Archivio CCM © Eyrara Niyoinungere, Burundi 2014 FORMIAMO OPERATORI SANITARI PROTEGGIAMO MAMME E BAMBINI La salute materno-infantile: Attività e risultati del 2016. Strategia e obiettivi per il 2020. Sommario Sorrisi di madri africane: Formiamo operatori sanitari. Proteggiamo mamme e bambini 5 La nostra strategia di intervento 5 Un approccio integrato 5 Rafforzamento, Partecipazione e Ricerche 6 Il 2016: le attività e i risultati 7 Gli operatori sanitari. Percorsi di capacity building 8 Le mamme. Assistenza in gravidanza e al parto 10 I bambini. Cure e vaccinazioni 11 Gli altri goal. Sistemi di riferimento, sensibilizzazione e ricerche 12 Il 2017: le attività e i nuovi impegni 13 Gli obiettivi al 2020 14 A cura di Micol Fascendini, Health Advisor CCM, e Valeria Pecchioni, Responsabile Progetti Internazionali CCM. Torino, marzo 2017. 3 Sorrisi di madri africane Formiamo operatori sanitari. Proteggiamo mamme e bambini Con Sorrisi di madri africane, la Campagna lanciata nel 2011 e centrata sulla salute di mamme e bambini, il Comitato Collaborazione Medica – CCM ha intensificato il suo impegno e i suoi interventi per ridurre la mortalità materna e infantile, puntando in particolare sul rafforzamento delle competenze e delle capacità del personale sanitario e sull’accesso all’assistenza e alle cure. Il 2015 è stato l’anno di un primo bilancio: 127.181 donne assistite durante la gravidanza e il parto, 610.758 bambini curati e vaccinati, 1.902 operatori sanitari formati. Proseguendo in linea con gli impegni e gli obiettivi fissati dalla comunità internazionale, il CCM ha subito rilanciato il suo impegno in una seconda fase della Campagna con nuovi e ancora più sfidanti obiettivi al 2020: formare 2.700 operatori sanitari assistere 170.000 donne durante la gravidanza e al momento del parto, garantire cure e vaccinazioni a 780.000 bambini. Nel 2016, il primo anno di questa seconda fase di Sorrisi di madri africane, abbiamo formato 1.044 operatori sanitari, assistito 36.392 donne durante la gravidanza e il parto, curato e vaccinato 210.098 bambini. La nostra strategia di intervento Un approccio integrato Sorrisi di madri africane basa la sua azione sull’approccio integrato sulla Salute sessuale, riproduttiva, materna, neonatale, infantile e degli adolescenti (Sexual Reproductive Maternal Neonatal Child and Adolescent Health - SRMNCAH)1, che promuove un continuum di cure nel corso della vita, al fine di ridurre gli alti tassi di mortalità materna e infantile e le profonde diseguaglianze che caratterizzano i paesi d’intervento della Campagna - Burundi, Etiopia, Kenya, Somalia e Sud Sudan. E’ quindi ampio il ventaglio di attività volte a migliorare le cure offerte e l’accesso ai servizi. Fra queste, nel corso della seconda fase di Sorrisi di madri africane, un’attenzione particolare è riservata alle cure neonatali (nel primo mese di vita) e ai servizi rivolti agli adolescenti (10-19 anni), in quanto ambiti identificati come prioritari da parte della comunità internazionale per intervenire efficacemente a favore di tutto il continuum di salute SRMNCAH. La mortalità neonatale infatti, registra ancora tassi molto elevati e il suo trend negli ultimi anni ha visto una riduzione decisamente inferiore rispetto ai progressi registrati fra i bambini da 1 a 5 anni. Il CCM ha deciso quindi di intensificare il suo impegno sostenendo l’adozione di quegli interventi, pochi e semplici, che garantiscono un impatto significativo anche in contesti di estrema povertà. Si punta in particolare sulla diffusione fra il personale sanitario di competenze adeguate per l’accoglienza e la gestione del neonato sia sano che con complicanze, e sull’informazione e il coinvolgimento delle comunità nella prospettiva del continuum di cure. Il numero di adolescenti e giovani aumenterà significativamente nei prossimi anni, a livello mondiale e in Africa in particolare: il miglioramento del loro accesso ai servizi sanitari è critico per le ricadute sulla salute dei giovani stessi e della popolazione in generale, sia nel breve che nel lungo periodo. Il CCM interviene quindi nelle strutture sanitarie e fra le comunità lavorando in primo luogo alla formazione del personale e degli operatori e promuovendo un approccio youth friendly dei servizi sanitari. 