1 QUANDO QUESTI MIEI OCCHI QUANDO questi miei occhi vedranno le tenebre e questo mio corpo assaporerà la morte, allora, proprio allora, il grande giorno atteso e tu non mi sfuggirai, Signore mio, Gesù, Dio dell'anima mia: non un minuto di scarto, e tu preda mia sarai, Dio, amore della mia vita, unico del mio cuore. Chi mi sottrarrà da te? *** SOTTO la mia finestra, in questo pomeriggio d'estate, stanno passando due ragazze: la loro gioia è sulle ali del vento, mentre, pedalando forte, corrono e gareggiano con la vita. Nulla ormai mi manca, né la morte è più nemica mia: ma vita possiedo e luce e con te corro sicuro. ** * SENTO un suono di pianoforte, lontano. Un ragazzo si diverte sui noti esercizi che hanno rallegrato la mia giovinezza. Acqua fresca e limpida sgorga come una fonte dal mio cuore e un canto melodioso prorompe nell'aria assolata mentre un vento, caldo e dolce, 2 mi accarezza tutto e mi fa creatura nuova: Dio, che già possiedo e al di là della morte e vedo e tocco senza morirne! *** PADRE nostro! O mio caro papà! E tu, Signore Gesù, dal grembo eterno generato, Dio: sapienza e luce, armonia e forza, e nel seno purissimo di una fanciulla fatto carne per noi! Spirito Santo, balsamo il tuo nome, effusione dolcissima che si eterna beatamente nel Genitore e nel Figlio! Cara Trinità: Vita e amore che mai finisce!, e che in me, carne mortale, è e sarà sempre più, vita e luce e amore. Ora grido forte, e quando mi toccherai, ancora più forte: O morte, sarò la tua morte! Perché forte come la morte È l'amore! Torino 10.7.1983 GRAZIE! GRAZIE, Papà!, grazie dal profondo, grazie, grido a te, con tutto il cuore! Grazie per il sole, per la luna e per le stelle, che brillano sulla terra. 3 Grazie, grazie, perché tu stesso mi metti nel petto il grazie affettuoso che a te rivolgo, anima e corpo. Grazie per la vita e grazie per la morte. Grazie per il tuo giorno: ecco che viene! E la grande avventura si compirà presto, quando, mai sazio, "grazie" dirò, e "ancora, ancora!". IO, io stesso, ora, sono il grazie e la benedizione e la lode tua! Da quando sono stato scelto e consacrato dal tuo Spirito, da sempre ti rendo grazie e la mia vita offro sull'altare: Gloria del tuo Figlio! O morte, io sarò la tua morte! Perché più forte della morte è l'amore! Pertanto, amato e amante, nel terribile e affascinante quotidiano, mi dibatto e corro sollecito, in attesa che sorella morte venga, carica di vita, per dirti, solo, grazie! Torino 25.10.1983 UNDICI NOVEMBRE 1983 UNDICI novembre, estate di San Martino, aurora bellissima di un rosso-giallo incantato e prezioso, e, più sopra, indaco tra violetto e azzurro, 4 in perfetta gradazione. Attraverso i vetri a lungo ti contemplo, cielo, a me donato, per dipingervi sopra le gioie e i dolori, le angosce e le speranze di ogni uomo e mie! Come Marc Chagall mi posso scapricciare in mille invenzioni, prendendo liberamente dalla tavolozza ben fornita del mio cuore, dove porto incise, quasi a sangue le fattezze del mio Signore. *** SPALANCO la finestra della mia cameretta e, ben coperto, mi affaccio e vedo alto sull'orizzonte il nostro pianeta Venere, tutto solo, poiché le stelle ormai erano sparite. Oh! Acquamarina tersissima, brillante solitario, quanto sei per me! Fra qualche istante il sole nascente ti cancellerà dal mio sguardo non dal mio cuore. *** INSPIRO ed espiro con gioiosa lentezza: il profumo che emani è inconfondibile. Come vorrei brillare, senza contorni 5 né montatura alcuna, sulla tua mano, Gesù, delicata e forte, amore mio e sposo, e dal tuo collo, splendore d'infinito, pendere, perché tutta tua è la luce, il colore e l'amore e la grazia, e, senza te, neppure esistere un istante potrei! E TU, senza di me? Cercami, ti prego, sono qui immobile, e ammirami, tu, ora, intensamente - questa è vita -, e quando allo sguardo del mondo più non sarò, con i tuoi occhi contemplami, dolcissimo Gesù, e luce sarò immortale e nulla e nessuno potrà rubarmi né a te né a me! *** SONO le sette e venti E ancora cerco, nel cielo ormai celestino chiaro, la stella del mattino: la vedo a occhi nudi, tenue lumicino, nel chiarore crescente del giorno e il mio cuore s'acquieta perché so che il mio caro Iddio mi tiene stretto a sé e sempre alimenterà questa debole scintilla di eternità. 