02. I MIEI CANTI PER IL GIORNO PIU` BELLO

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QUANDO QUESTI MIEI OCCHI
QUANDO questi miei occhi
vedranno le tenebre
e questo mio corpo
assaporerà la morte,
allora, proprio allora,
il grande giorno atteso
e tu non mi sfuggirai,
Signore mio, Gesù,
Dio dell'anima mia:
non un minuto di scarto,
e tu preda mia sarai,
Dio,
amore della mia vita,
unico del mio cuore.
Chi mi sottrarrà da te?
***
SOTTO la mia finestra,
in questo pomeriggio d'estate,
stanno passando
due ragazze:
la loro gioia
è sulle ali del vento,
mentre, pedalando forte,
corrono e gareggiano
con la vita.
Nulla ormai mi manca,
né la morte è più
nemica mia:
ma vita possiedo e luce
e con te corro sicuro.
** *
SENTO un suono
di pianoforte, lontano.
Un ragazzo si diverte
sui noti esercizi
che hanno rallegrato
la mia giovinezza.
Acqua fresca e limpida
sgorga come una fonte
dal mio cuore
e un canto melodioso
prorompe nell'aria assolata
mentre un vento,
caldo e dolce,
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mi accarezza tutto
e mi fa creatura nuova:
Dio, che già possiedo
e al di là della morte
e vedo e tocco
senza morirne!
***
PADRE nostro!
O mio caro papà!
E tu, Signore Gesù,
dal grembo eterno
generato, Dio:
sapienza e luce,
armonia e forza,
e nel seno purissimo
di una fanciulla
fatto carne per noi!
Spirito Santo,
balsamo il tuo nome,
effusione dolcissima
che si eterna beatamente
nel Genitore e nel Figlio!
Cara Trinità:
Vita e amore
che mai finisce!,
e che in me,
carne mortale,
è e sarà sempre più,
vita e luce e amore.
Ora grido forte,
e quando mi toccherai,
ancora più forte:
O morte,
sarò la tua morte!
Perché forte come la morte
È l'amore!
Torino 10.7.1983
GRAZIE!
GRAZIE, Papà!,
grazie dal profondo,
grazie, grido a te,
con tutto il cuore!
Grazie per il sole,
per la luna e per le stelle,
che brillano sulla terra.
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Grazie, grazie,
perché tu stesso
mi metti nel petto
il grazie affettuoso
che a te rivolgo,
anima e corpo.
Grazie per la vita
e grazie per la morte.
Grazie per il tuo giorno:
ecco che viene!
E la grande avventura
si compirà presto,
quando, mai sazio, "grazie" dirò,
e "ancora, ancora!".
IO, io stesso,
ora, sono il grazie
e la benedizione
e la lode tua!
Da quando sono stato scelto
e consacrato dal tuo Spirito,
da sempre ti rendo grazie
e la mia vita
offro sull'altare:
Gloria del tuo Figlio!
O morte, io sarò la tua morte!
Perché più forte della morte è l'amore!
Pertanto, amato e amante,
nel terribile e affascinante
quotidiano, mi dibatto
e corro sollecito,
in attesa
che sorella morte venga,
carica di vita,
per dirti, solo, grazie!
Torino 25.10.1983
UNDICI NOVEMBRE 1983
UNDICI novembre,
estate di San Martino,
aurora bellissima
di un rosso-giallo
incantato e prezioso,
e, più sopra, indaco
tra violetto e azzurro,
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in perfetta gradazione.
Attraverso i vetri
a lungo ti contemplo,
cielo, a me donato,
per dipingervi sopra
le gioie e i dolori,
le angosce e le speranze
di ogni uomo
e mie!
Come Marc Chagall
mi posso scapricciare
in mille invenzioni,
prendendo liberamente
dalla tavolozza
ben fornita
del mio cuore,
dove porto incise,
quasi a sangue
le fattezze
del mio Signore.