1 WHO, 2015 “Strategies toward ending preventable maternal mortality (EPMM)” 5 Rafforzamento, Partecipazione e Ricerche Il 2016: le attivita’ e i risultati I sistemi sanitari dei Paesi dove lavora il CCM sono caratterizzati da forte instabilità, sono spesso ancora in una fase di sviluppo e in un contesto economico incerto. Uno degli assi imprescindibili di azione del CCM è quindi il rafforzamento dei sistemi sanitari, basato sui sei elementi identificati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: fornitura di servizi di qualità; formazione del personale sanitario; gestione e analisi di dati, farmaci e materiali; finanziamento del sistema; leadership e governance. In particolare la formazione, intesa come capacity building, si conferma elemento centrale della strategia del CCM. Per un cambiamento condiviso e duraturo è fondamentale puntare sul potenziamento delle competenze, delle abilità, degli strumenti e delle capacità di: operatori sanitari, inclusi quelli non qualificati e di comunità, per assicurare servizi di qualità; autorità sanitarie, responsabili dell’analisi dei bisogni e dell’individuazione delle azioni da intraprendere sul territorio; comunità e individui, primi fautori della propria salute e di quella dei familiari. Oltre alle attività rivolte alle risorse umane, il CCM consolida il proprio intervento su due azioni essenziali per garantire la continuità e la qualità della cura: i sistemi di riferimento e lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri. È indispensabile infatti migliorare i sistemi di riferimento – intesi come protocolli di azione e come mezzi di trasferimento - dei pazienti critici dalla comunità, ai centri di salute, agli ospedali: la mancanza di un’ambulanza ad esempio può causare ritardi che soprattutto in ambito di salute materna portano a pericolose interruzioni delle cure e a morti materne e dei bambini. Una corretta gestione dei rifiuti ospedalieri è essenziale per evitare la diffusione di infezioni fra i pazienti ospedalizzati e per evitare impatti negativi sull’ambiente. I risultati della Campagna raccolti in questo rapporto sono frutto della realizzazione nel 2016 di 16 progetti principali in altrettanti diversi distretti dell’Africa orientale. I 16 distretti sono aree geografico-amministrative in cui il dipartimento territoriale sanitario – emanazione periferica del Ministero della Sanità nazionale – è responsabile diretto della gestione dei servizi delle strutture sanitarie e di comunità e comprendono 6 contee in Sud Sudan, 4 woreda in Etiopia, 3 sotto-contee in Kenya, 2 distretti in Burundi e uno nello stato del Puntland in Somalia. Il coinvolgimento delle comunità e la loro diretta partecipazione e mobilitazione sono ulteriori elementi caratterizzanti l’azione del CCM. L’empowerment femminile - particolarmente focalizzato alla prevenzione e gestione della violenza di genere, la promozione di comportamenti salutari ad alto impatto per la SRMNCAH - come la pianificazione familiare e il lavaggio corretto delle mani, sono alcune delle attività chiave su cui si concentrano gli interventi. Il CCM supporta inoltre la creazione di gruppi e la loro animazione al fine di coinvolgerli nel monitoraggio dei servizi sanitari e per individuare insieme necessità e risposte efficaci ai problemi legati alla salute materna e infantile. in Garantisce assistenza al parto Il CCM prosegue il suo impegno nella realizzazione di ricerche volte ad approfondire quali siano le barriere e gli incentivi all’utilizzo dei servizi sanitari e ad analizzare altri aspetti determinanti per la salute, in modo da indirizzare sempre meglio le strategie di risposta sia nella fornitura delle cure che nelle attività di promozione della salute. 