Data: 9 novembre 2011 Testata: Tolomeo.biz Categoria: web Lo stress è donna, curiamolo In aumento negli ultimi tre anni la percezione delle difficoltà a gestire la quotidianità e dei disturbi che ne conseguono. Molti dei quali curabili in farmacia. Lavoro e difficoltà a conciliarlo con la famiglia, crisi economica e studio le principali cause, donne in pole position ma restie ad affrontare il problema. Lavoro, traffico, crisi politica ed economica, studio e partner poco collaborativo: la quotidianità è sempre più stressante, tanto che oramai un italiano su otto si sente minacciato da questo stato dell'animo. E ancora più oggi di due-tre anni fa. Lo rivela un'indagine condotta online settimana scorsa da Human Highway per Anifa. Condizione in aumento che si tende a "sopportare" Il lavoro (54%) e i problemi economici (46%) sono i due principali ambiti in cui si sviluppano situazioni di stress. Non mancano in classifica il traffico (13%) e l'attuale situazione politica (12%). Un dato è certo: la donna soffre più dell'uomo specie in situazioni "casalinghe" come la gestione della famiglia (26,3% vs 14,5%) e la relazione di coppia (16,6% vs 10,7%). E già si intravedono i primi segnali di ansia al pensiero dell'avvicinarsi delle festività natalizie, già fonte di stress per il 3% delle donne. Sempre secondo l'indagine ANIFA, sul lavoro sono colleghi e collaboratori, seguiti dal proprio capo a creare i maggiori problemi (rispettivamente 27% e 18%), soprattutto per l'uomo, mentre per il sesso femminile "stressano" il partner (20%), la famiglia (19%), i figli (16%). A sorpresa, suocere e computer vanno di pari passo: sono considerati fonti di stress dal 5% degli Italiani. Lo stress in genere non si cura, lo sopporta "con pazienza" il 55,8% del campione, mentre il 34,8% si limita a sentirsi agitato. Solo il 27% affronta la questione con decisone, soprattutto gli uomini (30% contro 23%). Curioso, perché la relazione tra stress e disturbi conseguenti dei salute è ben radicata, nel 90% degli intervistati. E infatti sono in molti a recarsi dal medico per curare i disturbi che ne conseguono: «Due persone su tre vengono in studio lamentando malanni correlati, che sono sostanzialmente gli stessi percepiti dalla ricerca - spiega il dottor Ovidio Brignoli, MMG e vicepresidente Simg -: i disturbi più spesso dichiarati riguardano l'apparato digerente, superiore e inferiore (mal di stomaco, cattiva digestione, bruciori di stomaco fino alla stipsi) e il mal di testa. Poi ci sono i problemi circolatori, tachicardia in primis, l'herpes, l'ipertensione unico disturbo soprattutto maschile e in misura molto minore qualche disturbo dermatologico. Il neurologo: le regole per gestire lo stress Nasce dal cervello e ritorna al cervello lo stress secondo il neurologo Prof. Piero Barbanti, primario neurologo Ist. Scientifico San Raffaele Pisana di Roma «sotto forma di mal di testa (citato come primo sintomo dal 59,6% degli intervistati), tanto quello di tipo tensivo (pesantezza e compressione diffuse in tutta la testa, il cosiddetta cerchio alla testa) sia di emicrania (dolore pulsante unilaterale con nausea e fastidio per luci e rumori della quale lo stress è stabilito essere elemento scatenate dell'attacco nell'80% dei casi). Inoltre, è il cervello che decide se la situazione è stressante o meno e tramite una serie di passaggi attiva la liberazione del cortisolo. La reazione stressante primaria, quella salvavita che serviva agli albori dell'umanità per preparare alla lotta, prevede però una fase di recupero; se questa non c'è e lo stress diventa continuo abbiamo delle conseguenze quali disturbi o depressione». Per combattere i disturbi da stress a volte bastano tre semplici rimedi "della nonna": riposare (magari