GIGANTI E SUPERGIGANTI ROSSE Per stelle di massa > di 0,5 M, attraverso la contrazione gravitazionale, si raggiungono temperature dell’ordine di 100.000.000 di °K s’innescano le reazioni termonucleari di fusione dell’He con produzione di C. come conseguenza delle reazioni termonucleari si ha una dilatazione dell’inviluppo stellare aumenta rapidamente il raggio della stella Negli strati + esterni: Strati sottostanti fusione: Nucleo: H H in He He in via di fusione con produzione di C Il tempo evolutivo è tanto minore quanto maggiore è la massa della stella. I tempi di permanenza di una stella nella zona delle giganti rosse sono molto minori di quelli sulla sequenza principale per la minore abbondanza di He rispetto all’H spiegazione del minor popolosità della zona delle giganti rosse rispetto alla S.P. Esaurito l’He centrale, se il nucleo di C degenere ha massa < 1,44 M la contrazione gravitazionale non fa aumentare la T fine delle reazioni di fusione perde massa nella fase di NEBULOSA PLANETARIA e si avvia a diventare una NANA BIANCA Le nebulose planetarie sono successive alla fusione dell’H perché ricche di C, N, O prodotti secondari della fusione dell’H. Le stelle con nuclei di massa > 1,44 M attraversano periodi critici d’instabilità caratterizzate da rapide fasi di contrazione gravitazionale e fusioni nucleare successive (stelle variabili del tipo Cefeidi) Si producono nel nucleo, che raggiunge temperature > del miliardo di gradi, elementi più pesanti del C attraverso una cattura in successione di nuclei di He O2, Ne, Mg, Si; vengono prodotti una gran quantità di neutroni che catturati dagli elementi neoformati ne producono altri più pesanti fino ad arrivare al Fe, dopo di che i processi di fusione s’interrompono. Nell’inviluppo si raggiungono temperature che permettono la fusione degli elementi formati nelle fasi precedenti e la stella assume una strutture a cipolla: elem. più pesanti nel nucleo e più leggeri nelle varie regioni dell’inviluppo. dopo di che la stella entra in una fase detta di SUPERNOVA: Potentissima esplosione e distruzione dell’inviluppo stellare residuo di supernova (fortemente radioemittente) processi di fissione nucleare formazione di elem. più pesanti del Fe enorme energia sviluppata nel processo la stella che risplende come un miliardo di stelle normali per alcune settimane la luminosità della stella che esplode può arrivare a rivaleggiare con quella di una galassia intera. La grande quantità di materia iniettata nel mezzo interstellare può generare delle vere e proprie onde d'urto. Se la materia accelerata dall'esplosione incontra durante il suo cammino una nube di materia l'interazione può provocare la rottura dell'equilibrio dinamico di quest'ultima e iniziarne la contrazione dando inizio alla catena di eventi che porta alla formazione stellare il nucleo stellare residuo, attraverso contrazione gravitazionale, raggiunge densità tipiche dell’atomo, si forma una stella di neutroni STELLA DI NEUTRONI: ha un raggio di pochi Km, è in rapida rotazione sede di intensi campi magnetici dai suoi poli magnetici possono essere emesse radiazioni ottiche, X, o radio con la caratteristica di una rapida pulsazione PULSAR Se massa stella neutroni > 3-4 M collasso inarrestabile, il nucleo si contrae e aumenta la forza di gravità in superficie, si forma un BUCO NERO. LE NOVAE Oggi sappiamo che questo fenomeno non e' dovuto alla comparsa di nuove stelle, bensi' all'esplosione di stelle gia' esistenti e non visibili, che le rende improvvisamente piu' brillanti e permette di rivelarle. L'esplosione, che e' meno violenta di quella di una supernova e non distrugge completamente la stella, e' dovuta ad un meccanismo legato alla sua evoluzione. Le novae, nel loro stato normale, sono stelle compatte non molto brillanti e ad alta temperatura (tipicamente nane bianche), che fanno parte di sistemi binari; la compagna e' una stella evoluta ed espansa, come una gigante rossa, dalla quale fluisce in continuazione materia gassosa. Il gas perso si raccoglie in un disco di accrescimento attorno alla stella compatta, cadendovi sopra lentamente. La caduta di materia sulla nana bianca continua finche' questa non raggiunge una massa limite; a questo punto produce nella stella una reazione di tipo esplosivo, che la libera di parte della materia che aveva guadagnato. La luminosita' della stella cresce anche di 11-12 magnitudini, passando da un valore tipico intorno a +4 o +5 fino a circa -7.5 al massimo dello splendore. Gli strati esterni della stella, che possiedono temperature di 10-15.000 gradi. Tipicamente, una nova emette nell'esplosione tanta energia quanta il Sole ne emette in 100.000 anni. Il fenomeno delle novae puo' ripetersi, quando si ripresentino le condizioni appropriate. In questo caso si parla di "novae ricorrenti".Non tutte le novae si comportano pero' allo stesso modo; alcune salgono improvvisamente al massimo di luminosita', raggiunto il quale si affievoliscono nel giro di pochi mesi; in altri casi la stella impiega piu' tempo a raggiungere il culmine dello splendore, subisce esplosioni multiple che si susseguono nel tempo ed impiega anni per tornare al minimo di luminosita'. Questa immagine illustra il meccanismo che sta alla base del fenomeno delle variabili cataclismiche. In un sistema binario di stelle ravvicinate, composto da una nana bianca e da una stella normale di piccola massa, il gas della stella normale fluisce verso la nana bianca formando un disco di accrescimento, e cade sulla sua superficie. L'idrogeno si accumula su essa e si riscalda finche' non si innesca la fusione nucleare, che produce il fenomeno esplosivo della "nova". (HST) La Nova Cygni (cioe' nella costellazione del Cigno), esplosa il 19 febbraio del 1992. A destra, l'immagine del Telescopio Spaziale Hubble che rivela una struttura ellittica ad anello, molto sottile, cio' che resta del gas emesso durante l'esplosione. Un'immagine del 31 maggio 1993 (a sinistra) ha fornito le prime informazioni sull'anello e su una strana struttura a forma di barra, non risolta. (HST) NEBULOSA diffusa di gas e polveri Contrazione gravitazionale e aumento di temperatira Fase di PROTOSTELLA per masse inferiori a 0,1 M Innesco delle reazioni di fusione nucleare PIANETI STELLA STABILE per masse comprese fra 0,1 e 0,5 M per masse superiori a 0,5 M GIGANTI E SUPERGIGANTI ROSSE NANE BIANCHE Nane brune MASSA DEL NUCLEO < di 1,44 M > di 1,44 M NEBULOSA PLANETARIA SUPERNOVA MASSA RESIDUA NOVAE NANA BIANCA < 3-4 M >3-4 M STELLA DI NEUTRONI PULSAR BUCO NERO