Ruolo determinante della sostanza bianca nella sindrome dell’eminegligenza visuo-spazilale: un caso clinico Voci L., Galli R., Cecchetti L, Logi F., Tomaiuolo F. Neuroriabilitazione, Auxilium Viatae Volterra e Universià di Pisa, Pisa. I pazienti con neglect visivo non riescono a prestare attenzione agli oggetti presentati sul lato dello spazio controlaterale alla lesione cerebrale. Mentre è inequivocabile che sono le lesioni dell’emisfero destro a provocare segni più gravi e duraturi di eminegligenza controlaterale rispetto alle lesioni dell'emisfero sinistro, la localizzazione delle strutture che se lesionate determineranno eminegligenza visuo-spaziale ha prodotto un intenso dibattito negli ultimi anni. Mentre si riteneva che lesioni corticali del lobo parietale e/o del lobo frontale e/o del lobo temporale e/o dei nuclei della base e/o del talamo possono essere associati alla sindrome di eminegligenza visuo-spaziale, più recenti osservazioni indicano come cruciali alcune lesioni della sostanza bianca (SB): (i) le vie che collegano il lobo frontale a quello parietale oppure al lobo temporale nell'emisfero destro e (ii) la via visive dal tratto ottico alla corteccia calcarina che includente una lesione alle vie callosali posteriori (istmo e splenio del corpo calloso). Le indagini neuroanatomiche condotte su immagini di Risonanza magnetica o Tomografia assiale computerizzata, relative agli studi fino ad ora hanno studiato pazienti affetti da lesioni prodotte da ictus o emorragie cerebrali includenti la SB insieme alla sostanza grigia. In questo studio eccezionalmente presentiamo il caso di un paziente affetto da una specifica danno SB (cioè una malattia monofasica demielinizzante infiammatoria riconducibile ad encefalomielite acuta disseminata (ADEM). La Risonanza magnetica del cervello di questo paziente ha mostrato diverse aree di alterato segnale della SB nei lobi temporali e parietali, nella corona radiata di sinistra, nello splenio del corpo calloso, nel SB intorno al solco della fissura calcarina e nello splenio del corpo calloso. Un mese dopo l’evento acuto il paziente ha mostrato negligenza extra-personale, aprassia per l’abbigliamento rispetto alla parte destra del corpo. Tale condizione è dura circa quattro settimane e progressivamente sia l’aprassia per l’abbigliamento sia l’eminegligenza visuo-spaziale sono completamente scomparse. Anche la successiva RM ha mostrato una remissione quasi completa del danno della SB. Per questi motivi riteniamo che il danno esclusivo della SB può causare eminegligenza visuo-spaziale, interrompendo il funzionamento integrato del network fronto-parietal o temporo-parietale o vie visive aggiungere alla rete neurale posteriore del corpo calloso.