APRILE 2015 MESE DELLA RIVISTA ROTARIANA Club Reggio Emilia Club News ROTARY: RESPONSABILITÀ, PROFESSIONALITÀ, SERVIZIO. (RICCARDO FERRETTI) LETTERA DEL GOVERNATORE di Ferdinando Del Sante....................................... 3 EDITORIALE di Franco Mazza..................................................... 4 NOTIZIE DAL CLUB Programma di Aprile ............................................ 5 Etica e Leadership:................................................ 6 FAI: Le più recenti realizzazioni museali......... 7 La trasformazione delle banche popolari......... 9 PRESIDENTE 2014-15 Riccardo Ferretti PRESIDENTE ROTARY INTERNATIONAL Gary C.K. Huang GOVERNATORE DISTRETTO 2072 Ferdinando Del Sante La musica Country................................................11 Le gite del Rotary: Vicenza................................. 13 Il futuro della manifattura................................. 17 La donna con il melograno.................................20 Giovanni Baldi nuovo direttore della Salus.... 22 NOTIZIE DAL ROTARACT Lettera del presidente......................................... 23 SEGRETERIA Via Gabbi 16, Reggio Emilia Tel/Fax: 0522 453681 Email: [email protected] TEMA PRESIDENZIALE 2014/2015 Gary C.K. Huang Presidente Rotary International Club Reggio Emilia ROTARY CLUB REGGIO EMILIA NOTIZIE DALLA SEGRETERIA ANNO LXII, APRILE 2015 REG. TRIB DI REGGIO EMILIA N. 878/94 DISTRIBUZIONE GRATUITA DIRETTORE STEFANO ROSSI EMAIL: [email protected] IN REDAZIONE ANTONIO MARTURANO, RICCARDO FERRETTI, VALERIA BRAGLIA DIREZIONE AMMINISTRATIVA VIA GABBI 16, 42121 REGGIO EMILIA EMAIL: [email protected], [email protected] TEL/FAX: 0522 453681 WWW.ROTARY.IT FORMAT EDITORIALE MARCELLO ASCARI IMPAGINAZIONE CONTENUTI MAURO DELL’AMICO, DORIANO GUERRIERI, RICCARDO FERRETTI E SERGIO OCCHIPINTI Club Reggio Emilia Club News LETTERA DEL GOVERNATORE Carissime Rotariane e Carissimi Rotariani, Marzo 2015 il Rotary Day tenutosi lo scorso 21 e 22 febbraio dai Club del nostro Distretto, nelle città dell’Emilia Romagna e Repubblica di San Marino, per ricordare i 110 anni del Rotary, è una testimonianza concreta del fare Rotariano scevro da retorica e autoreferenzialità. L’azione dei moltissimi entusiasti Soci partecipanti conferma, con il notevole successo dei progetti realizzati e con la ricaduta positiva sui mezzi di comunicazione, il “valore” del Rotary, capace di DI FERNANDO DEL SANTE mettersi a disposizione della Comunità. GOVERNATORE Desidero ringraziare tutti i Rotary Club, gli AssiDISTRETTO 2072 stenti del Governatore, e Alberto Azzolini, Presidente della Commissione per il Rotary Day, per l’impegno e il lavoro svolto, veramente di qualità. E’ così che dobbiamo fare, con il cuore, con la testa, e con le mani, senza aver paura di metterci in gioco, spendendoci di persona. In questo mese dedicato all’alfabetizzazione e all’educazione di base, voglio ricordare, che in linea con i principi e gli obiettivi che ho delineato, con i Distretti italiani,nell’ambito della iniziativa del Rotary Day Nazionale “Mediterraneo Unito”, svoltosi a Marsala, abbiamo realizzato uno strumento utile per la comprensione e il dialogo tra la nostra popolazione e i migranti che sbarcano in Sicilia, predisponendo e stampando un opuscolo, che contiene un frasario elementare, nelle lingue principali di origine, dal titolo “Parla con Noi”, teso a facilitare la comunicazione, messo a disposizione della Caritas, che si occupa del primo ricevimento, anche in via telematica. Il rendere comprensibili con parole semplici le indicazioni proposte, è un esempio concreto di vera accoglienza e di facilitazione alla espressione anche linguistica di base, di alfabetizzazione applicata. APRILE 2015 | NR. 4 L’incapacità di leggere, di sapere, di conoscere e quindi di comprendere è una vera piaga, che rende le persone non indipendenti, nei casi più gravi né impedisce lo sviluppo sociale, ed economico, e, quindi, alla fine, le priva della vera libertà. Nella direzione dell’aiuto all’alfabetizzazione e alla facilitazione della comprensione, alla divulgazione della cultura, di base e non, il Rotary, da sempre, sostiene iniziative volte alla diffusione della conoscenza, a tutti i livelli e in tutti i campi. Sono moltissimi i progetti dei Club del nostro Distretto, dai corsi di apprendimento alla pubblicazione di importanti volumi di alto contenuto scientifico, dalla donazione e diffusione di strumenti tecnologici per l’apprendimento agli importantissimi premi destinati gli studenti meritevoli, al Rypen che si svolgerà a Bertinoro dal 20 al 22 marzo,una grande opportunità per i più giovani, che attestano il nostro forte e convinto impegno anche in questo ambito. Così, dando continuità alla progettualità iniziata nel 2013/14, il Presidente della Commissione Alfabetizzazione, PDG Mario Baraldi, ha riproposto il progetto “Un Piano Armonico”, per valorizzare la cultura della Musica nelle Scuole della Regione. La Musica è il linguaggio universale di tutti, che unisce, che consente di esprimersi e di capirsi al di là di ogni barriera. Come chiarisce Mario nella lettera inviata ai Presidenti di Club, l’aiuto concreto e visibile del Rotary, consentirà di sostenere l’insegnamento della musica, veicolo di importante alfabetizzazione, e stimolo per i giovani studenti verso la conoscenza. In linea, quindi, con l’obiettivo del Rotary che è quello di migliorare l’alfabetizzazione e l’istruzione in tutte le Parti del mondo anche nella nostra Comunità, dando risposte alle tante necessità reali del nostro, difficile ma stimolante, tempo, poiché non c’è sviluppo vero senza cultura. Cari saluti e Light Up Rotary. 