Capitolato Tecnico Impianto Elettrico Bordo Macchina

Ing. Mauro Reale
via Piave 51
15121 Alessandria AL
Capitolato Tecnico Impianto
Elettrico Bordo Macchina
Capitolato impianti elettrici
Ing. Mauro Reale
via Piave 51
15121 Alessandria AL
Sommario
1.
Oggetto del capitolato ......................................................................................................... 3
2.
Requisiti di rispondenza a norme, Leggi e regolamenti ............................................ 4
2.
Qualità dei materiali utilizzati .......................................................................................... 4
3.
Modo di esecuzione delle opere ....................................................................................... 4
4.
Posa in opera delle condutture .......................................................................................... 5
5.
Tubi protettivi e canalette .................................................................................................. 8
6.
Protezione contro i contatti indiretti ............................................................................. 20
7.
Protezione dei conduttori.................................................................................................. 21
8.
Caduta di tensione .............................................................................................................. 22
9.
Adeguamento elettrico ....................................................................................................... 22
1.
Adeguamento quadro elettrico “Aprisacchi” esistente e rimozione componenti inutilizzati 22
a.
Rimozione componenti di sicurezza non più utilizzati ......................................................... 23
10.
Fornitura e messa in opera di nuovi componenti ................................................... 23
1.
Modulo di sicurezza.............................................................................................................. 23
2.
Relè di comando ................................................................................................................... 25
3.
Pulsanti a fungo bordo macchina.......................................................................................... 26
4.
Interblocchi di sicurezza ....................................................................................................... 27
5.
Circuiti di sicurezza .............................................................................................................. 28
11.
Consegna e norme per il collaudo degli impianti .................................................. 29
a.
Collaudo definitivo degli impianti ........................................................................................ 29
b.
Esame a vista ........................................................................................................................ 30
c.
Garanzia degli impianti ........................................................................................................ 31
a.
Manutenzione dell’impianto ................................................................................................. 31
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1. Oggetto del capitolato
Oggetto del presente capitolato è la fornitura delle seguenti prestazioni:
•
Adeguamento elettrico del quadro “Aprisacchi” esistente,
•
Rimozione dei componenti elettrici bordo macchina che verranno sostituiti
con nuovi,
•
Installazione dei conduttori necessari alla implementazione dei circuiti di
sicurezza,
•
Cablaggio dei nuovi componenti,
•
Realizzazione di nuova via cavi in passerella aerea dal quadro alla
macchina.
Inoltre è compresa la fornitura e messa in opera di:
•
Interblocchi elettromeccanici a bordo dei ripari fissi e mobili,
•
Pulsanti a fungo, elettroserrature, modulo di sicurezza e relativi relè.
•
Cavi, passerelle, tubazioni, connessioni elettriche,
•
Varie ed eventuali si rendessero necessarie al corretto svolgimento dei
lavori.
Le parti di cui sopra avranno lo scopo ultimo di aumentare il livello di sicurezza
elettromeccanico finale della macchina.
Le attività dovranno essere svolte in due tempi, rispettivamente:
1. Adeguamento
elettrico
del
quadro
“Aprisacchi”
esistente
mediante
rimozione dei componenti, attualmente installati, che non verranno più
utilizzati.
Rimozione di tutti i cavi elettrici, di collegamento tra quadro e macchina,
attualmente installati e relative canalizzazioni sottopavimento.
2. Installazione di quanto oggetto della fornitura e relativo cablaggio elettrico
delle nuove protezioni bordo macchina, a cui seguirà collaudo funzionale
delle sicurezze.
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2. Requisiti di rispondenza a norme, Leggi e
regolamenti
Gli impianti e i componenti devono essere realizzati a regola d'arte. Sono da
considerare eseguiti a regola d'arte gli impianti realizzati sulla base delle norme
CEI.
