la vedova allegra - Teatro Nuovo Giovanni da Udine

PROSSIMO APPUNTAMENTO
STAGIONE OPERETTA
Martedì 5 febbraio - h 20.45 OPERETTA
IL PIPISTRELLO
operetta di Johann Strauss
libretto di R. Genée e K. Haffner
regia di Corrado Abbati
Fondazione
Teatro Nuovo Giovanni da Udine
Via Trento, 4 - 33100 Udine - I
Tel. 0432 248411 - Fax 0432 248452
[email protected] - www.teatroudine.it
Biglietteria
Tel. 0432 248418
[email protected]
© studio novajra - ph. Matteo Engolli
produzione: In Scena
LA VEDOVA ALLEGRA
Mercoledì 23 gennaio 2013 - h 20.45
LA VEDOVA ALLEGRA
musica di Franz Lehár
librettista Victor Leòn-Leo Stein
regia di Umberto Scida
Njegus Umberto Scida
Hanna Glavary Elena D’Angelo
| La storia
La Vedova Allegra (Die lustige Witwe il titolo
originale) è un’operetta in tre atti di Franz Lehár, su
libretto di Victor Léon e Leo Stein, dalla commedia
L’Attaché d’ambassade di Henri Meilhac (1861). Debuttò con enorme successo al Theater an der Wien
a Vienna il 30 dicembre 1905.
Barone Mirko Zeta Gianfranco Teodoro
Conte Danilo Danilowitch Massimiliano Costantino
Baronessa Valencienne Afra Morganti
Camille De Rossillon Francesco Tuppo
Conte Kromov Gianvito Pascale
Contessa Bogdanowitch Cristina Chiaffoni
Conte Bogdanowitch Francesco Giuffrida
Visconte Cascada Santi Scammacca
Contessa Olga Kromov Monica Emmi
coreografie di Monica Emmi
produzione: Compagnia Italiana di Operette
Ambientata a Parigi, narra del tentativo di far sposare la ricca vedova Hanna Glavary con il conte
Danilo, sua antica fiamma. Nel frattempo si sviluppa
il triangolo amoroso tra il Barone Mirko, sua moglie
Valencienne e Camille de Rossillon. Hanna Glavary
è rimasta presto vedova del ricchissimo banchiere
di corte del piccolo stato di Pontevedro; un suo matrimonio con uno straniero provocherebbe la fuoriuscita dei milioni di dote della signora e il collasso
delle casse dello stato. La vedova è ora a Parigi e
il sovrano di Pontevedro, molto preoccupato, incarica il proprio ambasciatore a Parigi, il Barone Zeta,
di trovarle un marito pontevedrino. L’ambasciatore
Zeta e il suo cancelliere Niegus, cercano un candidato e lo individuano nel conte Danilo Danilowitch
che in passato ha interrotto una storia d’amore con
Hanna su pressione della famiglia, a causa delle umili
origini di lei. Cogliendo l’occasione del compleanno del sovrano, il barone Zeta organizza una festa
all’ambasciata, durante la quale, con Niegus, cerca
di convincere Danilo a sposare la vedova. Hanna
ama ancora Danilo, tuttavia non lo vuole dimostrare
e anzi cerca di ingelosirlo. Contemporaneamente
si intreccia la storia d’amore della moglie del barone Zeta, Valencienne, con il diplomatico francese Camille de Rossillon; durante un ballo in casa
Glavaryi, i due si appartano nel padiglione; stanno
quasi per essere scoperti dal barone Zeta, quando
Negus riesce, con maestria, a far uscire per tempo Valencienne e a sostituirla con Hanna. Quando
Hanna esce dal padiglione con Rossillon, sembra
chiara la scelta del futuro marito: un parigino!!
Tutto sembra compromesso; Danilo è furioso e lascia
la festa; Zeta non capisce se la moglie lo ha tradito.
Ha luogo una nuova festa in casa Glavary con tema
le atmosfere e i balli di Chez Maxim; Danilo si consola bevendo champagne in compagnia delle famose
ballerine grisettes; Hanna gli spiega finalmente che è
stato Niegus ad effettuare lo scambio di persona per
salvare Valencienne. Dopo tante schermaglie e sofferenze, Danilo dichiara il proprio amore per Hanna,
che annuncia il suo matrimonio con Danilo.
| La compagnia
Nel 1953 nasce la “Compagnia Internazionale di
Operette” che ha come comico Raffaele Trengi. Il
fondatore, Sergio Corucci, che fino al 1952 aveva gestito il Teatro Verdi di Pisa e il Teatro Giglio di
Lucca, nell’entroterra delle colline pisane, scoprì una
compagnia di operette sull’orlo del fallimento. Avvicinandosi come spettatore all’operetta “Cin-ci-là”, se
ne innamorò profondamente, iniziando a supportare con passione questo genere teatrale. Negli anni
sessanta la Compagnia Internazionale di Operette
diventerà “La Compagnia Grandi Spettacoli di Operette”, mentre, nel 1966, di ritorno da una tournée
in Sud America di enorme successo diventerà “La
Compagnia Italiana di Operette” dal nome con cui fu
“battezzata” dal pubblico sudamericano. Con il passare degli anni la Compagnia Italiana di Operette si
è completamente trasformata. Oggi, avvalendosi di
una ricca scenografia e lussuosi costumi, il comico
Umberto Scida e la soubrette Elena D’Angelo sono
attorniati da giovani e capaci attori, un meraviglioso
balletto, cantanti e caratteristi affermati. La direzione
musicale è a cura di Maurizio Bogliolo mentre le
coreografie sono ideate da Monica Emmi. La regia
degli spettacoli è affidata a Umberto Scida.
Testi a cura di Sandro Sguazzin