3 Club Reggio Emilia Club News EDITORIALE DI FRANCO MAZZA Mi è stato chiesto di scrivere un breve pensiero sullo stato della solidarietà e del volontariato, quale è dato riscontrare oggi nella nostra comunità reggiana (Città e Provincia). Franco Mazza Premetto che interrogarsi su questi due concetti in un contesto ricco di forti sentimenti e di salde tradizioni umane come il nostro, si rischia di essere noiosi e ripetitivi, ma farò il possibile per essere breve e chiaro. Dico subito che, nell’esprimere il mio pensiero, mi sento molto aiutato dalla mia esperienza umana di rotariano, ormai di lungo corso, e dal fatto che presiedo una Fondazione che, guarda caso, si chiama “Solidarietà Reggiana”. Cosa voleva dire, nel tempo, essere solidali con il prossimo bisognoso e dolente? Voleva dire attingere alla nostra esperienza storica di un popolo (per lo più contadino) che ha sempre saputo soffrire, con dignità, la fame, la povertà, l’indigenza in una parola, e da esse ha saputo trarne sentimenti virtuosi di colleganza, di apertura verso il proprio simile in una visione semplice della vita, nella quale avevano valore i concetti fondamentali della famiglia, del mutuo aiuto, di una sorta di sopravvivenza organizzata (o quasi). In questo contesto, si aveva occasione di assistere a momenti di solidarietà, espressa sempre in chiave di assoluto volontariato, che davano conto di una umana generosità spontanea, tesa a risolvere, volta a volta, singoli momenti di bisogno del proprio simile, sempre in assoluta gratuità e con semplici, ma forti sentimenti umani, dettati da una radicata e innata religiosità della vita (sia che fosse di mera impronta religiosa sia che fosse di impronta laica). In buona sostanza, la supplenza, tutto sommato, era spontanea e veniva dal profondo, ma era occasionale e si esprimeva “al bisogno”; è così è APRILE 2015 | NR. 4 stato nel tempo, ma con una continua evoluzione di qualità fino a poco tempo fa. Poi, a sommesso parere di chi scrive, vi è stato, circa 5-10 anni or sono, un salto netto di presa di coscienza, certamente dovuto alla forte crisi che ci ha colpito, tutti indistintamente, e ci ha obbligato ad una doverosa revisione della nostra vita, soprattutto nei valori fondamentali, ma anche, e non da ultimo, dovuto ad un processo culturale che, pur sempre nel culto del materialismo (da un lato) e del consumismo fine a se stesso (dall’altro) ci ha fatto intendere che la vita, comunque vista e valutata, è un bene da rispettare, mettendo all’angolo gli egoismi e gli individualismi di una recente – purtroppo vincente – filosofia di vita e riscoprendo, gradatamente ma inesorabilmente, la opportunità-necessità del rispetto-amore per il prossimo nostro, come imperativo esistenziale, finalizzato alla difesa della nostra stessa permanenza (sempre più difficile per l’aumento delle popolazioni e per la cecità di molti gruppi organizzati che vanno in controtendenza allo stesso ordine naturale delle cose) su questo pianeta-terra. Ed ecco che dal male (crisi) può derivare un bene, la supplenza, pressoché occasionale e spontanea, si sta evolvendo in una vera e propria presa di coscienza di una necessità esistenziale, dalla quale non si può più prescindere, pena la nostra stessa sopravvivenza. La supplenza può-deve così diventare un aspetto caratterizzante e concreto del nostro modo di vivere. La solidarietà e il volontariato possono, devono diventare, ove non lo siano già, parti definitive e ineludibili del nostro essere partecipi al mantenimento alla continuità del consorzio civile. Scusate, non sono stato breve, ma sono stato sincero. Grazie. Franco Mazza 4 Club Reggio Emilia PROGRAMMA ATTIVITÀ Aprile Carissime Amiche ed Amici Rotariani, in aprile, mese della Rivista Rotariana, sarà soprattutto l’azione interna ad essere al centro dell’attenzione. Giovedì 9 ci riuniremo in assemblea per proseguire il confronto sul piano strategico del Club al fine di identificare gli obiettivi prioritari da perseguire nei prossimi anni, le modalità di azione e l’organizzazione della vita sociale. Affrontare questi problemi non è un esercizio di stile ma una necessità per essere un sodalizio attrattivo, coeso, visibile e accreditato dalla nostra comunità. Sabato 18, nella bellissima cornice dello stabilimento Technogym a Cesena, si terrà un importante appuntamento distrettuale: il “Forum Etica e Leadership 2014-2015”. Sono attesi oratori di rilevante caratura che vale certamente la pena di ascoltare. Per il viaggio, i Soci potranno usufruire di un pullman prenotato dal Club. Altri dettagli saranno forniti in seguito. Giovedì 23 ancora un aperitivo che vede protagonisti i Rotariani. Alberto Pizzi, Socio del R.C. Salsomaggiore, e il nostro PDG Franco Mazza ci faranno conoscere un episodio della seconda guerra mondiale poco noto ma carico di valori e di significato per la causa della pace tra i popoli. Giovedì 30 chiuderemo il mese con la visita ad uno dei principali eventi culturali dell’anno: la mostra “Piero della Francesca: il disegno fra arte e scienza” a Palazzo Magnani. Grazie a guide d’eccezione potremo gustare al meglio questa mostra veramente straordinaria. Nell’attesa di vederVi sempre numerosi Vi saluto caramente. Club News APRILE 2015 | NR. 4 GIOVEDÌ 2 APRILE Sospeso per festvità pasquali GIOVEDÌ 9 APRILE CIRCOLO TENNIS REGGIO EMILIA ORE 19:30 Assemblea per soli Soci Il Piano Strategico e il futuro del Rotary GIOVEDÌ 16 APRILE SOSTITUITO DA SABATO 18 APRILE SABATO 18 APRILE CESENA VISITA ALLA TECHNOGYM Evento distrettuale: “Forum Etica e Leadership 2014-2015 GIOVEDÌ 23 APRILE HOTEL ASTORIA MERCURE, ORE 13:00 Aperitivo per soci e famigliari GIOVEDÌ 30 APRILE PALAZZO MAGNANI, ORE 19:30 Visita alla Mostra “Piero della Francesca: il disegno fra arte e scienza” Il Presidente, Riccardo Ferretti PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI SEGRETERIA CLUB REGGIO EMILIA Via Gabbi 16, Reggio Emilia - Tel/Fax: 0522 453681 Email: [email protected] 5 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2015 | NR. 4 “ETICA E LEADERSHIP” Distretto 2072 Emilia Romagna – Repubblica di San Marino CESENA - 18 Aprile 2015 TECHNOGYM Via Calcinaro, 2861 - 47522 Cesena FC Ore 08:30 Ore 09:30 Ore 09:50 Ore 10:00 Ore 11:00 Ore 12:15 Ore 12:20 Ore 13:00 Apertura della Segreteria, registrazione dei partecipanti – Welcome Coffee Apertura dei lavori - Ferdinando Del Sante - DG 2014-2015 Distretto 2072 Saluti: Paolo Lucchi, Sindaco di Cesena Autorità Pierluigi Alessandri (R.C. Valle del Rubicone), Vice Presidente TECHNOGYM (Collegamento con i Ryliani a Cesenatico) Ferdinando Del Sante: Etica di vita e consapevolezza della leadership Tavola Rotonda, coordinata da Davide Nitrosi, Presidente Commissione