Le caratteristiche tecniche degli impianti previsti, nonché dei loro componenti,
devono corrispondere alle norme di legge e di regolamento vigenti alla data di
presentazione dell’offerta e in particolare essere conformi:
•
alle prescrizioni delle norme CEI ;
•
alle prescrizioni delle Autorità locali e in particolare dei Vigili del fuoco.
2. Qualità dei materiali utilizzati
I materiali, gli apparecchi e la messa in opera degli impianti elettrici saranno
conformi al progetto, alla normativa vigente ed a quanto disposto dal presente
capitolato.
Prima
dell’inizio
lavori
relativi
all’installazione
dell’impianto
elettrico
bordo
macchina, l’appaltatore è tenuto a presentare un’adeguata campionatura, tutte le
informazioni, note tecniche ed integrazioni al progetto eventualmente richieste.
Il collaudo delle sicurezze avverrà a lavori ultimati ed interesserà tutti gli
equipaggiamenti elettrici installati.
3. Modo di esecuzione delle opere
Gli impianti sono di regola, a vista con conduttori, a norma CEI EN 60204-1,
ricambiabili, posati in tubi o in canalette isolate o metalliche in conformità alle
norme CEI, nonché alle prescrizioni del disciplinare tecnico ed alla direzione
lavori.
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4. Posa in opera delle condutture
Le condutture dovranno essere messe in opera in modo che sia possibile il
controllo
del
loro
isolamento,
la
localizzazione
di
eventuali
guasti
e
la
realizzazione di operazioni di manutenzione, in particolare quindi è vietato
annegarle direttamente sotto intonaco e/o nelle strutture.
Questa prescrizione vale anche per i conduttori di terra, con la sola esclusione dei
collegamenti di equipotenzialità.
Cavi appartenenti a sistemi diversi devono essere posati in modo da risultare
facilmente distinguibili, inoltre le pose dovranno essere separate.
In particolare essi non dovranno essere collocati negli stessi tubi, ne far capo alle
stesse cassette a meno che non siano isolati per la tensione nominale del sistema
più elevata e che le singole cassette siano internamente munite di diaframmi
inamovibili fra i morsetti destinati a serrare conduttori appartenenti a sistemi
diversi.
Le condutture dovranno essere messe in opera lungo vie cavi appositamente
installati e separati da quelle esistenti.
I cavi dovranno essere opportunamente siglati.
Ogni anima dei singoli cavi dovrà essere contrassegnato in modo leggibile e
permanente come sopra detto in corrispondenza della terminazione dei cavi
stessi.
Le giunzioni dei conduttori devono essere effettuate solo mediante morsettiere
alloggiate entro cassette, non sono mai ammesse giunzioni lungo le dorsali di
posa, le stesse potranno essere consentite solamente nel caso di pose che
superino la lunghezza massima delle pezzature dei cavi normalmente reperibili in
commercio, comunque la conducibilita’, l’isolamento e la sicurezza dell’impianto,
non devono venire alterate da tali giunzioni, che dovranno essere riportate sui
disegni esecutivi.
Per la posa in tubazioni in pvc (rigidi o flessibili), passerelle e tubazioni metalliche
si dovranno utilizzare cavi con grado di isolamento non inferiore 450/750V (es.
FROR o N07V/K) per circuiti a tensione 230/400V anche per circuiti di categoria 0
o segnalazioni.
•
tensione nominale uo/u: 450/750V
•
temperatura massima di esercizio: +70°C
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•
temperatura massima di corto circuito: + 160°C .
•
tensione nominale uo/u: 300/500V
•
temperatura massima di esercizio: + 70°C
•
temperatura massima di corto circuito: + 160°C
Per il conduttore di neutro si dovranno utilizzare solo conduttori di colore blu
chiaro; per i conduttori di protezione si dovranno utilizzare solo conduttori di
colore giallo-verde (CEI 64/8).