aiutandosi con tecniche di rilassamento, yoga o facendo sport), avere un'alimentazione normale (evitando diete solo iperproteiche e completamente prive di zuccheri e grassi che non "nutrono" il cervello) e dormire il giusto (la mancanza di sonno crea spesso problemi soprattutto nei più giovani). Automedicazione in farmacia E poi c'è l'automedicazione che - secondo Barbanti - ha due vantaggi innegabili: è a rapidissima accessibilità, e in questi casi il tempo è salute, e gode della completa fiducia verso la molecola che è già ben nota al paziente. Il consiglio del medico? Paracetamolo, antinfiammatori non steroidei e magnesio per il mal di testa, antinfiammatori per i dolori muscolari, melatonina e valeriana per i disturbi di sonno, aciclovir e penciclovir per l'Herpes, scopolamina per le coliche addominali, lassativi e microrganismi a base di lievito e loperamide per stipsi e diarrea. E poi c'è l'ampia area dei bruciori di stomaco e cattiva digestione che oggi si possono curare non solo con i rimedi classici (antiacidi, cimetidina, famotidina e ranitidina) e procinetici, ma anche con i "nuovi" inibitori di pompa registrati come OTC. Senza dimenticare le medicine complementari. Un menu ricco da consigliare per disturbi già noti, lievi e transitori (7 giorni al massimo) e informando delle possibili interazioni con altri medicinali. Data: 9 novembre 2011 Testata: agenziaimpress.it Categoria: web . Lavoro, famiglia e crisi. Gli italiani sono malati di stress Italiani, popolo di stressati. E le donne dichiarano di esserlo molto più degli uomini a causa di lavoro, crisi economica, traffico e pensiero del Natale che si avvicina. A rivelarlo è un’indagine online presentata oggi a Milano, condotta da Human Highway per conto di Anifa (Associazione nazionale industria farmaceutica dell'automedicazione) su un campione di uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 64 anni rappresentativo di 26 milioni di italiani. Le cause. A soffrire maggiormente di stress sono le donne (87 per cento) contro il 76 per cento degli uomini. Nella categoria degli “iperstressati” la percentuale femminile e' quasi doppia rispetto a quella maschile: il 13,1% si sente “molto stressata”, contro il 7,1% degli uomini. Sul podio dei fattori indicati come principale causa di stress ci sono il lavoro (54%), i problemi economici (46%) e la famiglia (20%, dato che supera il 26% fra le donne), seguiti da scuola/universita' (18%), relazione di coppia e traffico (quasi a pari merito con un 13% circa), e dalla delicata situazione politica (12%), ma anche il traffico metropolitano e la grande instabilità creata dal clima di incertezza economica. Rispetto a 2-3 anni fa - cioè al 2008 anno “miccia” della crisi attuale - sta peggio quasi il 60% degli italiani, soprattutto donne: per il 19,3% dei connazionali il livello di stress nella vita quotidiana e' "molto aumentato", per il 39,2% "un po' aumentato". Tra le fonti di stress non mancano nemmeno le incombenze legate alle prossime feste natalizie, citate dal 3% delle donne. La classifica. Nella classifica delle relazioni in assoluto più stressanti, dominano incontrastati i rapporti con colleghi e collaboratori di lavoro (27%), seguiti dal capo (18%) e dal partner di turno (16%). Quasi il 6% cita anche la suocera, che nella lista delle fonti di stress risulta 'invasiva' alla pari del computer e anche più dell'ex partner. Zoomando sulle differenze di genere, dall'indagine emerge che mentre gli uomini si sentono piu' stressati dal lavoro o comunque da situazioni esterne come il traffico o la politica, le donne si sentono più sotto pressione per colpa dei rapporti col partner e i familiari (20%), figli compresi (16%). Anche il modo di reagire allo stress cambia tra