PROGETTO ZERO G MEMORY GIANNI GOLFERA, UN ITALIANO IN MISSIONE ALLA NASA Lo scorso 28 settembre 2008, presso il Kennedy Space Center della NASA a Cape Canaveral, Florida, Stati Uniti, dalla pista Space Shuttle Landing Facility normalmente riservata agli Space Shuttle, è decollato un Boeing 727 adattato ad una speciale missione in assenza di gravità. Il progetto, che porta il nome Zero-G Memory, è stato promosso dalla Memory Research Association (Me.Re.As.) e realizzato dal team del mnemonista Gianni Golfera in collaborazione con la NASA e con SpaceLand, con l’obiettivo di portare un altro importante tassello alla ricerca scientifica italiana e mondiale. Il dott. Golfera, pilota egli stesso e già avvezzo a sperimentazioni effettuate su di lui (sperimentazioni dell’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano in collaborazione con il Boston Institute of Tecnology, ricerche del prof. Antonio Malgaroli e studi di scienziati internazionali pubblicati sul Brain Research Bullettin) ha prestato la sua esperienza ed il suo metodo GIGOTEC, sottoponendosi a test mnemonici in condizione di particolare stress psico-fisico e a gravità zero. Gianni Golfera, noto in tutta Italia e nel mondo per le sue straordinarie capacità mnemoniche, nonché per la sua attività di docente di strategie di apprendimento e di memorizzazione, è stato sottoposto - per la prima volta in condizioni di gravità zero a test mnemonici appositamente studiati per verificare l’efficacia del suo metodo in condizione di particolare stress psico-fisico, che un volo in assenza di gravità ben rappresenta. L’esperimento scientifico ha voluto dimostrare che il metodo Golfera può essere utilizzato per addestrare i piloti ad affrontare situazioni di forte tensione, stress ed emergenza che secondo proprio uno studio della NASA, sono attualmente la principale causa degli incidenti aerei, quasi sempre (98% dei casi) imputabili al fattore umano, portando così a soluzione una grave problematica. L’esperimento si è svolto tra l’Euro Space Center di Transenne (Belgio) ed il Kennedy Space Center a Cape Canaveral (Florida) ed è consistito in una serie di prove psico-fisiche ad alto potenziale di difficoltà. - Multi-axis training (multi asse) si è svolto legando Golfera ad un sedile circondato da 3 anelli concentrici; mentre il sedile girava a velocità sostenuta, in tutte le direzioni e intorno al proprio asse, bisognava seguire con il dito delle linee rosse su alcune tabelle facendo in modo di disegnare una croce e una cornice, tutto con la maggior precisione possibile. - Rotating Chair test (sedia rotante). Assicurati ad una sedia e tenendo gli occhi chiusi, si ruota vorticosamente su se stessi a velocità sostenuta; dopo 45 secondi si scende e si guarda un punto fisso cercando di restare fermi, mentre gli occhi, com'è normale che accada, si muovono da sinistra a destra in modo febbrile. - Microgravity Wall test (muro gravitazionale): si viene sospesi in aria e legati ad una sorta di bilanciere alla cui estremità è posto un contenitore che, riempiendosi lentamente d’acqua, sortisce l’effetto di annullare il proprio peso corporeo. Con peso annullato bisogna muoversi lungo un muro seguendo la direzione di alcune sbarre senza usare i piedi ma spostandosi solo per contrapposizione di forze. - External Mobility Unit / Shuttle cargo bay maintenance training, ovvero la simulazione della riparazione dello Shuttle. Si è legati ad un argano meccanico che con un sistema propulsivo permette di spostarsi intorno allo shuttle in entrambe le direzioni, destra e sinistra, dando modo di raggiungere e riparare le parti danneggiate della navicella. - Space Shuttle flight mission training: una sorta di moon walking, ovvero la camminata lunare. Ci si mette seduti su un supporto che, assicurato attraverso elastici a delle carrucole sul soffitto, alleggerisce il peso corporeo fino a portarlo a circa 15 kq simulando, in tal modo, la forza di gravità lunare. In