il volo magico di Francesco Scavetta FOR FRANCESCO SCAVETTA, BORN IN 1966 WITH ORIGINS FROM GARAGUSO, DANCING IS THE ONLY REASON TO LIVE . AFTER HIS OFFICIAL DÉBUT IN OSLO AT THE “BLACK BOX THEATRE” WITH HIS FIRST NORWEGIAN WORK “DADDY ALWAYS WANTED ME TO GROW A PAIR OF WINGS” (1998), THE COSMOPOLITAN CHOREOGRAPHER HAS CONTINUED TO PRODUCE SHOWS WHICH WENT EUROPE. THE ANARCHIST SCAVETTA, APPRECIATED BY CRITICS AND PUBLIC , IS NOW ENGAGED ON HIS LAST WORK “Z”, UNDER TITLED “I LOVE YOU HONEY BUNNY”, THE PREMIÈRE OF WHICH WAS PRESENTED IN ITALY. ROUND IVANA INFANTINO 52 È una danza che si fa pensiero, parola, movimento, attraverso l’intima unione di scritture coreografiche e composizioni musicali, che si evolvono e fondono insieme grazie alla intensa collaborazione creativa di danzatori e musicisti. Definite come “un fiume in piena che già reca in sé il bisogno di un argine che ne disciplini il corso”, le produzioni di Francesco Scavetta, il coreografo cosmopolita di origini lucane, si caratterizzano per una personale ricerca sul movimento e sulle possibilità di “raccontare”, con una costante curiosità per gli elementi provenienti da altre forme d’arte. “Suoni, rumori, canti e parole si compenetrano, si generano l’un l’altro in una drammaturgia uditiva che azzera il tradizionale dualismo parola-musica”. È il trionfo di una costante e ossessiva sperimentazione artistica, i cui frutti hanno già fatto il giro d’Europa. La compagnia Wee, creata ad Oslo nel 1999 dal danzatore, originario di Garaguso in provincia di Matera, e dalla danzatrice Gry Kippeberg, è di fatto una vera fucina di creatività internazionale. Importanti negli ultimi anni le collaborazioni di artisti di Norvegia, Italia, Francia, Giappone, e il proficuo rapporto con compositori come Bjorn Klakegg, Daniel Bacalov, Nils Setter Molvaer, Reidar Skar e Jon Balke, autori delle musiche originali degli spettacoli. Insieme con loro, Scavetta ha creato “un mondo immaginario, un funny dream, strano, poetico e sorprendente”. Francesco Scavetta, classe 1966, inizia a studiare danza all’età di 15 anni. Prosegue gli studi all’Accademia Nazionale di Danza e si laurea in Storia del Teatro e dello Spettacolo a “La Sapienza” di Roma, perfezionandosi anche in Scienze della Comunicazione. Mantiene vivo il suo rapporto con la terra delle origini, andando spesso a Garaguso, paese del padre, dove incontra con piacere amici e parenti. Importante per la sua formazione l’incontro con coreografi e maestri come Adriana Borriello, Anne Teresa de Keersmaeker, Giorgio Rossi della Sosta Palmizi, Lans Gries, e Dominique Dupuy. Targato 1996 il primo incontro con gli artisti norvegesi durante una tournée con la compagnia toscana “Sosta Palmizi”: di qui la nascita del sodalizio e la creazione della compagnia in un paese che offriva, e che continua ad offrire, molte più opportunità dell’Italia. “Dalla Norvegia vengono tutte le basi produttive – ha detto Scavetta - e in Italia, poi, non è possibile fare danza, il settore è in una situazione davvero difficile, molti coreografi italiani sono precari oggi, più o meno come ieri”. Crisi e precariato non solo per la danza, ma per tutto il settore dello spettacolo 8 M NDO BASILICATA FRANCESCO SCAVETTA PH. FLORINDO RILLI TeatroBasilicata Ricco di appuntamenti il cartellone della stagione teatrale 2004 dell’Associazione Basilicata Spettacolo. Dalla prosa, alla ricerca, al teatro-ragazzi, ai numerosi interventi su altri linguaggi (cinema, musica, danza), per un totale di 250 spettacoli teatrali e 300 eventi, distribuiti su tutto il territorio regionale, per una media annua di circa 55 mila spettatori. Dedicata alle produzioni teatrali “lucane”, una specifica rassegna del cartellone Abs “Sipario Sud”. Tra le produzioni targate 2004 “La porta delle stelle” della drammaturga ferrarese Cristina Gualandi, regia di Massimo Lanzetta, della compagnia materana “Il Teatro dei Sassi” (Direttore artistico/Presidente Massimo Lanzetta), e “Contadini del sud”, di Giovanni Russo e dell’attore e regista Ulderico Pesce, del “Il Centro Mediterraneo delle Arti” (Direttore artistico Ulderico Pesce/Direttore organizzativo Elisabetta Brigante). Numerose le produzioni delle due compagnie, una materana e l’altra potentina, che da anni operano nel settore con successo. Ha infatti ottenuto la menzione speciale della Giuria Internazionale della XV° edizione del “Premio Strega Gatto 2000/2001”, “La storia dei mille giuramenti”, lo spettacolo, scritto e diretto da Massimo Lanzetta, nato dalla collaborazione con l’associazione materana di medici volontari “Tolbà”. Grande successo di critica e di pubblico anche per “La rivolta della Madonna 53 Spettacolo dal vivo in Basilicata verso una nuova legge Dopo quasi vent’anni dall’ultimo intervento nel settore, la L.R. n. 22 del 1988, sulle “Norme per la programmazione e lo sviluppo delle attività educative e culturali sul territorio regionale”, una nuova proposta legislativa approda fra i banchi delle commissioni regionali. Obiettivo della proposta sulle “Norme sullo spettacolo dal vivo”: “razionalizzare e definire gli strumenti dell’intervento pubblico a favore dello spettacolo, e gli incentivi per la partecipazione dei privati al finanziamento delle attività culturali”. Presentato su iniziativa dei consiglieri Sabino Altobello, Egidio Mitidieri e Antonio Pisani l’intervento mira a predisporre indirizzi generali che favoriscano la produzione e la diffusione dello spettacolo dal vivo, anche attraverso l’estensione “della produzione, dell’offerta e del consumo, soprattutto in quelle aree espressive ignorate o trascurate dal mercato”. Saranno quindi tutelate le culture “minori”, dai dialetti alle avanguardie, dalle memorie storiche locali alla ricerca e alla sperimentazione. Previste infine azioni “indirizzate alla crescita ed al rafforzamento di quelle esperienze produttive che intendono costruire un progetto culturale stabile e qualitativamente significativo” e misure di sostegno per i giovani e le donne. (Ivana Infantino) in Italia, dove l’Agis, sulla spinta dei suoi settemila associati, ha aperto, nei mesi scorsi, una “Vertenza Spettacolo” per i disagi e gli scontenti delle varie categorie (imprese del cinema, della musica, del teatro, dell’editoria e dello spettacolo) che da tempo reclamano l’approvazione di provvedimenti adeguati a fronteggiare la crisi di una delle più grandi ed importanti industrie italiane. Il debutto ufficiale ad Oslo per Scavetta, risale al 1998 nel “Black Box Theater” con Daddy always wanted me to grow a pair of wings, accolto da un grande successo di critica e di pubblico. Nel 1999 la Wee presenta in forma di studio al Festival Internazionale Inteatro di Polverigi A tiny grin. degli Angeli”, del drammaturgo Mimmo Sammartino, regia di Ulderico Pesce, protagonista con Maria Letizia Gorga, che ha riportato alla luce una pagina di storia dimenticata, i moti carbonari del 1821/22 a Calvello, sapientemente recuperata dall’autore attraverso la lettura delle pagine del diario di Michelina Battaglia, una lucana contemporanea agli avvenimenti. Sempre in “Sipario sud” anche l’ultima produzione di teatro-danza dell’ “Albero di Minerva” (Direttore artistico Lucia di Cosmo/Presidente Mariangela Corona). Una storia, avvolta nel mistero della licantropia, e una donna-lupo, interpretata dalla giovane danzatrice Simona Pett, responsabile del tremendo assassinio del suo amante. “Male di luna” di Lucia di Cosmo e Mariangela Corona, ha affascinato il pubblico con le splendide performances di Vladimir Luxuria, 54 Un duo d’eccezione, accompagnato dal pianista Jon Balke, è invece la nuova formula di A Sudden, Unexpected Faint del 2000, che ha debuttato al Festival Internazionale Inteatro di Polverigi, poi al Festival Internazionale DanseM di Marsiglia. “Può essere stato il bisogno d’intimità che mi ha spinto a lavorare in “duo” e a raccontare una piccola storia sull’Epifania e le Metamorfosi - ha detto Scavetta - una storia di humour, di fragilità con una danza acrobatica come una carezza”. In collaborazione con “Tuscania Teatro” e in co-produzione con