CONVENZIONE DOTT.SSA ELISABETTA ZECCHIN NUTRIZIONISTA

Torino, 25 luglio 2013
Prot.: NEWS: 152_13
Agli associati
CONVENZIONE
DOTT.SSA ELISABETTA ZECCHIN
NUTRIZIONISTA
FABI Plus vi ricorda la convenzione con la nutrizionista Dott.ssa Elisabetta Zecchin.
Attraverso una dieta equilibrata, la Dott.ssa Elisabetta Zecchin, promuove la
consapevolezza alimentare indispensabile per garantire e mantenere nel lungo periodo
gli obiettivi prefissati. Esegue test di intolleranze alimentari (test citotossico per le
intolleranze alimentari) che spesso sono la causa di varie sintomatologie e sono
correlate a disordini del peso corporeo.
Alimentarsi in maniera corretta ed equilibrata è d'importanza fondamentale per il
nostro organismo: mangiare bene vuol dire sentirsi bene ed apparire in forma. Gli
alimenti possono rappresentare quanto di più naturale e semplice abbiamo a
disposizione per prevenire innumerevoli stati di malattie, per contrastare svariati
sintomi, patologie croniche e psicosomatiche.
La dieta è strettamente legata al metabolismo della persona che la segue ed è
fondamentale per riuscire a mantenere uno stato di equilibrio e quindi di salute.
La Dott.ssa Elisabetta Zecchin segue i pazienti nell'apprendimento di uno stile
alimentare più sano ed equilibrato e li aiuta ad intraprendere un regime alimentare
maggiormente consono alla loro struttura e all'attività quotidiana che svolgono. È in
grado di valutare le componenti nutritive adatte alle loro caratteristiche fisiche e
psichiche e di fornire un valido aiuto nelle situazioni di sottomissione a forte stress, in
particolare a quello derivante dall'impegno nell'attività fisica ed agonistica.
Presentando la Card FABI Plus sconto del 10%
(alleghiamo articolo pag. 30-31 Plus Magazine - giugno 2013)
Dott.ssa Elisabetta Zecchin Nutrizionista
C.so Francia 2 Bis - Torino
c/o CEMUR87
C.so Torino 64 - Avigliana (TO)
c/o Centro Medico Valsangone
Cell. 338 7015016
www.nutrizionesalute.net; [email protected]
Cordiali saluti.
FABI Plus – Via Guarini 4 – 10123 Torino – tel. 0115611153 – fax 011540096
www.fabiplus.org - [email protected]
MEDICINA E SALUTE
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
Dottoressa
Elisabetta Zecchin
Biologa nutrizionista
Laureata in Scienze Biologiche con indirizzo biomolecolare, la Dottoressa Elisabetta Zecchin è biologa nutrizionista e si occupa di intolleranze e allergie. Il suo curriculum è ricco di esperienze e riconoscimenti prestigiosi tra i quali una borsa postdottorato presso il laboratorio del Professor Rosa, direttore dell’U784 dell’INSERM
Ecole Normale Superieure de Paris e un master in nutrizione e dietetica presso l’Università Politecnica delle Marche. Autrice di numerose pubblicazioni, dal 2004 ad
oggi ha partecipato a diversi corsi di formazione per la professione di biologa nutrizionista al fine di avere una visione quanto più ampia su un tema così vasto e complesso; tra gli argomenti oggetto di studio segnaliamo l’alimentazione e le intolleranze nello sport, la celiachia, la stima della composizione corporea e la nutrizione
della donna. Dal 2008 è iscritta all’Associazione Centro Studio delle Intolleranze
Alimentari e della Nutrizione (A.C.S.I.A.N.), della quale è anche la responsabile per
la provincia di Torino, che si pone come obiettivo principale l’approfondimento delle
tematiche relative alle intolleranze alimentari. Nata in provincia di Venezia e laureata presso l’Università degli Studi di Padova, esercita a Torino presso il centro
polispecialistico CEMUR87 e ad Avigliana nel Centro Medico Valsangone. Incontrandola e ascoltando con quanta chiarezza e precisione parla di un argomento
così articolato e composito, si capisce immediatamente che la Dottoressa Zecchin
non si limita a svolgere la sua professione, ma la vive con passione ed entusiasmo,
oltre che con competenza scientifica.
30
Chi è esattamente il biologo nutrizionista?
É una figura professionale che, avvalendosi di strumenti di indagine altamente
specifici, è in grado di far intraprendere
al paziente un percorso che porta all’acquisizione di una corretta alimentazione, e quindi al benessere, senza l’uso di
farmaci o prodotti chimici. Partendo dal
presupposto che una dieta efficace può
essere elaborata solo a partire da una
corretta definizione del profilo nutrizionale della persona, non si può prescindere dalla conoscenza della composizione corporea, delle allergie alimentari
e delle intolleranze. Il biologo nutrizionista propone dunque un metodo di lavoro che prende in considerazione i vari
aspetti del problema alimentare cosi da
ottenere i migliori risultati possibili ed
è anche un profondo conoscitore della
natura e dei meccanismi biochimici e
fisiologici della digestione e dell’assorbimento; per questa ragione è in grado di
MEDICINA E SALUTE
riconoscere gli effetti dovuti alla malnutrizione sia per eccesso sia per difetto e
sa valutare quali sono i bisogni nutritivi
ed energetici del singolo individuo. Inoltre conosce e sa applicare le tecniche di
laboratorio per valutare lo stato di nutrizione e può interpretare i risultati per
ottenere un preciso profilo del paziente,
che è sempre il punto di partenza imprescindibile per la corretta attribuzione di
un regime dietetico.