Distrettuale Comunicazione sul tema: “Etica e Leadership nella vita e nel lavoro” Interverranno: • Nerio Alessandri (R.C. Cesena), Presidente e Amministratore Delegato TECHNOGYM • Gian Paolo Dallara (R.C. Parma Est), Presidente Dallara Automobili s.r.l. • Ivanhoe Lo Bello, Vicepresidente Nazionale Confindustria Giuliano Razzoli, l’atleta emiliano medaglia d’oro di slalom speciale a Vancouver 2010, campione di sci e di etica reduce da un’ottima stagione agonistica appena conclusasi (video) Question time riservato ai partecipanti al Ryla ed ai presenti in sala Saluto di Andrea Paolo Rossi, Presidente Rotary Club Cesena Visita all’Azienda Colazione di lavoro 6 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2015 | NR. 4 NEWS DAL CLUB FAI: le più recenti realizzazioni museali CONFERENZA DELLO STUDIO CANALI DI PARMA Lorenzo Ferretti Garsi In una serata interclub organizzata dal Rotary Reggio Emilia e Rotary Val di Secchia, insieme alla delegazione FAI di Reggio Emilia, l’architetto Guido Canali e l’ ingegner Francesco Canali che con lui collabora nel noto studio di Parma ci hanno illustrato alcune delle loro ultime realizzazioni museali. L’architetto Canali non ha bisogno di presentazioni perché è sicuramente noto come uno dei protagonisti dell’architettura italiana del secondo novecento. Famosissime sono le sue realizzazioni museali e prime fra tutte proprio le tre che ha illustrato: il Palazzo della Pilotta di Parma, il complesso di Santa Maria alla Scala di Siena ed il Museo dell’Opera del Duomo di Milano. Il riuso del Palazzo della Pilotta, che con la sua mole e la sua grande estensione caratterizza indiscutibilmente il cuore della città, era considerato prioritario da tutti. Oggi buona parte del palazzo ospita la Pinacoteca Nazionale che la sistemazione di Guido Canali ha sicuramente reso un unicum nel pur straordinario panorama dei musei italiani. La scelta, anzi l’intuizione, di iniziare il percorso dal Teatro Farnese già stupisce ed affascina il visitatore che non può che rimanere colpito da questa straordinaria struttura pur se così gravemente danneggiata dagli eventi bellici. Si continua poi fra le nude pareti di muri spesso mai finiti o altre volte ricostruiti dove ardite passerel- le e camminamenti sostenuti da centinaia di tubi innocenti contrastano con la pittura emiliana del 500\600, il nostro “ secolo d’oro “ che ci ha dato i Carracci, Guido Reni, Guercino, Tiarini, Bonone, Luca Ferrari e tanti altri. E’ un percorso allo stesso tempo “ rude “ ed affascinante, comunque come già detto, unico fra le sistemazioni museali italiane. Bellissimo il recupero delle immense scuderie che possono essere inserite nel percorso o funzionare da spazio separato per mostre ed eventi temporanei. La lunga camminata del visitatore, che si snoda a più livelli con percorsi che vanno e ven- 7 Club Reggio Emilia Lorenzo Ferretti Garsi Club News gono senza mai intersecarsi, si chiude con le sale neoclassiche splendidamente e per così dire più “ delicatamente “ recuperate per mostrare i capolavori assoluti di Correggio e Parmigianino. Passando a Siena il contesto e quindi di conseguenza anche l’intervento sono completamente diversi. Molte sono in questo caso le testimonianze dei secoli passati, dagli affreschi del grande salone già dormitorio dell’ospedale ai lacerti architettonici degli edifici che via via sono stati incamerati dal fagocitante complesso ospedaliero. Anche qui siamo nel cuore della città ed il Duomo incombe proprio di fronte all’ingresso. Il percorso è qui più intimo e sicuramente meno caratterizzato dal nuovo intervento architettonico ma scandito dalle tante scoperte di ambienti così diversi fra loro e delle opere in questi collocate. Splendido il recupero degli immensi sotterranei dove il progetto realizzato ha svuotato le parti non scavate per creare un percorso ad anello più funzionale dei tanti ambienti non collegati fra loro che costituivano gli antichi depositi della struttura ospedaliera. Ancora diverso è il caso di Milano dove i tanti e straordinari tesori del Duomo trovano sistemazione in un percorso in ambienti per lo più anonimi del piano terreno del vicino Palazzo Reale. Fortissima è qui la connotazione del progetto di allestimento che appunto con colpi di scena, dall’infilata dei grotteschi e mostruosi doccioni gotici alla sistemazione per così dire “ libraria “ delle centinaia di prototipi in gesso delle statue da realizzare per APRILE 2015 | NR. 4 le facciate che sono state sistemate come esposte in una grande libreria da pavimento a soffitto, sopperisce alla mancanza di caratterizzazione dei locali. Importanti, in particolare nella prima parte del percorso dove sono sistemati i capolavori di oreficeria, risultano le scelte progettuali dell’illuminazione che crea indiscutibili effetti di grande suggestione. L’incontro si è poi chiuso con un accenno sulla nuova sistemazione museale di Pontremoli dove a breve si potranno ammirare le misteriose ed enigmatiche steli antropomorfe della Lunigiana che i progettisti ci hanno promesso che ci presenteranno personalmente in anteprima. Lorenzo Ferrretti Garsi 8 Club News Club Reggio Emilia APRILE 2015 | NR. 4 NEWS DAL CLUB La trasformazione delle Banche Popolari CONVERSAZIONE CON GALAVERNI, FERRETTI E MASINI Camillo Galaverni Il decreto legge n. 3 del 24 gennaio 2015 interviene per regolamentare le banche popolari con un attivo di bilancio superiore a 8 miliardi di euro. In Italia sono dieci ed entro i prossimi 18 mesi dovranno completare la trasformazione in SpA. Camillo Galaverni, Riccardo Ferretti e Marco Masini, giovedì 12 marzo scorso, hanno illustrato a una folta platea di Soci, familiari e amici riuniti all’Hotel Mercure Astoria i contenuti del decreto recentemente emanato e le conseguenze di tale azione legislativa. “Le banche popolari sono società cooperative il cui capitale sociale è rappresentato da azioni detenute da soci – ha esordito Camillo Galaverni – ogni socio ha diritto a un voto, indipendentemente dalla quota di partecipazione al capitale della società. Il capitale di rischio, pertanto, è indubbiamente ridotto. Risultato positivo quando le banche popolari si