Riproduzione Processo che permette la conservazione e la diffusione della specie producendo nuovi individui in grado, a loro volta, di riprodursi. 16. Riproduzione Fase vegetativa Fase riproduttiva • concetto di riproduzione • tipi di riproduzione 1 Il processo di riproduzione, mentre produce nuovi individui, può avere significato negativo per gli individui che si riproducono (morte). 2 OLOCARPIA EUCARPIA L’intero organismo passa alla fase riproduttiva. Organismi unicellulari, alghe verdi Coniugate (es. Spirogyra). Solo una parte del corpo assume funzione riproduttiva. Organismi pluricellulari, alghe cenocitiche, funghi. Chlorella Transizione alla fase riproduttiva Coniugazione in Spirogyra 3 Fase vegetativa Fase riproduttiva 4 1 La transizione alla fase riproduttiva è determinata da: Tipi di riproduzione 1. fattori genetici 2. fattori ambientali (fotoperiodo, termoperiodo) In condizioni ambientali sfavorevoli, la pianta può passare alla fase riproduttiva anche in uno stadio giovanile, di plantula (pedanzìa). In relazione alle conseguenze che la fase riproduttiva determina sulla pianta madre: • Riproduzione asessuata o agamica o vegetativa • Riproduzione sessuata • Riproduzione per sporogonia • piante monocarpiche – morte della pianta madre (piante annuali, bienni, alcuni casi di perenni es. bambù) • piante policarpiche – la pianta madre sopravvive e quindi può nuovamente riprodursi (piante perenni) 5 6 Riproduzione vegetativa Scissione • Mantenimento delle caratteristiche genetiche dell’individuo che si è riprodotto (cloni dell’organismo madre). • Vantaggio: velocità di diffusione della specie. • 9 9 9 9 • Modalità di riproduzione agamica negli organismi unicellulari: procarioti, microalghe, alcuni lieviti. • Processo di mitosi: ogni cellula madre genera due cellule figlie con lo stesso corredo cromosomico della madre. Tipologie di riproduzione vegetativa: Scissione Gemmazione Frammentazione Sporulazione 7 Department of Microbiology, Cornell University. Mod. 8 Da Gerola 2 Gemmazione Frammentazione Frammenti del corpo dell’organismo diventano indipendenti e originano nuovi individui. • Particolare forma di mitosi nei lieviti. • Formazione di una protuberanza collegata alla cellula madre da un istmo: il materiale genetico migra verso la protuberanza, originando infine una cellula indipendente. • I lieviti originati per gemmazione possono restare collegati temporaneamente tra loro. Forme semplici di frammentazione: 9 Frammentazione del tallo nelle alghe azzurre coloniali (Nostoc, Oscillatoria) 9 Frammentazione del tallo di alghe e muschi 9 Frammentazione del micelio nei funghi 9 Da Gerola. Esempio, frammentazione in Lyngbya (cianobatterio) 10 Da Mauseth. Bulbilli Forme specializzate: Stoloni • propaguli nelle briofite • bulbilli (gemme con radichette) • fusti modificati come tuberi (patata), rizomi (canna palustre), bulbi (cipolla), stoloni (fragola) rappresentano sistemi di riproduzione vegetativa della specie. Riproduzione vegetativa come espressione della totipotenza delle cellule vegetali. Innesto Talee Kalanchöe daigremontiana In campo agronomico: talee e innesti. In campo biotecnologico: propagazione in vitro. 11 Tubero Bulbo Rizoma Da Gerola. 12 3 Sporulazione 1. In relazione alla localizzazione delle spore: 9 Endospore: le spore sono racchiuse in sporocisti (es. funghi inferiori) 9 Esospore: le spore non sono racchiuse in sporocisti (ad es. portate su ife specializzate come i conidi negli ascomiceti) • Tipo particolare di frammentazione: il frammento è costituito da una sola cellula prodotta per mitosi (mitospora). • Le spore generano nuovi individui attraverso una serie di mitosi = germinazione della spora. • Nei funghi e nelle alghe. 