Principio 3: Diritti delle Popolazioni Indigene`* L`Organizzazione

Principio 3: Diritti delle Popolazioni Indigene’*
L’Organizzazione* deve* riconoscere e tutelare* i diritti legali* e
consuetudinari* delle popolazioni indigene* relativi alla proprietà,
all'uso e alla gestione della terra, dei territori e delle risorse
interessate dalle attività di gestione. (P3 V4)
3.1 L’Organizzazione* deve* individuare le popolazioni indigene*
presenti all’interno dell’Unità di Gestione* o che sono interessati dalle
attività di gestione. L’Organizzazione deve, tramite il coinvolgimento*
delle popolazioni indigene, individuare i loro diritti sul regime di
proprietà*, i loro diritti di accesso e di uso delle risorse forestali e dei
servizi ecosistemici*, i loro diritti consuetudinari* e i diritti e i doveri
legali che sono applicati all’interno dell’Unità di Gestione.
L’Organizzazione deve anche individuare le aree dove tali diritti sono
contestati. (Nuovo)
3.1.1 Si utilizza un processo sistematico per individuare tutte le popolazioni
indigene* all'interno dell'Unità di Gestione* e quelle potenzialmente interessate
dalle attività di gestione.
NOTA: Questo Criterio* richiede l'individuazione delle popolazioni indigene*
con una giusta e legittima rivendicazione ad avere accesso ai benefici, beni o ai
servizi ecosistemici* dell'Unità di Gestione*. Esse includono quelle che hanno
affermato i propri diritti sulla terra, la foresta* e le altre risorse sulla base di un
uso affermato da molto tempo, e anche quelle che non lo hanno ancora fatto
(per esempio per mancanza di consapevolezza o di legittimazione). Gli
sviluppatori dello standard devono sviluppare indicatori per assicurarsi che
l'Organizzazione registri tutte le rivendicazioni di diritti.
Le popolazioni indigene* interessate dalle attività di gestione comprendono sia
quelle nelle vicinanze dell'Unità di Gestione* che quelle che si trovano a
maggiore distanza, che potrebbero soffrire di impatti negativi come risultato
delle attività all'interno dell'Unità di Gestione*. In questi casi sarebbero
stakeholder* interessati secondo il Criterio* 7.6.
3.1.2 Tramite il coinvolgimento* delle popolazioni indigene*, si individuano,
documentano e/o mappano i seguenti elementi:
a. i loro diritti *legali* e consuetudinari al regime di proprietà* della terra*;
b. i loro diritti* legali* e consuetudinari all'accesso ed all'uso di risorse
forestali* e servizi ecosistemici*;
c. I diritti e doveri legali* e consuetudinari applicabili all'interno dell'Unità di
Gestione*;
d. la documentazione che dimostra tali diritti e doveri;
e. aree dove i diritti sono contestati tra le popolazioni indigene* e i governi e/o
altri.
NOTA: Gli sviluppatori dello standard devono assicurarsi che dove non ci siano
testi scritti o documenti che sostengono tali rivendicazioni, si usino modi
culturalmente appropriati per identificare, accordarsi e documentare i diritti ed
i doveri delle popolazioni indigene*. In aggiunta, gli sviluppatori dello standard
devono includere i seguenti requisiti nello sviluppo degli standard nazionali:
a. determinare i rappresentanti ed i punti di contatto (in ciascuna comunità)
per le diverse attività per cui è necessario il coinvolgimento*, compreso, dove
appropriato, istituzioni locali, organizzazioni ed autorità;
b. stabilire canali di comunicazione mutualmente concordati, culturalmente
appropriati con ciascuna comunità indigena*, consentendo alle informazioni di
fluire in entrambe le direzioni;
c. assicurarsi che tutti i gruppi siano equamente rappresentati ed inclusi;
d. usare i canali concordati per comunicare tutte le informazioni collegate;
e. documentare tutti gli incontri, i punti discussi e tutti gli accordi raggiunti;
f. approvare il contenuto dei verbali degli incontri; e
g. condividere i risultati di tutte le attività di coinvolgimento* delle comunità
per ottenere l'approvazione formale del contenuto ed uso previsto, prima di
procedere.
