Italy&USA · Alba Music Festival
Dodicesima edizione
2015
Direzione artistica
Giuseppe Nova, Jeffrey Silberschlag
Informazioni
tel. +39. 0173. 362408
[email protected]
www.albamusicfestival.com
Ingresso gratuito a tutti i concerti ad esclusione del Concerto Carmina Burana del 2 giugno con
biglietteria (informazioni a fine documento)
----------------------------------------------------------Presentazione
Dodicesima edizione per Italy&USA - Alba Music Festival, con la direzione artistica di Giuseppe Nova e
Jeff Silberschlag. Un ponte tra Italia e Stati Uniti, che poco alla volta ha coinvolto amici, partner e
sostenitori da moltissimi Paesi. Gli interpreti del Festival sono animati nel far convergere le loro forze e le
idee migliori, unite all’entusiasmo e alla voglia di vivere Alba e il suo territorio per due magnifiche settimane
di primavera.
In linea con la vocazione internazionale della nostra realtà geografica - sempre più all’attenzione del mondo
intero grazie anche al riconoscimento a Patrimonio dell’umanità Unesco ‒ e con il sostegno continuo delle
principali istituzioni pubbliche e private del territorio, il Festival ha aumentato le collaborazioni e
partnership. La sempre più intensa relazione con gli Stati Uniti darà luogo a una massiccia presenza: assieme
al nostro partner artistico principale, la Chesapeake Orchestra che include anche la Maryland Youth
Symphony Orchestra, oltre 250 artisti, studenti e ospiti dalla Lehigh University in Pennsylvania,
Shepherd University in Virginia, Colorado University Boulder, ai quali si aggiungerà nell’estate la
presenza della californiana Stanford University. Sul fronte europeo, prosegue, giungendo quest’anno alla
terza edizione, la partnership con il Polo francese di Composizione del Conservatoire de Musique,
Danse et Théâtre di Montbéliard e il Dipartimento Multimedia dell'Università di Franche-Comté.
Celebrazioni e ricorrenze saranno importanti fili conduttori, incominciando dalla serata di apertura, il 21
maggio all’Auditorium della Fondazione Ferrero, con un programma dedicato ai Beatles in versione
classica, che celebra i 50 anni della loro prima tournée italiana. Seguiranno momenti di maggior densità, nei
quali tre grandissimi compositori evocheranno gli anniversari dei conflitti mondiali: Claude Debussy
che nel 1915 si definì con un’orgogliosa reazione antitedesca «musicien français»; Šostakovič con la Nona
sinfonia, nata nel ’45 per celebrare la vittoria sovietica ma giudicata troppo poco trionfale dal regime; infine,
Carl Orff, talvolta accusato di simpatie nazionalsocialiste, autore dei celebri Carmina Burana, che
chiuderanno il Festival, sotto la bacchetta di Gudni Emilsson, il 2 giugno. Altra celebrazione è quella di
Giorgio Federico Ghedini a cui è dedicato il conservatorio della nativa Cuneo: proporremo il suo
splendido Concerto dell'albatro, diretto da Jeff Silberschlag, per violino, violoncello, pianoforte, voce
recitante e orchestra, sul testo Moby Dick di Herman Melville, del quale il “langarolo” Cesare Pavese
realizzò una splendida traduzione. Grande varietà per il resto del programma, che qui citeremo solo in
parte: dalla Sinfonia Dal Nuovo Mondo di Dvoràk, diretta da Michael Zukernik, ai Concerti
brandeburghesi di Bach, alla presentazione del CD Sony di Andrea Bacchetti dedicato a Johann Adolf
Hasse, il “Sassone veneziano”; dal chitarrista turco Eren Süalp, vincitore del XLVII Concorso
internazionale di chitarra “Michele Pittaluga” di Alessandria, a Kakeru Chiku, vincitore della XIX edizione
del Concorso internazionale di Biwako in Giappone; dai recital dei pianisti francesi Bertrand Giraud e
François Henry, quest’ultimo con un omaggio al compositore Yves Cornière, al trio con Francesco
Manara, primo violino solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala. Ci sarà
spazio per una prima di un’elaborazione compositiva di Rino Vernizzi su spunti delle musiche di Nino Rota
ed Ennio Morricone, ma anche per recital vocali come l’American Idyll, con i baritoni Robert Tudor e
Bobb Robinson, o quello del trio femminile Éclat lyrique, in un viaggio vocale da Rossini a Gershwin.
Ospiteremo importanti compositori, come Jacopo Baboni Schilingi con Nox e l’olandese Willem Jeths, gli
artisti orientali Yoshimi Oshima, Shigeko Tojo e Sung Hee Park, il Lehigh Choral Arts diretto da
Steven Sametz, le voci di Angelo Scardina e Corrado Cappitta, la Shepherd University Music diretta da
Scott Hippensteel, Marie-Thérèse Keller dell’Ecole Normale de Musique de Paris. Non mancheranno gli
appuntamenti consolidati, fra cui l’attesa mostra del fotografo Bruno Murialdo con immagini oniriche del
suo archivio fotografico appaiate agli scatti più significativi della scorsa edizione del festival, le prove aperte
dei concerti, l’apertura dei concerti serali con i migliori allievi dell’Istituto Civico Musicale “Lodovico
Rocca”. Il programma sarà arricchito da interventi in collaborazione con altri partner artistici, come quelli
oramai stabili con Alba Film Festival, e da approfondimenti musicologici. Durante il Festival saranno
inoltre registrate per il mercato discografico americano due brevi opere di Peter Farmer, curate e
prodotte da un altro compositore statunitense, Elliott McKinley, entrambi presenti ad Alba per il nostro
Festival.
Noi abbiamo fatto del nostro meglio. Voi che ne dite?
