Con il termine capolettera si intende la consonante o vocale iniziale della prima parola della prima
riga di un testo.
Per i manoscritti antichi si usa spesso il termine (creato nel XIX sec. in area anglosassone) di
versale
In genere, nei manoscritti miniati, il capolettera era di dimensioni maggiori rispetto alle altre
consonanti e vocali seguenti e veniva decorato con disegni particolari dagli amanuensi .
I monaci amanuensi sono famosi per aver salvato una quantità incredibili di testi dal valore
inestimabile e per aver dato alla luce libri che sono vere e proprie opere d’arte.
I più bei codici miniati che ci sono pervenuti risalgono al XIV e XV secolo e furono eseguiti per
principi, re e signori, come il Libro delle ore (una specie di libro delle preghiere quotidiane. I codici
erano abbelliti da vere e proprie opere d’arte “in miniatura”, pitture policrome (a più colori)
perfette in ogni particolare, pur essendo talvolta di dimensioni piccolissime, frutto del lavoro
paziente e accuratissimo di autentici artisti, quasi sempre rimasti sconosciuti.
Queste miniature formavano spesso il “capolettera”.
In altri casi, molto più rari, erano illustrazioni a piena (o a mezza) pagina.
Un po’ di storia:
la parola miniatura deriva da “minium”, un termine usato già in epoca latina per indicare un tipo
di colore rosso, usato soprattutto per scrivere le lettere iniziali o i titoli dei rotoli di papiro.
Quindi all’inizio “miniare” significava scrivere con il colore rosso, ma più tardi la parola miniatura
indicò la decorazione o l’illustrazione di un testo scritto.
Le più antiche forme di decorazione riguardavano la lettera iniziale di una pagina (o capolettera),
che poteva essere decorata da intrecci vegetali, o da disegni di animali, più tardi raccolse al suo
interno intere scene e immagini.
I colori, nella miniatura come nella pittura, avevano un significato simbolico: l’oro e il blu erano
simboli del paradiso, della santità, per questo gli sfondi delle scene sacre erano oro o blu e blu
erano il manto della Madonna o la veste di Gesù:
Giallo era il colore del male, dell’inganno, della menzogna, dell’esclusione.
I colori erano sempre di origine naturale (minerali e vegetali triturati e diluiti nelle essenze), così
come vero oro era quello che impreziosiva le figure.