3.2 L’Organizzazione* deve* riconoscere e tutelare* i diritti legali* e
consuetudinari* delle popolazioni indigene* sul controllo delle attività
di gestione all’interno o relative all’Unità di Gestione* nella misura
necessaria a proteggere i loro diritti, le loro risorse e le loro terre e
territori. La delega sul controllo delle attività di gestione dei
popolazioni indigene a parti terze richiede il Consenso Libero, Previo
ed Informato*. (C3.1 e 3.2 V4)
3.2.1 Le popolazioni indigene* sono informate con modalità culturalmente
appropriate su quando, dove e come possono esprimere delle osservazioni e
richiedere delle modifiche alle attività di gestione per quanto necessario a
proteggere i loro diritti, risorse, terre e territori*.
NOTA: La teminologia “all’interno o relative a” chiarisce che questo Criterio*
copre la protezione dei diritti, risorse, terre e territori* dentro e fuori l'Unità di
Gestione*, come interessata dalle attività di gestione relative all'Unità di
Gestione*. Gli sviluppatori dello standard devono sviluppare indicatori per
assicurarsi che tale requisito sia incluso negli standard nazionali e regionali.
3.2.2 Non sono presenti prove di violazioni dei diritti legali* e consuetudinari*
delle popolazioni indigene* connesse alle attività di gestione
3.2.3 Dove tali diritti son presenti, si permette l'accesso e/o il transito
attraverso l'Unità di Gestione* alle popolazioni indigene dove ciò non implichi
una non-Conformità con il presente standard e gli obiettivi* della gestione.
3.2.4 La delega del controllo da parte delle popolazioni indigene* sulle attività
di gestione delle risorse su cui hanno diritti avviene solo con il loro consenso
libero, previo ed informato*, che comprende:
a. assicurarsi che le popolazioni indigene conoscano i loro diritti e doveri
riguardo alle risorse;
b. informare le popolazioni indigene* del valore, in termini economici, sociali
ed ambientali, delle risorse su cui stanno valutando di delegare il controllo;
c. Informare le popolazioni indigene* del loro diritto a non dare il consenso alle
attività di gestione proposte per quanto necessario a proteggere diritti risorse,
terre e territori*;
d. informare le popolazioni indigene* delle attuali attività di gestione forestale*
e di quelle pianificate per il futuro;
e. definire un processo decisionale che deve essere usato dalla comunità* e
dall'Organizzazione;
f. definire negoziati equi per conseguire il consenso, che comprendano un equo
risarcimento per l'uso delle risorse, con modalità culturalmente accettabili per
le popolazioni indigene*, e se necessario, con l'assistenza di consulenti
neutrali;
g. garantire che ogni accordo raggiunto sia documentato e riconosciuto
formalmente;
h. monitorare che l'accordo sia rispettato da tutte le parti;
i. periodicamente rinegoziare i termini dell'accordo concordato per prendere in
considerazione condizioni mutevoli e reclami; e
j. si individuano, riconoscono e documentano le conoscenze tradizionali e la
proprietà intellettuale*, rispettando al tempo stesso la confidenzialità di tale
conoscenza e la protezione* dei diritti di proprietà intellettuale*.
NOTA: Gli sviluppatori dello standard devono riferirsi alla Guida FSC per
l'Attuazione del Diritto al Consenso Libero, Previo ed Informato nel quadro
degli standard nazionali e regionali.
3.3 Nel caso in cui il controllo sulle attività di gestione è delegato, un
accordo vincolante tra l’Organizzazione* e le popolazioni indigene*
deve* essere concluso tramite Consenso Libero, Previo e Informato*.
