Biosistema e benessere delle colonie: valutazione degli effetti delle componenti micro e macro ambientali sul benessere delle colonie e loro influenza sullo sviluppo di patogeni. Responsabile: Marco Lodesani Collaboratori: Antonio Nanetti, Cecilia Costa, Giacomo Vaccari, Eleonora Bergomi, Simone Franceschetti, Leonardo Ricci, Sergio Massi (CRA-API), Kaspar Bienefeld (Länderinstitut für Bienenkunde Hohen Neuendorf, Germania), Antonio Felicioli, Matteo Giusti (UNIPI), Carlo Amodeo, Eugenia Oliveri (UNIPA), Angelo Barberis (Apicoltura Barberis), Maurizio Ferriani (Associazione Apicoltori Felsinei) Linee di ricerca a) Studio delle interazioni genotipo – ambiente e loro impatto sulla vitalità delle colonie b) Effetti di stress nutrizionali sulla suscettibilità delle colonie ad alcuni patogeni c) Indagine sulle interazioni fra alcuni patogeni d) Tollerabilità di alcuni trattamenti acaricidi e) Impatto di alcune tecniche apistiche sulla vitalità delle colonie nella fase invernale f) Influenza dei campi elettro-magnetici Linea di ricerca: Studio delle interazioni tra genotipo e ambiente Marco Lodesani, Cecilia Costa, Giacomo Vaccari, Eleonora Bergomi, Simone Franceschetti (CRA-API), Kaspar Bienefeld (Bienen Institut Hohen Neuendorf, Germania), Carlo Amodeo, Eugenia Oliveri (UNIPA), Angelo Barberis (Apicoltura Barberis) Interazioni genotipo – ambiente: ceppi Ligustica Esistono popolazioni di Ligustica con adattamenti all’ambiente locale ? INTERAZIONI GENOTIPO-AMBIENTE N=126 Produzione di miele nel Lazio (media +/- ES) 45 b 35 b Kg 45 40 a Lazio a 20 a Basilicata 15 Piemonte Piemonte 10 20 origine 1delle api Basilicata 10 origine 1delle api Produzione di miele in Basilicata (media +/- ES) 45 40 35 Kg Kg Lazio 30 15 30 25 35 25 b 40 Produzione di miele nel Piemonte (media +/- ES) a ab 30 25 20 b Basilicata Lazio 15 Piemonte 10 origine 1delle api Adattamento alle pratiche apistiche…. • Nutrizione artificiale • Protezione dal freddo • Trattamenti anti-Varroa etc … La sfida per il futuro è la selezione di api maggiormente resistenti agli stress ambientali ! Apis mellifera sicula Gruppo di lavoro “Diversità e vitalità” Le sottospecie europee rappresentano una risorsa importante per la selezione di api resistenti e vitali. Segnalazioni di minori perdite di colonie tra le razze autoctone Obiettivi: • Sviluppare e validare parametri di vitalità • Stabilire metodi standard di valutazione di questi parametri • Indagare le interazioni tra l’origine genetica delle api, l’ambiente, e la vitalità 17 origini genetiche ~ 700 colonie 21 siti di valutazione Parametri considerati • Sviluppo colonia (controlli regolari per quantità di api, covata, scorte di miele e polline) • Comportamentali (tendenza alla sciamatura, docilità) • Di vitalità (comportamento igienico, sviluppo popolazione varroa, livelli d’infezione da Nosema e virus) • Misurazione variazioni T e UR interne all’alveare • Misurazione continue variazioni di peso SUD NORD 18000 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 30000 24-giu 23-lug sicula 11-set 9-ott 3-giu 20000 20000 15000 15000 10000 10000 5000 5000 0 0 23-lug sicula 24-giu 23-lug sicula 11-set 9-ott ligustica 11-set ligustica 14-lug sicula ligustica 25000 24-giu 18-giu 9-ott 27-ago 28-set 5-nov 30000 25000 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 N° api ligustica finlandese N° celle di covata 3-giu 18-giu 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 14-lug sicula 27-ago ligustica 28-set 5-nov finlandese g di miele 3-giu 18-giu sicula 14-lug 27-ago ligustica 28-set 5-nov finlandese % di api adulte infestate da varroa NORD 5 novembre 2009 8% Varroa 7% % di api adulte infestate da varroa SUD 10 ottobre 2009 % api