133 SUPPORTA Strutture sanitarie 440.000 Beneficiari di cui su un’area di intervento con 127 strutture di 1° livello di persone 6 ospedali 2.2 milioni nelle 133 strutture sanitarie 103 89 in Servizi di salute riproduttiva 72 in Garantisce servizi pediatrici In totale le aree di intervento sono abitate da circa 2,2 milioni di persone. Sorrisi di madri africane ha contribuito a raggiungere quasi 440.000 beneficiari, supportando 133 strutture sanitarie, di cui 6 ospedali e 127 strutture di primo livello (centri di salute e dispensari). Il 77% di queste strutture offre assistenza al parto e il 24% è abilitato ed equipaggiato per la gestione delle emergenze ostetriche. Servizi di salute riproduttiva sono quindi garantiti in tutte le 133 strutture, in 72 di queste sono supportati anche i servizi di prevenzione e cura dei bambini. I progetti realizzati hanno previsto interventi rivolti a una o più fasce della popolazione: donne in età riproduttiva e in particolare gravide e puerpere, neonati, bambini sotto i 5 anni di età, adolescenti e giovani. 6 Per ciascun progetto il CCM raccoglie regolarmente i principali indicatori relativi all’accesso ai servizi (ad esempio assistenza prenatale, assistenza al parto, visite ambulatoriali pediatriche e per adulti, vaccinazioni), monitorandone l’andamento nel corso del tempo e valutando l’efficacia della propria azione. In corso di progetto sono puntualmente raccolti e analizzati i dati per misurare l’efficacia degli eventi e delle attività di sensibilizzazione e di empowerment, in particolare la partecipazione della comunità, la comprensione e la diffusione di conoscenze, attitudini e pratiche importanti per la salute. A metà e a conclusione degli interventi è svolta un’approfondita valutazione del progetto che viene condivisa sia internamente al CCM che con i beneficiari e i principali attori coinvolti. Sono così individuate eventuali aree di miglioramento e capitalizzate le buone pratiche che potranno poi essere replicate in altri interventi. 7 I target della Campagna sono stati elaborati tenendo conto della volontà del CCM di assicurare interventi di lungo periodo in almeno 13 distretti rurali o in aree urbane svantaggiate con l’obiettivo di migliorare l’accesso ai servizi sanitari essenziali per mamme, bambini e adolescenti e avere un impatto concreto sulla loro salute. Gli indicatori per monitorare i risultati nel tempo sono stati selezionati in quanto utilizzati uniformemente nei cinque paesi di intervento (per esempio visite prenatali e parti assistiti; visite ambulatoriali pediatriche e vaccinazioni) e assicurandosi di evitare un doppio conteggio dei beneficiari (per esempio solo la prima visita prenatale è utilizzata per il conteggio delle donne che accedono al servizio; solo le prime visite ambulatoriali, e non di follow-up di cura, vengono utilizzate per il conteggio dei bambini che accedono al servizio; solo le vaccinazione anti morbillo, tubercolosi e la terza dose della pentavalente, somministrate in età diverse, sono utilizzate per il conteggio dei bambini vaccinati). Sono di seguito presentati i progressi realizzati nel raggiungimento dei target della Campagna e sono date indicazioni sulle specifiche realtà di intervento che hanno contribuito al raggiungimento dei diversi risultati. Commenti e informazioni di contesto completano il quadro, facilitando la comprensione della rilevanza e dell’impatto delle azioni sul campo. Gli operatori sanitari Percorsi di capacity building OBIETTIVI 2015 2016 2020 Raggiunto il 39% Formare operatori formati operatori 1.044 2.700 dei 1.044 operatori formati 52% 67% 541 Infermieri, Gli operatori sanitari delle strutture - infermieri, ostetriche e medici - hanno ricevuto formazione e supporto tecnico per migliorare le proprie competenze in ambito clinico. Attraverso lezioni teoriche frontali, lavori di gruppo con discussione di casi specifici, approfondimento delle procedure cliniche attraverso l’utilizzo di modellini anatomici, pratica diretta sul paziente sotto la guida e controllo di un supervisore2, sono state migliorate le capacità di garantire cure e assistenza alle donne durante la gravidanza e il parto e ai bambini, con particolare attenzione alla gestione integrata delle malattie neonatali e dell’infanzia e al trattamento della malnutrizione acuta. Per gli operatori sanitari che concluso il percorso educativo non sono stati ancora assorbiti dal sistema, nel 2016 il CCM ha sperimentato una