Calendario
giovedì 21 maggio · Thursday May 21st
ore 21 Auditorium Fondazione Ferrero
Italy&Beatles @ Alba Music Festival
Paola Biondi, Debora Brunialti pianoforti, Maurizio Ben Omar, Paolo Pasqualin percussioni
Musiche di John Lennon, Paul McCartney · Slideshow e introduzione a cura di Guido Harari
venerdì 22 maggio · Friday May 22nd
ore 18 Chiesa di San Domenico
Una mostra in 3 sogni Inaugurazione della Mostra fotografica di Bruno Murialdo
Empty Soundscape Inaugurazione dell’installazione interattiva da un’idea di Pascal Marchand
ore 21 Chiesa di San Domenico
Bach e i Brandeburghesi
Giuseppe Nova, Shigeko Tojo flauti, Josè Cueto violino, Chiara Nicora clavicembalo
direttore Jeff Silberschlag · Alba Music Festival Baroque ensemble
sabato 23 maggio · Saturday May 23rd
ore 17.30 Chiesa di San Domenico
Shepherd University Music Shepherd University Virginia
direttore Scott Hippensteel, collaboratore al pianoforte Kari Edge
Musiche di Loillet, Rossini, Bozza, Vaughan Williams, Piazzolla, Purcell, Weill
ore 21 Chiesa di San Domenico
Armonie della sera
Bertrand Giraud pianoforte
Trio Ateneu · Alexandra Onofrei violino, Mihai Epuran viola, Simona Diaconu violoncello
Musiche di Mozart, Chabrier, Liszt
domenica 24 maggio · Sunday May 24th
ore 11 Chiesa di San Giuseppe
Guitar Master
Eren Süalp chitarra, vincitore del XLVII Concorso Internazionale di chitarra “Michele Pittaluga”
2014
Musiche di Bach, Sor, Albeniz, Berkley
ore 17.30 Chiesa di San Giuseppe
American Idyll Shepherd University Virginia
Robert Tudor, Bobb Robinson baritoni, Bertrand Giraud pianoforte
Musiche di Dougherty, Moore, Williams, Jenkins, Heggie
ore 21 Chiesa di San Domenico
Capriccio e fantasia
Francesco Manara violino Giuseppe Carabellese violoncello Pietro Laera pianoforte
Musiche di Cajkovskij, Paganini, Saint-Saëns, Mendelssohn
lunedì 25 maggio · Monday May 25th
ore 17.30 Auditorium Beppe Fenoglio
1915. L’Italia in guerra Alba Film Festival fra cinema e musica con Pier Mario Mignone e Dino Bosco
ore 21 Chiesa di San Domenico
1915. Claude Debussy «musicien français»
Igor Riva violino, Andrea Cavuoto violoncello, Lorena Portalupi pianoforte
martedì 26 maggio · Tuesday May 26th
ore 17.30 Chiesa della Maddalena
Young artists recital Chesapeake Chamber Orchestra
ore 21 Chiesa di San Domenico
Il Sassone veneziano
Andrea Bacchetti pianoforte Presentazione del CD Sony - La Tastiera italiana: Johann Adolf Hasse
mercoledì 27 maggio · Wednesday May 27th
ore 17.30 Chiesa della Maddalena
Nox di Jacopo Baboni Schilingi
Tamara Bounazou soprano, Axelle Saint-Cirel mezzosoprano, Jacopo Baboni Schilingi live computer
Musiche di Jacopo Baboni Schilingi
ore 21 Chiesa di San Domenico
Suoni e visioni Omaggio a Nino Rota e Ennio Morricone
Giuseppe Nova flauto, Rino Vernizzi fagotto e pianoforte, Giorgio Boffa contrabbasso, Lorenzo
Arese batteria
Musiche di Nino Rota, Ennio Morricone
giovedì 28 maggio · Thursday May 28th
ore 16.30 Chiesa di San Domenico
Masterclass La mèlodie française · Marie-Thèrése Keller mezzosoprano
ore 17.30 Chiesa della Maddalena
Young artists recital Chesapeake Chamber Orchestra
ore 21 Chiesa di San Domenico
Lehigh Choral Arts Lehigh University Pennsylvania
direttore Steven Sametz direttore associato Sun Min Lee
Musiche da Monteverdi alle folksong, agli spiritual afro-americani
venerdì 29 maggio · Friday May 29th
ore 17.30 Chiesa della Maddalena
Haru no Umi L’oceano di primavera
Yoshimi Oshima flauto, Marta Facchera arpa
Musiche di Miyagi, Debussy, Bach, Mozart, Ibert
ore 21 Chiesa di San Domenico
Éclat lyrique Le voci di primavera
Tamara Bounazou, Sara Notarnicola soprani, Axelle Saint-Cirel mezzosoprano,
Patrick Froesch
pianoforte
Musiche di Rossini, Debussy, Poulenc, Gershwin, Puccini, Hahn
sabato 30 maggio · Saturday May 30th
ore 17.30 Chiesa di San Giuseppe
Omaggio a Yves Cornière François Henry pianoforte
Musiche di Chopin, Schumann, Debussy, Cornière
ore 21 Chiesa di San Domenico
Amori e eroi
Orchestra Filarmonica di Stato della Romania, direttore Jeff Silberschlag
Musiche di Strauss, Korngold, Copland, Williams
domenica 31 maggio · Sunday May 31st
ore 11 Chiesa di San Giuseppe
I flauti di Amadé Yoshimi Oshima, Giuseppe Nova, flauti Josè Cueto violino, Italy&USA string trio
Musiche di Haydn, Mozart
ore 17.30 Auditorium Beppe Fenoglio
In dialogo con la nuova musica: Willem Jeths
Conferenza con interventi musicali dal vivo con Willem Jeths, Nicola Davico ed il Brackman Trio
ore 21 Chiesa di San Domenico
Dall’Europa al Nuovo Mondo
Kakeru Chiku flauto
Orchestra Filarmonica di Stato della Romania direttore Michael Zukernik
Musiche di Smetana, Reinecke, Dvorák
lunedì 1 giugno · Monday June 1st
ore 17.30 Auditorium Beppe Fenoglio
Giorgio Federico Ghedini ritratto di un compositore
Alba Film Festival con Pier Mario Mignone e Dino Bosco in un incontro fra cinema e musica
ore 21 Chiesa di San Domenico
1945, Moby Dick, l’albatro e la vittoria
Luca Occelli voce recitante
Trio des Alpes · Barbara Ciannamea violino, Claude Hauri violoncello, Corrado Greco pianoforte
Orchestra Filarmonica di Stato della Romania, direttore Jeff Silberschlag
Musiche di Šostakovich, Ghedini
martedì 2 giugno · Tuesday June 2nd
ore 17
Chiesa di San Domenico
Carmina burana Musiche di Carl Orff
Sung Hee Park soprano Angelo Scardina tenore, Corrado Cappitta baritono
Orchestra Filarmonica di Stato della Romania, direttore Gudni Emilsson
Casale Coro, direttore Giulio Castagnoli maestro collaboratore Andrea Stefenell
Coro di voci bianche "L'Opera dei Ragazzi" di Casale Monferrato, direttore Erika Patrucco
Coro "Mario Panatero", direttore Gian Marco Bosio maestro collaboratore Nikolaj Bogdanov
Coro voci bianche della scuola "A. Casella" di Novi Ligure, direttore Raffaella Tassistro
I concerti in dettaglio
Giovedì 21 maggio
ore 21 Auditorium Fondazione Ferrero
Concerto d’inaugurazione
Italy&Beatles @ Alba Music Festival
Paola Biondi, Debora Brunialti pianoforti
Maurizio Ben Omar, Paolo Pasqualin percussioni
Musiche di John Lennon, Paul McCartney
Slideshow delle immagini dei Beatles e introduzione
a cura di Guido Harari
Italy&Beatles - parafrasiamo il prefisso della nostra manifestazione, in occasione del 50 anniversario della
prima tournée dei Beatles in Italia. Un progetto dove la canzone viene decontestualizzata dal suo mondo
originale e rielaborata per la formazione del quartetto con 2 pianoforti e percussioni, come avrebbero
potuto fare John Lennon o Paul McCartney se, invece che abili e fortunate popstar, fossero stati
compositori di musica colta o arrangiatori di formazioni jazz. Non una semplice esposizione delle canzoni
una dopo l’altra, ma un utilizzo creativo delle invenzioni di Lennon e McCartney, smontate e rimontate
come nella ricostruzione di un puzzle e arricchite dalle svariate possibilità timbriche di questo organico.