***
SPALANCO la finestra
della mia cameretta
e, ben coperto,
mi affaccio e vedo
alto sull'orizzonte
il nostro pianeta Venere,
tutto solo,
poiché le stelle
ormai erano sparite.
Oh!
Acquamarina tersissima,
brillante solitario,
quanto sei per me!
Fra qualche istante
il sole nascente
ti cancellerà
dal mio sguardo
non dal mio cuore.
***
INSPIRO ed espiro
con gioiosa lentezza:
il profumo che emani
è inconfondibile.
Come vorrei brillare,
senza contorni
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né montatura alcuna,
sulla tua mano, Gesù,
delicata e forte,
amore mio e sposo,
e dal tuo collo,
splendore d'infinito,
pendere,
perché tutta tua
è la luce,
il colore e l'amore
e la grazia,
e, senza te,
neppure esistere
un istante potrei!
E TU, senza di me?
Cercami, ti prego,
sono qui immobile,
e ammirami, tu, ora,
intensamente
- questa è vita -,
e quando allo sguardo
del mondo più non sarò,
con i tuoi occhi
contemplami,
dolcissimo Gesù,
e luce sarò immortale
e nulla e nessuno
potrà rubarmi
né a te
né a me!
***
SONO le sette e venti
E ancora cerco,
nel cielo ormai
celestino chiaro,
la stella del mattino:
la vedo a occhi nudi,
tenue lumicino,
nel chiarore crescente
del giorno
e il mio cuore s'acquieta
perché so che il mio caro Iddio
mi tiene stretto a sé
e sempre alimenterà
questa debole scintilla
di eternità.
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***
MIA buona sorella morte
vieni, ti attendo
per il grande giorno
dell'appuntamento.
Quando tu avvolgerai
il mio corpo
di una nube leggera,
allora i miei occhi vigili
vedranno la luce e la gloria,
e il mio viso
prenderà le sembianze
di Colui che, risorgendo,
ha tracciato sul sudario
il suo volto santo
e gli occhi spenti,
pieni di luce,
che mi fanno pregustare
quanto è buono
il Signore!
Torino 11.11.1983
SUL MIO TAPPETO
QUI sul mio tappeto,
soffice e caldo,
mi prostro davanti a te,
Padre,
fonte di ogni vita.
Eccomi piegato
sulle mie ginocchia
e la fronte a terra,
nel profondo silenzio
della notte avanzata,
servo e amante.
- "Alza il tuo volto,
figlio mio,
amato del mio cuore
e ascolta"-.
- Nell'anima mia
ti accolgo
e questo mio corpo
è la tua casa -.
Piccolo, piccolo,
mi sento mancare.
Con un filo di voce,
senza esitare, gli dico:
- Non resisto più,
7
affrettati!
** *
VEDO te
luce penetrante
che non acceca,
tocco te
acqua chiara,
dolce e bella,
odo te
voce penetrante,
sicura e amica.
Come sono belli
i tuoi amori!
Chi li può esprimere?
Amore mio,
e ancora non muoio!
Torino 4.7.1985.
GESÙ DI NAZARET
GESÙ di Nazaret,
volto pieno di luce,
Dio mio e Signore,
sono qui
e ti amo!
Non mi stanco di stare
alla tua presenza:
ci diciamo poche cose,
è vero, io e tu,
come due innamorati
che si tengono per mano
e camminano felici
per i sentieri di casa.
Quante volte
sono stanco
eppure ti contemplo
e il mio cuore
non si stacca da te,
anche se i miei pensieri
seguono il percorso
delle nubi
e l'ondeggiare
degli alberi.
** *
8
NEL cortile di casa mia
all'ombra.del glicine
e del clerodendro
- l'albero della sorte un bimbo
canta e gioca
ai suoi mille trastulli.
Ogni tanto
sento per l'aria:
Mamma!
Francesco!
I due non perdono mai
il loro contatto.
