corsi formativi del bando Mercato del Lavoro

L’inclusione lavorativa delle persone
con sindrome di Asperger e autismo ad
alto funzionamento: ruolo
dell’ambulatorio autismo adulti
Roberto Keller
Ambulatorio DPS in età adulta
Dipartimento salute mentale ASL To2 (Torino)
cso Francia 73 Torino 011-4336129
Di chi ci occupiamo ?
I disturbi pervasivi dello sviluppo o
disturbi dello spettro autistico sono disturbi
neuroevolutivi su base genetica ad
insorgenza precoce. Vi è un ampia
articolazione
clinica
da
forme
a
funzionamento inferiore (con anche
maggior compromissione cognitiva) a forme
ad alto funzionamento (HFA e Asperger).
DISTURBI CHE VANNO ABILITATI
Il lavoro come obiettivo
L’inclusione lavorativa nei disturbi dello
spettro
autistico
ad
alto
funzionamento/Asp. rappresenta la parte
FINALE di un percorso di conoscenza della
persona, valutazione dei suoi punti di forza
e debolezza, abilitazione dei deficit di
cognizione sociale, collaborazione con la
famiglia, creazione di una rete di
intervento.
L’ambulatorio si pone come il nodo
centrale di una rete integrata di
interventi che coordina e promuove
NPI
Psichiatria
Centri abilitativi
esterni , scuola,
percorsi lavoro,
Associazioni fam.
Ambulatorio DPS
adulti ASL To2
Attivazione percorso
sociale (IC, UVH)
tranne in funzionamenti
molto alti
INSERIRE
L’INTERVENTO
NEL
TERRITORIO CON UN RUOLO DI
NODO CENTRALE DELLA RETE:
CON LA PRIORITA’ DI ADEGUATA
COMUNICAZIONE TRA GLI ATTORI
Funzioni dell’ambulatorio
1. DIAGNOSI e CONSULENZA AI CSM/CPS
2. COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE
3. DEFINIZIONE DEL PROGETTO
4. INTERVENTO DI RETE CONTINUO
5. COLLABORAZIONE
DISADATTIVI
SUI
PROBLEMI
Strumenti diagnostici specifici
Test di livello: WAIS, matrici di Raven, TIB
Batteria neuropsicologica completa
AQ-EQ (screening)
ADOS
ADI-R
KADI / GADS
SCID I e II, MMPI, Beck DI, STAI Y
Approfondimento funzionale (es. TTAP)
Valutazione neuropsicologica
ATTENZIONE
MEMORIA VERBALE, NUMERICA,
VISUOSPAZIALE
APPRENDIMENTO
FUNZIONI ESECUTIVE
PRASSIA
GNOSIA
LIVELLO INTELLETTIVO
COGNIZIONE SOCIALE
Valutazione psicopatologica
Sintomi e
disturbi psicotici
Disturbi dell’umore
e ansia (Dep 50%,
BD 8%, GAD,fobia
Suicidalità sociale, panico,
DOC)
Disturbi
Disturbi da uso
attentivi e di
di sostanze
DCA
iperattività, e
di personalità
> alcol
Raja 2011, Lugnegard 2011, Hofvander 2009
LA FAMIGLIA
Il COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA SIA
NELLA FASE DIAGNOSTICA MA ANCOR PIU’
NELLA FORMULAZIONE E SOSTEGNO AL
PROGETTO E’ UN PUNTO NODALE E
CRITICO DELL’INTERVENTO ANCHE
NELL’ADULTO.
Lavoro in rete con le Associazioni dei
familiari e dei volontari
Percorso di preparazione all’inserimento
lavorativo per alto funzionamento - Asperger
1. Diagnosi e attivazione risorse
2. Percorso terapeutico individuale
3. Percorso abilitativo cognitivo in piccolo gruppo
(abilitazione di potenziamento cognitivo Feuerstein)
4. Percorso abilitativo delle competenze sociali in
piccolo gruppo (social skill training)
5. Attivazione di percorsi scolastici pre-lavorativi
6. Frequenza di centri abilitativi specifici
7. Incontri con i familiari
8. Incontri periodici di equipe e rete
DEFINIZIONE DI UN PROGETTO DI
INTERVENTO CON L’OBIETTIVO:
AUTONOMIA
in funzione del potenziale individuale
L’intervento nell’autismo nell’adulto
1. Riconoscimento del disturbo
spesso diagnosticato come
disturbo ossessivo, tic, fobia sociale, disturbo
evitante
di
personalitò,
disturbo
depressivo,
schizofrenia,
disturbo
schizotipico oppure ritardo mentale
L’intervento nell’autismo nell’ adulto
2. Individuazione e gestione di aspetti
psicopatologici e di difficoltà personali
Es. Depressione, ansia, regressioni o reazioni
psicotiche, tic, ossessioni
Interruzioni scolastiche, ritiro sociale,
scoraggiamento,
disoccupazione,
alterazioni del comportamento
L’intervento nell’autismo nell’adulto
3. Partire o ri-partire DALL’ISOLAMENTO
Dare coraggio alla persona e alle famiglie
Individuare i punti di competenza e forza e
creare dei percorsi INDIVIDUALIZZATI
atti a inserire nel contesto sociale la
persona senza snaturare la sua natura
autistica nè tentare di “normalizzarlo”
L’intervento nell’autismo nell’adulto
4. Creare dei percorsi finalizzati quando
possibile
all’inserimento
lavorativo
retribuito e se non possibile a una
attività occupazionale gratificante per
l’individuo e fonte di definizione di un
ruolo sociale . Evitare i parcheggi diurni.
