Fondamenti di reti Componenti hardware e software – Topologia – Architetture Vantaggi delle reti Una rete è un insieme di computer che condividono delle risorse. Le risorse condivise possono essere di diverso tipo. Gli esempi più comuni sono rappresentati dalla connessione ad Internet, stampanti e spazio su disco. Anche la possibilità di accedere a servizi specifici costituisce una condivisione di risorse: quando un utente esegue un programma su un computer remoto, ad esempio, utilizza una risorsa (il programma stesso) che è condivisa tra più utenti della rete. I vantaggi delle risorse condivise vanno quindi dal risparmio economico (non serve avere una stampante per ogni computer) ad un incremento di produttività. Applicazioni server e client Un server è un’applicazione che attende una richiesta di un servizio specifico da parte di un’altra applicazione, detta client. La richiesta di un servizio può originarsi sia dalla macchina stessa su cui è in esecuzione il server sia da un’altra macchina della rete. Ogni server può essere interrogato solamente da client specifici: per esempio un server Web può ricevere richieste da un browser, ma non da un client di posta elettronica. Client e server, anche se di produttori differenti, devono condividere un insieme di regole di interazione. Per estensione di linguaggio un server è anche una macchina su cui è in esecuzione un’applicazione server. Server di rete Un server di rete è un computer su cui sono in esecuzione applicazioni che offrono servizi specifici alle altre macchine della rete, come per esempio autenticazione degli utenti, controllo, distribuzione di criteri di amministrazione e simili. I computer che si avvalgono dei servizi di un server di rete vengono chiamati client, estendendo anche in questo il significato della parola che, più strettamente, sarebbe riferita alle applicazioni. Un server di rete, per poter assolvere ai suoi compiti, è generalmente una macchina piuttosto potente, dotata di una quantità di RAM piuttosto grande. Se la rete è piccola, più che un processore molto potente è utile una grande quantità di RAM. Dal momento che un server non deve essere utilizzato per il lavoro ordinario degli utenti, non sono affatto necessarie particolari prestazioni grafiche. Sistemi operativi server e client I sistemi operativi Microsoft sono nettamente distinti in sistemi operativi server e sistemi operativi client. Fra i primi si devono annoverare Windows NT Server, Windows 2000 Server e Windows 2003 Server, dei quali esistono, inoltre, differenti versioni, ognuna progettata per reti di dimensioni differenti e differenti carichi di lavoro. Windows NT Workstation, Windows 2000 Professional e Windows XP Professional sono esempi di sistemi operativi client. In ambiente Linux questa distinzione non è sempre così netta. Infatti, sebbene alcune distribuzioni commerciali annoverino versioni del sistema operativo ottimizzate per questa funzione e arricchite di applicazioni ad hoc, il fatto che una macchina Linux sia un server di rete dipende solamente dalle applicazioni in esecuzione su di essa. Reti peer-to-peer Una rete priva di un server di rete è una rete peer-to-peer. In tale situazione ogni computer mette a disposizione delle risorse e accede a quelle condivise degli altri computer con un rapporto paritetico. Le reti peer-to-peer sono una soluzione accettabile a livello domestico o in piccoli uffici, con un numero limitato di computer. I vantaggi delle reti peer-to-peer vanno ravvisati nella facilità di configurazione, che spesso non richiede personale altamente specializzato, e il basso impatto economico. D’altro canto non consentono un’amministrazione centralizzata delle risorse e dell’accesso ad esse. Client di rete Un computer client viene solitamente utilizzato dagli utenti per lo svolgimento delle loro attività quotidiane, anche se nulla vieta che possa eseguire altre applicazioni server, come per esempio server Web, server FTP o altro. Le caratteristiche che si richiedono ad un client sono sostanzialmente legate, oltre ai requisiti minimi del sistema operativo, alle applicazioni che deve eseguire. Se da un lato non si richiedono particolare prestazioni grafiche, come dimostra il fatto che molti server Linux non abbiano installata alcuna GUI, in un client la necessità di prestazioni