Questo mio corpo
sta davanti a te,
eccolo:
tu lo pervadi tutto,
amore mio,
e lo conservi
per il giorno
della risurrezione,
quando, per tuo volere,
potrò affrontare
l'inebriante avventura
di vedere te
a faccia a faccia.
** *
Corne sarà possibile?
Ricordo, e mi pare oggi,
a Sottomarina,
nel luglio scorso,
quando mi stendevo
sulla sabbia infuocata
e mi immergevo
nella luce del sole,
mi veniva in soccorso
un soffio simile a brezza,
fresca e deliziosa,
che mi rivestiva tutto
e ristorava le mie membra
perché non bruciassero,
facendomi gustare,
sulla pelle e dentro,
la presenza dell'Amato.
- "Tu non temere,
metti il tuo cuore
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sulla mia fiamma
perché bruci
e muoia d' amore!
Il mio soffio
non ti mancherà
mai,
e le onde soffici
del mio mare
ti recheranno ristoro
perché tu possa bruciare
senza morire". –
** *
Su, fammi entrare
nella tua tenda
e avvolgimi tutto
nella nube candidissima
e qui baciami
con i baci della tua bocca,
e vedrai,
saprò anch'io
ricambiarti.
Nessuno ci veda,
è troppo bello!
perché la gente
non si prenda gioco
di me, o mio bene
e mio Dio, Gesù!
Nessuno ci senta:
mi direbbero pazzo.
Quanto sono dolci
i tuoi amori!
Ciò che ho veduto
e sentito
e toccato di te,
non lo posso scordare,
non lo posso tacere.
** *
- Timoteo!
- Gesù!
E insieme diciamo,
sommessamente:
-- Abbà!
-- Papà!
Lo Spirito,
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corne favo di miele,
riempie la mia bocca
d'ineffabile dolcezza.
Sono immerso
nell'Amore
e brucio e non muoio!
Torino 6.8.1985
O FIGLIO
O Figlio,
Unico fra tutti,
vero Figlio:
Eterno d'Eterno.
Tu che i segreti
del Padre,
sempre antichi
e sempre nuovi;
a me sveli,
Gesù!
Sei bellissimo
Figlio dell'uomo,
Gesù di Nazaret,
che una Vergine
ha dato a noi.
Prostrato
non come servo
ma come fratello
e amico,
ti adoro,
amore mio,
unico mio!
** *
Sento i palpiti
del tuo cuore,
caldo e forte
e tanto discreto.
Attirami e correrò
di amore in amore.
Ecco il mio corpo,
lo misuro tutto
e lo consegno
a sorella morte
giorno dopo giorno
e più non resisto
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nell'attesa
di risorgere con te
per l'eterno oggi,
pieno d'infinito,
quando nella gioia
della vita,
ti dirò:
Ancora, ancora!
Torino 10.8.1985
AURORA DI UN MATTINO D'AGOSTO
Aurora di un mattino d'agosto
dopo una lunga giornata di pioggia.
O cielo, cielo mio,
senza una macchia ti vedo,
come un enorme lenzuolo
fresco di bucato e stirato;
dolcissimo e profumato ti sento,
corne l'aria lavata e pulita
e trasparente che accarezza
la mia pelle e mi ristora.
Messo a nuovo tutto quanto
tu brilli nelle tue armoniose
tonalità di luce
bianco-rosa-turchese-blu,
e la Stella del mattino scorgo,
tutta sola ormai, in alto,
appuntata sul tuo petto,
proprio corne avrebbe fatto
un grande artista giapponese
nel comporre il suo più bell'Ikebana:
un fiore che prende vita
lassù nel cielo.
** *
Sono qui davanti a te
appoggiato sul davanzale
della mia finestra
e mi pare, quasi,
di poterti toccare.
