L’uomo: un essere religioso
Obiettivi
Ricerca umana e rivelazione di Dio nella storia: il Cristianesimo a confronto con l’Ebraismo
e le altre religioni.
Evidenziare gli elementi specifici della dottrina, del culto e dell’etica delle altre religioni.
Una esclusiva definizione del termine religione non esiste in assoluto, in quanto tale
parola rappresenta diverse realtà che si differenziano per specifici ambiti di appartenenza,
e che definiscono differenti sfere dell’esistenza umana.
Con religione indichiamo le attività pratiche, i culti, che le antiche civiltà celebravano
quotidianamente in onore degli dèi; l’insieme di superstizioni che ci riportano in qualche
modo alla credenza di un misterioso potere occulto; il sentimento di una comunità che nei
momenti di difficoltà si stringe attorno alla figura sacra per chiedere protezione, la
percezione di un che di sacro ed inviolabile che si distingue dal comune, dal profano.
La religione può caratterizzare una forma espressiva di un popolo, la sua forza spirituale.
Ma anche individualmente essa può esprimere un sentimento intimo, particolare, che non
è spesso manifestabile, come ad esempio la preghiera privata, la fede, il voto, il rapporto
personale con Dio, ecc.
La religione non è soltanto una forma di culto, perché la si può delineare anche sotto
l’aspetto istituzionale, politico, sociale e soprattutto culturale.
Le definizioni latine dalle quali deriva l’etimologia del termine religione sono:
Religare: legame tra l’uomo e Dio; Relegere: venerazione degli dèi.
Ma abbiamo appena accennato come attraverso la parola religione si può descrivere una
serie di realtà concrete e visibili ed anche spirituali, esistenti sin dalla nascita dell’uomo,
come testimoniano oggi le informazioni di carattere storico ed archeologico, che emergono
dai resti e dai reperti del passato.
Come nasce tuttavia una religione?
Qual è la sua vera origine?
Per trovare queste risposte bisognerà ricorrere alle radici dell’uomo che in quanto essere
imperfetto, sente di fronte alla sua piccolezza l’ esigenza ineluttabile di vivere in un
mondo perfetto ed eterno, ricorrendo alla ricerca di quell’ Essere che egli ritiene a sé
superiore e potente che in qualche modo ha deciso a priori e può decidere a posteriori del
suo destino, nonostante la morte.
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Più semplicemente, se l’uomo ha sempre cercato di scoprire cosa possa esserci dopo la sua
esistenza, ricorrendo alla religione come forma concreta di comunicazione con Dio, in
qualche modo la religione accogliendo questa ricerca si pone come sistema di
orientamento e di guida che dà quelle indicazioni sia sul piano del comportamento
all’interno di una comunità sociale, che su quello della sfera interiore e spirituale che
l’uomo stesso sente di possedere e dunque di poter gestire.
Ecco perché ripercorrendo insieme le forme di religiosità dei popoli antichi, ci
accorgeremo, di come la religione era parte integrante ed importante della vita sociale, così
come lo erano i sacerdoti, che avevano il compito di consigliare le scelte dei capi di
governo, e di gestire le forme di culto che fungevano da legame tra l’individuo ed il suo
dio.
Ogni civiltà possedeva una religione, un culto, un tempio, delle divinità alle quali
rivolgersi, una dottrina. E benché ciascuna fosse diversa dall’altra, ogni forma di religiosità
rispecchiava l’esigenza di ogni popolo, nel sentirsi protetto, prediletto, difeso.
Le divinità venivano interpellate attraverso gli oracoli, prima di ogni decisione
importante, di ogni guerra, di ogni carestia o di vicende personali più comuni.
Esse venivano poi raffigurate sottoforma di esseri umani: divinità antropomorfe o di
animali: divinità zoomorfe.
Mentre per le religioni tribali era consueto identificare gli dèi con gli elementi della natura
(animismo) o si pensava che dio fosse la natura (panteismo). Molto diffuso un po’ in tutte
le civiltà era il culto dei morti, che esplicitava un legame tra gli uomini dell’aldiqua con
quelli trapassati nell’aldilà.
Possiamo così affermare che la religione nasce con l’uomo perché tutto il sistema di
credenze che ritroviamo nella storia dei popoli, sta a testimoniare in qualche modo che
nell’individuo permane un essere religioso che quando interpellato, manifesta la speranza
di una vita eterna, priva di sofferenza.
Ci occuperemo di approfondire le religioni antico-occidentali, che hanno fortemente
caratterizzato la cultura delle prime civiltà, del Mediterraneo, della Mesopotamia e
dell’Europa, seguendo uno schema comune che sarà quello di capire quali fossero le
credenze fondamentali di queste civiltà, le figure religiose inserite nelle società di quel
tempo, le grandi costruzioni di edifici religiosi ed altre curiosità che man mano andremo a
sviscerare laddove sarà possibile ritrovare delle informazioni attendibili.
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