Dovranno essere rispettate le sezioni dei conduttori come indicato nella tabella 5
della norma CEI EN 60204-1 qui riportata:
I cavi saranno posati:
•
Dalla sala quadri alla macchina in passerelle porta-cavi forate in acciaio,
comprese risalite e discese verso la macchina, e fissate su ganci, grappe,
staffe, o mensoline (appoggio discontinuo) in piatto o profilato di acciaio
zincato, ovvero di materiali plastici resistenti all’umidità
•
Lungo il bordo macchina entro cavi in PVC protetti all’interno di tubi rigidi
in acciaio.
Dovendo disporre i cavi in più strati, si assicurerà un distanziamento fra strato e
strato pari ad almeno 1,5 volte il diametro del cavo maggiore nello strato
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sottostante, con un minimo di 3 cm, onde assicurare la libera circolazione
dell'aria.
A questo riguardo l'Impresa aggiudicataria dovrà tempestivamente indicare le
caratteristiche secondo cui dovranno essere dimensionate e conformate le
eventuali canalette di cui sopra, e sarà altresì di competenza dell'Impresa
soddisfare a tutto il fabbisogno di mensole, staffe, grappe e ganci di ogni altro
tipo, che potranno anche formare rastrelliere di conveniente altezza.
Per il dimensionamento e mezzi di fissaggio in opera (grappe murate, chiodi
sparati, ecc.) dovrà essere tenuto conto del peso dei cavi da sostenere in
rapporto al distanziamento deisupporti, che dovrà essere stabilito, di massima,
intorno a 70 cm. In particolare, le parti in acciaio dovranno essere zincate a caldo.
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5. Tubi protettivi e canalette
I tubi per il contenimento e la protezione dei conduttori dovranno essere
opportunamente marcati ed essere o in materiale plastico pvc autoestinguente o
in acciaio zincato della serie leggera.
Nelle pose a vista essi dovranno essere fissati alle strutture od alle pareti con
sostegni costituti da profilati in acciaio o con collari, staffe, ecc.
Non è ammesso il fissaggio dei tubi metallici mediante saldatura.
Dovranno
essere presi opportuni provvedimenti per impedire che dalle parti
terminali delle tubazioni sia convogliata acqua alle cassette od ai quadri
contenenti morsettiere od apparecchiature.
Le tubazioni metalliche dovranno essere posate in opera in modo da realizzare la
continuità elettrica per l’intero percorso.
I tubi dovranno avere un percorso verticale od orizzontale, dovranno essere
escluse le pose oblique.
Il tracciato dei tubi protettivi deve consentire un andamento rettilineo orizzontale o
verticale. Le curve devono essere effettuate con raccordi o con piegature che non
danneggino il tubo e non pregiudichino la sfilabilità dei cavi.
Il diametro dei tubi non dovrà essere inferiore ad 1,3 volte il diametro del cerchio
circoscritto al fascio di cavi in esso contenuti, con un minimo di 11mm e con un
coefficiente di riempimento uguale a 0,4.
Le canalette o le passerelle portacavi, se sono di plastica, dovranno essere di tipo
pesante
(pvc
autoestinguente
o
resina
caricata
a
vetro),
oppure
saranno
metalliche (zincate, verniciate od in acciaio inox) complete di collegamento a
terra; la messa in opera dovrà garantire la continuità elettrica lungo tutto il
percorso.
Si dovrà utilizzare un coefficiente di riempimento non superiore al 70% laddove si
presenti rischi di abrasione delle condutture dovranno essere presi provvedimenti
tramite opportuni ripari, per evitare dei rischi.
Per il grado di protezione contro i contatti diretti, si applica quanto richiesto dalla
norma
CEI
64-
8
(varie
parti),
utilizzando
i
necessari
accessori
(angoli,
derivazioni, ecc.); opportune barriere che devono separare cavi a tensioni
nominali differenti.
I cavi vanno utilizzati secondo le indicazioni della norma CEI20- 21.
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Per i canali metallici devono essere previsti i necessari collegamenti di terra ed
equipotenziali, secondo quanto previsto dalle norme CEI EN 60204-1.