lei e lui: mentre l'uomo tende a prendere la situazione 'di petto' (il 31% risponde "l'affronto con decisione", contro un 23% per le donne), il 'gentil sesso' e' più incline a "sopportare con pazienza" (59% contro 53% dei maschi), ma anche ad agitarsi (39% contro 31%) o deprimersi (22% contro 15%), e ad assumere "qualcosa di naturale" (12% contro 8%). In generale, solo il 3,5% degli italiani afferma di prendere delle medicine contro i disturbi da stress. Eppure, ben l'88,4% degli italiani ha sperimentato "spesso" (46,1%) o "qualche volta" (42,3%) sintomi collegati allo stress. La lista e' lunga e va dal mal di testa (citato da quasi il 60%) all'insonnia (57%), da mal di stomaco a cattiva digestione (47% e 37% rispettivamente) a tensione muscolare (33%), tachicardia (31%), attacchi di panico e disturbi dell'appetito (25% a parimerito), herpes alle labbra e ipertensione (18%). Data: 9 novembre 2011 Testata: laboratoriopoliziademocratica.it Categoria: web . 80% italiani malato di stress, colpa di crisi, lavoro e famiglia SALUTE: 80% italiani malato di stress, colpa di crisi, lavoro e famiglia = IL 60% STA PEGGIO DI 2-3 ANNI FA, DONNE SOTTO PRESSIONE IL DOPPIO DEGLI UOMINI Milano, 9 nov. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Le tensioni sul lavoro, i doveri familiari, la crisi economica e politica, ma anche il traffico metropolitano e perfino il pensiero del Natale all'orizzonte. In Italia aumentano i malati di stress: a soffrire e' l'81%, con punte dell'87% fra le donne che si dichiarano piu' stressate degli uomini (76%). Addirittura, nella categoria degli 'iperstressati' la percentuale femminile e' quasi doppia rispetto a quella maschile: il 13,1% si sente "molto stressata", contro il 7,1% degli uomini. E a infiammare il termometro dello stress sembra pesare non poco il clima di incertezza sociale dilagante: rispetto a 2-3 anni fa - cioe' al 2008 anno 'miccia' della crisi attuale - sta peggio quasi il 60% degli italiani, soprattutto donne: per il 19,3% dei connazionali il livello di stress nella vita quotidiana e' "molto aumentato", per il 39,2% "un po' aumentato". Sono alcuni dei dati emersi da un'indagine online presentata oggi a Milano, condotta da Human Highway per conto di Anifa (Associazione nazionale industria farmaceutica dell'automedicazione) su un campione di uomini e donne 18-64enni che accedono al web almeno una volta a settimana, rappresentativo di 26 milioni di italiani. Sul podio dei fattori indicati come principale causa di stress ci sono il lavoro (54%), i problemi economici (46%) e la famiglia (20%, dato che supera il 26% fra le donne), seguiti da scuola/universita' (18%), relazione di coppia e traffico (quasi a parimerito con un 13% circa), e dalla delicata situazione politica (12%). Tra le fonti di stress non mancano nemmeno le incombenze legate alle prossime feste natalizie, citate dal 3% delle donne. (segue) (Red-Opa/Col/Adnkronos) 09-NOV-11 13:47 NNNN SALUTE: 80% ITALIANI MALATO DI STRESS, COLPA DI CRISI, LAVORO E FAMIGLIA (2) = SUOCERA INVASIVA COME IL PC, MAL DI TESTA E STOMACO E INSONNIA I SINTOMI 'SPIA' (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Nella classifica delle relazioni in assoluto piu' stressanti, dominano incontrastati i rapporti con colleghi e collaboratori di lavoro (27%), seguiti dal capo (18%) e dal partner di turno (16%). Quasi il 6% cita anche la suocera, che nella lista delle fonti di stress risulta 'invasiva' alla pari del computer e anche piu' dell'ex partner. Zoomando sulle differenze di genere, dall'indagine emerge che mentre gli uomini si sentono piu' stressati dal lavoro o comunque da situazioni esterne come il traffico o la politica, le donne si sentono piu' sotto pressione per colpa dei rapporti col