Economia dei trasporti e Logistica economica: ricerca per l

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IX Riunione Scientifica della Società Italiana degli Economisti dei Trasporti (SIET)
Economia dei trasporti e Logistica economica:
ricerca per l'innovazione e politiche di governance
Napoli, 3-5 Ottobre 2007
Logistica Economica e rischio vulcanico: un’applicazione GIS-T al caso
“Vesuvio”
Ennio Forte
Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Facoltà di Economia, Dipartimento di Economia, Via Cinthia, 45 –
80126 NAPOLI (NA) - www.logisticaeconomica.unina.it
Abstract
L’efficacia delle iniziative di monitoraggio di un vulcano e di prevenzione dei rischi è strettamente
legata alla possibilità dei vulcanologi di integrarsi ed interagire sia tra loro che con esperti di altre
discipline direttamente e/o indirettamente collegate, mettendo in comune le diverse esperienze e
competenze.
Il paper proposto affronta alcune tematiche riguardanti la relazione tra Logistica Economica e
rischio vulcanico, presentando i risultati di un’applicazione modellistica ad una specifica ipotesi di
evacuazione “a piedi” della popolazione in caso di eruzione del Vesuvio.
Dopo una breve esposizione del concetto classico di “rischio”, si provvederà a spiegare perché e
come la Logistica Economica può fornire un contributo allo studio e alla valutazione di sistemi e
metodi di riduzione del rischio vulcanico e dei danni alle persone nelle situazioni di emergenza
ipotizzabili prima e durante un fenomeno di eruzione. Verranno inoltre evidenziati alcuni limiti
dell’attuale Piano di Emergenza Vesuvio, ritenendone utile un aggiornamento in chiave logistica.
In particolare, sulla base di diversi fattori, quali ad esempio la morfologia del territorio dei comuni a
maggior rischio dell’area vesuviana e la larghezza delle strade disponibili, si può ipotizzare un
modello di fuga a piedi rivolto soprattutto a sdrammatizzare la fase più acuta e pericolosa del
momento di allarme della popolazione in caso di eruzione vulcanica imminente o già in corso, cioé
il panico. A tal proposito, si è provveduto ad individuare i percorsi stradali caratterizzati da minori
distanze in termini di tempo di percorrenza a piedi da particolari comuni dell’area vesuviana verso
la stazione ferroviaria più vicina a ciascun comune. Tali “cammini minimi” possono rappresentare
le vie di fuga in caso di evacuazione della popolazione a seguito di un’eruzione vulcanica
imminente o già in corso.
Lo strumento di analisi di riferimento è un GIS-T (Geographic Information System for
Transportation), mediante cui si è utilizzato uno specifico algoritmo derivante dalla teoria dei grafi
(algoritmo di Dijkstra). Naturalmente, andrebbero in futuro meglio verificate le condizioni attuali di
agevole percorribilità a piedi delle vie di fuga individuate a livello analitico e topologico.
Potrebbero infatti emergere necessità legate alla manutenzione/riparazione di tali vie di fuga, ed
altre più o meno simili esigenze da affrontare più specificamente mediante l’avviamento di piani e
progetti logistici di tipo infrastrutturale ed organizzativo.
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