Lazio - Loescher Editore

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Lazio
Sabina
Deve il suo nome agli
antichi sabini, nemici
dei romani, e si
estende nelle province
di Rieti e Roma.
Ciociaria
È una valle che si
allunga tra l’Appennino
e l’Antiappennino,
chiamata così per le
calzature tradizionali
dei suoi abitanti (le
ciocie).
1. Un’immagine da
satellite della zona
di Roma.
2. Una veduta aerea
dell’isola di Ponza,
la maggiore
dell’arcipelago
delle Pontine.
1
1. Territorio e clima
Il Lazio copre un territorio assai vario,
in prevalenza collinare e montuoso. I
rilievi sono ripartiti in vari gruppi, diversi per forma, origine geologica, altitudine. Nell’Appennino i monti Sabini,
Reatini, Simbruini ed Ernici, che talora
superano i 2000 m (la vetta più alta, il
Terminillo, misura 2216 m); più a ovest,
quattro gruppi montuosi di origine vulcanica, con la tipica forma a cono coperto di vegetazione e, talvolta, con laghi di forma quasi circolare che riempiono i crateri: i monti Volsini, attorno
al lago di Bolsena; i Cimini, attorno al
lago di Vico; i Sabatini, attorno al lago
di Bracciano; i colli Albani, con i laghi
di Albano e Nemi. Più a sud, i monti Lepini, Ausoni e Aurunci.
La fascia pianeggiante comprende le
tre pianure costiere della Maremma (ai
confini con la Toscana), della Campagna
Romana (tra Roma e la foce del Tevere),
dell’Agro Pontino (ai piedi dei colli Albani, dei monti Lepini e Ausoni). Queste
terre, un tempo paludose e malariche,
ESA
/ Earthnet
nel XX secolo sono state risanate da grandi opere di bonifica.
Le coste sono basse e sabbiose, con
l’eccezione di tratti rocciosi in corrispondenza di capo Circeo e del promontorio
di Gaeta. Sul litorale si aprono alcuni
golfi poco pronunciati: il più arcuato è
quello di Gaeta, in parte condiviso con la
Campania. Sono laziali le isole di Ponza,
Ventotene e altre minori.
Completano il panorama del Lazio due
zone particolari, che sembrano regioni
nella regione: la Sabina e la Ciociaria.
Il principale corso d’acqua è il Tevere,
il maggiore fiume dell’Italia centrale, che
nasce dal monte Fumaiolo (Appennino
Tosco-Emiliano) e per circa metà del suo
corso scorre nel Lazio, da nord a sud, attraversando Roma e sfociando nel Tirreno.
Nel Tevere si versano il Nera (in Umbria
presso il confine laziale) e l’Aniene, presso
Roma. Altro importante fiume del Lazio,
nel sud della regione, è il Liri-Garigliano.
Il clima è vario, con inverni rigidi e
frequenti piogge nelle zone montuose interne; mite e temperato nella fascia costiera.
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© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 96
White Star, 1996
Lazio
2. La popolazione
3. Le comunicazioni
La densità di popolazione non è uniforme: è bassa nel Lazio settentrionale
(province di Rieti e Viterbo); media nel
Lazio meridionale (province di Frosinone e Latina) e altissima nella zona di Roma. La capitale ha infatti concentrato
nella propria area metropolitana quasi
tutta la popolazione regionale a spese
delle altre città, con un incremento demografico costante fin dal 1870, quando contava già 200 000 abitanti e si
espanse poi tanto da arrivare a 500 000
nel 1900 e a 1 milione nel 1930. Dal
1950 si verificò un nuovo aumento della popolazione: oggi la città, la più popolosa d’Italia, si estende per un raggio
di circa 15 km e conta 2 546 804 abitanti (il dato è del 2001), contribuendo in
maniera determinante a fare del Lazio la
terza regione italiana per popolazione
(dopo Lombardia e Campania).