partner e i familiari (20%), figli compresi (16%). Anche il modo di reagire allo stress cambia tra lei e lui: mentre l'uomo tende a prendere la situazione 'di petto' (il 31% risponde "l'affronto con decisione", contro un 23% per le donne), il 'gentil sesso' e' piu' incline a "sopportare con pazienza" (59% contro 53% dei maschi), ma anche ad agitarsi (39% contro 31%) o deprimersi (22% contro 15%), e ad assumere "qualcosa di naturale" (12% contro 8%). In generale, solo il 3,5% degli italiani afferma di prendere delle medicine contro i disturbi da stress. Eppure, ben l'88,4% degli italiani ha sperimentato "spesso" (46,1%) o "qualche volta" (42,3%) sintomi collegati allo stress. La lista e' lunga e va dal mal di testa (citato da quasi il 60%) all'insonnia (57%), da mal di stomaco a cattiva digestione (47% e 37% rispettivamente) a tensione muscolare (33%), tachicardia (31%), attacchi di panico e disturbi dell'appetito (25% a parimerito), herpes alle labbra e ipertensione (18%). (segue) (Red-Opa/Zn/Adnkronos) 09-NOV-11 15:06 NNNN Data: 10 novembre 2011 Testata: genova24.it Categoria: web Gli italiani sono malati di stress Le tensioni sul lavoro, i doveri familiari, la crisi economica e politica, ma anche il traffico metropolitano e perfino il pensiero del Natale all’orizzonte. In Italia aumentano i malati di stress: a soffrire è l’81%, con punte dell’87% fra le donne che si dichiarano più stressate degli uomini (76%). Addirittura, nella categoria degli ‘iperstressati’ la percentuale femminile è quasi doppia rispetto a quella maschile: il 13,1% si sente “molto stressata”, contro il 7,1% degli uomini. E a infiammare il termometro dello stress sembra pesare non poco il clima di incertezza sociale dilagante: rispetto a 2-3 anni fa – cioè al 2008 anno ‘miccia’ della crisi attuale – sta peggio quasi il 60% degli italiani, soprattutto donne: per il 19,3% dei connazionali il livello di stress nella vita quotidiana è “molto aumentato”, per il 39,2% “un po’ aumentato”. Sono alcuni dei dati emersi da un’indagine online presentata oggi a Milano, condotta da Human Highway per conto di Anifa (Associazione nazionale industria farmaceutica dell’automedicazione) su un campione di uomini e donne 18-64enni che accedono al web almeno una volta a settimana, rappresentativo di 26 milioni di italiani. Sul podio dei fattori indicati come principale causa di stress ci sono il lavoro (54%), i problemi economici (46%) e la famiglia (20%, dato che supera il 26% fra le donne), seguiti da scuola/università (18%), relazione di coppia e traffico (quasi a pari merito con un 13% circa), e dalla delicata situazione politica (12%). Tra le fonti di stress non mancano nemmeno le incombenze legate alle prossime feste natalizie, citate dal 3% delle donne. Nella classifica delle relazioni in assoluto più stressanti, dominano incontrastati i rapporti con colleghi e collaboratori di lavoro (27%), seguiti dal capo (18%) e dal partner di turno (16%). Quasi il 6% cita anche la suocera, che nella lista delle fonti di stress risulta ‘invasiva’ alla pari del computer e anche più dell’ex partner. Data: 10 novembre 2011 Testata: baresinelmondo.it Categoria: web Stress: crisi, lavoro e famiglia Gli esperti, sì all’automedicazione ma occhio agli stili di vita. Milano, 10 Nov. – Le tensioni sul lavoro, i doveri familiari, la crisi economica e politica, ma anche il traffico metropolitano e perfino il pensiero del Natale all’orizzonte. In Italia aumentano i malati di stress: a soffrire è l’81%, con punte dell’87% fra le donne che si dichiarano più stressate degli uomini (76%). Addirittura, nella categoria degli ‘iperstressati’ la percentuale femminile è quasi doppia rispetto a quella maschile: il 13,1% si sente «molto stressata», contro il 