Italy&USA · Alba Music Festival Dodicesima edizione 2015 Direzione artistica Giuseppe Nova, Jeffrey Silberschlag Informazioni tel. +39. 0173. 362408 [email protected] www.albamusicfestival.com Ingresso gratuito a tutti i concerti ad esclusione del Concerto Carmina Burana del 2 giugno con biglietteria (informazioni a fine documento) ----------------------------------------------------------Presentazione Dodicesima edizione per Italy&USA - Alba Music Festival, con la direzione artistica di Giuseppe Nova e Jeff Silberschlag. Un ponte tra Italia e Stati Uniti, che poco alla volta ha coinvolto amici, partner e sostenitori da moltissimi Paesi. Gli interpreti del Festival sono animati nel far convergere le loro forze e le idee migliori, unite all’entusiasmo e alla voglia di vivere Alba e il suo territorio per due magnifiche settimane di primavera. In linea con la vocazione internazionale della nostra realtà geografica - sempre più all’attenzione del mondo intero grazie anche al riconoscimento a Patrimonio dell’umanità Unesco ‒ e con il sostegno continuo delle principali istituzioni pubbliche e private del territorio, il Festival ha aumentato le collaborazioni e partnership. La sempre più intensa relazione con gli Stati Uniti darà luogo a una massiccia presenza: assieme al nostro partner artistico principale, la Chesapeake Orchestra che include anche la Maryland Youth Symphony Orchestra, oltre 250 artisti, studenti e ospiti dalla Lehigh University in Pennsylvania, Shepherd University in Virginia, Colorado University Boulder, ai quali si aggiungerà nell’estate la presenza della californiana Stanford University. Sul fronte europeo, prosegue, giungendo quest’anno alla terza edizione, la partnership con il Polo francese di Composizione del Conservatoire de Musique, Danse et Théâtre di Montbéliard e il Dipartimento Multimedia dell'Università di Franche-Comté. Celebrazioni e ricorrenze saranno importanti fili conduttori, incominciando dalla serata di apertura, il 21 maggio all’Auditorium della Fondazione Ferrero, con un programma dedicato ai Beatles in versione classica, che celebra i 50 anni della loro prima tournée italiana. Seguiranno momenti di maggior densità, nei quali tre grandissimi compositori evocheranno gli anniversari dei conflitti mondiali: Claude Debussy che nel 1915 si definì con un’orgogliosa reazione antitedesca «musicien français»; Šostakovič con la Nona sinfonia, nata nel ’45 per celebrare la vittoria sovietica ma giudicata troppo poco trionfale dal regime; infine, Carl Orff, talvolta accusato di simpatie nazionalsocialiste, autore dei celebri Carmina Burana, che chiuderanno il Festival, sotto la bacchetta di Gudni Emilsson, il 2 giugno. Altra celebrazione è quella di Giorgio Federico Ghedini a cui è dedicato il conservatorio della nativa Cuneo: proporremo il suo splendido Concerto dell'albatro, diretto da Jeff Silberschlag, per violino, violoncello, pianoforte, voce recitante e orchestra, sul testo Moby Dick di Herman Melville, del quale il “langarolo” Cesare Pavese realizzò una splendida traduzione. Grande varietà per il resto del programma, che qui citeremo solo in parte: dalla Sinfonia Dal Nuovo Mondo di Dvoràk, diretta da Michael Zukernik, ai Concerti brandeburghesi di Bach, alla presentazione del CD Sony di Andrea Bacchetti dedicato a Johann Adolf Hasse, il “Sassone veneziano”; dal chitarrista turco Eren Süalp, vincitore del XLVII Concorso internazionale di chitarra “Michele Pittaluga” di Alessandria, a Kakeru Chiku, vincitore della XIX edizione del Concorso internazionale di Biwako in Giappone; dai recital dei pianisti francesi Bertrand Giraud e François Henry, quest’ultimo con un omaggio al compositore Yves Cornière, al trio con Francesco Manara, primo violino solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala. Ci sarà spazio per una prima di un’elaborazione compositiva di Rino Vernizzi su spunti delle musiche di Nino Rota ed Ennio Morricone, ma anche per recital vocali come l’American Idyll, con i baritoni Robert Tudor e Bobb Robinson, o quello del trio femminile Éclat lyrique, in un viaggio vocale da Rossini a Gershwin. Ospiteremo importanti compositori, come Jacopo Baboni Schilingi con Nox e l’olandese Willem Jeths, gli artisti orientali Yoshimi Oshima, Shigeko Tojo e Sung Hee Park, il Lehigh Choral Arts diretto da Steven Sametz, le voci di Angelo Scardina e Corrado Cappitta, la Shepherd University Music diretta da Scott Hippensteel, Marie-Thérèse Keller dell’Ecole Normale de Musique de Paris. Non mancheranno gli appuntamenti consolidati, fra cui l’attesa mostra del fotografo Bruno Murialdo con immagini oniriche del suo archivio fotografico appaiate agli scatti più significativi della scorsa edizione del festival, le prove aperte dei concerti, l’apertura dei concerti serali con i migliori allievi dell’Istituto Civico Musicale “Lodovico Rocca”. Il programma sarà arricchito da interventi in collaborazione con altri partner artistici, come quelli oramai stabili con Alba Film Festival, e da approfondimenti musicologici. Durante il Festival saranno inoltre registrate per il mercato discografico americano due brevi opere di Peter Farmer, curate e prodotte da un altro compositore statunitense, Elliott McKinley, entrambi presenti ad Alba per il nostro Festival. Noi abbiamo fatto del nostro meglio. Voi che ne dite? Calendario giovedì 21 maggio · Thursday May 21st ore 21 Auditorium Fondazione Ferrero Italy&Beatles @ Alba Music Festival Paola Biondi, Debora Brunialti pianoforti, Maurizio Ben Omar, Paolo Pasqualin percussioni Musiche di John Lennon, Paul McCartney · Slideshow e introduzione a cura di Guido Harari venerdì 22 maggio · Friday May 22nd ore 18 Chiesa di San Domenico Una mostra in 3 sogni Inaugurazione della Mostra fotografica di Bruno Murialdo Empty Soundscape Inaugurazione dell’installazione interattiva da un’idea di Pascal Marchand ore 21 Chiesa di San Domenico Bach e i Brandeburghesi Giuseppe Nova, Shigeko Tojo flauti, Josè Cueto violino, Chiara Nicora clavicembalo direttore Jeff Silberschlag · Alba Music Festival Baroque ensemble sabato 23 maggio · Saturday May 23rd ore 17.30 Chiesa di San Domenico Shepherd University Music Shepherd University Virginia direttore Scott Hippensteel, collaboratore al pianoforte Kari Edge Musiche di Loillet, Rossini, Bozza, Vaughan Williams, Piazzolla, Purcell, Weill ore 21 Chiesa di San Domenico Armonie della sera Bertrand Giraud pianoforte Trio Ateneu · Alexandra Onofrei violino, Mihai Epuran viola, Simona Diaconu violoncello Musiche di Mozart, Chabrier, Liszt domenica 24 maggio · Sunday May 24th ore 11 Chiesa di San Giuseppe Guitar Master Eren Süalp chitarra, vincitore del XLVII Concorso Internazionale di chitarra “Michele Pittaluga” 2014 Musiche di Bach, Sor, Albeniz, Berkley ore 17.30 Chiesa di San Giuseppe American Idyll Shepherd University Virginia Robert Tudor, Bobb Robinson baritoni, Bertrand Giraud pianoforte Musiche di Dougherty, Moore, Williams, Jenkins, Heggie ore 21 Chiesa di San Domenico Capriccio e fantasia Francesco Manara violino Giuseppe Carabellese violoncello Pietro Laera pianoforte Musiche di Cajkovskij, Paganini, Saint-Saëns, Mendelssohn lunedì 25 maggio · Monday May 25th ore 17.30 Auditorium Beppe Fenoglio 1915. L’Italia in guerra Alba Film Festival fra cinema e musica con Pier Mario Mignone e Dino Bosco ore 21 Chiesa di San Domenico 1915. Claude Debussy «musicien français» Igor Riva violino, Andrea Cavuoto violoncello, Lorena Portalupi pianoforte martedì 26 maggio · Tuesday May 26th ore 17.30 Chiesa della Maddalena Young artists recital Chesapeake Chamber Orchestra ore 21 Chiesa di San Domenico Il Sassone veneziano Andrea Bacchetti pianoforte Presentazione del CD Sony - La Tastiera italiana: Johann Adolf Hasse mercoledì 27 maggio · Wednesday May 27th ore 17.30 Chiesa della Maddalena Nox di Jacopo Baboni Schilingi Tamara Bounazou soprano, Axelle Saint-Cirel mezzosoprano, Jacopo Baboni Schilingi live computer Musiche di Jacopo Baboni Schilingi ore 21 Chiesa di San Domenico Suoni e visioni Omaggio a Nino Rota e Ennio Morricone Giuseppe Nova flauto, Rino Vernizzi fagotto e pianoforte, Giorgio Boffa contrabbasso, Lorenzo Arese batteria Musiche di Nino Rota, Ennio Morricone giovedì 28 maggio · Thursday May 28th ore 16.30 Chiesa di San Domenico Masterclass La mèlodie française · Marie-Thèrése Keller mezzosoprano ore 17.30 Chiesa della Maddalena Young artists recital Chesapeake Chamber Orchestra ore 21 Chiesa di San Domenico Lehigh Choral Arts Lehigh University Pennsylvania direttore Steven Sametz direttore associato Sun Min Lee Musiche da Monteverdi alle folksong, agli spiritual afro-americani venerdì 29 maggio · Friday May 29th ore 17.30 Chiesa della Maddalena Haru no Umi L’oceano di primavera Yoshimi Oshima flauto, Marta Facchera arpa Musiche di Miyagi, Debussy, Bach, Mozart, Ibert ore 21 Chiesa di San Domenico Éclat lyrique Le voci di primavera Tamara Bounazou, Sara Notarnicola soprani, Axelle Saint-Cirel mezzosoprano, Patrick Froesch pianoforte Musiche di Rossini, Debussy, Poulenc, Gershwin, Puccini, Hahn sabato 30 maggio · Saturday May 30th ore 17.30 Chiesa di San Giuseppe Omaggio a Yves Cornière François Henry pianoforte Musiche di Chopin, Schumann, Debussy, Cornière ore 21 Chiesa di San Domenico Amori e eroi Orchestra Filarmonica di Stato della Romania, direttore Jeff Silberschlag Musiche di Strauss, Korngold, Copland, Williams domenica 31 maggio · Sunday May 31st ore 11 Chiesa di San Giuseppe I flauti di Amadé Yoshimi Oshima, Giuseppe Nova, flauti Josè Cueto violino, Italy&USA string trio Musiche di Haydn, Mozart ore 17.30 Auditorium Beppe Fenoglio In dialogo con la nuova musica: Willem Jeths Conferenza con interventi musicali dal vivo con Willem Jeths, Nicola Davico ed il Brackman Trio ore 21 Chiesa di San Domenico Dall’Europa al Nuovo Mondo Kakeru Chiku flauto Orchestra Filarmonica di Stato della Romania direttore Michael Zukernik Musiche di Smetana, Reinecke, Dvorák lunedì 1 giugno · Monday June 1st ore 17.30 Auditorium Beppe Fenoglio Giorgio Federico Ghedini ritratto di un compositore Alba Film Festival con Pier Mario Mignone e Dino Bosco in un incontro fra cinema e musica ore 21 Chiesa di San Domenico 1945, Moby Dick, l’albatro e la vittoria Luca Occelli voce recitante Trio des Alpes · Barbara Ciannamea violino, Claude Hauri violoncello, Corrado Greco pianoforte Orchestra Filarmonica di Stato della Romania, direttore Jeff Silberschlag Musiche di Šostakovich, Ghedini martedì 2 giugno · Tuesday June 2nd ore 17 Chiesa di San Domenico Carmina burana Musiche di Carl Orff Sung Hee Park soprano Angelo Scardina tenore, Corrado Cappitta baritono Orchestra Filarmonica di Stato della Romania, direttore Gudni Emilsson Casale Coro, direttore Giulio Castagnoli maestro collaboratore Andrea Stefenell Coro di voci bianche "L'Opera dei Ragazzi" di Casale Monferrato, direttore Erika Patrucco Coro "Mario Panatero", direttore Gian Marco Bosio maestro collaboratore Nikolaj Bogdanov Coro voci bianche della scuola "A. Casella" di Novi Ligure, direttore Raffaella Tassistro I concerti in dettaglio Giovedì 21 maggio ore 21 Auditorium Fondazione Ferrero Concerto d’inaugurazione Italy&Beatles @ Alba Music Festival Paola Biondi, Debora Brunialti pianoforti Maurizio Ben Omar, Paolo Pasqualin percussioni Musiche di John Lennon, Paul McCartney Slideshow delle immagini dei Beatles e introduzione a cura di Guido Harari Italy&Beatles - parafrasiamo il prefisso della nostra manifestazione, in occasione del 50 anniversario della prima tournée dei Beatles in Italia. Un progetto dove la canzone viene decontestualizzata dal suo mondo originale e rielaborata per la formazione del quartetto con 2 pianoforti e percussioni, come avrebbero potuto fare John Lennon o Paul McCartney se, invece che abili e fortunate popstar, fossero stati compositori di musica colta o arrangiatori di formazioni jazz. Non una semplice esposizione delle canzoni una dopo l’altra, ma un utilizzo creativo delle invenzioni di Lennon e McCartney, smontate e rimontate come nella ricostruzione di un puzzle e