Fin dall’antichità da Roma si dipartivano in tutte le direzioni importanti collegamenti stradali: le vie Emilia, Aurelia,
Salaria, Appia, Flaminia. Oggi sulla capitale convergono le principali vie di comunicazione (ferrovie, autostrada del
Sole) che collegano il Nord e il Sud della
penisola; l’aeroporto romano di Fiumicino è il maggiore d’Italia e uno dei più
grandi d’Europa per il traffico internazionale. Al di fuori della concentrazione
attorno alla capitale, nel complesso la rete di comunicazioni nel resto della regione risulta inadeguata e inferiore alla
media nazionale: 24 km di ferrovie per
100 000 abitanti, contro i 34 della media
italiana; 572 km di strade per 100 000
abitanti, contro i 791 della media nazionale. L’unico porto di rilievo, importante
come scalo marittimo per la Sardegna, è
quello di Civitavecchia.
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G. A. Rossi
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© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 97
3. Veduta parziale di
piazza Navona, una
tra le più belle e note
piazze di Roma.
4. Veduta aerea
dell'antico centro
di Tivoli.
TCI
Lazio
4. Le città e la
qualità della vita
Speculazione
edilizia
Manovre di
imprenditori senza
scrupoli che
realizzano enormi
guadagni edificando
case senza regolari
permessi, spesso con
materiali scadenti.
5. Il ponte sul Tevere
che conduce a Castel
Sant’Angelo, nel
centro di Roma.
Capoluogo della regione e capitale d’Italia, Roma, sorta nell’antichità sulle rive
del Tevere, porta i segni della sua storia
millenaria: è ricchissima di monumenti di
età romana, come i Fori, il Colosseo, la
Colonna Traiana, le Terme di Caracalla e
di Diocleziano, il Pantheon; conserva
straordinarie opere architettoniche dei
periodi rinascimentale e barocco, quando
il papa era signore di un vasto territorio
dell’Italia centrale (lo Stato della Chiesa) e
la sua corte richiamava i più grandi artisti:
la basilica di San Pietro in Vaticano, la
chiesa di Santa Maria degli Angeli, la fontana di Trevi, le piazze di Spagna e Navona, numerosi palazzi e ville.
Con la proclamazione di Roma capitale (1870) molti palazzi divennero sede
di ministeri e iniziò una nuova fase di
espansione, che determinò l’aspetto della città attuale. Roma era sempre vissuta
senza industrie importanti: anche dopo
l’Unità d’Italia non ne sorsero di nuove,
ma si diede invece grande spazio all’amministrazione e alla burocrazia. Furono
necessarie opere pubbliche, nuovi quartieri e case d’abitazione per impiegati e
funzionari. Questo diede forte impulso
alle attività edilizie, nelle quali trovarono
impiego anche migliaia di immigrati dalle campagne. Da allora l’immigrazione è
continuata e sono cresciute a dismisura
aree periferiche prive dei servizi fonda-
mentali (ospedali, scuole, trasporti): le
cosiddette «borgate», costruite per lo
più sotto la spinta della speculazione
edilizia. Servizi insufficienti, traffico
caotico e speculazione edilizia sono oggi
i principali problemi di Roma.
Nel cuore di Roma c’è il più piccolo
stato del mondo, la Città del Vaticano,
residenza del Papa.
Nel nord del Lazio, Viterbo e Rieti si
trovano al centro di province a carattere
prevalentemente agricolo. Nel sud vi sono le due città e le due province più industrializzate: Latina, fondata in epoca
fascista, durante la bonifica dell’Agro
Pontino, è la città laziale che dopo Roma
ha avuto il maggior tasso di crescita della popolazione; Frosinone ha avuto uno
sviluppo recente grazie alla sua vicinanza
all’autostrada del Sole.
Nel Lazio il livello di istruzione è
globalmente buono, con la più alta percentuale italiana di diplomati di scuola
superiore e laureati. Nel complesso le
condizioni di vita sono positive, pur variando molto da località a località. Infatti a Roma, nonostante un’ampia rete di
servizi pubblici di ogni tipo e di manifestazioni culturali, il sovraffollamento, il
traffico caotico e la scarsità di spazi verdi hanno certamente peggiorato la qualità della vita. Il forte inquinamento ha
apportato gravi danni anche ai monumenti (tra le cause principali i gas di
scarico degli autoveicoli, che esercitano
un’azione corrosiva).