Verranno proposti sia i brani più noti (da Yesterday a Let it be), sia quelli più rockeggianti, con l’aggiunta di
molti frammenti di canzoni meno celebri, a volte mescolati, oppure utilizzati come materiale per collegare
diversi momenti fra loro. Un quartetto straordinario per un’apertura inconsueta del Festival, nel segno della
ricerca e dell’esplorazione, un progetto musicale che presentiamo in anteprima e che sicuramente farà
molta strada tra gli appassionati delle musiche senza confini.
Sullo sfondo scorreranno le immagini emozionanti della parabola trionfale dei Beatles, opere dei grandi
fotografi internazionali, grazie all’archivio di Guido Harari, fotografo per antonomasia del pop e del rock,
spettatore privilegiato di quell’epoca, che ha voluto festeggiare con noi quest’apertura, portandoci anche la
sua speciale testimonianza.
Venerdì 22 maggio
ore 18 Chiesa di San Domenico
Una mostra in 3 sogni
Inaugurazione della Mostra fotografica di Bruno Murialdo
Empty Soundscape
Inaugurazione dell’Installazione interattiva di Hiromi Watanabe,
Kevin Gironnay, Clément Gerard, da un’idea di Pascal Marchand
ore 21 Chiesa di San Domenico
Bach e i Brandeburghesi
Giuseppe Nova, Shigeko Tojo flauti
Josè Cueto violino
Chiara Nicora clavicembalo
direttore Jeff Silberschlag
Alba Music Festival Baroque ensemble
Concerto in collaborazione con il Rotary Club Alba
Una mostra in 3 sogni
Canto di un gallo in lontananza, l’armonia della natura, una fisarmonica, la pioggia, il cielo, un clarinetto, una
stalla sono gli ingredienti che fanno di queste colline un'unica gradevole melodia.
L’Alba Music Festival dopo dodici anni di successi abbraccia il suo pubblico con queste immagini, che
mettono insieme un territorio che canta, con la musica e le sonorità del mondo.
C’era una volta alla Morra, Carletto che suonava la foglia, Carletto amava la musica e il Luna Park. Non
mancava mai alle feste, se si trattava di ballare, ballava, se si trattava di cantare, cantava per ore...
Bruno Murialdo
Empty Soundscape Uno spazio che cattura i movimenti delle persone per creare e spostare eventi
sonori. Muoversi e sentire che la musica si sposta con noi, che i nostri gesti diventano qualcosa da
ascoltare. Da un'idea di Pascal Marchand, Empty Soundscape, lavoro collettivo prodotto in seno alla Classe
di Elettroacustica del Conservatoire de Musique de Montbéliard diretta da Lorenzo Bianchi e realizzato dai
giovani artisti Hiromi Watanabe, Kevin Gironnay, Clément Gerard, è un'installazione sonora interattiva
capace di interpretare il movimento nello spazio per trasformarlo in oggetti e fenomeni sonori.
Bach e i Brandeburghesi Qual è l’opera più bella di Johann Sebastian Bach? Difficile, forse impossibile
rispondere a questa domanda. Possiamo però affermare che i celebri Brandeburghesi rappresentano un
vertice della produzione bachiana e altresì un importante traguardo per l’intero genere concertistico: una
sorta di anello di congiunzione fra il concerto grosso e il sinfonismo classico. Inoltre, pur nella loro
profondità teorica, sono ancora pieni di quel brio giovanile che si andrà a perdere nelle opere successive
del genio di Eisenach.
Sabato 23 maggio
ore 17.30 Chiesa di San Domenico
Shepherd University Music
Rachel Bani, Sarah Ciaccio, Emily Ciaccio, Thomas Collins, Kari Edge, Hannah
Geerlings, Taylor Kirschling, Penelope Manousoff, Melissa McKay, Shannon Mendoza, Adrielle
Mills, Patrick O’Grady, Bethany Przybocki, Chase Remsburg, Alexandra
Rosle,
Alvaro Silva, Ryan Stewart, Hannah Wardell,Walker Williams, Kirstie Wooten,
Gregory
Woodward
Direttore Scott Hippensteel
Collaboratore al pianoforte Kari Edge
Musiche di Loillet, Rossini, Bozza, Vaughan Williams, Piazzolla, Purcell, Weill
Shepherd University Virginia
ore 21 Chiesa di San Domenico
Armonie della sera
Bertrand Giraud pianoforte
Trio Ateneu
Alexandra Onofrei violino
Mihai Epuran viola
Simona Diaconu violoncello
Musiche di Mozart, Chabrier, Liszt
Shepherd University Music Alba Music Festival ospita un programma musicale della Shepherd University
della Virginia. Un concerto con i giovani allievi che si alterneranno in diverse formazioni passando da Rossini
a Poulenc, da Loeillet a Piazzolla, per terminare con un interessante brano d’assieme, la celebre Suite di
Kurt Weill da L'opera da tre soldi (Die Dreigroschenoper) di Bertolt Brecht. Dirige Scott Hippensteel,
direttore degli Instrumental Studies at Shepherd University e direttore di Shepherd Wind Ensemble,
Shepherd Preparatory Orchestra, Ram Band, Symphony Band e Pep Band.
Armonie della sera Harmonies du soir è l’undicesimo degli Studi trascendentali di Franz Liszt e racchiude
nel suo titolo l’atmosfera del concerto di questa sera. Sotto le dita sensibili e virtuose del parigino Bertrand
Giraud, si passa da immagini soffuse e crepuscolari a quelle tipiche di Emmanuel Chabrier, eclettico
compositore francese che, tra melodia, opera e operetta, ha influenzato le generazioni successive. A
completare la serata, il quartetto n. 1 di Wolfgang Amadeus Mozart: concepito come un concerto solistico
in miniatura, evidenzia l’importanza virtuosistica dello strumento a tastiera ed il suo continuo dialogo
concertante con il trio d’archi.