7,1% degli uomini. E a infiammare il termometro dello stress sembra pesare non poco il clima di incertezza sociale dilagante: rispetto a 2-3 anni fa – cioè al 2008 anno ‘miccia’ della crisi attuale – sta peggio quasi il 60% degli italiani, soprattutto donne: per il 19,3% dei connazionali il livello di stress nella vita quotidiana è «molto aumentato», per il 39,2% «un pò aumentato». Sono alcuni dei dati emersi da un’indagine online presentata oggi a Milano, condotta da Human Highway per conto di Anifa (Associazione nazionale industria farmaceutica dell’automedicazione) su un campione di uomini e donne 18-64enni che accedono al web almeno una volta a settimana, rappresentativo di 26 milioni di italiani. Sul podio dei fattori indicati come principale causa di stress ci sono il lavoro (54%), i problemi economici (46%) e la famiglia (20%, dato che supera il 26% fra le donne), seguiti da scuola/università (18%), relazione di coppia e traffico (quasi a parimerito con un 13% circa), e dalla delicata situazione politica (12%). Tra le fonti di stress non mancano nemmeno le incombenze legate alle prossime feste natalizie, citate dal 3% delle donne. Nella classifica delle relazioni in assoluto più stressanti, dominano incontrastati i rapporti con colleghi e collaboratori di lavoro (27%), seguiti dal capo (18%) e dal partner di turno (16%). Quasi il 6% cita anche la suocera, che nella lista delle fonti di stress risulta ‘invasiva’ alla pari del computer e anche più dell’ex partner. Zoomando sulle differenze di genere, dall’indagine emerge che mentre gli uomini si sentono più stressati dal lavoro o comunque da situazioni esterne come il traffico o la politica, le donne si sentono più sotto pressione per colpa dei rapporti col partner e i familiari (20%), figli compresi (16%). Anche il modo di reagire allo stress cambia tra lei e lui: mentre l’uomo tende a prendere la situazione ‘di petto’ (il 31% risponde «l’affronto con decisione», contro un 23% per le donne), il ‘gentil sesso’ è più incline a «sopportare con pazienza» (59% contro 53% dei maschi), ma anche ad agitarsi (39% contro 31%) o deprimersi (22% contro 15%), e ad assumere «qualcosa di naturale» (12% contro 8%). In generale, solo il 3,5% degli italiani afferma di prendere delle medicine contro i disturbi da stress. Eppure, ben l’88,4% degli italiani ha sperimentato «spesso» (46,1%) o «qualche volta» (42,3%) sintomi collegati allo stress. La lista è lunga e va dal mal di testa (citato da quasi il 60%) all’insonnia (57%), da mal di stomaco a cattiva digestione (47% e 37% rispettivamente) a tensione muscolare (33%), tachicardia (31%), attacchi di panico e disturbi dell’appetito (25% a parimerito), herpes alle labbra e ipertensione (18%). «Lo stress è la risposta non specifica che l’organismo umano mette in atto di fronte a qualsiasi sollecitazione e stimolo si presenti, innestando una normale reazione di adattamento», spiega Ovidio Brignoli, vice presidente della Società italiana di medicina generale (Simg). «In sè, dunque, lo stress è uno stato fisiologico e non una malattia. Ma può diventarlo in condizioni estreme, se protratto troppo a lungo nel tempo», avverte il medico di famiglia. «Quando il cervello stabilisce che ci troviamo di fronte a un evento stressante – precisa Piero Barbanti, primario neurologo all’Istituto scientifico San Raffaele Pisana di Roma – il nostro sistema nervoso attiva la risposta neuroendocrina che chiamiamo stress. Si spiegano così tutte quelle manifestazioni visibili (tensione muscolare, tachicardia, dilatazione della pupilla, eccetera) che agli albori dell’evoluzione servivano all’uomo per prepararlo alla lotta». Ma nella frenesia della vita moderna, il rischio è che il sistema nervoso rimanga settato