muovevano su una dimensione molto ristretta, ma oggi si tratta di banche di portata nazionale, con interessi molto differenti rispetto alla loro dimensione originaria. La trasformazione in società per azioni renderà queste banche contendibili, suscitando maggior interesse da parte degli investitori, i quali si vedranno rappresentati nella banca in relazione all’investimento fatto. Rispetto al decreto legge di gennaio, che addirittura non fissava limiti alla partecipazione societaria, al Senato è in attesa di approvazione una nuova norma in cui è stato inserito il limita di possesso al 5%. Questo per limitare l’entrata di gruppi in grado di Riccardo Ferretti condizionare l’attività dell’intera banca”. “Gli esiti delle audizioni parlamentari su questo decreto sono tutti sostanzialmente positivi, così come il giudizio di Banca d’Italia che da anni sosteneva la necessità di un’autoriforma delle banche popolari – ha proseguito il presidente Riccardo Ferretti – una banca funziona nella misura in cui possiede capitali propri, di cui sono stati fissati limiti minimi che la normativa alza costantemente, quindi le banche nei prossimi anni dovranno lavorare per incrementare il loro capitale derivante dall’esterno in ottemperanza alla normativa. Banca d’Italia, inoltre, favorisce la concentrazione bancaria: si ritiene, infatti, che una banca di grandi dimensioni sia in grado di tollerare megliole eventuali sofferenze. Marco Masini, coordinatore competente ed esperto rivolgendosi ai relatori ha chiesto loro: “Ma da un punto di vista accademico, questa ri- Camillo Galaverni Marco Masini 9 Club Reggio Emilia Camillo Galaverni Club News forma è giusta o sbagliata?” “Se le banche popolari sono differenti dalle banche SpA, allora è giustificato il modello di governo differente. Ma queste banche sono effettivamente diverse? Domanda provocatoria da parte del presidente Riccardo Ferretti, che ha aggiunto: “Le banche popolari hanno mantenuto un forte legame con il territorio, ma non più la mutualità originaria che afferisce maggiormente alle banche di credito cooperative, le vecchie Casse rurali con limitazioni territoriali ben definite. Inoltre le banche di credito cooperativo hanno come oggetto l’esercizio di attività di credito prevalenti verso i soci, utili reinvestiti e solo in minima parte redistribuiti ai soci, caratteristiche che le popolarità ad operatività nazionale hanno diluito nel tempo”. Alla domanda di Marco Masini se lo strumento utilizzato del decreto sia stato determinato dall’urgenza di voler regolamentare questo sistema o si sia utilizzato piuttosto perché si è avvertita la necessità di mettere in sicurezza alcuni storici istituiti con patrimonializzazioni importanti in tempi rapidi, il presidente Riccardo Ferretti ha prontamente replicato: “L’urgenza mi sembra determinata dall’accordo con le fondazioni bancarie che non potranno avere esposizioni verso un unico soggetto superiori al 33% del loro attivo, quindi si troveranno a dover vendere. Sicuramente da parte del Governo c’è la volontà di regolamentare il mondo bancario in tempi rapidi, cosa impossibile se si fosse seguito il normale iter parlamentare”. “Fare Banca è mestiere sempre più difficile – ha commentato Camillo Galaverni – le banche popolari sono sempre state più attente alle esigenze del territorio, sopportano maggiormente le situa- APRILE 2015 | NR. 4 zioni di sofferenza dei propri clienti, e il cambio di governance di queste banche determinerà sicuramente qualche cambiamento. Ancora oggi, molte fondazioni hanno oltre un terzo del proprio patrimonio investito in banche: un limite fortissimo, soprattutto quando le banche sono molto vincolate nel decidere le politiche interne. Pertanto giudico molto positivamente la nuova normativa”. Dello stesso parere il presidente Riccardo Ferretti che ha infine sottolineato come anche Borsa Italiana creda fortemente a questa riforma. “Uno degli effetti di questi due interventi, sulle popolari e sulle fondazioni, avrà come esito la contendibilità del nostro sistema bancario – ha spiegato – pur all’interno di un sistema regolatorio stringente. Infatti, l’acquisto di pacchetti azionari rilevanti nelle banche italiane è soggetto all’approvazione di Banca d’Italia: esistono criteri e regole. Questo tipo di controllo ci rassicura sul futuro assetto proprietario del nostro sistema bancario. Certamente esiste la minaccia di scalate soprattutto quando una banca è gestita male. Tuttavia anche la Borsa sta apprezzando queste future aggregazioni e sta premiando le azioni delle banche popolari. L’incontro si è concluso con l’intervento di Fabio Storchi che, nel suo ruolo di socio, imprenditore e presidente di Federmeccanica ha detto “abbiamo bisogno di gruppi bancari forti che sostengano la crescita delle imprese e del sistema economico nel suo complesso. Questi interventi legislativi vanno nella direzione giusta per rendere moderno un sistema che ha bisogno di adeguarsi agli standard degli altri paesi”. Valeria Braglia 10 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2015 | NR. 4 NEWS DAL CLUB La musica country LEOPOLDO BARBIERI MANODORI: LA STORIA DEL “COUNTRY” Leopoldo Barbieri Manodori Giovedì 19 marzo all'Hotel Astoria, il nostro socio Leopoldo Barbieri Manodori ha tenuto una conversazione sulla storia della Musica Country, di cui è notoriamente appassionato. Gli amici rotariani ricorderanno infatti senz'altro la gradevole serata musicale a casa di Enrico ed Angela Peri di quest'autunno, ma qualcuno avrà anche avuto modo di partecipare alle serate musicali di qualche anno fa presso il Club di Val di Secchia e per diversi anni di seguito al Trotter di Montechiarugolo a cura del Club Terra di Matilde. Questa volta la musica è stata soltanto "parlata" e non eseguita, perché il Club ha evidentemente sentito il desiderio di inquadrare questo genere musicale nel suo contesto storico. Difficile infatti è accedere a strumenti di conoscenza della Country Music in Italia, dove nessuna radio la programma con continuità e pochi sono i concerti dal vivo delle star americane che preferiscono andare in tournée in Francia o in Germania dove l'apprezzamento del pubblico