Il Parere dell ingegnere TO ROME WITH LOVE SCHEDA VALUTAZIONE FILM a cura di: Catello MASULLO TITOLO : TO ROME Allen INTERPRETI PRINCIPALI : Woody Allen: Jerry Alec Baldwin: John Roberto Benigni: Leopoldo Penélope Cruz: Anna Judy Davis: Phyllis Jesse Eisenberg: Jack Greta Gerwig: Sally Ellen Page: Monica Alessandro Tiberi: Antonio Alessandra Mastronardi: Milly Ornella Muti: Pia Fusari Antonio Albanese: Luca Salta Flavio Parenti: Michelangelo Alison Pill: Hayley Pierluigi Marchionne: vigile Riccardo Scamarcio: rapinatore hotel Vinicio Marchioni: Aldo Romano Monica Nappo: Sofia Lina Sastri: amica al cinema Corrado Fortuna: Rocco Marta Zoffoli: Marisa Raguso Francesco De Vito: Uomo alla finestra Fabio Bonini: Max Carol Alt: Carol Gian Marco Tognazzi: cliente di Anna Luca Calvani: giornalista Edoardo Leo: giornalista Donatella Finocchiaro: giornalista Ninni Bruschetta: direttore dell'hotel Giuliano Gemma: manager hotel Fabio Armiliato: Giancarlo Ilaria Serrato: Ragazza fuori dal barbiere Cristiana Palazzoni: se stessa Giovanni Esposito: portiere dell' hotel Doppiatori italiani Leo Gullotta: Jerry[1] Paolo Buglioni: John[2] Melina Martello: Phyllis Davide Perino: Jack Federica De Bortoli: Sally Alessia Amendola: Monica Valentina Mari: Hayley Angelo Maggi: Giancarlo Francesco Pannofino: vigile Renzo Stacchi: Uomo alla finestra ORIGINE : USA DISTRIBUZIONE : MEDUSA DURATA:105’ SOGGETTO : COMMEDIA John è un architetto affermato. Si trova a Roma in vacanza. Casualmente incontra Jack, un ragazzo che gli ricorda la sua gioventù di studente di architettura a Roma. Jerry è un discografico in pensione, arriva a Roma con la moglie Phyllis per fare la conoscenza del fidanzato della figlia Hayley, Michelangelo, italiano. Jerry sente cantare sotto la doccia Giancarlo, il padre del ragazzo ed è convinto di aver trovato una nuova stella della lirica. Leopoldo Pisanello , con suo sommo stupore, diventa all'improvviso uno degli uomini più famosi d'Italia per decisione televisiva. Antonio arriva a Roma con la moglie Milly per convincere i suoi parenti a fargli avere un posto di lavoro nella esclusiva azienda di famiglia, ma… Allan Stewart Konigsberg, in arte Woody Allen, è uno dei più grandi geni della storia del cinema. Ne è forse anche il più grande ossimoro. Si coniugano in lui, infatti, due opposti : genio e regolatezza. Di una regolarità impressionate. Scrive e dirige un film all’anno. Con livelli che oscillano, immancabilmente, tra il medio-alto e l’altissimo. Dopo aver trascorso una intera vita professionale nella sua inseparabile Manhattan, ha cominciato a girovagare per le metropoli Europee. Prima Londra, poi Barcellona, Parigi, ed ora Roma. Forse per ricambiare, con un atto di amore, il pubblico che di più storicamente lo ha amato, quello europeo. O forse anche perché , alla soglia delle 70 primavere (oggi ne ha suonate 76), ha cominciato a voler meglio assaporare la vita e tutte le diversità che può offrire. Da grande gourmet e da grande assaporatore di vita e di vite, prova un grande piacere fisico, oltre che intellettuale, a passare del tempo nei luoghi che hanno fatto la storia della umanità. Questo “To Rome with Love” non è stato accolto molto bene dalla stampa specializzata nostrana. La critica più frequente è quella della visione stereotipata. Senza chiedersi il perché da oltre oceano ci vedono tutti “così”. Non sarà che, almeno un po’, “così” lo siamo veramente? Forse è vero, questo film italiano di Allen non è dei più riusciti. E già al confronto con la magia di quello dell’anno scorso, “Midnight in Paris”, effettivamente scolora. Ed è forse anche vero che la aspettativa è sempre altissima per i film prodotti da un genio. E l’aspettativa è parente stretta della delusione. Ma si tratta sempre di un signor film. Che tanti cineasti darebbero un occhio della testa per aver girato. Lieve, colto, garbato, ironico, divertente. Con battute a ripetizione (leggete quelle che riporto qui sotto, trascritte a mano, more solito, con la mia penna luminosa sul mio taccuino nero, mentre vedo il film per la prima volta, in diretta). Con interpretazioni eccellenti. A dimostrazione della grande capacità di dirigere gli attori che ha sempre avuto Allen. Anche attori, come i tantissimi italiani presenti, mai visti e conosciuti. Non sarà uno dei capolavoro, ai quali ci ha viziati nel tempo, ma è pur sempre un gran bello spettacolo di cinema cinema. FRASI DAL CINEMA : “Rilassati! Non ci riesco fin quando c’è turbolenza. Lo sai che sono ateo!”. (Judy Davis e Woody Allen). “Hai sposato uno molto in gamba. Io come quoziente di intelligenza ho 150/160! Stai calcolando in euro, in dollari è molto meno!”. (Woody Allen e Judy Davis). “Bella, divertente, nevrotica. E perfino sexy. È come ti entrasse una scala reale. Anche il nome è sexy : Monica!”. (Alec Baldwin a Jesse Eisenberg). “Io ero confusa. È stato allora che ho cominciato a vedere un’analista 5 volte a settimana!”. (Ellen Page a Jesse Eisenberg) “Oh Gesù, lui è comunista, il padre fa il beccamorto; la madre dirige un lebbrosario?”. (Woody Allen a Judy Davis). “Lui canta per il suo piacere, non per soldi! Beh c’è una buona quantità di piacere nei soldi!”. (Flavio Parenti e Woody Allen). “E’ incredibile che il Colosseo è ancora qui dopo migliaia di anni. Io, invece, devo ridipingere il bagno ogni 6 mesi!”. (Jesse Eisenberg a Ellen Page ) “Tu scegli sempre progetti destinati a fallire! Quali progetti destinati a fallire avrei scelto? Per esempio il Rigoletto con tutti vestiti da topi!”. (Judy Davis e Woody Allen). Ah, tu batti la grancassa? Tu sei in pensione ed associ la pensione con la morte, lui mette i morti nella cassa, e tu batti la grancassa! Se sei in contatto con Freud digli di ridarmi i miei soldi!”. (Judy Davis e Woody Allen). “Se una cosa è troppo bella per essere vera, allora di sicuro non lo è!”. (Alec Baldwin a Jesse Eisenberg). “Le donne mi adorano, vogliono venire tutte al letto con me. In 3 , in 4. Io ho già problemi con 2!”. (Roberto Benigni). “Come disse una volta un saggio : le cose succedono!”. (Alec Baldwin a Jesse Eisenberg). “La vita può essere crudele, sia per chi è ricco e famoso che per chi è povero. Ma, tra i due, ricco e famoso è meglio!”. (Autista e Roberto Benigni). VALUTAZIONE SINTETICA (in decimi) 7/7.5 Leggenda: CAPOLAVORO **** quattro stelle : equivalente in decimi : 10 DA N : 8 DISCRETO ** due stelle : equivalente in decimi : 6 insufficiente : meno di 6 http://ilpareredellingegnere.altervista.org Realizzata con Joomla! Generata: 8 June, 2017, 14:51