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6. Protezione contro i contatti indiretti
Devono
essere protette
contro
i
contatti
indiretti tutte
le
parti metalliche
accessibili dell’impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori, normalmente non
in tensione, ma che, per cedimento dell’isolamento principale o per altre cause
accidentali, potrebbero trovarsi sotto tensione (masse) .
Per la protezione contro i contatti indiretti, ogni impianto elettrico utilizzatore, o
raggruppamento
di
impianti
contenuti
in
uno
stesso
edificio
o
nelle
sue
dipendenze deve avere un proprio impianto di terra.
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7. Protezione dei conduttori
Tutte le linee dovranno risultare protette dagli effetti dei cortocircuiti e dei
sovraccarichi con idoneo interruttore magnetotermico.
Pertanto dovranno essere tassativamente rispettate le sezioni dei conduttori
indicate negli schemi elettrici di progetto.
Nella verifica delle protezioni si è tenuto conto e, a seguito di eventuali
modifiche, si dovrà tener conto delle sezioni minime componenti la linea delle
sezioni minime componenti la linea, se queste non dispongono di un proprio
dispositivo di protezione.
In particolare, i conduttori devono essere scelti in modo che la loro portata (Iz)
sia superiore o almeno uguale alla corrente di impiego (Ib) (valore di corrente
calcolato
in
funzione
della
massima
potenza
da
trasmettere
in
regime
permanente). Gli interruttori automatici magnetotermici, da installare a loro
protezione, devono avere una corrente nominale (In) compresa fra la corrente di
impiego del conduttore (Ib) e la sua portata nominale (Iz) e una corrente di
funzionamento (If) minore o uguale a 1,45 volte la portata (Iz).
In tutti i casi devono essere soddisfatte le seguenti relazioni:
I b < I n < I z I f = 1, 45 I z
Gli interruttori automatici magnetotermici devono interrompere le correnti di corto
circuito che possono verificarsi nell'impianto, in modo tale da garantire che, nel
conduttore protetto, non si raggiungano temperature pericolose secondo la
relazione:
I q = I Ks2
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8. Caduta di tensione
In presenza di massimo carico ai capi di ogni utenza si dovranno avere cadute
di tensione inferiori al 4%.
9. Adeguamento elettrico
1. Adeguamento quadro elettrico “Aprisacchi” esistente e rimozione
componenti inutilizzati
Le attività riguarderanno rispettivamente:
1. La rimozione di n.1 (uno) modulo di sicurezza attualmente installato nel
quadro elettrico “Aprisacchi” e sua sostituzione con modulo di sicurezza di
nuova generazione.
2. La rimozione di tutti i pulsanti a fungo e elettroserrature attualmente
installate a bordo macchina.
3. La rimozione di quei conduttori, collegati ai componenti di cui al punto 1,
che
risultassero
non
collegati
e
pertanto
non
più
utilizzati
dopo
l’adeguamento.
4. La rimozione di quei conduttori, collegati ai componenti di cui al punto 2,
che
risultassero
non
collegati
e
pertanto
non
più
utilizzati
dopo
l’adeguamento.
5. Rimozione di tutti cavi e relative canalizzazioni, attualmente installati, a
collegamento tra il quadro e la macchina.
6. Ripristino delle chiusure meccaniche del quadro con particolare riferimento
alle aperture sul fondo del quadro stesso destinate, ad oggi, all’ingresso
cavi da e per la macchina.
Tali attività dovranno essere svolte in assenza di tensione e dopo presa in carico,
da
parte
di
delegato
dell’Azienda
appaltante,
dell’impianto
elettrico
della
macchina.
I componenti, di cui sopra, che dovranno essere rimossi verranno evidenziati sugli
schemi
elettrici
del
fornitore
originale
dei
quadri
elettrici
e/o
in
fase
preparazione dei lavori dal progettista e/o delegato dell’Azienda appaltatrice.