queste condizioni bisogna completare un percorso per raggiungere un oggetto che assomiglia ad un bastone di legno adagiato su un supporto piatto: una sorta di testimone che va recuperato e portato indietro. - Space Mission Control simulation è la simulazione di un vero e proprio decollo dello Shuttle con tutte le sue fasi: count down, decollo, arrivo in orbita. La prova consiste nello svolgere il ruolo di assistenti di bordo seguendo ognuno di fronte ad un monitor una fase del decollo e facendo attenzione che vengano rispettate tutte le procedure memorizzate. Gianni ha svolto il ruolo di direttore di volo controllando la correttezza dei parametri di tutte le fasi. - Underwater Space Dynamics Training at 6 mt depth. Si è trattato di una prova subacquea: in una vasca a sviluppo verticale, di forma cilindrica, bisogna raggiungere una riproduzione dell’Apollo 13 posizionata a 6 metri di profondità. Una volta raggiunta la navicella bisogna smontare e rimontare il pannello di controllo ripetendo la prova per due volte: una volta alla luce ed una volta nel buio totale. Dopo le prove ed i test preliminari, per la prima volta nella storia della ricerca scientifica, Gianni Golfera sale a bordo di uno speciale Boeing 727 che è decollato dalla pista Space Shuttle Landing Facility - normalmente riservata agli Space Shuttle – e, raggiunta un’altezza utile, ha effettuato dei voli parabolici con una accelerazione tale da contrastare quella di gravità (9,8 m/sec2) riproducendo, in tal modo, l'assenza di gravità stessa che gli astronauti provano al di fuori dell'atmosfera terrestre. In queste condizioni si è effettuata serie ripetuta di test tra cui la replica di procedure d’emergenza precedentemente memorizzate, test di memoria e prove di risposta a stimoli luminosi. Il metodo Golfera, dopo essere già stato riconosciuto scientificamente efficace in condizioni “terrestri”, ha dato ineccepibili risultati anche in una condizione “marziana”. Secondo i primi risultati della sperimentazione sulla memoria in assenza di gravità, guidata dallo psicologo specializzato in disturbi dell’apprendimento, dott. Davide Amos Nahum, il gruppo addestrato con metodi tradizionali avrebbe risposto in media correttamente nel 40% dei casi, il gruppo addestrato con il metodo Golfera, invece, nell’80% delle circostanze. Di competenza del dott. Diego Scattolin, scienziato e ricercatore presso “Equilibrio Estremo”, è stato quello di effettuare i test stabilometrici (comparazione dello stato posturale prima e dopo una “perturbazione”) ed elettromiografici (controllo del flusso elettrico che dal cervello arriva ai muscoli pre e post “perturbazione”) su tutti i componenti della missione prima e dopo il volo. I valori numerici hanno confermato che si è trattato di un’esperienza estremamente stressante. Da una scala da 1 a 10 la risposta media delle “cavie” è stata di più di 7. Sono stati eseguiti dal dott. J. French del Department of Human Factors and Systems della prestigiosa Embry-Riddle Areonautical University, invece, i test sul disorientamento da assenza di gravità. Sono stati analizzati, infine, dalla dott.sa Daniela Santucci dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma, gli esperimenti effettuati sulla risposta ormonale allo stress, utili per la ricerca sul morbo dell’Alzheimer. Alla NASA, il programma dei voli degli ultimi due anni ha permesso sperimentazioni altrimenti impossibili sulla superficie terrestre, accelerando notevolmente le ricerche nel campo della medicina, della genetica, della robotica, della scienza dei materiali e delle Information and Communication Technologies, ed ottenendo risultati operativi e sperimentali riconosciuti a livello internazionale. Questo progetto è in grado di rivoluzionare i metodi di addestramento di piloti e astronauti e, soprattutto, risolvere un annoso problema. GIANNI GOLFERA Gianni Golfera nasce a Lugo di Romagna il 15 luglio 1977. All’età di 12 anni si appassiona