L’accordo deve definire la durata, le modalità di rinegoziazione,
rinnovo, cancellazione, le condizioni economiche ed altri termini e
condizioni. L’accordo deve disporre il monitoraggio da parte delle
popolazioni indigene del rispetto da parte dell’organizzazione dei
termini e delle condizioni. (Nuovo)
3.3.1 In caso di delega del controllo sulle attività di gestione, si conclude
un'accordo vincolante che comprenda:
a. durata;
b. modalità di rinegoziazione, rinnovo e cancellazione;
c. condizioni economiche che comprendono ma non sono limitate alla
condivisione di costi e benefici;
d. modalità del monitoraggio da parte delle popolazioni indigene* per garantire
il rispetto dei termini e delle condizioni dell'accordo; e
e. altri termini e condizioni concordati dalle parti.
NOTA: Accordi vincolanti possono essere, ma non in via esclusiva, accordi
scritti. Essi devono riflettere i requisiti culturali e possono essere basati anche
su sistemi orali e di onore, da applicare nel caso in cui accordi scritti non siano
preferiti dalle popolazioni indigene* sia per ragioni pratiche, sia per principio.
Gli sviluppatori dello standard devono sviluppare indicatori per assicurarsi che
l'Organizzazione* mantenga registrazioni appropriate di tali accordi che
possono includere relazioni scritte, registrazioni audio o video, etc..
3.3.2 Si mantiene un registro degli accordi vincolanti.
3.4 L’Organizzazione* deve* riconoscere e tutelare* i diritti, i costumi
e la cultura delle popolazioni indigene* come definito nella
Dichiarazione sui Diritti dei popolazioni indigene delle Nazioni Unite
(2007) e nella Convenzione ILO 169 (1989) (C3.2 V4, rivisto per
aderire a FSC-POL-30-401, ILO 169 e UNDRIP)
3.4.1 Le popolazioni indigene* sono informate dei loro diritti, costumi e
cultura come definito in UNDRIP e ILO Convention 169.
NOTA: Questo Criterio si riferisce agli articoli della Dichiarazione ONU e della
Convenzione ILO che copre esplicitamente i diritti, i costumi, la cultura e le
relazioni spirituali tra le popolazioni indigene* e l'Unità di Gestione*. Questo
Criterio* si applica anche in apesi che non hanno ratificato la Dichiarazione
ONU e/o la Convenzione ILO 196. Gli sviluppatori degli standard devono
sviluppare indicatori che assicurino che i requisiti dell'UNDRIP e della
Convenzione ILO 169 siano inclusi negli standard nazionali.
3.4.2 Non ci sono prove di violazioni del UNDRIP e della Convenzione ILO 169.
NOTA: Gli sviluppatori dello standard devono maggiormente definire tale
responsabilità a livello nazionale, dato che, nel contesto di questo Criterio*,
'tutelare' non implica una responsabilità illimitata per l'Organizzazione*.
NOTA: La conformità a questo Criterio* può oltrepassare gli obblighi legali
dell'Organizzazione nello stato o nella giurisdizione in cui si trova l'Unità di
Gestione*. Gli sviluppatori degli standard devono assicurarsi che nei casi in cui
siano presenti conflitti tra i diritti legali* o consuetudinari* delle popolazioni
indigene* ed altri utilizzatori delle risorse, tali casi siano identificati e posti in
essere procedure tali da risolvere le questioni caso per caso, e, se necessario,
tramite il ricorso al meccanismo di risoluzione delle controversie specificato nel
Criterio* 1.6 o il meccanismo per i reclami, specificato nel Criterio* 4.6.
NOTA: Dove questo Criterio* si trovi in conflitto con la legislazione, si applicano
procedure FSC a parte (vedi FSC-STD-20-007 Valutazioni della Gestione
Forestale ). Tali 'conflitti' sono definiti come situazioni in cui non è possibile
aderire ai Principi* e Criteri* e ad una legge allo stesso tempo. (Fonte: FSC
2011). Nel caso del presente Criterio*, un esempio potrebbe essere che uno o
più articoli della Convenzione ILO 169 sono in conflitto con una specifica legge.
