Moti relativi Come descrivere posizione, velocità e accelerazione di un punto materiale P in due sistemi di riferimento cartesiani Oxy e O’x’y’. Supponiamo Oxy: fisso e O’x’y: mobile P′ ≡ P r′ OO' r r r' Distanza O O’ Vettore posizione di P rispetto a Oxy Vettore posizione di P rispetto a O’x’y’ r r r = OO' + r ' Se i due sistemi traslano solo fra di loro, i versori non variano nel tempo. r r r = OO' + r ' r r r d r d OO' d r ' v= = + = dt dt dt r r v OO' + v' ≡ P ′ r r Leggi di trasformazione di velocità e accelerazione per due sistemi che traslano l’uno rispetto all’altro d v d v OO ' d v' a= = + = a OO ' + a ' dt dt dt P′ ≡ P r′ Sistemi inerziali abbiamo r r = OO' + r ' v = v OO ' + v' a = a OO ' + a' Se O’ si muove di moto rettilineo uniforme rispetto ad O r v OO' = cost r a OO' = 0 r r a '= a rr = OO' + rr ' r r r v = v OO' + v' r r a = a ' Nel sistema di riferimento O si misura a e si deduce che la forza agente è F = ma Nel sistema di riferimento O’, si misura la stessa a e si ricava la stessa forza F = ma Non è possibile stabilire, tramite misure effettuate in questi due sistemi, se uno di essi è in quiete o è in moto. Tali sistemi si dicono sistemi inerziali. Sistemi inerziale: sistema i cui vale rigorosamente la legge di inerzia, un corpo che si muove con velocità arbitraria in qualunque direzione, si muove di moto rettilineo rimaneIIIin quiete A.Romerouniforme o, se è in quiete Dinamica Moti Relativi 2 P′ ≡ P r′ r Sistemi non inerziali r = OO' + r' Se il sistema O’ si muove con velocità variabile v v v ' = + OO ' a = a OO' + a' v OO' ≠ cost a OO' ≠ 0 a' = a − a OO ' Per cui un osservatore su O (nel sistema in quiete)vedrà mentre su O’ (sistema accelerato aOO’ ≠0)vedrà F = ma F' = ma'= m(a − a OO' ) = F − ma OO' Forza apparente: non deriva dalle interazioni fondamentali ed esiste solo nei sistemi non inerziali Un sistema accelerato è un sistema non inerziale: in questo sistema non vale la legge di inerzia, F=0 non comporta a’= 0 ma a’=aOO’. In un sistema non inerziale in assenza di forze Fapparenti=maOO’ fondamentali, agiscono forze apparenti Sono sistemi inerziali i sistemi in quiete o in moto rettilineo uniforme. I sistemi per i quali aOO’ ≠0 non sono inerziali. I punti in tali sistemi sono soggetti a forze apparenti Sistemi non inerziali Esempio r r f = mg r a r r f = mg r a r r f = −ma r a Osservatore inerziale A.Romero Dinamica III Moti Relativi r r f = mg r a Osservatore non inerziale 4 Moti relativi y' Traslazione y r' r O P ≡ P' Teorema delle velocità relative vOO' O' x' versori non variano nel tempo x Rotazione In generale si può dimostrare che: v = v'+ v OO' + ω × r' ω Teorema delle velocità relative versori variano nel tempo Termine correttivo per passare da un sistema all’altro: velocità di trascinamento vt v t = v − v ' = v OO ' + ω × r ' se ω=0 se vOO' = 0 ⇒ v t = ω×r' ⇒ v t = v OO' (solo traslazione -caso già visto) (solo rotazione) Moti relativi Teorema delle accelerazioni relative Nell’ipotesi in cui ω: costante, si può dimostrare il teorema delle accelerazioni relative: a = a '+ a OO ' + ω × (ω × r ' ) + 2 ω × v ' at: accelerazione di trascinamento, dipende dai parametri del moto relativo tra i due sistemi di riferimento a = a'+a t + a c A.Romero ac: accelerazione complementare o di Coriolis e dipende dal moto di P rispetto