2. In relazione al movimento: 9 Zoospore: si muovono nuotando mediante flagelli 9 Aplanospore: no movimento proprio (es. Chlorella) 13 endospore Le endospore comprendono sia zoospore che aplanospore, le 14 esospore solo aplanospore. Riproduzione sessuata esospore SINGAMIA (o zigosi) = unione di due cellule con corredo cromosomico aploide (gameti). La singamia comprende: • plasmogamia = fusione dei citoplasmi • cariogamia = fusione dei nuclei Prodotto della gamia = zigote. zoospore aplanospore Vantaggio = “rimescolamento” genetico 15 16 4 I processi di riproduzione sessuata possono coinvolgere la fusione di: gamia n • semplici gameti = gametogamia 2n Zigote - sincarion • intere strutture che recano i gameti (gametangi)= gametangiogamia (es. ascomiceti) n • strutture non prettamente specializzate per la riproduzione = somatogamia (es. basidiomiceti) plasmogamia n n n cariogamia n 2n sincarion Zigote - dicarion Mentre è chiaro il vantaggio di “rimescolamento” genetico che si ottiene con la riproduzione sessuata, è necessario osservare che talora si verificano fusioni di gameti che provengono dallo stesso individuo = autogamia (es. zigomiceti). 17 18 Tipi di gametogamia ISOGAMIA + - Sporogonia ANISOGAMIA ♀ ♂ In alghe, funghi, briofite, pteridofite. Produzione di spore per MEIOSI = meiospore. Vantaggio = velocità di diffusione della specie. OOGAMIA ♀ ♂ n 2n Isogameti n Il corredo cromosomico della cellula madre viene dimezzato! n anisogameti oosfera spermatozoide (anterozoide) 19 Cellula madre delle meiospore n Meiospore 20 5 Le meiospore differiscono da: - gameti: le spore germinando originano un nuovo individuo aploide, mentre i gameti non germinano, ma debbono fondersi per formare una cellula diploide (zigote) - mitospore: le meiospore sono state prodotte per meiosi e quindi hanno sempre corredo aploide, mentre le mitospore hanno il corredo della cellula madre che le ha generate (aploide o diploide). La riproduzione per sporogonia può esistere solo negli organismi che presentano anche riproduzione sessuata • La sporogonia dimezza il corredo cromosomico • La ricostituzione della fase nucleare diploide avviene tramite la riproduzione sessuata (ma stessa nomenclatura: endo- ed esospore…) 21 22 Fase nucleare e generazione Negli organismi con riproduzione sessuata, si verifica un’alternanza di fase nucleare n-2n. 17. Cicli ontogenetici Qui è intervenuto un processo di meiosi • cicli fondamentali • alternanza di fase nucleare e di generazione Fase DIPLOIDE 23 2n n Qui è intervenuto un processo di gamia Fase APLOIDE 24 6 Gli organismi generati per mitosi da cellule “capostipiti” (zigote, spora) formano una Generazione = individui autonomi caratterizzati da una determinata forma di riproduzione. mitosi 2n Cicli ontogenetici Generazione diploide 2n 2n 2n 2n mitosi n n n n n Generazione aploide Sulla base del momento in cui avviene la meiosi e delle generazioni che caratterizzano l’organismo si distinguono tre cicli vitali fondamentali (cicli ontogenetici): • Diplonti • Aplonti • Aplodiplonti 25 26 Es. Fucus. Ciclo DIPLONTE Diplofito Meiosi gametica o terminale = produce i gameti alla fine del ciclo. Una sola generazione DIPLOIDE = DIPLOFITO. Le uniche cellule aploidi sono i gameti. gameti gameti n zigote 2n n diplofito 2n Gameti n n n n Meiosi 27 Da Mauseth, mod. 28 7 Es. Chara Ciclo APLONTE gameti Meiosi zigotica