ASSOCIAZIONE PATOLOGI OLTRE FRONTIERA (APOF) L’Associazione Patologi Oltre Frontiera è una Organizzazione Non Governativa, nata come gruppo di lavoro, costituito in prevalenza da medici anatomopatologi, tecnici di laboratorio e biologi, nell’ambito della Società italiana di Anatomia Patologica (SIAPEC), con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo della disciplina anatomopatologica nei paesi in via di sviluppo. L’attività di APOF, trasformatasi in ONLUS e successivamente (2008) riconosciuta come ONG, si sviluppa attraverso numerose tematiche. Realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo dell'Anatomia Patologica e della diagnostica oncologica in Paesi in via di sviluppo, in collaborazione con Organismi non Governativi, Società Scientifiche, Associazioni e Organizzazioni Internazionali. Collaborazione con organismi locali per l'introduzione di attività di screening citologici, in particolare pap-test e citologia agoaspirativa per la prevenzione oncologica Invio di volontari medici anatomopatologi, biologi o tecnici di laboratorio biomedico, soci dell'Associazione, nei Paesi in via di sviluppo nei quali l'Associazione abbia avviato rapporti di solidarietà o intenda sviluppare progetti di cooperazione Realizzazione di una rete di raccolta di attrezzature"fuori uso", libri inerenti al settore e materiale di consumo da destinare a progetti di cooperazione in atto e curarne l'invio. Ideazione e realizzazione di progetti di ricerca scientifica su patologie di particolare e peculiare importanza proprie delle aree geografiche interessate da progetti di cooperazione. Organizzazione di stages residenziali in Istituti o Servizi di Anatomia Patologica italiani per medici o tecnici provenienti da strutture sanitarie di Paesi in via di sviluppo coinvolte in progetti di cooperazione Realizzazione di laboratori di Anatomia Patologica, con il contributo delle ditte del settore, curandone l'aspetto organizzativo e logistico, nell' ambito di specifici progetti, in collaborazione con enti locali. Cura dell'aspetto formativo e didattico del personale medico e tecnico locale, nei progetti proposti e realizzati, allo scopo di renderlo pienamente operativo e autonomo sul piano professionale. Utilizzo della telepatologia come strumento per sopperire alla tragica mancanza di specialisti e per favorire la formazione e l'aggiornamento dei pochi presenti. L’associazione Patologi Oltre Frontiera, dal momento della sua costituzione, ha operato attraverso l’attuazione di numerosi progetti, alcuni tuttora attivi, con finalità di formazione Progetto Mwanza (Tanzania): realizzazione di un Servizio di Anatomia Patologica nell’ospedale Bugando presso la città di Mwanza, con l’istituzione di un training formativo per un medico chirurgo a svolgere funzioni di anatomo-patologo, completamento dell’allestimento del laboratorio di istopatologia e rinnovo delle attrezzature e degli arredi tecnici, addestramento in sede di un tecnico istopatologo e organizzazione di attivita’ professionale di supporto di patologi italiani in sede, a rotazione mensile e per la durata di un anno, con funzioni diagnostiche, di didattica (formazione del medico locale dopo il periodo di training in Italia), di organizzazione nell’ospedale e nel territorio di riferimento (collegamenti con gli altri ospedali). Progetto Granma (Cuba): sviluppo della diagnostica citologica nella prevenzione secondaria del carcinoma della cervice uterina e del carcinoma della mammella, aumentando il livello diagnostico del personale medico e paramedico dei Servizi di Anatomia Patologica (laboratori di Bayamo, Manzanillo e Niquero) attraverso l’istituzione di un programma di controllo di qualità intra e interlaboratorio, il miglioramento delle attrezzature scientifiche, l’introduzione della pratica dell'agoaspirazione di noduli palpabili tra i medici generali della provincia e il monitoraggio degli effetti della campagna di prevenzione secondaria. Progetto Palestina (Betlemme, West Bank): progetto che ha per fine, come intervento prioritario, di mettere l'ospedale di Beit Jala nella condizione di realizzare autonomamente in sede preparati istologici, immunoistochimici e citologici, con obiettivi specifici di assicurare la regolare attività istologica e citologica e l’ allestimento di preparati di immunoistochimica al servizio di Anatomia Patologica dell’ospedale di Beit Jala, aumentare la capacità professionale del personale medico e tecnico dei due servizi (ospedale di Beit Jala e di Rafidia), migliorare e completare le attrezzature tecnologiche dei due servizi (ospedale di Beit Jala e di Rafidia), migliorare l’ utilizzo della diagnostica istologica e citologica nell’ iter assistenziale del paziente oncologico da parte dei clinici (ospedale di Beit Jala e di Rafidia) e assicurare la continuità del servizio e il costante funzionamento delle attrezzature (ospedale di Beit Jala). Progetto Kosovo (Peja): addestramento di tecnici di laboratorio alle tecniche di istocitochimica, formazione e aggiornamento di una specializzanda locale di anatomia patologica in una struttura universitaria italiana, esecuzione di lavori di ristrutturazione dei locali del laboratorio di Anatomia Patologica e fornitura di attrezzature recenti, tra cui uno scanner per applicazione della telepatologia. Progetto Madagascar: costruzione di un laboratorio di Anatomia Patologica nel sud del paese, con contemporanea istruzione del personale locale Progetto Zambia (Chirundu): progetto nato allo scopo di mettere il Mtendere Hospital nella condizione di realizzare autonomamente in sede preparati istologici e citologici, di dotarlo di personale paramedico locale in grado di effettuare lo screening di citologia vaginale e di educarlo nella gestione del cosiddetto "vetrino virtuale" avvalendosi, per la diagnosi citologica vaginale (nei casi positivi o sospetti), citologica in agoaspirazione e istologica, della consulenza a distanza di patologi, biologi e citotecnici italiani volontari organizzati in turni dai Patologi Oltre Frontiera. L'esperienza, in stadio ormai avanzato di realizzazione, ha portato alla formazione di due tecnici citologi sul posto, con conseguente franco incremento dell'attivita' diagnostica anatomopatologica. Ulteriore e più ampia documentazione ritrovabile su www.patologioltrefrontiera.it e www.apofong.eu Per informazioni, contattare Prof. Biagio Eugenio Leone, [email protected] Attualmente è in esame, per un accertamento di fattibilità, un “Progetto Congo” dal titolo: TELEPATOLOGIA E FORMAZIONE ANATOMOPATOLOGICA NELLE PROVINCE ORIENTALE E NORD-KIVU, REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO. Nella settimana dal 6 al 13 giugno dell’anno in corso, un patologo e un biologo in rappresentanza dei Patologi Oltre Frontiera, si sono recati presso l’Hopital Anoalite di Mungbere (RDC) per verificare la rispondenza delle condizioni locali all’avvio di una collaborazione, che dovrebbe seguire a grandi linee una strutturazione già messa in atto in Zambia (vedi sopra). L’ospedale Anoalite dall’alto; intorno la cittadina di Mungbere Di seguito alcune immagini dell’esperienza congolese. La scuola per i pigmei Case di Mungbere L’inviato dei POF, B.E.Leone (sn) e il direttore dell’ospedale, don e dott. G.M. Corbetta (dx) Il Prof Ahuka, chirurgo congolese, e una sua affezionata paziente Gozzo endemico Incubatrice artigianale Drenaggio chirurgico di ascite maligna Lo staff Alloggi per visitatori