Organizzare
il
percorso
prelavorativo
e
l’ambiente
lavorativo tenendo conto del
funzionamento
della
mente
autistica
coinvolgendo
e
preparando l’ambiente e
i
colleghi di lavoro
La mente autistica
Coerenza centrale e rappresentazione della
realtà a partire dall’analisi dei dettagli
Neuroni mirror e comprensione della funzione
della azione esterna, teoria della mente
Funzioni esecutive, programmazione e setshifting; sistematizzazione, strutturazione
Sensorialità, informazione visiva
AUT-OUT!
… to WoRK
Progetto per favorire l’inserimento
lavorativo dei soggetti autistici
I corsi Prelavorativo vengono finanziati dal Bando
Mercato del Lavoro della Provincia di Torino e finanziato
attraverso fondi messi a disposizione dal Fondo Sociale
Europeo su disposizioni della Regione Piemonte. Questi
corsi devono essere realizzati in rete con gli attori
territoriali
e
attraverso
attività
formative
individualizzate, cioè devono, nel loro svolgersi, riferirsi
alle caratteristiche ed ai bisogni di ogni singolo allievo/a
disabile. Questi corsi sono strumento concreto delle
politiche attive del lavoro per le persone disabili, ai
sensi della L.68/99 “ Norme per il diritto al lavoro dei
disabili” e della L. 381/91 “Disciplina delle cooperative
Sociali.
• Prevedono infatti ore teoriche, ore pratiche ed uno
stage presso un’azienda esterna e tutti questi
elementi vengono realizzati e progettati sempre con
l’obiettivo di una reale integrazione sociale e
lavorativa.
• Il corso prelavorativo ha prevalentemente una finalità
orientativa e pre-professionalizzante e secondo i
“Modelli per il Bando mercato del lavoro 2009-2010”
pubblicati sul sito della Regione Piemonte con tre
possibili sbocchi:
• Il proseguimento di un percorso formativo nei corsi
FAL (corsi formativi del bando Mercato del Lavoro),
• La presa in carico da parte dei Servizi socio
assistenziali (per quei disabili che avessero
dimostrato di non possedere residue capacità
lavorative),
• L’attivazione di tirocini lavorativi secondo progetti
che utilizzano risorse economiche del Fondo
Regionale Disabili nell’ottica del collocamento
mirato ai sensi della L.68/99.
Fase I Preparatoria:
• Costituzione dell’équipe multidisciplinare
• Formazione del personale coinvolto nella
sperimentazione
• Individuazione dei soggetti con la collaborazione
del territorio
• Incontri con le famiglie e aspetti burocratici
Fase II Formazione/Stage professionalizzante
• Prima annualità
• 480 ore Formazione teorico-pratica
• 120 ore Stage aziendale
• Seconda annualità
• 360 ore Formazione teorico-pratica
• 240 ore Stage aziendale
• Riunioni con le famiglie, l’équipe ambulatoriale.
• Riunioni con gli attori coinvolti.
• Restituzione alle famiglie del percorso attuato.
Fase III Progetto individuale di inserimento lavorativo
• Attivazione di borsa Lavoro o altro tipo di contratto.
• Attivazione di Tirocini Individuali attivabili su Bando
Provinciale, mediante utilizzo del Fondo Regionale
Disabili
• Attivazione di un Percorso di Formazione Al Lavoro
- FAL da 700/300 ore attivabile tramite Bando
Provinciale del Mercato del Lavoro, mediante
l’utilizzo di risorse del Fondo Sociale Europeo
MODALITA’ ORGANIZZATIVE SPECIFICHE DI UN CORSO
PER AUTISTICI ADULTI AD ALTO FUNZIONAMENTO
- Preparazione e supervisione dell’equipe docenti
- Compresenza in aula
- Conoscenza delle caratteristiche individuali
- Attività in aula mirata ai bisogni concreti
- Personalizzazione del programma in aula
- Spazio notevolmente maggiore al tirocinio rispetto
all’aula
- Individualizzazione dei tirocini
DIFFICOLTA’ EMERSE
- Alcuni si sentono migliori degli altri e non si
riconoscono come disabili né autistici
- Pertanto richiedono di essere seguiti con
programmi individuali mirati al singolo
funzionamento cognitivo
- Difficoltà di gestione dei break
- Incomprensioni con altri utenti della scuola
- Difficoltà nella lettura sociale dei comportamenti
tra loro
- Gestione dei trasporti nei tirocini
TIROCINI: basati sulle caratteristiche individuali, sulla
logistica e sulle disponibilità
- Es. L’Oreal (con Fondazione TEDA): inserimento in
linea e in ufficio
- Radio OHM: compilation
- Imprese di pulizia
- Ristorazione: aiuto in sala e in cucina
- Biblioteche: aiuto nella disposizione dei libri
- Supermercato: scaffalista
Il ruolo attivo delle ditte più sensibili
alla disabilità : esempio l’OREAL
L’Oreal (sede di Settimo Torinese) ha inserito nei propri
programmi un percorso di inserimento lavorativo specifico
per le persone autistiche ad alto funzionamento, in
collaborazione con l’ambulatorio, le scuole di formazione,
la Provincia, la fondazione Teda. Ha curato nel dettaglio
l’inclusione della persona, preparando il contesto, il
personale,
l’ambiente,
seguendo
con
attenzione
l’inserimento, mantenendo i contatti con gli attori della rete
e le famiglie e retribuendo le persone inserite già in fase di
tirocinio. L’ambulatorio sostiene il progetto gestendo gli
aspetti clinici, relazionali e di comunicazione.
Persone
Lino
Nando
Marco
Vi ringrazio per
l’attenzione e
ringrazio le
collaboratrici:
Angela Aresi
Stefania Bari
Francesca Bianco
Caterina Finardi
Loredana Notaro
Romina Castaldo