arricchite dalle svariate possibilità timbriche di questo organico. Verranno proposti sia i brani più noti (da Yesterday a Let it be), sia quelli più rockeggianti, con l’aggiunta di molti frammenti di canzoni meno celebri, a volte mescolati, oppure utilizzati come materiale per collegare diversi momenti fra loro. Un quartetto straordinario per un’apertura inconsueta del Festival, nel segno della ricerca e dell’esplorazione, un progetto musicale che presentiamo in anteprima e che sicuramente farà molta strada tra gli appassionati delle musiche senza confini. Sullo sfondo scorreranno le immagini emozionanti della parabola trionfale dei Beatles, opere dei grandi fotografi internazionali, grazie all’archivio di Guido Harari, fotografo per antonomasia del pop e del rock, spettatore privilegiato di quell’epoca, che ha voluto festeggiare con noi quest’apertura, portandoci anche la sua speciale testimonianza. Venerdì 22 maggio ore 18 Chiesa di San Domenico Una mostra in 3 sogni Inaugurazione della Mostra fotografica di Bruno Murialdo Empty Soundscape Inaugurazione dell’Installazione interattiva di Hiromi Watanabe, Kevin Gironnay, Clément Gerard, da un’idea di Pascal Marchand ore 21 Chiesa di San Domenico Bach e i Brandeburghesi Giuseppe Nova, Shigeko Tojo flauti Josè Cueto violino Chiara Nicora clavicembalo direttore Jeff Silberschlag Alba Music Festival Baroque ensemble Concerto in collaborazione con il Rotary Club Alba Una mostra in 3 sogni Canto di un gallo in lontananza, l’armonia della natura, una fisarmonica, la pioggia, il cielo, un clarinetto, una stalla sono gli ingredienti che fanno di queste colline un'unica gradevole melodia. L’Alba Music Festival dopo dodici anni di successi abbraccia il suo pubblico con queste immagini, che mettono insieme un territorio che canta, con la musica e le sonorità del mondo. C’era una volta alla Morra, Carletto che suonava la foglia, Carletto amava la musica e il Luna Park. Non mancava mai alle feste, se si trattava di ballare, ballava, se si trattava di cantare, cantava per ore... Bruno Murialdo Empty Soundscape Uno spazio che cattura i movimenti delle persone per creare e spostare eventi sonori. Muoversi e sentire che la musica si sposta con noi, che i nostri gesti diventano qualcosa da ascoltare. Da un'idea di Pascal Marchand, Empty Soundscape, lavoro collettivo prodotto in seno alla Classe di Elettroacustica del Conservatoire de Musique de Montbéliard diretta da Lorenzo Bianchi e realizzato dai giovani artisti Hiromi Watanabe, Kevin Gironnay, Clément Gerard, è un'installazione sonora interattiva capace di interpretare il movimento nello spazio per trasformarlo in oggetti e fenomeni sonori. Bach e i Brandeburghesi Qual è l’opera più bella di Johann Sebastian Bach? Difficile, forse impossibile rispondere a questa domanda. Possiamo però affermare che i celebri Brandeburghesi rappresentano un vertice della produzione bachiana e altresì un importante traguardo per l’intero genere concertistico: una sorta di anello di congiunzione fra il concerto grosso e il sinfonismo classico. Inoltre, pur nella loro profondità teorica, sono ancora pieni di quel brio giovanile che si andrà a perdere nelle opere successive del genio di Eisenach. Sabato 23 maggio ore 17.30 Chiesa di San Domenico Shepherd University Music Rachel Bani, Sarah Ciaccio, Emily Ciaccio, Thomas Collins, Kari Edge, Hannah Geerlings, Taylor Kirschling, Penelope Manousoff, Melissa McKay, Shannon Mendoza, Adrielle Mills, Patrick O’Grady, Bethany Przybocki, Chase Remsburg, Alexandra Rosle, Alvaro Silva, Ryan Stewart, Hannah Wardell,Walker Williams, Kirstie Wooten, Gregory Woodward Direttore Scott Hippensteel Collaboratore al pianoforte Kari Edge Musiche di Loillet, Rossini, Bozza, Vaughan Williams, Piazzolla, Purcell, Weill Shepherd University Virginia ore 21 Chiesa di San Domenico Armonie della sera Bertrand Giraud pianoforte Trio Ateneu Alexandra Onofrei violino Mihai Epuran viola Simona Diaconu violoncello Musiche di Mozart, Chabrier, Liszt Shepherd University Music Alba Music Festival ospita un programma musicale della Shepherd University della Virginia. Un concerto con i giovani allievi che si alterneranno in diverse formazioni passando da Rossini a Poulenc, da Loeillet a Piazzolla, per terminare con un interessante brano d’assieme, la celebre Suite di Kurt Weill da L'opera da tre soldi (Die Dreigroschenoper) di Bertolt Brecht. Dirige Scott Hippensteel, direttore degli Instrumental Studies at Shepherd University e direttore di Shepherd Wind Ensemble, Shepherd Preparatory Orchestra, Ram Band, Symphony Band e Pep Band. Armonie della sera Harmonies du soir è l’undicesimo degli Studi trascendentali di Franz Liszt e racchiude nel suo titolo l’atmosfera del concerto di questa sera. Sotto le dita sensibili e virtuose del parigino Bertrand Giraud, si passa da immagini soffuse e crepuscolari a quelle tipiche di Emmanuel Chabrier, eclettico compositore francese che, tra melodia, opera e operetta, ha influenzato le generazioni successive. A completare la serata, il quartetto n. 1 di Wolfgang Amadeus Mozart: concepito come un concerto solistico in miniatura, evidenzia l’importanza virtuosistica dello strumento a tastiera ed il suo continuo dialogo concertante con il trio d’archi. Domenica 24 maggio ore 11 Chiesa di San Giuseppe Guitar Master Eren Süalp chitarra Vincitore del XLVII Concorso Internazionale di chitarra “Michele Pittaluga” 2014 di Alessandria Musiche di Bach, Sor, Albeniz, Berkley Concerto in collaborazione con A.Gi.Mus Alba Langhe Roero ore 17.30 Chiesa di San Giuseppe American Idyll Robert Tudor baritono Bobb Robinson baritono Bertrand Giraud pianoforte Musiche di Dougherty, Moore, Williams, Jenkins, Heggie Shepherd University Virginia ore 21 Chiesa di San Domenico Capriccio e fantasia Francesco Manara violino Giuseppe Carabellese violoncello Pietro Laera pianoforte Musiche di Čajkovskij, Paganini, Saint-Saëns, Mendelssohn Apertura del concerto serale con il Civico Istituto Musicale “Lodovico Rocca” di Alba: Marta Cirio, pianoforte