Foglio di
informazione
professionale
N.7
1 febbraio 1996
LA DISPEPSIA
La dispepsia costituisce una condizione clinica di frequente riscontro, caratterizzata da dolore epigastrico episodico o
ricorrente, o da sensazione di fastidio generalmente in relazione ai pasti; altri sintomi che possono essere presenti sono
nausea, senso di sazietà precoce, gonfiore, pirosi. Dispepsia è un termine che viene usato per indicare quella
condizione che viene spesso descritta come “gastrite”, ma come tale diagnosticabile solo istologicamente. Nella
popolazione adulta la prevalenza dei sintomi dispeptici o di cattiva digestione è molto elevata (20-30%).
La fisiopatologia di questo disturbo eterogeneo non è nota e i meccanismi ipotizzati comprendono disturbi della
motilità, ipersecrezione acida, infezione da Helicobacter pylori, stress psicogeni e disodini alimentari. Di fronte ad un
paziente che riferisce, in varia associazione, disturbi gastrici, il farmacista dovrebbe procedere secondo un approccio
razionale sull’esempio del percorso proposto nell’ultima parte dell’articolo. Dovrebbe verificare in primo luogo quali
sono i sintomi, da quanto tempo sono presenti, quali provvedimenti il paziente ha già adottato (o in caso contrario,
dovrà adottare), eventuali trattamenti farmacologici in corso, rammentando che i farmaci OTC vanno limitati al
trattamento di disturbi transitori e per una durata massima di due settimane. Il perdurare dei sintomi nonostante la
terapia o il loro rapido recidivare al suo termine richiedono un approfondimento diagnostico.
Note di accompagnamento dell’algoritmo
Quando astenersi dal trattare il paziente. I sintomi di disturbi gastrici riferiti dal paziente, poiché potenzialmente
suggeritrici di una patologia organica (es. ulcera, neoplasia, calcoli biliari), richiedono il ricorso al medico. Il carcinoma
gastrico raramente provoca dispepsia (meno dell’1% dei casi di dispepsia); i sintomi più frequenti sono invece la
mancanza di appetito, il calo ponderale, l’anemia e uno stato di debilitazione generale.
Terapie concomitanti. Alcuni farmaci, come ad esempio gli antiinfiammatori non steroidei (FANS), la digitale, il ferro
e la teofillina, possono provocare disturbi gastrici. Insieme all’avvertenza di contattare il medico curante si può proporre
un trattamento di breve durata (max. 48 ore). Alle persone che lamentano sintomi dispeptici nell’assunzione occasionale
di FANS OTC come analgesici (ASA, ibuprofene, diclofenac) può essere consigliato in alternativa il paracetamolo.
Età. Dopo i 45 anni si ha una incidenza di carcinoma gastrico progressivamente crescente con l’età. La dispepsia risulta
significativa soprattutto se è presente per la prima volta ed è accompagnata da altri sintomi maggiormente indicativi di
patologia organica (vedi sopra). In questi pazienti può essere consigliato un trattamento della durata massima di 7
giorni, con la raccomandazione di una consultazione a breve del medico. Questo è particolarmante importante negli
anziani che possono essere in politerapia e vedere così aumentato il rischio di interazioni. Se il paziente ha già avuto in
passato disturbi gastrici è preferibile un approccio cauto, limitandosi ad un ciclo di trattamento non superiore alle 2
settimane.
Trattamento consigliato. Per orientarsi sul tipo di trattamento da consigliare può essere utile distinguere tre diversi
sottotipi di dispepsia: similulcerosa (se sono presenti sintomi tipici dell’ulcera peptica, vale a dire dolore lontano dai
pasti, dolore notturno, dolore che migliora con l’assunzione di cibo), da disturbi della motilità o da stasi (nausea, senso
di sazietà precoce, digestione lenta, gonfiore) e similreflusso (pirosi o rigurgito che si accompagnano ai dolori/fastidi).
Antiacidi, metoclopramide e domperidone rappresentano i farmaci utilizzabili nel trattamento dei sintomi dispeptici; ai
primi va data la preferenza nelle situazioni precedentemente identificate come dispepsia similulcerosa e similreflusso.