Domenica 24 maggio
ore 11 Chiesa di San Giuseppe
Guitar Master
Eren Süalp chitarra
Vincitore del XLVII Concorso Internazionale di chitarra
“Michele Pittaluga” 2014 di Alessandria
Musiche di Bach, Sor, Albeniz, Berkley
Concerto in collaborazione con A.Gi.Mus Alba Langhe Roero
ore 17.30 Chiesa di San Giuseppe
American Idyll
Robert Tudor baritono
Bobb Robinson baritono
Bertrand Giraud pianoforte
Musiche di Dougherty, Moore, Williams, Jenkins, Heggie
Shepherd University Virginia
ore 21 Chiesa di San Domenico
Capriccio e fantasia
Francesco Manara violino
Giuseppe Carabellese violoncello
Pietro Laera pianoforte
Musiche di Čajkovskij, Paganini, Saint-Saëns, Mendelssohn
Apertura del concerto serale con il Civico Istituto Musicale “Lodovico Rocca” di Alba:
Marta Cirio, pianoforte
Guitar Master Eren Süalp, vincitore della XLVII edizione del Concorso Internazionale “Michele Pittaluga”,
è nato ad Ankara nel 1987. Ha iniziato a suonare la chitarra a nove anni e dopo aver studiato con il
virtuoso internazionale Ahmet Kanneci continua con numerosi incontri artistici, tra gli altri con Alirio Diaz,
Alvaro Pierri, Jorge Cardoso, Tillman Hoppstock. Ha affermato la sua maestria in molte occasioni, fino al
Concorso Internazionale Andres Segovia di Linares, ed è un piacere ospitare questo giovane virtuoso in un
concerto in collaborazione con la neonata sezione albese dell’A.Gi.Mus, la storica Associazione musicale
italiana, fondata a Roma nel 1949 per volere dell’Ente morale della Farnesina.
American Idyll Carta bianca a Robert Tudor, baritono, direttore di Vocal Activities e Chair of the
Department of Music at Shepherd University, che si alterna sul palcoscenico ad un altro riconosciuto
baritono americano, Bobb Robinson, suo collega alla Shepherd University della Virginia. Una suggestiva
carrellata attraverso il Novecento musicale americano, dalle sonorità dell’inizio del secolo a quelle di autori
viventi. Uno spaccato della ricerca compositiva vocale nella quale rieccheggia sia l’intimità liederistica che
l’apertura vocale d’ispirazione belcantistica. Un interessante programma, un’occasione speciale per
apprezzare due grandi voci, un’atmosfera di sicuro fascino ed interesse per un repertorio raro da ascoltare
nelle sale d’Italia e d’Europa.
Capriccio e fantasia Un programma all’insegna della varietà per un trio d’eccezione: Francesco Manara,
primo violino solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala; Giuseppe
Carabellese, insignito dal Presidente della Repubblica Italiana della medaglia di “Benemerito della Scuola
della Cultura e dell’Arte”; Pietro Laera, concertista internazionale e collaboratore di alcune tra le più
importanti personalità del panorama musicale.
Lunedì 25 maggio
ore 17.30 Auditorium Beppe Fenoglio
1915. L’Italia in guerra
Alba Film Festival con Pier Mario Mignone e Dino Bosco
in un incontro fra cinema e musica
ore 21 Chiesa di San Domenico
1915. Claude Debussy «musicien français»
Igor Riva violino
Andrea Cavuoto violoncello
Lorena Portalupi pianoforte
Apertura del concerto serale con il Civico Istituto Musicale “Lodovico Rocca” di Alba:
Alessandro Marcarino, violino
1915. L’Italia in guerra Ricorrono i cento anni dall’entrata dell’Italia nel teatro bellico mondiale e Alba
Film Festival ha “setacciato” il cinema nostrano, arrivando a selezionare tre spunti di riflessione diversi ma
complementari: l’antiretorica di Mario Monicelli con La grande guerra, dove trionfa l’italiano antieroe,
caciarone, privo di consapevolezza ideologica e disertore picaresco; la critica all’autoritarismo militare,
totalitario e classista di Uomini contro, un film di Francesco Rosi, da poco scomparso; infine, la prospettiva
umanamente drammatica di Ermanno Olmi in Torneranno i prati, uscito proprio quest’anno per il
centenario.
1915. Claude Debussy «musicien français» Prosegue il ricordo della Grande Guerra con il ritratto di
un Claude Debussy cinquantenne (eppure già prossimo alla fine) sulla sfondo di una Parigi in pieno conflitto
mondiale. Fra l’altro, ascolteremo la Sonate pour violon et piano dove il compositore, sul frontespizio, si
definì “musicista francese”, esplicitando la propria orgogliosa reazione contro ogni tentativo di rifarsi allo
stile tedesco, mediante il ritorno alla chiarezza classica, alla semplicità e nitidezza di linee della tradizione
transalpina.
Martedì 26 maggio
ore 17.30 Chiesa della Maddalena
Young artists recital
Chesapeake Chamber Orchestra
ore 21 Chiesa di San Domenico
Il Sassone veneziano
Andrea Bacchetti pianoforte
Presentazione del CD Sony - La Tastiera italiana:
Johann Adolf Hasse - Sonatas from the Italian manuscripts
Introduzione di Mario Marcarini
Musiche di Johann Adolf Hasse
Young artists recital Con i giovani musicisti della Chesapeake Orchestra, partner artistico del Festival,
che, partecipando ai master e ai seminari, avranno occasione di esibirsi di fronte al pubblico albese,
presentando le loro capacità in un ventaglio di differenti repertori.
Il Sassone veneziano Il virtuoso Andrea Bacchetti, beniamino del pubblico del Festival, torna ad Alba per
presentare la sua incisione di un capolavoro dimenticato: si tratta delle Sonate di Johann Adolf Hasse, un
compositore tedesco che ebbe una grande reputazione fra i contemporanei e che scelse l’Italia come patria
d’adozione, trascorrendovi quasi tutta la sua vita morendo, a Venezia, nel 1783.
Andrea Bacchetti, ancora giovanissimo ha raccolto i consigli di musicisti come Karajan, Magaloff, Berio,
Horszowski, debuttando a 11 anni con I Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. Da allora suona nei
maggiori festival internazionali, dalla Konzerthaus di Berlino alla Salle Pleyel di Parigi, dal Teatro Coliseo di
Buenos Aires al Conservatorio di Mosca, esibendosi con più di 50 direttori e orchestre di rilievo
internazionale, dalla Lucerne Festival Strings, alla Camerata Salzburg, dalla Sinfónica dell’Estado de Mexico
alla Philharmonique de Nice. Fra la sua discografia internazionale sono da ricordare le Suite Inglesi di Bach,
il CD “Berio Piano Works” (DECCA), il DVD Arthaus con le Variazioni Goldberg di Bach, e The French
Suite, primo CD della Complete Bach Edition (Sony Music).