grafiche elevate può essere particolarmente sentita. Un caso particolare di client è rappresentato dai thin client, che sono computer particolarmente poveri, se non privi, di capacità logiche e di memorizzazione, che si appoggiano per ogni necessità ad un “fat” server. Tralasciando l’ovvia connessione di rete, l’unico requisito è la capacità grafica. La scheda di rete La scheda di rete è il dispositivo che consente la connessione del computer alla rete. Spesso ci si riferisce ad essa con l’acronimo NIC (Network Interface Card, scheda di interfaccia di rete). La scelta della scheda appropriata dipende dal computer e dal tipo di rete. Bisogna infatti valutare se la scheda debba essere installata su un portatile, nel qual caso potrebbe essere necessaria una scheda PCMCIA, o un desktop, in cui si può ricorrere ad una scheda PCI. Inoltre ogni scheda è compatibile per una sola architettura di rete: una scheda Ethernet non può essere utilizzata per connettersi ad una rete Token ring. Ad ogni scheda di rete è assegnato un indirizzo fisico univoco, detto MAC address (Media Access Control). Ogni MAC address, per molte architetture di rete, è composto da sei byte, ognuno dei quali viene espresso come una coppia di numeri esadecimali. Un esempio di MAC address è 88-B2-3C-A7-FF-03. Topologie di rete La topologia è il modo in cui i computer di una rete sono interconnessi tra di loro. Le più diffuse sono: A bus: ogni computer è connesso solamente e direttamente ad un mezzo trasmissivo lineare, lungo il quale si propagano in entrambe le direzioni le trasmissioni di ogni singolo computer. A stella: tutti i computer sono connessi direttamente ad un nodo centrale, solitamente attraverso due connessioni punto a punto, una per la ricezione e una per la trasmissione dati. Ad anello: i computer formano una struttura ad anello chiuso, in cui ognuno riceve dati dal precedente e li ripete al successivo. I dati fluiscono solamente in senso orario o antiorario. Ad albero: è una estensione della rete a bus, solitamente utilizzata in reti con un numero piuttosto ampio di computer. In una struttura ad albero, al posto dei singoli nodi possono esservi diramazioni prive di strutture ad anello. Mezzi trasmissivi Le trasmissioni dei singoli computer si propagano nella rete attraverso un mezzo trasmissivo. Vengono comunemente utilizzati i seguenti mezzi trasmissivi: – Doppino in rame – Doppino in rame binato – Cavo coassiale – Fibre ottiche – Canali radio terrestri e satellitari Per ognuno di questi mezzi trasmissivi possono esistere supporti con proprietà differenti, ognuno dei quali può essere utilizzato per connessioni entro distanze specifiche o solamente per un certo numero massimo di connessioni. Doppino in rame e doppino in rame binato Il doppino in rame consiste di due fili di rame singolarmente isolati e intrecciati a spirale regolare e costituisce un link per la comunicazione. Per ridurre l’interferenza con altri doppini nelle vicinanze, un doppino è protetto da una guaina esterna. Trova largo utilizzo nelle comunicazioni telefoniche, cui corrispondono jack RJ11. Il doppino di rame binato è costituito da due doppini di rame non schermati UTP (Unshield Twisted Pair) o schermati. Nelle LAN consente di raggiungere velocità di 10Mbit/s o 100Mbit/s. Nel primo caso possono essere utilizzati doppini di categoria 3, mentre la categoria 5, caratterizzata da un numero maggiore di avvolgimenti per centimetro e una guaina isolante in Teflon, viene utilizzata per le connessioni a 100Mbit/s. Il jack utilizzato è RJ45. Cavo coassiale, fibre ottiche e canali radio I cavi coassiali consistono di due conduttori di rame concentrici, separati da un isolante e racchiusi da una guaina. Nelle LAN vengono utilizzati due tipi distinti di cavi coassiali: a banda base o a banda larga. Il cavo coassiale a banda base ha un’impedenza di 50 ohm e un diametro di circa 1 cm. Il cavo coassiale a banda larga ha invece un’impedenza di 75 ohm ed è più spesso e costoso. Le fibre ottiche sono caratterizzate da elevate velocità e da una particolare resistenza alle interferenze. Ciò le rende il mezzo ideale per le lunghe distanze, anche centinaia di chilometri, giustificando, così, gli elevati costi che richiedono. I canali radio, che non richiedono la presenza di cablaggi, consentono trasmissioni sia