italiano, figlio del musicista Enzo Jannacci. Diventa un musicista professionista dal 1987. Ha suonato e collaborato con: Dario Fo, Enzo Jannacci, Paolo Conte, Claudio Baglioni, Francesco Guccini, Giorgio Gaber, Paolo Rossi, Chico Buarque, Ornella Vanoni, Massimo Ranieri, Roberto Vecchioni, Tazenda, Gino Paoli, Irene Grandi, Paola & Chiara, Articolo 31, Max Pezzali, Manuela Zanier, Pacifico, Mauro Pagani, Maurizio Bassi, Andrea Braido, Cochi & Renato, Ale & Franz, Andrea Rivera, Paolo Tomelleri, Emilio Soana, Paolo Brioschi, Mauro Di Domenico, Amedeo Bianchi, Stefano Bagnoli, Riccardo Fioravanti, Alfredo Golino.Jazzista, eclettico e scrupoloso, suona il pianoforte, la fisarmonica e il basso elettrico.Comincia la sua carriera di arrangiatore dal 1994. Da allora firma i seguenti lavori: Enzo Jannacci, (Come gli aeroplani, I soliti accordi, Quando un musicista ride, L'uomo a metà, 3-6-2005, The Best, The Best DVD, di cui cura scrupolosamente tutta la produzione.) Ornella Vanoni (Noi le donne noi), Cochi&Renato (Nebbia in Valpadana), Michele Monestiroli (First Step).Compone sia per la pubblicità che per il cinema: Piccoli Equivoci (Ricky Tognazzi) Papà dice messa (Renato Pozzetto), Mi fido di te (Massimo Venier), Voglio la Luna (Roberto Conte / Roberto Palmieri /A3 film Factory).Compone anche colonne sonore per documentari di Dario Barezzi: Apriti Cielo per il Museo regionale di scienze naturali di Torino, Al di la del Mare per il Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Museo Bertelli.Le sue produzioni musicali per il teatro sono: Enzo Jannacci, tutte le produzioni dal 1991 al 2007 compresa la direzione artistica, Io penso positivo ma mi girano I maroni (G.Valenti), Svendita Totale (D.Barezzi), Andrea Rivera - 2005.Attore in South Kensington dei Fratelli Vanzina e La Febbre di Alessandro D'alatri. Dirige l'orchestra sinfonica a S.Remo nel 1994, nel 1998 per E. Jannacci e nel 2004 per "Gino" Pacifico. DADO MORONI Dado Moroni, nato a Genova è uno dei pianisti jazz italiani più richiesti in Europa e in America. Debutta a 17 anni con Tullio de Piscopo e Franco Ambrosetti col quale ancora oggi collabora. Nel 1987 viene chiamato, unico europeo, insieme ai pianisti Hank Jones, Barry Harris e Roland Hanna, a far parte della giuria del premio internazionale pianistico Thelonious Monk, svoltosi a Washington. Nel 1988 effettua una importante tournèe in sette paesi africani con il sestetto di Alvin Queen per conto del Dipartimento di Stato americano. Collabora quindi con Clark Terry e George Robert alla tournèe mondiale organizzata dal governo svizzero per la celebrazione del settecententenario della Confederazione Elvetica. Nel periodo luglio-novembre 1991 il gruppo si esibisce in diversi paesi del mondo riscotendo grande successo ed il consenso della critica internazionale. Con il pianista classico Antonio Ballista dà vita nel 1995 con il Patrocinio di “Ferrara Musica “ al progetto “Two Pianos Cine Soul “ ottenendo notevole successo in vari teatri nazionali ed internazionali . Nel 1995 partecipa ad un'incisione per l‟etichetta discografia America Concorde e ad un‟importante tournèe in Giappone. A tutt‟oggi ha inciso oltre 50 cd per le importanti etichette discografiche quali Sony Concorde, Contemporary Telarc Mons,TCB Record, Enja. Dado Moroni è uno dei pochissimi musicisti italiani la cui biografia è inserita nell‟importante “Biographical Enciclopedia of Jazz” di Leonard Feather e Ira Gitler. Vanta prestigiose e continuative collaborazioni con le grandi star del jazz mondiale quali Dizzy Gillespie, Wynton Marsalis, Freddie Hubbard, Tom Harrel, Zoot Sims, James Moody, Johnny Griffin trio con Ron Carter, Ray Brown, Lewis Nash, Buster Williams, Billy Cobham, Grady Tate, Niels Pedersen e tantissimi altri. Con il grande pianista classico Antonio Ballista ha dato vita nel 1995 al progetto “Two Pianos One Soul” ottenendo notevole successo nei concerti tenuti nei teatri Comunale di Ferrara, Regio di Torino, Verdi di Firenze, Carlo Felice di Genova. Dado è musicista di fortissima personalità che ha maturato