è invece palpabile. La conversazione ha avuto così lo scopo non tanto di esaurire l'argomento o soddisfare tutte le curiosità in materia, ma invece di stimolare una mag- giore curiosità suggerendo qualche veicolo di conoscenza diretta come le stazioni radio americane raggiungibili on line. In ogni caso si è partiti storicamente da una situazione ben precisa e cioè dal mondo degli immigrati provenienti dalle Isole Britanniche che già nel Settecento si stanziano in quella zona selvaggia e rurale rappresentata dall'area Appalachiana, ovviamente portandosi dietro la propria cultura di musica popolare di tradizione orale costituita da ballate, canzoni, musica da ballo. E nel corso del tempo questa musica finisce per mescolarsi con contributi musicali di altri gruppi etnici, quali ad esempio i Tedeschi e i Polacchi, e per assimilare una gamma impressionante di tradizioni; qualche critico autorevole ha commentato: non mi viene in mente nulla di più intrinsecamente americano. Sinteticamente allora la definizione del brodo di coltura da cui origina la musica country potrebbe essere: musiche popolari della tradizione orale bianca nordamericana di lingua inglese, con radici scoto-irlandesi. Ma non da subito si parla di Musica Country: originariamente la si definisce Hillbilly, un termine usato fin dall'inizio del '900 in senso dispregiativo dagli abitanti delle città per definire tutto quello che riguardava gli abitanti delle aree rurali e che etimologicamente deriva da hill e billy-goat, una capra diffusa nella regione. Ovviamente non è possibile in questa sede ripercorrere passo per passo i contenuti della conversazione; basterà pertanto, per sommi capi ricordare come la diffusione di questa musica, all'inizio esclusivamente regionale, inizi negli anni Venti con l'avvento dell'era discografica e delle radio locali, concentrandosi a Nashville, sede della 11 Club Reggio Emilia Leopoldo Barbieri Manodori Club News Country Music Hall Of Fame e del programma radiofonico dal vivo Grand Ole Opry, per esplodere definitivamente nel secondo dopoguerra. Le vicende della Country Music, sempre molto dinamiche, hanno visto così via via sorgere nuovi generi quali il Western Swing e lo Honky Tonk texani, il Bluegrass impostato intorno al mandolino portato in America dagli immigrati italiani, fino a giungere alla stagione del Rock'n'Roll. Inizialmente chiamato Rockabilly (sempre con riferimento agli hillbillies), esso viene elaborato a partire dal Country attraverso ibridazione con il Blues; Country e R'n'R hanno così in comune una serie di star, compresi tutti e quattro i membri del Million Dollar Quartet, ossia Johnny Cash, Elvis Presley, Jerry Lee Lewis e Carl Perkins. In risposta all'avvento del R'n'R, i musicisti di Nashville prendono in prestito dal Rock'n'Roll quel tanto che basta per rendere più commerciali le canzoni country, facendo nascere così il Nashville Sound ad opera di Chet Atkins. Dagli anni Sessanta in poi la Country Music continua la sua espansione grazie anche alle emittenti radiofoniche che la trasmettono a tempo pieno il cui numero sale da 80 a 600, ma diventa anche una musica standardizzata e strappalacrime a cui si oppongono gli Outlaws (Waylon Jennings, Willie Nelson, Kris Kristofferson) resuscitando canzoni tradizionali per riportare il country alle sue radici, puntando su un look fatto da barba e capelli lunghi, cappelli da cowboy e bandane. Dopo gli Outlaws, molti artisti estranei al country cominciano ad appropriarsi di pezzi della storia country, aggiungendo sonorità country a pezzi rock, come Bob Dylan, i Byrds, i C.C.R., gli Ea- APRILE 2015 | NR. 4 gles, CSN&Y, dando origine al Country-Rock, in realtà un vero e proprio ritorno a casa. E negli anni Ottanta George Strait, imitando lo stile dei progenitori del Country, con un cappello da cowboy in testa, influenza l'attitudine e il look di una serie di cantanti neo-tradizionalisti come Clint Black, Dwight Yoakham e Garth Brooks (i "cantanti col cappello") che adottano i simboli pionieristici del cowboy americano: stivali, cappello, camicie con i bottoni di madreperla, jeans. Garth Brooks, in particolare, si rivela artista capace di ottenere un autentico trionfo critico e commerciale e nel 1991 fa debuttare il suo terzo album Ropin' the Wind al numero uno della classifica pop, la prima volta per un cantante country, diventando uno degli artisti di maggior successo di tutti i tempi, avendo venduto oltre mille milioni di dischi un tutto il mondo nonostante si sia ritirato nel 2001. Oggi tutti questi generi sono ancora presenti nel Country contemporaneo e molto significativa è la presenza femminile, a riprova che il fenomeno country music è talmente connesso al tessuto culturale della nazione americana che ne si può immaginare più una ulteriore espansione che un improbabile declino. La conversazione si è conclusa con una citazione dal romanzo di Thomas Cobb, Crazy Heart, del 1987, da cui recentemente è stato tratto un bel film con Jeff Bridges: "Finché parli di quello che prova la gente va bene, nella musica country. I libri e il cinema parlano di persone speciali. La musica country invece parla di persone che non sono speciali e mai lo saranno". 12 Club News Club Reggio Emilia APRILE 2015 | NR. 4 NEWS DAL CLUB Le gite del Rotary VICENZA: MOSTRA DA TUTANKHAMON A VAN GOGH Una domenica di riposo e di scoperte culturali in una delle più belle Città italiane: questo il programma che il nostro Club ha confezionato, quasi su misura, per i nostri soci. Ma partiamo dall’inizio: obiettivo della nostra gita è stata Vicenza, città natale e lavorativa di Andrea Palladio, una stupenda città con molti edifici di grandissimo interesse. Antonio Marturano Siamo partiti da un gioiello di straordinaria fattura: il Teatro Olimpico considerato uno tra i suoi più grandi capolavori, assieme a Villa Capra detta la Rotonda, alla Basilica Palladiana e al vicino Palazzo Chiericati. “Il celebre architetto veneto, rientrato da Venezia nel 1579, riportò in quest'opera gli esiti dei suoi lunghi studi sul tema del teatro classico, basati sull'interpretazione del trattato De architectura di Vitruvio e sull'indagine diretta