Guitar Master Eren Süalp, vincitore della XLVII edizione del Concorso Internazionale “Michele Pittaluga”, è nato ad Ankara nel 1987. Ha iniziato a suonare la chitarra a nove anni e dopo aver studiato con il virtuoso internazionale Ahmet Kanneci continua con numerosi incontri artistici, tra gli altri con Alirio Diaz, Alvaro Pierri, Jorge Cardoso, Tillman Hoppstock. Ha affermato la sua maestria in molte occasioni, fino al Concorso Internazionale Andres Segovia di Linares, ed è un piacere ospitare questo giovane virtuoso in un concerto in collaborazione con la neonata sezione albese dell’A.Gi.Mus, la storica Associazione musicale italiana, fondata a Roma nel 1949 per volere dell’Ente morale della Farnesina. American Idyll Carta bianca a Robert Tudor, baritono, direttore di Vocal Activities e Chair of the Department of Music at Shepherd University, che si alterna sul palcoscenico ad un altro riconosciuto baritono americano, Bobb Robinson, suo collega alla Shepherd University della Virginia. Una suggestiva carrellata attraverso il Novecento musicale americano, dalle sonorità dell’inizio del secolo a quelle di autori viventi. Uno spaccato della ricerca compositiva vocale nella quale rieccheggia sia l’intimità liederistica che l’apertura vocale d’ispirazione belcantistica. Un interessante programma, un’occasione speciale per apprezzare due grandi voci, un’atmosfera di sicuro fascino ed interesse per un repertorio raro da ascoltare nelle sale d’Italia e d’Europa. Capriccio e fantasia Un programma all’insegna della varietà per un trio d’eccezione: Francesco Manara, primo violino solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala; Giuseppe Carabellese, insignito dal Presidente della Repubblica Italiana della medaglia di “Benemerito della Scuola della Cultura e dell’Arte”; Pietro Laera, concertista internazionale e collaboratore di alcune tra le più importanti personalità del panorama musicale. Lunedì 25 maggio ore 17.30 Auditorium Beppe Fenoglio 1915. L’Italia in guerra Alba Film Festival con Pier Mario Mignone e Dino Bosco in un incontro fra cinema e musica ore 21 Chiesa di San Domenico 1915. Claude Debussy «musicien français» Igor Riva violino Andrea Cavuoto violoncello Lorena Portalupi pianoforte Apertura del concerto serale con il Civico Istituto Musicale “Lodovico Rocca” di Alba: Alessandro Marcarino, violino 1915. L’Italia in guerra Ricorrono i cento anni dall’entrata dell’Italia nel teatro bellico mondiale e Alba Film Festival ha “setacciato” il cinema nostrano, arrivando a selezionare tre spunti di riflessione diversi ma complementari: l’antiretorica di Mario Monicelli con La grande guerra, dove trionfa l’italiano antieroe, caciarone, privo di consapevolezza ideologica e disertore picaresco; la critica all’autoritarismo militare, totalitario e classista di Uomini contro, un film di Francesco Rosi, da poco scomparso; infine, la prospettiva umanamente drammatica di Ermanno Olmi in Torneranno i prati, uscito proprio quest’anno per il centenario. 1915. Claude Debussy «musicien français» Prosegue il ricordo della Grande Guerra con il ritratto di un Claude Debussy cinquantenne (eppure già prossimo alla fine) sulla sfondo di una Parigi in pieno conflitto mondiale. Fra l’altro, ascolteremo la Sonate pour violon et piano dove il compositore, sul frontespizio, si definì “musicista francese”, esplicitando la propria orgogliosa reazione contro ogni tentativo di rifarsi allo stile tedesco, mediante il ritorno alla chiarezza classica, alla semplicità e nitidezza di linee della tradizione transalpina. Martedì 26 maggio ore 17.30 Chiesa della Maddalena Young artists recital Chesapeake Chamber Orchestra ore 21 Chiesa di San Domenico Il Sassone veneziano Andrea Bacchetti pianoforte Presentazione del CD Sony - La Tastiera italiana: Johann Adolf Hasse - Sonatas from the Italian manuscripts Introduzione di Mario Marcarini Musiche di Johann Adolf Hasse Young artists recital Con i giovani musicisti della Chesapeake Orchestra, partner artistico del Festival, che, partecipando ai master e ai seminari, avranno occasione di esibirsi di fronte al pubblico albese, presentando le loro capacità in un ventaglio di differenti repertori. Il Sassone veneziano Il virtuoso Andrea Bacchetti, beniamino del pubblico del Festival, torna ad Alba per presentare la sua incisione di un capolavoro dimenticato: si tratta delle Sonate di Johann Adolf Hasse, un compositore tedesco che ebbe una grande reputazione fra i contemporanei e che scelse l’Italia come patria d’adozione, trascorrendovi quasi tutta la sua vita morendo, a Venezia, nel 1783. Andrea Bacchetti, ancora giovanissimo ha raccolto i consigli di musicisti come Karajan, Magaloff, Berio, Horszowski, debuttando a 11 anni con I Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. Da allora suona nei maggiori festival internazionali, dalla Konzerthaus di Berlino alla Salle Pleyel di Parigi, dal Teatro Coliseo di Buenos Aires al Conservatorio di Mosca, esibendosi con più di 50 direttori e orchestre di rilievo internazionale, dalla Lucerne Festival Strings, alla Camerata Salzburg, dalla Sinfónica dell’Estado de Mexico alla Philharmonique de Nice. Fra la sua discografia internazionale sono da ricordare le Suite Inglesi di Bach, il CD “Berio Piano Works” (DECCA), il DVD Arthaus con le Variazioni Goldberg di Bach, e The French Suite, primo CD della Complete Bach Edition (Sony Music). Mercoledì 27 maggio ore 17.30 Chiesa della Maddalena Nox di Jacopo Baboni Schilingi Quattro composizioni per due voci femminili e live computer Tamara Bounazou soprano Axelle Saint-Cirel mezzosoprano Jacopo Baboni Schilingi live computer Musiche di Jacopo Baboni Schilingi ore 21 Chiesa di San Domenico Suoni e visioni Omaggio a Nino Rota e Ennio Morricone Giuseppe Nova flauto Rino Vernizzi fagotto e pianoforte Giorgio Boffa contrabbasso Lorenzo Arese batteria Musiche di Nino Rota, Ennio Morricone Apertura del concerto serale con il Civico Istituto Musicale “Lodovico Rocca” di Alba: Coro giovanile “Lodovico Rocca”, direttore