nuova formula nel contesto della Somalia. Dieci ostetriche neo-diplomate hanno partecipato a un tirocinio teorico-pratico di tre mesi presso l’ospedale di Garowe nello Stato del Puntland. Le ostetriche sono state inserite nella maternità dell’ospedale, dove hanno assistito e partecipato alle attività giornaliere del reparto sotto la supervisione del medico responsabile e della capo sala. In particolare, la collaborazione tra strutture formative e operative ha permesso di migliorare la qualità e l’impatto della formazione offerta, offrendo alle tirocinanti la possibilità di praticare quanto appreso nel corso del diploma e di esercitarsi nelle procedure ospedaliere prima di una vera assunzione. La seconda categoria si riferisce agli agenti di comunità, impegnati nella promozione della salute presso i villaggi di appartenenza. Nel 2016 ne sono stati formati 400. Due corsi di formazione, della durata di 4 giorni ciascuno e caratterizzati da un approccio partecipativo e operativo, hanno fornito loro una conoscenza di base sulla salute di mamma e bambino e li hanno indirizzati al corretto svolgimento della visita domiciliare. Un’attenta visita a domicilio nei giorni più critici per la salute della madre e del neonato, quelli immediatamente successivi al parto, è fondamentale perché permette di identificare prontamente ogni possibile segnale di pericolo e di riferire la coppia mamma-bambino alla più vicina struttura sanitaria. Le autorità locali, direttori e dirigenti delle strutture sanitarie, sono l’altra categoria coinvolta in corsi di formazione, in particolare sulla raccolta e analisi dati e la gestione dei servizi sanitari. Le autorità sanitarie sono l’elemento essenziale del sistema, poiché responsabili dell’organizzazione dei servizi sul territorio. La loro formazione mira a promuovere l’utilizzo dell’evidenza (dati e informazioni raccolte a livello delle strutture e di comunità) per una corretta pianificazione sanitaria, che risponda in maniera efficace ed efficiente ai bisogni reali della popolazione. In cure pediatriche ostetriche e medici 38% 400 Operatori di comunità 10% 103 Autorità locali 8 spicuo numero di operatori raggiunti, quanto per la varietà e la qualifica degli operatori formati. Questi, infatti, si possono raggruppare in tre categorie, ognuna con diverse responsabilità e mansioni: operatori sanitari delle strutture sanitarie, operatori di comunità e autorità sanitarie locali. 17% Su salute riproduttiva 16% All’assistenza al parto Mettere gli operatori sanitari al centro del cambiamento, rafforzandone competenze e capacità, per far sì che rispondano prontamente e in maniera adeguata ai bisogni della popolazione e ad eventuali emergenze sanitarie. Questo l’approccio utilizzato dal Comitato Collaborazione Medica in tutte le sue azioni, anche in Sorrisi di madri africane. Puntando al capacity building dello staff sanitario locale - attraverso percorsi di formazione, tradizionali e on the job, e l’assistenza tecnica nell’avvio e nel potenziamento dei sistemi sanitari e dei servizi offerti alla popolazione - si favorisce un miglioramento concreto, sostenibile e duraturo delle condizioni di salute della popolazione, in particolare delle mamme e dei bambini. Nel 2016 sono 1.044 gli operatori sanitari formati dal CCM, il 39% del target da raggiungere con Sorrisi di madri africane entro il 2020. Il dato è certamente molto positivo, tanto per il co- 9 2 I percorsi formativi sono organizzati seguendo le linee guida ministeriali. Le mamme Assistenza in gravidanza e al parto OBIETTIVI 2015 2016 2020 Raggiunto il 21% 170.000 36.392 Altri indicatori di qualità del servizio prenatale includono la vaccinazione antitetanica, la profilassi farmacologica contro la malaria e il servizio di screening per l’infezione da HIV. I dati sanitari delle strutture supportate in Sud Sudan indicano che tra le donne che accedono ai servizi prenatali, il 30% riceve la seconda dose della vaccinazione antitetanica, il 63% la profilassi per la malaria e solo il 3% il test di screening per l’HIV. Il motivo di quest’ultimo valore, particolarmente contenuto, è legato anche alla scarsità di strutture