Mercoledì 27 maggio
ore 17.30 Chiesa della Maddalena
Nox di Jacopo Baboni Schilingi
Quattro composizioni per due voci femminili e live computer
Tamara Bounazou soprano
Axelle Saint-Cirel mezzosoprano
Jacopo Baboni Schilingi live computer
Musiche di Jacopo Baboni Schilingi
ore 21 Chiesa di San Domenico
Suoni e visioni
Omaggio a Nino Rota e Ennio Morricone
Giuseppe Nova flauto
Rino Vernizzi fagotto e pianoforte
Giorgio Boffa contrabbasso
Lorenzo Arese batteria
Musiche di Nino Rota, Ennio Morricone
Apertura del concerto serale con il Civico Istituto Musicale “Lodovico Rocca” di Alba:
Coro giovanile “Lodovico Rocca”, direttore Giuseppe Allione
Nox (Notte) è un ciclo di quattro composizioni ispirate alla notte ed alla sparizione progressiva della
materia. L'utilizz dell’elettronica (live compter) permette la creazione di universi sonori vasti e una nuova
dimesione di virtuosismo tra gli interpreti e i suoni diffusi nello spazio, un rapporto d’interattività tra le voci
ed il computer. Le più recenti tecniche di captazione, trattamento del suono, la superamplificazione, il
tempo anticipato, la fissazione spettrale sono utilizzate nel corso dei brani. I testi dei brani sono tutti tratti
dall'Ecclesiaste nella sua versione in latino.
Suoni e visioni Un omaggio a due maestri italiani della musica da film: Nino Rota, l’autore delle musiche
dei film di Federico Fellini, e Ennio Morricone; diversi per stile e gusto, ma accomunati dalla rara capacità di
esaltare le immagini attraverso i suoni, come confermano i numerosi riconoscimenti per entrambi, a partire
dall’Oscar, dal David di Donatello e dal Nastro d’argento. Le loro pagine, diventate parte del nostro
immaginario, trovano una nuova chiave di lettura nelle vivaci e sofisticate elaborazioni di Rino Vernizzi; i
temi celebri, da Amarcord a La Dolce vita, da Il Padrino a C’era una volta in America, da Per un pugno di
dollari a 8 e ½, si rincorrono in una nuova versione compositiva, che intreccia la raffinatezza classica agli
spunti jazzistici e alle coloriture popolari, sommando la straordinaria energia esecutiva all’immaginario visivo
con una straordinaria linea melodica.
Giovedì 28 maggio
ore 16.30 Chiesa di San Domenico
Master Class
La mèlodie française
Marie-Thèrése Keller mezzosoprano
ore 17.30 Chiesa della Maddalena
Young artists recital
Chesapeake Chamber Orchestra
ore 21 Chiesa di San Domenico
Lehigh Choral Arts
Direttore e direttore artistico Steven Sametz
Direttore associato Sun Min Lee
Musiche da Monteverdi alle folksong, agli spiritual afro-americani
Lehigh University Pennsylvania
Lehigh Choral Arts
La Lehigh University, con sede a Bethlehem, Pennsylvania, fondata nel 1865 per offrire un’educazione
liberale e scientifica al servizio della comunità, è diventata un’istituzione di spicco nel mondo della ricerca
scientifica e delle arti. Il canto è stato fin dagli inizi parte vitale della tradizioni della Lehigh University,
unendo la passione condivisa tra studenti, professori, collaboratori, laureati e membri della comunità.
Sotto la direzione di Steven Sametz, quinto Direttore delle attività corali nell’arco dei 145 anni di storia del
coro, il Lehigh University Choral Arts si è esibito in tutto il mondo, dalla Carnegie Hall e Avery Fisher Hall
a New York, alla Schubertsaal e Staatsoper a Vienna, dalla Sala della Filarmonica di San Pietroburgo alla
Chiang Kai-shek Memorial Hall di Taipei e alla Berlin Philharmonic Hall.
Gli studenti di tutti i corsi di studio, i collaboratori, i laureati e i coristi della comunità di Lehigh Valley
partecipano ai quattro cori del Dipartimento di Musica: University Choir, Glee Club (coro maschile), Dolce
(coro femminile), e Choral Union (coro sinfonico).
La mèlodie française Dedicata alla voce, la masterclass di Marie-Thérèse Keller. Formatasi alla Ecole
dell’Opéra di Parigi, Marie-Thérèse Keller vanta una lunga carriera internazionale d’artista lirica che l’ha
vista rivestire i maggiori ruoli di mezzosoprano del repertorio operistico (in Carmen, Don Giovanni, Così
fan tutte, Il Flauto magico, Le nozze di Figaro, Lulù, Il Cavaliere della Rosa, Pélléas et Mélisande, Madama
Butterfly, Lucia di Lammermoor, La Dama di Picche, ecc.) sotto la direzione di prestiogiosi maestri quali M.
Plasson, S. Rattle, M. Minkovski, M. Janovski. Si è esibita nei più grandi teatri d’opera della scena mondiale
(Chatelet, Champ Elisée, Bastille, Capitole, Mogador, Grenier...). è docente di canto presso il Conservatoire
du Pays de Montbéliard e l’Ecole Normale de Musique “Alfred Cortot” di Parigi. Collabora al pianoforte il
maestro Patrick Froesch.
Young artists recital Con i giovani musicisti della Chesapeake Orchestra, partner artistico del Festival,
che partecipando ai master e ai seminari avranno occasione di esibirsi di fronte al pubblico albese,
presentando le loro capacità in un ventaglio di differenti repertori.
Venerdì 29 maggio
ore 17.30 Chiesa della Maddalena
Haru no Umi
L’oceano di primavera
Yoshimi Oshima flauto
Marta Facchera arpa
Musiche di Miyagi, Debussy, Bach, Mozart, Ibert
ore 21 Chiesa di San Domenico
Éclat lyrique
Le voci di primavera
Tamara Bounazou soprano
Sara Notarnicola soprano
Axelle Saint-Cirel mezzosoprano
Patrick Froesch pianoforte
Musiche di Rossini, Debussy, Poulenc, Gershwin, Puccini, Hahn
Haru no Umi - L’oceano di primavera Il flauto e l’arpa sono tra gli strumenti più trasparenti ed
evocativi, tanto più quando affrontano melodie che giungono dall’Estremo Oriente, sommando alla magia
del suono il fascino del mistero e dell’esotico. Haru no Umi significa Oceano di primavera ed è un brano
molto noto in Giappone, che celebra l’inizio del nuovo anno. Fu scritto nel 1929 da Michio Miyagi, per
shakuhachi e koto, strumenti della tradizione giapponese con molte similitudini con il flauto e l’arpa di
questo pomeriggio. Attorno a questo brano si sviluppa il programma, che comprende i maggiori autori del
repertorio europeo, brani virtuosi ed onirici in un felice incontro tra Occidente ed Oriente.