Giuseppe Allione Nox (Notte) è un ciclo di quattro composizioni ispirate alla notte ed alla sparizione progressiva della materia. L'utilizz dell’elettronica (live compter) permette la creazione di universi sonori vasti e una nuova dimesione di virtuosismo tra gli interpreti e i suoni diffusi nello spazio, un rapporto d’interattività tra le voci ed il computer. Le più recenti tecniche di captazione, trattamento del suono, la superamplificazione, il tempo anticipato, la fissazione spettrale sono utilizzate nel corso dei brani. I testi dei brani sono tutti tratti dall'Ecclesiaste nella sua versione in latino. Suoni e visioni Un omaggio a due maestri italiani della musica da film: Nino Rota, l’autore delle musiche dei film di Federico Fellini, e Ennio Morricone; diversi per stile e gusto, ma accomunati dalla rara capacità di esaltare le immagini attraverso i suoni, come confermano i numerosi riconoscimenti per entrambi, a partire dall’Oscar, dal David di Donatello e dal Nastro d’argento. Le loro pagine, diventate parte del nostro immaginario, trovano una nuova chiave di lettura nelle vivaci e sofisticate elaborazioni di Rino Vernizzi; i temi celebri, da Amarcord a La Dolce vita, da Il Padrino a C’era una volta in America, da Per un pugno di dollari a 8 e ½, si rincorrono in una nuova versione compositiva, che intreccia la raffinatezza classica agli spunti jazzistici e alle coloriture popolari, sommando la straordinaria energia esecutiva all’immaginario visivo con una straordinaria linea melodica. Giovedì 28 maggio ore 16.30 Chiesa di San Domenico Master Class La mèlodie française Marie-Thèrése Keller mezzosoprano ore 17.30 Chiesa della Maddalena Young artists recital Chesapeake Chamber Orchestra ore 21 Chiesa di San Domenico Lehigh Choral Arts Direttore e direttore artistico Steven Sametz Direttore associato Sun Min Lee Musiche da Monteverdi alle folksong, agli spiritual afro-americani Lehigh University Pennsylvania Lehigh Choral Arts La Lehigh University, con sede a Bethlehem, Pennsylvania, fondata nel 1865 per offrire un’educazione liberale e scientifica al servizio della comunità, è diventata un’istituzione di spicco nel mondo della ricerca scientifica e delle arti. Il canto è stato fin dagli inizi parte vitale della tradizioni della Lehigh University, unendo la passione condivisa tra studenti, professori, collaboratori, laureati e membri della comunità. Sotto la direzione di Steven Sametz, quinto Direttore delle attività corali nell’arco dei 145 anni di storia del coro, il Lehigh University Choral Arts si è esibito in tutto il mondo, dalla Carnegie Hall e Avery Fisher Hall a New York, alla Schubertsaal e Staatsoper a Vienna, dalla Sala della Filarmonica di San Pietroburgo alla Chiang Kai-shek Memorial Hall di Taipei e alla Berlin Philharmonic Hall. Gli studenti di tutti i corsi di studio, i collaboratori, i laureati e i coristi della comunità di Lehigh Valley partecipano ai quattro cori del Dipartimento di Musica: University Choir, Glee Club (coro maschile), Dolce (coro femminile), e Choral Union (coro sinfonico). La mèlodie française Dedicata alla voce, la masterclass di Marie-Thérèse Keller. Formatasi alla Ecole dell’Opéra di Parigi, Marie-Thérèse Keller vanta una lunga carriera internazionale d’artista lirica che l’ha vista rivestire i maggiori ruoli di mezzosoprano del repertorio operistico (in Carmen, Don Giovanni, Così fan tutte, Il Flauto magico, Le nozze di Figaro, Lulù, Il Cavaliere della Rosa, Pélléas et Mélisande, Madama Butterfly, Lucia di Lammermoor, La Dama di Picche, ecc.) sotto la direzione di prestiogiosi maestri quali M. Plasson, S. Rattle, M. Minkovski, M. Janovski. Si è esibita nei più grandi teatri d’opera della scena mondiale (Chatelet, Champ Elisée, Bastille, Capitole, Mogador, Grenier...). è docente di canto presso il Conservatoire du Pays de Montbéliard e l’Ecole Normale de Musique “Alfred Cortot” di Parigi. Collabora al pianoforte il maestro Patrick Froesch. Young artists recital Con i giovani musicisti della Chesapeake Orchestra, partner artistico del Festival, che partecipando ai master e ai seminari avranno occasione di esibirsi di fronte al pubblico albese, presentando le loro capacità in un ventaglio di differenti repertori. Venerdì 29 maggio ore 17.30 Chiesa della Maddalena Haru no Umi L’oceano di primavera Yoshimi Oshima flauto Marta Facchera arpa Musiche di Miyagi, Debussy, Bach, Mozart, Ibert ore 21 Chiesa di San Domenico Éclat lyrique Le voci di primavera Tamara Bounazou soprano Sara Notarnicola soprano Axelle Saint-Cirel mezzosoprano Patrick Froesch pianoforte Musiche di Rossini, Debussy, Poulenc, Gershwin, Puccini, Hahn Haru no Umi - L’oceano di primavera Il flauto e l’arpa sono tra gli strumenti più trasparenti ed evocativi, tanto più quando affrontano melodie che giungono dall’Estremo Oriente, sommando alla magia del suono il fascino del mistero e dell’esotico. Haru no Umi significa Oceano di primavera ed è un brano molto noto in Giappone, che celebra l’inizio del nuovo anno. Fu scritto nel 1929 da Michio Miyagi, per shakuhachi e koto, strumenti della tradizione giapponese con molte similitudini con il flauto e l’arpa di questo pomeriggio. Attorno a questo brano si sviluppa il programma, che comprende i maggiori autori del repertorio europeo, brani virtuosi ed onirici in un felice incontro tra Occidente ed Oriente. Éclat lyrique - Le voci di primavera Un concerto vocale all’insegna della magia della primavera, in foma di recital a tre voci, che si alternano in arie d’opera, mélodies, duetti e terzetti, esplorando diverse epoche e stili. La scelta degli autori – gli italiani Rossini e Puccini, i francesi Debussy e Poulenc e l’americano Gershswin – è varia, ma accomunata dalla qualità della scrittura per il canto. Sabato 30 maggio ore 17.30 Chiesa di San Giuseppe Omaggio a Yves Cornière François Henry pianoforte Musiche di Chopin, Schumann, Debussy, Cornière ore 21 Chiesa di San Domenico Amori e eroi Orchestra Filarmonica di Stato della Romania direttore Jeff Silberschlag