abilitate a offrire questo tipo di servizio, ma la valutazione globale delle cure prenatali indica che maggiore attenzione deve essere posta a rafforzare una consistente applicazione dei protocolli clinici e la documentazione di tutti i servizi offerti alle donne. I bambini Cure e vaccinazioni delle 36.392 mamme 76% 27.662 Durante la gravidanza 24% OBIETTIVI 2015 2016 2020 Raggiunto il 27% 780.000 8.730 Durante il parto 210.098 Il CCM, attraverso la campagna Sorrisi di madri africane, punta a garantire assistenza qualificata durante gravidanza e parto al più alto numero possibile di donne, con l’obiettivo di ridurre il rischio di morte, malattia e disabilità. Nel 2016 i risultati raggiunti nell’ambito dell’assistenza al parto sono stati importanti: indicano un trend che promette di superare gli obiettivi che il CCM si è prefissato per il 2020 e riflettono i significativi miglioramenti registrati a livello globale. Ad esempio, in Etiopia nel 2016 il 28% delle donne ha goduto di assistenza qualificata al momento del parto, copertura che nel 2011 era solo del 10%. Nelle contee del Sud Sudan dove il CCM lavora, la percentuale di donne che partorisce nelle strutture sanitarie, assistita da personale qualificato, è raddoppiata negli ultimi tre anni, passando dal 4% nel 2014 all’8% nel 2016. Alla base di questi progressi c’è certamente il rafforzamento dei servizi, tramite la formazione di personale qualificato, la fornitura di attrezzature e medicinali e la continua assistenza tecnica per garantire l’accoglienza e l’assistenza al parto in un ambiente sicuro e protetto. Anche l’informazione e la sensibilizzazione di donne, uomini e comunità gioca un ruolo fondamentale, stimolando impegno e partecipazione attiva nella salvaguardia della propria salute. 10 Anche l’assistenza durante la gravidanza registra risultati incoraggianti, che però evidenziano le maggiori difficoltà nel garantire l’adeguata continuità e qualità delle cure nell’arco dei nove mesi. In particolare, sebbene un alto numero di donne acceda alla prima visita prenatale, solo una parte di queste completa il ciclo delle quattro raccomandate dall’OMS. Nell’ambito dei progetti CCM in Sud Sudan, solo il 46% delle donne completa il percorso di cura prenatale. I motivi di questa cosiddetta “perdita al follow-up” sono principalmente legati all’accesso tardivo delle donne alla prima visita e quindi all’impossibilità di seguire tutto il percorso di assistenza. Per rispondere adeguatamente a ciò, il CCM coinvolge, forma e supporta gli operatori comunitari, con l’obiettivo di informare ed educare le donne e le loro famiglie sull’importanza di tutte e quattro le visite, di cui la prima entro il primo trimestre di gravidanza, e rintracciare e incoraggiare le donne che hanno fatto solo le prime visite a completare il percorso di cura prenatale. dei 210.098 bambini 84% 176.760 Visitati e curati 16% 33.338 Immunizzati La salute infantile ha un ruolo centrale nelle attività di Sorrisi di madri africane: assicurare interventi di prevenzione e cura di base (ad esempio vaccinazioni, distribuzione di zanzariere, uso dei sali di reidratazione orale per il trattamento della diarrea) e gestire in maniera corretta e integrata le malattie neonatali e dell’infanzia, compreso il trattamento della malnutrizione severa. La sfida attuale per il CCM è continuare a garantire servizi curativi e preventivi al più alto numero possibile di bambini e garantire sempre un approccio integrato per il benessere complessivo del bambino. Nonostante l’ottimo risultato raggiunto, rispetto alle aspettative iniziali, il mantenimento della copertura vaccinale necessaria a controllare la diffusione delle più comuni malattie infettive resta una sfida quotidiana e impegnativa. In Sud Sudan, per esempio, nel 2016 la copertura vaccinale è calata significativamente rispetto al passato principalmente a causa della crisi umanitaria che forza le comunità a spostarsi di continuo e impedisce il normale svolgimento delle attività sanitarie con forte impatto sui servizi di prevenzione. Ci sono però anche best practices come quella somala: nell’ospedale di Garowe, Stato del Puntland – Somalia, il