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di
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a. Rimozione componenti di sicurezza non più utilizzati
Le attività riguarderanno rispettivamente:
1. La rimozione di n.4 (quattro) pulsanti a fugo e al massimo n.6 (sei)
elettroserrature attualmente installati sui ripari della macchina.
2. Rimozione dei cavi attualmente impiegati per il cablaggio degli interblocchi
di sicurezza.
10.Fornitura e messa in opera di nuovi
componenti
Il presente capitolato riguarda anche la fornitura e messa in opera dei seguenti materiali:
1. Modulo di sicurezza
Il nuovo modulo di sicurezza dovrà essere installato entro il quadro “Aprisacchi” e
presentare grado di protezione almeno pari a IP40 per la custodia e IP20 per la
morsettiera.
Dovranno inoltre presentare le seguenti caratteristiche elettromeccaniche:
•
Certificazione SIL CL: fino a SIL CL 3 secondo EN 62061
•
Performance Level (PL): fino a PLe secondo EN ISO 13849-1,
•
Categoria di sicurezza: fino a cat. 4 secondo EN ISO 13849-1,
•
Durata meccanica: maggiore di 10 milioni di cicli di manovre,
•
Durata elettrica: maggiore di 100.000 cicli di manovre,
•
Tensione nominale di isolamento (Ui): 250V
•
Categoria di sovratensione: II
•
Alimentazione: 24V ac/dc ±15%
•
Contatti in uscita: almeno 3 NO (normalmente aperto) di sicurezza, 1 NC
(normalmente chiuso) di segnalazione
•
Morsetti: a vite
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I moduli di sicurezza dovranno essere almeno rispondenti alle seguenti norme e
direttive: 2006/42/CE, 2004/108/CE, 2006/95/EC, EN 60204-1, EN ISO 13855, EN
1037, EN ISO 12100, EN ISO 13850, EN 60529, EN 61000-6-2, EN 61000-6-3, EN
62326-1, EN 60664-1, EN 60947-1, EN ISO 13849-1, EN ISO 13849-2, EN 62061,
UL 508, CSA C22.2 n° 14-95.
I moduli di sicurezza dovranno essere collegati rispettando quanto previsto dalla
norma EN ISO 13849-1 per
le architetture di Categoria 3 come indicato
nell’estratto della norma qui allegato:
Pertanto dovrà presentare due canali indipendenti in arrivo dall’alimentazione e
due uscite separate su due relè/contattori oltre ad un circuito di riarmo delle
emergenze.
Per i collegamenti dei moduli di sicurezza fare riferimento agli schemi elettrici
degli adeguamenti.
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2. Relè di comando
I nuovi relè di comando dovranno essere n.3 (tre) posizionati entro il quadro
elettrico “Aprisacchi”.
Dovranno presentare almeno le seguenti caratteristiche elettromeccaniche:
•
Tensione nominale bobina: 24Vdc,
•
Tipo: ad innesto su zoccolo,
•
Contatti: almeno 3 normalmente aperti ( o in scambio) da 10A,
•
Colore base della cassetta: Grigio chiaro RAL7032,
•
Montaggio: su barra,
•
Morsetti: a vite,
•
Zoccolo: con morsetti per montaggio a pannello o su barra.
Per i collegamenti dei relè fare riferimento agli schemi elettrici degli adeguamenti.
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3. Pulsanti a fungo bordo macchina
I nuovi pulsanti a fungo dovranno essere n.4 (tre) posizionati in corrispondenza
degli angoli della macchina.
Dovranno presentare almeno le seguenti caratteristiche elettromeccaniche:
•
Colore base della cassetta: Grigio chiaro RAL7032,
•
Colore coperchio: Giallo RAL1021,
•
Materiale: policarbonato,
•
Profilo operatore: 1 pulsante testa a fungo di colore rosso,
•
Contatti elettrici: 2 NC (normalmente chiuso), 1 NO (normalmente aperto),
•
Reset: gira per il rilascio,
•
Composizione stazione di controllo: 1 pulsante con testa a fungo diametro
40mm, rosso – 1NO+2NC non marcato.