infestate 6% 4% 3% 2% 1% * 8% 5% 0% sicula ligustica 7% varroe cadute per alveare dopo il trattamento invernale NORD 5% 4% 3% 2% * 120 1% 100 0% sicula ligustica N°varroe cadute % api infestate 6% 80 60 40 20 0 sicula ligustica Milioni Spore di nosema per ape NORD 5 novembre 2009 3,0 2,5 2,0 * 1,5 1,0 0,5 0,0 sicula ligustica Perdite invernali Nord al 15/2/2010 8 colonie (7 Sicula, 1 Ligustica) Linea di ricerca: Effetti di stress nutrizionali sulla suscettibilità delle colonie ad alcuni patogeni Marco Lodesani, Cecilia Costa, Giacomo Vaccari, Eleonora Bergomi, Simone Franceschetti (CRA-API), Disegno sperimentale • Svolgimento: sett-ott 2009 • Colonie sperimentali dotate di regine sorelle fecondate nello stesso luogo (Lab. CRA-API Coviolo) nel mese di Luglio 2009. • Apiario suddiviso in 3 gruppi. • Polline raccolto in loco e somministrato - 330 g + 400 g Polline normali Polline carenti Polline abbondanti Sviluppo delle colonie Api 18000 16000 14000 a a a ab a b 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 06-ott polline abbondanti Covata 27-ott polline normali polline carenti 20000 a 18000 ab 16000 14000 Polline abbondanti 12000 a a a b 10000 8000 Polline normali 6000 4000 2000 0 Polline carenti 03-set 15-set polline abbondanti 06-ott polline normali polline carenti 27-ott Patogeni e parassiti Media spore Nosema per ape 12 b milioni di spore 10 8 Infestazione da Varroa su api adulte ab 6 25% 4 a a 20% a 2 a 15% 0 POL + POL norm POL - 10% 5% 0% Livelli d’infestazione a fine ottobre POL + POL norm POL - Interazione tra Nosema ceranae e il DWV (Deformed Wing Virus) Scheda: Biosistema e benessere delle colonie Infezione multipla con patogeni Si conoscono già delle interazioni sinergiche tra patogeni: • Varroa destructor e virus (DWV, KBV): vectoring & activation (Yue & Genersch, 2005; Shen et al., 2005) • Nosema apis e virus (BQCV, Bee Virus Y, filamentous virus) (Bailey 1983; Berenyi et al., 2006 field observation) Qual è il ruolo di N. ceranae, nei fenomeni di mortalità tramite interazioni sinergiche con altri virus ? (Antùnez et al., 2009) : L’infezione con N.ceranae è in grado di sopprimere significativamente la risposta immunitaria dell’ape e perdite di interi apiari sono stati documentati in Spagna a causa di N. ceranae (Higes et al., 2008) ma rimane sconosciuta l’interazione con i virus. Virus e Nosema sp. Nosema sp. = fungo endoparassita che infesta il mesointestino dell‘ape Viruses. Nosema sp. Possibile evoluzione: 1. Varroa attiva i virus 2. Nosema perfora il mesointestino e facilita l‘intrusione dei virus attivati 3. Le colonie collassano indipendentemente dal controllo della Varroa Replicazione del/i Virus e movimentazione in altri organi ? Ipotesi di lavoro N. ceranae facilita intrusione di particelle virali latenti via perforazione del mesointestino, e sopprimendo le risposte immunitarie favorisce la replicazione dei virus presenti allo stato latente, es. DWV, BQCV, CBPV, KBV. Nelle api infette da nosema il titolo virale è più alto? Presupposti 1) Escludere V. destructor in quanto responsabile dell’immunosoppressione (Gregory at al., 2005; Yang and Cox-Foster, 2005) 2) Infezione artificiale con N. ceranae 3) Simultanea stima del grado di infezione da nosema e tasso virale 1) Apiario isolato e “colonie sane” (pacchi d’ape tratttati ripetutamente con A.o., poi Amitraz fino ad 1 mese dalla prova) Campioni analizzati per DWV, ABPV, BQCV, SBV Rilevati: solo virus DWV a bassissimi livelli (20/ape) 2) Api nascenti sono state infettate (o no) con N. ceranae + N. ceranae spores in 0.2 ml sciroppo zuccherino (20×106 per ml) no N. ceranae spore nello sciroppo Totale=22 gabbiette 25-30 api/gabbia 25-30 api/gabbia 3) Stima delle