una grande esperienza a livello internazionale. Dotato di particolare sensibilità musicale, tecnica, energia e creatività riesce ad inserirsi brillantemente e con la massima naturalezza nei vari contesti musicali, esprimendo classe, professionalità e fantasia ANDREA POZZA TRIO feat. ROSARIO GIULIANI Andrea Pozza-piano Alberto Malnati-c.basso Antonio Fusco-batteria Feat. ROSARIO GIULIANI Andrea Pozza - Pianista - Compositore Nato a Genova il 17/10/1965 Giovanissimo inizia lo studio del pianoforte dedicandosi contemporaneamente al jazz e alla musica classica. Si diploma al conservatorio N.PAGANINI di Genova. Debutta al Louisiana Jazz Club di Genova a soli 13 anni ed è l'inizio di una intensa attività concertistica che gli darà l'opportunità di collaborare con grandi musicisti americani sia in clubs che in festivals in Italia e all'estero. Ha suonato con i più importanti musicisti della scena jazzistica italiana ed internazionale.Sue collaborazioni più significative e durature sono quelle con Gianni Basso, Tullio DePiscopo, Dado Moroni, Carlo Atti, Luciano Milanese, Steve Grossman, Sal Nistico, George Coleman, Eliot Zigmund, Dick De Graaf, George Robert.Ha inoltre suonato con molti altri grandi musicisti tra i quali: Chet Baker, Lee Konitz, Jimmy Knepper, Al Grey, James Moody, Harry "Sweets" Edison, Benny Bailey, Scott Hamilton, Earl Warren, Slide Hampton, Lew Tabakin, Teddy Edwards, Idris Muhammad, Joe Chambers, Bobby Watson, Clark Terry, Jimmy Knepper, Charlie Mariano, Jack Walrath, Tom Kirkpatrick, Massimo Urbani, Larry Nocella, Rossana Casale, Bob Braye. Lo accompagnano Alberto Malnati al contrabbasso e Antonio Fusco alla batteria, due grandi musicisti che vantano prestigiose collaborazioniFeat ROSARIO GIULIANI – sax Inizia da giovanissimo lo studio del sassofono alto e si diploma nel 1987 al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone con il massimo dei voti. Nel 1989 partecipa ai corsi del Berklee College of Music organizzati nel quadro del festival Umbria Jazz. Nel 1990 viene inserito dalla Rai nell'orchestra dei "Giovani talenti del jazz europeo" organizzata per un concerto svoltosi a Roma, all'Auditorium del Foro Italico, sotto la direzione di James Newton. Negli anni successivi collabora alla incisione di colonne sonore di film con maestri di fama internazionale come Ennio Morricone, Luis Bacalov, Armando Trovajoli, Nicola Piovani, Riz Ortolani.Nel 1996 vince il premio "Massimo Urbani", mentre l'anno seguente vince il premio "Europe Jazz Contest", assegnatogli in Belgio come miglior solista e miglior gruppo. Nel 2000 vince il Top Jazz nella categoria nuovi talenti, per il referendum annuale della rivista specializzata "Musica Jazz".Nel 2005 partecipa al progetto "Land of the sun" con Charlie Haden e Gonzalo Rubalcaba.Nel 2006 parte per una tournèe che tocca le più importanti città della Repubblica Popolare Cinese.Le sue collaborazioni sono innumerevoli. Tra le altre ricordiamo quelle con Kenny Wheeler, Randy Brecker, Bob Mintzer, Cedar Walton, Phil Woods, Cameron Brown, Joe Locke, Donald Harrison e in Italia con Enrico Rava, Maurizio Giammarco, Tullio de Piscopo, Franco D'Andrea, Giovanni Tommaso, Enrico Pieranunzi e Flavio Boltro.Ha suonato in dviersi festival internazionali, tra i quali ricordiamo i seguenti: Jazz&Image,Tuscia in Jazz, Jazz a Liegi, Gexto Jazz Festival (Spagna), Zagabria Jazz Festival, Umbria Jazz, Bergamo Jazz Festival, JVC Jazz Festival (Parigi), Town Hall 2001 (New York), Nancy Jazz Pulsation (Francia), North Sea Jazz Festival (Olanda), London Jazz Festival (Gran Bretagna), California, Mexico, Honk Kong, Marciac Jazz Festival (Francia), Ankara Jazz Festival, Smoke jazz Club (New York), Jazz a Vienne (France).Nel settembre 2000 Giuliani firma un contratto discografico con l'etichetta francese "Dreyfus Jazz" con la quale ha registrato i suoi ultimi 4 dischi, ovvero: "Luggage", uscito nell'aprile 2001, "Mr. Dodo", pubblciato nell'ottobre 2002, “More Than Ever”, uscito nell‟ottobre 2004, e "Anything Else", del gennaio 2007.Il suo suono e la tecnica sono influenzati