o iniziale = immediatamente successiva alla gamia, apre il ciclo con le meiospore. Una sola generazione APLOIDE = APLOFITO. L’unica cellula diploide è lo zigote. meiospore gameti n zigote 2n n zigote aplofito n n n n n meiosi n n n n Meiosi intermedia = separa due generazioni antitetiche. • una generazione APLOIDE = APLOFITO o GAMETOFITO • una generazione DIPLOIDE = DIPLOFITO o SPOROFITO meiospore n zigote 2n n sporofito 2n meiospora gametofito n n n n n n n 2n n n Meiosi n n 2n n n 30 Da Gerola, mod. Meiosi GAMIA Ciclo APLODIPLONTE gameti Aplofito 29 n n n n n n n 31 2n Meiosi n n n n n n n n n nn n nn n 32 8 Alternanza di generazioni antitetiche isomorfiche: sporofito e gametofito hanno la stessa morfologia (es. Ulva) Alternanza di generazioni antitetiche eteromorfiche: diversa morfologia di gametofito e sporofito (es. Dictyota) gameti gamia Gametofito Sporofito Gametofito meiosi meiosi meiospore 33 courses.bio.psu.edu, mod. Da Gerola, mod. 34 Briofite • Ambiente acquatico Ambiente “protetto”. Nei diversi gruppi di alghe si ritrovano tutti i tipi di cicli ontogenetici. • Ambiente terrestre Più soggetto a variazioni. La condizione aploide è debole: tutte le mutazioni sono manifeste nell’individuo aploide! TUTTE le piante terrestri hanno un ciclo APLODIPLONTE, ma con una progressiva riduzione del gametofito. 35 Pteridofite Protallo (gametofito) 36 9 meiosi Ciclo ontogenetico di briofita (muschio) Ciclo ontogenetico di pteridofita (felce) meiosi Protallo gamia gamia 37 www.esu.edu Pteridofite Sporofito dipendente dal gametofito solo all’inizio dello sviluppo 38 Spermatofite Embrione Sporofito indipendente dal gametofito. Gametofito microscopico. Nelle piante terrestri lo zigote, prima cellula della generazione sporofitica, si sviluppa inizialmente a spese del gametofito: attraverso una serie di mitosi esso forma un embrione pluricellulare che poi si svilupperà nello sporofito maturo. Prevalenza dello sporofito 2n Briofite www.esu.edu Piante terrestri (briofite + tracheofite) = EMBRIOFITE Prevalenza del gametofito n Nelle spermatofite l’embrione è racchiuso in uno stato quiescente all’interno del seme. Emersione dall’acqua Ciclo aplodiplonte generazioni eteromorfiche Ciclo aplodiplonte generazioni isomorfiche Ciclo aplonte 39 40 10 Spermatofite Disseminazione della specie affidata al SEME 18. Il fiore delle Angiosperme • “nudo” = Gimnosperme • racchiuso nel frutto = Angiosperme • generalità • verticilli fiorali La formazione del seme dipende dall’evoluzione di un sistema specializzato per la riproduzione = FIORE 41 42 Gineceo - Pistillo (carpelli) Fiore delle Angiosperme Androceo - Stami Fiore Ramo ad accrescimento definito con internodi raccorciati e recante foglie modificate per la funzione riproduttiva. Corolla - Petali I fiori possono essere solitari o, più spesso, sono riuniti in gruppi = infiorescenze. PERIANZIO Ricettacolo Schiusa del fiore = antesi. Calice - Sepali Peduncolo 43 44 11 • Peduncolo Ramo che porta il fiore Verticilli fiorali (elaborato tessuto cribroso: il fiore è un “pozzo” di fotosintati). Fiori peduncolati vs sessili • Ricettacolo o talamo Porzione finale del peduncolo sulla quale si inseriscono le parti fiorali 1. Calice 2. Corolla Sepali Petali Antofilli (sterili) • Pezzi fiorali Sepali, petali, stami, carpelli 3. Androceo 4. Gineceo Stami Carpelli Sporofilli (fertili) 9 Condizione primitiva: disposizione a spirale (fiori spiralati o aciclici) 9 Condizione derivata: disposizione in verticilli (fiori verticillati o ciclici) 45 Calice Corolla Funzione = protezione, vessillare In genere appassisce dopo la fecondazione. Ridotta o assente nei fiori impollinati dal vento. Funzione = protezione, talora vessillare (sepali petaloidei) Deciduo o persistente. Sepali distinti Calice dialisepalo 46 Sepali fusi (concresciuti) Calice gamosepalo Petali distinti Corolla dialipetala 47 Petali fusi (concresciuti) Corolla gamopetala 48 12 Perianzio e perigonio Perianzio Perigonio • • • Sepali = petali = tepali • Monocotiledoni Sepali e petali distinti Dicotiledoni Simmetria del fiore Simmetria raggiata Fiore attinomorfo Simmetria bilaterale Fiore zigomorfo www.maltawildplants.com www.bridgewater.edu Trillium undulatum Colchicum cupanii 49 Verticilli fertili 50 Sulla base della presenza dei verticilli fiorali: • fiori ermafroditi (perfetti) = stami + pistilli • fiori unisessuali (imperfetti) = staminiferi o pistilliferi 1. apparato riproduttore maschile androceo - stami Fiori unisessuali: 2. apparato riproduttore femminile gineceo - carpelli - pistillo • portati sullo stesso individuo = pianta MONOICA (es. zucca, mais) • portati su individui diversi = pianta DIOICA (es. ortica, actinidia) 51 52 13 Il ciclo vitale delle Angiosperme è aplodiplonte. Il ciclo si adatta allo schema generale: Nelle foglie modificate che formano i verticilli fertili si verifica il processo di meiosi che porta alla formazione delle meiospore: meiospore gameti • maschili: microsporofilli – microspore (androspore) n • femminili: macrosporofilli – macrospore (megaspore, ginospore) n zigote sporofito 2n gametofiti ♂ e ♀ n n n n n n n Le meiospore germinando originano gametofiti maschili e femminili microscopici ridotti a sole poche cellule. 53 n La condizione specifica delle Angiosperme è il punto di arrivo di un lungo processo di riduzione del gametofito n 54 a favore dello sporofito 2n. Androceo Apparato riproduttore maschile = insieme degli stami Stami = microsporofilli 19. Il fiore delle Angiosperme ANTERA 55 Sacca pollinica Teca Sacca pollinica Filamento Sacca pollinica • Androceo Teca Sacca pollinica Antera 56 14 Stami: diadelfi • liberi monoadelfi Struttura dell’antera in sezione poliadelfi Connettivo • concresciuti per i filamenti Esotecio Endotecio Teca Tappeto singenesii • concresciuti per le antere epicorollini • concresciuti con i petali 57 Logge o sacche polliniche 58 Da Gerola, mod. • Esotecio Strato tegumentale esterno Le sacche polliniche contengono il tessuto archesporiale 2n, formato dalle cellule madri delle microspore. • Endotecio Situato internamente all’esotecio, cellule molto grosse con ispessimenti parietali a U (parete sottile rivolta verso l’esotecio). Determina l’apertura dell’antera per la liberazione del polline. Sacca pollinica = microsporangio. Per meiosi, ogni cellula madre delle microspore origina 4 microspore n = inizio della generazione gametofitica. n • Tappeto Strato di cellule che riveste la cavità della sacca pollinica. Nutre le cellule fertili e contribuisce alla formazione della parete dei granuli pollinici. 2n • Archesporio Insieme delle cellule fertili (tessuto archesporiale) 59 Cellula madre delle microspore n n n Tetrade pollinica 4 microspore 60 Botanical society of America 15 Seconda mitosi Prima mitosi: granulo pollinico binucleato n n n n n Alla prima mitosi ne segue una seconda a carico della cellula generativa. Questa può avvenire: - alla germinazione del granulo pollinico sullo stigma - già nella sacca pollinica: granulo pollinico trinucleato (condizione più evoluta) Nucleo generativo Nucleo vegetativo All’interno della sacca pollinica, la microspora compie una prima mitosi asimmetrica generando due cellule, la più piccola delle quali viene poi “inglobata” nella cellula grande: formazione del granulo pollinico BINUCLEATO. 