6 *** MIA buona sorella morte vieni, ti attendo per il grande giorno dell'appuntamento. Quando tu avvolgerai il mio corpo di una nube leggera, allora i miei occhi vigili vedranno la luce e la gloria, e il mio viso prenderà le sembianze di Colui che, risorgendo, ha tracciato sul sudario il suo volto santo e gli occhi spenti, pieni di luce, che mi fanno pregustare quanto è buono il Signore! Torino 11.11.1983 SUL MIO TAPPETO QUI sul mio tappeto, soffice e caldo, mi prostro davanti a te, Padre, fonte di ogni vita. Eccomi piegato sulle mie ginocchia e la fronte a terra, nel profondo silenzio della notte avanzata, servo e amante. - "Alza il tuo volto, figlio mio, amato del mio cuore e ascolta"-. - Nell'anima mia ti accolgo e questo mio corpo è la tua casa -. Piccolo, piccolo, mi sento mancare. Con un filo di voce, senza esitare, gli dico: - Non resisto più, 7 affrettati! ** * VEDO te luce penetrante che non acceca, tocco te acqua chiara, dolce e bella, odo te voce penetrante, sicura e amica. Come sono belli i tuoi amori! Chi li può esprimere? Amore mio, e ancora non muoio! Torino 4.7.1985. GESÙ DI NAZARET GESÙ di Nazaret, volto pieno di luce, Dio mio e Signore, sono qui e ti amo! Non mi stanco di stare alla tua presenza: ci diciamo poche cose, è vero, io e tu, come due innamorati che si tengono per mano e camminano felici per i sentieri di casa. Quante volte sono stanco eppure ti contemplo e il mio cuore non si stacca da te, anche se i miei pensieri seguono il percorso delle nubi e l'ondeggiare degli alberi. ** * 8 NEL cortile di casa mia all'ombra.del glicine e del clerodendro - l'albero della sorte un bimbo canta e gioca ai suoi mille trastulli. Ogni tanto sento per l'aria: Mamma! Francesco! I due non perdono mai il loro contatto. Questo mio corpo sta davanti a te, eccolo: tu lo pervadi tutto, amore mio, e lo conservi per il giorno della risurrezione, quando, per tuo volere, potrò affrontare l'inebriante avventura di vedere te a faccia a faccia. ** * Corne sarà possibile? Ricordo, e mi pare oggi, a Sottomarina, nel luglio scorso, quando mi stendevo sulla sabbia infuocata e mi immergevo nella luce del sole, mi veniva in soccorso un soffio simile a brezza, fresca e deliziosa, che mi rivestiva tutto e ristorava le mie membra perché non bruciassero, facendomi gustare, sulla pelle e dentro, la presenza dell'Amato. - "Tu non temere, metti il tuo cuore 9 sulla mia fiamma perché bruci e muoia d' amore! Il mio soffio non ti mancherà mai, e le onde soffici del mio mare ti recheranno ristoro perché tu possa bruciare senza morire". – ** * Su, fammi entrare nella tua tenda e avvolgimi tutto nella nube candidissima e qui baciami con i baci della tua bocca, e vedrai, saprò anch'io ricambiarti. Nessuno ci veda, è troppo bello! perché la gente non si prenda gioco di me, o mio bene e mio Dio, Gesù! Nessuno ci senta: mi direbbero pazzo. Quanto sono dolci i tuoi amori! Ciò che ho veduto e sentito e toccato di te, non lo posso scordare, non lo posso tacere. ** * - Timoteo! - Gesù! E insieme diciamo, sommessamente: -- Abbà! -- Papà! Lo Spirito, 10 corne favo di miele, riempie la mia bocca d'ineffabile dolcezza. Sono immerso nell'Amore e brucio e non muoio! Torino 6.8.1985 O FIGLIO O Figlio, Unico fra tutti, vero Figlio: Eterno d'Eterno. Tu che i segreti del Padre, sempre antichi e sempre nuovi; a me sveli, Gesù! Sei bellissimo Figlio dell'uomo, Gesù di Nazaret, che una Vergine ha dato a noi. Prostrato non come servo ma come fratello e amico, ti adoro, amore mio, unico mio! ** * Sento i palpiti del tuo cuore, caldo e forte e tanto discreto. Attirami e correrò di amore in amore. Ecco il mio corpo, lo misuro tutto e lo consegno a sorella morte giorno dopo giorno e più non resisto 11 nell'attesa di risorgere con te per l'eterno oggi, pieno d'infinito, quando nella gioia della