al sistema mobile (v’) ⇒ a = a'+aOO' se ω=0 se vOO' = 0 ⇒ a = a '+ ω × (ω × r ' ) + 2 ω × v ' (solo rotazione) Dinamica III Moti Relativi (solo traslazione -caso già visto) 6 Moti relativi – Traslazione z Caso 1: ω=0 a OO' = 0 o y x Moto rettilineo uniforme a relativa nulla Caso 2: ω=0 z a OO' ≠ 0 o y A.Romero x Moto traslatorio a diversa da zero Dinamica III Moti Relativi 7 Moti relativi – Traslazione Trasformazioni Galileiane Riprendiamo il primo caso studiato. O’ si muove lungo una traiettoria rettilinea Supponiamo il moto traslatorio lungo l’asse x (che coincide con l’asse x’ come mostrato in figura) Caso 1: a OO' = 0 O e O’: inerziali r = OO' + r' r = v O ' t + r' v = v '+ v OO' + ω × r ' v = v'+ v OO' a = a '+ a OO ' + ω × (ω × r ' ) + 2 ω × v ' a = a' Proiettando sugli assi: ω=0 x '= x - v O' t y'= y z'= z v x '= v x − vOO' v y '= v y v z '= v z a'x = a x a'y = a y a'z = a z Queste trasformazioni tra due sistemi inerziali si chiamano trasformazioni galileiane A.Romero Dinamica III Moti Relativi 8 Moti relativi - traslazione ω=0 Caso 2: a OO' ≠ 0 O inerziale O’ non inerziale a OO' = a t Se O’ ha un’accelerazione costante at e una velocità iniziale vin, parallele e concordi all’asse x≡x’. Posizione e velocità di O’ sono : 1 OO' = x OO ' = v in t + a t t 2 2 r = OO' + r' r'= r - OO' v = v '+ v OO ' + ω × r ' v'= v − v OO' a = a '+ a OO ' + ω × (ω × r ' ) + 2 ω × v ' a'= a − aOO' 1 x '= x - v in t - a t t 2 2 Proiettando sugli assi: v x '= v x − vin − a t t a'x = a x − a t A.Romero v OO ' = v in + a t t Dinamica III Moti Relativi y'= y z'= z v y '= v y v z '= v z a'y = a y a'z = a z 9 Moti relativi – Traslazione Esercizio Un battello impiega due minuti ad attraversare un fiume largo 150 metri. La velocità del battello rispetto all’acqua è di 3 m/s. la velocità della corrente del fiume è di 2 m/s. Quali sono i possibili punti di arrivo? y vB L vH2O |vH2O|=2 m/s |vB|=3 m/s x y = v yBt ⇒150 = v yB ⋅120 ⇒ v yB = v 2B = v 2xB + v 2yB m s m vxB2 = −2,73 s vxB1 = +2,73 ⇒ 9 = v 2xB + 1,252 L=150 m T=2 min =120 s 150 m =1,25 120 s ⇒ vxB = ±2,73 m s Moto nel verso della corrente: Moto contro-corrente: controcorrente: x1 = ( v xB1 + v H O )t = (-2,73 + 2) ⋅120 = −87,2m A.Romero nel verso della corrente: xDinamica = (v xB2III+Moti vH ORelativi )t = (2,73+ 2) ⋅120 = 567m 2 2 2 10 Moti relativi – Traslazione Esercizio Nel sistema O viene lasciato cadere un punto lungo l’asse z da un’altezza h, cosa vede O’, se si muove di moto rettilineo uniforme con velocità vO’? Equazioni del moto nel sistema O: x =0 y=0 vx = 0 vy = 0 ax =0 ay = 0 1 z = h − gt 2 2 v z = -gt a z = −g In O’ si ha, secondo le trasformazioni galileiane: x = − v O' t v x = − v O' ax =0 y=0 vy = 0 ay = 0 1 z = h − gt 2 2 v z = -gt a z = −g In O’ il moto è composto da un moto rettilineo uniforme lungo l’asse x’ con velocità –vO’ e da un uniformemente accelerato lungo l’asse z: la traiettoria è un arco di parabola Se invece il punto è inizialmente in quiete in O’ ed è lasciato cadere in questo sistema, la situazione è quella rappresentata in figura: A.Romero Dinamica III Moti Relativi 11 Moti relativi - rotazione Rotazione y x’ y’ ω Si considerano due sistemi di riferimento con origine in comune (r=r’), uno in rotazione rispetto all’altro x O≡O’ ω = costante a OO' = 0 v OO' = 0 r = OO' + r' r = OO' + r' v = v'+ω × r v = v '+ v OO ' + ω × r ' a = a '+ a OO ' + ω × (ω × r ' ) + 2 ω × v ' a = a '+ ω × (ω × r ' ) + 2 ω × v ' a' = a − ω × (ω × r ' ) − 2 ω × v ' ma' = F + F centr + F Cor Con: Forze apparenti Fcentr: forza centrifuga Fcentr = − m ω × (ω × r ' ) FCor: forza di Coriolis FCor = − 2 m ω × v ' A.Romero Dinamica III Moti Relativi 12 Es: Filo a piombo sospeso a punto fuori asse di rotazione su piattaforma rotante Il filo si dispone con angolo θ che cresce con ω e con distanza da asse di rotazione. O inerziale (fig b) vede corpo soggetto a mg e T T + mg = ma = − mω r u r 2 ω2 r Tsenθ = mω r ; T cos θ = mg ⇒ tgθ = g 2 . O’ che ruota (fig c) vede corpo fermo e soggetto a forze mg, T e Fc. Le forze vere sono equilibrate da Fc apparente; tg θ =ω2r/g anche per O’. Se misuro θ trovo a Fcentr = −T − mg ; Fcentr = − ma = mω2 r u r A.Romero Dinamica III Moti Relativi 13 Moti relativi – rotazione Esempio forza di centrifuga e forza di Coriolis Consideriamo due sistemi di riferimento, uno inerziale O, e l’altro solidale con una piattaforma rotante con velocità angolare ω. Si lega un punto P con filo all’asse di rotazione e diamo una velocità ωr in modo che il punto ruoti con la stessa velocità angolare del sistema O’ v r T y O r a Per O il punto descrive un moto circolare uniforme e l’unica forza in gioco è la tensione del filo T x forza centrifuga Per O’ il punto è fermo v’=0 e a’=0, ma osservando il filo teso, O’ è costretto ad ammettere che esiste un’altra forza che agisca verso l’esterno bilanciando la tensione del filo: la forza centrifuga A.Romero Dinamica III Moti Relativi y’ O’ r T mv2 r̂ r x’ 14 Moti relativi – rotazione Esempio forza di centrifuga e forza di Coriolis y’ O’ mv2 r̂ r r T x’ Per verificare la sua ipotesi (esistenza di una forza centrifuga), O’ taglia il filo tra l’origine ed il punto e immagina di vedere il punto allontanarsi radialmente, sotto l’effetto della forza centrifuga Dopo il taglio: v r T y O x r a dopo il taglio, l’osservatore in O vede il punto muoversi di moto rettilineo uniforme in direzione tangente alla circonferenza dopo il taglio, l’osservatore in O’ non osserva il moto atteso (rettilineo lungo la direzione radiale), ma osserva un moto curvilineo O’ deve ipotizzare che sul punto agisca un’altra forza, che non si manifesta quando il corpo è in quiete: è la forza di Coriolis A.Romero Dinamica III Moti Relativi 15 Moto della terra Quali sono i sistemi inerziali?Un sistema con origine nel centro di massa del sistema solare e con assi diretti a verso le stelle fisse, è un buon sistema inerziale Normalmente le misure sono fatte rispetto al sistema di riferimento terrestre, ma qualsiasi riferimento solidale con la Terra non è un sistema inerziale! Nel sistema di riferimento terrestre: T=24 h = 8,64 104s ω: costante=2π/T=7,29 10-5rad/s a = a '+ a OO ' + ω × (ω × r ' ) + 2 ω × v ' Accelerazione di gravità per un Sistema Inerziale g 0 = g + ω × (ω × R ' ) + 2 ω × v ' Accelerazione di gravità rispetto a un sistema terrestre Velocità di un oggetto rispetto al sistema terrestre g = g 0 − ω × (ω × R ' ) − 2 ω × v ' Termine della Forza centrifuga Termine della Forza di Coriolis Il termine centrifugo è perpendicolare ad asse terrestre. Correzione a g a latitudine di 450 è 2,4 10-2 m/s2 cioè una deviazione di circa 0,1 0 A.Romero 16