lavoro con operatori e autorità sanitarie ha permesso di rafforzare il servizio vaccinale, un tempo li- 11 mitato alle sole strutture territoriali di primo livello, offrendo così il vaccino antitubercolare e la prima dose del vaccino anti-poliomielite a tutti i nati in ospedale, che sono circa un centinaio ogni mese. È riconosciuto a livello internazionale che purtroppo i significativi progressi nella salute del bambino non sono accompagnati da simili risultati in ambito di salute del neonato; questo vale anche nei paesi dove agisce il CCM. Per questo sono state intensificate le azioni relative all’assistenza e alla cura nei primi 28 giorni di vita. Nel 2016, in Burundi il progetto Kira Mama Plus! ha permesso di garantire un supporto tecnico continuo ai servizi neonatali del distretto di Cibitoke, tramite la costruzione di un reparto di neonatologia presso l’ospedale e il rafforzamento dell’accoglienza del neonato sano e delle prime cure del neonato malato presso i centri di salute sul territorio. Per garantire la continuità di cura tra struttura sanitaria e comunità, il progetto ha avviato un servizio domiciliare che prevede la realizzazione di tre visite di mamma e bambino entro i primi sette giorni di vita. Gli agenti comunitari coinvolti nelle visite a domicilio identificano i segni di pericolo e riferiscono mamma e bambino presso la più vicina struttura sanitaria, per una corretta gestione delle possibili patologie. In media, circa 700 neonati vengono visitati a domicilio ogni mese, per una copertura di circa il 75% dei parti nell’intero distretto di Cibitoke. Altro elemento importante delle cure pediatriche è la gestione integrata della malnutrizione acuta nei bambini tra i 6 e 59 mesi di età. In Sud Sudan, in linea con le raccomandazioni ministeriali, il CCM supporta 27 centri per il trattamento ambulatoriale delle condizioni severe, ma non complicate, della malnutrizione acuta e 6 centri per il ricovero e la stabilizzazione dei casi con complicazioni mediche. Anche nell’ambito della malnutrizione, garantire la continuità di cura tra struttura sanitaria e comunità è elemento essenziale e decisivo per migliorare la salute del bambino e promuoverne uno sviluppo adeguato per l’età. Il coinvolgimento della mamma e della famiglia, e quindi dell’intera comunità, è necessario per controllare e prevenire la malnutrizione, attraverso l’informazione continua sull’importanza della dieta sana ed equilibrata e l’accompagnamento della famiglia nella produzione di ortaggi. Gli altri goal Sistemi di riferimento, sensibilizzazione e ricerche Nel 38% dei 16 distretti di intervento, il CCM supporta anche l’ospedale, struttura di secondo livello che assicura la gestione di complicanze ed emergenze ostetriche (tramite taglio cesareo e trasfusione sanguigna) e offre servizi di chirurgia generale. Il 63% dei distretti è provvisto di un’ambulanza per il trasferimento dei casi dalle comunità e dalle strutture di primo livello all’ospedale, per una corretta e tempestiva gestione delle emergenze. La sfida è quella di migliorare i sistemi di riferimento, assicurando che tutti i distretti supportati dal CCM siano forniti dell’ambulanza per il trasferimento e di un adeguato protocollo di riferimento e collegamento tra le diverse strutture. 12 191.223 persone sono state raggiunte da attività di sensibilizzazione e informazione, pari al 48% del target stabilito per il 2020. Tali attività si svolgono tramite: le cosiddette health talk, chiacchierate sulla salute realizzate nelle strutture sanitarie, nelle comunità e nelle scuole con il supporto di materiali audio-visivi; le attività teatrali organizzate nelle strutture, nelle comunità e nei punti di aggregazione comunitaria; spot radiofonici per facilitare l’informazione di massa. Le tematiche più spesso affrontate durante queste attività educative riguardano la salute materna e infantile, come ad esempio l’importanza del parto istituzionale e delle vaccinazioni, ma anche le norme di igiene personale, essenziali per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive più comuni. Tra gli obiettivi della Campagna, vi è quello di realizzare 5 ricerche