61 n n n n n Germinazione del granulo pollinico Nuclei spermatici Tubetto pollinico n n n 62 Dispersione del polline Deiscenza dell’antera Trasporto dei granuli di polline all’apparato riproduttore femminile: L’apertura delle sacche polliniche è un fenomeno igroscopico dovuto alle proprietà meccaniche dell’endotecio. • impollinazione anemogama • impollinazione zoogama (frequentemente entomogama) I granuli pollinici maturi sono disidratati. • impollinazione idrogama (poco frequente) Polline = granuli pollinici nel loro insieme 63 64 16 Riassunto: • Il granulo pollinico germinato, derivante da una microspora, è omologo alla piantina del muschio e al protallo delle felci. • Il processo di riduzione del gametofito maschile nelle piante terrestri raggiunge il suo apice nelle Angiosperme: la microspora va incontro a 2 sole mitosi. Granulo pollinico germinato = gametofito maschile Gameti maschili = nuclei spermatici • I gameti vengono “trasportati” attraverso il tubetto pollinico: emancipazione dalla presenza di acqua per la fecondazione! 65 66 Qualificazione del polline Polline e beni culturali 1. Morfologia Palinologia = scienza che studia il polline e le spore La morfologia di polline e spore è diversa, ma stabile all’interno della specie. • I granuli pollinici e le spore sono accomunati dalla necessità di essere dispersi nell’ambiente. • I pollini e le spore sono praticamente ovunque nello spazio e nel tempo: possibilità di rintracciare le “impronte” delle piante. • Ricostruzione di contesti naturali e culturali del passato. 67 9 9 9 9 9 9 Unità pollinica: granuli separati, tetrade, poliade, pollìnio Aperture (forma e numero): colpus, porus, colpos Parete (sporoderma) e ornamentazioni Dimensioni: 25-250 µm Polarità Simmetria 68 17 www.vcbio.science.ru.nl/en/virtuallessons/pollenmorphology www.nybg.org/botany/tlobova/hequet/pollen_atlas.html Granulo porato Pachira insignis Cerastium arvense Graminacee Granuli di polline di piante a impollinazione chirotterogama della Guyana Francese Granulo colpato Elizabetha princeps salice quercia faggio Cayaponia jenmani ippocastano Granulo colporato Da Raven et al. Struttura dello sporoderma Sostanze lipidiche Passiflora candida 69 Dal tappeto 2. Produzione pollinica • Impollinazione anemofila (casualità del trasporto): Betula 10000 granuli/antera • Impollinazione zoofila (trasporto mirato): Malva 64 granuli/antera 3. Dispersione e deposizione Sporopollenina ESINA INTINA Cellulosa, emicellulose, callosio 71 www.vcbio.science.ru.nl/en/virtuallessons/pollenmorphology 70 La maggior parte dei granuli pollinici non raggiunge il bersaglio e si deposita al suolo. “Pioggia pollinica” come impronta digitale del paesaggio (pollen fingerprint). 72 18 4. Conservazione I granuli pollinici sono quasi eterni: sporopollenina nell’esina. 