Sembra, ed è cosi,
che ad ogni istante
una nuova mano di luce,
data da un pennello invisibile,
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ti faccia più candido
e luminoso e bello,
o cielo dei cieli,
trono di meraviglie,
ed il brillante è ancora lì,
caldo e luminoso
corne non mai,
perché, adesso,
1'ho incastonato io,
io stesso,
per dirti che ti amo,
amore!
** *
Passano auto
sulla strada di sotto,
tutti tirano diritto
e non s'accorgono
del miracolo.
Un cane abbaia, lontano.
E io sono ancora qui
e non mi posso staccare
da questa vista,
perché colui che amo
mi ha preso mente
e cuore e sensi,
ed il suo profumo
mi sta inebriando.
Non c'è una nube
per tutto il cielo di Dio,
questa mattina,
non un rondone per l'aria.
Fra gli alberi del giardinetto
un uccello squittisce,
e, ogni tanto, il rumore
di un tacchettio
arriva e si sfuma:
la città è quasi deserta.
** *
È 1'ora dell'amore?
Eccomi qui, sono tuo!
Sento i tuoi passi,
leggeri e veloci,
venire sulle strade della luce,
fra mille colori,
e il tuo respiro mi giunge
13
come una brezza
piena di vita.
Nel cielo silenzioso
eppur pieno di canti e di suoni,
tenui corne il rumore
di una cascatella,
ti avanzi deciso, saltando
e danzando, o mio diletto.
Ecco, vieni da Oriente
e tutto crei,
tocchi la faccia della terra
e tutto prende vita.
È ormai da tutta la notte
che ti aspetto, amore,
e tu lo sai;
per tutta la notte
il mio cuore ha vegliato
per te!
** *
Attendere te, mio bene,
è incanto di gioia
e di accoramento,
che mi mette ali al cuore
e già mi pare di possedere
quello che ancora
non ho raggiunto.
Qualcuno sta bussando
alla mia porta:
è lui, eccolo che viene!
Il cuore mi dice
che tu mi ami.
Sto sognando a occhi aperti
il giorno,
e ardentemente lo voglio,
il giorno, quello vero,
il tuo,
quando questo mio corpo
avvolto con cura
nel seno délia madre terra,
riceverà, corne un manto,
un vestito nuovo, di luce
soffice, calda e variopinta,
e occhi nuovi e penetranti
per vedere te, amore,
e gambe e braccia e mani
trasfigurate,
14
per dare inizio ai movimenti
di danza e di adorazione.
** *
Ogni giorno
strappo e getto
qualcosa di mio
che è già tuo,
per sentirmi
più libero e leggero
e chiedo udito,
nuovo e fino
corne il tuo,
perché possa sentire
la tua voce,
melodiosa e sicura,
quando, al mio risveglio,
mi dirai una sola parola:
figlio, figlio mio!,
nella luce
d'eterna luce,
così da gustare,
balsamo promesso,
il nostro stare insieme:
io e tu,
per sempre!
** *
Ti faccio la corte,
sorella mia, morte,
ti faccio la corte:
tutta bella sei!
Prendimi per mano
e fammi entrare
nelle stanze
del mio Signore!
Torino 26.8.1985
TI AMO!
Ti amo
perché tu ami me,
da sempre. Ti amo
perché così voglio,
in piena libertà,
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unica scelta mia,
adesso,
e se domani cambiassi
non credermi, perché
unicamente questa di oggi
è la mia decisione
che tocca il passato
e il futuro:
è volontà d'amare,
eterna, dunque,
come eterno è l'Amore.
L'istante tuo amoroso,
immutabile, che non ha
né prima né poi,
perché solo tu Sei,
è pure l'istante mio
di amante :
increato, il tuo,
creato, il mio, da te.
Eterno 1'uno e l'altro,
per te.
Ti amo
dunque, sono
e mai verrò meno.
** *
La morte
non mi spaventa più
mi dà animo, invece,
perché morte non è,
per me,
ma sonno estatico,
morte d'amore,
corne lo sbocciare
di un fiore
che mai più
appassirà!
Torino 29.8.1985