alla lettura di Giordano Bruno e quella lettura rappresenta il primo contatto con l’idea che la memoria e le capacità di apprendimento possono essere potenziate attraverso un metodo creato dall’uomo. Il METODO GOLFERA viene messo a punto nel corso di 10 anni di studi e sperimentazioni e consiste nell'utilizzo della memoria visiva e della memoria spaziotemporale per apprendere qualsiasi tipo di informazione. E’ salito agli onori delle cronache grazie alle sue eccezionali doti mnemoniche, che gli consentono di citare alla lettera ben 261 libri di carattere filosofico e di memorizzare un numero di 10.000 cifre, che è poi in grado di ripetere anche in ordine inverso. Il METODO GOLFERA è stato riconosciuto scientificamente valido ed efficace. Le sperimentazioni fatte sul suo metodo dall’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano in collaborazione con il Boston Institute of Tecnology, e gli studi di scienziati internazionali pubblicati sul Brain Research Bullettin oltre ad escludere l’esistenza di un fattore genetico alla base della sua prodigiosa memoria, dimostrano come essa sia il risultato dell’utilizzo del metodo che insegna. Al di là dei pur numerosi riconoscimenti scientifici, sono le testimonianze delle persone che hanno fatto ricorso a tale metodo a dimostrarne l’efficacia: in Italia Golfera ha insegnato a migliorare la memoria ai Deputati della Camera, ai medici dell’Associazione Internazionale di Medicina Ortomolecolare, all’I.R.I. Management, alla Società del Gruppo Enel, ai dirigenti di Poste Italiane, alle Università di Bolzano, Ferrara e Milano ed in innumerevoli altre istituzioni. Il suo metodo è stato oggetto di svariate pubblicazioni sui principali quotidiani e periodici nazionali e su numerose riviste scientifiche in tutto il mondo. Altrettanto numerose le partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive che hanno permesso al grande pubblico di avvicinarsi al mondo della mnemotecnica. Gianni Golfera è stato ospite, in qualità di docente e di esperto di sistemi di apprendimento e di memorizzazione, dei seguenti programmi televisivi: · SuperQuark (RAIUNO) con Piero Angela · National Geographic Channel · Uno Mattina (RAIUNO) · Casa Rai Uno (RAIUNO) · I Fatti Vostri (RAIDUE) · Futura City (RAIDUE) · TG Leonardo (RAITRE) · Cominciamo Bene (RAITRE) · Omnibus (La7) · Maurizio Costanzo Show (CANALE 5) · RTSI (Televisione svizzera in lingua italiana) Gli interventi radio più significativi: · Radio Monte Carlo (appuntamento fisso ogni giovedì pomeriggio) · RadioUno, RadioDue e RadioTre · Radio Deejay · Radio24 · Radio Capital · IsoRadio · Radio Italia · Radio RTL Le principali riviste scientifiche, i quotidiani e i periodici che hanno dedicato articoli a Gianni Golfera ed al suo Metodo Gicotec o Metodo Golfera: · Brain Research Bullettin · Enciclopedia La Scienza · Le Scienze Dossier · La Repubblica · La Stampa · Il Messaggero · Il Giorno · Il Giornale · Il Tempo · Il Resto del Carlino · Focus L’estremo interesse verso questo metodo è dimostrato dall’eccezionale numero di studenti che frequentano i suoi corsi o assistono ai suoi cicli di conferenze di volta in volta dedicati ad aziende, professionisti, ragazzi, bambini o persone anziane (la memoria, infatti, con l'età - contrariamente all'opinione comune - non perde il suo potenziale, ma subisce l'effetto negativo di una carenza di attenzione). Un team di ricercatori e studiosi ha dichiarato: “Non siamo stati in grado di stabilire i limiti della sua memoria”. Una consacrazione internazionale per Gianni Golfera e il suo metodo, che di fatto ha aperto le porte ad ulteriori indagini e ricerche sui possibili sviluppi e le possibili utilizzazioni di tali tecniche mnemoniche. Non a caso la Me.Re.As., associazione avente come fine la ricerca e la divulgazione scientifica nell’ambito della conoscenza della memoria, sceglie proprio Gianni Golfera come uomo chiave delle sperimentazioni alla NASA, considerandolo il