Musiche di Strauss, Korngold, Copland, Williams Omaggio a Yves Cornière Il concerto è dedicato a Yves Cornière, compositore, direttore d’orchestra, organista, vincitore del Prix de Rome, scomparso a Parigi nel 2011. Si colloca nell’ambito di una serie di eventi organizzati in Europa per diffondere le sua musica ancora inedita, curata dal pianista e musicologo francese François Henry. In apertura brani di Chopin, Schumann e Debussy, compositori che hanno influenzato la sua estetica e la sua scrittura; quindi viene presentata la Suite Turquoise nella versione per pianoforte solo, che Yves Cornière compose in omaggio alla Turchia, paese che lo ospitò come direttore d’orchestra e insegnante di armonia presso il Conservatorio di Ankara. Il concerto sarà preceduto da un breve video di presentazione. Amori e eroi Con il folgorante Don Juan, un Richard Strauss appena ventiquattrenne compone la sua prima grande partitura sinfonica scegliendo il mito del Don Giovanni, tema assoluto dell'esuberante vitalità, dell’eros e della passione. Temi tumultuosi riempiono la scena, l'eroe seduttore col suo armamentario cavalleresco e aristocratico si alterna alle emozioni languide e dolci dell'universo femminile, in un divenire travolgente e incontrollato che si conclude con la sua stessa fine. Dall'eroe immortale dell'amore agli eroi di Erich Korngold, considerato il padre della colonna sonora, con la suite Lo sparviero del mare (The Sea Hawk) film del 1940, per passare a Rodeo di Aaron Copland, archetipico del suono descrittivo della musica americana, uno stile che unisce la musica classica al jazz, quella contemporanea al folklore statunitense. Il programma si conclude con John Williams, uno degli autori di colonne più celebrati e riconosciuti degli ultimi decenni, vincitore di numerosi premi Oscar, da Schindler's List a ET, da Guerre stellari a Lo squalo, che ci propone, come il classico happy end della cinematografico americana, la marcia di un un eroe per eccellenza: Superman. Domenica 31 maggio ore 11 Chiesa di San Giuseppe I flauti di Amadé Yoshimi Oshima, Giuseppe Nova flauti Josè Cueto violino Italy&USA String Trio Musiche di Haydn, Mozart Apertura del concerto con il Civico Istituto Musicale “Lodovico Rocca” di Alba: Matteo Neri chitarra ore 17.30 Auditorium Beppe Fenoglio In dialogo con la nuova musica: Willem Jeths Conferenza con interventi musicali dal vivo Relatori Willem Jeths, Nicola Davico Brackman Trio Tim Brackman violino Jonathan van IJzerlooij violoncello Anne Brackman pianoforte ore 21 Chiesa di San Domenico Dall’Europa al Nuovo Mondo Kakeru Chiku flauto Vincitore della XIX edizione del Concorso Internazionale di Biwako, Giappone Orchestra Filarmonica di Stato della Romania Direttore Michael Zukernik Musiche di Smetana, Reinecke, Dvorák Concerto in collaborazione con A.Gi.Mus Alba Langhe Roero I flauti di Amadé La leggenda vuole che Mozart non fosse particolarmente attratto dal flauto ed alcune sue lettere avvalorano questo giudizio. Difficile credergli - non forse come sfogo rivolto a interpreti o committenti di scarso valore - quando si ascoltano pagine di così grande ispirazione come i quartetti per flauto e trio d’archi, opere di valore e bellezza assoluti, nei quale Mozart è prodigo del suo genio e della sua ironia. In dialogo con la nuova musica: Willem Jeths Alba Music Festival dà spazio a uno dei più interessanti compositori contemporanei olandesi, che introduciamo con le sue stesse frasi: «Intuizione e associazione solo le parole chiave del mio processo compositivo, insieme alla tensione verso la chiarezza e l’economia del materiale musicale. La natura è una delle mie principali fonti di ispirazione. Secondo me, il nostro tempo ha definitivamente abbandonato l’attenzione verso la musica modernista, astratta, atonale e intellettualmente costruita. Accolgo con favore questa esperienza e volgo me stesso in un nuovo atteggiamento verso la bellezza, pienamente consapevole del nostro tempo». Un incontro con Willem Jeths, condotto da Nicola Davico, nel quale avremo anche modo di apprezzare, con l’ausilio dell’ensemble olandese Brackam Trio, le sue musiche. Dall’Europa al Nuovo Mondo I professori dell’Orchestra della Romania danno il benvenuto sul podio a Michael Zukernik, fondatore e direttore artistico della Philharmonisches Kammerorchester di Berlino, per la prima volta sul palcoscenico albese. Insieme ci proporranno due immortali pagine sinfoniche: la Moldava, uno dei più celebri poemi sinfonici della musica classica, composto nel 1874 da Bedrich Smetana, che descrive e celebra la bellezza del fiume Vltava, dai boschi boemi giunge fino alla città di Praga; poi la celebre Nona Sinfonia di Dvorák, nella quale la matrice compositiva europea viene contaminata dagli spiritual del Nuovo Mondo, l’America. Si aggiunge il Concerto per flauto e orchestra di Karl Reinecke, compositore radicato nella profonda tradizione europea, in una delle poche pagine romantiche dedicate allo strumento, qui interpretato dal giovane talento giapponese del flauto Kakeru Chiku, vincitore del prestigioso Concorso Internazionale di Biwako, in Giappone. Biwako International Flute Competition Il Biwako International Flute Competition, che si tiene annualmente in Giappone, è giunto alla sua XX edizione, ed è uno dei più conosciuti e reputati concorsi internazionali dedicati al flauto. La sua lunga storia è stata coronata da vincitori che si sono affermati tra i grandi solisti internazionali e le giurie hanno visto avvicendarsi alcuni dei più illustri flautisti del mondo, tra gli altri, il maestro Giuseppe Nova e il maestro Maxence Larrieu. Il vincitore della scorsa edizione 2014 è il giovane talento giapponese Kakeru Chiku, vive in Francia e - ne siamo convinti - darà, anche in questa occasione, una prova emozionante della sua arte. Takako Shiraishi Direttore del Comitato esecutivo Biwako International Flute Competition Lunedì 1 giugno ore 17.30 Auditorium Beppe Fenoglio Giorgio Federico Ghedini, ritratto di un compositore Alba Film Festival