da artisti quali John Coltrane, Charlie Parker, Julian "Cannonball" Adderley ed Art Pepper, anche se il assofonista, traendo spunto da questi garndi maestri, ha saputo sviluppare uno stile tutto personale, che il grande compositore italiano Gianni Ferrio ha definito quello del "ragazzo millenote", scrivendo le note di copertina dell'album di Rosario Giuliani "Tension", inciso nel 1998 per la Schema Records, tutto dedicato a composizioni per il cinema del maestro e di altri musicisti, riproposti in chiave jazz. TULLIO DE PISCOPOIl padre, Giuseppe, era a sua volta un batterista e percussionista che suonava nell'orchestra del Regio Teatro San Carlo di Napoli e nell'orchestra del Maestro Giuseppe Anepeta, uno dei più famosi arrangiatori della canzone napoletana, mentre il fratello maggiore Romeo (nato nel 1937) faceva parte di complessi i quali suonavano nella zona di Bagnoli, gravitando attorno alla base NATO (Romeo morirà a soli vent'anni nel 1957 dopo una serata con l‟Orchestra del Circolo Ufficiali della base Nato di Bagnoli) .All'età di tredici anni Tullio lavorava in night-club della medesima zona, molto frequentati dai soldati americani, mentre in seguito entrò a far parte di gruppi jazz cittadini.Nel 1969, all'età di ventitré anni, si trasferì a Torino, riuscendo ad affermarsi sulla scena musicale ottenendo una scrittura come batterista fisso allo Swing Club, locale jazz torinese dell'epoca: da qui in poi la sua carriera sarà contraddistinta da moltissime collaborazioni di prestigio con artisti stranieri in tourneè in Europa, da prestazioni in orchestre, qualche album solista e qualche album in cui accompagna musicisti di alto livello. Fu anche turnista per gruppi dance.Nei primi anni '70 entra nel Franco Cerri Quartet, il gruppo formato dal celebre chitarrista Franco Cerri, in cui suona insieme a Angelo Arienti e Giorgio Azzolini, mentre nel 1974 e nel 1975 fa parte dei New Trolls Atomic System. A cavallo tra gli anni '70 e '80 è endorser delle batterie italiane HiPercussion.Nel 1981 realizza con Oscar Rocchi l'album Metamorphosis, con la collaborazione di Hugo Heredia al sax soprano e al flauto, Cicci Santucci alla tromba e al flicorno, Sergio Farina alle chitarre e Julius Farmer al basso.Alcuni dei nomi degli artisti con cui de Piscopo collaborò sono: Gerry Mulligan, Astor Piazzolla, Eumir Deodato, Giovanni Fenati, Roberto Fabbriciani, Gato Barbieri, Lucio Dalla, Alphonso Johnson, Manu Chao, Al Bano Carrisi, Franco Battiato.Fu inoltre batterista nel gruppo di Pino Daniele nei dischi Vai mò e Bella 'mbriana, oltre che in alcuni tour (insieme a Tony Esposito, James Senese, Rino Zurzolo e Joe Amoruso).Nella trasmissione di RAIUNO Fantastico nel 1986 lui e Billy Cobham vengono accolti da un pubblico caloroso e si esibiscono in un Drum Contest presentato da Pippo Baudo in diretta. Al termine dello show gli spettatori li acclamano con una lunga ovazione relegata oggi agli archivi Rai.Tullio De Piscopo è anche autore di colonne sonore, tra cui ricordiamo "Razza Selvaggia" di Pasquale Squitieri, "Mi manda Picone" di Nanni Loy, "Naso di cane" ancora di Squitieri e "32 dicembre" di Luciano De Crescenzo.In un brano composto da Ennio Morricone per il film L'uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento, Tullio De Piscopo esegue con le spazzole una scena d'azione.Come cantante ha ottenuto un grande successo con la canzone Andamento lento (con la quale ha partecipato a Sanremo 1988 e ha vinto il Festivalbar nello stesso anno). Altre canzoni celebri sono E allora e allora (Sanremo 1989) Stop Bajon 1984, (rap composto da Pino Daniele), He' fatte 'e solde, eh? (1985), Jastao (estate 1990), e Qui gatta ci cova (Sanremo 1993). I suoi pezzi sono apprezzati per le sonorità jazz-pop, talvolta con venature africane, come in Radio Africa, incisa con Mory Kantè, dove compare anche un curioso campionamento di una celebre frase di Totò "Ammesso e non concesso".Nel 2008 è tornato a suonare, dopo quasi vent'anni, con Pino Daniele, insieme agli stessi musicisti dell'epoca (Senese, Esposito, Zurzolo e Amoruso.