volte a fornire al CCM, ai suoi partner e alle comunità, elementi importanti per comprendere quali siano fattori rilevanti che influenzano la salute di mamme, bambini e adolescenti nelle aree di intervento e le barriere e i meccanismi incentivanti per l’accesso ai servizi sanitari. Nel 2016 il CCM ha realizzato la ricerca Enhance the Health Status of the Nomadic Pastoralists in Filtu Woreda, Liben Zone, Somali Region, Ethiopia - One Health Operational Research. Lo studio, condotto nella regione somala dell’Etiopia, si è ispirato all’approccio One Health per analizzare i bisogni, le percezioni e le pratiche relative alla salute e alla gestione delle malattie umane e animali nelle comunità pastorali nomadi. La ricerca è stata svolta da un’équipe multidisciplinare, coordinata da un’antropologa e composta da professionisti locali e internazionali, quali operatori sanitari, medici veterinari, esperti di salute pubblica e ambientali, mediatori linguistico-culturali e geografi applicati. La metodologia adottata ha portato all’identificazione di un insieme di assi di intervento, condivisi e approvati dai rappresentanti delle comunità, sui quali il CCM intende sperimentare nuove azioni di promozione della salute umana, animale e ambientale e di integrazione e miglioramento dei servizi offerti alle comunità. Il 2017: le attivita’ e i nuovi impegni Nel 2017, il Comitato Collaborazione Medica - CCM prosegue il suo impegno per la salute di tante comunità in Burundi, Etiopia, Kenya, Somalia e Sud Sudan, attraverso le strategie e le azioni più efficaci per raggiungere risultati significativi e duraturi. Al centro la formazione, volta a dare conoscenze e competenze utili per ridurre gli alti tassi di mortalità materna e infantile: prioritarie le attività di assistenza e cura durante la gravidanza e il parto, fondamentale l’offerta di visite e vaccinazioni ai bambini. Nel 2017, il CCM intende formare 700 operatori sanitari, di assistere circa 36.000 donne durante gravidanza e parto e curare e vaccinare circa 161.000 bambini. A ciò si aggiungono, in particolare in Etiopia e in Kenya, alcuni progetti rivolti agli adolescenti e ai giovani, che rappresentano oggi circa un terzo della popolazione in questi paesi e che sono destinati ad aumentare sia in termini assoluti che in percentuale nei prossimi 20- 30 anni. Fra i giovani africani i principali problemi di salute, nonché le prime cause di morte e disabilità, sono collegati alla sfera sessuale e riproduttiva, incluso l’HIV, al consumo di tabacco, alcol e sostanze, agli incidenti (in particolare stradali, domestici e sul lavoro) e alla violenza (interpersonale e legata a conflitti), alle problematiche relative la salute mentale. L’adolescenza è una fase della vita caratterizzata da rapidi e significativi cambiamenti a livello fisico, sessuale, emozionale, mentale e sociale, in cui si vanno a definire le caratteristiche principali dell’identità personale e sociale dell’individuo adulto. Nell’adolescenza si formano anche quelle attitudini e abitudini collegate alla salute che hanno un forte impatto per il resto della vita. La predisposizione al rischio e l’importanza del giudizio e delle relazioni con i pari sono due caratteristiche peculiari di questa fase della vita, con potenziali ricadute positive, ma anche negative per la salute. Per questi motivi è importante intervenire per promuovere la salute dei giovani e trovare risposte specifiche e adeguate a rispondere alle esigenze e caratteristiche di questo gruppo. Affinché gli operatori sanitari siano in grado di incontrare e soddisfare i bisogni di informazione e cura degli adolescenti e riescano a instaurare con loro un rapporto di fiducia sono formati su: rafforzamento delle competenze tecniche, in particolare sulla salute sessuale e riproduttiva; comprensione della psicologia degli adolescenti; capacità di dialogo e interazione, con enfasi sul bisogno di accoglienza, privacy, non giudizio, così importanti per creare un rapporto di fiducia tra giovani e operatori sanitari. Il CCM svolge anche un lavoro di empowerment dei gruppi giovanili, facendo rete con scuole, università, gruppi sportivi e associazioni, per rafforzare le capacità dei giovani di prendersi cura della propria salute e per renderli promotori di comportamenti salutari tra i propri pari. Prosegue infine la collaborazione con diversi attori della società civile locale e internazionale, al fine di dare una risposta il più possibile ampia ai bisogni di ragazzi e adolescenti, supportandoli anche in ambito formativo, lavorativo e sociale. 