entro l’area locale sia a livello satellitare. Sussistono, ovviamente, profonde differenze nei due casi. Hub e switch Gli hub sono dispositivi che funzionano da concentratori, nel senso che inoltrano su tutte le loro porte i segnali che ricevono da una qualsiasi: in una topologia a stella possono essere la postazione centrale. Gli hub sono passivi, se si limitano a “distribuire” il segnale, attivi se, oltra a ciò, lo amplificano. Gli switch, sebbene lavorino ad un livello di rete differente, compiono la medesima funzione di inoltro degli hub, con la differenza che i segnali ricevuti vengono inoltrati solamente sulla porta ove è connesso il destinatario. Sia gli hub che gli switch sono ampiamente utilizzati nella LAN, in quanto consentono di superare le limitazioni dovute ad una struttura rigidamente lineare della rete. Inoltre gli switch consentono di ottimizzare lo sfruttamento della banda della rete su sue singole porzioni. Architetture di rete Le reti possono essere classificate secondo la loro architettura, vale a dire in base alle tecnologie utilizzate. Fra le architetture più utilizzate, bisogna ricordare: – Ethernet – Token ring – FDDI Le differenze fra le varie architetture si manifestano sia a livello di pacchettizzazione dei dati, sia nella modalità della loro trasmissione, come pure nei cavi di rete utilizzati. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, alcune architetture possono ricorrere a tipologie di cavi differenti (per esempio Ethernet). Ethernet Con il termine Ethernet ci si riferisce a un insieme di tecnologie differenti che, sostanzialmente, hanno in comune: • la struttura del frame di Ethernet, vale a dire la struttura del pacchetto di dati; • il fatto che tutti i nodi siano collegati da un canale di broadcast e utilizzino un algoritmo di CSMA/CD (Carrier Sense Multiple Access/Collision Detection). Le tecnologie Ethernet possono essere schematizzate come segue: – Ethernet 10Base2 e 10Base5 – Ethernet 10BaseT e 100BaseT – Ethernet 10BaseF e 100BaseF -Gigabit Ethernet Ethernet 10Base2 e 10Base5 Ethernet 10Base2 prevede l’utilizzo di cavi coassiali del diametro di 5mm e impedenza 50 ohm, indicati con la sigla RG58 o RG59, mentre Ethernet 10Base5 utilizza cavi analoghi ma di diametro di 10mm, indicati con la sigla RG8. Le reti Ethernet 10Base5 stanno scomparendo. Entrambe, basandosi su una topologia a bus lineare, consentono velocità pari a 10Mbps, ma su lunghezze e numero di nodi differenti. Infatti Ethernet 10Base2 prevede segmenti (cioè tratti di cavo non interrotti da hub o ripetitori) lunghi sino a 185m con al massimo 30 nodi, mentre Ethernet 10Base5 consente segmenti lunghi sino a 500m e un numero massimo di nodi pari a 100. Alle estremità di un cavo RG58, chiamato anche thin cable, vi sono dei connettori BNC, mentre i cavi RG8 prevedono connettori di tipo N. Ogni computer di una rete di tipo 10Base2 deve avere un connettore BNC, cui si collega un adattatore BNC a T. Questo consente di congiungere due cavi coassiali che costituiscono il bus lineare della rete. Ai nodi estremi su un lato del connettore a T viene posto un tappo, che termina correttamente il bus. Connettori AUI Schede Ethernet molto vecchie possono presentare connettori di tipo AUI, eventualmente in aggiunta a connettori di tipo BNC. I connettori di tipo AUI sono a 15 poli e consentono la connessione di un transceiver, detto anche MAU (Multistation Access Unit), cui viene collegato un cavo coassiale. Venivano utilizzati per lo più in reti Ethernet 10Base5 e quindi il cavo coassiale è RG8 (detto anche thick cable) e attualmente sono praticamente in disuso. Ethernet 10BaseT e 100BaseT Ethernet 10BaseT e 100BaseT utilizzano entrambe un cavo UTP, costituito quindi da due doppini intrecciati non schermati. Mentre nell’Ethernet 10BaseT si utilizzano cavi di categoria 3, l’Ethernet 100BaseT utilizza cavi di categoria 5, anche se le specifiche di Ethernet 100BaseT4 consentono l’uso di cavi di categoria 3. In entrambi i casi la topologia è a stella, dove il concentratore è costituito da un hub o uno switch. La distanza massima tra un terminale e l’hub è di 100m ma, utilizzando diversi hub in successione, la lunghezza totale della rete può essere anche molto superiore. Gli adattatori che vengono utilizzati sono di tipo RJ45. Le reti Ethernet 10BaseT, la