vita, ti dirò: Ancora, ancora! Torino 10.8.1985 AURORA DI UN MATTINO D'AGOSTO Aurora di un mattino d'agosto dopo una lunga giornata di pioggia. O cielo, cielo mio, senza una macchia ti vedo, come un enorme lenzuolo fresco di bucato e stirato; dolcissimo e profumato ti sento, corne l'aria lavata e pulita e trasparente che accarezza la mia pelle e mi ristora. Messo a nuovo tutto quanto tu brilli nelle tue armoniose tonalità di luce bianco-rosa-turchese-blu, e la Stella del mattino scorgo, tutta sola ormai, in alto, appuntata sul tuo petto, proprio corne avrebbe fatto un grande artista giapponese nel comporre il suo più bell'Ikebana: un fiore che prende vita lassù nel cielo. ** * Sono qui davanti a te appoggiato sul davanzale della mia finestra e mi pare, quasi, di poterti toccare. Sembra, ed è cosi, che ad ogni istante una nuova mano di luce, data da un pennello invisibile, 12 ti faccia più candido e luminoso e bello, o cielo dei cieli, trono di meraviglie, ed il brillante è ancora lì, caldo e luminoso corne non mai, perché, adesso, 1'ho incastonato io, io stesso, per dirti che ti amo, amore! ** * Passano auto sulla strada di sotto, tutti tirano diritto e non s'accorgono del miracolo. Un cane abbaia, lontano. E io sono ancora qui e non mi posso staccare da questa vista, perché colui che amo mi ha preso mente e cuore e sensi, ed il suo profumo mi sta inebriando. Non c'è una nube per tutto il cielo di Dio, questa mattina, non un rondone per l'aria. Fra gli alberi del giardinetto un uccello squittisce, e, ogni tanto, il rumore di un tacchettio arriva e si sfuma: la città è quasi deserta. ** * È 1'ora dell'amore? Eccomi qui, sono tuo! Sento i tuoi passi, leggeri e veloci, venire sulle strade della luce, fra mille colori, e il tuo respiro mi giunge 13 come una brezza piena di vita. Nel cielo silenzioso eppur pieno di canti e di suoni, tenui corne il rumore di una cascatella, ti avanzi deciso, saltando e danzando, o mio diletto. Ecco, vieni da Oriente e tutto crei, tocchi la faccia della terra e tutto prende vita. È ormai da tutta la notte che ti aspetto, amore, e tu lo sai; per tutta la notte il mio cuore ha vegliato per te! ** * Attendere te, mio bene, è incanto di gioia e di accoramento, che mi mette ali al cuore e già mi pare di possedere quello che ancora non ho raggiunto. Qualcuno sta bussando alla mia porta: è lui, eccolo che viene! Il cuore mi dice che tu mi ami. Sto sognando a occhi aperti il giorno, e ardentemente lo voglio, il giorno, quello vero, il tuo, quando questo mio corpo avvolto con cura nel seno délia madre terra, riceverà, corne un manto, un vestito nuovo, di luce soffice, calda e variopinta, e occhi nuovi e penetranti per vedere te, amore, e gambe e braccia e mani trasfigurate, 14 per dare inizio ai movimenti di danza e di adorazione. ** * Ogni giorno strappo e getto qualcosa di mio che è già tuo, per sentirmi più libero e leggero e chiedo udito, nuovo e fino corne il tuo, perché possa sentire la tua voce, melodiosa e sicura, quando, al mio risveglio, mi dirai una sola parola: figlio, figlio mio!, nella luce d'eterna luce, così da gustare, balsamo promesso, il nostro stare insieme: io e tu, per sempre! ** * Ti faccio la corte, sorella mia, morte, ti faccio la corte: tutta bella sei! Prendimi per mano e fammi entrare nelle stanze del mio Signore! Torino 26.8.1985 TI AMO! Ti amo perché tu ami me, da sempre. Ti amo perché così voglio, in piena libertà, 15 unica scelta mia, adesso, e se domani cambiassi non credermi, perché unicamente questa di oggi è la mia decisione che tocca il passato e il futuro: è volontà d'amare, eterna, dunque, come eterno è l'Amore. L'istante tuo amoroso, immutabile, che non ha né prima né poi, perché solo tu Sei, è pure l'istante mio di amante : increato, il tuo, creato, il mio, da te. Eterno 1'uno e l'altro, per te. Ti amo dunque, sono e mai verrò meno. ** * La morte non mi spaventa più mi dà animo, invece, perché morte non è, per me, ma sonno estatico, morte d'amore, corne lo sbocciare di un fiore che mai più appassirà! Torino 29.8.1985