il “Black Box Theater” nel 2001 la Wee realizza August. Some stories about my father’ wish. Da Cagli a Bergen, a Oslo, a Trondheim, a Venezia, Live, la performance nata nel 2002 dall’incontro tra il coreografo e il compositore Luigi Ceccarelli (vincitore del Premio Ubu), in occasione del progetto Nuove creazioni La Biennale di Venezia - Commissioni di danza e musica per il 2001, ha fatto il giro dell’Europa. In scena un assolo in cui “la presenza del danzatore si riverbera nella musica dal vivo di Luigi Ceccarelli”, e nei suoni del clarinettista Paolo Ravaglia, “per moltiplicarsi nella vertigine elettronica del video”. La triangolazione tra telecamere e monitor, insieme alla sovrapposizione di diverse sorgenti di immagini, crea infatti vari livelli di realtà. Una specie di corto circuito nella trasmissione delle immagini che giustappone/mischia reale e pensiero, allucinazione e memoria, come un flusso continuo di interferenze. Una sorta di viaggio carico di senso psichico, in cui è affidata al pubblico la scelta dell’approdo, mai uguale per tutti perché basata su percezioni individuali. M NDO BASILICATA Ultimo in ordine di arrivi “Z”, sottotitolato I love you Honey Bunny, presentato in anteprima assoluta in Italia, a gennaio, per “Enzimi” in una forma “non completamente fissata”. “Mi sono preso la libertà di vedere fino a che punto si poteva spingere prima di trovare l’organicità giusta - ha confidato il coereografo Scavetta - adesso l’opera è completa, più unitaria. Ho apportato cambiamenti all’interno del movimento e nell’ordine delle cose, ora è tutto più organico e compatto”. Dal lavoro, che ha debuttato in forma compiuta al “Bit Teatergarasjen” di Bergen a fine febbraio, emergono “i caratteri specifici di un percorso poetico chiaro ed interessante. Al pubblico è dato solo di “discernere i contorni, le sagome, intorno al buio che ne invade i corpi”. Corpi che sono “presenze e buchi del campo visivo” fino a perdere completamente il discernimento tra “essere e non essere, esserci e non esserci”. In questo modo l’anarchico Scavetta, è quindi libero di giocare con le immagini sovrapposte di personaggi fuori scena o di danzare con le figure fisicamente in pedana. Un modo del tutto originale di esprimersi, che sarà possibile apprezzare anche nella sua terra d’origine. Due date, una a Potenza e l’altra a Matera, nel cartellone di danza dell’Abs. = protagonista, e di Riccardo di Cosmo, primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma. In programma invece nella rassegna “Soli” (teatro di ricerca) dell’Abs, “Liombruno”, l’ultimo lavoro dell’Officina Accademia Teatro (Direttore artistico Pino Quartana/Presidente Sandro Bianco), di Sandra Bianco, musiche di Rossella Clementi, elaborazione multimediale Miguel Angel Giglio, per la regia di Pino Quartana, in scena anche al teatro “El Imperdible” di Siviglia e alla “Murcia Spagna Escuela Of. de Idiomas”. Alle prese con la realizzazione di “Sotto sopra”, per la regia di Giulia Gambioli, i 6 attori e 2 tecnici della compagnia teatrale per l’infanzia e la gioventù “La Mandragola teatro” (Direttore Giulia Gambioli/Presidente Angelo Montano). Protagonisti gli allievi ospiti di due case residenziali, “Demetra” di Villa d’Agri, e “Fratello Sole” di Irsina, nell’ambito del primo progetto realizzato in collaborazione con il dipartimento di Salute Mentale della Asl n.2 di Potenza. In giro nelle scuole, lucane e non, “Qui comincia l’avventura del signor Bonaventura”. Due nuove produzioni nazionali, oltre ai laboratori nelle scuole, per “Il Centro di Drammaturgia Europeo (Presidente Salvatore Damiano/Direttore artistico Mariano Paturzo). “Bangkok” di Renato Giordano, una commedia shock sulla pedofilia, e “Odisseo” di Aurelio Gatti. In programma per l’estate la 2ª edizione del “Venosa Teatro Festival”. Fondato nel 1991 come diretta istituzione della Provincia di Potenza, il centro di drammaturgia opera nella produzione teatrale con l’allestimento di spettacoli finalizzati alla divulgazione della drammaturgia contemporanea. (I. I.) 55