Quali sono le differenze tra le allergie
e le intolleranze alimentari?
L’allergia alimentare è l’effetto che possono avere alcune sostanze sull’organismo e i sintomi vengono scatenati con
l’inalazione o l’ingestione di quantità
anche minime dell’alimento responsabile. L’intolleranza, invece, è una reazione
che l’organismo subisce a causa di un
accumulo di tossine che creano una serie di disturbi che possono anche degenerare in malessere.
Che cos’è una reazione allergica?
È una sintomatologia che si scatena
dopo l’assunzione dell’alimento e che si
presenta in un lasso di tempo incluso tra
i due minuti e le due ore con un’attivazione massiccia del sistema immunitario.
Quali sono le cause primarie delle intolleranze alimentari?
Sono molteplici, ma sicuramente lo
stress, l’inquinamento e l’abbassamento delle difese immunitarie hanno un
ruolo determinante.
Quali sono i disturbi più usuali legati
alle intolleranze alimentari?
Ve ne sono molti e apparentemente sono
comuni per cui spesso il paziente non li
associa ad un’intolleranza e si rivolge al
biologo nutrizionista solo in un secondo
tempo, dopo cioè che ha consultato altri
specialisti. I sintomi possono interessare qualunque tipo di organo o sistema e
sono davvero numerosi: cefalee, emicranie, nevralgie, acne, dermatiti, orticaria,
psoriasi, ma anche sovrappeso, obesità,
cellulite, coliti, colon irritabile, gastriti, meteorismo, costipazione, diarrea e
ancora problemi metabolici, ritenzione
dei liquidi, malattie reumatiche, riniti,
depressione, ansia, insonnia, vertigini e
panico.
Test leucocito tossico. Al microscopio si osserva la modificazione dei leucociti attribuendo 3 possibili gradi
di reazione: semplice rigonfiamento (B), modificazione della forma (C), rottura del globulo con fuoriuscita
del materiale cellulare (D). Comparazione con forma e dimensione fisiologica del leucocita (A).
Perché è difficile individuare un’intolleranza alimentare?
Perché le condizioni sintomatologiche
connesse alle intolleranze alimentari si
palesano secondo quadri più o meno
lievi e non sempre le intolleranze costituiscono la causa unica di tali disturbi.
Talvolta il problema alimentare è una
concausa, un elemento aggiuntivo e
peggiorativo, ma non primario. Ciò nonostante, un’indicazione dietetica, nata
dai suggerimenti dell’analisi delle intolleranze, aiuta certamente al ristabilimento
delle condizioni normali, sebbene non
possa rimuovere la causa principale.
L’intolleranza si può curare?
Poiché si tratta di un accumulo di tossine legate ad un alimento definito, eliminandolo per un determinato periodo il
corpo si disintossica e successivamente
è in grado di tollerarlo nuovamente.
Quanto è importante la prevenzione?
Ha un valore fondamentale perché evita
l’insorgenza di un evento dannoso che
può anche degenerare in malattie gravi.
Prevenire significa semplicemente applicare stili di vita adeguati ed effettuare
esami diagnostici capaci di evidenziare
alterazioni dello stato di salute.
Dottoressa Zecchin, quali tipi di test
utilizza principalmente?
Per le intolleranze effettuo un test leucocitotossico che si basa su un prelievo
del sangue e sullo studio della reazione
che hanno i leucociti quando sono posti
a contatto con gli estratti degli alimenti
nei confronti dei quali si vuole stabilire
l’intolleranza. L’analisi è effettuata direttamente sulle cellule che si osservano
con un microscopio ottico e si valuta
per ogni alimento o conservante il corrispettivo grado di reattività: in caso di
intolleranza i globuli bianchi possono
cambiare colore o forma o addirittura
esplodere. L’intolleranza al glutine e al
lattosio sono patologie riconosciute che
tratto invece con i test genetici perché i
geni sono un vero e proprio manuale di
istruzioni che determina i limiti potenziali
del singolo organismo ed una mutazione nella sequenza genica può portare ad
una proteina non funzionante. Lo studio
dei polimorfismi genici mediante test effettuato su un campione di mucosa buccale può fornire utili indicazioni rispetto
alle capacità individuali di metabolizzare
particolari nutrienti. I test per le allergie,
che consistono nel fare reagire l’allergene
sulla pelle, vengono invece effettuati in
giugno 2013 | Plus Magazine 23 | MEDICINA E SALUTE
31