Éclat lyrique - Le voci di primavera Un concerto vocale all’insegna della magia della primavera, in foma
di recital a tre voci, che si alternano in arie d’opera, mélodies, duetti e terzetti, esplorando diverse epoche
e stili. La scelta degli autori – gli italiani Rossini e Puccini, i francesi Debussy e Poulenc e l’americano
Gershswin – è varia, ma accomunata dalla qualità della scrittura per il canto.
Sabato 30 maggio
ore 17.30 Chiesa di San Giuseppe
Omaggio a Yves Cornière
François Henry pianoforte
Musiche di Chopin, Schumann, Debussy, Cornière
ore 21 Chiesa di San Domenico
Amori e eroi
Orchestra Filarmonica di Stato della Romania
direttore Jeff Silberschlag
Musiche di Strauss, Korngold, Copland, Williams
Omaggio a Yves Cornière Il concerto è dedicato a Yves Cornière, compositore, direttore d’orchestra,
organista, vincitore del Prix de Rome, scomparso a Parigi nel 2011. Si colloca nell’ambito di una serie di
eventi organizzati in Europa per diffondere le sua musica ancora inedita, curata dal pianista e musicologo
francese François Henry. In apertura brani di Chopin, Schumann e Debussy, compositori che hanno
influenzato la sua estetica e la sua scrittura; quindi viene presentata la Suite Turquoise nella versione per
pianoforte solo, che Yves Cornière compose in omaggio alla Turchia, paese che lo ospitò come direttore
d’orchestra e insegnante di armonia presso il Conservatorio di Ankara. Il concerto sarà preceduto da un
breve video di presentazione.
Amori e eroi Con il folgorante Don Juan, un Richard Strauss appena ventiquattrenne compone la sua
prima grande partitura sinfonica scegliendo il mito del Don Giovanni, tema assoluto dell'esuberante vitalità,
dell’eros e della passione. Temi tumultuosi riempiono la scena, l'eroe seduttore col suo armamentario
cavalleresco e aristocratico si alterna alle emozioni languide e dolci dell'universo femminile, in un divenire
travolgente e incontrollato che si conclude con la sua stessa fine. Dall'eroe immortale dell'amore agli eroi di
Erich Korngold, considerato il padre della colonna sonora, con la suite Lo sparviero del mare (The Sea
Hawk) film del 1940, per passare a Rodeo di Aaron Copland, archetipico del suono descrittivo della musica
americana, uno stile che unisce la musica classica al jazz, quella contemporanea al folklore statunitense. Il
programma si conclude con John Williams, uno degli autori di colonne più celebrati e riconosciuti degli
ultimi decenni, vincitore di numerosi premi Oscar, da Schindler's List a ET, da Guerre stellari a Lo squalo,
che ci propone, come il classico happy end della cinematografico americana, la marcia di un un eroe per
eccellenza: Superman.
Domenica 31 maggio
ore 11 Chiesa di San Giuseppe
I flauti di Amadé
Yoshimi Oshima, Giuseppe Nova flauti
Josè Cueto violino
Italy&USA String Trio
Musiche di Haydn, Mozart
Apertura del concerto con il Civico Istituto Musicale “Lodovico Rocca” di Alba:
Matteo Neri chitarra
ore 17.30 Auditorium Beppe Fenoglio
In dialogo con la nuova musica: Willem Jeths
Conferenza con interventi musicali dal vivo
Relatori Willem Jeths, Nicola Davico
Brackman Trio
Tim Brackman violino
Jonathan van IJzerlooij violoncello
Anne Brackman pianoforte
ore 21 Chiesa di San Domenico
Dall’Europa al Nuovo Mondo
Kakeru Chiku flauto
Vincitore della XIX edizione del Concorso Internazionale di Biwako, Giappone
Orchestra Filarmonica di Stato della Romania
Direttore Michael Zukernik
Musiche di Smetana, Reinecke, Dvorák
Concerto in collaborazione con A.Gi.Mus Alba Langhe Roero
I flauti di Amadé La leggenda vuole che Mozart non fosse particolarmente attratto dal flauto ed alcune
sue lettere avvalorano questo giudizio. Difficile credergli - non forse come sfogo rivolto a interpreti o
committenti di scarso valore - quando si ascoltano pagine di così grande ispirazione come i quartetti per
flauto e trio d’archi, opere di valore e bellezza assoluti, nei quale Mozart è prodigo del suo genio e della sua
ironia.
In dialogo con la nuova musica: Willem Jeths
Alba Music Festival dà spazio a uno dei più interessanti compositori contemporanei olandesi, che
introduciamo con le sue stesse frasi: «Intuizione e associazione solo le parole chiave del mio processo
compositivo, insieme alla tensione verso la chiarezza e l’economia del materiale musicale. La natura è una
delle mie principali fonti di ispirazione. Secondo me, il nostro tempo ha definitivamente abbandonato
l’attenzione verso la musica modernista, astratta, atonale e intellettualmente costruita. Accolgo con favore
questa esperienza e volgo me stesso in un nuovo atteggiamento verso la bellezza, pienamente consapevole
del nostro tempo». Un incontro con Willem Jeths, condotto da Nicola Davico, nel quale avremo anche
modo di apprezzare, con l’ausilio dell’ensemble olandese Brackam Trio, le sue musiche.
Dall’Europa al Nuovo Mondo I professori dell’Orchestra della Romania danno il benvenuto sul podio a
Michael Zukernik, fondatore e direttore artistico della Philharmonisches Kammerorchester di Berlino, per
la prima volta sul palcoscenico albese. Insieme ci proporranno due immortali pagine sinfoniche: la Moldava,
uno dei più celebri poemi sinfonici della musica classica, composto nel 1874 da Bedrich Smetana, che
descrive e celebra la bellezza del fiume Vltava, dai boschi boemi giunge fino alla città di Praga; poi la celebre
Nona Sinfonia di Dvorák, nella quale la matrice compositiva europea viene contaminata dagli spiritual del
Nuovo Mondo, l’America. Si aggiunge il Concerto per flauto e orchestra di Karl Reinecke, compositore
radicato nella profonda tradizione europea, in una delle poche pagine romantiche dedicate allo strumento,
qui interpretato dal giovane talento giapponese del flauto Kakeru Chiku, vincitore del prestigioso Concorso
Internazionale di Biwako, in Giappone.
Biwako International Flute Competition
Il Biwako International Flute Competition, che si tiene annualmente in Giappone, è giunto alla sua
XX edizione, ed è uno dei più conosciuti e reputati concorsi internazionali dedicati al flauto. La sua lunga
storia è stata coronata da vincitori che si sono affermati tra i grandi solisti internazionali e le giurie hanno
visto avvicendarsi alcuni dei più illustri flautisti del mondo, tra gli altri, il maestro Giuseppe Nova e il
maestro Maxence Larrieu. Il vincitore della scorsa edizione 2014 è il giovane talento giapponese Kakeru
Chiku, vive in Francia e - ne siamo convinti - darà, anche in questa occasione, una prova emozionante della
sua arte.