Gli sviluppatori degli standard devono identificare situazioni in cui UNDRIP e
Convenzione ILO 169 siano in conflitto con la legislazione locale.
3.5 L’Organizzazione*, tramite il coinvolgimento* delle popolazioni
indigene*, identifica i siti che sono di particolare interesse dal punto di
vista culturale, ecologico, economico, religioso o spirituale e su cui
queste popolazioni indigene posseggono diritti legali* o
consuetudinari*. Tali siti devono essere riconosciuti
dall’Organizzazione e la loro gestione e/o la loro protezione deve
essere concordata tramite coinvolgimento di tali popolazioni indigene.
(C3.3 V4, rivisto per POL 30-401).
3.5.1 Si identificano i siti di speciale significato culturale, ecologico,
economico, religioso o spirituale su cui le popolazioni indigene* hanno diritti
legali* o consuetudinari* e le misure per proteggerli sono identificate
attraverso il coinvolgimento* realizzato in modo culturalmente appropriato.
NOTA: Gli sviluppatori dello standard devono assicurarsi che lo strumento
raccomandato per la Fase 3 della Guida FSC per l'Attuazione del Diritto al
Consenso Libero, Previo ed Informato per un coinvolgimento* realizzato in
modo culturalmente appropriato sia usato come riferimento nello sviluppare
una mappatura partecipata adeguata.
3.5.2 Le misure per proteggere tali siti sono concordate, documentate ed
attuate tramite il coinvolgimento* culturalmente appropriato delle popolazioni
indigene*.
NOTA: gli sviluppatori degli standard devono sviluppare indicatori per
assicurarsi che per identificare tali siti siano utilizzati metodi culturalmente
appropriati. Se le popolazioni indigene* determinano che l'identificazione fisica
di tali siti, o la documentazione sulle mappe e/o nei piani di gestione, minaccia
il valore o la protezione* dei siti, allora verranno usate altre modalità. Gli
sviluppatori dello standard devono assicurarsi che siano usate misure
culturalmente appropriate per identificare tali siti.
3.5.3 In qualunque posto e momento siti culturali o archeologici siano stati
recentemente osservati o scoperti, le attività di gestione si interrompono
immediatamente in corrispondenza del ritrovamento fino a quando si
raggiunge un accordo con le popolazioni indigene* sulle misure protettive
anche in base alle indicazioni delle leggi nazionali* e locali.
3.6 L’Organizzazione* deve tutelare* il diritto delle popolazioni
indigene* a proteggere ed utilizzare le loro conoscenze tradizionali e
deve ricompensare le popolazioni indigene per l’utilizzo di tali
conoscenze e per la loro proprietà intellettuale*. Per tale utilizzo, si
deve concludere un accordo vincolante come da Criterio 3.3 tra
l’Organizzazione e le popolazioni indigene attraverso il Consenso
Libero, Previo e Informato* prima che l’utilizzo avvenga e tale accordo
deve essere coerente con la protezione dei diritti sulla proprietà
intellettuale*. (C3.4 V4, 'proprietà intellettuale' sostituisce
'conoscenza tradizionale')
3.6.1 Conoscenze tradizionali e proprietà intellettuale* sono protette e
utilizzate solamente quando i detentori di tali conoscenze tradizionali e
proprietà intellettuale hanno fornito il loro Consenso Previo, Libero ed
Informato*.
3.6.2 Si conclude un accordo vincolante con le popolazioni indigene*
attraverso il Consenso Previo, Libero ed Informato* per l'utilizzo delle
conoscenze tradizionali e della proprietà intellettuale* prima che avvenga tale
utilizzo.
3.6.3 I benefici derivanti dall'uso di conoscenze tradizionali e proprietà
intellettuale* delle popolazioni indigene* sono condivisi equamente con le
popolazioni indigene*.