Per i collegamenti stazioni di controllo di emergenza fare riferimento agli schemi
elettrici degli adeguamenti.
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4. Interblocchi di sicurezza
Gli interblocchi di sicurezza installati entro i ripari della macchina dovranno
essere n.6 (sei) posizionati uno per ogni riparo mobile della macchina.
Dovranno presentare almeno le seguenti caratteristiche:
•
Materiale: custodia in metallo verniciato,
•
Certificazione SIL CL: fino a SIL CL 3 secondo EN 62061
•
Performance Level (PL): fino a PLe secondo EN ISO 13849-1,
•
Categoria di sicurezza: fino a cat. 4 secondo EN ISO 13849-1,
•
Interblocco meccanico codificato: basso secondo EN ISO 13849-1,
•
: 2000000 per contatti NC,
•
Frequenza massima di azionamento: 3600 cicli di operazioni/ora
•
Durata meccanica: almeno 1 milione di cicli di operazioni
•
Entrata cavi: metallo
•
Numero di contatti: 2 contatti NC (normalmente chiusi), scatto lento,
•
Azionatore: dritto a chiavetta,
•
Contatti: in argento dorati 1µm,
•
Entrata cavi: filettata M20x1,5,
•
Pressacavi: connettore metallico M12 a 5 poli,
•
Temperatura di funzionamento ammissibile: -40°C +80°C
Gli interblocchi di sicurezza dovranno essere almeno rispondenti alle seguenti
norme e direttive: 2006/42/CE, 2004/108/CE, 2006/95/EC, EN 60204-1 IEC 609475-1, EN 60947-5-1, EN 60947-1, IEC 60204-1, EN 60204-1, EN ISO 14119, EN
ISO 12100, IEC 60529, EN 60529.
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5. Circuiti di sicurezza
Tutti i circuiti di sicurezza dovranno essere collegati in conformità agli schemi
elettrici funzionali presenti negli schemi elettrici degli adeguamenti.
In generale dovranno rispettare quanto previsto dalla norma EN ISO 13849-1 per
le architetture di Categoria 3 come indicato nell’estratto della norma qui allegato:
Pertanto dovranno presentare due canali indipendenti in arrivo dall’alimentazione
e due uscite separate su due relè/contattori oltre ad un circuito di riarmo delle
emergenze.
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11.Consegna e norme per il collaudo degli
impianti
a. Collaudo definitivo degli impianti
Il collaudo
definitivo deve iniziarsi entro il termine stabilito di numero
15
(quindici) giorni lavorativi dalla consegna degli impianti e, in difetto, non oltre
20 (venti) giorni dalla data del certificato di ultimazione dei lavori.
Il collaudo definitivo dovrà accertare che gli impianti e i lavori, per quanto
riguarda i materiali impiegati, l'esecuzione e la funzionalità, siano in tutto
corrispondenti a quanto precisato nel Capitolato speciale d'appalto, tenuto
conto di eventuali modifiche concordate in sede di aggiudicazione dell'appalto
stesso.
Ad impianto ultimato, si deve provvedere alle seguenti verifiche di collaudo:
o
rispondenza alle disposizioni di legge;
o
rispondenza a prescrizioni particolari concordate in sede di
offerta;
rispondenza alle norme CEI relative al tipo di impianto, come
o
di seguito descritto.