miglior tester possibile per l’esperimento “Zero G Memory” grazie al suo metodo che utilizza ed insegna da più di 10 anni e che lo ha portato ad essere conosciuto come l'uomo con più memoria al mondo. A soli 31 anni affronta una grande prova unica nel suo genere: l’applicazione delle proprie teorizzazioni nel corso dell’esperimento in assenza di gravità alla NASA. IL METODO GOLFERA Il Metodo Golfera o Metodo Gicotec consiste nell'utilizzo della memoria visiva e della memoria spazio-temporale per apprendere qualsiasi tipo di informazione. Il Prof. Antonio Malgaroli, dell'Università Vita e Salute dell'Istituto San Raffele di Milano, ha dichiarato che le tecniche adottate da Gianni Golfera comportano l'attivazione di una maggiore area cerebrale durante il processo di memorizzazione. In linea teorica tale sistema è abbastanza semplice: se ad esempio vogliamo ricordare il nome Gianni Golfera possiamo associarlo all’immagine di un famoso Gianni mentre gioca a golf (Golf-era). Il fine non è quello di immaginare un noto Gianni che gioca a golf (cioè l’associazione visiva utilizzata), ma beneficiare dei legami biochimici che questo tipo di associazioni crea a livello neurologico, per far sì che il concetto che realmente vogliamo ricordare (cioè il nome Gianni Golfera) venga fissato nella memoria a lungo termine. In realtà, al di là di queste semplificazioni, il metodo è molto più complesso ed è frutto di anni di studi e sperimentazioni. Perché queste associazioni ci aiutano a ricordare quello che vogliamo e non ci confondono? Perché ogni immagine rimane indissolubilmente legata al processo logico che è stato utilizzato per "costruirla". Il procedimento immaginativo è dunque da considerarsi unicamente uno "strumento" per acquisire informazioni che ricorderemo senza bisogno di pensare all'immagine. Numerosi gli attestati di stima da parte di esponenti del mondo scientifico: ad esempio per il professor Franco Cardini, grande medievalista dell’Università di Firenze, “il sistema GiGoTec è l’ars che ci aiuta a dominare i segreti della memoria”. Il suo metodo è stato oggetto di svariate pubblicazioni sui principali quotidiani e periodici nazionali e su numerose riviste scientifiche in tutto il mondo. Altrettanto numerose le partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive che hanno permesso al grande pubblico di avvicinarsi al mondo della mnemotecnica. L’estremo interesse verso questi metodi è dimostrato dall’eccezionale numero di studenti che frequentano i suoi corsi o assistono ai suoi cicli di conferenze di volta in volta dedicati ad aziende, professionisti, ragazzi, bambini o persone anziane. Aldilà dei pur numerosi riconoscimenti scientifici, sono le testimonianze delle persone che hanno fatto ricorso a tale metodo a dimostrarne l’efficacia: in Italia Golfera ha insegnato a migliorare la memoria ai Deputati della Camera, ai medici dell’Associazione Internazionale di Medicina Ortomolecolare, all’I.R.I. Management, alla Società del Gruppo Enel, ai dirigenti di Poste Italiane, alle Università di Bolzano, Ferrara e Milano ed in innumerevoli altre istituzioni. Queste tecniche possono essere applicate ottenendo vantaggi concreti nello studio, nel lavoro e nella vita. Lo sa bene chi ha frequentato i corsi formativi di Gianni Golfera, utili e divertenti allo stesso tempo, e rivolti ad una utenza che varia dai sette ai novant'anni. Il principio fondamentale è che ogni persona, di qualsiasi età e con qualsiasi livello di intelligenza, può beneficiare di un concreto miglioramento delle proprie capacità mnemoniche usufruendo di apposite strategie di apprendimento e memorizzazione. La memoria, infatti, con l'età - contrariamente all'opinione comune - non perde il suo potenziale, ma subisce l'effetto negativo di una carenza di attenzione. Chi ha frequentato i corsi di Gianni Golfera ha avuto la conferma che ad ogni stagione della vita la memoria può essere migliorata attraverso le sue tecniche.