con Pier Mario Mignone e Dino Bosco in un incontro fra cinema e musica Nicola Davico pianoforte ore 21 Chiesa di San Domenico 1945. Moby Dick, l’albatro e la vittoria Trio des Alpes Barbara Ciannamea violino Claude Hauri violoncello Corrado Greco pianoforte Luca Occelli voce recitante Orchestra Filarmonica di Stato della Romania direttore Jeff Silberschlag Musiche di Šostakovich, Ghedini In collaborazione con il Conservatorio “Giorgio Federico Ghedini” di Cuneo nell’ambito delle celebrazioni per i cinquantenario della scomparsa del compositore Giorgio Federico Ghedini, ritratto di un compositore Continua la collaborazione con Alba Film Festival per un ritratto del compositore cuneese Giorgio Federico Ghedini, a cinquant’anni dalla scomparsa. Artista versatile, scrisse anche tre pregevoli colonne sonore di film, tra cui nel 1935, di Don Bosco, diretto da Goffredo Alessandrini e sceneggiato da Aldo Vergano: la pellicola ci collega anche al bicentenario del Santo piemontese. Verranno proposte anche alcune scene di John Huston da Moby Dick, film dedicato all’omonimo capolavoro di Hermann Melville (tradotto da Cesare Pavese) che ispirò il Concerto dell’albatro, in programma la sera. A completamento del pomeriggio, il maestro Davico eseguirà dal vivo al pianoforte alcuni estratti significativi del pensiero musicale di Ghedini. 1945. Moby Dick, l’albatro e la vittoria Nel 1945, fra le macerie di un’Italia prima sconfitta, poi occupata e infine liberata, lo sguardo di Giorgio Federico Ghedini si alza sognante verso spazi lontanissimi, sconfinati e misteriosi, accompagnato dalle parole di Melville: nasce così il suo Concerto dell’albatro. Nello stesso anno, in Unione Sovietica, si festeggia invece la vittoria: Šostakovič scrive una riuscita Sinfonia: una pagina allegra, persino scherzosa, la quale tuttavia indispettisce i vertici del potere in quanto priva dei toni epici e trionfali che l’occasione avrebbe richiesto. Martedì 2 giugno ore 17 Chiesa di San Domenico Carmina Burana Musiche di Carl Orff Sung Hee Park soprano Angelo Scardina tenore Corrado Cappitta baritono Orchestra Filarmonica di Stato della Romania Direttore Gudni Emilsson Casale Coro Direttore Giulio Castagnoli Maestro collaboratore Andrea Stefenell Coro di voci bianche "L'Opera dei Ragazzi" di Casale Monferrato Direttore Erika Patrucco Coro "Mario Panatero" Direttore Gian Marco Bosio Maestro collaboratore Nikolaj Bogdanov Coro voci bianche della scuola "A. Casella" di Novi Ligure Direttore Raffaella Tassistro A proposito dei Carmina Burana Nel Novecento lo straordinario sviluppo della musica popolare ha avuto come parallelo una frattura, ancora non sanata, fra la cosiddetta arte “colta” e il grande pubblico. In particolare, la crisi della tonalità e gli sviluppi dodecafonici hanno creato prodotti èlitari, il cui significato, inaccessibile senza un bagaglio di competenze tecniche non comune, risiede maggiormente nelle geometrie della scrittura che nell’effetto dell’ascolto. Non stupisce, quindi, che i programmi delle attuali stagioni classiche si concentrino su repertori sette-ottocenteschi, riservando al secolo scorso soltanto sporadiche incursioni. Eppure, esistono opere del XX secolo che hanno raggiunto una vasta popolarità: esemplare è il caso dei Carmina Burana di Carl Orff, i quali, non fosse altro che per questa ragione, meritano di essere oggetto di studio. Tutto quanto ho scritto sinora e che voi avete malauguratamente pubblicato può essere mandato al macero. La mia produzione ha inizio con i Carmina Burana. Carl Orff, Lettera all’editore Schott Music, 1937 Questo è quanto scrive un Orff già quarantenne, sicuro di aver trovato il proprio terreno espressivo ideale, una vera e propria rinascita a partire da quel momento. Nato in una famiglia bavarese di tradizioni militari ma aperta alla cultura, egli iniziò a formarsi musicalmente con il grande repertorio operistico e con il sinfonismo austro-tedesco, a cui in seguito si affiancò la scoperta di Debussy; anche in campo letterario partì dai classici, aggiungendovi di volta in volta nuove esperienze autonome, come la scrittura simbolista di Maeterlink, intrisa di cultura nipponica, o la poetica del connazionale Bertold Brecht. Dopo le vicissitudini della Prima guerra mondiale, in cui fra l’altro fu ferito in trincea, i suoi interessi musicologici si rivolsero all’epoca lontana degli "alte Meister”, fra cui William Byrd e Claudio Monteverdi. Da lì in poi si svilupparono nella mente dell’artista complessi interrogativi sui suoni, sul linguaggio e sulle rappresentazioni sceniche, in gran parte alimentati dall’attività della Güntherschule, un istituto specializzato nell'educazione alla «ginnastica, ritmica, musica e danza», del quale fu co-fondatore e a cui diede un notevole contributo con le sue doti di pedagogo Una prima, significativa risposta a tali quesiti è rappresentata dai Carmina Burana, una cantata scenica ispirata al Codex Buranus, codice miniato proveniente dall’antica Bura di San Benedetto e contenente circa trecento componimenti poetici dei secoli XI e XII; Orff scelse 24 testi (perlopiù in latino, ma anche in alto tedesco e in provenzale) che trattavano vari argomenti: la sorte, la primavera, la vita bucolica, nonché i piaceri del vino, della tavola e dell’amore sensuale. L’organico, estremamente vario e ampio, costruisce architetture musicali basate su bordoni ed ostinati, sulle ripetizioni melodiche caratteristiche della forma strofica, dove la voce umana viene chiamata ad esprimere tutte le sue possibili sfumature; a livello armonico la tonalità perde la propria funzione di centro gravitazionale e si presta a procedimenti arcaicizzanti (in primis il largo impiego dei modi) che trovano inediti sviluppi nelle parti dal ritmo incalzante, a cui seguono momenti di maggiore respiro ed episodi di puro lirismo. Orff si dedicò alla scrittura dei Carmina fra il ’35 e il ’36, quando il nazionalsocialismo aveva già conquistato le leve del potere tedesco e stava preparando il progetto di dominazione