sulla ‘modalità lotta’. Ed ecco che lo stress diventa patologico. La risposta allo stress varia da persona a persona e può tradursi in sintomi fisici o psichici. Quando i secondi sfociano in un vero e proprio disturbo di salute mentale, è necessario un approfondimento diagnostico ed eventualmente una cura con farmaci da prescrizione. Ma per tenere a bada i più comuni sintomi somatici si può ricorrere ai farmaci di automedicazione riconoscibili dal bollino rosso in confezione, da assumere comunque su consiglio del medico o del farmacista e per periodi limitati (3-7 giorni). Senza dimenticare l’importanza degli stili di vita: «Le regole d’oro sono riposo adeguato, alimentazione corretta e attività fisica costante», riassume Brignoli. Bisogna poi «imparare a ‘far respirarè il nostro cervello – raccomanda Barbanti – ricavando a ogni costo una piccola pausa quotidiana da dedicare al relax o a una passeggiata. In certi casi sono utili anche le tecniche di rilassamento come training autogeno e biofeedback, e lo yoga purchè praticato con insegnanti qualificati». Data: 10 novembre 2011 Testata: figliefamiglia.it Categoria: web Lavoro, crisi, famiglia: 80% d’italiani malati di stress, donne più colpite Le tensioni sul lavoro, i doveri familiari, la crisi economica e politica, ma anche il traffico metropolitano: per tutti questi motivi in Italia aumentano i malati di stress. A soffrirne è infatti l’81%, con punte dell’87% fra le donne che si dichiarano più stressate degli uomini, colpiti per il 76%. Addirittura, nella categoria degli “iperstressati” la percentuale femminile è quasi doppia rispetto a quella maschile: il 13,1% si sente “molto stressata”, contro il 7,1% degli uomini. E a infiammare il termometro dello stress sembra pesare non poco il clima di incertezza sociale dilagante: rispetto a 2-3 anni fa sta peggio quasi il 60% degli italiani, soprattutto donne: per il 19,3% dei connazionali il livello di stress nella vita quotidiana è “molto aumentato”, per il 39,2% “un po’ aumentato”. Sono alcuni dei dati emersi da un’indagine online presentata ieri a Milano, condotta da Human Highway per conto di Anifa (Associazione nazionale industria farmaceutica dell’automedicazione) su un campione di uomini e donne 18-64enni che accedono al web almeno una volta a settimana, rappresentativo di 26 milioni di italiani. Sul podio dei fattori indicati come principale causa di stress ci sono il lavoro al 54%, i problemi economici al 46% e la famiglia al 20%, dato che supera il 26% fra le donne. Seguono scuola/università al 18%, relazione di coppia e traffico quasi a parimerito con un 13% circa, e la delicata situazione politica per il 12%. Curioso che tra le fonti di stress non mancano nemmeno le incombenze legate alle prossime feste natalizie, citate dal 3% delle donne. Data: 10 novembre 2011 Testata: valdelsa.net Categoria: web . Lo stress colpisce l'80% degli italiani, le cause principali sono lavoro e problemi economici. Le donne più colpite degli uomini STRESS ITALIANI | Italiani un popolo di stressati. A confermarlo un'indagine condotta su un campione di italiani fra i 18 e i 64 anni e promossa da Anifa (Associazione nazionale dell'industria farmaceutica dell'automedicazione), secondo la quale lo stress colpisce 8 persone su 10, con una netta prevalenza delle donne, rispetto agli uomini. Il 58% degli intervistati dichiara inoltre che il proprio livello di stress è aumentato negli ultimi anni. Il lavoro (54%) e i problemi economici (46%) sono in generale i due principali ambiti in cui si sviluppano situazioni di stress. Non mancano in classifica il traffico (13%) e l'attuale situazione politica (12%). La donna soffre più dell'uomo anche le situazioni legate al "focolare domestico", come la gestione