13 GLI OBIETTIVI AL 2020 Sorrisi di madri africane ha fissato i propri obiettivi per il 2020 nel quadro più ampio e nella prospettiva di lungo termine degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Entro il 2020 Sorrisi di madri africane vuole: formare 2.700 operatori sanitari (medici, ostetriche, infermieri, operatori sanitari di comunità) assistere 170.000 donne durante la gravidanza e il parto vaccinare e curare 780.000 bambini Più nel dettaglio Formare 2700 operatori sanitari in ostetricia e pediatria 800 su assistenza al parto 400 su salute riproduttiva 200 su vaccinazioni 1.200 su cure pediatriche 50 su raccolta e gestione di dati 50 su gestione dei servizi sanitari Assistere 170.000 donne durante la gravidanza e il parto 135.000 donne assistite durante la gravidanza 61.000 donne seguite con le 4 visite prenatali 40.400 donne vaccinate 62.500 donne raggiunte con strumenti di prevenzione per la malaria 35.000 parti ed emergenze ostetriche assistiti Vaccinare e curare 780.000 bambini 180.000 bambini vaccinati 600.000 bambini sotto i 5 anni visitati e curati Sensibilizzare 400.000 persone su SRMNCAH Realizzare 5 ricerche sul diritto alla salute 14 Il CCM si impegna a rendicontare annualmente l’avanzamento delle attività e l’utilizzo delle risorse impiegate a tutti i soggetti interessati, quali le comunità locali nei Paesi e in Italia, le istituzioni, le organizzazioni partner e gli enti finanziatori. È un impegno verso la trasparenza e la responsabilità che l’organizzazione ha sentito sempre come dovere morale e che si traduce in azioni finalizzate anche al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza del suo operato e delle modalità di misurare i risultati conseguiti e l’impatto realizzato. Sorrisi di madri africane è sostenuta da Arcidiocesi Torino, AICS Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Ambasciata di Francia, CEI Conferenza Episcopale Italiana, Cooperazione allo Sviluppo del Governo Svizzero, FNOMCeO Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurgici e degli Odontoiatri, HPF Health Pooled Fund, Pays de Loire, Tavola Valdese, UE Unione Europea, UNFPA United Nations Population Fund, UN OCHA Office for the Coordination of Humanitarian Affairs, Unicef Fondo Nazioni Unite per l’Infanzia e UNOPS United Nation Office for Project Services. FAI Fondation Assistance Internationale, Fondazione CRS Cassa di Risparmio di Saluzzo, Fondazione Creonti, Fondazione Maria Bonino, Fondazione Prima Spes Onlus, Fondazione Prosolidar Onlus, Fondazione Rita Levi Montalcini, Fondazione Zanetti Onlus e Only the Brave Foundation. AR 3, Avvito Service A&C l, Cascina Fontanacervo, Ecolab F&B Agri, ElleEsse Multiservice, Gruppo Maurizi, Lucebianca, Fratelli Vergnano, Il Tucano Viaggi e Ricerca, Gruppo Larc, Macron Store Torino, Michelin Stabilimento di Cuneo, Nicole Fashion Group, Quercetti, Radar Automatismi, Relab, Studio Legale Scozia, Studio Esperia e Valverbe. Aereoclub Mondovì, Amici CCM di Bergamo Monte Marenzo, Amici CCM Sardegna, Amici di Nanni, Amici di Cavoretto, Associazione Semi di Baobab, Atletica Moretta, Associazione Alpini di Mondovì, Associazione Mondo Domani, Casa Zoe, Coordinamento Solidarietà Bonate Sotto, Gruppo Pulia, Per Terre Remote Onlus, Rotary Club Genova Ovest, Rotary Club Gubbio, Rotary Club Mondovì, Rotary Club Torino Nord Est, Solidarietà Insieme 2010, Transumanza Artistica, Unitre Arenzano e Volpiano per il CCM. Da molti donatori individuali e dai numerosi volontari impegnati per il diritto alla salute in Africa e in Italia. Comitato Collaborazione Medica CCM www.ccm-italia.org Via Ciriè 32/e • 10152 Torino tel 011/6602793 • [email protected] C.F. 97504230018 • c/c postale n° 13404108 IBAN IT85 I050 1801 0000 0000 0199 848