5. Distribuzione I granuli pollinici sono ubiquitari, oggi e nel passato. Pollini ricollegabili all’attività dell’uomo appartengono a: piante coltivate/coltivabili (es. Zea mays come marker cronologico per l’età moderna nel Vecchio Mondo) indicatori antropici spontanei: piante che si diffondono spontaneamente in seguito alla presenza dell’uomo (ruderali, infestanti) 73 74 Gineceo Apparato riproduttore femminile = pistillo/i Carpelli = foglie modificate che originano il/i pistillo/i 20. Il fiore delle Angiosperme Stigma • gineceo • doppia fecondazione • seme e frutto Stilo Ovario contenente l’ovulo/gli ovuli 75 76 19 A differenza delle Gimnosperme, nelle Angiosperme i macrosporofilli (carpelli) si ripiegano fino a circondare gli ovuli: formazione dell’ovario protezione degli ovuli. Relazione ovario/talamo • un singolo carpello saldato ai bordi = ovario monocarpellare • più carpelli saldati = ovario pluricarpellare Ovario supero Fiore epigino Ovario medio Fiore perigino Ovario infero Fiore ipogino Da Lüttge et al. ogni carpello saldato ai bordi (ovario apocarpico) carpelli concresciuti (ovario sincarpico) 77 Struttura dell’ovulo 78 Da Raven et al. Disposizione dell’ovulo Micropilo Primina Secondina micropilo Tegumenti Nocella calaza Calaza Funicolo Al margine di saldatura del carpello si trova il tessuto da cui 79 si originano gli ovuli = placenta. Ovulo ortotropo Ovulo anatropo 80 20 Germinazione della macrospora Cellule tegumentali esterne Nocella 2n Cellule archesporiali, tra cui la cellula madre delle macrospore n Polo micropilare 2n n meiosi n n n 3 mitosi n Apparato ovarico n n n n n n n Apparato antipodale n Polo calazale Cellula madre delle macrospore Polienergide 8-nucleato 4 macrospore 1 macrospora 81 Formazione del sacco embrionale All’interno della cellula i nuclei generati per mitosi migrano occupando posizioni precise. 82 Riassunto: Oosfera Cellula sinergide Cellula sinergide n n n n n n n n Nuclei polari (superiore e inferiore) • Il sacco embrionale, derivante dalla macrospora, è omologo alla piantina del muschio e al protallo delle felci. • Il processo di riduzione del gametofito femminile nelle piante terrestri raggiunge il suo apice: la macrospora va incontro a 3 sole mitosi (23 = 8 nuclei spartiti in 7 cellule). Cellule antipodali Il sacco embrionale comprende 8 nuclei aploidi spartiti tra 7 cellule, una delle quali ha funzione di gamete femminile 83 (oosfera). Sacco embrionale = gametofito femminile Gamete femminile = oosfera 84 21 Impollinazione 1. Deposito dei granuli di polline sullo stigma: adesione e riconoscimento (presenza di papille stigmatiche con secreti vischiosi) 2. Reidratazione e germinazione del granulo pollinico: formazione del tubetto pollinico Stadio a 4 nuclei 3. Accrescimento del tubetto nello stilo (tessuto di trasmissione) fino all’ovario. Sacco embrionale Prima della fecondazione i due nuclei polari si fondono originando un nucleo pro-endospermatico 2n nella cellula centrale del sacco 85 embrionale. Adesione e riconoscimento Germinazione 4. Penetrazione del tubetto attraverso il micropilo e apertura a livello di una sinergide. 86 Doppia fecondazione Entrambi i nuclei spermatici compiono una fecondazione. Processo esclusivo delle Angiosperme. Accrescimento del tubetto Un nucleo spermatico si fonde col nucleo dell’oosfera generando lo zigote 2n Penetrazione attraverso il micropilo 87 L’altro nucleo spermatico si fonde col nucleo proendospermatico generando il nucleo triploide dell’endosperma secondario. n n n n nnn 88 22 Formazione del seme Formazione del seme • Lo zigote 2n costituisce la prima cellula della nuova generazione sporofitica: attraverso una complessa serie di mitosi origina l’embrione. • Il nucleo centrale 3n va incontro a divisioni tumultuose, la cellula aumenta di dimensioni, originando infine un tessuto nutritivo per l’embrione: endosperma secondario o albume. • I tegumenti dell’ovulo continuano a svolgere funzione di protezione e diventano tegumenti del seme. Ovulo Seme Zigote 2n Embrione Tegumenti - primina - secondina Tegumenti - testa - tegmen Cellula centrale 3n Endosperma secondario 89 90 Frutto Formazione dell’embrione • Struttura nuova nelle angiosperme (“seme incluso in un vaso”) • Deriva dalla trasformazione dell’ovario in seguito alla fecondazione. Endocarpo FRUTTO = PERICARPO Mesocarpo Epicarpo Zigote Proembrione Embrione maturo 91 • Pseudocarpi = coinvolgimento di parti extracarpellari (falsi frutti o frutti accessori) e/o di più fiori (infruttescenze). 