della famiglia (26,3% vs 14,5%) e la relazione di coppia (16,6% vs 10,7%). E già si intravedono i primi segnali di ansia al pensiero dell'avvicinarsi delle festività natalizie: 3% delle donne le cita come fonte di stress. Sempre secondo l'indagine Anifa, sono colleghi e collaboratori, seguiti dal proprio capo a creare i maggiori problemi (rispettivamente 27% e 18%), soprattutto per l'uomo, mentre per il sesso femminile "stressano" il partner (20%), la famiglia (19%), figli compresi (16%). A sorpresa, suocere e computer vanno di pari passo: sono considerati fonti di stress dal 5% degli italiani. A farne le spese è il nostro organismo, sottoposto a una fatica fisica e mentale continua necessaria per mantenere il continuo stato di allerta per affrontare i mille problemi della vita quotidiana. Un disagio che si sfoga spesso con manifestazioni come mal di testa, dolori muscolari, disturbi del sonno, herpes, coliche addominali, stipsi/diarrea, bruciori di stomaco e cattiva digestione. Ma che cos'è realmente lo stress? "E' la risposta neuroendocrina che il nostro sistema nervoso attiva una volta che il cervello ha stabilito che la situazione che ci si trova ad affrontare sia effettivamente un evento stressante", commenta il professor Piero Barbanti, Primario Neurologo Istituto Scientifico San Raffaele Pisana di Roma "in questa maniera si spiegano tutte quelle manifestazioni visibili dello stress (tensione muscolare, tachicardia, dilatazione della pupilla, ecc.), che agli albori dell'evoluzione della specie umana servivano all'uomo per prepararlo alla lotta fisica". Data: 11 novembre 2011 Testata: informasalus.it Categoria: web . Stress: colpisce 8 italiani su 10 In Italia lo stress colpisce 8 persone su 10, con una netta prevalenza delle donne rispetto agli uomini. A rivelarlo è un'indagine promossa dall'Anifa (Associazione nazionale dell'industria farmaceutica dell'automedicazione) e condotta su un campione di italiani tra i 18 ed i 64 anni. Il 58% degli intervistati ha dichiarato inoltre che il proprio livello di stress è aumentato negli ultimi anni. In generale il lavoro (54%) e i problemi economici (46%) sono i due principali ambiti in cui si sviluppano situazioni di stress. Nella classifica non mancano il traffico (13%) e l'attuale situazione politica (12%). Più dell'uomo la donna soffre anche le situazioni legate all'ambito familiare come la gestione della famiglia (26,3% vs 14,5%) e la relazione di coppia (16,6% vs 10,7%). Secondo l'indagine dell'Anifa a creare i maggiori problemi, in particolare per l'uomo, sono i colleghi seguiti dal proprio capo; per il sesso femminile invece le principali fonti di stress sono il partner (20%), la famiglia (19%), figli compresi (16%). Suocere e computer vanno di pari passo: sono considerati fonti di stress dal 5% degli italiani. A farne le spese è il nostro organismo, sottoposto a una fatica fisica e mentale continua necessaria per mantenere il continuo stato di allerta per affrontare i problemi della vita quotidiana. Il disagio spesso si sfoga con manifestazioni come mal di testa, dolori muscolari, disturbi del sonno, herpes, coliche addominali, stipsi/diarrea, bruciori di stomaco e cattiva digestione. Data: 11 novembre 2011 Testata: paperblog.com Categoria: web . Stress: colpisce 8 italiani su 10 Stress: colpisce 8 italiani su 10 In Italia lo stress colpisce 8 persone su 10, con una netta prevalenza delle donne rispetto agli uomini. A rivelarlo è un'indagine promossa dall'Anifa (Associazione nazionale dell'industria farmaceutica dell'automedicazione) e condotta su un campione di italiani tra i 18 ed i 64 anni. Il 58% degli intervistati ha dichiarato inoltre che il proprio livello di stress è aumentato negli ultimi anni. In generale il