Gli antiacidi vanno assunti al bisogno oppure 1 e 3 ore dopo i pasti e al momento di coricarsi. I composti a base di
alluminio (es. Alucol) possono essere utili nei casi in cui viene richiesto anche un effetto costipante, mentre quelli a base
di magnesio (es. Magnesia S. Pellegrino) quando sia utile associare un effetto lassativo. Alcune preparazioni (es.
Maalox Plus) combinano i due antiacidi equilibrando i loro effetti sulla funzione intestinale: risultano efficaci e ben
tollerate. Gli alginati presenti in alcune preparazioni (es. Gaviscon) creano uno strato vischioso sulla superficie del
contenuto gastrico utile in caso di reflusso. Non vi sono invece dimostrazioni che l’aggiunta di un tensioattivo come il
dimeticone sia di qualche utilità nel ridurre il meteorismo. Le compresse da succhiare o masticare, oltreché più comode
delle sospensioni, stimo lano la salivazione che contribuisce a neutralizzare l’acidità gastrica. Il maggior contenuto di
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sodio di certi prodotti assume una rilevanza clinica solo nei pazienti con insufficienza cardiaca grave. Alcune specialità
contengono non più di 6 mmol per unità posologica, approssimativamente equivalenti ad una fetta di pane o un biscotto.
L’ipomotilità gastrica con ritardato svuotamento del contenuto dello stomaco può essere una componente di molti
sintomi dispeptici. La metoclopramide (Geffer) e il domperidone (Digestivo Giuliani, Gastronorm), diminuendo il
rilasciamento della porzione superiore dello stomaco e aumentando le contrazioni antrali accelerano lo svuotamento
gastrico. Aumentano inoltre il tono dello sfintere esofageo inferiore (la cui incontinenza causa un reflusso del contenuto
gastrico e pirosi) e possiedono un effetto antiemetico centrale. I due farmaci procinetici risultano sostanzialmente
sovrapponibili in termini di efficacia terapeutica, ma il domperidone è preferibile nei giovani sotto i 20 anni e negli
anziani, perché più sicuro [assenza di effetti extrapiramidali (es. rallentamento motorio, rigidità muscolare, tremori)].
Devono essere assunti da 15 a 30 minuti prima dei pasti.
Ref. Pharmaceutical J 1994, 252: 228; Pharmacy Health-Care. The Pharmaceutical Press 1990: 435; Drug & Ther Bull 1988, 1: 59;
150 Farmaci per il medico di famiglia. Il Pensiero Scientifico Editore 1993: 64.
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Disturbi gastrici
in un adulto
• Riduzione fumo, alcolici, caffè,
sostanze piccanti
• Riduzione grassi e dolci,cibi molto caldi
• Evitare eccessi alimentari
• Riduzione del peso in eccesso
• Innalzamento testata del letto
• Evitare cinture strette, corsetti, busti
Provvedimenti adottati
(o da adottare)
(Interessarsi anche dei trattamenti in corso)
Medico
Quali sintomi?
Da quanto tempo?
•Vomito persistente (> 24 ore)
• Vomito con tracce di sangue
• Diminuzione appetito e dimagrimento
• Dolore profondo, insistente allo stomaco
• Sintomi di enterorragia
• Ittero
SI
NO
Assume
FANS?
Con quale
frequenza?
SI
suggerire
paracetamolo
+ trattamento
NO
Con una certa
regolarità
Antiacido
+
ricorso al medico
saltuariamente
FANS OTC
TRATTAMENTO
dispepsia similulcerosa
dolore lontano dai pasti e
notturno che migliora col cibo
disturbi della motilità,
stasi gastrica, nausea, sazietà
precoce, digestione lenta, gonfiore
antiacido per
1 settimana
NO
Medico
dispepsia similreflusso
pirosi o rigurgito associato
a dolore e fastidio
procinetico per
1 settimana
Risposta
positiva
SI
antiacido per
1 settimana
+
provvedimenti
non farmacologici
Risposta
positiva
NO
aggiungere
procinetico
SI
Altra settimana
di trattamento
o
Altra settimana
di trattamento
o
sospendere
NO
Medico
Risoluzione
completa
SI
SI
Risoluzione
completa
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NO
Medico