Takako Shiraishi
Direttore del Comitato esecutivo
Biwako International Flute Competition
Lunedì 1 giugno
ore 17.30 Auditorium Beppe Fenoglio
Giorgio Federico Ghedini,
ritratto di un compositore
Alba Film Festival con Pier Mario Mignone e Dino Bosco
in un incontro fra cinema e musica
Nicola Davico pianoforte
ore 21 Chiesa di San Domenico
1945. Moby Dick, l’albatro e la vittoria
Trio des Alpes
Barbara Ciannamea violino
Claude Hauri violoncello
Corrado Greco pianoforte
Luca Occelli voce recitante
Orchestra Filarmonica di Stato della Romania
direttore Jeff Silberschlag
Musiche di Šostakovich, Ghedini
In collaborazione con il Conservatorio “Giorgio Federico Ghedini” di Cuneo nell’ambito delle celebrazioni
per i cinquantenario della scomparsa del compositore
Giorgio Federico Ghedini, ritratto di un compositore Continua la collaborazione con Alba Film
Festival per un ritratto del compositore cuneese Giorgio Federico Ghedini, a cinquant’anni dalla scomparsa.
Artista versatile, scrisse anche tre pregevoli colonne sonore di film, tra cui nel 1935, di Don Bosco, diretto
da Goffredo Alessandrini e sceneggiato da Aldo Vergano: la pellicola ci collega anche al bicentenario del
Santo piemontese. Verranno proposte anche alcune scene di John Huston da Moby Dick, film dedicato
all’omonimo capolavoro di Hermann Melville (tradotto da Cesare Pavese) che ispirò il Concerto
dell’albatro, in programma la sera. A completamento del pomeriggio, il maestro Davico eseguirà dal vivo al
pianoforte alcuni estratti significativi del pensiero musicale di Ghedini.
1945. Moby Dick, l’albatro e la vittoria Nel 1945, fra le macerie di un’Italia prima sconfitta, poi
occupata e infine liberata, lo sguardo di Giorgio Federico Ghedini si alza sognante verso spazi lontanissimi,
sconfinati e misteriosi, accompagnato dalle parole di Melville: nasce così il suo Concerto dell’albatro. Nello
stesso anno, in Unione Sovietica, si festeggia invece la vittoria: Šostakovič scrive una riuscita Sinfonia: una
pagina allegra, persino scherzosa, la quale tuttavia indispettisce i vertici del potere in quanto priva dei toni
epici e trionfali che l’occasione avrebbe richiesto.
Martedì 2 giugno
ore 17 Chiesa di San Domenico
Carmina Burana
Musiche di Carl Orff
Sung Hee Park soprano
Angelo Scardina tenore
Corrado Cappitta baritono
Orchestra Filarmonica di Stato della Romania
Direttore Gudni Emilsson
Casale Coro
Direttore Giulio Castagnoli
Maestro collaboratore Andrea Stefenell
Coro di voci bianche "L'Opera dei Ragazzi" di Casale Monferrato
Direttore Erika Patrucco
Coro "Mario Panatero"
Direttore Gian Marco Bosio
Maestro collaboratore Nikolaj Bogdanov
Coro voci bianche della scuola "A. Casella" di Novi Ligure
Direttore Raffaella Tassistro
A proposito dei Carmina Burana
Nel Novecento lo straordinario sviluppo della musica popolare ha avuto come parallelo una frattura,
ancora non sanata, fra la cosiddetta arte “colta” e il grande pubblico. In particolare, la crisi della tonalità e
gli sviluppi dodecafonici hanno creato prodotti èlitari, il cui significato, inaccessibile senza un bagaglio di
competenze tecniche non comune, risiede maggiormente nelle geometrie della scrittura che nell’effetto
dell’ascolto. Non stupisce, quindi, che i programmi delle attuali stagioni classiche si concentrino su repertori
sette-ottocenteschi, riservando al secolo scorso soltanto sporadiche incursioni. Eppure, esistono opere del
XX secolo che hanno raggiunto una vasta popolarità: esemplare è il caso dei Carmina Burana di Carl Orff, i
quali, non fosse altro che per questa ragione, meritano di essere oggetto di studio.
Tutto quanto ho scritto sinora e che voi avete malauguratamente pubblicato può essere mandato al
macero. La mia produzione ha inizio con i Carmina Burana.
Carl Orff, Lettera all’editore Schott Music, 1937
Questo è quanto scrive un Orff già quarantenne, sicuro di aver trovato il proprio terreno espressivo ideale,
una vera e propria rinascita a partire da quel momento. Nato in una famiglia bavarese di tradizioni militari
ma aperta alla cultura, egli iniziò a formarsi musicalmente con il grande repertorio operistico e con il
sinfonismo austro-tedesco, a cui in seguito si affiancò la scoperta di Debussy; anche in campo letterario
partì dai classici, aggiungendovi di volta in volta nuove esperienze autonome, come la scrittura simbolista di
Maeterlink, intrisa di cultura nipponica, o la poetica del connazionale Bertold Brecht. Dopo le vicissitudini
della Prima guerra mondiale, in cui fra l’altro fu ferito in trincea, i suoi interessi musicologici si rivolsero
all’epoca lontana degli "alte Meister”, fra cui William Byrd e Claudio Monteverdi. Da lì in poi si svilupparono
nella mente dell’artista complessi interrogativi sui suoni, sul linguaggio e sulle rappresentazioni sceniche, in
gran parte alimentati dall’attività della Güntherschule, un istituto specializzato nell'educazione alla
«ginnastica, ritmica, musica e danza», del quale fu co-fondatore e a cui diede un notevole contributo con le
sue doti di pedagogo Una prima, significativa risposta a tali quesiti è rappresentata dai Carmina Burana, una
cantata scenica ispirata al Codex Buranus, codice miniato proveniente dall’antica Bura di San Benedetto e
contenente circa trecento componimenti poetici dei secoli XI e XII; Orff scelse 24 testi (perlopiù in latino,
ma anche in alto tedesco e in provenzale) che trattavano vari argomenti: la sorte, la primavera, la vita
bucolica, nonché i piaceri del vino, della tavola e dell’amore sensuale. L’organico, estremamente vario e
ampio, costruisce architetture musicali basate su bordoni ed ostinati, sulle ripetizioni melodiche
caratteristiche della forma strofica, dove la voce umana viene chiamata ad esprimere tutte le sue possibili
sfumature; a livello armonico la tonalità perde la propria funzione di centro gravitazionale e si presta a
procedimenti arcaicizzanti (in primis il largo impiego dei modi) che trovano inediti sviluppi nelle parti dal
ritmo incalzante, a cui seguono momenti di maggiore respiro ed episodi di puro lirismo. Orff si dedicò alla
scrittura dei Carmina fra il ’35 e il ’36, quando il nazionalsocialismo aveva già conquistato le leve del potere
tedesco e stava preparando il progetto di dominazione continentale. Tenendo ben presente questo dato,
vale la pena leggere l’opinione di Alessandro Baricco, poliedrico intellettuale torinese.