dei ruderi dei teatri romani, ancora visibili all'epoca” . Il teatro venne commissionato a Palladio dall'Accademia Olimpica di Vicenza. Tra i membri fondatori dell'Accademia vi era lo stesso architetto, che per essa progettò numerosi allestimenti scenici provvisori in vari luoghi della città, com'era d'uso all'epoca, fino a che nel 1579 l'Accademia ottenne dalla municipalità la concessione di un luogo adatto ove poter realizzare stabilmente un proprio spazio scenico, all'interno delle prigioni vecchie del Castello del Territorio. Il contesto era una vecchia fortezza di impianto medioevale, più volte rimaneggiata. “Il progetto palladiano ricostruisce il teatro dei romani con una precisione archeologica fondata 13 Club Reggio Emilia Club News sullo studio accurato del testo di Vitruvio e delle rovine dei complessi teatrali antichi. In ciò costituisce una sorta di testamento spirituale del grande architetto vicentino. Con l'Olimpico rinasce il teatro degli Antichi, e nel progettarlo Palladio raggiunge una consonanza assoluta con il linguaggio della grande architettura classica”. Antonio Marturano La nostra passeggiata è continuata lungo il Corso intitolato al famoso Architetto, che attraversa la città in una bella passeggiata da ovest ad est, e che passa davanti ai monumenti più importanti e celebri di Vicenza. APRILE 2015 | NR. 4 Ed in un giorno a Vicenza, quindi, cercare di scoprire in un lasso di tempo così breve le bellezze della città, non può fare a meno di seguire le orme di Andrea Palladio. Anche il luogo di culto più importante di Vicenza, la Cattedrale di Santa Maria Annunciata, porta infatti la firma di questo grande artista che ne progettò la cupola... ..ed infine La Basilica Palladiana ! E che dire di un edificio che porta inciso già nel nome il segno inconfondibile dell’architetto che lo ha progettato? La Basilica Palladiana, che si trova in Piazza dei Signori, è stato un altro edificio che abbiamo voluto non perdere. E con esso la straordinaria Mostra “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh: La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento” Questo ampio progetto espositivo, firmato da Marco Goldin per la città di Vicenza, si compone di un numero imponente di opere: 115 suddivise in sei sezioni di carattere tematico. La prima sezione, con la presenza di 22 tra reperti e statue egiziane rinvenute all'interno delle 14 Club Reggio Emilia Club News piramidi, si sofferma sul senso della notte eterna e spirituale, ma fortemente collegata alla vita. Al centro la testa del re bambino, Tutankhamon. Antonio Marturano La seconda sezione, con molti capolavori da Giorgione a Caravaggio, da Tiziano a El Greco, da Tintoretto a Poussin, indugia sulla suggestiva atmosfera delle figure collocate in ambienti notturni, soprattutto seguendo la vita di Cristo dal momento della nascita fino alla crocifissione e alla deposizione nel sepolcro. Opere straordinarie APRILE 2015 | NR. 4 soprattutto del Cinquecento e del Seicento sono al centro di questa parte. La terza sezione tocca alcuni dei vertici dell'incisione di tutti i tempi, in una sala nella quale, con 16 fogli in totale, si confrontano Rembrandt e Piranesi, il primo con i suoi celeberrimi soggetti religiosi, a cominciare dalla visione delle Tre Croci, il secondo con le altrettanto celebri immagini delle Carceri. 15 Club Reggio Emilia Antonio Marturano Club News La quarta sezione si sofferma invece sul paesaggio, dal momento del tramonto fino a quello in cui nel cielo si levano la luna e le stelle; siamo nel secolo XIX che va dal periodo romantico all'impressionismo: questo è stato il tempo della natura serale e notturna. Sfilano alcuni dipinti indimenticabili di Turner e Friedrich, di Corot e Millet, dei grandi americani da Church a Homer, fino a Monet, Pissarro, Van Gogh, Mondrian, Klee e Hopper. La penultima sezione entra nel pieno Novecento, dove in una ampia sala sono stati disposti alcuni dei grandi della seconda parte del secolo, specialmente per quanto riguarda il versante astrat- APRILE 2015 | NR. 4 to americano, da Morris Louis a Noland e a Rothko. Ma anche pittori che si sono tenuti a cavallo tra figurazione e astrazione, come De Staël, fino a un altro grande americano come Andrew Wyeth, oppure lo spagnolo Antonio López García, per entrare nelle profondità della notte intesa come fatto soprattutto psicologico. Infine, la sesta e ultima sezione è un riassunto di tutti i temi affrontati e le opere indimenticabili si succedono da Luca Giordano a Bacon, da Gauguin a Cézanne, da Van Gogh a Caravaggio. Antonio Marturano 16 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2015 | NR. 4 NEWS DAL CLUB Il futuro della manifattura con le stampanti 3D INCONTRO CON REGGIO EMILIA INNOVAZIONE AL TECNOPOLO Aimone Storchi “In Italia si stima che la stampa in 3D possa far aumentare il fatturato del comparto manifatturiero di circa 16 miliardi di euro”. E’ con questo dato che il presidente del Rotary Club Reggio Emilia e pro rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, professor Riccardo Ferretti, ha aperto l’incontro con FabLab e la tecnologia delle stampanti 3D presso il Tecnopolo, luogo di eccellenza deputato allo sviluppo di progetti di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico. “Un’attività complessa su cui si gioca la competitività del territorio – ha spiegato il presidente di REI, Aimone Storchi – che deve essere in grado di attrarre risorse, competenze e finanziamenti e che, proprio per le sue caratteristiche è stata affidata a Reggio Emilia Innovazione, protagonista e artefice di attività di coordinamento e promozione di reti di competenze e professionalità in grado di dare nuovo impulso alle imprese e alla Comunità”. “La manifattura cosiddetta “additiva” andrà a modificare non solo le linee di produzione dell’azienda, ma si ripercuoterà su tutta la catena logistica e di generazione del valore – ha spiegato il professor Ferretti – una tecnologia flessibile, quella in 3D, che permetterà di risparmiare e accorciare i tempi di produzione, rendendo il mercato più veloce e aggressivo”. Con 30 persone addette e oltre 4 milioni di euro di fatturato nel 