cui velocità è di 10Mbps, lasciano ormai il posto a reti Ethernet 100BaseT, che possono arrivare a 100Mbps. Ethernet 10BaseF, 100BaseFX e Gigaset Ethernet Ethernet 10BaseF e 100BaseFX operano rispettivamente a 10Mbps e 100Mbps e prevedono l’utilizzo della fibra ottica. L’utilizzo della fibra ottica presenta considerevoli vantaggi, come la possibilità di avere segmenti sino a 500m nell’Ethernet 10BaseF, ma anche costi molto superiori. La fibra ottica può essere utilizzata anche nelle reti Ethernet a 1000Mbps, dette Gigaset Ethernet. I sistemi 1000BaseSX utilizzano lunghezze d’onda corte e ogni segmento può arrivare sino a 550m, mentre le reti 1000BaseLX utilizzano lunghezze d’onda lunghe e ogni segmento può arrivare sino a 5KM. Altre specifiche Ethernet a 1000 Mbps prevedono l’utilizzo di doppini schermati: le specifiche 1000BaseCX prevedono un doppino schermato apposito, chiamato copper, e ammettono segmenti lunghi sino a 25m, mentre le specifiche 1000BaseT utilizzano quattro paia di doppini schermati di categoria 5. In quest’ultimo caso la lunghezza dei segmenti può al massimo arrivare a 100m. Token ring Le reti Token ring evitano il problema delle collisioni dei segnali, facendo sì che un solo nodo alla volta possa trasmettere. Nelle reti Token ring ogni nodo riceve da un segmento della rete e trasmette sul segmento successivo in una struttura ad anello chiuso. In questo modo ogni nodo funziona da ripetitore e trasmette i propri dati insieme a quelli che riceve. Se nella rete non vi è nulla da trasmettere, viene passato, comunque, nell’anello un particolare segnale, detto token, che viene ritrasmesso di nodo in nodo. Se una macchina deve trasmettere dei dati attende il token e li trasmette insieme ad esso. Nelle reti Token ring vengono utilizzati cavi coassiali, doppini schermati o fibra ottica, ma ciò non influenza le velocità, che sono sempre 4Mbps, 8Mbps o 100Mbps. Viene, invece, influenzata la lunghezza massima dei segmenti. Poiché in una rete Token ring un PC spento interromperebbe la rete stessa, solitamente ogni macchina è collegata ad un MAU (Media Access Unit), che serve a connettere il link precedente e successivo alla macchina. FDDI FDDI (Fiber Distributed Data Interface) consente di creare reti di vaste dimensioni, tipicamente sino a 500 nodi su una distanza di 100km. I protocolli FDDI, a seconda della configurazione, possono supportare comunque reti anche più vaste. Le reti FDDI utilizzano la fibra ottica e sono organizzate in modo da formare uno o più anelli. In quest’ultimo caso gli anelli sono controrotanti, nel senso che le informazioni vengono trasmesse in direzione opposta nei vari anelli. Ogni nodo è connesso a più anelli, in modo che in caso di danneggiamento di un segmento, è possibile congiungere due anelli dalle parti opposti dell’interruzione, escludendo il tratto danneggiato. La velocità massima supportata è di 100Mbps. LAN e WAN LAN è l’acronimo di Local Area Network, una rete locale di piccole dimensioni che si estende normalmente entro lo spazio di un ufficio o un edificio. Normalmente è composta da computer, stampanti, cavi di rete, switch e hub. Può comunicare con reti esterne, ma non è necessario, per mezzo di modem o router. Una WAN, Wide Area Network, è una rete di grandi dimensioni geografiche, che si estende anche per centinaia di chilometri. Internet è un esempio di WAN pubblica. Intranet e Extranet Sia l’Intranet che l’Extranet sono reti che forniscono ai loro utenti servizi analoghi a quelli offerti da Internet: server Web, posta elettronica e simili. Queste reti, però, sono di natura privata e possono estendersi anche su grandi distanze, collegando filiali e sezioni distaccate di una medesima azienda o istituzione. Per questo motivo possono essere considerate delle WAN private. Possono utilizzare delle connessioni proprie, ma anche affidare il trasporto delle comunicazioni alla stessa rete Internet. La differenza tra le due consiste sostanzialmente nel fatto che si ha accesso all’Intranet solamente dal suo interno, mentre l’Extranet consente l’accesso anche dal suo esterno a soggetti selezionati, come fornitori, consulenti, collaboratori etc, che devono identificarsi con un nome utente e password o altro meccanismo di autenticazione. In ragione di ciò, una Extranet è una WAN privata sicura.