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COMMISSIONATI DA BONAGURA PER IL VENTICINQUENNALE DELLA SCOMPARSA IL SOLISTA SPAGNOLO
Il tabiese Marco Reghezza
dedica due brani a Segovia
Un pioniere
e divulgatore
della sei corde
Piero Bonaguri, colonna del chitarrismo nazionale e allievo del sommo Andrés Segovia,
ha chiesto anche la collaborazione del compositore tabiese Marco Reghezza nella preparazione delle iniziative per il venticinquesimo anniversario della scomparsa del mago della sei corde. Reghezza ha da poco ultimato, su invito di Bonaguri, due brani per
chitarra sola che verranno eseguiti nelle città europee che parteciperanno alle celebrazioni. Il suo nome di aggiunge così a quello
di altri compositori che hanno firmato opere in occasione del venticinquennale: Davide Anzaghi, Gilberto Cappelli, Paolo Ugoletti, Roberto Tagliamacco, Danilo Lorenzini e
Colette Mourey.
Piero Bonaguri ha anche condotto una
conversazione con Reghezza sulla rivista
online «Dotguitar», sito che vanta ormai centomila visite da parte di chitarristi ed appassionati dello strumento. Nell’intervista l’autore rivierasco sottolinea come sia stato premiato in tutte le competizioni con chitarra
cui ha partecipato: concorso nazionale Città
di Seveso 2003, 2005 e 2007, Gigli 2004, concorso internazionale «Toscana Classica» 2009
e il «Weimarer Fruhjahrstage fur Zeitgenossische Musik» 2010 di Weimar, una delle vetrine più ambite al mondo per la produzione
contemporanea. Commenta il compositore:
«Una delle chiavi della mia carriera è la creazione per chitarra. Non sono un chitarrista
ed ancora oggi costruisco il brano con l’esecutore che poi terrà la prima. Ma la mia impreparazione a una scrittura prettamente
chitarristica mi permette di essere originale
e di non pormi condizionamenti tecnici.
L’idea musicale nasce astratta e poi si adatta
allo strumento conservando sempre il nucleo iniziale poco ortodosso; immagino sia il
punto di forza dei miei brani in generale».
Andrés Segovia, nato a Linares in Andalusia il 21 febbraio 1893, era un maestro spagnolo di chitarra classica, generalmente
considerato come il più importante sviluppatore della tecnica e dello studio della chitarra di sempre, tanto da identificare il suo
nome con lo stesso strumento.
Segovia si dedicò già in tenera età allo
studio della chitarra a Granada dove, a sedici anni debuttò al Centro Artistico. Il
successo ottenuto nel suo primo concerto
professionistico a Madrid, suonando una
trascrizione per chitarra di Francisco Tárrega e alcune sue trascrizioni di musiche
di Johann Sebastian Bach, lo portò a esibirsi in varie città della Spagna fino al
1919, quando partì per una tournèe in
Centro e Sud America.
Lavorando assieme ai liutai, aiutò a creare la «moderna» chitarra classica, introducendo le corde in nylon, che sono in
grado di produrre un timbro più consistente e un volume più alto. Nel 1927 fu
anche un pioniere delle incisioni fonografiche: realizzò il suo primo disco per la
HMV (His Master Voice, la famosa casa con
il cagnolino che osserva il grammofono) e
dopo una tournée in America nel 1928, divenne ben presto famoso come «il chitarrista» per antonomasia. Compositori come
Heitor Villa-Lobos, Mario Castelnuovo-Tedesco, Manuel Ponce, Joaquin Turina e
Manuel de Falla iniziarono a comporre
per lui e per la chitarra.
Segovia si esibì anche in Giappone dove,
come raccontava lui stesso, nessuno o quasi nessuno conosceva la chitarra. Anche in
questo caso, fu suoo compito indicare una
strada chge tanti altri avrebbero seguito.
Nell’aprile del 1987 tenne il suo ultimo
concerto a Miami. Sarebbe morto a Madrid, due mesi dopo.
Il grande chitarrista Andrés Segovia
Il compositore Marco Reghezza ha vinto vari premi
Il compositore rivierasco
collabora alle iniziative
assieme ai colleghi
Davide Anzaghi e Cappelli
1972, quando il maestro lo visitò dopo un
suo memorabile concerto al Teatro Comunale. Era assai legato a Bologna, dove esisteva una vivace società chitarristica che
era un po’ il riferimento italiano per gli appassionati di chitarra. Oltre a suonare diverse volte al Teatro Comunale (ma fu anche al Duse) era socio della prestigiosa Accademia Filarmonica fondata da Padre
Martini. Per il mio progetto di omaggio a
Segovia ho preparato programmi da concerto con opere importanti del suo repertorio (dalla Ciaccona di Bach che trascrisse
per chitarra alle trascrizioni di Albèniz), e
inoltre ho commissionato pezzi a vari compositori». Tra cui, per l’appunto, spicca il
nome di Marco Reghezza.
Bonaguri avrà quindi anche il suo appoggio nelle celebrazioni, di cui tra l’altro ha
avuto l’onore di essere allievo. Ricorda il
chitarrista: «Da circa dieci anni insegno
chitarra al conservatorio di Bologna e intendo coinvolgere l’istituzione in alcune
iniziative per commemorare Segovia, che
incontrai da studente per la prima volta
proprio in conservatorio a Bologna nel