Roma, 1 settembre 2010 Prot. n. 3234/2010/F/ Ai Presidenti degli Ordini Provinciali dei Veterinari LORO SEDI Ai Componenti il Comitato Centrale FNOVI e il Collegio dei Revisori dei Conti LORO SEDI Via e-mail Oggetto: Acido Ossalico - Sperimentazione dell’Api-Bioxal – Istruzioni per l’uso – Posologia e modalità di utilizzo – Errata corrige – Nota Del Ministero della Salute Caro Presidente, facendo seguito alle comunicazioni già intercorse (prot. n. 2738/2010/F/mgt del 2 luglio u.s. e prot. n. 282972010/F/mgt del 12 luglio u.s., nonché il prot. n. 3136/2010/F/mgt del 3 agosto u.s.) relative all’uso dell’acido ossalico in apicoltura e alla sperimentazione dell’API-BIOXAL autorizzata dal Ministro della Salute (n. 0011255-P del 15.06.2010), la scrivente Federazione intende divulgare i contenuti di una recente nota ministeriale diramata in argomento lo scorso 5 agosto (DGSA 0014671-P-05/08/2010 - “Impiego di acido ossalico per il trattamento degli apiari infestati da Varroa destructor”.). La nota (che si trasmette in allegato) ribadisce che l’uso dell’acido ossalico, sostanza farmacologicamente attiva, priva come tale di regolare autorizzazione all’immissione in commercio, non può essere consentito per il trattamento della varroa. La normativa vigente prevede un uso in deroga di medicinali veterinari preparati estemporaneamente da un farmacista solo in mancanza di medicinali veterinari autorizzati. Il Ministero della Salute ricorda che esistono in commercio 5 specialità medicinali veterinarie aventi indicazioni terapeutiche specifiche contro la varroa (APIGUARD® – API LIFE VAR® – APISTAN ® – APIVAR ® - THYMOVAR ®) idonee all’uso previsto. Indica che allo stato attuale, l’unica modalità prevista per l’utilizzo del formulato in oggetto è quella sperimentale, col prodotto API-BIOXAL, autorizzata ai sensi della circolare 25.09.1996 n.14 alla quale possono partecipare sia i singoli apicoltori che le associazioni. Nel richiamare integralmente le istruzioni per aderire alla sperimentazione già fornite con la nota FNOVI del 3 agosto u.s (prot. n. 3136/2010/F/mgt), si coglie l’occasione per correggere quanto comunicato in ordine alle istruzioni per il dosaggio del farmaco, con particolare riferimento ai quantitativi indicati per la preparazione dello sciroppo (confusi – nella scorsa nota – con il totale di sciroppo da usare per la soluzione della busta di APIBIOXAL). In particolare, la posologia e modalità di utilizzo dell’API-BIOXAL, così come riportate sulla confezione, prevede di sciogliere completamente il contenuto dell’intera confezione da 35 g di API-BIOXAL in 500 ml di una soluzione acquosa (1:1) acqua e saccarosio. Il trattamento con un’unica somministrazione deve essere fatto gocciolando la soluzione sugli alveari con apposita siringa, nella dose di 5 ml per favo/telaino occupato dalle api. Il prodotto, pur non avendo alcun tempo di <<attesa miele>>, non deve essere usato durante la produzione ma prima o dopo il relativo raccolto di miele. Il trattamento va eseguito in assenza di melario. Confidando sia dato alla presente comunicazione la più ampia diffusione possibile, si ringrazia per la consueta attenzione e collaborazione e si rinvia alla lettura di quanto pubblicato in argomento sul portale della FNOVI lo scorso 4 agosto (http://www.fnovi.it/index.php?pagina=visualizza-notizia&ricerca=&tipo=1&id=1211&nextpage=&anno=). Cordiali saluti. Il Presidente (Dott. Gaetano Penocchio) Allegato G