lavoro (54%) e i problemi economici (46%) sono i due principali ambiti in cui si sviluppano situazioni di stress. Nella classifica non mancano il traffico (13%) e l'attuale situazione politica (12%). Più dell'uomo la donna soffre anche le situazioni legate all'ambito familiare come la gestione della famiglia (26,3% vs 14,5%) e la relazione di coppia (16,6% vs 10,7%). Secondo l'indagine dell'Anifa a creare i maggiori problemi, in particolare per l'uomo, sono i colleghi seguiti dal proprio capo; per il sesso femminile invece le principali fonti di stress sono il partner (20%), la famiglia (19%), figli compresi (16%). Suocere e computer vanno di pari passo: sono considerati fonti di stress dal 5% degli italiani. A farne le spese è il nostro organismo, sottoposto a una fatica fisica e mentale continua necessaria per mantenere il continuo stato di allerta per affrontare i problemi della vita quotidiana. Il disagio spesso si sfoga con manifestazioni come mal di testa, dolori muscolari, disturbi del sonno, herpes, coliche addominali, stipsi/diarrea, bruciori di stomaco e cattiva digestione. Data: 14 novembre 2011 Testata: noprofitweb.it Categoria: web . L’80% degli italiani è stressato a causa della crisi economica. Dal mal di testa alla depressione, le patologie che colpiscono gli italiani L’80% degli italiani è sull’orlo di una crisi di nervi a causa della crisi economica italiana. E’ quanto emerge da uno studio presentato a Milano, condotto da Human Highway per conto di Anifa (Associazione Nazionale Industria Farmaceutica dell’Automedicazione) su un campione di uomini e donne 18-64enni che accedono al web almeno una volta a settimana, rappresentativo di 26 milioni di italiani.Lavoro, famiglia, crisi politica ed economica tra le principali cause di malattie da stress che si riconoscono oltre che in patologie psicologiche, anche in mal di testa, disturbi dell’apparato digerente, tachicardia, insonnia e chi più ne ha più ne metta. Ponendo l’attenzione sulle differenze di genere, le donne stressate sono l’87% della campionatura, a discapito del 76% degli uomini. Sesso forte e gentil sesso che per superare i disturbi da stress, cercherebbero rimedi medicamentosi anche omeopatici. Lo stress è dietro l’angolo. Nel traffico metropolitano, in ufficio, in famiglia, nel pensiero dei doni da mettere sotto l’albero per il prossimo Natale. E mentre le lucine natalizie si accendono per le strade della città, nei corpi degli italiani aumenterebbero i bruciori di stomaco (ne soffre il 47%), si irrigidirebbero i muscoli (nel 33% dei casi), i battiti del cuore sarebbero più veloci (la tachicardia vanta il 31%), e comparirebbero herpes alle labbra e ipertensione (a pari merito per il 18%). Per quanto riguarda le relazioni sociali, le più stressanti in assoluto sarebbero quelle con i colleghi di lavoro e con il capo, seguite dal partner, e nel 6% dei casi anche quelle con la suocera che risulta essere altamente più invasiva del computer e degli ex-fidanzati. Le reazioni agli agenti stressanti sono tra le più svariate. La maggioranza di uomini cercherebbe di “reagire fortemente” prendendo, come si suol dire, le situazioni di petto; al pari di quelle donne che “affronterebbe con decisione” le problematiche provenienti dallo stress. Donne che però per il 59% si arrenderebbero a sopportare con pazienza, ad agitarsi e deprimersi. E quando ogni tipo di reazione risulta vana o insufficiente? Si ricorre alla medicina, sì, una piccola percentuale (solo il 3%) si aiuta prendendo farmaci, anche a base naturale per combattere i sintomi collegati allo stress. La cura definitiva purtroppo, sembra non averla nessuno. Probabilmente non esiste. L’italiano è condannato a tenersi la propria parte di stress quotidiano.