Parte O fortuna, il brano che tutti i coristi e i timpanisti del mondo si sognano di notte. Decibel a quintali,
ritmi barbarici. Brividi alla schiena, e non potrebbe essere altrimenti. Nausea. Idem. I nervi ci stanno, la
mente si ribella. Stesso fenomeno che scatta davanti a certi acuti pucciniani o a certe alluvione mahleriane. I
nervi godono, la mente o la disattivi o non si fa fregare, lei. E si accorge benissimo di quel che manca,
radicalmente e totalmente, in quella valanga di suoni: l’innocenza. È così poco innocente quel sabba ritmico
che quando attacca il coro di voci bianche (c’è anche quello) l’immagine che ti viene in mente è una, e
precisa: le due agghiaccianti gemelline di Shining (Kubrick il grande).Versi in latinorum, parodie goliardiche,
doppi sensi, ritmi barbarici, armonie arcaiche, melodie simil sacre, libidine dell’orrido e soprattutto grasse
emozioni a basso costo: ecco serviti per le famiglie della bella società cento minuti di sana ebbrezza pagana,
nella luce vivida di una incorrotta civiltà primitiva. Magari non era nazista, Orff: ma se uno, nel 1936, in
Germania, concepisce e realizza un progetto del genere, cos’è? Come bisogna chiamarlo?
Alessandro Baricco, Barnum: Cronache dal Grande Show. Feltrinelli, 1995
Ecco, qui risiede il pesante interrogativo sulla posizione ideologica di Orff, la quale, se da un lato non ha
nulla a che vedere con il suo lavoro di compositore, dall’altro, essendo parte della sua Weltanschauung,
non può non essere considerata elemento caratterizzante dell’approccio artistico. Premettendo che la
storiografia è generalmente concorde nell’escludere ogni adesione esplicita da parte sua al nazismo, talvolta
alimentata da voci false, restano tuttavia alcuni punti ambigui – per esempio, l’aver accettato l’invito
dell'Opera di Francoforte a scrivere musiche di scena per il Sogno di una notte d'estate di Shakespeare che
andassero a sostituire la versione di Mendelssohn, compositore ebreo e dunque bandito dai programmi.
Baricco, nella sua riflessione, parte da un rancore morale («quello che si ha per chi ci ha fregati») originato
in primo luogo dalla mancanza di innocenza (vera o presunta) e lo estende alla materia musicale,
irrimediabilmente corrotta. Abbondano però i giudizi opposti.
[…] una creazione artistica originale e felice, che trova il principale motivo d’interesse nella forza
generatrice del ritmo e nell’efficacia rude, primordiale della dinamica, più che nell’esotismo cronologico del
materiale melodico: plasmato del resto con la dose di sensualità necessaria a renderlo irresistibilmente
piacevole evitando sempre il rischio della banalità come quello della monotonia.
Daniele Spini, note per il Maggio Musicale Fiorentino, 8 febbraio 2013
Indipendentemente dal “partito” che sceglierà, l’ascoltatore non potrà fare a meno di apprezzare la lucidità
di Orff nel prendere atto che l’eredità tardo-romantica aveva esaurito le possibilità di ulteriori sviluppi e nel
considerare il recupero dell’antico come alternativa credibile all’ortodossia atonale della scuola viennese.
Questo originale approccio neoclassico, caratterizzato da toni piuttosto austeri, differisce da quello di
Stravinskij, che preferisce mantenere un clima più leggero, talvolta ironico. Il russo, semmai, ci ritorna alla
mente nella sua esperienza fauvista, culminata con la Sagra della primavera, altra mirabile rappresentazione
di energia primitiva. Per continuare il gioco di associazioni, la forza evocativa di un’atmosfera magica e
pagana dei Carmina potrebbe trovare un precedente nel poema sinfonico di Richard Strauss Also sprach
Zarathustra. Poi, che dire delle Valchirie wagneriane? Forse, allungando la lista, potremmo renderci conto
che certi caratteri che si ravvisano in Orff non erano certo la declinazione estetica del regime hitleriano,
bensì parte una lunga tradizione artistico-culturale che ha dato linfa, fra i tanti frutti sani, anche a quello
guasto del nazismo.
Dino Bosco
Giovedì 11 giugno
Appendice al Festival
ore 21 Chiesa di San Giuseppe
Renaissance in the XXI Century
University of Colorado Boulder
Musiche di Chaikovskij, Mozart, Pergolesi, De Falla
Alba Music Festival ospita per il secondo anno il programma Renaissance in the XXI Century in
collaborazione con il dipartimento di musica della University of Colorado Boulder e Florentia Consort di
Firenze.
Il programma prevede una selezione di classici del repertorio cameristico, dal Souvenir de Florence di
Chaikovskij al Quintetto per viola di Mozart, dalle Canciones populares di De Falla al Trio per chitarra di
De Fossa.
Il concerto, divenuto un appuntamento tradizionale per gli amanti di musica da camera, fa parte del
programma di Performing Arts Renaissance in the XXI Century, che si svolge ogni estate a Firenze e vede
giovani artisti, studenti e docenti riunirsi per un periodo di sei settimane d’intenso lavoro artistico e
musicale, nello spirito del Rinascimento riformulato nel presente.
Italy&USA · Alba Music Festival
Dodicesima edizione
2015
Informazioni
tel. +39. 0173. 362408
[email protected]
www.albamusicfestival.com
Ufficio stampa
[email protected]
Ingresso gratuito a tutti i concerti ad esclusione del Concerto Carmina Burana del 2 giugno
alle ore 17 presso la Chiesa di San Domenico.
Per questo concerto, prenotazione e prevendita presso il tavolo di accoglienza nelle serate del Festival.
Posto unico:
10 euro (ingresso gratuito per gli Amici del Festival, vedere le modalità su www.albamusicfestival.com).
È vivamente consigliato avvalersi del servizio di prevendita.
È possibile la prenotazione via email: [email protected], o telefonica al numero sopra riportato,
in questo caso i biglietti dovranno essere tassativamente ritirati nel luogo del concerto entro le ore 16:30.
In caso di disponibilità, i posti rimanenti saranno messi in vendita presso il luogo del concerto il giorno
stesso a partire dalle ore 16.