In
particolare,
nel
collaudo
definitivo,
dovranno
effettuarsi
le
seguenti
verifiche:
a)
b)
che siano state osservate le norme tecniche generali.
che gli impianti e i lavori siano corrispondenti a tutte le richieste e le
preventive
indicazioni,
dall'Amministrazione
inerenti
appaltante
allo
nella
specifico
lettera
di
appalto,
invito
alla
precisate
gara
o
nel
disciplinare tecnico a base della gara, purché purché non siano state
concordate delle modifiche in sede di aggiudicazione dell'appalto;
c)
che gli impianti e i lavori siano in tutto corrispondenti alle indicazioni
contenute nel progetto-offerta, purché non siano state concordate delle
modifiche in sede di aggiudicazione dell'appalto;
d)
che gli impianti e i lavori corrispondano inoltre a tutte quelle eventuali
modifiche concordate in sede di aggiudicazione dell'appalto.
e)
Che i dispositivi facenti parte del sistema di sicurezza siano stati cablati
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correttamente e rispettino la categoria di sicurezza richiesta.
Del collaudo definitivo verrà redatto regolare verbale.
b. Esame a vista
Deve essere eseguita un'ispezione visiva per accertarsi che gli impianti siano
realizzati nel rispetto delle prescrizioni delle norme generali, delle norme degli
impianti di terra e delle norme particolari riferentesi all’impianto installato.
Tale controllo deve accertare che il materiale elettrico, che costituisce
l'impianto fisso, sia conforme alle relative norme, sia scelto correttamente e
installato in modo conforme alle prescrizioni normative e non presenti danni
visibili che possano compromettere la sicurezza.
Tra i controlli a vista devono essere effettuati i controlli relativi a:
o
protezioni e misura di distanze nel caso di protezione con
barriera,
o
presenza di adeguati dispositivi di sezionamenti e interruzioni
di polarità, scelta del tipo di apparecchi e misure di protezione
adeguate alle influenze esterne, identificazione dei conduttori
di neutro e di protezione, cartelli ammonitori, identificazione di
comandi e protezioni, collegamenti dei conduttori.
Inoltre è opportuno che questi esami inizino durante il corso dei lavori.
Verifica
del
tipo
e
dimensionamento
dei
componenti
dell'impianto
e
dell'apposizione dei contrassegni di identif icazione
Si
deve verificare che tutti i componenti dei circuiti messi in opera
nell'impianto utilizzatore siano del tipo adatto alle condizioni di posa e alle
caratteristiche dell'ambiente, nonché correttamente dimensionati in relazione
ai carichi reali di funzionamento contemporaneo, o in mancanza di questi, in
relazione a quelli convenzionali.
Per cavi e conduttori si deve controllare che il dimensionamento sia fatto in
base alle portate indicate nelle tabelle CEI-UNEL; inoltre si deve verificare che
i componenti siano dotati dei dovuti contrassegni di identificazione, ove
prescritti.
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c. Garanzia degli impianti
Se non diversamente disposto nel Capitolato speciale di appalto, la garanzia è
fissata entro 12 mesi dalla data di approvazione del certificato di collaudo. Per
garanzia degli impianti entro il termine precisato, si intende, l'obbligo che
incombe all'Impresa di riparare tempestivamente, a sue spese, comprese
quelle di verifica, tutti i guasti e le imperfezioni che si manifestino negli
impianti per effetto della non buona qualità dei materiali o per difetto di
montaggio,escluse soltantoleriparazionideidanniche
non
possono
attribuirsi
all'ordinario esercizio dell'impianto, ma ad evidente imperizia o negligenza del
personale dell'Amministrazione appaltante stessa che ne fa uso, oppure a
normale usura.
d. Manutenzione dell’impianto
Comprensiva del presente capitolato d’appalto è anche la fornitura della
manutenzione elettrica di tutto l’impianto elettrico della macchina e in
particolare di quanto realizzato dalla Ditta Appaltante, nel corso dei lavori di
cui al presente capitolato, per 2 (due) anni dal collaudo dell’impianto stesso.
La Ditta Appaltante dovrà, durante tale periodo, rispondere tempestivamente e
in ogni caso non oltre un giorno a qualsivoglia richiesta di assistenza elettrica
dalla Ditta Appaltatrice. Sono comprensivi della Manutenzione tutti i materiali,
componenti, cavi e accessori che si rendessero necessari per la manutenzione
ordinaria e/o straordinaria della macchina.
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