spore di N. ceranae e titolo di DWV in api singole (14 gg dopo l’inoculo) Spore Nosema nel mesointestino Real time PCR (Tentcheva et al., 2004) Stima Virus in Capo e torace Significativo effetto sulla sopravvivenza api infette e non infette da N.ceranae Test Log-Rank (interaz 10_08) WW = -21,97 Somma=459,88 Var = 115,09 Statistica test= -2,04775 p = ,04058 LIFE TABLE Completi Censurati 1,0 0,9 Cumulative surviving proportion 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,0 -0,1 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 Time (days) Test F di Cox (interaz 10_08) T1 = 318,7196 T2 = 270,2804 F( 556, 620) = 1,314956 p = 0,00045 20 22 24 26 28 30 32 34 NN+ Correlazione tra Nosema ceranae e virus delle ali deformi Scatterplot ( 23v*28c) Include condition: apiario='buvolo' DWV HT = 1,5942E5+55926,9847*x n°spore (x10 6 ):DWV HT: y = 1,5942E5 + 55926,9847*x; r = 0,7023; p = 0,00003 1,2E6 1E6 DWV HT Copie virali in testa e torace 1,4E6 8E5 6E5 4E5 2E5 0 -2 0 2 4 6 8 10 n°spore (x10 6 ) Spore di Nosema nel mesointestino 12 14 Contesto internazionale • CoLoss (Prevention of honeybee COlony LOSSes): analisi dei fenomeni di mortalità a livello globale I risultati preliminari dei test di aboratorio mostrano che l’infezione da N. ceranae facilita la replicazione virale BLOCCHI DI COVATA TARDIVI Scheda: Biosistema e benessere delle colonie STRESS DA PATOGENI Pro e contro di un blocco di covata tardivo • Maggiore il beneficio (eliminazione patogeni) o il danno (calo della popolazione in periodo cruciale)? • Mantenimento o eliminazione della covata tolta? • Quantificazione dei patogeni asportati e della capacità di ripresa delle colonie PROTOCOLLO 1/3 • Gruppi di colonie parificate per forza numerica e infestazione; • Lazio: 30 Colonie, Emilia-Romagna: 33 colonie ( 21+12) • Colonie di partenza normalmente trattate in Agosto (Timolo); • Inizio prova metà Settembre; • Regine sorelle ( Bologna ) PROTOCOLLO 2/3 • Gruppo I (testimone): tratt. estivo + oss. finale • Gruppo II: metà Settembre: divisione permanente degli alveari dopo asportazione della covata; • Gruppo III: metà Settembre: divisione temporanea (colonie e suo nucleo riuniti ad Ottobre). Ai gruppi II e III: ossalico spruzzato sui favi (3%) delle colonie di partenza; trattamento ossalico ai nuclei alla nascita della covata. PROTOCOLLO 3/3 • • • • • Controlli funzionali Infestazione varroa finale Test in gabbietta su api invernali Ripresa primaverile Valutazione dell’infezione virale e nosema Osservazioni preliminari • Sorprendente ripresa sia delle colonie private della covata sia di quelle alle quali sono state restituite le api trattate Dati di ottobre Varroe cadute ai trattamenti 450 400 350 n. acari 300 250 200 150 100 50 0 varroe su api (settembre) varroe in covata (ottobre) Bologna 77 300 81 179 2°TRATTAMENTO dicembre 30 219 24 100 1°TRATTAMENTO settembre API (alv.) CONT COVATA (nuclei) TEMP API (alv.) COVATA (nuclei) DEF INIZIO metà sett Roma N=10 N=10 N=20 74 249 146 206 2°TRATTAMENTO gennaio 10 19 33 82 1°TRATTAMENTO sett-ott API (alv.) CONT COVATA (nuclei) TEMP API (alv.) COVATA (nuclei) DEF INIZIO 16 sett N=10 N=10 N=10 Varroe cadute dopo il trattamento invernale Trattamento invernale Gennaio Roma Trattamento invernale Dicembre Bologna 400 a 350 350 300 300 ab 250 200 b 150 b 100 N°varroe cadute N°varroe cadute 400 150 0 nuc. DEF b 100 0 alv. DEF ab 200 50 TEMP ab 250 50 CONT a CONT TEMP alv. DEF nuc. DEF Situazione delle colonie all’invernamento Bologna 22000 20000 a a 18000 b N°api e celle 16000 14000 12000 c 10000 a 8000 a a 6000 4000 b 2000 0 N °API CONT CELLE COVATA TEMP alv. DEF nuc. DEF Situazione delle colonie all’invernamento Roma 14000 12000 a ab ab N° api e celle 