G. Rinaldi, 1996
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© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 98
Lazio
LE ATT I V I TÀ ECONOM I CHE
Rieti
Viterbo
Viterbo
Rieti
ceramica
carta
Roma
Roma
Frosinone carta
Frosinone
Colture prevalenti
carta
Frumento
Vite
Latina
Latina
Olivo
Frutta
bufali
Agrumi
Principali settori industriali
Siderurgia, metallurgia
Ortaggi
Meccanica, autoveicoli
Patate
Tabacco
Prevalente utilizzo del suolo
Elettrotecnica, elettronica, informatica
Barbabietole
Boschi, foreste, arbusteti
Chimica, petrolchimica
Pesca
Prati e pascoli
Tessile, abbigliamento, calzature
Bovini
Aree agricole
Legno, carta, editoria
Ovini, caprini
Aree incolte e improduttive
Alimentari
La vita economica del Lazio dipende in misura
significativa dalla presenza della capitale. Prevale di gran lunga il terziario (76,8% della popolazione attiva), concentrato a Roma, con ministeri,
enti amministrativi, uffici di rappresentanza di
grandi imprese del Nord e straniere, banche, assicurazioni: tutti i servizi connessi alle funzioni di
una capitale. Fino all’unificazione del paese si è
dato grande spazio all’amministrazione e alla burocrazia, con conseguente necessità di nuove
opere pubbliche e quartieri per impiegati e funzionari. La possibilità di lavoro nell’edilizia come
muratori e manovali richiamò inoltre dalle campagne a Roma migliaia di contadini e pastori che
si sistemarono in abitazioni precarie, in periferie
malsane, spesso costruite abusivamente.
AGRICOLTURA
– in provincia di Viterbo, dove si coltivano
grano, vite, ulivo;
– nella Campagna Romana, con le fertili
colline vulcaniche
dei Castelli, coltivate a vite e ortaggi;
– nell’Agro Pontino,
che dopo le bonifiche degli anni Trenta produce cereali,
ortaggi, barbabietola da zucchero.
L’aallevamento ha oggi
meno rilievo di un tempo, quando la pastorizia era un’attività tradizionale in montagna.
Si allevano soprattutto
ovini, ma anche bovini
e nel sud i bufali, dal
cui latte si ricava una
pregiata mozzarella.
Magnus
G. Chiaramonte,
TCI
L’aagricoltura è praticata con risultati differenti a seconda delle
zone, delle tecniche e
dell’organizzazione
agraria: esistono colture specializzate, ma
anche campi incolti e
latifondi. Le campagne
più produttive sono:
Aree industriali
© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 99
Lazio
INDUSTRIA
Lo sviluppo industria le della regione è re cente e ha i suoi punti
di forza nelle province
di Latina e Frosinone.
I settori più importanti sono l’elettrotecnica, la chimica, la
meccanica, la cartotecnica, la farmaceutica. Particolare e tipica è l’industria cinematografica di Cinecittà (Roma), anche
se oggi non riveste
più l’importanza di
qualche decennio fa.
G. Chiaramonte,
TERZIARIO
Fra le attività terziarie,
un ruolo di grande rilievo, in una regione ricca
di beni artistici, culturali e ambientali, svolge
il turismo: Roma è mèta del turismo interna-
zionale per il suo patrimonio artistico e per
essere sede del Papato.
Anzio, Gaeta, Formia
sono rinomate per il turismo balneare, il Terminillo per gli sport invernali e Fiuggi per le
terme. Bellissimi paesaggi naturali (parco
TCI
del Circeo, lago di Vico)
si alternano a località
di interesse storico-artistico (abbazie di Montecassino e Fossanova;
necropoli etrusche di
Tarquinia e Cerveteri;
villa Farnese a Caprarola e storici palazzi a Viterbo).
G. Rinaldi, 1997
© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 100
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