continentale. Tenendo ben presente questo dato, vale la pena leggere l’opinione di Alessandro Baricco, poliedrico intellettuale torinese. Parte O fortuna, il brano che tutti i coristi e i timpanisti del mondo si sognano di notte. Decibel a quintali, ritmi barbarici. Brividi alla schiena, e non potrebbe essere altrimenti. Nausea. Idem. I nervi ci stanno, la mente si ribella. Stesso fenomeno che scatta davanti a certi acuti pucciniani o a certe alluvione mahleriane. I nervi godono, la mente o la disattivi o non si fa fregare, lei. E si accorge benissimo di quel che manca, radicalmente e totalmente, in quella valanga di suoni: l’innocenza. È così poco innocente quel sabba ritmico che quando attacca il coro di voci bianche (c’è anche quello) l’immagine che ti viene in mente è una, e precisa: le due agghiaccianti gemelline di Shining (Kubrick il grande).Versi in latinorum, parodie goliardiche, doppi sensi, ritmi barbarici, armonie arcaiche, melodie simil sacre, libidine dell’orrido e soprattutto grasse emozioni a basso costo: ecco serviti per le famiglie della bella società cento minuti di sana ebbrezza pagana, nella luce vivida di una incorrotta civiltà primitiva. Magari non era nazista, Orff: ma se uno, nel 1936, in Germania, concepisce e realizza un progetto del genere, cos’è? Come bisogna chiamarlo? Alessandro Baricco, Barnum: Cronache dal Grande Show. Feltrinelli, 1995 Ecco, qui risiede il pesante interrogativo sulla posizione ideologica di Orff, la quale, se da un lato non ha nulla a che vedere con il suo lavoro di compositore, dall’altro, essendo parte della sua Weltanschauung, non può non essere considerata elemento caratterizzante dell’approccio artistico. Premettendo che la storiografia è generalmente concorde nell’escludere ogni adesione esplicita da parte sua al nazismo, talvolta alimentata da voci false, restano tuttavia alcuni punti ambigui – per esempio, l’aver accettato l’invito dell'Opera di Francoforte a scrivere musiche di scena per il Sogno di una notte d'estate di Shakespeare che andassero a sostituire la versione di Mendelssohn, compositore ebreo e dunque bandito dai programmi. Baricco, nella sua riflessione, parte da un rancore morale («quello che si ha per chi ci ha fregati») originato in primo luogo dalla mancanza di innocenza (vera o presunta) e lo estende alla materia musicale, irrimediabilmente corrotta. Abbondano però i giudizi opposti. […] una creazione artistica originale e felice, che trova il principale motivo d’interesse nella forza generatrice del ritmo e nell’efficacia rude, primordiale della dinamica, più che nell’esotismo cronologico del materiale melodico: plasmato del resto con la dose di sensualità necessaria a renderlo irresistibilmente piacevole evitando sempre il rischio della banalità come quello della monotonia. Daniele Spini, note per il Maggio Musicale Fiorentino, 8 febbraio 2013 Indipendentemente dal “partito” che sceglierà, l’ascoltatore non potrà fare a meno di apprezzare la lucidità di Orff nel prendere atto che l’eredità tardo-romantica aveva esaurito le possibilità di ulteriori sviluppi e nel considerare il recupero dell’antico come alternativa credibile all’ortodossia atonale della scuola viennese. Questo originale approccio neoclassico, caratterizzato da toni piuttosto austeri, differisce da quello di Stravinskij, che preferisce mantenere un clima più leggero, talvolta ironico. Il russo, semmai, ci ritorna alla mente nella sua esperienza fauvista, culminata con la Sagra della primavera, altra mirabile rappresentazione di energia primitiva. Per continuare il gioco di associazioni, la forza evocativa di un’atmosfera magica e pagana dei Carmina potrebbe trovare un precedente nel poema sinfonico di Richard Strauss Also sprach Zarathustra. Poi, che dire delle Valchirie wagneriane? Forse, allungando la lista, potremmo renderci conto che certi caratteri che si ravvisano in Orff non erano certo la declinazione estetica del regime hitleriano, bensì parte una lunga tradizione artistico-culturale che ha dato linfa, fra i tanti frutti sani, anche a quello guasto del nazismo. Dino Bosco Giovedì 11 giugno Appendice al Festival ore 21 Chiesa di San Giuseppe Renaissance in the XXI Century University of Colorado Boulder Musiche di Chaikovskij, Mozart, Pergolesi, De Falla Alba Music Festival ospita per il secondo anno il programma Renaissance in the XXI Century in collaborazione con il dipartimento di musica della University of Colorado Boulder e Florentia Consort di Firenze. Il programma prevede una selezione di classici del repertorio cameristico, dal Souvenir de Florence di Chaikovskij al Quintetto per viola di Mozart, dalle Canciones populares di De Falla al Trio per chitarra di De Fossa. Il concerto, divenuto un appuntamento tradizionale per gli amanti di musica da camera, fa parte del programma di Performing Arts Renaissance in the XXI Century, che si svolge ogni estate a Firenze e vede giovani artisti, studenti e docenti riunirsi per un periodo di sei settimane d’intenso lavoro artistico e musicale, nello spirito del Rinascimento riformulato nel presente. Italy&USA · Alba Music Festival Dodicesima edizione 2015 Informazioni tel. +39. 0173. 362408 [email protected] www.albamusicfestival.com Ufficio stampa [email protected] Ingresso gratuito a tutti i concerti ad esclusione del Concerto Carmina Burana del 2 giugno alle ore 17 presso la Chiesa di San Domenico. Per questo concerto, prenotazione e prevendita presso il tavolo di accoglienza nelle serate del Festival. Posto unico: 10 euro (ingresso gratuito per gli Amici del Festival, vedere le modalità su www.albamusicfestival.com). È vivamente consigliato avvalersi del servizio di prevendita. È possibile la prenotazione via email: [email protected], o telefonica al numero sopra riportato, in questo caso i biglietti dovranno essere tassativamente ritirati nel luogo del concerto entro le ore 16:30. In caso di disponibilità, i posti rimanenti saranno messi in vendita presso il luogo del concerto il giorno stesso a partire dalle ore 16.