10000 a b 8000 b 6000 4000 bc c 2000 0 N °API CONT CELLE COVATA TEMP alv. DEF nuc. DEF Effetti sulle api di trattamenti acaricidi Scopo dello studio Effetti sulle colonie e sulle api singole di trattamenti acaricidi con: - acido formico (metodo Amrine) - Api Life Var Struttura della prova • Ogni apiario viene suddiviso in 4 gruppi omogenei • L’esperimento viene eseguito in due apiari di 48 colonie. Trattamento con ac. formico Trattamento AMR - Posizionare un foglio di carta assorbente sui favi, posteriormente, e impregnarlo con 15 ml di Honey Bee Healthy. - Posizionare il cartone per impregnazione sui favi, anteriormente e leggermente distanziato dai favi, e impregnarlo con 70 ml di acido formico 50%. CTRL Controllo non trattato Alveare trattato Trattamento con ALVAR Trattamento VAR4 - Una tavoletta (4/4) - 4 somministrazioni (una ogni 7 gg) - Biella x4 VAR6 - Una tavoletta e mezza (6/4) - 4 somministrazioni (una ogni 7 gg) -Biella x4 VAR8 - DUE tavolette (8/4) - 2 somministrazioni (una ogni 7 gg) - Pisa 2 x2 VAR12 - TRE tavolette (12/4) - 2 somministrazioni (una ogni 7 gg) - Pisa 2 x2 Rilevazioni e analisi Temperatura e UR negli alveari Colonie (valutazioni di campo) - Dinamica di popolazione (adulte e covata) con il Metodo dei Sesti - orfanità Analisi di laboratorio - varroa nella covata - longevità delle api in arnietta - fattori di stress Effetto acuto Mortalità acuta di api e covata Mortalità nel tempo (Biella) MORTALITA' MEDIA GIORNALIERA GABBIE UNDER BASKET 200 180 160 api morte 140 VAR 4 120 VAR 6 100 CONTR 80 AMR 60 40 20 0 8-ago 13-ago 18-ago 23-ago 28-ago 2-set 7-set Diminuzione della covata Acido formico (Biella) Box & Whisker Plot: covata tot (n celle) 28000 26000 - 61% 24000 covata tot (n celle) 22000 20000 Una settimana 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 40400 40408 data Mean Mean±SE Mean±1,96*SE Diminuzione della covata Acido formico (Pisa) Box & Whisker Plot: covata tot (n celle) 30000 28000 26000 - 54% covata tot (n celle) 24000 22000 Una settimana 20000 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 40054 40061 data Mean Mean±SE Mean±1,96*SE Frequenza orfanità a 7gg 58 60 50 40 25 % 30 AMR CTRL 20 10 0 0 0 Biella Pisa Un mese dopo trattamento (Biella) gruppo; LS Means Wilks lambda=,40401, F(6, 66)=6,3059, p=,00003 Effective hypothesis decomposition Vertical bars denote 0,95 confidence intervals Recuperato effetto negativo sulla covata 30000 28000 26000 24000 22000 20000 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 A Var4 B C Var6 gruppoAMR D CTR covata api Un mese dopo trattamento (Pisa) gruppo; LS Means Wilks lambda=,70568, F(6, 76)=2,4118, p=,03461 Effective hypothesis decomposition Vertical bars denote 0,95 confidence intervals Recuperato effetto negativo sulla covata 24000 22000 VARROA? 20000 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 A Var8 B C Var12gruppoAMR D CTR covata api Invernamento a Biella gruppo; LS Means Wilks lambda=,89053, F(6, 66)=,65648, p=,68479 Effective hypothesis decomposition Vertical bars denote 0,95 confidence intervals 18000 16000 14000 12000 API Popolazione invernata simile nei vari gruppi 10000 8000 6000 4000 2000 0 -2000 -4000 A Var4 B C Var6gruppo AMR D CTR covata api Invernamento a Pisa gruppo; LS Means Current effect: F(3, 28)=,55823, p=,64698 Effective hypothesis decomposition Vertical bars denote 0,95 confidence intervals 11000 10000 9000 API Popolazione invernata simile nei vari gruppi api 8000 7000 6000 5000 4000 3000 A Var8 B C gruppo AMR Var12 D CTR Mortalità varroe in covata (a 7gg) 96 100 90 80 72 70 60 AMR CTRL % 50 40 30 14 20 10 0 Biella Pisa Stress da trattamento Proteomica del capo dell’ape Trattato con acido ossalico Controllo