2014 generato dall’insieme delle attività di REI scarl e Fondazione, Reggio Emilia Innovazione svolge la propria attività al servizio delle imprese tramite REI scarl per il conseguimento della certificazione dei prodotti e la sperimentazione nei laboratori di prova. L’attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico per l’innovazione è invece affidata alla Fondazione REI, incubatore certificato di start up, che lavora in collaborazione con spin off e professionisti per la specializzazione delle competenze e la ricerca La visita ai laboratori FabLab e del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, la dimostrazione pratica di alcuni prodotti realizzati grazie alle stampanti di ultima generazione a cura di alcuni giovani maker hanno dato il senso delle infinite aree di applicazione di queste straordinarie tecnologie che spaziano in tutti i settori di produzione, arrivando in molti casi a fornire prodotti finiti pronti da immettere sul mercato con un notevole risparmio di materiali e di costi. Andrea Spaggiari illustra i laboratori universitari 17 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2015 | NR. 4 su prodotti e processi innovativi. Da qui la collaborazione con il mondo dei professionisti e degli imprenditori, ampiamente rappresentati dai tanti Soci rotariani intervenuti all’incontro, che il dottor Arturo Tornaboni, direttore di REI, ha invitato a impegnarsi, “mettendo a disposizione competenze e conoscenze per aiutare i giovani a crescere e favorire così la nascita di nuove imprese. Un’attività di business angel favorita anche dalla possibilità offerta dagli spazi del Tecnopolo che incentiva il co-working e in cui le sfide più difficili possono trovare soluzioni nuove, se affrontate da un gruppo di lavoro competente”. Ed è questa la straordinaria proposta di REI ai Rotariani reggiani: creare una banca dati di competenze da coinvolgere in attività di business angel, di co-working, di challenge per guidare e lavorare insieme ai percorsi di crescita del territorio. Una proposta accolta con grande favore dal presidente Ferretti che ha subito invitato99 i Soci del Club a rispondere a questa sfida con passione ed entusiasmo, perchè “Il nostro territorio ha bisogno di fare un ulteriore scatto in avanti, preparando percorsi di alta formazione in collaborazione con l’Università e i principali protagonisti economici e culturali del territorio per costruire le competenze e le conoscenze necessarie”. Valeria Braglia 18 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2015 | NR. 4 Nel corso dell’incontro sono intervenuti: Fernando Arias di Fablab Reggio Emilia che ha spiegato “Il supporto di REI all’innovazione tecnologica tramite il FabLab”. Si occupa di laboratori didattici con istituti superiori e università e supporta il dialogo continuo tra l’artigianato e la fabbricazione digitale, attraverso workshop di progettazione partecipata e challenge per aziende. Da gennaio di quest’anno è membro del Consiglio direttivo della Fondazione “Make in Italy” in qualità di rappresentante eletto dai Fablab e dai Makerspace Italiani. Mirco Siciliano di Officina 3dLab il quale ha illustrato la “Manifattura additiva, possibilità e scenari per l’industria”. E’ consulente aziendale nel campo della manifattura additiva. Officina 3dlab è una giovane start up nata dal FabLab/REI che offre, oltre a servizi di stampa e scansione 3D, anche consulenza e formazione, al fine di accompagnare le aziende nell’adozione della manifattura additiva nei propri processi produttivi. Antonello Delfino di Energy group Srl Platinum Reseller Stratasys che ha approfondito il campo delle “Applicazioni di fabbricazione additiva per manufacturing con materiali plastici”. Stratasys, fondata nel 1989, è market leader nella produzione di sistemi di stampa 3D con oltre 60.000 sistemi installati nel mondo. Nel 2012 si è fusa con Objet ltd e nel 2013 ha acquisito Makerbot. Simone Casella di ProtoService con una avvincente relazione su “Let there be Additive! La manifattura additiva di metalli”. Dal 1999 lavora nel settore del “rapid prototyping”. Nel 2005, con alcuni colleghi, introduce l’Additive Manufacturing in Italia. Oggi è Direttore Commerciale di ProtoService, l’azienda Italiana con più impianti metalli e l’unica in Europa a “fondere” 8 diversi tipi di metallo. Mirco Siciliano Antonello Delfino Simone Casella 19 Club News Club Reggio Emilia APRILE 2015 | NR. 4 NEWS DAL CLUB La Donna con il Melograno RESTAURATO IL DIPINTO DI UGOLINI CON IL CONTRIBUTO DEL ROTARY Daniela Spallanzani E’ stata una sala affollata di gente quella che a Bianello, domenica 29 marzo alla presenza del Sindaco di Quattro Castella Andrea Tagliavini e del Governatore del Rotary International Distretto 2072 Emilia Romagna e Repubblica di San Marino Ferdinando Del Sante, ha visto svelare dopo diversi mesi la tela restaurata raffigurante Matilde di Canossa custodita nel castello. Grazie al sostegno economico di tutti i club Rotary della provincia di Reggio Emilia, questo prezioso dipinto, eseguito a metà del XIX secolo dal pittore reggiano Giuseppe Ugolini, ha riacquistato finalmente la sua luce originaria, creando un’irripetibile opportunità di indagine archivistica che ha dato vita ad un interessantissimo studio portato avanti negli ultimi mesi dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara. Ferdinando Del Sante economica e dei tagli alla spesa pubblica”. La tela raffigura Matilde di Canossa con in mano un melograno posta sotto una cortina sorretta da due angeli. La storia di questo dipinto è davvero singolare. La sua esecuzione risale alla metà dell’800 quando il duca Francesco V d’Este, in visita a Bianello, fa copiare un affresco che si trovava in qual luogo almeno dal 1498 ed ordina di far portare la tela al palazzo ducale di Modena; dopo la caduta del governo estense si perdono le tracce del quadro fino a quando venne acquistato dal Dottore Andrea Caggiati divenuto nel 1867 proprietario del castello il quale, secondo le fonti consultate, fa incollare la tela sui lacerti dell’affresco nascondendolo per sempre alla vista. Al momento del distacco del dipinto si è svelato però un