92 23 Pericarpi Anatomia del frutto Esempi Pseudocarpi Esempio: drupa di Prunus domestica epicarpo Pericarpo peduncolo mesocarpo endocarpo Seme www.plantscienceimages.org.uk 93 94 Vertumno, Giuseppe Arcimboldo (Milano, 15271593) Elementi fitomorfi nella costruzione di volti umani. Frutti rappresentati: • frutti secchi indeiscenti (frumento, mais) • frutti secchi deiscenti (piselli) • drupa (prugna, pesca, ciliegia, oliva) • bacca (uva, melanzana) • peponide (zucca, zucchina) • balaustio (melagrana) • pseudocarpi (pera, fico) 95 21. Dal seme alla plantula 96 24 Significato biologico del seme Tipologie di riserve contenute nel seme • amido • proteine (aleurone) • lipidi (semi oleaginosi) • polisaccaridi parietali (emicellulose, es. avorio vegetale) • Nuova struttura di propagazione della specie: spermatofite (gimnosperme e angiosperme) • Stadio quiescente (disidratato) ricco di riserve nutritive che sostengono la germinazione durante la formazione della plantula. • Nelle angiosperme l’albume triploide costituisce la riserva di sostanze nutritive durante l’embriogenesi: principio di economia (si forma solo se è avvenuta la fecondazione). 97 98 Embrione (dicotiledoni) Localizzazione delle riserve per la germinazione nel seme maturo Apice del germoglio • Cotiledoni: riserva embrionale, es. leguminose. L’endosperma, terminato il suo ruolo, degenera. Cotiledoni = foglie embrionali • Endosperma secondario: riserva extraembrionale. es. graminacee, nelle quali il cotiledone assume funzione austoriale (scutello). Asse ipocotile • Perisperma: derivato dalla nocella, es. piperacee, Beta vulgaris, Coffea arabica. Radichetta (con apice meristematico) 99 100 25 Embrione (monocotiledoni) Apice del germoglio Cotiledone = foglia embrionale Fagiolo (Fabaceae) Ricino (Euphorbiaceae) Asse ipocotile Radichetta (con apice meristematico) 101 Germinazione del seme • Influenza di fattori endogeni ed esogeni • 1. 2. 3. 4. In seguito alla imbibizione: scoppio dei tegumenti crescita dell’embrione progressiva riduzione degli organi di riserva formazione della plantula Mais (Poaceae) Cipolla (Liliaceae) 102 Da Raven et al. mod. Germinazione epigea e ipogea 103 104 Da Raven et al. 26 Ipocotile ed epicotile Embrione Plantula Pianta Gemma Gemma Apice del germoglio Epicotile Fusto + foglie Asse epicotile Ipocotile Cotiledoni (Cotiledoni) Asse ipocotile Asse ipocotile Radichetta Radice Radice Apice radicale Apice radicale Apice radicale 105 106 Nelle antiche civiltà mediterranee la conoscenza dei cicli vitali delle piante si lega a significati simbolici. Semi, agricoltura e antiche civiltà Domesticazione di piante agli albori delle civiltà umane: Figura centrale: Demetra/Cerere • piante che producono abbondanti semi • lo stato quiescente del seme consente l’accumulo a lungo termine di derrate alimentari • Mito di Trittòlemo: genesi mitica dell’agricoltura. • Mito di Proserpina: ciclicità delle stagioni in relazione ai cicli vitali delle piante. Intuizione e successiva comprensione del significato del seme nel ciclo biologico delle piante stesse. • Misteri Eleusini 107 108 27