muro privo di qualsiasi traccia Andrea Tagliavini “Questa iniziativa dimostra l’attenzione che il Rotary riserva alla cultura e al bisogno di cultura che si sente nel nostro Paese” ha affermato il Governatore Del Sante, aggiungendo poi: “Un impegno non solo per la cultura, ma anche per l’occupazione: si sostiene il prezioso lavoro degli addetti e delle professionalità del restauro, che oggi risentono pesantemente della crisi Danilo Morini pittorica, il ché ha aperto la strada ad un piccolo giallo sulla sparizione dell’affresco, che potrebbe essere andato perduto negli anni in cui Bianello - prima di essere messo in vendita dal demanio regio dopo l’unità d’Italia - è stato sede di caserma, oppure addirittura essere stato intenzionalmente staccato in epoca imprecisata prima che la sua copia su tela venisse incollata al muro. 20 Club Reggio Emilia Club News La strada è dunque ancora aperta per continuare a studiare una delle più antiche raffigurazioni di Matilde di Canossa, che si mostra abbigliata con abiti risalenti ai primi decenni del XV secolo, epoca cui risalirebbe dunque la stesura dell’affresco originario copiato da Giuseppe Ugolini. Daniela Spallanzani Se questo restauro ha aperto molti dubbi sulla sorte della pittura originaria, ci ha però restituito a pieno la rilevanza artistica del pittore reggiano Giuseppe Ugolini, che fu uno dei più noti ritrattisti italiani della seconda metà del XIX secolo, autore di alcuni ritratti dei Re d’Italia, della famiglia APRILE 2015 | NR. 4 imperiale giapponese e di Papa leone XIII, nonché di alcune lunette del foyer del teatro Municipale Romolo Valli. L’Ugolini meriterebbe certo qualche attenzione in più dalla sua città natale e dunque possiamo tranquillamente affermare che, se questa interessante operazione culturale ha svelato la perdita di un prezioso affresco, ha però posto nella giusta luce una delle personalità di spicco della pittura reggiana. Daniela Spallanzani 21 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2015 | NR. 4 NEWS DAL CLUB Giovanni Baldi direttore di Salus Hospital IL NOSTRO SOCIO ALLA GUIDA DELL’IMPORTANTE STRUTTURA REGGIANA Giovanni Baldi Giovanni Baldi, nostro Socio e Amico, è stato nominato nuovo direttore sanitario di Salus Hospital, ospedale privato di Alta Specialità di Reggio Emilia appartenente a GVM Care & Research. Baldi succede al dottor Rodolfo Rocchi e la sua nomina rappresenta un potenziamento dell’attività organizzativo-gestionale sanitaria della nostra struttura. Giovanni Baldi per oltre 8 anni ha ricoperto il ruolo di direttore generale presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli, il rinomato IRCCS ortopedico di Bologna. Dal 2004 al 2006 è stato vice direttore sanitario della riunificata Ausl di Bologna, con delega all’area ospedaliera per la gestione di 1900 posti letto dislocati in 9 ospedali. Dal 2001 al 2004 ha diretto il Dipartimento di Emergenza-Urgenza dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di San Martino di Genova. A Reggio aveva già svolto attività professionale e di ricerca in ambito sanitario come collaboratore del professor Gobbi nella I Divisione Medica dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, successivamente come primario del Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza e Direttore del Dipartimento interaziendale di Emergenza-Urgenza (19932001) e come Presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio e membro del Comitato Direttivo della Federazione Italiana degli Ordini dei Medici (1997-2001). Al nostro Amico e Socio Giovanni rivolgiamo le congratulazioni da parte di tutto il Club per l'importante incarico e formuliamo i migliori auguri di buon lavoro! 22 Club News APRILE 2015 | NR. 4 NEWS DAL CLUB Il mese di Marzo è stato per noi del Rotaract Reggio Emilia, un mese davvero importante e pieno di soddisfazioni. Non solo per l’arrivo della primavera (era anche ora!), ma soprattutto perché è stato un mese votato alle nuove generazioni, ed al futuro del club. Chiamati infatti dal distretto, a formare il nuovo direttivo per l’anno 2015/2016, ci siamo trovati in assemblea domenica 15 per eleggere il nostro nuovo presidente. All’unanimità dei votanti, è stato eletto il nostro socio e amico Alessandro Peri, al quale volgo i miei più sentiti auguri!! Sono convinto che con Alessandro al comando il nostro club possa crescere ancora, e apportare un contributo sempre maggiore verso la comunità locale ed internazionale, che siamo chiamati ad assistere. Ma non finisce qui! A testimonianza di questo nuovo slancio del nostro club, e dell’interesse che stiamo suscitando in tanti giovani Reggiani, domenica 21 abbiamo organizzato un incontro di formazione ai valori ed alle istituzioni della famiglia Rotariana, che ha visto la partecipazione di tanti nuovi aspiranti e giovani soci del club. La nostra ospite Margherita Forlani ci ha così introdotto (o per alcuni rinfrescato) alla struttura ed ai principi fondanti del Rotaract e del Rotary. La serata, conclusasi poi con cena e festa nella bellissima cornice del Joia di Rubiera, ci ha permesso così di legare ancor di più con i nostri nuovi compagni, e ovviamente di brindare assieme e festeggiare l’elezione del nuovo presidente. Mi raccomando continuate a seguirci sul giornalino e sul nostro sito! A presto nuovi aggiornamenti, Riccardo Lasagni Manghi 23 Club Reggio Emilia Auguri IL COMPLEANNO DEI SOCI Variazioni ALL’EFFETTIVO Club Reggio Emilia ROTARY CLUB REGGIO EMILIA NOTIZIE DALLA SEGRETERIA ANNO LXII, APRILE 2015 REG. TRIB DI REGGIO EMILIA N. 878/94 DISTRIBUZIONE GRATUITA Club News 5 aprile 9 aprile 14 aprile 16 aprile 28 aprile APRILE 2015 | NR. 4 Leopoldo Barbieri Manodori Ferruccio Grisendi Claudio Ognibene Vittorio Guidetti Giuseppe Rizzitello Nessuna variazione DIRETTORE STEFANO ROSSI EMAIL: [email protected] IN REDAZIONE ANTONIO MARTURANO, RICCARDO FERRETTI, VALERIA BRAGLIA DIREZIONE AMMINISTRATIVA VIA GABBI 16, 42121 REGGIO EMILIA EMAIL: [email protected], [email protected] TEL/FAX: 0522 453681 WWW.ROTARY.IT FORMAT EDITORIALE MARCELLO ASCARI IMPAGINAZIONE CONTENUTI MAURO DELL’AMICO, DORIANO GUERRIERI, RICCARDO FERRETTI E SERGIO OCCHIPINTI 24